Imprese, Giangiulli (Confartiginato): i numeri confermano la crisi del settore

Male la provincia di Chieti, resiste quella dell’Aquila: per quanto riguarda il rapporto tra natalita’ e mortalita’ delle imprese, le due province, nel 2022, si fermano al +0,26 per cento, a fronte di una crescita media nazionale pari al +0,8 per cento. Anche il dato dell’Abruzzo, pari al +0,36 per cento, e’ inferiore rispetto alla media italiana. Continua a soffrire l’artigianato, che registra un dato negativo a livello regionale e in provincia di Chieti e un valore appena superiore allo zero nella provincia dell’Aquila. E’ quanto emerge da un’elaborazione del Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila, che ha analizzato i dati Movimprese sulla natalita’ e mortalita’ delle imprese italiane relativi al 2022, di recente pubblicazione. Sul fronte artigianato, in provincia di Chieti le imprese registrate sono 7.712, cioe’ il -0,8 per cento rispetto all’anno precedente. Le iscrizioni sono state 365 (+4,5 per cento) e le cessazioni 428 (+5,28 per cento). Nel 2022 il bilancio tra aperture e chiusure e’ pari a -63 unita’. Nell’Aquilano le imprese artigiane registrate sono 6.561, pari al +0,18 per cento rispetto al 2021. Le iscrizioni sono state 376 (+5,73 per cento) e le cessazioni 364 (+5,55 per cento): il saldo e’ di +12 imprese. A livello regionale, le imprese registrate sono 28.285 (-0,47 per cento), le iscrizioni 1.491 (+5,13 per cento) e le cessazioni 1.629 (+5,6 per cento), con un saldo pari a -138.

“I numeri, come accade ormai da anni, confermano la crisi del settore dell’artigianato – commentano il presidente e il direttore di Confartigianato Chieti L’Aquila, Camillo Saraullo e Daniele Giangiulli – C’e’ bisogno di riscoprire gli antichi mestieri in chiave moderna, coniugandoli con le nuove tecnologie e con le esigenze di un mercato che si evolve. Non mancano, nel nostro Paese, casi di successo di chi si e’ aggiornato sfruttando le novita’: i cosiddetti artigiani 4.0. In quest’ottica, c’e’ bisogno di investire sulle nuove generazioni, per sensibilizzarle sulle straordinarie potenzialita’ che l’artigianato puo’ esprimere”

L’artigianato, ormai da anni, e’ in sofferenza e presenta numeri negativi. Il settore rappresenta nel Chietino il 17,4 per cento del totale delle imprese (di queste il 77,9 per cento sono imprese individuali) e nell’Aquilano il 21,5 per cento del totale delle imprese (77,9 per cento imprese individuali). In Abruzzo l’artigianato rappresenta il 19,1 per cento del totale delle imprese (77,6 per cento imprese individuali). Per quanto riguarda il totale delle imprese, in provincia di Chieti le attivita’ registrate sono 44.378, pari al +0,05 per cento. Le iscrizioni sono state 1.850 (+4,09 per cento) e le cessazioni 1.827 (+4,04 per cento), con un saldo pari a +23. Nella provincia dell’Aquila le imprese registrate sono 30.531 (+0,57 per cento), le iscrizioni 1.441 (+4,75 per cento) e le cessazioni 1.267 (+4,17 per cento), con un saldo di +174 unita’. In Abruzzo le imprese registrate sono 148.436 (+0,36 per cento), le iscrizioni 6.798 (+4,54 per cento) e le cessazioni 6.254 (+4,18 per cento), con un saldo di +544.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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