Lo zafferano dell’Aquila Dop dall’età del bronzo ai giorni nostri a fumetti

Una storia a fumetti per raccontare lo zafferano dell’Aquila Dop, dall’età del bronzo ai giorni nostri, nove capitoli che narrano le vicissitudini e i personaggi più significativi che hanno portato, nei secoli, l’Altopiano di Navelli ad essere il territorio principe nella produzione di pistilli rossi tra i più pregiati del pianeta e lo zafferano riconosciuto ufficialmente nel 1989 come il migliore del mondo.

I disegni e le vignette dei fumettisti Andrea Marzii e Graziano Di Crescenzo narrano l’arrivo della pregiata spezia a Navelli per opera del monaco domenicano Santucci che, tra il XIII e il XIV secolo, importa i bulbi dalla Spagna, la citazione che fa dello zafferano lo storico Buccio da Ranallo nel suo volume Croniche Aquilane, il finanziamento del Mausoleo dedicato a San Bernardino, nel 1444, per opera di un famoso commerciante di zafferano nativo di Civitaretenga, il declino della produzione con la dominazione spagnola e il suo risveglio, nel XIX secolo, con l’avvento dei re Borboni del regno di Napoli, solo per citare alcuni degli eventi straordinari che hanno disegnato la storia di una provincia intera.

Il fumetto Una storia color zafferano fa parte del progetto “Profumo di zafferano”, ed è stato presentato al pubblico ieri nella sede del Municipio alla presenza di Massimiliano D’Innocenzo, presidente del Consorzio, Angelo Sarra, presidente della Fondazione Silvio Sarra, Gianfranco Napoleone, vice sindaco di Navelli, agli autori del fumetto e al suo coloratore, Vincenzo Lamolinara.

“Ci occupiamo di promozione territoriale e abbiamo deciso di applicare la forza comunicativa del fumetto all’agricoltura, grazie alla collaborazione con il Consorzio di tutela della Dop e la Cooperativa Oro Rosso abbiamo dapprima scritto la sceneggiatura e poi realizzato i disegni, ma solo dopo aver vissuto con i protagonisti la vita sui campi di zafferano”, raccontano i fumettisti Marzii e Di Crescenzo, della società Promozione territoriale.

“Una iniziativa nata sui campi dello zafferano dove i fumettisti erano venuti a raccogliere i fiori per fare una esperienza a contatto diretto con il territorio”, ricorda D’Innocenzo. “Questa tavola narrativa a fumetti rappresenta uno strumento assolutamente nuovo e di alta valenza didattica per raccontare il crocus sativus anche nelle scuole”.

Presentando i risultati del progetto, promosso dalla Fondazione Silvio Sarra con la partnership di Comune di Navelli, Consorzio di tutela della Dop e Cooperativa Oro Rosso, e finanziato dalla Fondazione Carispaq nell’ambito del bando sul turismo esperienziale, D’Innocenzo ha ricordato la grande affluenza turistica mossa dallo zafferano nel territorio di Navelli, tra esperienze di raccolta, sfioratura ed essicazione, degustazioni e visite guidate, visite di troupe televisive nazionali e straniere che hanno raccontato la storia e le caratteristiche dello zafferano, accrescendo la sua visibilità nel mondo.

“Con la nostra fondazione – ha detto Angelo Sarra – cerchiamo di dare vita a quanto intrapreso da Salvatore Sarra di Civitaretenga, fondatore della prima cooperativa ‘Altopiano di Navelli’ costituita da piccoli produttori di zafferano e che quest’anno ha festeggiato il suo primo mezzo secolo di attività. L’idea del fumetto ci permette portare la storia dell’oro rosso dell’Aquila nelle aule scolastiche del territorio e favorirne una ulteriore promozione”.

Alcuni passaggi del fumetto sono stati letti dall’attore Ugo Capezzali e lo zafferano ha trionfato in alcuni finger preparati dallo chef William Zonfa, ambasciatore dello zafferano nel mondo, che ha preparato, tra le altre cose, un caldo freddo di baccalà con spuma calda di zafferano, olio evo e polvere di olive nere.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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