Redazione Notizie D'Abruzzo

Pietrucci: far ripartire gli sport individuali nella fase 2

 Far ripartire lo sport, in primis quelli individuali, come priorita' in vista della cosiddetta Fase 2. Sul tema interviene il consigliere regionale abruzzese del Pd Pierpaolo Pietrucci che scrive al governatore Marco Marsilio perche' si pianifichi la ripresa di quelle attivita' "che possono essere sporte all'aperto con modalita' che consentono, per loro natura, il distanziamento sociale necessario" pur sempre "nella gradualita' necessaria" e nella consapevolezza "che gran parte del lavoro di prevenzione per arginare il contagio risiede nella responsabilita' sociale di tutti e nei nostri comportamenti individuali, che gli italiani hanno sedimentato durante questa difficile quarantena e continueranno a praticare ancora a lungo. Ne converra' con me - scrive ancora Pietrucci -: ora e' necessario e urgente aprire nuovi scenari". "Naturalmente - conclude - tutto dovra' essere programmato e graduato sulla base delle diverse realta', a seconda del trend tendenza epidemiologico e dunque degli standard diffusi di sicurezza sul territorio".

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Anci Abruzzo chiede più risorse per i Comuni

L'Anci Abruzzo propone soluzioni per i Comuni stretti nella morsa dei debiti e delle mancate entrate per una seria ripartenza. E' il vicepresidente, il sindaco di Rapino, Rocco Micucci, in accordo con tutto il Consiglio Direttivo dell'Anci Abruzzo, a farsi portavoce di proposte sia a livello locale che a livello nazionale. "Chiediamo al Consiglio regionale - dice - di individuare con legge regionale i Sindaci quali Commissari Locali per la ricostruzione sociale ed economica delle comunita', per avere un impulso fondamentale nella spesa di risorse che debbono essere ingenti e determinanti in questa difficile fase. Noi Sindaci, gia' messi alla prova in molte occasione, dal dissesto al terremoto, e ultimamente con l'erogazione dei buoni spesa per i generi alimentari, dove abbiamo mostrato la capacita' di agire in maniera rapida ed efficiente, garantendo immediatamente la liquidita' necessaria alle famiglie in difficolta', possiamo garantire anche la ripartenza immediata delle opere pubbliche e dei servizi che sono l'unica soluzione per permettere una ricostruzione efficace e rapida. Questa soluzione ci darebbe una marcia in piu' sicuramente, come regione. Anche a livello nazionale - sottolinea il Vicepresidente dell'Anci - i Sindaci delle citta' metropolitane sono sulla stessa lunghezza d'onda, con proposte simili al Governo".

 I sindaci sono stretti nella morsa tra le mancate entrate per tributi e soprattutto per i servizi ad personam che non hanno potuto erogare a causa del lockdown, ma che devono comunque pagare ai soggetti gestori. Pagare per servizi non piu' utilizzati dal 23 febbraio. "Faccio l'esempio del trasporto scolastico o del servizio mense. - continua il primo cittadino di Rapino - Per i Comuni il finanziamento del trasporto pubblico scolastico come quello del servizio mense stanno diventando una gabbia da cui fino ad ora il legislatore non e' riuscito a liberarli. Stando alle attuali norme, infatti, i Sindaci non possono applicare decurtazioni di corrispettivo alle aziende che forniscono i servizi di scuolabus o mensa, nonostante i mezzi siano fermi e le mense non eroghino pasti da quando le scuole hanno chiuso i battenti. In tutta Italia sono miliardi di debiti cui i Comuni devono far fronte senza le entrate previste prima della pandemia. Pertanto chiediamo che il Governo nazionale intervenga subito ristorando i Comuni con somme sufficienti per compensare queste mancate entrate e non far fallire enti ed imprese. Altrettanto - conclude - deve valere per la Regione Abruzzo, la quale deve sicuramente fare le ordinanze che obbligano ad esempio la sanificazione degli impianti di climatizzazione negli uffici pubblici, ma conoscendo bene la situazione che vivono i Comuni, deve anche far seguire le ordinanze da risorse finanziarie, altrimenti le ordinanze non possono essere applicate". 

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Revocata la zona rossa nella Val Fino

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha firmato l'ordinanza numero 47 che revoca le zone rosse nei comuni della Val Fino, in provincia di Teramo - Castilenti, Castiglione Messer Raimondo, Bisenti, Arsita e Montefino. Il provvedimento è esecutivo da oggi, a partire dalle 14. L'ordinanza e' stata adottata alla luce della relazione dell' Asl di Teramo, nella quale e' scritto che "in base alle rilevazioni effettuate dal Dipartimento di Prevenzione, il quadro epidemiologico dei territori comunali di Castilenti, Castiglione Messer Raimondo, Bisenti, Arsita, Montefino presenta un "andamento epidemiologico che mostra in particolare negli ultimi giorni della corrente settimana un sensibile decremento dei casi CoVID-19 positivi e la diminuzione, nel complesso, dell'attivita di sorveglianza sanitaria (in particolare per Castiglion Messer Raimondo e Castilenti), nella popolazione del predetto territorio. Cio in associazione al numero dei guariti dichiarati nell'ultima settimana in riferimento al predetto territorio. In conclusione, pur non ricorrendo piu ad oggi, sotto il profilo igienico sanitario nei Comuni della Val Fino, le condizioni di zona rossa, proseguiranno le attività di prevenzione territoriale, anche nei predetti Comuni da parte del dipartimento Prevenzione e del Servizio Igiene e Sanita Pubblica, in modo particolare l'effettuazione dei tamponi e la sorveglianza sanitaria". Restano, comunque, "in vigore i provvedimenti - si legge nell'ordinanza- di distanziamento sociale e le misure previste dalla vigente normativa nazionale e regionale".

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Colletti: 11 milioni di euro per l’edilizia scolastica

Con lo sblocco dei fondi per l'edilizia scolastica deciso dal ministro all'Istruzione Lucia Azzolina, potranno arrivare in Abruzzo per l'edilizia scolastica 11 milioni di euro. A darne notizia è il deputato M5s Andrea Colletti che si dice soddisfatto di uno stanziamento che permettera' di "rendere efficienti e sicuri i luoghi dove i nostri ragazzi si formano, ma anche perche' in questo momento di crisi economica queste risorse possono essere utili a dare ossigeno al settore dell'edilizia". "Ora tocchera' alla Regione individuare e proporre gli interventi al ministero. Speriamo che questa volta- aggiunge- a differenza di quello che e' avvenuto per la richiesta della cassa integrazione in deroga, la Regione sia celere. Credo che interventi che possano migliorare la sicurezza dei cittadini e rimettere in moto l'economia siano proprio quelli su cui il Governo dovra' puntare nei prossimi mesi. Con provvedimenti e azioni del genere- conclude Colletti- e' possibile sia migliorare la vita dei cittadini sia dare risposta alla crisi economica figlia della pandemia". 

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Ottanta milioni di euro, di risorse PON, per l’acquisto di pc, tablet e dispositivi per la connessione

Il Ministero dell'Istruzione ha dato il via ad un nuovo monitoraggio con lo scopo di raccogliere informazioni sull'andamento della didattica a distanza e, in particolare, di rilevare le necessita' attuali di device e connessioni da parte delle fasce piu' deboli per intervenire tempestivamente dove ci sono carenze, garantendo cosi il diritto allo studio. A renderlo noto e' l'Ufficio scolastico regionale Abruzzo. Sono in arrivo, infatti, altri 80 milioni di euro, di risorse PON, per l'acquisto di pc, tablet e dispositivi per la connessione internet, dedicati alle scuole del I ciclo, primaria e secondaria di I grado. Le scuole avranno dunque modo di realizzare le loro smart classes ricevendo risorse immediatamente spendibili. Attenzione anche alla didattica inclusiva: in collaborazione con il Servizio Marconi dell'USR Emilia Romagna e con il CTS di Bologna sono stati organizzati due webinar finalizzati a favorire l'inclusione anche nella didattica a distanza, e che saranno fruibili attraverso il sito attivato dall'Ufficio scolastico regionale a supporto delle scuole abruzzesi.

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Tozza: didattica a distanza è aggravio di impegno sia per la scuola che per le famiglie

Nuovo supporto per la didattica a distanza: l'Abruzzo potra' contare sul sostegno di 24 assistenti tecnici che forniranno, da domani e fino al termine delle lezioni , un ausilio tecnico e strutturale alle scuole del primo ciclo - che come e' noto sono prive al loro interno di queste professionalita'. - con la predisposizione delle classi su piattaforma e la profilatura degli utenti al dominio delle istituzioni scolastiche. "Sono certa - ha sottolineato il Direttore Generale dell'USR Abruzzo, Antonella Tozza - che questo nuovo supporto alle scuole, unitamente al lavoro delle Equipe Formative Territoriali e dei corsi offerti dall'Ufficio scolastico regionale sulla piattaforma www.usrabruzzodida.it contribuira' a rafforzare il sistema scolastico e l'offerta formativa, pur in un momento cosi' complesso per la societa' e per la scuola". I tecnici avranno altresi' il compito di risolvere problematiche tecniche e di connessione e di offrire consulenza tecnica. Si e' completata stamane la presa di servizio dei 5 assistenti dedicati alla provincia dell'Aquila e di 6 assegnati alla provincia di Teramo; stanno ultimando le prese di servizio i 7 assistenti assegnati alla provincia di Chieti e i 6 assegnati alla provincia di Pescara. Le nuove figure di supporto sono state previste in applicazione del D.M. 187 del 3 aprile 2020 con il quale sono stati assegnati anche quasi 2 milioni all'Abruzzo per l'acquisto di device per gli studenti che ne fossero sprovvisti e per le attivita' di formazione da destinare al personale della scuola. Le istituzioni scolastiche hanno gia' provveduto all'acquisto degli strumenti informatici che stanno consegnando agli alunni. La scuola abruzzese, pur fra mille difficolta', grazie all'atteggiamento proattivo di docenti, dirigenti scolastici, personale educativo ed ATA e famiglie ha raccolto subito la sfida della didattica a distanza con l'intento di mantenere sempre vivi il contatto e la relazione con gli studenti sin dai primissimi giorni dell'emergenza Covid-19 e con i mezzi tecnici a disposizione. L'obiettivo e' stato non far rimanere nessuno studente indietro, cosi' come piu' volte raccomandato dal Ministro Lucia Azzolina. Gradualmente si e' passati da una fase emergenziale ad un'altra piu' strutturata ed organica, anche in attuazione di quanto previsto dal D.L 22 dell'8 Aprile 2020, in tema di obbligatorieta' della didattica a distanza, pur nel rispetto della liberta' di insegnamento e dell'autonomia didattica. 

"Ci rendiamo conto che la Didattica a Distanza (DaD) e' un aggravio di impegno sia per la scuola che per le famiglie, e che non sempre la connessione consente di effettuare i collegamenti e che non e' possibile in ogni situazione raggiungere il 100% dei ragazzi, ma sono convinta che tutti insieme ce la faremo". A sottolinearlo e' il Direttore Generale dell'USR Abruzzo, Antonella Tozza, parlando della situazione scolastica in merito alla gestione dell'emergenza sanitaria da Covid-19. "Molti docenti - aggiunge - hanno dovuto in tempi rapidissimi acquisire ulteriori abilita' per far fronte alla nuova sfida della DaD, per questo un grazie di cuore a loro, ai dirigenti scolastici ed a tutto il personale della scuola che sta lavorando in tal senso"

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Coronavirus, la Guardia di Finanza sequestra 21 mila mascherine irregolari

La Guardia di finanza di Pescara ha sequestrato 21 mila mascherine con falso marchio CE o vendute, in maniera ingannevole, come dispositivi di protezione individuale. L'attivita' investigativa del Nucleo di polizia economico-finanziaria ha interessato un produttore, un importatore e un distributore dei dispositivi, nonche' una rivendita al dettaglio, operanti tra Montesilvano, Pescara, Manoppello Scalo e Lettomanoppello.

I finanzieri hanno appurato che le mascherine, molte delle quali in poliuretano, recavano la marcatura CE, ma in realta' erano prive della prevista certificazione non essendo mai stata conseguita dal produttore e dall'importatore. La maggior parte dei prodotti era pubblicizzata per la vendita, tramite brochure e video su siti internet, traendo cosi' in inganno i consumatori, i quali pensavano di acquistare veri e propri dispositivi di protezione individuale, mentre in realta' compravano dei semplici copri bocca.

Le mascherine sono state quindi sequestrate e tre persone sono state denunciate per frode in commercio.

Il bilancio dei controlli avviati dalla Guardia di finanza ha portato al sequestro complessivamente di oltre 28.000 prodotti, tra mascherine, guanti e gel igienizzanti. Inoltre sono state sanzionate sette attivita' economiche (su 103 controllate), che continuavano ad operare nonostante le sospensioni imposte. Infine sono state controllate 1890 persone; in 99 casi e' stato emesso un verbale per violazione delle disposizioni sulle restrizioni ai movimenti. 

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Covid e violenza sulle donne, Meritocrazia Italia: un’emergenza nell’emergenza

"In queste settimane di lockdown causa coronavirus,  tante donne  hanno visto aggravarsi il loro inferno quotidiano, paradossalmente costrette proprio dalla legge a stare in casa col proprio aguzzino. È stato chiesto ai cittadini di rimanere in casa per far fronte all’emergenza, ma le mura domestiche non rappresentano per tutti un luogo sicuro. Ad aggravare la situazione è anche la paralisi della giustizia che ha reso meno efficaci  tutte le misure introdotte con la Legge 19 luglio 2019 n. 69 – Codice Rosso – in modifica al codice penale, entrata in vigore il 9 agosto 2019. In Europa, una donna su 3 è vittima di violenza, e l’Italia non fa eccezione. La convivenza forzata, la pressione psicologica dovuta all'interruzione dell'attività lavorativa, e l'isolamento rischiano di esporre ad un maggior pericolo tutte quelle migliaia di donne che, ancor prima dell'emergenza, già vivevano situazioni di maltrattamento, facendo altresì insorgere anche nuove vittime innocenti, come i bambini e gli adolescenti che ora più di prima rischiano di assistere ad episodi di violenza domestica". Lo affermano i responsabili di Meritocrazia Italia.


"Un dramma  sollevato anche dalle tante Associazioni che da sempre combattono questa piaga. I dati diffusi dalla rete 
D.i.Re sono chiari: dal 2 marzo al 5 aprile 2020, le donne che hanno chiesto aiuto ai “ centri antiviolenza” sono state circa 3 mila, con un aumento del 74,5% rispetto al corrispondente periodo del 2018. Quasi 7 milioni di donne ha subìto una qualche forma di violenza fisica o sessuale, e sono oltre 50 mila le vittime che si sono rivolte ad un Centro Antiviolenza.
Le risorse messe a disposizione risultano del tutto insufficienti; il decreto “Cura Italia” ha infatti stanziato solo 3 milioni di Euro a  sostegno della causa. Inoltre, sebbene il 2 aprile scorso siano stati "sbloccati" 30 milioni di Euro dal “Piano strategico”  del Ministero delle Pari Opportunità, purtroppo le Regioni ancora non sono nella disponibilità di poterne usufruire.
Resta attivo il
numero nazionale antiviolenza 1522, ed il ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha dichiarato che è in lavorazione  un’applicazione  scaricabile sul cellulare con la quale sarà possibile comunicare con un’operatrice in maniera “silenziosa”.
Anche la Polizia di Stato ha messo in campo ulteriori strumenti a sostegno di  donne bisognose di protezione, come
l’App “You Pol” (creata per contrastare bullismo e droga), con la quale è possibile scattare foto ed inviare richieste d’aiuto; tale App è indirizzata non solo a chi è vittima, ma anche a coloro che assistono a casi di violenza.

Strumenti tecnologici possono risultare molto utili in questo momento, ma bisogna tener conto che, spesso, le vittime non hanno facile  accesso ad un cellulare che, in molti casi, viene loro sottratto o controllato dall’aguzzino.

In questo difficile periodo Covid, gli interventi normativi  non bastano ma sono necessari  adeguamenti mirati; serve qualcosa di più rispetto alla retorica mediatica che da anni oramai ripete parole come “impegno”, “battaglia”, “denuncia”. Sono troppi i vuoti lasciati dalla politica e dallo Stato, e troppa è l’inadeguatezza.

Sono quindi  prioritari ed urgenti altri provvedimenti che diano alle donne in difficoltà un sostegno concreto, e per tal motivo Meritocrazia ritiene fondamentale: 
1. Garantire l’uniformità di trattamento a livello nazionale, senza lasciare la discrezionalità ai Comuni;
2. Prevedere aperture immediate di Servizi Sociali compatibilmente con le misure emergenziali;
3. Incentivare i Comuni all'assunzione di personale qualificato come: assistenti sociali, psicologi, mediatori familiari;
4. Colmare il gap tra l’intervento della polizia ed il provvedimento del PM (3 gg) con l'ausilio di psicologi e assistenti sociali, lasciando un margine di azione discrezionale agli organi coinvolti, che in attesa del provvedimento del PM possano derogare in via  “straordinaria” l’attuale normativa;
5. Rafforzare la campagna di sensibilizzazione e di informazione su tutti i canali media;
6. Implementare l’interazione tra i principali soggetti interessati: forze dell’ordine, servizi sociali e centri antiviolenza.
Meritocrazia auspica inoltre che l’intera MACCHINA della GIUSTIZIA possa ripartire il prima possibile per non rendere vane le pur lodevoli iniziative fino ad oggi messe in campo, che probabilmente non sono del tutto sufficienti ma almeno avevano posto un freno al vertiginoso aumento dei casi di violenza sulle donne".

 

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Città Sant’Angelo, nuovi lavori in partenza a maggio

In attesa del termine delle disposizioni di restrizione del Governo, il comune di Città Sant’Angelo ha deliberato, nella giunta comunale dello scorso 21 aprile 2020, una serie di interventi che andranno a migliorare molte situazioni presenti sull’intero territorio. I lavori partiranno dal 04 maggio 2020 in poi, e saranno di importanza cruciale per tutta la comunità angolana e non. Questa la lista delle opere deliberate con le rispettive cifre impiegate:

 

  • Intervento di mitigazione del rischio idrogeologico delle strade comunali Maddalena – Fonte del Lupo, con fondi regionali.

 

  • Manutenzione straordinaria strade bitumate, con 120.000€ mutuati con Cassa DD.PP.

 

  • Riqualificazione piazzetta S. Chiara mediante 100.000€ di fondi regionali

 

  • Riqualificazione urbana via Salara per l’importo complessivi di euro 150.000,00 mediante alienazione.

 

  • Manutenzione straordinaria vicoli Centro Storico – C.so Umberto per l’importo complessivo di 300.000€ da attingere dai fondi regionali.

 

  • Costruzione nuovi loculi cimiteriali per l’importo complessivo di 160.000€ mediante alienazioni cimiteriali.

 

  • Adeguamento antincendio sede comunale, biblioteca e sede vigili con importo complessivo di 150.000€ mediante alienazioni.

 

  • Riqualificazione campetto in via G. D'Annunzio, risanamento igienico ed edilizio strutture esistenti per l’importo complessivi di 180.000€ finanziati da fondi regionali.

 

  • Ampliamento ed adeguamento sismico scuola “De Bonis” per l’importo complessivo di 120.000€ mediante avanzo.

 

  • Realizzazione parcheggio auto in Villa Cipressa con un investimento di 45.000€ provenienti da fondi regionali.

 

 

 

 

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Guardiagrele, tornare alla normalità ripartendo dal mercato

"Sono stati due mesi difficili questi appena trascorsi, da molti punti di vista: personale, collettivo e, non ultimo economico. Tutti attendiamo con ansia il prossimo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ansia che attanaglia soprattutto gli artigiani, gli esercenti colpiti dalla chiusura obbligata, le medie e soprattutto piccole imprese". Lo affermano Gianna Di Crescenzo e Maurizio Camiscia.

"Perciò, in attesa delle nuove disposizioni che saranno in vigore dal 4 maggio pensiamo che, seppur a piccoli passi e nella massima sicurezza, sia necessario iniziare a tornare alla normalità sin da ora, magari cominciando dal tradizionale mercato ortofrutticolo guardiese. Ciò, ovviamente, per dare un aiuto economico ai produttori agricoli e una possibilità di risparmio agli acquirenti. Inoltre si accorcerebbero file e tempi d’attesa all’esterno dei supermercati, si offrirebbe una risposta ai diversi produttori agricoli che riscontrano problematiche nello smaltimento dei loro prodotti e si manterrebbero contenuti i prezzi dei prodotti freschi ed ortofrutticoli.

I venditori, poi, non sono molti e gli spazi che la città offre permettono il necessario distanziamento sociale. I cittadini, d’altronde, ormai sanno benissimo che è necessario indossare sempre mascherina e guanti. Ciò è avvenuto, già dai primi di aprile, è per due mercati romani, quindi in una situazione ben più complicata di quella guardiese. Qui le aree interessate sono state recintate da transenne e all'entrata è stato posto un cartello per ribadisce che si deve rispettare la distanza di sicurezza di un metro. I clienti hanno apprezzano la riapertura, soprattutto chi non vuole fare la fila in un supermercato tradizionale ed era abituato a comprare frutta e verdura fresche direttamente dai coltivatori. Per eccesso di zelo, sia in piazza Nicola da Guardiagrele che nel parcheggio di via Anello, si potrebbe prevedere un solo punto d'accesso e uno solo d'uscita, magari sorvegliati da persone appositamente incaricato o dalla polizia municipale.

Certamente la priorità va ai banchi che commercializzano generi alimentari, ma anche il mercato domenicale potrebbe tornare a vivere dato l’esercizio all’aperto, la disponibilità degli spazi e, purtroppo, il non essere più tanto affollato come negli anni passati. Il nostro suggerimento prevede, in questa fase, che il mercato sia “protagonista” di questo inizio perché su questo ha potere il sindaco con apposita ordinanza, dato che i mercati rionali non sono stati inclusi nel “lockdown”, mentre le amministrazioni comunali non hanno alcuna autonomia sulle attività chiuse dal governo con apposito decreto.

Le difficoltà della pandemia in queste settimane sono state molteplici, sia per i privati che per le aziende e le attività commerciali, che hanno dovuto abbassare le serrande senza aver alcuna certezza sul proprio futuro. La riapertura dei mercati, quindi, darebbe alla nostra città un primo segnale di ripresa.

Concordiamo certamente con la decisione presa dal Comune di aver sospeso il mercato nel momento di massima emergenza, ma adesso è il tempo di tornare alla normalità, di abituarci a questa nuova quotidianità trasformando misure extra-ordinarie in buone abitudini, seguendo tutte le indicazioni e le accortezze necessarie per svolgere le attività di vendita in totale sicurezza per clienti e titolari di banchi. Magari l’accesso alle aree di acquisto potrà essere regolamentato in loco dalla polizia municipale, e potranno essere messi a disposizione dei clienti guanti e liquido igienizzanti.

Saranno necessari l’attenzione e lo sforzo di tutti per evitare anche la minima possibilità di contagio e, anche se molte attività si sono attrezzate attivando un servizio di consegna domicilio per i propri clienti, vedere il centro storico protagonista di una nuova ripartenza sarebbe un toccasana per i nostri animi.

Capiamo bene la preoccupazione degli esercenti che, almeno fino a nuova disposizione nazionale, sono costretti a tenere chiuse le proprie attività e sappiamo che una riduzione dei tributi rappresenta un primo passo per affrontare il presente, ma per le piccole e medie imprese va portato avanti un ragionamento di più ampio respiro, pensando anche a come cambieranno gli spostamenti, i trasporti, i flussi turistici, la vendita on line. Su questo stiamo lavorando insieme ad altre persone che hanno a cuore il futuro del commercio a Guardiagrele, e il contributo di idee ed esperienze di ognuno non può che far bene alla nostra città".

 

 

 

 

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