Redazione Notizie D'Abruzzo

Giochi inclusivi, la Regione assegna 25mila euro a Fossacesia.

Il Comune di Fossacesia è stato inserito nella graduatoria regionale che assegna un fondo di 25.000 euro a 13 Comuni abruzzesi, per l’acquisto di giochi inclusivi da installarsi nei parchi gioco pubblici ai fini della piena integrazione sociale di bambini e ragazzi con disabilità. La comunicazione ufficiale all’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Enrico Di Giuseppantonio, è arrivata nei giorni scorsi e rivela che Fossacesia, in provincia di Chieti, si è classificata al primo posto. Il bando, pubblicato dalla Regione Abruzzo, infatti prevedeva l’ammissione al contributo sulla base dell’ordine di arrivo delle istanze.

“Siamo davvero soddisfatti di aver raggiunto questo importantissimo risultato – commenta all’unisono l’intera Amministrazione Comunale, guidata da Di Giuseppantonio – poiché crediamo fortemente che il diritto al gioco debba essere davvero un diritto universale per tutti i bambini. Per questa ragione ci siamo affrettati a presentare domanda, cogliendo al volo, in tempi brevissimi, questa importante opportunità che ci è stata fornita dalla Regione Abruzzo, predisponendo e presentando un progetto che ora consentirà anche ai bimbi disabili di poter divertirsi in un parco giochi”.

 

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Donne manager. Al via le attività del gruppo Minerva.

 Entra nel vivo l’attività del Gruppo Minerva, compagine femminile di Federmanager Abruzzo e Molise, che riunisce donne dirigenti e in posizioni di responsabilità sia nel pubblico che nel settore privato dell’economia locale. Il gruppo è coordinato dalla vicepresidente di Federmanager Abruzzo e Molise, l’ingegner Irini Pervolaraki, ne fanno parte dirigenti e personale direttivo di diversi settori, dall’industriale a quello scolastico, dai servizi ai trasporti, dall’automotive all’innovazione e si è riunito prima delle feste  natalizie per fare un cronoprogramma degli appuntamenti e delle iniziative da intraprendere.

 

“Il gruppo è nato per mettere insieme le donne dirigenti delle aziende private e pubbliche abruzzesi, ma anche quelle che rivestono ruoli di supporto nel processo decisionale di entrambi i settori – afferma la coordinatrice Irini Pervolaraki – Non vogliamo essere una rappresentanza “rosa” dell’associazione, ma una voce forte e concreta delle donne che mettono la propria competenza ed esperienza al servizio del mercato. Non siamo poche, l’Abruzzo ha infatti tante professionalità valide, noi vogliamo raggrupparle tutte, le stiamo anche certificando, diventarne voce e braccio operativo, perché quello che conti sia il talento. Ci siamo riunite per programmare la nostra azione, l’idea è proprio quella di mettere a frutto esperienze e propositi per costruire un progetto subito attuabile e dunque a vantaggio del territorio, che sia utile e produca i suoi effetti in campi sensibili o in cui è necessario un sostegno. I settori a cui stiamo dedicando attenzione per creare un vero e proprio programma di azione saranno sicuramente il sociale, l’ambito culturale, quello turistico, su cui è necessario costruire opportunità che magari in Abruzzo non sono ancora sviluppate o hanno poca evidenza. Molte di noi hanno carriere solide, altre le stanno costruendo, vogliamo mettere insieme le nostre forze anche per aprire la strada ad altre donne, a tal proposito il mio impegno quale vicepresidente di Federmanager Abruzzo e Molise è anche un chiaro segnale di questo orientamento, divenuto inevitabile per stare al passo con economie che da tempo hanno superato le distanze di genere. La competitività di un sistema si esprime anche attraverso la capacità di considerare le competenze in modo paritario, noi vogliamo partire da questo dato di fatto perché le nostre storie non sono un valore aggiunto, ma sono un valore grande, che va reinvestito sul territorio per farlo crescere.

Ci rivedremo nelle prossime settimane per mettere nero su bianco idee fattibili e stilare anche un cronoprogramma degli appuntamenti e delle attività che ci interesseranno e che interesseranno anche il territorio su cui faremo sentire la nostra azione”.

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Gli studenti dell’Agrario di Avezzano e Pratola Peligna alla scoperta dell’impresa cooperativa

Che cos’è un’impresa cooperativa? Come nasce e come si sviluppa? Come si gestisce? Come si valuta? E come si comunica? A questa e ad altre domande risponderanno gli studenti delle quarte e quinte dell’Istituto tecnico e professionale agrario “Arrigo Serpieri” di Avezzano, Pratola Peligna e Castel di Sangro che ha scelto di aderire al progetto Impresa Cooperativa Simulata, promosso a livello nazionale da Confcooperative nell’ambito delle iniziative Work in Class, e a livello regionale da Fedagripesca di Confcooperative Abruzzo. In particolare, l’iniziativa troverà sviluppo anche nel piano dell’offerta formativa del nuovo indirizzo di studi “Gestione delle acque e risanamento ambientale”, e rientra tra le attività di alternanza scuola lavoro.

Spiega Angela Colangelo, coordinatore regionale di Fedagripesca di Confcooperative Abruzzo: “Impresa Cooperativa Simulata nasce per diffondere e promuovere i principi e valori cooperativi e fornire risposte al tema della disoccupazione giovanile. L’attività formativa, della durata di cinque mesi, servirà a simulare all’interno della scuola l’ideazione, creazione e gestione di una impresa cooperativa e delle sue attività, e si svilupperà grazie al supporto di un tutor di Confcooperative che accompagnerà il gruppo-classe nel mettere a fuoco e ricreare ogni fase di un’impresa vera. Siamo lieti di realizzare questo progetto in una scuola prestigiosa e dinamica come il Serpieri di Avezzano, attento ad un mondo, quello della cooperazione, che rappresenta un’importante esperienza imprenditoriale anche in Abruzzo”.

Aggiungono la dirigente scolastica Cristina Di Sabatino, la vicepreside Marina Desiderio e la professoressa Fausta Pezzi: “La nostra scuola ha aderito con molto entusiasmo a questa proposta che coniuga la scoperta dell’aspetto imprenditoriale cooperativo nell’ambito agrario con il concetto di sostenibilità, quanto mai attuale. Impresa Cooperativa Simulata si svolgerà sia ad Avezzano sia nella sede di Pratola Peligna, e sarà un’importante esperienza di introduzione all’autoimprenditorialità, una competenza cui un istituto tecnico e professionale come il nostro presta molta attenzione, anche a partire dalle indicazioni ministeriali. Poter scoprire più da vicino l’impresa cooperativa con i suoi valori e i suoi punti di forza – concludono – rappresenta una grande opportunità per inserire ancora di più i nostri ragazzi nel tessuto produttivo del territorio ricompreso nel triangolo Avezzano-Pratola Peligna-Castel di Sangro, dove sono presenti le tre sedi del nostro istituto, protagonista del settore agroalimentare abruzzese”.

 

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Montesilvano: al via rinnovo tessere libera circolazione sui mezzi pubblici per le persone con disabilità

Anche quest'anno è possibile ritirare il tesserino di libera circolazione, il documento che conferisce alle persone con disabilità (fino al 31 dicembre 2020) il diritto di utilizzare gratuitamente tutti gli autobus regionali e i treni interregionali in seconda classe. Da martedì 7 gennaio, le persone in possesso dei requisiti possono rivolgersi all'Ufficio Disabili del Comune di Montesilvano, per ottenere in tempo reale il tesserino. Possono richiedere la tessera invalidi civili, inabili, del lavoro, con percentuale dal 74 al 100%; mutilati o invalidi per servizio; ciechi totali o parziali (con residuo visivo non superiore ad un decimo in entrambi gli occhi con eventuale correzione); grandi invalidi di guerra, di lavoro, di servizio, reduci, combattenti; mutilati, mutilati e invalidi civili per cause di guerra; cavalieri di Vittorio Veneto con relativo riconoscimento ufficiali; sordi in possesso del certificato di sordomutismo ai sensi dell'art. 1 della L. 381/1970; invalidi minori di 18 anni beneficiari dell'indennità di accompagnamento o dell'indennità di frequenza. Possono ottenere il tesserino anche gli invalidi civili con una invalidità inferiore al 100% (minimo 74%) purché il reddito personale relativo all'anno precedente non sia superiore ad 15.500 € (reddito imponibile ai fini IRPEF). Le tessere rilasciate l'anno scorso, e scadute il 31/12/2019 conservano la loro validità per tutto il mese di gennaio, dunque chi volesse rinnovarla avrà tempo sino al 31 gennaio..

“Sono circa 1250 le persone che nello scorso anno hanno usufruito di questo importante servizio – afferma il sindaco Ottavio De Martinis -, che ricordiamo è assolutamente gratuito.  Da alcuni mesi  l’ufficio disabili è stato potenziato con una nuova unità lavorativa. Grazie a questo e grazie alla sensibilità e la professionalità del dirigente dell’Ufficio Disabili, Alfonso Melchiorre abbiamo abbattuto la burocrazia e migliorato il servizio. Non solo abbiamo confermato il rilascio delle tessere in tempo reale, ma consentiamo a moltissime persone che non possono venire in ufficio durante la settimana di rinnovare la tessera di libera circolazione anche il sabato”.

Il responsabile dell’Ufficio Disabili Claudio Ferrante lancia un appello a TUA (Trasporto Unico Abruzzese): “Questo servizio garantisce a moltissime persone invalide di godere del diritto alla mobilità – dice Ferrante - . Ma per godere totalmente  di questo diritto mi appello a TUA per migliorarne l’accessibilità. Infatti  sono ancore troppe le persone in carrozzina che per le barriere architettoniche esistenti sugli autobus a causa delle pedane non funzionanti o non installate subiscono discriminazioni e non hanno certezza del diritto”.

Per il rilascio del tesserino, basta presentare una domanda presso l'Ufficio Disabili del Comune di Montesilvano, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 11.00 e il sabato su appuntamento chiamando allo 0854481258.

Per rilasciare o rinnovare  il tesserino è indispensabile allegare la fotocopia del certificato d’invalidità non scaduto o copia della sentenza del tribunale, una fototessera, fotocopia di un documento di identità valido, la dichiarazione dei redditi dell'anno precedente (per invalidità inferiore al 100%). Per chi intende rinnovare il tesserino sarà necessaria la fotocopia del certificato d'invalidità valido o copia della Per informazioni Tel. 085.4481258-364.

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XVI edizione della Pagella d’Oro della Pro Loco di Pianella

Sabato 4 gennaio si è svolta nella sala consiliare “Donato Cavallone” del Comune di Pianella la sedicesima edizione della manifestazione “Pagella d’Oro- Premio Gesualdo de Felici” nella quale sono stati premiati dalla Pro Loco gli alunni più meritevoli di Pianella. Ha portato il saluto per l’Amministrazione Comunale, ente patrocinante, il sindaco Sandro Marinelli.

<< Il premio, ricorda il presidente della Pro Loco, Edoardo Faieta, «è dedicato al Marchese Gesualdo III de Felici, filantropo di Pianella, che alla fine dell'800 istituì borse di studio in denaro per i ragazzi meritevoli appartenenti alle famiglie disagiate. Negli anni ‘90, l'imprenditore Piero Peduzzi, alla cui memoria è dedicato un premio speciale, portò avanti la lodevole iniziativa attraverso la Società Operaia di Mutuo Soccorso». Nel 2005 la Pro Loco ha ripreso il testimone e da allora, grazie anche al supporto degli sponsor, consegna ai ragazzi più bravi delle scuole elementari e medie di Pianella una borsa di studio, una pergamena e dei libri. >>. Confermata la novità introdotta nella scorsa edizione, ovvero la consegna all’istituto comprensivo “Papa Giovanni XXIII” di un buono per acquistare uno strumento musicale. La consegna è stata simbolicamente effettuata dagli studenti che hanno riportato la votazione massima nello studio dello strumento musicale: De Berardinis Michele e Fiore Antonio.

I premiati di quest’anno della classe quinta della scuola primaria a.s. 2018/2019: D’Addazio Martina, Di Leonardo Lorenzo, Gallinari Alessandro, De Berardinis Mariachiara, Toro Federico. Per la scuola secondaria a.s. 2018/2019 premi a: Di Pentima Andrea, Tortora Raul, Costantini Simone, Di Battista Fiorella, De Berardinis Michele. Miglior alunno in assoluto è risultata Di Battisa Fiorella, della scuola media, vincitrice del premio speciale Peduzzi.

 

 

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Strada Provinciale Majelletta, Paolucci e Blasioli (Pd): Variazione di bilancio per lavori e convenzione con Anas

“È indispensabile che la Regione Abruzzo si faccia promotrice della riqualificazione degli ultimi tre chilometri della provinciale 220 che portano al Rifugio Pomilio”, così il capogruppo Pd in Consiglio Regionale Silvio Paolucci e il consigliere Pd Antonio Blasioli.

 

Un’azione che non può non essere parte integrante degli interventi previsti dal Masterplan resi possibili dall’amministrazione di centrosinistra per il rilancio del comprensorio, suggeriscono i consiglieri: “Una zona dal presente e dal potenziale turistico enorme, un patrimonio a cui, governando, il centrosinistra ha guardato, favorendo anche la statalizzazione dell’arteria stradale, il cui ultimo tratto è stato di proprietà del Parco per anni.

Al fine di promuovere la più veloce e integrale riqualificazione dei luoghi, presenteremo una proposta per introdurre una variazione di bilancio da 500.000 euro che consenta la messa in sicurezza e la riqualificazione della strada per il primo anno, ma prevedendo stanziamenti per la manutenzione degli anni 2021 e 2022 pari a 100mila euro per ognuno dei due anni, così da favorire una convenzione triennale con l’Anas e la successiva verifica del passaggio delle competenze. In questo modo sarà possibile assicurare all’intera arteria manutenzione, controllo e fruibilità durante tutto l’anno.

L’intero l’investimento che abbiamo fortemente voluto per la Majelletta faccia da orizzonte per modalità e tempi anche per questi lavori, è un’occasione unica per mettere in campo un’azione integrata capace di superare tutte le criticità attuali sia sul versante chietino, che su quello pescarese della montagna. Si tratta in sostanza di un’azione che comprenda: 1) la variazione; 2) una perizia sui lavori necessari; 3) la convenzione con Anas per la presa in carico con accordo amministrativo per 3 anni e poi verifica per passaggio competenza. 

Si tratta di passi importanti perché renderanno più agevoli e sicuri gli accessi al nostro patrimonio naturalistico e turistico montano: è una sfida che può consentire alla maggioranza regionale di centrodestra di avere un ruolo positivo e concreto che in questi dieci mesi di governo non abbiamo ancora né visto, né sentito”.

 

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Parco didattico del Lavino, D’Ascanio: dalla Provincia di Pescara miopia strategica.

"Il progetto relativo al "Parco Didattico del Lavino", intervento finanziato dalla passata Giunta regionale di centro-sinistra per 3,5 milioni di euro (all'interno del programma di fondi pubblici Masterplan) emerge finalmente dagli uffici della Provincia di Pescara subito denotando, tuttavia, evidenti elementi di debolezza e di miopia strategica che prefigurano un utilizzo non ottimale delle risorse. Lo afferma Alessandro D'Ascanio,  esponente del Partito Democratico e Sindaco di Roccamorice. 
"Sono almeno quattro i profili di criticità:
1. Squilibrio nella distribuzione interna delle risorse con una concentrazione unilaterale verso la costruzione di una ciclovia e il risanamento parziale del fiume Lavino, a detrimento del recupero degli elementi di archeologia industriale nell'area degli opifici e delle miniere (autentico elemento di originale caratterizzazione identitaria dell'area);
2. Eccessiva concentrazione di fondi per la realizzazione di interventi di natura ambientale, che avrebbero dovuto viceversa essere realizzati per il tramite di risorse espressamente deputate alla difesa del suolo, liberando in tal modo fondi per la valorizzazione turistica di altri elementi caratterizzanti (edifici storici, aree industriali esterne, aree prospicienti le miniere, costruzione di apparati didascalici e didattici per una fruizione culturale ed "esperienziale" del sito);
3. Mancata previsione di risorse e modalità organizzative deputate alla gestione del sito ( si pensi solo alla cura della pista ciclabile in terra battuta) e dubbi circa la natura patrimoniale dello stesso, con conseguente incertezza circa l'Ente pubblico competente per i profili di gestione, successiva valorizzazione e sicurezza; 4.
Mortificante riduzione delle risorse destinate all'area delle miniere, con la previsione di un recupero superficiale dei sentieri (circa il 3% dei fondi) che non potrà risolvere il tema della sicurezza dei medesimi, senza valorizzazione alcuna dei reperti minerari di varia natura presenti in loco e senza alcuna connessione con le altre risorse turistiche presenti nell'area della Maiella, caratterizzata da flussi di presenza già molto elevati. In definitiva, si palesa come evidente un'impostazione inadeguata dell'intervento, questo dal punto di vista dell'indirizzo amministrativo, con la mera realizzazione di un asse di penetrazione parziale, a rischio di cattiva manutenzione, che condurrà a luoghi non valorizzati, con un utilizzo non ottimale di un fondo concepito per lo sviluppo turistico di un'intera area territoriale".

 

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Famiglie e imprese, la Fisac avverte le Banche

Famiglie e imprese, la Fisac avverte le Banche.
 
“Pensiamo che a tutto ciò debba essere messo un freno per una maggior tutela della legalità, dell’occupazione, dell’area contrattuale della clientela e delle famiglie”. A sfoderare un linguaggio chiaro, dai toni preoccupati e diretti, è la Fisac (Federazione italiana sindacati assicurazione credito), ossia il sindacato dei lavoratori di banca della Cgil, che in questi giorni è sceso di nuovo in campo a tutela dei posti di lavoro, delle famiglie e delle imprese che credono ed investono i risparmi negli istituti di credito. L’argomento più sentito in questi mesi e su cui la federazione insiste per un chiarimento è quello crediti inesigibili, comunemente chiamati “Npl”. Un problema che riguarda in Italia milioni di cittadini che rischiano di vedere tagliato ogni rapporto con le banche talvolta solo per avere saltato un solo pagamento. La Fisac-Cgil attraverso il suo segretario Giuliano Calcagni, ha sottolineato nelle scorse settimane il problema anche sociale e di tutela della parte economicamente più fragile della popolazione, che si determinerà nel 2020 con una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattatella. In questi giorni inoltre è la Federazione a tenere incontri e convegni per rilanciare un problema così serio e allarmante che porterà non pochi guai a molte famiglie e piccole imprese italiane.
“Sono trascorsi più di 10 anni dall’inizio della crisi economica mondiale”, sottolinea la Federazione riepilogando come si è arrivati all’attuale punto critico, “la più grande dopo quella del ’29; non è questo il luogo dove analizzare e discuterne le molteplici cause, ma vorremmo approfondire uno degli effetti che questa crisi ha generato e ancora sta producendo nel nostro paese.
Il prezzo più alto è stato sicuramente sostenuto dall’economia reale; dal 2009 a oggi sono fallite circa 114mila imprese con la conseguente perdita di molti posti di lavoro, lasciando intere famiglie e piccoli imprenditori in situazione di grave disagio a fronte della scomparsa della loro unica fonte di reddito. Il fenomeno non  si è ancora  arrestato e continua ad aumentare il numero delle persone e delle famiglie che, in crescente difficoltà economica, non riesce a far fronte agli impegni precedentemente assunti con le banche e o finanziarie quali mutui, finanziamenti e prestiti personali”. La crisi economica, nelle valutazioni del sindacati dei bancari, ha generato un innalzamento vertiginoso delle sofferenze bancarie riferibile anche a famiglie  e piccole imprese.
“Le banche italiane”, calcola il sindacato, “hanno pensato di alleggerire i propri bilanci mediante la vendita di elevate quantità di crediti inesigibili, comunemente chiamati Npl, passati dai 341 miliardi del dicembre 2015 ai 209 miliardi di settembre 2018 , con una cessione di oltre 100 miliardi (fonte Sole 24 ore).  Inoltre la nuova regulation di vigilanza (EBA-BCE) non potrà che accelerare il trend.
Si è sviluppato un vero e proprio mercato collaterale che, come spesso avviene in queste circostanze, non ha trovato una regolamentazione chiara, soprattutto a garanzia e salvaguardia dei soggetti più deboli, le famiglie in difficoltà economiche”. In questo contesto già difficile e denso di incertezze c’è chi invece ha trovato il modo di creare guadagni nel silenzio stesso delle istituzioni che avrebbero dovuto invece intervenire.
“Allettati da prospettive di grandi guadagni sono state create nuove società esclusivamente per l’acquisto e la successiva gestione di pacchetti di crediti venduti al 15/20% rispetto al valore iscritto in bilancio”, rivela la Fisac, “Con la cessione, le banche hanno un immediato introito oltre un miglioramento significativo della qualità delle poste di bilancio, mentre le società di riscossione ottengono la possibilità di un ingente guadagno generato dalla differenza tra la somma pagata e quanto recuperato dai creditori ceduti.  Proprio questo spinge queste compagnie ad ottenere il massimo rimborso delle somme senza considerare le condizioni economiche, sociali e psicologiche di coloro che la crisi economica ha trasformato in insolventi. Le società di gestione erano inizialmente legate al settore del credito e quindi sottoposte al Tub (Testo Unico Bancario) con dipendenti regolati dal CCNL del credito, successivamente, anche in virtù di masse sempre più ingenti da gestire, sono stati ceduti in subappalto ad altre società che non fanno riferimento alle normative citate venendo meno i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza, che spesso adottano comportamenti al limite della legalità per il recupero delle somme”. Inoltre si prevede una sorta di accanimento contro famiglie e imprese in quanto
il compenso che i nuovi agenti “addetti al recupero delle somme” ricevono è proporzionato a quanto riescono a realizzare; non si preoccupano minimamente delle ristrettezze economiche in cui versano i debitori né tantomeno considerano le condizioni di estrema povertà e difficoltà in cui verrebbero a trovarsi nel caso obbligati a risarcire il debito.
“Parallelamente al mercato degli Npl sta prendendo sempre più spazio il mercato degli Utp e cioè quei crediti che al momento hanno ritardi perché il debitore fa fatica a pagare le rate”, sottolinea ancora la Federazione del sindacato dei bancari,
“Non è più necessario quindi che il credito sia divenuto inesigibile ma basta una rata in mora, un ritardato pagamento per far considerare alla banca quel credito di difficile solvibilità e quindi cedibile a terzi. La cessione degli Utp è ancora più disastrosa perché va ad incidere in quelle realtà , aziende che hanno perso una commessa o famiglie con lavoratori in cassa integrazione, che con un piccolo aiuto come la sospensione delle rate o allungamento della durata, potrebbero tornare alla regolarità”. Un quadro a tinte fosche, con famiglie e imprese che si ritroveranno in ginocchio. Una situazione che la Federazione in nome sia del buon senso, della trasparenza, ma anche per un principio sociale di solidarietà vuole evitare, proponendo delle alternative che siano meno impattanti e comunque più giuste dal punto di vista dei rapporti di fiducia tra banche e cittadini.
“A conclusione non ci resta che constatare che la vendita di crediti deteriorati a società terze non produce nulla di buono”, osserva con disappunto la Federazione, “se non per i due attori principali, cedente e cessionario. Esiste una terza via che tenga in considerazione anche i bisogni del ceduto? La pratica di cessione di Npl e Utp provoca un doppio effetto: uno occupazionale, in quanto attività sin qui considerate tipiche del lavoratore bancario (recupero crediti) vengono un esubero di personale e dall’altro una vera e propria emergenza sociale. In sostanza, le sofferenze non sono state cancellate, non sono magicamente scomparse ma sono solo state traslocate ad altri “proprietari”. Pensiamo che a tutto ciò debba essere messo un freno per una maggior tutela della legalità, dell’occupazione, dell’area contrattuale della clientela e delle famiglie”.

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Multe, incassi bassi per i Comuni

Le multe, prima di tutto quelle stradali, valgono oltre 1,6 miliardi all'anno solo per i capoluoghi di Provincia ma guardando i numeri resi disponibili dalle banche dati del ministero dell'Interno (quelli del 2019 devon oessere approvati da ogni Comune entro il 30 aprile prossimo, e pubblicati dal Viminale nei mesi successivi) e pubblicati dal quotidiano Il Sole 24 ore, le percentuali non sono proprio alte.

A Pescara ad esempio la percentuale di riscossione sugli accertamenti è del 32,9 per cento, a Chieti del 42,3 per cento, a Teramo del 53,8 per cento mentre per L'Aquila non viene fornito un dato. A Massa la percentuale è del 99 per cento (città leader) mentre a Catania si tocca solo il 5,3 per cento.

 

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Record storico per il Made in Italy alimentare sulle tavole delle festivita’

Record storico per il Made in Italy alimentare sulle tavole delle festivita' di tutto il mondo con l'export di vini, spumanti, panettoni, formaggi, salumi ma anche caviale Made in Italy che solo per il mese di Natale e Capodanno raggiunge i 3,5 miliardi di euro, in aumento del 7%. E' quanto emerge dall'analisi Coldiretti sulla base delle proiezioni relative al mese di dicembre 2019 su dati Istat del commercio estero. Ad aumentare - sottolinea la Coldiretti - e' il valore delle esportazioni di tutti i prodotti piu' tipici delle feste di fine anno, dallo spumante al vino, dai tortellini e cappelletti fino ai dolci e panettoni, ma crescono anche salumi e i formaggi. 

Tra i grandi protagonisti del cibo made in Italy sulle tavole straniere si conferma lo spumante che, grazie a un aumento in valore del 4%, fa segnare un nuovo record, in linea con la crescita dell'intero settore vitivinicolo, anch'esso in aumento del 4%. Ma ad essere richiesti - continua la Coldiretti - sono anche i dolci nazionali come panettoni, altri prodotti della pasticceria tipica delle feste, in aumento dell'11% in valor e sempre piu' gettonate anche le paste farcite tradizionali del periodo freddo, come tortellini e cappelletti (+8%). In salita pure la domanda di formaggi italiani che fanno registrare un aumento in valore delle esportazioni del 12%, cosi' come quella di prosciutti, cotechini e salumi (+3%) ma anche il caviale made in Italy, che fa segnare una crescita boom sui mercati internazionali con un +18%

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