"Gli operatori turistici e i Comuni della costa abruzzese devono avere, il prima possibile, gli strumenti e le certezze per definire e organizzare il distanziamento sanitario all'interno dei propri stabilimenti balneari e per la gestione delle spiagge libere". Lo dichiara l'assessore regionale al Turismo, Mauro Febbo, a margine dell'incontro, svolto con il collega al Demanio Nicola Campitelli, Capitaneria di Porto, ufficio Demanio Marittimo della Regione Abruzzo e i sindaci delle localita' marine abruzzesi. "La Regione Abruzzo - sottolinea Febbo - e' in attesa, da parte del Governo, di notizie circa le linee guida rivolta alle imprese turistiche che gestiscono stabilimenti balneari al fine di indicare le modalita' piu' idonee per prevenire il rischio di contagio da Covid. Oggi il presidente Marsilio partecipera' alla Conferenza Stato Regioni e speriamo di avere indicazioni piu' precise per arrivare alla definizione di regole certe per operatori balneari e turisti. In queste settimane abbiamo lavorato per riaprire il primo giugno la stagione estiva e continua a essere questo un nostro concreto obiettivo. Altro problema e' la gestione delle spiagge libere che insieme al collega Campitelli abbiamo inteso delegare ai Comuni, previa organizzazione con l'ausilio della Regione. Cosi' come si dovranno trovare idonee soluzioni sulla questione salvataggio. Sulla gestione degli stabilimenti balneari i concessionari dovranno garantire accessi su prenotazione e attrezzare spiagge e locali per la somministrazione secondo rigidi protocolli sanitari che riguarderanno anche i servizi igienici. Nei prossimi giorni - conclude Febbo - e' assolutamente necessario risolvere le questioni ancora aperte, pungoleremo il Governo per avere risposte in tempi ragionevolmente certi".
Leggi Tutto »Pd: borse di studio coi fondi europei
Garantire le borse di studio anche agli studenti idonei grazie ai fondi europei, con la previsione di alcune misure tali da incoraggiare il ritorno dei fuori sede negli Atenei abruzzesi. Una risoluzione del consigliere regionale Pd Antonio Blasioli, un emendamento a firma del capogruppo del Pd Silvio Paolucci e le proposte dei Giovani Democratici per voce del candidato segretario regionale del GD Claudio Mastrangelo, per chiedere alla Regione Abruzzo di intervenire, "con un progetto completo e non con misure spot", ha sottolineato Paolucci, anche sulla formazione. Sono stati loro questa mattina a presentarle in una conferenza stampa convocata in Piazza Unione a Pescara, alla presenza anche di Ario Simarco, dei Giovani Democratici de L'Aquila, di Paolo Pratense alla guida di quelli di Pescara e gia' presidente del Consiglio degli studenti dell'universita' di Teramo e Lorenzo Rotellini dell'Mgs Abruzzo. "Come ogni anno - spiega all'agenzia il consigliere Blasioli in riferimento alla risoluzione presentata ieri - ci troviamo in difficolta' a garantire le borse di studio agli studenti abruzzesi e non. Sono 6423 gli aventi diritto, ma a differenza degli anni precedenti alcuni sono stati dichiarati idonei, ma non beneficiari. Un problema attuale per le famiglie, ma anche di prospettive. Le altre regioni impegnano fondi Fsc e Fse, quelli europei. In Abruzzo non e' stato mai fatto.
Con questa risoluzione chiediamo che la Giunta regionale li utilizzi nella programmazione 2021-2027, per garantire certezza che tutti studenti meritevoli possano avere borse di studio". Sulla questione, aggiunge, "c'e' stata una delibera di Giunta del 28 aprile, e gia' dice molto sul ritardo, con cui si e' impegnata a coprire le oltre 500 borse di studio per le Adsu Chieti-Pescara e via via L'Aquila e Teramo attualmente non coperte. Ci auguriamo che possano essere tutti beneficiari". Mastrangelo, nel sottolineare la ritrovata vitalita' dei movimento studenteschi della sinistra tornati a lavorare insieme, chiede anche un sostegno "di 500 euro per i fuori sede che si trovano in reale difficolta'", aggravatasi con la crisi del Coronavirus, e che "la Regione metta in campo sinergie con le Adsu per trasformare in assegni di sostegno per gli studenti i buoni mensa rimasti inutilizzati vista la chiusura delle stesse".
Per Paolucci misure che vanno ad "agevolare studenti e famiglie". Il capogruppo sottolinea che per la copertura delle borse di studio servano 3 milioni di euro e che avanza al proposta anche di ristoro per gli studenti, e non solo per loro, "restituendo per le mensilita' dei trasporti, gli abbonamenti, alle maestranze e gli studenti anche perche' Tua - aggiunge rispondendo all'agenzia Dire - ha continuato ad avere l'intera erogazione della quota regionale, nonostante il taglio del 76%". Misure che devono quindi "incentivare a rientrare in Abruzzo gli studenti fuori sede - conclude Paolucci -, ma che devono rientrare in un 'progetto Abruzzo', per il quale abbiamo avanzato una proposta da 300 milioni di euro, e non in misure spot che lasciano a piedi anche gli studenti".
Leggi Tutto »D’Incecco (Lega): 200 mila euro per le imprese delle zone rosse
Un progetto di legge con 200mila euro di stanziamento previsto per dare un ristoro economico alle attivita' che pur potendo rimanere aperte in lockdown, non hanno potuto alzare le saracinesche essendone titolari, in Comuni limitrofi, persone residenti nelle zone rosse della Regione Abruzzo, impossibilitate dunque a raggiungerle. Ad annunciarlo il consigliere della Lega alla Regione Abruzzo, Vincenzo D'Incecco, depositario del pdl, nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sala consiliare della Provincia di Pescara, insieme al capogruppo in Regione della Lega Pietro Quaresimale. Una misura pensata, dunque, per tutti i Comuni della Val Fino, dell'Area Vestina e la zona di Villa Caldari di Ortona, dove le restrizioni per la prevenzione sanitaria sono state maggiori. "I trasferimenti - ha quindi spiegato D'Incecco - sono ripartiti per l'80% in base alla popolazione residente, mentre il restante 20% e' suddiviso in base ai giorni di lockdown riportati nelle ordinanze regionali. Una volta che le amministrazioni ricevono il quantum provvederanno, mediante avviso pubblico, alla concessione e all'erogazione dei contributi alle imprese, micro e piccole, che sono state oggetto di misure restrittive in vigore nella zona rossa". D'Incecco ha poi sottolineato come il Pdl sia stato depositato prima della risoluzione del Pd sulle zone rosse, definita dallo stesso "un libro dei sogni"
Sulla possibilita' chieste dai sindaci, e in particolare da quello di Castiglione Messer Raimondo, di prevedere una sorta di risarcimento per le spese sostenute per garantire le misure restrittive, D'Incecco all'agenzia Dire risponde: "nella legge e' previsto che se nei Comuni i casi previsti dal pdl non si sono verificati, i soldi possono essere utilizzati per risanare quelle spese. E' un progetto di legge: non e' detto che non possa essere ampliato e migliorato nel corso del percorso legislativo che portera' alla sua approvazione". Quaresimale, da parte sua, ha poi ricordato come molti dei Comuni finiti nelle zone rosse, sono Comuni dell'entroterra piegati gia' da tragedie come quelle dei terremoti, tornando quindi a chiedere al Governo di applicare qui le stesse misure economiche utilizzate a Codogno.
Leggi Tutto »Oltre 9.500 domande per la Cassa integrazione in deroga accettate dall’Inps
Oltre 9.500 domande per la Cassa integrazione in deroga accettate dall'Inps, oltre 2.400 quelle in lavorazione perche' contenenti errori "che non puo' correggere la Regione automaticamente" con l'erogazione, per tutte le domande fatte sul territorio, prevista "entro una quindicina di giorni, come ci ha sempre detto l'Inps. Se di classifica si deve parlare allora possiamo dire che fino alla settimana scorsa eravamo sesti tra le Regioni italiane per smaltimento di pratiche, oggi crediamo di essere sesti. Ma non e' una questione di posizionamento: e' una questione di chiarezza e correttezza nel rapporto tra istituzioni, tra Regioni e Governo che dovrebbero lavorare per il bene dei cittadini e in questo caso dei lavoratori". Cosi' l'assessore alle Politiche del Lavoro della Regione Abruzzo, Piero Fioretti (Lega) a margine della conferenza stampa convocata nella sala consiliare della Provincia di Pescara. L'assessore ha fornito dunque i numeri della cassa integrazione e ha letteralmente srotolato uno 'striscione' di file excel insieme al coordinatore regionale della Lega, il deputato Luigi D'Eramo, per dimostrare la complessita' di una procedura "cui mi sono opposto sin dall'inizio. Una scelta scellerata- ha dichiarato- che, con nota del 20 marzo, affermavo come impercorribile al ministro Catalfo per una misura, la cassa integrazione in deroga, che e' in capo allo Stato e che e' di competenza del ministero stessa, per la quale le Regioni non sono coinvolte se non in situazioni eccezionali e cioe' per andare in soccorso di cio' che il ministero non riesce a fare".
I ritardi, dunque, ribadisce Fioretti, sarebbero stati causati dalla complessa procedura scelta dal Governo e a dirlo, ha sottolineato, e' stato lo stesso "presidente Bonaccini (Emilia Romagna). E' stato lui a chiarire che le regioni non hanno nessuna colpa".
Leggi Tutto »Meritocrazia Italia: immigrazione l’accoglienza non basta, serve integrazione
"L'immigrazione è un fenomeno antico, che attiene alla storia dei popoli e del
mondo, troppo spesso strumentalizzato quale grimaldello di ideologie ipocrite.
In realtà l’immigrazione è l’espressione di un’insopprimibile esigenza degli
uomini, da trattare con rispetto e responsabilità". Lo afferma
il Presidente di Meritocrazia Italia Walter Mauriello.
"Per farlo dobbiamo rammentare a noi stessi i principi costituzionali e, prima
ancora, i diritti umani, pensando che le braccia dell’accoglienza siano le braccia
dell’Europa tutta, che si attivi finalmente come una Comunità di Stati federati,
con al centro l’Uomo.
Per accogliere chi cerca e merita aiuto é dunque necessario pervenire ad una
seria e pragmatica regolamentazione a livello nazionale e comunitario, sia in
termini di gestione della fase di transito verso altri Paesi, sia in termini di
effettiva capacità ricettiva di integrazione da parte di ciascuno Stato.
Se, infatti, correttamente affrontate, senza slogan o iniziative di facciata,
accoglienza e integrazione dei migranti costituirebbero una innegabile
opportunità per l'Italia, sotto il profilo culturale, della forza lavoro, della
natalità, della globalizzazione.
Meritocrazia Italia chiede, allora, di immediatamente operare sul tema
dell0immigrazione, qualificando l’approccio alla problematica secondo obiettivi
di sviluppo strategici e sostenibili, attraverso una concreta individuazione delle
potenzialità di inserimento in termini di domanda ed offerta di lavoro,
predisponendo percorsi di inserimento e formazione anche alla collettività
agevolanti, che consentano di raggiungere una piena e fruttuosa integrazione
che garantisca i diritti di tutti.
Al contempo ed in via speculare, Meritocrazia Italia invoca un rafforzamento
delle misure volte al contrasto dell'immigrazione irregolare e di tutte le
inaccettabili derive connesse alla tratta di essere umani ed al contrabbando che
scongiurino qualsivoglia insensato attrito tra i popoli. Consapevoli che quanto
sopra potrà pienamente realizzarsi solo in accordo con la comunità europea e
previa revisione della convenzione di Dublino sul diritto di asilo".
E’ ripartita l’attivita’ della Federazione Italiana Sport Equestri (Fise) Abruzzo
E' ripartita l'attivita' della Federazione Italiana Sport Equestri (Fise) Abruzzo presieduta da Rocco De Nicola. Sul territorio regionale sono 54 i centri equestri, con 2400 tesserati e 1200 cavalli. "Ferma l'attivita' abbiamo pero' lavorato, per dar da mangiare ai cavalli, lavarli, pulirli e movimentarli, tutto senza alcuna entrata. Oggi abbiamo ripreso l'attivita', ma solo per allenamenti, con attivita' individuale da svolgersi per appuntamento. L'attivita' agonistica e' sospesa, i binomi (cavallo e cavaliere) entrano in pista rispettando le distanze. Oggi l'attivita' vede vestizione del cavallo, attivita' in pista e alla fine pulizia del cavallo con igienizzazione di finimenti, sella e redini. In attesa della terza fase - spiega De Nicola - continuiamo con i soli allenamenti, grazie anche all'aiuto della Federazione: stornati 24mila euro ai nostri centri. Guardiamo al futuro con la speranza di poter riprendere in estate le prime manifestazioni nazionali".
Leggi Tutto »Istat, crolla la produzione a marzo e il calo è del 28,4%
L'Istat stima che l'indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca del 28,4% a marzo rispetto a febbraio. Nella media del primo trimestre dell'anno, il livello destagionalizzato della produzione diminuisce dell'8,4% rispetto ai tre mesi precedenti. Corretto per gli effetti di calendario, a marzo 2020 l'indice complessivo e' diminuito in termini tendenziali del 29,3% (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di marzo 2019). "A marzo le condizioni della domanda e le misure di contenimento dell'epidemia di Covid-19 - commenta l'Istat - determinano un crollo della produzione industriale italiana. In termini tendenziali l'indice corretto per gli effetti di calendario mostra una diminuzione che e' la maggiore della serie storica disponibile (che parte dal 1990), superando i valori registrati nel corso della crisi del 2008-2009. Senza precedenti anche la caduta in termini mensili dell'indice destagionalizzato". L'istituto precisa che "tutti i principali settori di attivita' economica registrano flessioni tendenziali e congiunturali, in molti casi di intensita' inedite: nella fabbricazione di mezzi di trasporto e nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori la caduta congiunturale e tendenziale supera ampiamente il 50 per cento. Relativamente meno accentuato e' il calo nelle industrie alimentari, bevande e tabacco che, considerando la media degli ultimi tre mesi mantengono una dinamica tendenziale positiva".
L'indice destagionalizzato mensile della produzione, spiega l'Istat, mostra marcate diminuzioni congiunturali in tutti i comparti; variazioni negative caratterizzano, infatti, i beni strumentali (-39,9%), i beni intermedi (-27,3%), i beni di consumo (-27,2%) e l'energia (-10,1%).Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano a marzo 2020 diminuzioni particolarmente accentuate in tutti i settori; pertanto variazioni negative si registrano per i beni strumentali (-39,0%), i beni intermedi (-28,7%), i beni di consumo (-26,2%) e l'energia (-10,5%). Tutti i principali settori di attivita' economica registrano variazioni tendenziali negative. Le piu' rilevanti sono quelle della fabbricazione di mezzi di trasporto (-52,6%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-51,2%), della fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (-40,1%) e della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-37,0%) mentre il calo minore si registra nelle industrie alimentari, bevande e tabacco (-6,5%). L'istituto precisa che "nel corso della fase di rilevazione vi e' stata una moderata riduzione del tasso di risposta delle imprese, conseguente all'emergenza sanitaria in corso. Le azioni messe in atto per fare fronte a queste perturbazioni nella fase di raccolta dei dati hanno consentito di elaborare e diffondere gli indici relativi al mese di marzo 2020".
Leggi Tutto »Coldiretti, perdita di oltre 1,5 miliardi a marzo per la chiusura di bar e ristoranti
In controtendenza rispetto ai mesi precedenti crolla per la prima volta nel 2020 anche la produzione alimentare con una perdita di oltre 1,5 miliardi a marzo per la chiusura di bar, ristoranti pizzerie, gelaterie e agriturismi. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai dati Istat sulla produzione alimentare che segna una riduzione del 6,5% a marzo rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. In questo contesto è particolarmente rilevante l’annuncio del Governo e delle regioni sulla possibile riapertura delle strutture di ristorazione per far ripartire una importante fetta dell’economia nazionale. Il lungo periodo di chiusura – sottolinea la Coldiretti – sta pesando su molte imprese dell’agroalimentare Made in Italy, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco e sui quali gravano anche le difficoltà all’esportazione con molti Paesi stranieri che hanno adottato le stesse misure di blocco alla ristorazione. La spesa degli italiani per pranzi, cene, aperitivi e colazioni fuori casa prima dell’emergenza coronavirus – conclude la Coldiretti – era pari al 35% del totale dei consumi alimentari degli italiani.
Leggi Tutto »Lombardo (Uil Abruzzo): Velocizzare i pagamenti dei sussidi
"Velocizzare i pagamenti di tutti gli ammortizzatori sociali messi in campo. E sostenere in tutti i modi il lavoro, che deve tornare al centro di ogni politica locale e nazionale, visto che già oggi sono 16 mila le persone che hanno perso il loro posto di lavoro in Abruzzo". Così Michele Lombardo, segretario generale della Uil Abruzzo, che interviene sui recenti dati diffusi dall’Inps sui pagamenti delle varie forme di sostegno al reddito in Abruzzo.
“Da questi dati – dice Lombardo – emerge l’alto numero di persone che hanno fatto richiesta delle varie forme di ammortizzatori sociali messe in campo per l’emergenza: se uniamo il bonus dei 600 euro a cassa integrazione, fondo di integrazione salariale e disoccupazione, il numero supera abbondantemente le 200 mila persone interessate. Un numero che la dice lunga su quanto anche l’Abruzzo sia in sofferenza rispetto alla situazione socio-economica dovuta al covid-19”. Lombardo, al riguardo, evidenzia un dato in particolare: l’alto numero di richieste di Naspi, vale a dire quello che un tempo era il sussidio di disoccupazione: “Sono oltre 16 mila. È evidente che, nonostante il Dpcm che sospende i licenziamenti, ci sono tantissime persone che hanno perso il posto di lavoro”.
Ma è soprattutto su un aspetto che il segretario generale della Uil Abruzzo pone l’accento: i pagamenti dei sussidi. “Nonostante il lavoro che stanno svolgendo i dipendenti dell’Inps e quelli della Regione Abruzzo – dice - continua ad essere troppo basso il numero di quelli effettuati, pari ad un terzo degli aventi diritto. Questo è il dato che ci preoccupa maggiormente. Bisogna rafforzare la velocità dei pagamenti, perché in questa fase sono le uniche entrate per tanti lavoratori e per le loro famiglie in difficoltà. E bisogna, per questo, far sì che l’aspetto burocratico possa essere snellito al massimo, come già chiesto dalla Uil a livello nazionale, e ci auguriamo che il prossimo decreto legge possa soddisfare appieno esigenza”.
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