«Chiarezza e trasparenza sull’insediamento di Amazon a San Giovanni Teatino». Queste le due richieste del coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia e vice coordinatore provinciale di Chieti, Luca Faccenda al sindaco Luciano Marinucci. «Chiediamo chiarezza sul metodo di selezione che attuerà la società – spiega Faccenda – e assoluta trasparenza nei rapporti che l’Amministrazione ha avviato o intende avviare con il colosso americano».
La richiesta dell’esponente di Fratelli d’Italia nasce dalla necessità di «non illudere le tante persone che sono a caccia di un lavoro sottoponendole al disbrigo di complesse procedure. Al tempo stesso è indispensabile la massima trasparenza sui criteri di selezione del personale che dovranno essere applicati, sui quali saremo assolutamente vigili. Ci auguriamo inoltre che sia tenuta in adeguata considerazione la residenza a San Giovanni Teatino».
Il Coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia e vice coordinatore provinciale di Chieti conclude ricordando che «San Giovanni Teatino necessita di risposte sull’occupazione, soprattutto alla luce della crisi di grandi catene che hanno interessato e stanno interessando il nostro territorio».
Se nel 2018 sono stati 62 mila circa i cosiddetti “cervelli in fuga” che hanno lasciato l’Italia per trasferirsi all’estero 1 , per contro, 598 mila giovani in età compresa tra i 18 e i 24 anni hanno abbandonato precocemente l’attività scolastica, rischiando di finire ai margini della nostra società. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA che con il suo coordinatore, Paolo Zabeo, afferma: “Premesso che perdere oltre 60 mila giovani diplomati e laureati ogni anno costituisce un grave impoverimento culturale per il nostro Paese, è ancor più allarmante che quasi 600 mila ragazzi decidano di lasciare gli studi anticipatamente. Un numero, quest’ultimo, 10 volte superiore al primo. Un problema, quello degli descolarizzati, che stiamo colpevolmente sottovalutando, visto che nei prossimi anni, anche a seguito della denatalità in atto, le imprese rischiano di non poter contare su nuove maestranze sufficientemente preparate professionalmente. Un problema che già oggi comincia a farsi sentire in molte aree produttive, soprattutto del Nord”. Sebbene negli ultimi anni ci sia stata una contrazione del fenomeno un elevato numero di giovani continua a lasciare prematuramente la scuola, anche dell’obbligo, concorrendo ad aumentare la disoccupazione giovanile, il rischio povertà ed esclusione sociale. Una persona che non ha un livello minimo di istruzione, infatti, è in genere destinata per tutta la vita ad un lavoro dequalificato, spesso precario e con un livello retributivo molto basso, rispetto a quello cui potrebbe aspirare, almeno potenzialmente, se possedesse un titolo di studio medio-alto. “Peraltro – segnala il segretario della CGIA Renato Mason - un Paese che aspira ad essere moderno, oltre a poter contare sull'utilizzo di tecnologie avanzate, è altrettanto importante che possa avvalersi di una manodopera qualificata. Altrimenti, c’è il pericolo di un impoverimento generale del sistema Paese e, in misura ugualmente preoccupante, di una marginalizzazione di molti soggetti che difficilmente potranno essere reintegrati attivamente nella nostra società. Tutti gli esperti, infatti, sono concordi nel ritenere che la povertà educativa e la povertà economica sono strettamente correlate”. Le cause che determinano l'abbandono scolastico sono principalmente culturali, sociali ed economiche: i ragazzi che provengono da ambienti socialmente svantaggiati e da famiglie con uno scarso livello di istruzione hanno maggiori probabilità di abbandonare la scuola prima di aver completato il percorso di studi. C'è anche un fattore di genere: ad abbandonare precocemente la scuola sono più i maschi che le femmine.
L'Asl Lanciano Vasto Chieti nel 2020 dovra' ridurre la perdita di 15 milioni attraverso la riduzione di 5 milioni della spesa per l'acquisto dei dispositivi medici e di 10 milioni per un uso piu' appropriato dei farmaci. Le azioni contenute nel piano strategico non toglieranno nulla alla dotazione di personale ne' all'assistenza, cosi' come non viene messa in discussione la qualita'. Lo ha detto il direttore generale Thomas Schael ai componenti del Collegio di Direzione allargato della Asl, convocato per illustrare il documento di programmazione e dare le prime anticipazioni sui progetti di innovazione in cantiere. Per quanto riguarda la spesa farmaceutica, nel 2019 si è attestata a 140 milioni di euro. Le azioni tenderanno a recuperare sia sul fronte della convenzionata sia dell'ospedaliera, attraverso monitoraggio dei consumi e dell'appropriatezza prescrittiva, incentivazione della prescrizione dei farmaci biosimilari, piu' attenta gestione in ospedale delle procedure previste nei registri di monitoraggio dell'Agenzia italiana del farmaco. In particolare, per quanto riguarda la convenzionata, e' stata fatta un'analisi della spesa per paesi e citta' da cui e' emersa una stratificazione che li distingue in base alla spesa netta pro capite e allo scostamento dal dato nazionale. Su quelli 'fuori legge' si concentrera' l'attenzione della Direzione aziendale, con un impegno diretto di Schael che si rechera' sul posto per incontrare medici di medicina generale e i responsabili dei distretti sanitari. E' stato ribadito che non ci saranno tagli al personale sul quale si dovra' intervenire in termini di efficientamento, soprattutto tra ospedale e territorio. C'e' poi la necessita' di aumentare la produttivita', attestata nel 2019 a 140 milioni e ritenuta assolutamente insufficiente, anche se un segnale di ripresa c'e' stato a dicembre, e invertire la tendenza della mobilita' passiva che nel 2018 ha toccato 40 milioni di cui il 60% per discipline chirurgiche e il 40% per quelle mediche. Fra i primi progetti di innovazione, l'aggregazione in unico Hub del Laboratorio, Anatomia patologica e Centro trasfusionale: a regime, comportera' un risparmio di 5 milioni l'anno.
E' "insostenibile" il traffico sulla fascia adriatica, dove da giorni i mezzi pesanti sono dirottati sulla statale 16 per la chiusura ai Tir del tratto di A14 fra Atri-Pineto e Pescara Nord, circa 15 km che comprendono il viadotto Cerrano, tra quelli in sequestro preventivo per l'inchiesta della Procura di Avellino sulle barriere di sicurezza. Protestano cosi' in una nota le associazioni dell'autotrasporto merci Confartigianato Trasporti, Fita-Cna e Conftrasporto-Confcommercio di tre regioni (Puglia, Marche e Abruzzo), minacciando "una eventuale manifestazione dei Tir" e precisando che "sono circa 4.000 al giorno i mezzi pesanti costretti a passare sulla statale Adriatica anziche' percorrere l'autostrada". Chiedono "l'intervento del Governo e del Ministero dei Trasporti", riservandosi di decidere "tempi e luoghi" della contestazione. Questa interdizione, spiegano, "si sovrappone alle altre restrizioni su diversi viadotti dell'A14 nel tratto abruzzese-marchigiano - precisano gli autotrasportatori - oltre alla chiusura del casello di Roseto degli Abruzzi. In seguito al rigetto da parte della procura di Avellino delle tre istanze presentate dalla societa' Autostrade per l'Italia, la situazione e' diventata disastrosa. Ad oggi, le imprese di autotrasporto non sono piu' in grado di programmare i propri viaggi, di rispettare i tempi di consegna e, se dovesse permanere questa situazione, le imprese saranno costrette a passare dalla tariffa kilometrica alla tariffa oraria secondo i tempi di percorrenza: per effettuare un trasporto che prima richiedeva 3/5 ore, infatti, oggi se ne impiegano oltre il doppio". Per questo chiedono un ripristino dell'autostrada a "ritmi serrati, avvalendosi dei piu' moderni e veloci sistemi che la tecnologia mette a disposizione, su turni notturni o di 24 ore, prevedendo altresi' uno sconto extra sui pedaggi pagati da tutti i trasportatori costretti a percorrere le tratte in questione e a subire quest'incredibile disagio".
Tavolo tecnico in Regione tra sindaci, consiglieri regionali del territorio, parlamentari abruzzesi e tecnici di Ersi e Sasi (gestore delle reti idriche del Vastese) sulla crisi idrica che interessa i Comuni del Vastese. All'incontro hanno partecipato il presidente Marco Marsilio e il vicepreidente con delega al sistema idrico Emanuele Imprudente. "E' una emergenza grave che perdura da troppo tempo - ha detto il presidente Marco Marsilio -. La rottura della tubatura avvenuta recentemente ha causato uno stato emergenziale per i Comuni della zona, purtroppo ogni estate si acuisce la crisi idrica. Non sarà facile risolvere il problema in poco tempo: sono decenni che non si fanno attività di manutenzione ai nostri acquedotti. E quindi si è accumulato un deficit infrastrutturale che meriterebbero interventi economici importanti. Ne servono nell'immediato, secondo la ricognizione fatta dalla Sasi, non meno di 25 milioni di euro per poter realizzare le opere necessarie a mettere in sicurezza ed evitare l'emergenza. Ci vuole l'impegno del Governo e del ministero competente, e pertanto abbiamo coinvolto i parlamentari abruzzesi per sostenere la risoluzione del problema".
L’assessore al Verde Pubblico Paolo Di Blasio ha avviato in questi giorni l’attività di potatura delle alberature cittadine, stabilite insieme all’ufficio comunale preposto e a un esperto della Forestale, in anticipo rispetto allo scorso anno. Il servizio annuale della manutenzione ordinaria e straordinaria del verde pubblico prevede un programma di potatura e abbattimento degli alberi comunali sia su richieste dei cittadini o per segnalazioni della polizia locale. Le specie, sulle quali verranno eseguiti i lavori sono lecci, pini, frassini, roverelle, platani, aceri, tigli, cedri, magnolie situate in viarie zone della città. I lavori sono stati affidati alle ditte Cilli Leonardo e Cilli Roberto di Montesilvano e NL-Group di Colledara (Teramo) e ammontano in totale a circa 70mila euro.
“Un’attività importante – spiega l’assessore al Verde pubblico Paolo Di Blasio – perché consente non solo di rendere più decorose le vie e le piazze cittadine, sia in centro sia nelle zone periferiche, ma soprattutto permetterà di conservare gli alberi più a lungo in salute e senza pericoli per la pubblica incolumità. Il territorio di Montesilvano anche se molto urbanizzata possiede aree verdi molto importanti, sia sulla fascia litoranea sia sulla prima collina, con numerosissime alberature di alto e altissimo fusto. Abbiamo nominato un esperto della Forestale per la redazione di un piano di potature e abbattimenti da effettuare sul territorio cittadino e per il controllo tecnico sull’effettuazione delle procedure fitotecniche. L’attenzione per la manutenzione al verde è dunque una sorta di investimento e di assicurazione sul futuro ambientale di Montesilvano, sul suo decoro e sulla sicurezza e in anticipo rispetto al periodo invernale in cui i fenomeni atmosferici come la neve potrebbero provocare cadute di alberi e danni a persone e oggetti. L’intento dell’amministrazione comunale è quello di provvedere al potenziamento della conservazione e manutenzione del patrimonio verde arboreo, attuando una corretta potatura degli alberi ad alto fusto e l’abbattimento delle piante secche o pericolanti con la successiva pulizia delle aree dal materiale potato. Nella programmazione si è tenuto conto degli interventi più urgenti o comunque avvenuti più in là nel tempo. Gli interventi proseguiranno fino a marzo”.
"Il Patini-Liberatore annuncia con orgoglio di essere entrato a far parte della Rete nazionale degli Istituti tecnici a formazione manageriale. Solo 66 scuole in Italia. Obiettivo: diffondere e qualificare l'offerta formativa degli Istituti tecnici realizzando proposte di orientamento per studenti e famiglie del territorio. "Punto di forza", afferma la Dirigente Cinzia D'Altorio, " è la sinergia che stiamo costruendo con il mondo universitario e imprenditoriale per rispondere concretamente all'enorme richiesta di tecnici che arriva dal mercato che spinge per promuovere lo sviluppo della cultura tecnica e imprenditoriale, da sempre spina dorsale del Paese". Nell'intento di dare visibilità agli indirizzi TURISMO e SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI, la RETE e quindi il Patini Liberatore ha aderito alla Prima edizione della Giornata nazionale degli istituti tecnici economici con iniziative che si svolgeranno contemporaneamente in Italia e a Castel di Sangro il 15.01.2020. Ospiti saranno gli studenti con le famiglie, il personale della scuola, la cittadinanza, le istituzioni, l'Università e gli imprenditori del Comprensorio. Il programma è particolarmente curato e vede la partecipazione di nomi importanti".
Così come sta accadendo in tutte le altre regioni dove purtroppo persiste una scarsa sensibilità alle tematiche ambientali e alla mobilità sostenibile, anche in Abruzzo il Sottosegretario nonché Consigliere regionale delegato ai trasporti, Umberto D'Annuntiis, si è affrettato ad enfatizzare e divulgare la notizia della firma del Decreto interministeriale con il quale sono stati stanziati per l'Abruzzo poco meno di 71 mln€ per l’acquisto di nuovi bus ecologici adibiti al trasporto pubblico locale.
Comprendendo la necessità di distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dalle tante problematiche che investono il settore dei trasporti e che sono state oggetto di una recente denuncia pubblica da parte delle Segreterie Regionali di Filt Cgil, Fit Csl, Uiltrasporti e Faisa Cisal ivi compresa la drammaticità in cui versa il parco mezzi (autobus e treni) circolante in Abruzzo e soprattutto nell'azienda regionale TUA, il Consigliere D'Annuntiis si è già affrettato a dichiarare testualmente che il provvedimento costituisce «un importante passo verso un servizio di trasporto pubblico più sostenibile e rispettoso dell’ambiente».
Detto che anche le Organizzazioni sindacali non possono che plaudire al contenuto del Decreto interministeriale, è tuttavia necessario precisare quanto segue:
1) la Regione Abruzzo come tutte le altre regioni italiane, è semplicemente destinataria delle risorse ripartite territorialmente in funzione del piano strategico nazionale della mobilità sostenibile con il quale sono stati stanziati alle Regioni 2,2 miliardi di euro per l’acquisto di nuovi bus ecologici adibiti al trasporto pubblico locale;
2) La ripartizione tra le regioni è stata fissata in base ad un criterio di proporzionalità previsto dall'articolo 7 bis del decreto legge n. 243 del 29 dicembre 2016, convertito con modificazioni dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18, e della modalità attuativa dello stesso di cui al DPCM del 7 agosto 2017 e che premia maggiormente le regioni del Sud Italia (Abruzzo compresa) le quali riceveranno il 35% dell'intero stanziamento come desumibile dalla tabella allegata;
3) I 70 milioni sbandierati per l'Abruzzo dal Sottosegretario D'Annuntiis, in realtà costituiscono uno stanziamento complessivo che verrà erogato in tre periodi quinquennali dal 2019 fino al 2033. Al momento la quota sbloccata per il 2019 è pari a poco più di 2 mln€ con i quali si acquisteranno si e no una decina di autobus.
In definitiva, i seppur importanti finanziamenti nazionali se non ampiamente rimpinguati da altrettanti investimenti regionali che al momento non ravvisiamo, saranno difficilmente in grado di abbattere l'eccessiva vetusta dei mezzi circolanti in Abruzzo che soprattutto nella società regionale di trasporti ha raggiunto livelli davvero intollerabili. Da qui l'invito al Consigliere D'Annuntiis a non eccedere in trionfalismi del tutto fuori luogo.
Parte domenica 12 gennaio la nuova stagione del Teatro ragazzi Metamer, rassegna dedicata a bambine e bambini dai 5 anni in su, per avvicinarli al teatro e scoprirne l’energia. Il primo appuntamento al Teatro Marrucino è con Mignolina rap, teatro con pupazzi. Uno spettacolo che parla di natura, salvaguardia dell’ambiente e amicizia, fra canzoni, musica e tanti pupazzi in gommapiuma che raccontano questa divertente versione della Mignolina di Hans Christian Andersen. Appuntamento alle 17.
“La nostra protagonista nasce da un tulipano e attraversa un mondo fatto di piccole e grandi avventure, aiutata da rospi, farfalle, maggiolini, topolini, talpe e pesci rossi, tutti amici tra di loro - come si legge nelle note di presentazione dello spettacolo -. Ma la natura che li circonda soffre perché gli umani non si rendono conto di quanto la trattano male: sporcizia, incuria, rifiuti, soffocano i luoghi abitati dagli animali. Mignolina riuscirà con i suoi amici a sistemare tutto, perché insieme si può fare”.
Con la compagnia Teatrino dei Fondi, con Serena Cercignano e Marta Paganelli, regia Enrico Falaschi, scenografie e pupazzi Federico Biancalani. L’idea del Teatro ragazzi nasce dal connubio di sensibilità artistiche tra il centro di produzione teatrale Florian Metateatro e la Deputazione Teatrale del Marrucino e della responsabilità sociale di Metamer, con l’obiettivo di invitare a teatro le bambine e i bambini attraverso quattro rappresentazioni coinvolgenti pensate apposta per loro. Gli spettacoli toccano argomenti diversi, dall’amicizia al coraggio, dal rispetto per la natura alla fantasia, fino alla conoscenza dell’opera lirica.
Così, grazie a Metamer, il Teatro Ragazzi torna a Chieti dopo due anni di assenza. Il progetto si inserisce nel filone delle attività culturali nelle quali il fornitore di gas e luce radicato nel territorio abruzzese e molisano, si pone come supporto attivo: di recente, infatti, Metamer è stata presente in maniera significativa al Teate Winter Festival, al FLA - Festival di letterature e altre cose ed ha cofinanziato la realizzazione del cinedocumentario I Guerrieri del Regno di Oep.
Per questa programmazione teatrale, poi, per i più piccoli c’è un’ulteriore sorpresa. Ad ogni fine rappresentazione, infatti, verrà offerta una gustosa merenda ai piccoli spettatori del teatro, mentre i più grandi avranno modo di conoscere da vicino la realtà Metamer.
Dopo Mignolina rap, si prosegue il 26 gennaio con Nel castello di Barbablù, poi il 9 febbraio con Bella da morir! - Aida e il bambino che sognava l’opera. Ultimo spettacolo l’otto marzo, Doralinda e le muse ovine.
“Alle ore 15.00,insieme ai colleghi Andrea Cangini e Tommaso Nannicini, ci siamo recati nella sede delle Corte di Cassazione per depositare il verbale contenente le firme necessarie per la richiesta del referendum costituzionale”: lo ha annunciato il senatore Nazario Pagano (FI), tra i tre promotori della raccolta delle firme in Senato. “Abbiamo raggiunto in Senato il numero necessario di firme per permettere ai cittadini di esprimersi tramite referendum su una storica modifica costituzionale, quella della riduzione del numero dei parlamentari, che inevitabilmente andrà ad incidere fortemente sulla rappresentanza democratica e sul futuro funzionamento delle massime istituzioni del Paese. Dopo le dietrologie e gli incomprensibili ripensamenti delle ultime ore- ha aggiunto Pagano- sono estremamente soddisfatto del numero di firme raccolte in queste ultime ore e vorrei ringraziare tutti i colleghi senatori che hanno mostrato la sensibilità di firmare la richiesta di un referendum popolare su delle modifiche così importanti. Tra l’altro, nella nuova distribuzione dei seggi, tali modifiche andrebbero a riformare, in maniera che evidentemente non sono l’unico a ritenere disequilibrata, la rappresentanza territoriale, con alcune Regioni fortemente penalizzate rispetto ad altre. Per questo e altri importanti aspetti della riforma Costituzionale ipotizzata, ritengo sia indispensabile chiedere ai cittadini elettori di esprimersi.”
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