Redazione Notizie D'Abruzzo

Coronavirus, i sindaci del Pd Abruzzo attaccano la Regione sulle ordinanze

Il coordinamento dei sindaci e degli amministratori del Pd attacca la Regione Abruzzo che ha emanato "ben tre ordinanze senza averle concertate con nessuna rappresentanza dei sindaci, anticipando le disposizioni dell'ultimo provvedimento del Governo che entrera' in vigore lunedi' 4 maggio". Per sindaci e amministratori del Pd, si tratta "di una condotta pericolosa che genera confusione nei cittadini e costringe le amministrazioni locali a dare chiarimenti e risposte su qualcosa che si e' visto calare dall'alto senza nessuna condivisione preliminare. E' un fatto molto grave che, in una fase nella quale e' necessario mantenere una linea comune e dare segnali univoci alla popolazione"

"D'altra parte, da chi rivendica attenzione al lavoro delle forze dell'ordine ci si aspetterebbe altro. Le ordinanze regionali mettono in grande difficolta' chi deve esercitare i controlli. C'e' inoltre un aspetto giuridico: queste misure appaiono illegittime alla luce degli atti del Governo che giustificano solo misure piu' restrittive. Il Coordinamento dei sindaci e degli amministratori del Partito Democratico abruzzese - prosegue la nota - chiede la revoca immediata di queste decisioni e di aprire un tavolo permanente di confronto con le amministrazioni locali con le quali condividere i passaggi e le decisioni che inevitabilmente coinvolgono i territori". 

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Troppa gente sulla riviera, Masci chiarisce sull’ordinanza

Tantissime persone sono state viste a passeggiare a Pescara. Moltissime le persone che si sono riversate sul lungomare, sulla spiaggia e sulla 'strada parco': famiglie intere, anziani, bambini, ragazzi in bicicletta e perfino gruppi di amici seduti sui muretti e ai tavolini degli stabilimenti balneari chiusi.

E' caos sul rispetto dei contenuti del Dpcm di Conte dopo l'ordinanza del governatore Marsilio che, revocando un provvedimento precedente, di fatto ha concesso la circolazione nell'area metropolitana pescarese. Molte le persone senza mascherina, dato che secondo alcune interpretazioni quel provvedimento fa cessare anche l'obbligo di indossare i dispositivi di protezione. Ieri, dopo l'ordinanza di Marsilio, il Comune ha revocato i divieti relativi a lungomare e battigia ed ha diffuso un comunicato stampa in cui scriveva che "la riviera, la spiaggia e la strada-parco di Pescara nel giorno della Festa del Lavoro saranno raggiungibili per una passeggiata o semplicemente per prendere un po' d'aria, nei limiti e con le modalita' previste dal decreto Conte e dai provvedimenti regionali in materia".

Oggi, viste le tante persone in giro e le polemiche sui social, Palazzo di Citta' ha chiarito la questione su Facebook: "L'ordinanza emessa dal sindaco non ha modificato nulla rispetto ai giorni precedenti. La citta' di Pescara e' perfettamente allineata al decreto Conte sul rispetto delle distanze, sull'uso delle mascherine, sul vincolo della prossimita' all'abitazione per passeggiare, sui limiti di motivazione per uscire da casa. Le strade di Pescara sono tutte percorribili, oggi come nei giorni scorsi, ma soltanto e sempre nei limiti del decreto Conte. Le notizie secondo le quali l'ordinanza permetterebbe di andare dovunque senza limiti e/o vincoli sono false e/o frutto di una interpretazione errata".

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Pescara, ripartono i mercati rionali

Lunedì mattina i cittadini di Pescara potranno tornare in viale Pepe per il tradizionale mercato del lunedì. Mercoledì, invece, sarà la volta del mercato sulla strada-parco. L’ordinanza del sindaco di Pescara Carlo Masci è intervenuta a margine degli incontri di questa mattina e del pomeriggio con i rappresentanti dei commercianti ambulanti che hanno ricevuto le necessarie informazioni sulle modalità di gestione della sicurezza epidemiologica. È stata infatti predisposta una nuova planimetria degli stalli che accoglieranno le bancarelle, alla luce dell’esigenza di tutelare operatori economici e clienti rispetto al rischio di contagio. Sono stati già tracciati orizzontalmente dagli operai del Comune sia gli spazi destinati ad accogliere le bancarelle e i mezzi su gomma, sia i punti dove collocare la recinzione dei corridoi di accesso e di uscita dalle stesse piazzole, con l’ausilio anche di nastro di colore bianco e rosso. La nuova segnaletica è stata invece realizzata dal personale dell’Ufficio- Mobilità. Va opportunamente precisato che potranno entrare in ogni singola area di vendita soltanto due persone per volta, e che sarà in capo ai commercianti far rispettare le regole di afflusso e il mantenimento delle distanze; sarà obbligatorio per tutti indossare guanti “usa e getta” e mascherine. Dovranno essere affissi infine anche cartelli informativi sempre a cura degli ambulanti. L’assegnazione degli stalli è avvenuta questa mattina attraverso un’operazione di sorteggio; il posteggio attribuito è stato subito dopo comunicato agli aventi diritto via Pec-mail o telegramma. Il gruppo di lavoro, coordinato dal dirigente Marco Molisani in collaborazione con l’assessore al Commercio Alfredo Cremonese e il comandante della polizia municipale Danilo Palestini, è ancora impegnato in queste ore per giungere a riaprire anche l’attività del giovedì in via Maestri del Lavoro. L’invito agli operatori e ai cittadini è naturalmente quello di impegnarsi con senso di responsabilità affinché il ritorno graduale alla normalità avvenga nel modo migliore.

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Pescara, eseguite due ordinanze del Tribunale di Sorveglianza

Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito un'ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Pescara nei confronti di un uomo, italiano, che dovrà espiare la pena di un anno e 8mesi di reclusione, riconosciuto colpevole e condannato per cumulo di pene per reati commessi a Pescara, Teramo e Perugia tra il 2012 e 2017 ed è stato sottoposto alla detenzione domiciliare. Nella stessa giornata un'altra ordinanza è stata eseguita dal Tribunale di Sorveglianza di Pescara nei confronti di un altro italiano che deve espiare la pena di 3 anni e 8 mesi di detenzione domiciliare per un cumulo di pene, per reati commessi nel 2012.

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Bimbo intossicato dal rame, il farmaco arriva da Firenze

Domani 1° maggio dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, unita' produttiva dell'Agenzia Industria Difesa partira' una staffetta con personale militare diretta all'ospedale civile di Pescara dove al reparto di pediatria saranno consegnati confezioni del farmaco D-Penicillamina, uno dei cinque 'farmaci orfani' prodotti dallo Stabilimento per curare le malattie rare. Questo farmaco, si spiega, e' utile per l'intossicazione da rame che ha colpito un bambino e servira' a poter garantire la continuita' terapeutica. La sinergia tra strutture pubbliche e l'unica officina farmaceutica dello Stato, si evidenzia, "rappresenta uno dei cardini fondamentali del nostro servizio sanitario che come recita l'articolo 32 della nostra Carta Costituzionale deve garantire il diritto alla terapia". 

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Il Coni Abruzzo si prepara alla riapertura degli impianti

 Il Coni Abruzzo al lavoro per la ripresa delle attivita' sportive, con il primo step previsto per lunedi' 4 maggio quando potranno tornare ad allenarsi gli atleti di interesse nazionale degli sport individuali. Il presidente regionale del Coni Enzo Imbastaro ha incontrato in videoconferenza in queste ore amministratori locali e presidenti delle federazioni sportive regionali, fra cui Emidio Santacroce (FIGC provinciale di Pescara, il delegato dall'atletica provinciale di Pescara Augusto D'Agostino), il presidente della Fip regionale Francesco Di Girolamo, il delegato pallavolo provinciale Pe-Ch Mattia Di Gregorio, il presidente regionale degli sport rotellistici Giovanni Di Eugenio e il presidente della Fin regionale Cristiano Carpente). Si e' fatto anche il punto sulla riapertura degli impianti, fra cui lunedi' 4 maggio anche lo stadio Adriatico per l'atletica leggera. "Ho chiesto di prolungare l'orario di apertura degli impianti - ha dichiarato Imbastaro - quando ovviamente si allarghera' la possibilita' di praticare attivita' sportive a tutti e non, come in questa prima fase, ai soli atleti di interesse nazionale. E poi l'aspetto economico: chiediamo a gran voce, a tutela delle societa' sportive gia' messe a dura prova da questo lungo e forzato stop, di congelare gli affitti delle strutture. Ho visto buona volonta' dall'area politica, che nei limiti del possibile cerchera' di fare la sua parte". Non semplice da dipanare sara' la matassa riguardo all'accesso agli impianti sportivi ad esempio degli atleti di sport di squadra, seppur in forma individuale. In questo senso occorrera' attendere direttive nazionali, come del resto si attende che tutte le federazioni diramino le liste degli atleti di "interesse" che potranno da subito usufruire degli impianti (dei campi, ma attenzione, non degli spogliatoi). Si e' parlato infine di prospettive estive, con riferimento alle tante attivita' sportive legate ai bambini. Come ad esempio il tradizionale progetto "Lo sport non va in vacanza". Anche in questo caso, e' innegabile che le problematiche siano tante e siano correlate all'andamento del virus nelle prossime settimane. In ogni caso, sono al vaglio formule alternative e per questo le parti si sono date un nuovo appuntamento tra due settimane. 

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Marsilio: impossibile bloccare i rientri dal nord

"Impossibile bloccare i rientri dal Nord per una regione continentale come l'Abruzzo che ha migliaia di varchi d'accesso. Siamo preoccupati e per questo stiamo elaborando una misura che potrebbe consistere nel far censire e dichiarare l'arrivo di persone sul territorio in maniera stabile", cioe' quelli che non si spostano con autorizzazioni gia' previste come nel caso dei dipendenti della Val di Sangro. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
Nel frattempo sono state avviate le procedure di pagamento dei bonifici nei confronti delle circa 3mila famiglie cui andra' la prima tranche del bonus regionale (1.000 euro a nucleo). A darne notizia e' il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a L'Aquila. Marsilio ha ricordato come questa somma e' destinata a 1.268 famiglie con disabili gravi e a 1.712 con tre o piu' persone a carico specificando che la somma destinata, molto probabilmente, sara' inferiore ai 3 milioni previsti (sul totale di 5 stanziati), dato che sara' sottratta la somma eventualmente gia' ricevuta come sostegno dal Comune con i fondi nazionali. Una graduatoria di circa 18mila domande, con i poco piu' di 2milioni di euro che restano che andranno ai nuclei familiari con due persone a carico (per un importo previsto di circa 800 euro) andando a soddisfare, in totale, la richiesta di 6.500 famiglie. Al momento, quindi, restano fuori quelle con una persona a carico, quelle che non ne hanno e i single, per soddisfare i quali, ha ricordato Marsilio, e' stato gia' chiesto al Consiglio regionale di prevedere un rifinanziamento. L'occasione per Marsilio per rispondere anche a chi aveva criticato le modalita' del bando pensando che si sarebbe ridotta la platea e invece, afferma, "e' emersa una nuova poverta'. Tutti dovrebbero interrogarsi, in primis Governo e Parlamento, sulla necessita' di mettere soldi veri per sostenere famiglie e imprese". Il governatore ha quindi rivendicato la velocita' con qui e' stata erogata la misura con la legge regionale approvata l'8 aprile: "Sfido chiunque a fare in questi tempi queste operazioni. Stiamo ancora tutti aspettando un decreto che si doveva chiamare aprile e si chiamera' maggio, di un Governo incapace di rifinanziare la cassa integrazione per la quale ad oggi ha coperto meta' delle esigenze richieste, il reddito di emergenza ai cittadini e il bonus delle partite Iva".

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Coronavirus, un milione e mezzo di mascherine consegnate per posta

Per i cittadini abruzzesi arrivano un milione e mezzo di mascherine donate da Poste Italiane. Ne saranno consegnate, direttamente nella cassetta della posta, due per ogni nucleo. Ad annunciarlo e' il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che ha sottolineato come il servizio sia stato offerto gratuitamente da Poste Italiane, grazie all'impegno del vicepresidente Giuseppe Lasco. Nel ringraziarlo, Marsilio ha quindi sottolineato come, con l'allentamento delle misure previsto, la tutela dei cittadini passi anche nell'assicurare loro la sicurezza ricordando che gia' nei giorni scorsi si era deciso di far si' che a venderle fossero anche tabaccai ed edicole. Ribadendo la difficolta' di reperimento, Marsilio ha quindi sottolineato che, nonostante le difficolta', la Regione e' riuscita a distribuire "oltre 3 milioni di dispositivi"

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Chieti, riapre la Villa Comunale

 Il sindaco di Chieti Umberto Di Primio ha firmato l'ordinanza che a partire dal prossimo 4 maggio consente di riaprire la Villa Comunale,  molto frequentata soprattutto da bambini e anziani: dalla riapertura e' esclusa l'area giochi. La Villa, che era stata chiusa il 21 marzo, sara' aperta con esclusione dell'area giochi, dalle 8 alle 20: i visitatori dovranno rispettare la distanza interpersonale di un metro e sara' vietata ogni forma di assembramento. Riapre anche il cimitero di San Anna, dalle 8 alle 18: anche in questo caso va rispettata la distanza di un metro. Riaprira' inoltre il Centro raccolta rifiuti nei cui locali si potra' accedere un utente per volta mantenendo il distanziamento i un metro. L'ordinanza inoltre rende possibile lo svolgimento,per la sola vendita diretta dei generi alimentari, dei tre mercati agricoli cittadini . Il provvedimento, che sara' in vigore fino al 17 maggio, conferma invece la chiusura dei mercati degli ambulanti che si tengono martedi', mercoledi', venerdi' e sabato, e delle undici aree giochi attrezzate presenti sul territorio comunale.  

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Coldiretti, allarme per l’annullamento delle prenotazioni negli agriturismi

Quasi seicento agriturismi abruzzesi sono stati penalizzati dalle misure restrittive di contenimento del Covid19, con la chiusura delle strutture nel periodo dell'anno particolarmente favorevoleA lanciare l'allarme è Coldiretti Abruzzo che sottolinea l'importanza della possibilità di aggiungere la vendita per asporto alle consegne a domicilio con cui alcuni agriturismi abruzzesi si sono già organizzati anche in vista della festività del primo maggio. "Un modo, comunque esiguo e limitato, per provare tamponare una situazione di emergenza che sta portando al tracollo del settore" dicono ancora da Coldiretti con i dati che parlano chiaro: "Da quando è cominciata la pandemia in Italia il 57% delle aziende agricole ha registrato una diminuzione dell'attività con un impatto che varia da settore a settore con picchi anche del 100% come per l'agriturismo. Prenotazioni estive cancellate, annullamento di matrimoni, eventi e comunioni, difficoltà di programmare il futuro, non solo l'immediato". In Abruzzo ci sono 575 agriturismi di cui 397 fanno ristorazione, per un totale di circa 14mila posti a sedere, e 475 hanno anche possibilità di alloggio con 6.200 posti letto e 1120 piazzole di sosta: Coldiretti chiede "un piano di intervento anche attraverso un sostegno economico legato alle mancate presenze effettive sia come alloggio che come ristorazione a fronte del completo azzeramento di tutte le prenotazioni". "La situazione è veramente drammatica soprattutto se si pensa che gli agriturismi erano stati già fortemente colpiti dalle conseguenze del terremoto da cui stavano iniziando a risalire - evidenzia Gabriele Maiezza, presidente di Terranostra Abruzzo, l'associazione che riunisce gli agriturismi di Coldiretti - per far fronte alla situazione è necessaria una strategia di intervento mirata e completa, che va dalla liquidità immediata, alla semplificazione, al taglio dell'iva passando per la riduzione di Imu, Tari e Tasi fino ad arrivare al rilancio complessivo del settore". 

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