Redazione Notizie D'Abruzzo

Febbo soddisfatto delle strategie future per l’ospedale di Chieti

"Soddisfazione e apprezzamento sia per il lavoro intrapreso e portato avanti fino a oggi dall'azienda sanitaria della provincia di Chieti in questa situazione di emergenza sanitaria sia sulla programmazione da attuare nei prossimi mesi post coronavirus". Queste le parole dell'assessore allo Sviluppo Economico della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, a margine dell'incontro con i vertici della sanita' tra cui, oltre all'assessore alla Salute, Nicoletta Veri', il rettore dell'Universita' "D'Annunzio", Sergio Caputi, e la direzione dell'Azienda sanitaria al completo, Thomas Schael, Giulietta Capocasa e Angelo Muraglia, accompagnati da Filippo Manci, direttore dell'unita' operativa "Investimenti e patrimonio'. "Nella seconda fase successiva all'emergenza - rimarca Febbo - e' fondamentale il ruolo strategico dell'ospedale Ss. Annunziata, puntando al Dea di secondo livello attraverso la ripartenza e il potenziamento di tutte le attivita' di alta specialita' gia' presenti nel nosocomio di Chieti. Durante l'incontro, insieme ai vertici dell'Azienda Sanitaria abbiamo condiviso i prossimi passaggi da attuare attraverso uno specifico piano d'investimento da realizzare all'ospedale di Chieti". "Pertanto - conclude Febbo - in una visione complessiva del territorio della provincia di Chieti sul piano sanitario il Ss. Annunziata rimane un punto fermo imprescindibile su cui fare svolgere tutte quelle attivita' specialistiche". 

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Giulianova, stop alle tasse e campagna social per rilanciare il turismo

Slittamento dei tributi comunali al 30 settembre per gli esercizi commerciali e produttivi che in questo periodo di emergenza sanitaria non hanno svolto attivita', riduzione dell'80 per cento del pagamento per le nuove occupazioni di suolo pubblico cosi' da permettere ad alcune attivita' commerciali di incrementare le iniziative all'aperto, istituzione di una hospitality card per i turisti che sceglieranno le strutture ricettive di Giulianova, convenzione con i negozi per facilitare la propensione all'acquisto. Sono alcune delle misure annunciate dalla giunta comunale di Giulianova per rilanciare commercio e turismo, fortemente colpiti dall'emergenza Coronavirus.
L'obiettivo e' ripartire in sicurezza, valorizzando il settore turistico e il suo indotto, in una citta' come Giulianova che per il 60 per cento vive di turismo. In questa fase il target cui ci si rivolgera' sara' il turismo di prossimita', con uno sguardo verso i turisti dell'area aquilana e delle zone interne del Teramano. "Siamo stati tra i primi a riaprire il mercato delle erbe e quello alimentare - ha detto il sindaco Jwan Costantini - la settimana prossima riapriremo la mostra di Leonardo e siamo pronti, quando il Governo dara' il via, a promuovere pacchetti turistici anche per i fine settimana". Dopo aver avviato una prima campagna promozionale denominata "Tornerai a Giulianova", a maggio il Comune realizzera' insieme ai commercianti un video spot per promuovere la riapertura delle attivita' commerciali e turistiche e a breve istituira' la nuova consulta del Commercio, che si mettera' subito al lavoro per studiare una campagna di marketing strategico per rilanciare la citta'. Allo stesso tempo saranno realizzate una campagna comunicativa che illustri tutte le prescrizioni sanitarie e di sicurezza per l'accesso nei locali commerciali e una campagna di social marketing mirata alla brand protection per il riposizionamento strategico del turismo e commercio della Citta'. Tra le novita' anche la creazione di un nuovo portale web del turismo con l'attivazione di un'app integrata, l'organizzazione di visite gratuite per valorizzare i punti di interesse della citta' e la sospensione del pagamento dei parcheggi fino al 30 giugno 2020

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Navelli, boom di clic per un video che mira a rilanciare il turismo

L'amministrazione comunale di Navelli guidata dal sindaco Paolo Federico ha promosso un suggestivo video intitolato "Hai la bellezza vicino casa" che in poco piu' di sei ore dalla sua pubblicazione su Facebook ha superato le 6mila visualizzazioni. L'amministrazione ha aperto anche una pagina su Instagram intitolata Visit Navelli. "Abbiamo tante bellezze a portata di mano e disponiamo di un patrimonio di prodotti tipici di eccellenza - ha detto il sindaco - che devono essere il volano per rilanciare il nostro territorio gia' a partire dalla cosiddetta fase due dell'emergenza Covid-19. Come amministrazione siamo convinti che un uso corretto dei social possa portare al far conoscere queste caratteristiche ad un pubblico piu' vasto. La nostra iniziativa e' un primo segnale per dire che ci siamo e vogliamo superare questa emergenza ripartendo proprio dalla cultura, dalle tradizioni, dalle bellezze architettoniche e paesaggistiche e dalla vasta offerta di bonta' agro alimentari di cui disponiamo. Siamo convinti di poterlo fare ed anche per questo il video realizzato si apre con la voce di un bambino segno della speranza e continuita' a cui tutti dobbiamo puntare". Nel dettaglio la voce del bambino nel video invita i suoi genitori a: "scoprire i nostri paesi", magari proprio in questo periodo dove non si potranno fare viaggi di piacere in altre regioni e nazioni.

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Ricostruzione, Biondi auspica che le maestranze dormano a L’Aquila

Non rappresentano un obbligo, "ma solo una forte raccomandazione da parte dell'amministrazione comunale dell'Aquila", la possibilita' di far pernottare le maestranze nelle strutture ricettive del Comune dell'Aquila e dei territori limitrofi al fine di contenere il pendolarismo e l'utilizzo di applicativi per la raccolta di informazioni utili al tracciamento dei contagi da coronavirus per i lavoratori dei cantieri.L'invito e' previsto nella ordinanza con cui il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ha fissato le misure di sicurezza dando il via libera alla riapertura dei canieri della ricostruzione post sisma nel capoluogo di reigone e nel cratere sismico. Si stima che dei 5mila operai, 1500 vengono da fuori citta' viaggiando ogni giorno. La raccomandazione del sindaco e' legata al timore che all'Aquila, tra le cita' d'Italia meno colpite dal virus, ci possa essere un aumento dei contagi. Biondi fa sapere di aver chiesto al Governo un ristoro dei costi sul pernottamento delle maestranze. "I costi dovranno necessariamente essere a carico dei datori di lavoro. Ci rendiamo conto dello sforzo a cui saranno chiamati. Per questa ragione ho chiesto, con una nota inviata al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e al ministro per le Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, di prevedere una norma che consenta di riconoscere un contributo aggiuntivo alle imprese impegnate nella ricostruzione dei comuni colpiti dal sisma 2009 per sostenere i maggiori oneri legati all'emergenza coronavirus - spiega ancora il primo cittadino. Per l'attuazione del protocollo, allegato all'ordinanza, sono fissati una serie di principi a cui dovranno attenersi le ditte: oltre il monitoraggio dei lavoratori attraverso controlli sanitari, e' prevista la verifica della temperatura corporea all'ingresso del cantiere, la sanificazione giornaliera dei locali e degli ambienti chiusi, il rispetto delle distanze di sicurezza e delle misure generali previste in decreti, ordinanze e circolari del ministero della Salute.

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Brioni, 30mila mascherine alla settimana alla Protezione Civile

Brioni annuncia in una nota il progetto 'Filo Rosso' con il quale ha avviato, nello stabilimento di Montebello di Bertona, in Abruzzo, la produzione di mascherine donate in base ad esigenze specifiche alla popolazione e agli enti della Regione Abruzzo. La produzione settimanale e' di circa 30.000 mascherine filtranti compatibili con tutti i requisiti di sicurezza. Tutte hanno la caratteristica distintiva di essere tessute utilizzando un filo rosso che richiama il nome del progetto e che e' simbolo dell'unione tra Brioni e la sua comunita'. Sono 69 le persone coinvolte tra coordinamento, taglio, produzione e manutenzione tutte candidature avvenute su base volontaria in meno di 24 ore a dimostrazione del grande entusiasmo a supporto di questo progetto che ha visto l'impegno e il coinvolgimento di tutti i dipartimenti aziendali. 

 

Nella foto lo stabilimento di Penne

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Un italiano su due e’ preoccupato per il lavoro che resta incerto

 Un italiano su due e' preoccupato per il lavoro che resta incerto: e' quanto emerge dal primo Rapporto Censis-Ugl dal titolo "Italiani, lavoro ed economia oltre l'emergenza Covid-19", realizzato per il 70esimo anniversario di fondazione del sindacato. Il Covid-19 sta costringendo tutti a misurarsi con sconvolgimenti della vita che resteranno nel tempo, si legge. Il Rapporto Censis-Ugl delinea uno spaccato delle condizioni reali e degli stati d'animo prevalenti nella popolazione, aiuta a capire gli effetti della pandemia sul lavoro e a conoscere le paure degli Italiani, nella prospettiva futura di una ripresa del sistema economico che sara' forte di una rinnovata fiducia verso i corpi intermedi come i sindacati. Dalla ricerca emerge la preoccupazione per il lavoro, che resta incerto amplificando cosi' le paure del 50% degli italiani. Lo confermano anche i dati diffusi dall'Istat, che indicano come gli inattivi tra i 15 e i 64 anni siano a marzo in forte crescita di 301mila unita', con un tasso di 0,8 punti che lo attesta al 35,7%. Inoltre, a preoccupare e' anche il corposo calo del Pil, stimato dall'Istat nel 4,8% in termini tendenziali. Dal Rapporto Censis-Ugl si evince poi che il 57,1% degli Italiani risulta pessimista sul proprio avvenire, il 25,5% e' ottimista e il 17,4% non ha le idee chiare al riguardo. Tra i timori anche quello di perdere i propri risparmi (61,4%), acuito dal diffondersi della pandemia (il 79,3% si sente meno sicuro rispetto al passato). 

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Ricostruzione, D’Alberto (Anci Abruzzo): con Legnini cambio di passo radicale

"Rileviamo con favore il radicale cambio di passo per ricostruzione post terremoto dopo la cabina di regia con il Commissario Giovanni Legnini. Le norme inserite nelle ordinanze hanno la capacita' di recepire le esigenze dei terrritori: tutto cio' attribuisce ulteriore forza e autorevolezza alla sua guida in questo frangente". E' quanto dichiara il presidente dell'Anci Abruzzo e sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto in riferimento alle 4 ordinanze emesse.

"Legnini ha capito perfettamente - insiste D'Alberto - gli aspetti attuativi delle norme esistenti: ora gli chiediamo di imporsi con Governo e Parlamento per farsi dare quelle misure straordinarie che la straordinaria situazione richiede. Le ordinanze di oggi infatti vanno verso la semplificazione della ricostruzione privata con l'autocertificazione nella fase istruttoria. A cio' si aggiunge la possibilita' per i Comuni di attuare lo Sblocca Cantieri per le pratiche di ricostruzione leggera. Ci sono poi risorse per le imprese per le protezioni da virus e piani di ricostruzione per i comuni piu' colpiti". Per i comuni abruzzesi quindi "il Governo deve proseguire sulla via della semplificazione vera per la ricostruzione pubblica, tipo schema Ponte di Genova, perche' questo e' a costo zero. Inoltre - chiarisce il sindaco di Teramo - le due emergenze combinate, ricostruzione e virus, hanno due effetti distinti: o stravolgere tutto in senso negativo o potenziare invece in termini di amplificazione delle potenzialita'. Mi riferisco al fatto che gli interventi emergenziali possono invece acceleare la ripresa, perche' investire ora e' lo strumento necessario"

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Sì alle passeggiate per il Primo maggio

Ancora un alleggerimento delle misure restrittive da parte del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che di fatto autorizza le passeggiate nell'area metropolitana pescarese. Il presidente, con l'ordinanza 51 firmata poco fa, ha infatti revocato la numero 31 del 9 aprile che prevedeva il "divieto di circolare a piedi o con velocipedi" a Pescara Montesilvano e Spoltore .

Alla vigilia del primo maggio, viene dunque consentita la circolazione delle persone, anche nelle aree preferite dai cittadini per le passeggiate, cioe' il lungomare e la 'strada parco', fino ad oggi chiuse dai sindaci in occasione delle festivita' pasquali, del 25 aprile e per il primo maggio. Il Comune di Pscara ha subito recepito il provvedimento regionale e ha revocato, per domani, la chiusura delle due strade, nonche' l'interdizione dell'accesso alla spiaggia. Ieri, nel corso del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, il Prefetto si era detto contrario alla riapertura.
Dopo quello di Pescara, anche il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis, "dopo colloqui intercorsi con il prefetto e per armonizzare i territori", ha revocato l'ordinanza prevista per domani, primo maggio, che prevedeva il divieto di circolare sul lungomare e sulla strada parco e di accedere alla spiaggia su tutto il territorio comunale.

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L’elenco delle attività consentite e degli spostamenti permessi in Abruzzo dal 4 maggio

La Regione Abruzzo ha diramato l'elenco delle attività consentite a partire dal 4 maggio secondo il Dpcm del 26 aprile. "Continuiamo a rispettare le regole e vivere questa fase di riapertura con serenita' e determinazione. L'obiettivo e' poter riaprire tutta la regione, tutte le attivita' economiche senza ricadere nel contagio, ma anzi avendo saputo prendere le misure e delle attivita' come devono essere svolte". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio commentando l'ordinanza numero 50 con cui, gia' da domani, si allentano molte delle misure per i cittadini in Abruzzo con la possibilita', fra le tante, di riprendere l'attivita' sportiva amatoriale a cominciare dalla pesca, passando per l'equitazione e la bicicletta, di riaprire attivita' come quelle della tolettatura degli animali e con cui si consente a fiorai e vivaisti di aprire domenica 3 maggio e domenica 10 maggio in occasione della festa della mamma. Sulla possibilita' di riaprire tutto, ha aggiunto Marsilio, e' in corso il confronto con i ministeri. "Chiediamo di adottare un metodo diverso rispetto a quello che si sta configurando. Chiediamo linee guida che permettano a chi e' in grado di rispettare le misure di sicurezza di poter riaprire, invece di adottare un criterio per categoria. Quello che vogliamo sapere dal Governo- aggiunge commentando positivamente i dati di contagio in Abruzzo che oggi hanno raggiunto il punto piu' basso- sono i dati reali per poter monitorare eventuali recrudescenze e cioe' qual e' la pressione sugli ospedali e quale il grado di saturazione delle terapie intensive"

 

Spostamenti

Saranno consentiti solo spostamenti, all’interno della propria regione di residenza, motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute.
Si considerano necessari gli spostamenti per incontrare i congiunti. Tuttavia, dovrà essere rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e dovranno essere utilizzate le mascherine.
Ci si potrà recare in un’altra regione solo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute.

Visite ai parenti

Ci si potrà spostare per visite ai congiunti e cioè a genitori e figli, nonni e nipoti. Non decade il divieto di assembramento e gli incontri dovranno avvenire sempre rispettando le distanze e indossando le mascherine. Come ha riportato l’agenzia Ansa, secondo fonti di Palazzo Chigi, il termine “congiunti” includerebbe parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili.

Autocertificazione

L’autocertificazione resterà per almeno due settimane. Alle tre motivazioni che consentono gli spostamenti (lavoro, salute, stato di necessità) si aggiunge la possibilità di incontrare i congiunti.

Dispositivi di protezione

Nei luoghi chiusi la mascherina diventa obbligatoria. Quindi, la si dovrà indossare nei negozi, negli uffici, nelle fabbriche, sugli autobus, sulla metropolitana, nei treni e a bordo degli aerei.

Parchi e sport all’aperto

Sarà possibile passeggiare anche lontano dalla propria abitazione, purchè distanziati dagli altri. Parchi, ville e giardini pubblici saranno nuovamente aperti ma gli ingressi nelle aree riservate ai bambini potranno essere limitati.
Sarà possibile fare jogging, praticare sport all’aperto e riprendere gli allenamenti individuali. La distanza di sicurezza sarà di minimo due metri anche per gli atleti professionisti, che però dovranno allenarsi da soli.

Mare e montagna

Si potrà andare al mare e fare passeggiate in montagna se si è residenti in località di mare o di montagna: attività motorie potranno essere fatte da soli o al massimo in due. Non ci si potrà trasferire nelle seconde case.

Funerali

Si potranno celebrare i funerali, purché alla funzione non prendano parte più di quindici persone con mascherine e rimanendo a distanza.

Cibo da asporto

Bar e ristoranti rimarranno chiusi ma sarà possibile acquistare cibo da asporto da consumare a casa o in uffici.

Aziende

Ripartiranno le industrie manifatturiere, il settore edile e il commercio all’ingrosso ad essi collegato.

Ristrutturazioni private

Anche i cantieri privati potranno riprendere a lavorare nel rispetto dei protocolli d sicurezza.

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Lavorare in sicurezza per costruire il futuro. Il messaggio di questo difficile 1 maggio.

 Lavorare in sicurezza per costruire il futuro. Il messaggio di questo difficile 1 maggio.

 

E’una festa dei lavoratori unica, particolare e difficile quella che celebriamo quest’anno alle prese con la drammatica pandemia del Covid 19. Niente grande corteo unitario sindacale, né il grande concertone a Piazza San Giovanni; in molti casi ci si limiterà a delle iniziative di Cgil. Cisl. Uil sul web per celebrare una ricorrenza che, comunque, esalta il valore universale del lavoro nell’attuale periodo storico che vive il nostro Paese. Tutto ciò, per la nostra realtà abruzzese, significherà, ad esempio, che per la prima volta, in cent’anni non si festeggerà il primo maggio a Popoli; cosa che neanche nel periodo fascista era accaduta. E non ci saranno le celebrazioni a Manoppello,a Teramo, dove storicamente si tiene il corteo più imponente,nella Marsica e neanche a Pescara che pure negli ultimi anni, soprattutto a partire dal 1992, aveva ripreso a dare risalto alla Festa del Lavoro. Personalmente, confesso di vivere una condizione inedita avendo partecipato per oltre un trentennio ai comizi del primo maggio, in modo particolare,a Manoppello a Popoli a Bussi ma anche a Teramo. Ciò non toglie che questa festa del lavoro conservi il suo valore universale.

E’ la sicurezza sul lavoro il primo grande messaggio di Cgil Cisl Uil; di estrema attualità poiché siamo, tuttora, alle prese con la pandemia del Covid19. E il primo pensiero non può che andare ai 152 medici ed ai 37 infermieri morti negli ospedali, in condizioni drammatiche, senza le necessarie protezioni, per dare assistenza e cura agli ammalati di coronavirus, ed anche alle 27.682 vittime finora accertate, gran parte delle quali persone anziane, in particolare residenti nelle Rsa. E’ stato giustamente scritto che, in questi giorni tristi, abbiamo perso la memoria ed il racconto della generazione che negli anni cinquanta ha assicurato il boom economico al nostro Paese. Come scriveva Gabriel Garcia Marquez “la vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla”. Sotto questo aspetto domani avremo una società spiritualmente più povera.

In questo 1 maggio rendiamo omaggio a tutte quelle lavoratrici e lavoratori che, in questo periodo, nonostante l’emergenza,hanno continuato a lavorare per garantire la produzione e l’erogazione di beni e servizi essenziali; medici, infermieri, assistenti sociali, addetti alle pulizie, operatori dei pronto soccorso, della protezione civile, delle forze dell’ordine. che nei luoghi di cura e nel territorio, hanno prestato servizio per evitare il dilagare del virus, hanno curato ed assistito i malati mettendo a rischio la loro salute e quella dei loro familiari. Del loro eroico esempio non bisognerà dimenticarsi nel prossimo futuro!

E’ evidente che nella fase della ripartenza bisogna tornare fortemente ad investire nella sanità pubblica, senza la quale non saremmo, finora, riusciti a contenere l’esplosione della pandemia. E’ quindi urgente superare ogni sterile remora ed utilizzare rapidamente i 37 miliardi del MES, senza condizioni, per potenziate e qualificare, ulteriormente ,il nostro sistema sanitario pubblico soprattutto nel territorio e nella prevenzione. La sicurezza sui posti di lavoro deve essere garantita soprattutto nella imminente fase di avvio alla ripartenza del nostro sistema industriale. Ciò deve avvenire mediante l’applicazione dei protocolli nazionali sulla sicurezza firmati il 14 marzo ed il 26 aprile che sanciscono il principio che “la prosecuzione della attività industriale può avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione” e che assegnano un ruolo determinante al sindacato confederale nei posti di lavoro. Su questa base è importante l’accordo raggiunto alla FCA ed alla Sevel per riaprire in sicurezza; così come, da noi, le esperienze positive alla De Cecco ed alla Fater dove non ci si è mai fermati lavorando in sicurezza.

In questi giorni ,ed in queste ore, si parla tanto di fase due e della fine del lockdown, mentre il Parlamento approva un ulteriore sforamento del deficit pubblico di 50 miliardi. Ma il conto che il Covid 19 presenterà al nostro Paese sarà pesantissimo. Proprio recentemente il Fondo Monetario Internazionale ha stimato in 9 mila milardi la distruzione del Pil nel mondo, l’Italia vedrà nel 2020 abbassarsi il pil del 9,1% (peggio di noi solo la Grecia!); la Francia e la Germania vedranno scendere, nel 2020, il pil del 7%, gli USA del 5,9%. Avremo un deficit statale del 150% del pil. Abbiamo a che fare con la crisi economica mai vista, addirittura peggiore della grande Depressione del 1930. Ed il ruolo nazionale del mondo del lavoro è fondamentale per la tenuta economica e democratica del nostro Paese.

Vivendo una fase di stagnazione della domanda e dell’offerta, di rivoluzione del mercato globale, che richiederà la riprogettazione del nostro sistema industriale, a livello organizzativo e di prodotto, saranno necessari, da subito, forti ammortizzatori sociali per superare una non breve fase intermedia, prima dell’avvio di un nuovo ciclo di sviluppo. A questo riguardo sono indispensabili i fondi europei SURE: 100 miliardi per gli ammortizzatori sociali, così come i 1500, 2000 miliardi dei Recovery Found che speriamo non diventino operativi a babbo morto...necessari per un grande piano di investimenti pubblici.

In questi giorni si è parlato di economia di guerra e di ricostruzione. Allora la mia memoria è andata al nostro secondo dopoguerra del secolo scorso, al 1949 quando Giuseppe Di Vittorio lanciò il Piano del Lavoro, proposta che venne apprezzata dall’allora presidente di Confindustria Angelo Costa. Ed ancora andando avanti nel tempo al 1986 quando Luciano Lama, in una condizione difficile del Paese, lanciò la proposta del “patto dei produttori”che era inserita “in una strategia che tende a coinvolgere lavoratori, giovani, disoccupati, forze economiche con interessi coinciden-ti, per un politica di sviluppo.”

 

E’ questo, a mio modo di vedere, l’impegno delle parti sociali nella gestione della nuova vicenda economica e sociale del nostro Paese che mi auguro veda come protagonisti CGIL CISL UIL che marcino verso l’unità sindacale.

 

Unità sindacale che la mia generazione di sindacalisti ha clamorosamente fallito e che oggi sarebbe un grande elemento di fiducia per il mondo del lavoro dipendente del nostro Paese. W il 1 Maggio.

 

Nicola Primavera

 

 

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