Redazione Notizie D'Abruzzo

Sanità, sei Bollini Rosa a ospedali del Chietino

Gli ospedali di Chieti, Lanciano, Ortona e Vasto hanno ricevuto da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, sei Bollini rosa per il biennio 2020-2021: 2 a Chieti, 2 a Ortona e uno a testa a Lanciano e Vasto, in una scala da 1 a 3, con il nosocomio vastese che rappresenta la new entry. I Bollini rosa sono il riconoscimento che Fondazione Onda, impegnata nella promozione della medicina di genere, attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti alla salute femminile e che si distinguono per l'offerta di servizi dedicati a prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne. I premi sono stati ritirati da Fernando Di Vito, direttore medico degli ospedali di Chieti, Ortona e Vasto, e Maria Bernadette Di Sciascio, direttore del servizio Qualita' accreditamento e rischio clinico della Asl, che ha coordinato le iniziative aziendali, nonche' referente 'Bollini rosa' per gli ospedali di Chieti, Lanciano e Vasto. Presente anche Arturo Di Girolamo del servizio Qualita'. Tre i criteri di valutazione: presenza di specialita' cliniche che trattano problematiche di salute specificamente femminili e patologie trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, di percorsi diagnostico-terapeutici e di servizi clinico-assistenziali in grado di assicurare un approccio efficace ed efficiente in relazione a esigenze e caratteristiche psico-fisiche della paziente e di ulteriori servizi volti a garantire adeguata accoglienza e degenza della donna tra cui supporto di volontari, mediazione culturale e assistenza sociale. 

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Rete emergenza, la proposta della Asl di Lanciano Chieti Vasto

Un'intesa sulla proposta di riorganizzazione delle rete di emergenza illustrata dal direttore generale dell'Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael,  e' stata trovata a Chieti nel corso della riunione del Comitato ristretto, fra sindaci e Asl. La proposta sara' comunque oggetto di confronto con le amministrazioni locali. Allo studio del gruppo di lavoro Asl, in particolare, c' e' una proposta che pone in capo alla Centrale operativa del 118 il ruolo fondamentale di effettuare il triage gia' alla chiamata, stabilendo il tipo di intervento e inviando il mezzo piu' idoneo, che si tratti di elisoccorso, ambulanza medicalizzata, o ''india'' con infermiere e autista, o auto medica. L'idea e' di avere a disposizione un parco mezzi eterogeneo e mandare sul posto cio' che serve a seconda del caso da trattare. Si tratta, quindi, come si legge in una nota dell'Asl - di rivedere i protocolli operativi del 118, passando prioritariamente per una formazione specifica del personale della centrale e delle e'quipe che salgono a bordo delle ambulanze. Altro aspetto fondamentale e' la verifica dei tempi di percorrenza per misurare il tempo necessario a prestare il soccorso e trasportare il paziente all'ospedale piu' attrezzato per trattare una determinata patologia. A tale proposito sara' effettuata una prima simulazione attraverso le mappe e poi, sul campo, a bordo delle ambulanze per ottenere un riscontro su strada ai tempi scaturiti dai calcoli su carta. A bordo delle ambulanze per la verifica dei tempi potranno salire anche i sindaci, ai quali sara' sottoposto un documento di rimodulazione della rete di emergenza stilato a conclusione della fase preliminare, una volta strutturato il programma di formazione e pianificati i tempi di percorrenza.

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La transumanza e’ stata proclamata patrimonio culturale immateriale dell’umanita’

 La transumanza e' stata proclamata patrimonio culturale immateriale dell'umanita'. E' quanto annuncia la Coldiretti nel commentare positivamente la decisione del Comitato intergovernativo dell'Unesco riunito a Bogota', in Colombia per tutelare l'antica pratica della pastorizia che consiste nella migrazione stagionale del bestiame lungo le rotte migratorie nel Mediterraneo e nelle Alpi. La candidatura della transumanza, che ha visto l'Italia capofila di una alleanza con Grecia e Austria, e' stata avanzata nel 2017 per tutelare una pratica ancora oggi diffusa sia nel Centro e Sud Italia, dove sono localizzati i Regi tratturi, partendo da Amatrice e Ceccano nel Lazio ad Aversa degli Abruzzi e Pescocostanzo in Abruzzo, da Frosolone in Molise al Gargano in Puglia. Pastori transumanti sono ancora in attivita' anche nell'area alpina, in particolare in Lombardia e nel Val Senales in Alto Adige. Il voto positivo dell'Unesco - evidenzia la Coldiretti - certifica il valore della tradizionale migrazione stagionale delle greggi, delle mandrie e dei pastori che, insieme ai loro cani e ai loro cavalli, si spostano dalla pianura alla montagna, percorrendo le vie semi-naturali dei tratturi, con viaggi di giorni e soste in luoghi prestabiliti, noti come "stazioni di posta". Un riconoscimento importante - sottolinea la Coldiretti - che conferma il valore sociale, economico, storico e ambientale della pastorizia che coinvolge in Italia ancora 60mila allevamenti nonostante il fatto che nell'ultimo decennio il "gregge Italia" sia passato da 7,2 milioni di pecore a 6,2 milioni perdendo un milione di animali. Il riconoscimento tutela un'attivita' ad elevato valore ecologico e sociale poiche' - continua la Coldiretti - si concentra nelle zone svantaggiate e garantisce la salvaguardia di ben 38 razze a vantaggio della biodiversita' del territorio, dalla rustica pecora sarda alla pecora Sopravissana dall'ottima lana, dalla Brogna con testa e gli arti privi di lana alla pecora Comisana con la caratteristica testa rossa, dalla gigantesca Bergamasca fino a quella massese dall'insolito manto nero che rappresentano un patrimonio di biodiversita' il cui futuro e' minacciato da un concreto rischio di estinzione.  "La notizia del riconoscimento Unesco, dato alla Transumanza come Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanita' inorgoglisce ed impreziosisce non solo la storia e la lunga tradizione abruzzese, ma tutto il popolo abruzzese". Questo il commento dell'assessore regionale al Turismo, Mauro Febbo che specifica come "la Transumanza da sempre racchiude, rappresenta e racconta il nostro passato, le tradizioni abruzzesi piu' genuine ed autentiche. Oggi con questo importante e fondamentale riconoscimento conferito dall'Unesco abbiamo un valido strumento per promuovere le nostre tante e innumerevoli bellezze naturali presenti sul e nel percorso della Transumanza a partire dalle tradizioni culinari, artigianali, culturali ed artistiche. Abbiamo lavorato in questi mesi perche' il percorso entrasse a pieno titolo nel Piano Strategico del Turismo proprio attraverso cammini specifici'

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Pescara, partono le attività all’interno della ‘Cittadella dell’infanzia’

Apre la “Cittadella dell’infanzia”, la struttura di via Tavo 248 a Pescara, messa a disposizione dal Comune adriatico, che ospiterà le numerose attività dell’omonimo progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

L’iniziativa è promossa a Pescara, in Abruzzo, da un nutrito gruppo di partner tra enti pubblici e associazioni di Terzo settore capitanato dalla Cooperativa sociale Orizzonte, avrà una durata di tre anni e coinvolgerà in particolare i quartieri più problematici della città.

Le attività rivolte ai bambini e alle loro famiglie, tutte gratuite, già avviate nei mesi scorsi nel nido dell’infanzia “Cipì” nel quartiere Zanni, nelle quattro scuole dell’infanzia coinvolte nell’iniziativa (Istituti compresivi 1, 2, 5, 7) e nelle sedi delle associazioni partner del progetto, da questo mese di dicembre potranno contare appunto anche sulla Cittadella dell’infanzia di via Tavo. La struttura è stata completamente adeguata dal Comune con il rifacimento dei tramezzi interni, la sostituzione degli infissi, la realizzazione del verde attrezzato nell’aula polifunzionale, l’adeguamento di tutti gli impianti e tanti altri accorgimenti utili ad accogliere i bambini e le loro famiglie in totale sicurezza. Tra questi interventi, anche la sistemazione di una parte del cortile per consentire ai piccoli utenti di trascorrere del tempo all’aperto durante la bella stagione, mentre a partire dal 2020 sarà disponibile anche una casetta di legno all’esterno del nido comunale Cipì per le attività del Nido nel bosco.

Tra le attività che verranno realizzate nell’arco del progetto, sono previsti: laboratori didattici e ricreativi per bambini dai zero ai 6 anni, incontri di informazione e formazione per i genitori in cerca di occupazione, laboratori creativi 3D, musicali, di lettura, artigianali, di arte e di manipolazione, di integrazione multiculturale, di psicomotricità, ma anche l’apertura di sportelli dedicati all’ascolto, all’accompagnamento alla genitorialità e all’orientamento al lavoro per le famiglie, formazione per docenti e operatori, oltre all’attivazione del Nido nel bosco per attività di outdoor education. Spazio anche alla tecnologia digitale, con la creazione di un’app per i genitori, e all’economia circolare, con la promozione di un mercatino per il riuso e la realizzazione di biciclette brandizzate Cittadella con materiali ecologici attraverso laboratori per detenuti ed ex detenuti della casa circondariale di Pescara. Tutte le fasi del progetto, inoltre, saranno raccontate sull’apposita sezione del quotidiano online “Felicità Pubblica – alla ricerca dell’economia civile” e sul blog Percorsi con i bambini.

A presentare la struttura e il progetto, questa mattina nel corso di una conferenza stampa all’interno della Cittadella dell’infanzia, sono stati la presidente della Cooperativa sociale Orizzonte, Grazia Giallorenzo, il vicesindaco di Pescara, Giovanni Santilli, gli assessori comunali Nicoletta Di Nisio e Maria Rita Paoni Saccone e l’ingegnere Marco Polce, tecnico del Comune adriatico.

 

Tutte le attività previste nel progetto hanno ancora posti a disposizione e, almeno per il momento, non c’è alcuna restrizione per la partecipazione. Nel caso in cui la domanda dovesse superare i posti a disposizione, variabili a seconda delle attività, verrà valutata la possibilità di dare priorità all’utenza sulla base del reddito familiare.

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Banda ultra larga, entro 2 anni tutti gli interventi completati

"Anche nei piccoli comuni abruzzesi sarà possibile navigare fino a 1 Gigabit al secondo con una rete interamente in fibra ottica (FTTH) che arriva direttamente nelle case dei cittadini, per colmare quel divario digitale che rischia di escludere migliaia di cittadini dalla possibilità di usufruire di un collegamento ad internet ultraveloce. Entro due anni tutto l'Abruzzo avrà una connessione ultra veloce e affidabile". Questo il commento del presidente della giunta regionale, Marco Marsilio nel corso della conferenza stampa che si è tenuta a San Pio delle Camere questa mattina.

La nuova fase del piano (BUL) è stata illustrata alla presenza del Presidente, dall'amministratore Delegato di Infratel Italia Domenico Tudini, dall'amministratore delegato di Open Fiber, Elisabetta Ripa, dall'assessore regionale con delega all'Informatica, Guido Quintino Liris, del Sindaco, Pio Feneziani, e del responsabile Agenda digitale Regione Abruzzo, Domenico Lilla.

Il progetto è realizzato da Open Fiber nell'ambito dei bandi Infratel (società del Ministero dello Sviluppo Economico). La commercializzazione dei servizi in Abruzzo parte da San Pio delle Camere (L'Aquila), cui seguiranno progressivamente tutti i comuni della Regione interessati dal Piano Banda ultra larga nazionale.

Il Comune di San Pio delle Camere (conta circa 700 abitanti) ad oggi è interamente servito dalla fibra ottica ultra veloce. Il primo cliente del servizio di tutti i comuni abruzzesi è un artigiano di San Pio delle Camere, Ulderico Ciuffini. L'imprenditore è titolare di un'impresa familiare con 3 dipendenti e l'azienda si occupa della lavorazione del ferro.

Il piano di cablaggio in Abruzzo coinvolge 234 mila unità immobiliari in 190 comuni. L'investimento complessivo è di 90 milioni di euro. Sono già 120 i cantieri aperti da Open Fiber e i lavori sono terminati in circa 41 comuni coprendo 23 mila unità immobiliari.

A San Pio Delle Camere l'investimento è stato di 282 mila euro per collegare le 553 unità immobiliari alla banda ultra larga, tramite una nuovissima rete in fibra di circa 11 chilometri (di cui oltre il 60% realizzata sfruttando infrastrutture esistenti, quindi senza ricorrere a scavi).

La vendibilità dei servizi era già stata aperta in via sperimentale da Open Fiber, su scala nazionale, a fine 2018 ed è oggi attiva in 140 comuni. La Regione Abruzzo è stata tra le prime regioni italiane a programmare, attraverso le risorse messe a disposizione dall'Unione europea e dal governo, interventi di banda ultralarga su tutte le aree a fallimento di mercato del territorio, ossia quelle zone dove non è vantaggioso per il privato costruire l'infrastruttura di rete, visti gli eccessivi costi dovuti alla disposizione geografica delle abitazioni o alla scarsa domanda del servizio.

"I piccoli comuni dell'Abruzzo - ha affermato l'assessore Liris - attendono l'arrivo della banda ultralarga e soprattutto di veder colmato il divario digitale che ancora oggi condiziona in maniera forte lo sviluppo delle aree interne del territorio regionale. Abbiamo dato il via alla più importante opera infrastrutturale degli ultimi anni prevedendo l'eliminazione del divario digitale. Abbiamo investito circa 100 milioni di euro nel progetto di banda ultralarga, tra fondi regionali comunitari e fondi nazionali e si prevede la cablatura di tutti i comuni in Abruzzo per raggiungere circa 620 mila abitanti per un totale di circa 430 mila unità immobiliari. Stiamo cablando circa 2300 sedi della pubblica amministrazione (i principali plessi della pubblica amministrazione con particolare attenzione alle scuole e alle aziende sanitarie) oltre alle aree industriali". 

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Al porto di Ortona concessi spazi per facilitare i controlli su prodotti extra Ue

E' stato sottoscritto a Pescara, nella sede della Direzione marittima, l'accordo di contratto per la concessione in uso temporaneo e gratuito alla Regione di specifici spazi all'interno dell'area portuale di Ortona in disponibilità dell'Agenzia delle Dogane e del Monopolio per favorire le attività connesse al 'posto di controllo frontaliero'. Nello specifico, si tratta di misure di protezione contro l'introduzione nel territorio della Comunità Europea di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione. Ad apporre la firma sull'intesa sono stati il vice presidente della Giunta regionale, Emanuele Imprudente, il comandante della Direzione marittima di Abruzzo, Molise ed Isole Tremiti, Donato De Carolis ed il direttore Interregionale Lazio e Abruzzo dell'Agenzia delle Dogane, Gianfranco Brosco. Alla firma del protocollo era presente anche il Comandante della Capitaneria di Porto di Ortona, Cosmo Forte. "Quando le Istituzioni dialogano tra di loro – ha esordito il vice presidente Imprudente – non solo si ottengono risultati ma anche la velocità della tempistica rappresenta un aspetto importante. A tal proposito, si è attivata un’eccellente sinergia di cui beneficerà l’economia legata a questo territorio.  Del resto, - ha aggiunto – non c’è dubbio che il porto di Ortona rappresenti il principale scalo commerciale polifunzionale dell’Abruzzo rivestendo un ruolo fondamentale anche per la presenza di numerosi operatori attivi nell'ambito dell’industria pastaia e mangimistica”. Solo nel 2019 le importazioni hanno riguardato grano tenero, grano duro e mais proveniente da diversi Paesi come Russia, Moldavia, USA, Ucraina, Kazakhistan per un totale di 98.722,831 tonnellate. Invece, le esportazioni di sottoprodotti della lavorazione del grano duro ad uso umano, con destinazione Turchia, è stato calcolato per circa 4.500 tonnellate. 

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Turismo, una rete con Enit per favorire la promozione dei territori

 Favorire ed incrementare un maggiore raccordo tra Regioni, Enit e Ministero, organizzare in maniera unitaria le varie attività di promozione all'estero del turismo italiano, condividere i progetti di sviluppo e quindi dare un impulso concreto per incrementare le presenze dei turisti in Italia ed in Abruzzo. Questi gli argomenti principali affrontati durante la Commissione Turismo e Industria Alberghiera svoltasi, questa mattina, a Roma, nella sede dell'Enit, e presieduta dall'assessore della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, in qualità di coordinatore della Commissione Turismo.

"Al tavolo – spiega Febbo – era presente il sottosegretario al Turismo, Lorenza Bonaccorsi, con cui abbiamo ribadito come sia vitale e strategico il raccordo unitario tra le Regioni, l'Enit ed il Ministero alla Cultura e Turismo. Al sottosegretario abbiamo ribadito come sia fondamentale lavorare e programmare le politiche turistiche in maniera unitaria soprattutto con il Governo centrale. Infatti durante i lavori sono stati illustrati e condivisi il piano strategico 2020 e le linee guida di marketing e promozione per il rilancio dell'Italia turistica nel mondo. Gli obiettivi dei prossimi mesi del coordinamento saranno le attività promozionali, la segmentazione dei mercati e le campagne internazionali. Infine, si sono definite le procedure di trasferimento ad Enit - d'accordo con il Ministero - delle piattaforme digitali predisposte dal Coordinamento interregionale ai fini di uno sviluppo turistico sostenibile, accessibile e innovativo. L'Abruzzo – conclude l'assessore – ha un potenziale enorme e, nei prossimi mesi, lavoreremo per sviluppare i progetti già incardinati come la nuova Campagna di Promozione, la riforma della governance, lo sviluppo delle infrastrutture in montagna, l'ampliamento delle piste ciclabili, Expò 2020 e tutti quei programmi capaci di far crescere il nostro turismo".

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Lavoro, presentati i nuovi corsi ITS

Tre nuovi corsi per la formazione di tecnici specializzati pronti ad entrare nel mondo del lavoro della grande industria. Questa mattina i responsabili dell'Istituto tecnico superiore Meccanica di Lanciano e della Regione Abruzzo hanno presentato le nuove offerte formative che l'Its ha fatto partire nel mese scorso. Come accennato, si tratta di tre corsi che sono stati avviati grazie alla collaborazione di tre soggetti privati: la Sevel-Academy di Atessa, il Polo innovazione automotive e Adecco Italia. In tutto sono iscritti 78 allievi che al termine del corso di formazionale specifica "avranno altissime probabilità di essere assunti da grandi aziende".

La forza occupazione degli Its è ormai un dato nazionale, confermata dall'ultima rilevazione effettuata dal ministero dell'Istruzione che parla di 82% di giovani che trovano lavoro una volta ultimato il percorso formativo. "Non è un caso che la Regione ha investito e vuole investire in futuro risorse importanti - ha detto a RegioneFlash l'assessore alle Politiche del Lavoro, Piero Fioretti -. Sappiamo benissimo che il mondo del lavoro, che si appresta a vivere la rivoluzione Industria 4.0, è alla ricerca di competenze e specializzazioni. Gli Its, e in particolar modo quello Meccanica di Lanciano, sono in grado di rispondere all'offerta che viene dal mondo della grande industria e la Regione non può ignorare questa istanza che proviene dal territorio. Nella rimodulazione della programmazione Fse - ha concluso Fioretti - sono previste risorse per nuovi corsi di formazione che si vanno ad aggiungere ai 2,7 milioni di euro finora messi a disposizione di tutti gli Its".

L'iniziativa presenta elementi di grossa novità: "a cominciare - hanno detto i rappresentanti della Regione Abruzzo Claudio Di Giampietro e Carlo Amoroso - dalla collaborazione di aziende e consorzi importanti e autorevoli, come Sevel, Adecco e Polo automotive, a conferma di un'attenzione crescente degli attori principali dell'industria e del lavoro che hanno capito le potenzialità che sono in grado di esprimere gli Its". Per il Polo innovazione automotive era presente il presidente Raffaele Trivillino che ha sottolineato come l'azione dell'Its Meccanica Lanciano non si rivolga solo all'industria metalmeccanica ma anche ad altri settori. Ha invece caratteri innovativi a livello nazionale l'iniziativa che l'Its ha avviato con Adecco Italia, come ha spiegato la responsabile del progetto, Raffaella Febbo. Adecco ha avviato percorsi di formazione per 26 tecnici che poi al termine del corso verranno assunti con un contratto di apprendistato: si tratta della piena applicazione dell'apprendistato duale di Alta formazione.

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I microtipici di Arago design

Fare di un piatto tipico un gioiello in porcellana, con finitura in oro 24 carati. A raccoglierne ed esaltarne il legame affettivo, la ritualità famigliare, l’evocazione di ricorrenze intime, tra parenti, amici, momenti che si ricordano e si tramandano. Oltre il piatto tipico già conosciuto, però: andando a scandagliare l’universo dei Microtipici. Questo il nome del nuovo progetto di Arago design, marchio abruzzese di ceramica artistica, già conosciuto per produzioni come il Salva Pecunia e le neole in ceramica. Un’idea che parte dall’Abruzzo con l’intenzione di creare una sorta di atlante dei prodotti “microtipici” italiani.
La presentazione giovedì 12 dicembre alle 18,30 da Mastro-Cibo e cucina in via delle Caserme e poi nell’officina di Elisabetta Di Bucchianico e Dario Oggiano, ideatori e curatori di Arago Design, in corso Manthonè, 79.

“Esistono cibi semplici, tanto vicini da sempre alla nostra quotidianità da apparirci ovvi e scontati - spiegano da Arago Design -. Sono cibi destinati alle circostanze più informali tra amici, familiari o vicini di casa, che non richiedono preparazioni complicate e che sono legati da consuetudini antiche. Sono, appunto, i cibi che abbiamo definito Microtipici, quelli che non si trovano nelle guide turistiche o nei ricettari famosi, ma sono noti a chi li mangia da sempre. Ne esiste una varietà insospettabile ma nascosta tra l’ovvietà delle cose buone. Il cuore di Microtipici è propio la condivisone e lo scambio di questa cultura”.  

Si parte dunque dal prodotto gastronomico, per presentarlo con un pittogramma su un piccolo e raffinato piattino in porcellana, per di più con finitura in oro 24 carati. La forma e la dimensione ricordano i piattini dei servizi per le bambole, che qui diventano spilla e anello da indossare. Dalla mappatura alla rappresentazione grafica dunque “per elevare i valori della cucina più comune, invitando a riflettere sui legami originali tra l’ambiente umano e quello naturale” aggiungono da Arago.

Piatti intimi di comunità, quindi. Cibi cosiddetti poveri e legati a rituali comuni, tanto da non essere elevati a vessilli dell’orgoglio di un territorio. Che richiamano pasti di tempi remoti, arrivati fino a noi mantenendo negli anni la costante della facilità della preparazione, della reperibilità degli ingredienti, fino alla bontà dei sapori. Il tutto per un'ampia e variegata platea di commensali, con l’ulteriore richiamo della digeribilità, associata allo svolgimento successivo di attività fisiche o di concentrazione, il coinvolgimento di cuochi inesperti e l'autonomia nella fruizione del piatto.

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Campitelli: coinvolti i Comuni per mitigare i cambiamenti climatici

"Nella strategia della Regione Abruzzo, messa in campo per mitigare i cambiamenti climatici, abbiamo coinvolto tutti: dagli enti locali alle universita'. Abbiamo costruito una solida rete con gli stakeholder. Tutti devono compartecipare e tutti devono essere sensibili ai cambiamenti climatici: e' la sfida del 21esimo secolo". Lo ha detto l'assessore all'ambiente, Nicola Campitelli, che oggi pomeriggio e' intervento alla Cop25 di Madrid, la Conferenza Onu sui cambiamenti climatici in fase di svolgimento in Spagna, in un forum organizzato dal ministero dell'Ambiente. Nell'occasione, l'assessore Campitelli ha incontrato il ministro dell'Ambiente Sergio Costa e ha dichiarato: "Nella programmazione abbiamo coinvolto anche i Comuni, li stiamo aiutando e spingendo ad attuare i Piani comunali energetici e climatici. Non c'e' dubbio che dobbiamo partire dal basso coinvolgendo soprattutto le istituzioni di prossimita'. Per quanto riguarda i progetti in fase di realizzazione abbiamo promosso iniziative legate all'efficientamento energetico delle strutture pubbliche, in particolare di scuole, e per questa iniziativa siamo stati riconosciuti 'best-practice' dall'Unione europea". L'assessore Campitelli ha poi spiegato: "Nel Comune di Pescara abbiamo avviato anche un progetto intelligente di illuminazione pubblica, attivato un piano per la raccolta di microplastiche in mare, con la collaborazione dell'universita' Gabriele D'Annunzio, e programmato la sostituzione di vecchi bus a gasolio con nuovi a metano, e non per ultimo abbiamo investito nel cicloturismo, con la realizzazione di piste ciclabili lungo la costa abruzzese". "Come decisori pubblici vogliamo consegnare un futuro piu' sostenibile e migliore ai nostri giovani rispetto a quello che abbiamo ereditato. Abbiamo un solo pianeta - ha concluso Campitelli - e oggi viviamo un'emergenza climatica mondiale: siamo la generazione piu' sensibile al tema e abbiamo il dovere di affrontare il problema con risposte concrete e incisive".

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