Redazione Notizie D'Abruzzo

Coronavirus: a Montesilvano i casi positivi salgono a 76, le vittime salgono a 11

Anche nella giornata di oggi si registra una vittima, si tratta di uomo di 71 anni, deceduto all'ospedale di Pescara. 2 sono i nuovi casi positivi al Covid-19 per un totale di 76. 11 invece sono le vittime a Montesilvano dall’inizio dell’emergenza.

Il sindaco De Martinis, sulla vittima di oggi molto conosciuta in città e suo amico personale ha espresso un pensiero di vicinanza alla famiglia. “Nei giorni scorsi ho mantenuto massimo riserbo relativamente all’identità dei defunti – afferma il sindaco Ottavio De Martinis - ma oggi mi sento di raccontare una storia. La storia è purtroppo quella del mio, nostro caro amico Giuliano Centorami, una persona davvero buona e sempre solare che ha lottato con tutte le forze, ma non ce l’ha fatta, raggiungendo la moglie Antonietta, scomparsa per lo stesso motivo qualche giorno fa. Ho ancora i suoi messaggi sul cellulare, con i quali dall’ospedale, nonostante le critiche condizioni, mi chiedeva di aiutare la moglie e i suoi due cognati diversamente abili, che con loro convivevano e ai quali era molto legato. Ho pregato in questi giorni affinché potesse farcela. Purtroppo non è andata come speravo, da sindaco e da amico rivolgo a lui un affettuoso pensiero e mi unisco, a nome della città tutta, al dolore della famiglia che vive da giorni momenti davvero terribili”.

Al Centro operativo comunale oggi sono state circa 20 le chiamate per la spesa e i farmaci consegnati a domicilio dai volontari della Protezione civile e della Croce rossa.

Oggi il personale dalla polizia locale ha effettuato 100 controlli nei supermercati e tabacchini, rilevati 10 trasgressori.

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San Salvo, chiusura domenicale del 29/3 estesa anche alle attività di generi non alimentari

Dopo l’ordinanza emanata ieri dal ministero degli Interni, che ha riaperto nei prefestivi e nei festivi le attività di commercio ritenute essenziali, il Comune di San Salvo, che aveva già predisposto per domenica 29 marzo la chiusura delle attività commerciali al dettaglio di generi alimentari, ora estende la chiusura domenicale anche alle attività commerciali al dettaglio di generi non alimentari e di prima necessità, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, edicole e tabaccai, sia esercizi di vicinato che medie strutture di vendita, anche ricomprese nei centri commerciali.
“Un provvedimento che ha lo scopo di contenere il contagio da Covid-19 cercando di ridurre le uscite da casa attraverso minori opportunità di relazioni sociali – dice il sindaco Tiziana Magnacca – perché in questo momento è l’unica cosa che conta nell’interesse di tutti i cittadini. Con l’ordinanza che oggi ho firmato abbiamo esteso la chiusura anche alle attività commerciali al dettaglio di generi non alimentari e di prima necessità, con alcune doverose eccezioni come le farmacie e le parafarmacie, le edicole e i tabaccai di vicinato e media struttura”.
Per ora la validità della ordinanza è limitata al 3 aprile salvo che il Governo proroghi le misure restrittive.

Credit foto: Ansa

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CORONAVIRUS I SINDACI RACCONTANO L’EMERGENZA DEI LORO COMUNI: RIPA TEATINA

Notizie d’Abruzzo ha posto tre domande uguali ai sindaci per conoscere come viene affrontata l’emergenza sanitaria e quella economica nei loro Comuni. Ecco le risposte di Ignazio Rucci, Sindaco di Ripa Teatina (Ch).

Sindaco la sua città lotta con due inaspettate emergenze una sanitaria e una economica. Quale teme di più?
L’emergenza sanitaria è pericolosa e bisogna necessariamente evitare che si espanda nel Centro -Sud del nostro paese, dove le strutture sanitarie non hanno la medesima capacità di reazione di quelle del Nord. Da amministratore, quella che mi preoccupa di più è la crisi economica, perché durerà molto a lungo prima di poter recuperare le perdite e cambierà anche l’assetto sociale, con la nascita di una nuova fascia di povertà. Noi Sindaci dovremo affrontarla stretti tra le direttive e i paletti che imporrà il Governo centrale e le necessità delle nostre popolazioni. Sarà nostra la porta dove i cittadini verranno a bussare in cerca di aiuto e di risposte. Pertanto, sarà necessario implementare le attività dei servizi sociali per gestire al meglio le richieste delle fasce sociali più disagiate. Infine, si dovrà gestire la transizione verso il ritorno alla normalità, che non sarà più la stessa di prima, con il persistere del distanziamento sociale ancora per mesi, attraverso l’organizzazione di incontri informativi e formativi della cittadinanza.

Quali sono la richieste più pressanti che arrivano dalla sua comunità di cittadini?
 Nell’immediato arrivano richieste di beni di prima necessità da parte di quei cittadini che versavano in condizione di parziale indigenza già prima della pandemia e che ora hanno perso anche piccoli lavori, spesso sommersi, che davano loro una fonte, seppur minima, di sussistenza. Un’altra fetta di popolazione inizia a preoccuparsi del pagamento dei tributi e chiede se sono previste dilazioni. Sicuramente assisteremo ad un’impennata di richieste di rateizzazioni degli stessi e si farà più lunga la fila di chi verrà a chiedere lavoro.

Può dirci cosa metterà in cantiere per il rilancio della sua città?
L’Amministrazione Comunale, per quanto in suo potere, sosterrà le attività tipiche del territorio, a vocazione prettamente agricola, sia esistenti sia intraprese ex novo o per riconversione, attraverso gravi fiscali e abbassamento delle aliquote tributarie. Un altro strumento può essere l’istituzione di punti di ascolto per piccoli imprenditori e artigiani, dove trovare esperti che li aiutino a districarsi tra gli strumenti che saranno messi in atto, per consentire la ripartenza economica. L’Amministrazione continuerà a lavorare per incentivare il turismo e rendere Ripa Teatina fruibile tutto l’anno, stabilmente presente sia nei circuiti turistici regionali sia nelle iniziative di Associazioni di settore, cosicché la presenza di turisti possa favorire le attività commerciali del territorio. Infine, sarà fondamentale la collaborazione fattiva con i Comuni limitrofi, accomunati dalle medesime caratteristiche territoriali e socioeconomiche, per azioni condivise ed ottimizzazione delle risorse.

 

 

 

 

 

 

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Studio Cgia, burocrazia e normative bloccano 115 miliardi di euro

A causa dell'emergenza coronavirus restano bloccati dallo Stato 115 miliardi: è l'allarme lanciato dalla Cgia di Mestre. "Tra i debiti commerciali non ancora onorati (53 miliardi di euro) e la mancata apertura di tantissimi cantieri relativi a infrastrutture strategiche e a opere pubbliche minori distribuite lungo il Paese (per un valore di 62 miliardi), la nostra Pubblica amministrazione blocca complessivamente 115 miliardi di spesa che sarebbero indispensabili per fronteggiare l'attuale situazione economica", è la denuncia sollevata dalla Cgia. "Mentre aspettiamo che i 27 Paesi dell'Ue trovino un accordo per consentire l'utilizzo dei coronabond - afferma il coordinatore dell'Ufficio studi dell'associazione degli artigiani, Paolo Zabeo - nel frattempo sarebbe opportuno che la nostra Pa pagasse i propri fornitori e fosse in grado di avviare le tante opere pubbliche che, ironia della sorte, sono in buona parte quasi tutte finanziate. Se sbloccate, queste misure darebbero una prima importante iniezione di liquidità al sistema economico del Paese, invece, la cattiva burocrazia e il malfunzionamento della macchina pubblica continuano a rappresentare un problema molto serio, quanto la rovinosa caduta che l'economia italiana si appresta a subire nei prossimi mesi".Mai come in questo momento, infatti, sottolinea la Cgia, le famiglie e le imprese, soprattutto quelle di piccola dimensione, avrebbero bisogno di liquidità e "nonostante le misure messe in campo dal Governo si continua a non affrontare il cuore del problema".

Inoltre, sottolinea la Cgia, stando al monitoraggio realizzato dall’Ance attraverso il sito sbloccacantieri.it, sarebbero quasi 750 le opere pubbliche ferme nel nostro Paese che non consentono di investire 62 miliardi di euro. Oltre a scuole, strade, ospedali ci sono "anche una trentina di grandi opere infrastrutturali strategiche, la quasi totalità già finanziate, che non decollano a causa degli intoppi burocratici relativi alle procedure amministrativo-progettuali richieste, alle guerre giudiziarie in atto tra le imprese o a seguito del tira e molla in corso tra la politica centrale e quella locale". 

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Coronavirus, crescono le richieste di aiuto al Banco Alimentare

 Il Banco Alimentare e' sommerso da mail e telefonate per le situazioni piu' disperate. Bussano alla porta anche i Comuni per aiutare i loro concittadini. Il Banco stima che le richieste in questi giorni sono aumentate mediamente del 20%, con punte anche del 40% in alcune Regioni come la Campania. Per fare fronte a questa emergenza, anche dopo l'assalto al supermercato di Palermo, sarebbe in arrivo una ordinanza della Protezione Civile per dare piu' risorse ai Comuni per finanziare le iniziative di solidarieta' alimentare. Il 'Cura Italia' gia' prevede 50 milioni di euro per l'assistenza alimentare alle persone piu' indigenti. "Ci arrivano nuove domande di aiuto, per esempio anche dai sindaci, soprattutto dai Comuni del Sud. Ci aspettiamo una esplosione del bisogno", sottolinea il presidente della Fondazione Banco Alimentare Giovanni Bruno. Il Banco gia' normalmente assiste attraverso 21 banchi regionali e circa 7500 strutture oltre un milione e mezzo di poveri ogni giorno. Le richieste di cibo stanno aumentando in tutta Italia da chi e' gia' assistito ma aumentano anche le nuove richieste. Se nel Lazio la situazione ancora 'tiene', con un aumento di domanda del 2-5%, in Sicilia gia' oggi c'e' un 10% di richieste in piu' e in Abruzzo un +20%. Ma si tratta solo di stime provvisorie. Il Banco si appellera' alle aziende alimentari per donazioni straordinarie di prodotti alimentari. La Coldiretti dal canto suo stima che sono 2,7 milioni le persone in Italia, che con l'emergenza coronavirus e perdita di opportunita' di lavoro anche occasionale, sono costrette a chiedere aiuto alle mense o con la distribuzione di pacchi alimentari per mangiare. 

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All’università dell’Aquila sedute telematiche di laurea

23 studenti dell'universita dell'Aquila del Corso di Laurea in Informatica del Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell'Informazione e Matematica oltre ad altri 69 del Corso di Economia del Dipartimento di Ingegneria industriale e dell'informazione e di economia, sono stati i protagonisti delle prime sedute di Laurea telematiche previste dall'Ateneo svolte sulla piattaforma Microsoft Teams che l'Università degli Studi dell'Aquila ha deciso di utilizzare anche per tutta la didattica a distanza. Martedì 31 marzo sarà la volta di 9 laureandi del Corso di Laurea in Fisioterapia e di ben 42 laureandi in Medicina e Chirurgia. Il 3 e il 4 aprile le Lauree telematiche proseguiranno invece con 1 laureando in Tecnica della riabilitazione psichiatrica, 58 in Psicologia applicata, clinica e della salute e 16 dei Corsi di Laurea magistrali delle professioni sanitarie. 

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L’Aquila, un sito per sostenere e trovare i negozi che fanno consegne a domicilio

E' on line da oggi il sito www.vincilvirus.it, realizzato dall'Unita' di crisi del Comune dell'Aquila per sostenere esercenti, attivita' commerciali e aziende che svolgono servizio a domicilio in citta' e nelle frazioni. Obiettivo dell'iniziativa e' quello di facilitare l'incontro tra rivenditori e cittadini che, a causa delle restrizioni e delle limitazioni alla mobilita' legate all'emergenza coronavirus, hanno necessita' di reperire prodotti forniti da negozi attualmente con la serranda abbassata ma che possono garantire consegne a casa. Attualmente sono oltre settanta i punti vendita che hanno risposto all'appello lanciato nei giorni scorsi dal sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ad aderire al portale che, comunque, e' in continuo aggiornamento e potra' essere implementato con le eventuali richieste di altri commercianti che intendessero farne parte.     Generi alimentari, supermercati e gastronomia, ma anche prodotti per animali, librerie, articoli per bambini, giardinaggio ed elettronica sono alcune delle categorie censite sul sito, raggiungibile anche dalla app "Comunicare per proteggere", che fornisce tutte le informazioni relative all'emergenza nell'ambito della campagna di informazione #vincilvirus promossa dall'ente.

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L’Aquila, autorizzati i fondi per la ristrutturazione del blocco Delta7 dell’ospedale San Salvatore

Sono stati autorizzati i fondi per la ristrutturazione del blocco Delta7 dell'ospedale San Salvatore. Ad annunciarlo e' il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi. "Si tratta di una prima tranche per complessivi 600 mila euro, tra lavori e forniture ed e' gia' stata predisposta la documentazione per la realizzazione del secondo step di opere per un ulteriore milione di euro - spiega il primo cittadino - . Nel consueto report di attivita' con i vertici Asl e con il Dipartimento tecnico dell'Azienda sanitaria, che tengo anche in qualita' di presidente del Comitato ristretto dei sindaci, sono stato informato di una notizia che rappresenta un grande motivo di speranza e fiducia per la comunita'". "Al termine dei lavori, che mi e' stato verranno completati in poche settimane, saranno disponibili ulteriori 120 posti letto da dedicare esclusivamente alla cura dei pazienti affetti da coronavirus", conclude il sindaco.

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Notaresco, pacchi alimentari ai cittadini in difficoltà

Un progetto di sostegno alimentare a favore di tutti i cittadini in difficolta'. E' quello promosso dal Comune di Notaresco. L'emergenza sanitaria, infatti, sta determinando in tantissimi casi anche una vera e propria emergenza economica che, come sottolinea il sindaco Diego Di Bonaventura, "colpisce fasce sempre piu' ampie della nostra popolazione, anche quanti potevano in precedenza contare su entrate certe derivanti dalle proprie attivita'". Da qui l'avvio del progetto messo in campo dal Comune. A partire da oggi chi risiede sul territorio comunale di Notaresco e versa in stato di bisogno potra', con una telefonata allo 085/8950220, prenotare e ricevere a casa propria, gratuitamente e in assoluta discrezione, una fornitura settimanale di generi alimentari di prima necessita'. A gestire il servizio sara' la Protezione civile di Notaresco, che provvedera' a preparare e consegnare alle famiglie i pacchi con i beni alimentari e che sara' supportata dalle parrocchie Santi Pietro e Andrea di Notaresco e San Rocco di Guardia Vomano. Parrocchie alle quali i cittadini si potranno anche rivolgere per richiedere il servizio, che si aggiunge a quelli gia' attivati dal Comune attraverso il Coc a partire dal 7 marzo, quali "pronto farmaco" per la consegna dei farmaci a domicilio, servizi vari a domicilio per gli over 65, altri servizi alla persona. "Un sentito ringraziamento va ai volontari della Protezione civile e ai nostri parroci, don Giuseppe Micochero e padre Claudio Narcisi, che si sono resi disponibili a raccogliere le richieste di sostegno alimentare, cosi' come a tutti i volontari dell'Associazione nazionale dei Carabinieri e dell'associazione "Allegra Borgata" per le attivita' quotidiane di assistenza ai cittadini, al comando dei Carabinieri e agli agenti di Polizia municipale costantemente impegnati nelle operazioni di controllo sul territorio", dichiara Di Bonaventura.

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Coronavirus, all’Izs di Teramo saranno esaminati 550 campioni al giorno

Dalla prossima settimana l'Istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo "G. Caporale" aumentera' la capacita' di elaborazione dei dati sui tamponi per il coronavirus, arrivando a processare 550 campioni al giorno. Ad annunciarlo e' il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, che nei giorni scorsi ha avuto contatti costanti con il direttore generale dell Izs Abruzzo-Molise, Nicola D'Alterio, che spiega come "il primo giorno siano stati lavorati 36 tamponi, ma gia' dalla scorsa settimana la media quotidiana era di 140. L'incremento e' stato costante, con una media giornaliera di 240: solo ieri sono stati valutati 360 campioni. Tutti gli esami vengono evasi nel giro di ventiquattr'ore. Da lunedi' saremo in grado di aumentare la quota, fino a 550 al giorno, con la possibilita' di incrementarla ulteriormente fino ad un massimo di 650 da tutto l'Abruzzo. Una risposta importante agli stimoli giunti dal sindaco Biondi, con cui ci siamo confrontati in diverse occasioni, e da altre istituzioni".  

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