Redazione Notizie D'Abruzzo

Coronavirus, misure straordinarie nel trasporto pubblico

 Con le ordinanze n 6 e n 8 il Presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, ha disposto l'adozione di misure straordinarie nel settore del trasporto pubblico, finalizzate alla gestione della fase emergenziale dovuta al Coronavirus. In particolare, "pur nella consapevolezza di garantire il diritto dei cittadini ad avere servizi, seppur limitati all'essenziale, di trasporto pubblico per raggiungere i luoghi di lavoro per i settori che stanno mantenendo la loro attivita' (i settori industria, banche, assicurazioni, servizi pubblici, commercio al dettaglio di generi essenziali, farmacie) - ha osservato il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale Umberto D'Annuntiis, delegato ai trasporti - e' stata ponderata con la massima attenzione anche la innegabile necessita' di tutela la salute pubblica applicata a un contesto molto particolare come quello dei trasporti, nel quale comunque la convivenza tra persone, seppur temporanea, avviene in spazi estremamente ristretti e limitati con conseguenti elevatissime probabilita' di trasmissione del virus tra i passeggeri dei mezzi di trasporti nonche' tra gli stessi operatori (autisti e verificatori, ma anche manutentori e meccanici)".

"Si e' dato, pertanto, disposizione alla societa' TUA Spa ed alle societa' concessionarie dei servizi di TPL - ha osservato D'Annuntiis - di rimodulare i programmi di esercizio dei servizi di trasporto prevedendo fino al 3 aprile 2020, salvo diversa disposizione, l'applicazione dell'orario ordinario del periodo non scolastico nonche' un'ulteriore riduzione, ai sensi del DPCM 11 marzo 2020, delle restanti percorrenze chilometriche fino ad un massimo del 50%, limite successivamente innalzato con Ordinanza n 8 del 17 marzo all'80% ai soli trasporti ferroviari".

La riduzione delle corse di trasporto pubblico dovra' in ogni caso avvenire nel rispetto delle norme igienico sanitarie volte ad evitare il sovraffollamento dei mezzi e a far rispettare le distanze di sicurezza tra le persone, dando incarico alle stesse societa' di monitorare con attenzione il flusso degli utenti sulle singole corse ed istituendo, ove necessario, corse cosiddette "supplementari" previa informativa al Dipartimento Infrastruttura e Trasporti della Giunta regionale. Alle societa' di trasporto e' stato imposto anche di effettuare tutte le attivita' di sanificazione e disinfezione previste dalle vigenti normative a tutela dell'utenza e del personale viaggiante e di utilizzare, per la salita e discesa degli utenti, soltanto le porte centrali e posteriori degli autobus, delimitando adeguatamente la postazione dell'autista. Per far fronte, infine, alla grave situazione economico-finanziaria del settore del TPL conseguente al crollo della domanda trasportistica, la Regione si e' fatta anche carico, nell'ambito delle proprie prerogative, di sostenere la tenuta economica delle societa' di trasporto. Infatti, l'ordinanza n 8 del 17 marzo prevede l'anticipazione da parte della Regione del pagamento dei contributi di esercizio alle aziende concessionarie e dei corrispettivi che saranno dovuti a TUA in qualita' di titolare di contratto di servizio per l'affidamento in house, per i servizi di collegamento extraurbano ed urbano su gomma e su ferro. E' stata, in tal senso, rimodulata la erogazione del corrispettivo relativo al 1 quadrimestre nei confronti di TUA, stabilendo invece la liquidazione a valere sul periodo gennaio-marzo senza dover aspettare pertanto il mese di giugno per il pagamento del quadrimestre gennaio-aprile. Per le aziende, in regime di concessione, e' stato autorizzato il Dipartimento Trasporti e Infrastrutture, nei tempi tecnici necessari e comunque entro il 31 marzo 2020, ad adottare in via anticipata i provvedimenti di impegno e liquidazione dei contributi di esercizio relativi al secondo quadrimestre del corrente anno.

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Coronavirus, gli Ordine degli Infermieri si lamentano per compensi di 13 euro lordi l’ora

Denunciano "contratti indecorosi" in piena emergenza Covid 19, accusando la Regione Abruzzo di non rispettare gli infermieri: sono i presidenti degli Ordini delle professioni Infermieristiche delle quattro province, Giancarlo Cicolini (Chieti), Irene Rosini (Pescara), Maria Luisa Ianni (L'Aquila) e Cristian Pediconi (Teramo), organismi che rappresentano circa 11mila infermieri ai quali verrebbero applicate tariffe pari a meno della meta' di quelle in vigore altrove. "La nostra Regione vuole assumere infermieri sottopagandoli, la nostra attivita' libero professionale oraria e' valutata 13,25 euro lordi, un vero schiaffo alla professione e al nostro sistema sanitario regionale" dicono in una nota i quattro presidenti. Aggiungendo che "e' quanto e' stato indicato dal dirigente regionale preposto ai Direttori generali della Aziende sanitarie locali in una nota del 12 marzo scorso". "Siamo una regione anche fuori dall'Italia - aggiungono - dove, per le stesse modalita' di reclutamento, nelle Aziende sanitarie, al Ministero e in altri enti pubblici, vedono tariffe orarie di 30 euro o superiori".

Per i presidenti degli Ordini "e' un'offesa alla professionalita' di tanti colleghi che si trovano in prima linea, da sempre, e in particolare per quanto stanno facendo in questo momento di emergenza, saltando riposi, senza limiti orari, in carenza di organico, con scarsa disponibilita' di dispositivi di protezione individuale. E si ammalano a causa del Covid-19, come mostrano i crescenti dati dell'Istituto superiore di sanita', siamo gia' a oltre 3.600 operatori sanitari positivi". "E' un sistema inaccettabile - dicono ancora - che mortifica e calpesta la professionalita' di chi si fa carico di assistere e prendersi cura, oltre che incredibilmente in conflitto con le lodi che la categoria infermieristica riscuote in questa situazione di emergenza". Gli Ordini chiedono l'immediata modifica di quanto e' indicato nella nota "per rispetto di tutti gli 11.000 infermieri dell'Abruzzo" evidenziando che "a fine emergenza e' evidente che la professione infermieristica dovra' necessariamente rimettere in discussione il suo ruolo nel Sistema sanitario nazionale"

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Coronavirus, appello per i caregiver che assistono bimbi disabili gravi

 I 'caregiver' con familiari disabili gravissimi sono allo stremo e non trovano tutele nel 'Cura Italia'.  "In Abruzzo sono circa 200 le famiglie con bimbi disabili gravi, la meta' dei quali gravissimi - spiega Andrea Sciarretta, padre di Noemi, 7 anni affetta da Sma1, e presidente dell'associazione 'Progetto Noemi' - Per i gravissimi l'esito di un eventuale contagio da Covid19 sarebbe fatale. Non bastano 18 giorni di permesso della L.104, per chi ne ha diritto, da usufruire nei 2 mesi, ne' congedo parentale al 50% per 15 giorni. Se il caregiver va a lavorare manca l'assistenza vitale, se si rende necessario un ricovero e il bambino entra in ospedale, il rischio di contagio potrebbe essere immediato". ss ssSciarretta fa notare anche che "non ci sono tutele economiche ne' mezzi straordinari affinche' l'assenza dal lavoro sia coperta da retribuzione. E se il caregiver sta male cosa succede? Chi potra' assistere un bimbo disabile gravissimo che gia' vive dipendendo da strumenti come la macchina della tosse?". ss ssGia' prima dell'emergenza, fa notare Sciarretta, mancavano risposte a tante situazioni difficili. Di qui l'appello alla Regione Abruzzo "ad attuare piani straordinari di tutela per chi presta assistenza vitale domiciliare, prevedendo un periodo retribuito di astensione dal lavoro congruo al carico assistenziale. La maggior parte dei familiari gestisce un'ospedalizzazione domiciliare. Non sottovalutiamo il rischio di eventuale bisogno di assistenza ospedaliera a causa dell'indisponibilita' costante del caregiver, il default sanitario sarebbe immediato". 

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La Caritas Pescara serve 250 pasti al giorno

La Caritas Diocesana di Pescara-Penne in questo periodo sta garantendo i servizi essenziali. "In questi giorni siamo al lavoro presso la Cittadella dell'Accoglienza e alla mensa. Nella Cittadella, seguendo le nuove indicazioni e le prescrizioni del DPCM, diamo ospitalita' a 30 persone. Lavoriamo tanto con la mensa, preparando oltre 250 pasti al giorno - spiega il direttore della Caritas don Marco Pagniello - tra pranzo e cena. Sessanta li serviamo presso la Cittadella, mentre gli altri sono da asporto e vanno alle mense e anche, tramite volontari e Protezione Civile, a persone indigenti, costrette a restare in casa. Abbiamo deciso di tenere aperti i nostri tre empori di Pescara, Penne e Montesilvano dove si puo' fare la spesa tre volte a settimana. Siamo riusciti a ripristinare il servizio doccia in via Gran Sasso che e' quanto mai i portate in questo periodo di emergenza, permettendo cosi' alle persone di lavarsi e cambiarsi e infine - ha detto don Marco Pagnello - non potendo assistere direttamente tante persone, proprio per l'emergenza, abbiamo instituito un servizio di supporto telefonico per le persone che assistiamo, oltre ad un supporto economico, con i contributi CEI, per il pagamento degli affitti"

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Coronavirus, 11 denunciati per la festa di battesimo nel Pescarese

Stavano festeggiando la nascita di un bambino a Cappelle sul Tavo e per questo in 11 sono stati denunciati dai carabinieri della compagnia di Pescara. Il gruppo di amici e parenti è stato sorpreso a festeggiare all'interno di una pertinenza prospiciente un'abitazione di proprieta'. Ma secondo il comando dei carabinieri provinciali a Pescara oggi sembra esserci pieno rispetto delle nuove restrizioni anche se qualche denuncia non e' mancata.

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Coronavirus, la Regione Abruzzo pensa a tamponi per i sanitari pi

La Regione Abruzzo potrebbe varare una direttiva per effettuare tamponi a medici, infermieri ed operatori sanitari, con il criterio delle professioni piu' a diretto contatto con i pazienti o con i casi sospetti, quindi piu' a rischio, e su base volontaria: per questo, si sta organizzando la rete con la strutturazione di laboratori per i test anche nelle Asl dell'Aquila e Chieti, visto che a Pescara c'e' il centro di riferimento regionale e a Teramo da lunedi' opera l'istituto zooprofilattivo sperimentale dell'Abruzzo e del Molise. Lo fa intendere l'assessore regionale alla Sanita' Nicoletta Veri', che comunica che si e' parlato della misura nella riunione del comitato regionale emergenza-urgenza di ieri. "Nella riunione abbiamo affrontato queste e altre problematiche, ci saranno indicazioni operative, stiamo lavorando per una strumentazione a largo raggio per effettuare tamponi -spiega Veri' -, e, una volta che ci siamo organizzati nelle varie aziende con una rete di alta complessita', si procedera'. Lavoreremo anche sulle zone rosse e su alcuni comuni". 

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Mef, prosegue il calo del contenzioso tributario

Prosegue il calo del contenzioso tributario: diminuiscono dell'11% le nuove controversie e del 10% le pendenze. Lo comunica il Mef nel rapporto trimestrale sul contenzioso tributario ottobre-dicembre 2019 . Al 31 dicembre 2019 le controversie tributarie pendenti, pari a 335.262, sono diminuite del 10,5% rispetto al 31 dicembre 2018. Le controversie instaurate in entrambi i gradi di giudizio nel quarto trimestre 2019, pari a 44.877, hanno registrato una riduzione del 10,8% rispetto all'analogo periodo del 2018. Le controversie definite sono state 71.887, con un calo tendenziale del 3,1% rispetto al medesimo periodo del 2018. In particolare, le nuove controversie presentate in primo grado presso le Commissioni tributarie provinciali sono state pari a 32.580, in diminuzione dell'8,7%; i ricorsi definiti, pari a 55.094, hanno registrato un calo dell'1,3%. Nelle Commissioni tributarie regionali, gli appelli pervenuti nel medesimo periodo, pari a 12.297, sono risultate in calo del 16,0%. Le definizioni, pari a 16.793 provvedimenti, sono state inferiori dell'8,5%. Nelle Commissioni tributarie provinciali la quota di giudizi completamente favorevoli all'Ente impositore si e' attestata al 47%, per un valore complessivo di 2.026,84 milioni di euro, mentre quella dei giudizi completamente favorevoli al contribuente e' stata di circa il 27%, per un valore di 938,82 milioni di euro. La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi e' stata di circa l'11%, per un valore complessivo di 776,60 milioni di euro. Nelle Commissione tributarie regionali la quota di giudizi completamente favorevoli all'Ente impositore e' stata del 46%, per un valore complessivo di 1.025,12 milioni di euro, quella dei giudizi completamente positivi nei confronti del contribuente e' stata di circa il 31%, per un valore complessivo di 823,06 milioni di euro. Le controversie concluse con giudizi intermedi rappresentano circa l'8%, per un valore complessivo di 396,87 milioni di euro. Nel quarto trimestre, il 95% degli atti processuali riferiti alle controversie pervenute nei due gradi di giudizio e' stato depositato utilizzando il canale telematico. In dettaglio, sono stati inviati telematicamente l'84% degli atti introduttivi, il 95% delle controdeduzioni e il 96% degli altri atti processuali. 

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Coronavirus, 16enne scappa dal fidanzatino

Gli agenti della Squadra Volante di Pescara hanno rintracciato una 16enne che ieri si era allontanata dalla propria abitazione, violando il decreto del Governo, per andare a casa del fidanzato maggiorenne. E' stata la madre a dare l'allarme nel tardo pomeriggio, quando la figlia, dopo essersi chiusa nel bagno di casa, ha aperto la finestra ed è scappata, rubando i soldi ai genitori e ai fratelli, per poter stare con il ragazzo che non vedeva da giorni a causa della quarantena. Proprio da lui è stata trovata e riaffidata alla sua famiglia

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Coronavirus, Verì: pronti a gestire bene un’emergenza che e’ al punto apicale

"Siamo pronti a gestire bene un'emergenza che e' al punto apicale, secondo le curve fatte da statistici ed epidemiologi. Mi auguro che vada a stabilizzarsi nei prossimi giorni per poi scendere". Cosi' l'assessore alla Salute della Regione Abruzzo, Nicoletta Veri', sull'emergenza coronavirus. "Speriamo che la linea dopo una fase orizzontale inverta la tendenza - spiega ancora Veri' - Siamo sul fronte 24 ore al giorno per contrastare il numero di pazienti contagiati che stiamo gestendo con ricoveri in reparto, sorveglianza a casa e, purtroppo, per i casi piu' gravi, rianimazione. Stiamo gestendo anche la sempre maggiore richiesta di terapia intensiva e sub intensiva, posti che stiamo ampliando. Sono in continuo contatto con i direttori generali della quattro Asl e con gli altri dirigenti e, naturalmente, con il presidente Marsilio". "Non e' facile, siamo aperti ai ricoveri con le altre regioni e anche tra Asl abruzzesi. Per ora stiamo tenendo, continuiamo a organizzarci e fare normative". A proposito dell'ordinanza di ieri sera di Marsilio, che ha istituito le unita' speciali di continuita' assistenziale (Usca), Veri' ha sottolienato che e' stata recepita una normativa nazionale e che e' partita l'azione per dotarsi subito di queste unita' "importanti per la prevenzione e per la salute dei cittadini", una ogni 50mila abitanti. Le Usca devono essere attivate entro 3 giorni, quindi la governance abruzzese ha tempo fino a lunedi' sera

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Coronavirus, 500 medici e infermieri in pensione pronti a dare una mano

Un gruppo di oltre 500 medici, infermieri e operatori socio-sanitari abruzzesi in pensione si rende disponibile a scendere in campo nella battaglia contro il Covid-19, nelle strutture ospedaliere di Abruzzo e Molise, fornendo il proprio contributo a carattere puramente volontario. A renderlo noto sono il professor Raffaele Tenaglia, ex primario di Urologia all'ospedale di Pescara, e il dottor Walter Palumbo, in una lettera indirizzata al presidente della giunta regionale abruzzese Marco Marsilio. "Abbiamo deciso di chiamarci 'i riservisti' - spiega il gruppo di operatori sanitari - perche' nel passato, in periodo di guerra, e questa lotta contro il Coronavirus e' una guerra, il Paese per aumentare la sua forza combattiva richiamava in servizio coloro i quali avevano lasciato il servizio militare attivo". Tenaglia e Palumbo fanno sapere che il gruppo, "formato per lo piu' da pensionati abituati a vivere in ospedale, in sala operatoria e in rianimazione, ha deciso di organizzare una task force volta a condividere un percorso comune per dare una mano a coloro che in questo momento di emergenza sanitaria sono in prima linea negli ospedali della nostra Regione". In particolare il personale sanitario in pensione intende fornire il proprio contributo "selezionando e assistendo i nuovi operatori". I due medici rilevano che "in questo modo si creerebbero sostituti per i rianimatori" e osservano che "cominciare a fare delle prove di preparazione sarebbe opportuno e potrebbe rivelarsi determinante per affrontare questa terribile fase". Tenaglia e Palumbo evidenziano poi "la necessita' di aprire nuovi spazi, in particolare un reparto con almeno 50 posti di intensiva, sub-intensiva e medicina generale" e chiedono a Marsilio "di utilizzare queste competenze e di far presto a trovare le soluzioni logistiche per l'aumento dei posti letto, specialmente per la terapia intensiva". L'unica condizione posta dal gruppo di operatori sanitari e' legata alla dotazione "dei necessari dispositivi di protezione"

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