Redazione Notizie D'Abruzzo

Cala il sipario sulla 37ma edizione edizione del ‘Sulmona International Film Festival’

Si è conclusa la 37ma edizione edizione del 'Sulmona International Film Festival'(SIFF). Dedicato ai cortometraggi celebra il giovane cinema di tutto il mondo, con una selezione di opere inedite di registi emergenti e appassionati storyteller. Il premio speciale della giuria e' andato ad 'Homesick' di Koya Kamura (Giappone); premio 'best soundtrack' a Heidi Happy per 'All Inclusive' (Svizzera). Questi gli altri riconoscimenti: 'best editing' a Marshall Curry per 'The Neighbors' Window (USA), 'best cinematography' a Nicolas Berteyac per 'Beaver at Work' (Francia); 'best animation short film' a 'Memorable' di Bruno Collet (Francia); 'best documentary short film' a 'All Cats Are Grey in the Dark' di Lasse Linder (Svizzera); best screenplay a Bogdan Muresanu per 'Cadoul De Craciun' (Romania). Premio per 'best actress' a Behdokht Valian per 'Tattoo' (Iran); 'best actor' Georges Siatidis per 'Kapitalistis' (Francia/Belgio); 'best director' a Erenik Beqiri per 'The Van' (Albania). Il premio per il 'best national short' va a 'Florence' di Emanuele Daga (Italia), per il best international short a 'A Sister' di Delphine Girard (Belgio). Una giuria composta dai registi di videoclip Roberto "Saku" Cinardi e Giacomo Triglia e dal cantautore The Niro ha assegnato il premio per 'best music video' a 'Hubris' di Ian Isak (Danimarca). La giuria degli Abruzzo Short Films, composta dalla giornalista Germana D'Orazio, dal regista televisivo Claudio Del Signore e dall'attore e doppiatore Franco Mannella, ha premiato come miglior corto abruzzese 'Dove si va da qui' del regista Antonello Schioppa, nato nel Teramano e operante a Milano. Infine il premio SIFF Studenti e' stato conferito da circa 200 studenti delle scuole secondarie superiori di Sulmona al cortometraggio 'L'attesa' di Angela Bevilacqua, scelto nella categoria "National"

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Riforma Consorzi di bonifica, Scoccia annuncia battaglia

La consigliera regionale abruzzese dell'Udc Marianna Scoccia interviene sul progetto di legge sulla riorganizzazione dei consorzi di bonifica annunciando una dura battaglia in Commissione, a colpi di emendamenti (6 nel merito e 8 mila a scopo ostruzionistico). Secondo Scoccia la riforma non terrebbe in nessuna considerazione le reali esigenze dei territori e produrrebbe solo piu' tasse per i contribuenti e aumento degli stipendi degli organi amministrativi. "L'assessore dice che la legge ridurra' i costi degli amministratori, allora ci spieghi perche' all'art. 11 viene stabilito che al Presidente, al vice presidente e ai consiglieri del comitato amministrativo spetteranno, rispettivamente, il 30%, il 15% e il 10 % dell'indennita' dei Consiglieri regionali, ossia rispettivamente 1980 euro, 990 euro e 660 euro al mese".

"Per fare un esempio con il consorzio di bonifica di Pratola, oggi l'indennita' e' prevista per il solo presidente ed e' pari a 800 euro lordi. Se non e' un aumento consistente questo". Scoccia fa poi riferimento a quanto affermato dall'assessore Emanuele Imprudente, secondo il quale la legge ridurra' sprechi e inefficienze. "Anche questa cosa la vedo difficile, visto che vengono previsti fantomatici accorpamenti di uffici e aumenti di competenze che, proprio alla luce di quanto affermato dalle associazioni di categoria, sono apparse di difficile attuazione se non attraverso un consistente aumento di professionalita' e, quindi, di costi". "Anche sulla riduzione dei componenti della governance - prosegue Scoccia - l'assessore fa finta di non aver ascoltato quanto affermato dall'Associazione Nazionale dei Consorzi di Bonifica che aveva chiesto la riduzione dei consiglieri di nomina regionale, anche e soprattutto alla luce del fatto che la Regione, oramai da anni, non contribuisce alle spese dei consorzi". "L'assessore faccia uno scatto di orgoglio e si mostri realmente in favore degli agricoltori - conclude la consigliera regionale - appoggiando i nostri emendamenti che prevedono la riduzione dei costi per gli amministratori pari al 10% (660 ?), al 5% (330?), al 3% (198?) e la riduzione dei consiglieri di nomina regionale. Siamo ancora in tempo". 

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Polizia Stradale di Chieti ritira 7 patenti

La Polizia Stradale di Chieti e del Distaccamento di Lanciano hanno ritirato in totale sette patenti ad automobilisti risultati positivi alla prova con l'etilometro, tra questi 4 con tasso alcolico superiore alle 0,80 g/l, con conseguente denuncia penale all'Autorita' Giudiziaria. Intorno alle 3, poi, gli agenti hanno intimato l'alt a un'auto che pero', anziche' fermarsi, si e' allontanata di corsa. Al termine di un inseguimento l'auto e' stata bloccata; alla guida una 34enne in evidente stato di agitazione e confusione. Riscontrato un tasso alcolemico di oltre il doppio rispetto al limite, per lei e' scattata la sospensione della patente per oltre un anno, con denuncia penale alla Procura della Repubblica di Lanciano.

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Il riconoscimento a Liliana Segre sia rispettoso e autentico

Il riconoscimento a Liliana Segre sia rispettoso e autentico

La proposta di conferire la cittadinanza onoraria di Ortona alla Senatrice Liliana Segre ha il nostro pieno sostegno: coltivare la memoria e la conoscenza storica è il primo passo affinché le ingiustizie e le sofferenze del presente non siano colpite dall’odio di pochi e alimentate dall’indifferenza di molti.

A destare alcune perplessità è che questa iniziativa sia arrivata da un Consigliere comunale di maggioranza, Antonio Sorgetti, che solo tre anni fa sul suo profilo Instagram inneggiava al fascismo con foto di Mussolini e relativo inquietante hashtag # ilDuce. A nessuno infatti, può sfuggire che furono proprio le leggi razziali del 1938, approvate dal regime fascista, a dare avvio in Italia alle persecuzioni contro le persone di religione ebraica come la Senatrice Segre. Siamo di fronte a un sincero ripensamento del Consigliere Sorgetti o c’è il pericolo che si tratti di un’iniziativa esclusivamente mediatica e superficiale? In un’epoca in cui apparire viene spesso considerato più importante che essere, evitare questo pericolo è compito di ognuno di noi.

Il nostro auspicio, e sarà dovere di tutti impegnarsi affinché ciò accada, è che questo riconoscimento si inserisca in un percorso più ampio fatto di momenti di ascolto, partecipazione diffusa e studio approfondito. Dobbiamo cogliere questa occasione affinché la nostra Città, a partire dalle scuole, diventi un modello di conoscenza storica che incoraggi i valori di pace, libertà e fratellanza: solo in questo modo, preferendo una sincera condivisione a una condivisione di facciata, potremo dare alle nostre azioni un valore all’altezza della Senatrice Segre e di tutti coloro che, in ogni parte del mondo e periodo storico, hanno subito e continuano a subire le atrocità e le discriminazioni di altri esseri umani.

di Giorgio Marchegiano  e Emore Cauti

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Pet therapy, valutare l’impatto sugli animali

 "I benefici della Pet therapy sull'umano sono ormai conclamati, ma raramente ci si ferma a pensare sull'impatto che gli interventi assistiti hanno sul cane, aspetto invece fondamentale". Lo ha detto Francesca Mugnai, referente scientifico del Centro ricerca di Antropozoa, intervenendo a Firenze a un convegno sugli interventi assistiti con gli animali (Iaa). I massimi esperti internazionali si sono interrogati su come gli animali vivono il loro impegno al fianco degli umani, quali conseguenze fisiche e mentali ha su di loro la presenza in ambienti ospedalieri o di cura, nelle carceri o con bambini e adulti con problematiche di vario tipo. La Pet therapy, hanno detto gli esperti, necessita di una riflessione approfondita e di dibattito bioetico non solo sull'impatto che l'animale ha sull'uomo, ma anche dell'uomo sull'animale. Tra i relatori, c'erano anche il professor Dennis C. Turner, massimo esperto di Pet therapy al mondo, Marie-Jose Enders-Slegers, presidente dell'Iahaio, organismo di riferimento internazionale sugli Iaa, la dottoressa Karin Hediger, psicoterapeuta dell'Istituto di psicologia dell'Universita' di Basilea. Gli esperti si sono anche confrontati sui fenomeni di zoonosi inversa: "Gli animali impiegati negli Iaa - ha evidenziato Dario Deni, dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Lazio e Toscana - oltre ad essere potenziali vettori per la trasmissione di microrganismi patogeni, possono diventare loro stessi vittime di infezioni contratte dall'uomo durante lo svolgimento delle attivita' e costituire un potenziale serbatoio per microrganismi antibiotico-resistenti, che possono essere introdotti nelle strutture sanitarie". Sull'impatto delle zoonosi inverse correlate all'attivita' di Iaa lavorera' l'osservatorio che il Centro di ricerca antropozoa sta creando insieme all'Istituto zooprofilattico.

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Gli errori da non fare per assumere farmaci

La manipolazione delle forme farmaceutiche orali solide, se non correttamente gestita, può causare instabilità del farmaco, effetti irritanti a livello locale o errori nella terapia. Proprio per migliorare la sicurezza dei pazienti, il ministero della Salute ha emanato nei giorni scorsi la Raccomandazione n.19, che fornisce indicazioni per la manipolazione delle forme farmaceutiche orali solide, e quindi per la corretta gestione della terapia farmacologica orale, nei casi in cui non sia possibile somministrarle integre e quando le attività di allestimento non siano effettuate dalla farmacia. Per 'manipolazione' si intende la divisione di compresse, la triturazione, frantumazione o polverizzazione di compresse e l'apertura di capsule. Si possono verificare particolari situazioni nelle quali non è possibile somministrare forme farmaceutiche orali solide integre, riconosce il ministero, "come nel caso di: pazienti disfagici adulti e pediatrici, pazienti pediatrici, anziani, pazienti prebisfagici, pazienti fragili, pazienti politrattati pazienti in nutrizione enterale", o se c'è necessità di avere un dosaggio non disponibile in commercio.

Fra le raccomandazioni si invita a "procedere alla manipolazione subito prima della somministrazione di ogni singola dose; spezzare le compresse divisibili lungo la linea di divisione (dove presente) e prestare attenzione nei casi di compresse senza linea di divisione, in quanto il taglio può determinare angoli vivi o facce ruvide". Inoltre è bene "controllare visivamente che le porzioni siano delle stesse dimensioni; non dividere le compresse in meno di un quarto, se non specificato dal produttore; garantire l'igiene delle mani durante la manipolazione (e somministrazione della terapia) nonché l'igienizzazione degli ambienti e delle attrezzature". Inoltre è bene disporre di uno spazio adeguato ed isolato dove effettuare la manipolazione per prevenire la contaminazione conseguente allo spargimento di polvere. E prestare attenzione alla inalazione o al contatto con i principi attivi (aerosolizzazione). Sono esclusi dal campo di applicazione del documento i farmaci antineoplastici. La Raccomandazione considera alcuni aspetti tecnici della gestione delle preparazioni magistrali pediatriche e della manipolazione dei farmaci a domicilio del paziente, così come lo sconfezionamento dei medicinali per utilizzare le dosi singole.

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Sonno, bisogna dormire 7-8 ore al giorno

Ogni notte bisognerebbe dormire dalle 7 alle 8 ore. Come minimo. Se dormiamo di meno è facile sentirne gli effetti sulla giornata seguente: stanchezza, irritabilità, malumore, difficoltà di concentrazione, aumento della fame. Ma per recuperare il sonno perso, può essere utile il pisolino pomeridiano? Il sonnellino "può anche essere efficace, soprattutto nel pomeriggio. E' bene però che non sia un'abitudine, ma che ce lo si conceda nel momento del bisogno". Lo raccomanda Lara Fratticci, neurologa in Humanitas, analizzando gli effetti della mancanza di sonno sulla newsletter 'Humanits Salute'. "Per essere davvero ristoratore, il pisolino deve durare da mezz'ora a massimo un'ora, in modo da raggiungere la fase Rem e permettere così il recupero delle energie". Occorre distinguere "tra chi è in temporaneo debito di sonno, perché magari ha passato una notte sveglio o ha dormito poco o male, e chi invece vive una deprivazione di sonno cronica - sottolinea la specialista - A questo proposito, uno studio del Medical Center di Boston, condotto da Daniel Cohen, ha paragonato alcuni soggetti svegli per 24 ore di seguito ad altri che per tre settimane avevano dormito circa cinque ore a notte, e dunque poco. Coloro che erano svegli da 24 ore hanno recuperato con una dormita di dieci ore, per gli altri invece il recupero è stato molto più difficile. Ne consegue che più il debito di sonno è cronico, tanto più il recupero è arduo". 

"Il riposo notturno - aggiunge Fratticci - dovrebbe durare 7-8 ore. Dormire di meno, ma anche dormire di più, ha delle ripercussioni negative sul benessere e sulla salute", sottolinea. Non solo: riposare bene aiuta la memoria, la concentrazione e l'attenzione. Riducendo anche il colesterolo e il rischio di patologie cerebrovascolari, e aiutando a mangiare correttamente, contrastando il sovrappeso. La leptina (piccolo ormone proteico) infatti segue il ritmo circadiano e aumenta nel corso della notte, conferendo un senso di sazietà ed evitando che insorgano attacchi di fame notturni. Ecco perché dormire bene contrasta il diabete, mentre dormire poco, ricordano dall'Humanitas, aumenta l'ormone dello stress, il colesterolo e gli zuccheri e facilita lo sviluppo di insulino-resistenza. 

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Sulle spiagge europee oltre 11mila tonnellate di rifiuti della pesca

Oltre 11mila tonnellate ogni anno recuperate soltanto lungo le coste: circa un terzo dei rifiuti in plastica rinvenuti sulle spiagge europee è rappresentato da attrezzi provenienti da attività di pesca e acquacoltura, persi o abbandonati che contribuiscono in maniera sempre più rilevante all’emergenza del marine litter. E in Italia non va meglio: negli ultimi sei anni Legambiente ha monitorato nel corso dell’indagine Beach litter oltre 10mila retine per la coltivazione dei militi, una media di 31 pezzi ogni 100 metri di arenile, con punte di presenza in alcune spiagge di oltre il 70% dei rifiuti complessivi. E, purtroppo, quello presente sui nostri litorali è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno ben più ampio, come testimoniano anche i numeri dei diversi progetti sperimentali di Fishing for litter realizzati negli ultimi anni, tra cui quello realizzato da Legambiente a Porto Garibaldi (Fe): l’80% dei rifiuti “pescati” in sei mesi è rappresentato da calze in plastica. Progetti che ora potrebbero trovare finalmente applicazione nella legge “SalvaMare” che attende il via libera dal Senato. E se da un lato il settore della pesca e dell’acquacoltura sono responsabili di questo fenomeno, dall’altro subiscono, a loro volta, l’impatto dai rifiuti dispersi nell’ambiente marino. I dati sono stati diffusi da Legambiente.

Numeri, dati e analisi che sono state al centro del convegno Marine litter e blue economy, impatti e soluzioni dal mondo della pesca e dell’acquacoltura che si è svolto questa mattina nell’ambito della 23a edizione di Ecomondo, in corso alla Fiera di Rimini. Un momento di confronto e discussione, con l’obiettivo di fare il punto della situazione e confrontarsi sulle proposte e sulle politiche da attuare, organizzato da Legambiente e promosso dal Comitato Tecnico Scientifico Ecomondo con Associazione Mediterranea Acquacoltori, Bluemed, Corepla, Enea, IPPR e Clean Sea Life.

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Solo un giovane europeo su quattro utilizza il contante ogni giorno

Solo un giovane europeo su quattro utilizza il contante ogni giorno. E' quanto emerge dalla ricerca 'A Cashless Society? European millennials attitudes towards electronic payments', realizzata da Think Young, in partnership con Fondazione De Gasperi, che analizza l'utilizzo degli strumenti di pagamento digitale da parte dei millennials, attraverso le risposte di oltre 2.000 intervistati, dai 18 ai 29 anni, in cinque Paesi europei: Germania, Francia, Italia, Polonia e Spagna. Secondo lo studio, circa il 75% degli intervistati utilizza infatti uno strumento di pagamento elettronico, spaziando tra le molteplici tecnologie digitali presenti sul mercato. "Il motivo di questa radicale adozione è da ricercarsi nella consapevolezza verso i nuovi strumenti finanziari da parte delle nuove generazioni, a volte più consolidata che negli adulti", ha affermato Francesco Luongo, presidente della coalizione Consumer for digital payment (C4DiP). "I giovani europei -ha continuato- hanno una sensibilità e una fiducia maggiore nei confronti delle nuove tecnologie che non vedono con sospetto, ma al contrario credono nella loro sicurezza ed efficacia. Per questo, come sottolinea l'indagine, sono i ragazzi tra i 18 e i 23 anni quelli che utilizzano con maggior frequenza i pagamenti digitali". 

Secondo l'indagine, la conoscenza degli strumenti di pagamento elettronico è molto elevata tra i giovani italiani, con una percentuale del 97%. Il loro utilizzo appare largamente diffuso: il 29% li utilizza più volte al giorno, mentre il 46% almeno una volta sola, per un 75% complessivo di utilizzo quotidiano. Un dato di poco inferiore all'utilizzo del contante: 44% più volte al giorno e 40% almeno una volta, per un 84% complessivo di utilizzo quotidiano. La minore frequenza dell'utilizzo di sistemi di pagamento elettronico è probabilmente causata sia dall'abitudine comune degli intervistati di pagare piccole somme di denaro (come ad esempio per il caffè) con il contante, sia da una scarsa propensione da parte dei commercianti ad accettare pagamenti elettronici per spese di importo esiguo. 

La maggior parte degli intervistati utilizza, infatti, il contante in luoghi in cui non sono accettate altre forme di pagamento, come bancarelle, bar e per transazioni tra amici. Le categorie di spesa per cui vengono prevalentemente utilizzati i sistemi di pagamento elettronico sono le spese quotidiane in negozi fisici (con una maggior diffusione al Nord e Centro Italia, soprattutto da coloro che utilizzano prevalentemente le carte di debito) e per acquisti online (con una maggior diffusione al Sud, soprattutto da dagli utilizzatori prevalenti di digital wallet, ossia portafogli digitali). Tra le motivazioni principali della propensione dei giovani all'utilizzo delle nuove tecnologie, vi è la convenienza: "Secondo l'indagine, i giovani italiani utilizzano questi strumenti perché di semplice utilizzo, efficaci e sicuri. Tuttavia, a causa soprattutto di un basso interesse dei nostri giovani in materia economica, i millennial italiani sono i più frequenti utilizzatori del contante, oltre il 34% di loro lo utilizzano per più di una transazione al giorno", sottolinea Luongo. 

Dalla ricerca affiora che almeno il 45% degli intervistati è convinto che la tecnologia contactless contribuirà in maniera significativa alla diffusione dell'utilizzo dei sistemi di pagamento elettronico: i fattori cruciali per un maggiore utilizzo di questi strumenti riguardano soprattutto la facilità (70%) e la velocità di utilizzo (62%) e, in seconda battuta, la maggiore sicurezza rispetto al contante (43%). "Sebbene i giovani capiscano le potenzialità di questi strumenti non vogliono assolutamente dar per scontato il fattore sicurezza. Per tale motivo, per portare a una maggior adozione degli e-payment, le aziende dovranno adottarsi di nuove tecnologie di sicurezza, tra cui spicca il riconoscimento biometrica, attraverso impronta digitale o facciale", conclude Luongo. Se in futuro le nuove tecnologie continueranno a mantenere alta la fiducia dei cittadini, è previsto che quasi 2,1 miliardi di consumatori in tutto il mondo utilizzeranno portafogli digitali per i propri pagamenti, il che rappresenta una crescita di quasi il 30% rispetto agli 1,6 miliardi di consumatori che l'anno scorso hanno utilizzato i portafogli digitali. 

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Prima uscita ufficiale dell’Abruzzo Film Commission in America

Prima uscita ufficiale dell'Abruzzo Film Commission all'"American Film Market" di Los Angeles. Un evento, per la costituzione dell'Advisory Board north America, al quale l'assessorato allo Sviluppo Economico Turismo e Cultura della Regione Abruzzo ha visto partecipare oltre cento professionisti del settore. Grande l'interesse per l'unica Film Commission italiana fra le 51 presenti all'AFM. Introdotto dal direttore della rivista "Video Age", Dom Serafini, l'assessore Mauro Febbo ha illustrato le specificita' dell'Abruzzo, "la sua varieta' territoriale con montagne, mare, paesaggi naturali e fauna unici, borghi, castelli", sottolineando come la struttura sia gia' al lavoro per garantire supporto alle produzioni, dai rapporti con enti locali e Parchi, per facilitare adempimenti burocratici e amministrativi, alla lista di professionisti attivi in regione e censiti sul sito https://filmcommission.regione.abruzzo.it. Ad aprire la serata la console d'Italia a Los Angeles, Silvia Chiave, con la responsabile Enit Emanuela Boni e Roberto Stabile, responsabile relazioni internazionali di ANICA e delle attivita' dell'ICE nel mondo per le attivita' dell'Industria cinematografica, anche a none della Direzione Cinema del MIBAC e Italy for Movies. Febbo ha risposto alle tante domande con il supporto tecnico del dirigente promozione turistica e responsabile dell'Abruzzo Film Commission, Francesco Di Filippo. Ufficializzata, quindi, la nascita dell'Advisory Board e nominati i primi componenti dell'organismo di supporto alla Film Commission: sono la produttrice Angela Conti Page, Francesco Panzieri, curatore tra l'altro degli effetti speciali di Star Wars, e poi Victoria Fante, Nancy Fulton, Briella Tomassetti, Gianluca Di Medio, Marc Provisiero, Andrew De Angelis, Cristiano Donzelli, Dom Serafini ed Enzo Sisti, produttore operativo di 'Ladyhawke', 'The American' e l'ultimo James Bond girato a Matera, che ha sottolineato le positive caratteristiche dell'Abruzzo come set cinematografico

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