Redazione Notizie D'Abruzzo

A Sulmona il Forum del Distretto 209 Italia di Inner Wheel dedicato al #PlasticFree

Si terrà a Sulmona il Forum del Distretto 209 Italia di Inner Wheel dedicato al #PlasticFree. L’appuntamento è in programma il 7 e 8 marzo 2020 ed è stato ufficializzato lo scorso week end a Foligno nell’ambito della 49esima Distrettuale di Inner Wheel. Quest’anno il Distretto 209 Italia, che comprende Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise, sotto la guida della Governatrice Franca Di Cesare Romagnoli del Club di Foligno, dedicherà il progetto annuale al rispetto dell’ambiente e alla necessità di abbandonare l’utilizzo della plastica. Al riguardo, in partenariato con Anter associazione nazionale tutela energie rinnovabili, sarà prodotto un cartone animato che sarà proiettato nelle scuole delle città del Distretto con l’impegno dei vari Club Inner Wheel, seguiranno attività di formazione dei bambini e studenti anche con laboratori artistici dedicato a riciclo e riuso. 

In particolare, il Forum che si terrà a Sulmona il 7 e 8 marzo 2020 sarà dedicato al tema “Plastica Anno Zero” e prevede l’intervento di relatori nazionali e la partecipazione di soci Inner Wheel e Rotary da tutto il Distretto 209. Il Club di Sulmona si occuperà dell’organizzazione e gestione dell’evento in collaborazione con il Comitato Esecutivo del Distretto. L’evento vedrà la compartecipazione di Cogesa SPA e, a breve, sarà avviato l’iter per richiedere al Comune di Sulmona la concessione del patrocinio. 

“Siamo felici e orgogliose di ospitare in città un evento così importante” spiega Chiara Buccini presidente Inner Wheel Club Sulmona che ha partecipato all’appuntamento di Foligno con la tesoreria Luciana Troili, la delegata al voto Paola Del Basso Orsini e il consigliere Anna Paola Di Loreto Caruso “che proietterà Sulmona al centro del  Distretto 209 Italia. La città Peligna ha ospitato l’ultimo evento distrettuale Inner Wheel  nel 1992 e non è stato facile ottenere un appuntamento così importante, vista anche l’attualità del tema, per il 2020. Ma la candidatura di Sulmona, alla fine, ha prevalso su altre, anche di città più grandi,  grazie alla validità delle motivazioni presentate e alla disponibilità della governatrice Di Cesare Romagnoli e dell’intero comitato del Distretto che il Club di Sulmona ringrazia vivamente”. 

Le spese dell’evento saranno a carico di Inner Wheel e di eventuali sponsor privati. È previsto l’arrivo di persone dall’intero Distretto 209 Italia e il Club di Sulmona sta lavorando ad un programma di accoglienza, che prevederà anche iniziative turistico-culturali, che comincerà la sera del 6 marzo e si dipanerà fino all’8 marzo 2020. 

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Thun premia il comune di Montesilvano con l’orsetto Teddy street artistit

Questa mattina Thun, l'azienda italiana di oggetti da collezione, articoli da decoro interni e idee regalo, ha donato alla città di Montesilvano di un Teddy Street Artist per la sensibilità mostrata verso il tema della rivalutazione degli spazi urbani attraverso questa performance artistica. La storica icona Teddy diventa quindi un'opera d'arte: si arricchisce di design originali, colori e tratti in perfetto stile street art. Cinque Street artists provenienti dalle città di Milano, Roma, Parigi, Napoli, Londra reinterpreteranno il famoso Teddy in chiave contemporanea in un viaggio nelle 5 delle città più belle del mondo.

“Ringrazio Thun per averci donato Teddy, l’orsetto entrato nel cuore di tutti gli italiani - afferma il sindaco Ottavio De Martinis -. Almeno una famiglia conosce e possiede un oggetto della collezione Thun. Alcuni spazi del nostro territorio via Rimini, via Aldo Moro, via Chiarini, via San Pietro, via San Francesco e via Spagnasono stati interessati dalla street art. E’ nostra intenzione proseguire con questi interventi anche nei prossimi anni, grazie anche all’assessore Pompei che si sta impegnando molto in questo settore”. 

Emozionato l’assessore Pompei che ha ricevuto col sindaco il regalo: “E’ per noi un enorme piacere e un onore ricevere un premio da un’azienda di caratura internazionale come Thun, che rappresenta in ogni suo oggetto l’amore per il bello. Ringrazio Ilaria Di Liso e Ivan Pascariello per averci scelto come città d’avanguardia per questa linea. Nel 2020 organizzeremo un festival che sarà riferimento nazionale e internazionale per tutti gli street artist, nel progetto coinvolgeremo Thun perché dove c’è sinergia c’è sempre qualcosa che diventa grande”.

“Questa amministrazione comunale – spiegano  il  Regional Sales Manager di Thun Ivan Pascariello e Ilario Di Liso, responsabile area manager di Marche, Abruzzo e Molise di Thun - è stata da noi insignita di un Teddy Street Art dopo la sensibilità mostrata per la rivalutazione degli spazi urbani. L’azienda Thun ha coinvolto degli street artist per poter far conoscere il nostro Teddy e per raccontare una storia attraverso delle creazioni. Ringrazio l'assessore Pompei per il coivolgimento all’International Festival Street Art del 2020”.

A Montesilvano Gianfranco Costantini è titolare di una affermata attività commerciale, davanti al negozio c’è un Teddy grande diventato nel tempo uno dei punti in città in cui fermarsi per i selfie accanto al famoso orsetto. “Il teddy è l’icona più caratteristica del marchio Thun – racconta Costantini -. Da bambino mi raccontavano quando il Conte Otman Thun venne da Bolzano a Montesilvano per rappresentare i suoi prodotti. E io sono cresciuto con questo mito e oggi sono orgoglioso di vendere queste creazioni artistiche”.

Thun è un’azienda italiana di oggetti da collezione, articoli da decoro interni e idee regalo, fondata a Bolzano nel 1950 dalla contessa Lene e dal conte Otmar Thun in un piccolo laboratorio di modellazione a Castel Sant’Antonio. L’azienda, dopo un momento di crisi, nel 2016 ha registrato un fatturato annuo di quasi 88 milioni di euro, nel 2018 il fatturato è salito a 111,5 milioni di euro. Dispone di circa 1200 punti vendita in Europa: 700 negozi multimarca e 370 monomarca, di cui 90 gestiti direttamente dalla stessa azienda (in Italia, Germania, Svizzera, Austria), e i due flagship store di Bolzano e Mantova dove è stato creato il centro logistico Thun Logistics che offre servizi anche a terzi. Nel 2009 nasce la Fondazione Lene Thun, una onlus di terapia ricreativa per persone in stato di disagio. Dal 2014 sono organizzati laboratori di ceramicoterapia gratuiti nei reparti oncologici pediatrici. Ad oggi la fondazione opera in 39 ospedali in tutta Italia.

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Cambiamenti: tredici start-up a Economia per la finale regionale del Premio

Tutto pronto alla Facoltà di Economia dell’università d’Annunzio, a Pescara, per la finale regionale del Premio Cambiamenti, la manifestazione voluta dalla confederazione artigiana nazionale per sostenere il pensiero delle nuove imprese innovative. L’appuntamento è fissato per domani mattina, alle 9, nell’aula magna che in viale Pindaro porta il nome di Federico Caffè: singolare la formula della manifestazione, che vede al rush finale tredici imprese, quelle cioè che hanno superato il vaglio di una prima valutazione da parte della giuria “tecnica”, composta da Mirco Mirabilio, Linda D’Agostino, Paolo D’Amico, Gabriella Corona, Roberta Dell’Aguzzo e Ivano Lapergola. Giuria che domani, per l’atto conclusivo, si avvarrà del supporto di una giuria “popolare” composta dagli studenti di Economia: una partecipazione che testimonia l’attenzione della Facoltà verso i processi innovativi in atto nell’imprenditoria regionale. L’impresa vincitrice, così, salterà fuori proprio dall’esito combinato delle valutazioni della giuria di esperti e di quella studentesca.

In palio, la finale regionale del Premio coordinato in Abruzzo da Silvio Calice, oltre a una discreta dotazione di premi (tra cui mille euro riservati al vincitore sotto forma di voucher) mette soprattutto l’accesso alla fanale nazionale di Roma, in programma il 24 novembre prossimo: una vetrina prestigiosa, che l’anno passato accese i riflettori proprio su un’impresa abruzzese, la “Founder Altaai” di Massimiliano Falcone, risultata vincitrice assoluta. Ed anche quest’anno la prima piazza riserva alla start-up vincitrice una notevole dotazione di premi, a cominciare dai 20mila euro di appannaggio.

Al vaglio della giuria, per l’evento di domani che chiude una lunga fase di animazione sul territorio, arrivano come detto tredici imprese sulle sessantanove iscritte ai nastri di partenza in Abruzzo: per l’esattezza, sette del Chietino (provincia leader anche a livello nazionale, visto che è stata la quarta in assoluto come partecipazione); tre dell’Aquilano, due della provincia di Teramo ed una di Pescara. Si tratta di “LF System Italia srl”; “Gianluca Nappo natural fashion”; “Let's Webearable Solutions srl”; “Termotag srl”; “Palati a Spasso srl.”; “Carvin engineering srl”; “Liberha srl”; “Abruzzo Rural Property sas”; “Api Forge srl”; “Teknisolar srl”; “Amosa.Exe srl”; “Oleafit”; “Pendeche srl”. Imprese impegnate, con i loro prodotti innovativi, nei campi più disparati: dai sistemi di sicurezza antisismica alla moda che utilizza ricchezze della natura come lo zafferano; dalla rilevazione dei parametri bio-vitali al miglioramento del comfort termico della persona; dalle passeggiate eno-gastronomiche alla predisposizione di software per le imprese; dalla certificazione dei dati tra esercenti e clienti allo sviluppo immobiliare delle aree interne; dalla costruzione di internet del futuro alla produzione di pannelli fotovoltaici; dalla produzione di prodotti alimentari innovativi alla produzione di cosmetici con prodotti naturali. Per arrivare all’affinamento dei vini in altura.
All’incontro di domani interverranno Luca Iaia, coordinatore nazionale del Premio; Savino Saraceni, presidente regionale CNA; Graziano Di Costanzo, direttore regionale CNA; Michele Rea, ordinario di Economia aziendale della Facoltà di Economia; Daniele Pelleri e Andrea Impenna (Artigiancassa). A presentare le imprese finaliste saranno Roberto Raspa, Luca Lecce e Giulia Mistichelli.

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Presentato a Roma il nuovo libro di Giovanni Legnini e Daniele Piccione: I poteri pubblici nell’età del disincanto

È stato presentato oggi, a Roma presso Palazzo Altieri, il nuovo saggio di Giovanni Legnini e Daniele Piccione “I poteri pubblici nell’età del disincanto. L’unità perduta tra legislazione, regolazione e giurisdizione”, edito da Luiss University Press e con la prefazione di Natalino Irti. Alla discussione con gli autori sono intervenuti Roberto Chieppa, Segretario Generale della Presidenza del Consiglio, Giuseppe Morbidelli, Università La Sapienza, e Giovanni Sabatini, Direttore ABI.

Il nuovo saggio si interroga su come la perdita di centralità della funzione legislativa, lo sviluppo e i momenti di crisi sperimentati dalle giurisdizioni, l’irruzione dei poteri regolatori delle autorità indipendenti, abbiano determinato un senso di dispersione e frammentazione dei poteri pubblici, accentuando la crisi di consenso che circonda le istituzioni repubblicane.

Gli autori, dopo aver tratteggiato l’evoluzione delle tre funzioni, individuano i sentieri da percorrere per evitare i rischi di soccombenza della produzione giuridica al cospetto dell’economia e della finanza globalizzata, effetti amplificati dal dirompente volano delle tecnologie digitali. La chiave risiede nella leale collaborazione tra i poteri, nell’impiego degli spazi di integrazione tra le reciproche sfere di autonomia, nel ricomporre i fini delle politiche pubbliche nel contesto dell’integrazione europea e nella dimensione globale dell’economia e del diritto.

Giovanni Legnini è avvocato cassazionista e già Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura dal 2014 al 2018. È stato protagonista di molteplici esperienze istituzionali nelle assemblee legislative quale Senatore e Deputato, nel Governo quale sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Nel corso del suo intenso percorso nei gangli vitali degli organi titolari del potere legislativo, esecutivo e del governo autonomo dell’ordine giudiziario, ha in varie sedi approfondito la riflessione sui rapporti tra il mondo del diritto e il sistema economico.

Daniele Piccione è Consigliere parlamentare del Senato della Repubblica. Insegna Istituzioni di diritto pubblico e diritto pubblico avanzato presso l’Università Unitelma di Roma. Ha pubblicato numerosi scritti di diritto costituzionale, diritto parlamentare e diritto amministrativo. È autore dei volumi monografici Libertà costituzionali e giudice amministrativo (Jovene, 2009) e Il pensiero lungo. Franco Basaglia e la Costituzione (Alpha Beta Verlag, 2013). Attualmente è Capo dell’Ufficio di Segreteria della Commissione parlamentare Antimafia.


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Take away e cibi pronti, in Italia business da 5,5 miliardi

Guadagnano terreno take away e cibi pronti in Italia con le imprese attive di settore che crescono in un anno di circa + 1%. Il business e' di 5,5 miliardi. Lo rileva un'elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza, Brianza, Lodi su fonte registro imprese al 2019 e 2018. Dati alle mano le aziende censite nel 2019 sono 37.966, mentre gli addetti sono 112 mila contro i 109 mila dello scorso anno, con una crescita del 3%. A guidare il giro d'affari e' l'Emilia Romagna, prima tra le regioni con 1,5 miliardi, seconda la Lombardia con 1,3 miliardi e terzo il Lazio con 840 milioni. Tra i territori e' Roma in testa con 784 milioni, seguita da Ravenna con 578, Milano con 332, Monza con 300, Parma con 291, Modena con 239, Napoli con 195, Brescia con 182, Rimini con 147, Bergamo con 134, Mantova con 125, Pavia con 118. Il maggiore numero di imprese in Italia e' presente nella Capitale (3 mila imprese, +1%), seguita da Napoli (1.977, +0,4%) e Milano (1.922, +2%). Subito dopo Torino (1.534), Bologna (839), Catania (836), Bari (809), Brescia (804). Le zone crescono di piu' sono Lodi (116 imprese, +8%), L'Aquila (169, +7%), Genova (768, +7%), Prato (134, +6%)."La ristorazione senza somministrazione- commenta il consigliere della Camera di commercio di Milano, Monza, Brianza, Lodi Annarita Granata- e' un settore in cui convivono forme tradizionali di preparazione dei cibi da asporto come le rosticcerie e altre emergenti, innovative nel prodotto e nel servizio". "L'importante in ogni caso e' mantenere alta - aggiunge - la qualita' dell'offerta valorizzando anche il territorio e i suoi prodotti, in un settore come quello del food che rappresenta una delle eccellenze del made in Italy nel mondo".

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Il manager Roberto Fagnano morto per infarto

Il capo del Dipartimento Salute della Regione Abruzzo, Roberto Fagnano, 56 anni, originario di Campobasso, e' morto stamani a causa di un infarto. Il manager si era sentito male nella sua casa nel capoluogo teramano. Le sue condizioni era apparse subito gravissime. E' stata la moglie a chiamare i soccorsi: gli operatori del 118 lo hanno trasferito in pochi minuti nel reparto di Cardiologia dell'ospedale Mazzini di Teramo, dove pero' ogni tentativo o manovra rianimatoria sono stati vani. Il manager non aveva particolari problemi di salute, ieri sera aveva avuto una cena di lavoro all'Aquila e poi era ripartito per Teramo intorno alle 22, prima della chiusura del traforo del Gran Sasso per manutenzione. Fagnano era stato nominato nei mesi scorsi a capo del Dipartimento Salute dal nuovo governo regionale di centrodestra, nonostante al vertice della Asl provinciale di Teramof osse stato nominato dalla precedente maggioranza di centrosinistra guidata da Luciano D'Alfonso. Nel ruolo apicale regionale e' stato voluto dal presidente, Marco Marsilio, e dall'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Veri' che ha raggiunto Teramo insieme all'assessore regionale Piero Fioretti, che hanno poi tenuto una conferenza stampa per ufficializzare il decesso, insieme al direttore generale facente funzioni, Maurizio Di Giosia, a quello sanitario, Maria Mattucci, al sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto, e al direttore del Dipartimento di cardiologia, Cosimo Napoletano. In mattinata ha raggiunto l'ospedale Mazzini di Teramo anche il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio.

I messaggi di cordoglio

"A nome mio e dell'intera Giunta regionale esprimo il cordoglio per l'improvvisa scomparsa del dottor Roberto Fagnano. In questi pochi mesi di lavoro comune ho avuto modo di apprezzarne, oltre alle qualita' umane, la professionalita' e l'esperienza in un settore cosi' delicato e complesso come quello della sanita'. Ai familiari le piu' sentite condoglianze da parte della Regione Abruzzo". Queste le parole del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio

"La scomparsa prematura di Roberto Fagnano rappresenta una grave perdita umana e professionale per la nostra regione. Esprimo il mio personale cordoglio ai familiari". Così commenta il consigliere regionale e capogruppo Lega, Pietro Quaresimale, la notizia della morte del Direttore del Dipartimento della Salute di Regione Abruzzo. "Fagnano è stato un uomo di grande rigore e cortesia, fedelmente legato all'Istituzione che serviva, conscio di gestire un settore con le maggiori ricadute sociali".

"Apprendiamo con grande dispiacere la notizia dell'improvvisa scomparsa del Capo Dipartimento Salute di Regione Abruzzo, Roberto Fagnano. In questo momento di profondo dolore, rivolgiamo il nostro pensiero e le più sentite condoglianze alla famiglia e a tutti i suoi cari". Lo affermano i Consiglieri regionali in Regione Abruzzo del gruppo del MoVimento 5 Stelle

"Sono rimasto profondamente toccato dall'improvvisa e prematura scomparsa di Roberto Fagnano, ex manager della Asl di Teramo e che attualmente ricopriva il ruolo di Direttore del Dipartimento della Salute - afferma il capogruppo PD Silvio Paolucci -  Ho avuto modo di conoscerlo nel 2014, di poterne avere la collaborazione con la Giunta Regionale nel corso della precedente legislatura e di continuare ad apprezzare le sue doti anche dopo la fine dell'esperienza di governo. Ci eravamo sentiti solo qualche ora fa per confrontarci sulla realtà dei territori, ci sentivamo ogni volta che c'era bisogno di una visione tecnica che fosse completa e competente. Con lui scompare una professionalità importante, che ha dato alla sanità non solo teramana la sua esperienza e la sua passione, senza mai perdere di vista i bisogni della comunità e senza mai tirarsi indietro di fronte al lavoro, anche quello più duro, che abbiamo portato avanti con scelte e provvedimenti sempre condivisi. Alla famiglia e a tutti i suoi cari le mie più sentite condoglianze"

"Oggi è per me un giorno di profondo cordoglio. Con Roberto Fagnano ho trascorso cinque anni condividendo riflessioni, difficoltà e lavoro. Ha guidato la ASL di Teramo nel momento storico più difficile, quello del commissariamento, senza mai perdere di vista il fondamentale aspetto umano che la sanità deve custodire. Roberto Fagnano era un professionista preparato e naturalmente portato, nella sua azione, a privilegiare il rapporto sincero con le persone prima ancora che quello con le Istituzioni. La sua prematura e repentina scomparsa mi addolora perché se n'è andato un amico vero" è quanto dichiara il consigliere regionale Sandro Mariani. 

"Stamattina ho appreso dell'improvvisa morte del dott. Roberto Fagnano. Nei mesi di lavoro in Regione ed a seguito della sua nomina a capo del Dipartimento Salute, ho avuto modo di apprezzare in lui le migliori doti di uomo delle Istituzioni, una disponibilità non comune, un immediato impegno ed una estrema dedizione". E' la nota del consigliere regionale Marianna Scoccia che continua: " Il rammarico di avere perso il Dott. Fagnano è davvero molto, in special modo dal punto di vista umano: ho trovato in lui una grande professionalità ed una signorilità nei modi e nel carattere che sono davvero rari. Per questo la sua prematura scomparsa lascia l'intera comunità Regionale attonita e privata di un fondamentale punto di riferimento. Esprimo alla famiglia i sentimenti del più vivo cordoglio"

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Riflessioni sulle elezioni umbre e sulle dichiarazioni dei leaders politici

Riflessioni sulle elezioni umbre e sulle dichiarazioni dei leaders politici

La coalizione giallo-rossa si trovava in una situazione difficile. Confrontando i voti riportati dai partiti di centro destra a quelli del PD e dei 5 Stelle ottenuti nelle recenti elezioni europee, il gap ammontava a dieci punti. Difficile rimontare questo svantaggio; era comunque interessante vedere come gli elettori dei rispettivi partiti avrebbero reagito a questa inedita alleanza in sede nazionale e locale. Il risultato è stato eclatante! il distacco si è raddoppiato arrivando a venti punti. L’aumento dell’affluenza alle urne, che di solito gioca a vantaggio delle sinistre per la loro maggiore capacità di mobilitazione dell’elettorato, ha dimostrato che questa volta sono stati i moderati che in altre occasioni si erano trincerati nell’astensionismo, a correre alle urne. Sono stati i 5 stelle il ventre molle dell’alleanza. Il PD ha perso consensi in modo modesto rispetto alle europee ed in modo rovinoso rispetto alle precedenti elezioni regionali. Dopo l’ubriacatura del 41% il PD ha duramente pagato gli errori in serie del rottamatore e la inefficienza dei governi Renzi e Gentiloni. Un anno all’opposizione e questo inedito ritorno al governo non lo hanno per nulla rinfrancato. La condizione peggiore la vivono però i Grillini. Dopo l’eclatante risultato elettorale delle politiche hanno dimezzato i loro consensi durante la loro collaborazione con la Lega, e, almeno in questa prima esperienza di alleanza con il PD hanno ulteriormente dimezzato i loro consensi. Renzi avendo fiutato la sconfitta ha rifiutato di mettere la sua faccia nella foto di Narni; sterile furbizia perché nei prossimi cimenti elettorali non potrà più nascondersi e allora vedremo che contributo darà alla alleanza di sinistra. Non è difficile prevedere che sarà modesto. Tra i vincitori la parte del leone la fa Salvini. L’elettorato sembra avergli perdonato il colpo di sole del Papeete perché quell’errore di valutazione (credeva di poter andare subito al voto) potrebbe trasformarsi in un grande vantaggio. E’ difficile pensare che l’attuale governo riesca a garantire una robusta ripresa economica e un rafforzamento della sicurezza percepita dai cittadini. Stare all’opposizione rende. Basta osservare che dal 1994 chi ha governato ha sempre perso le successive elezioni. Un buon risultato ha riportato la Meloni che ha ormai superato i consensi che Berlusconi riesce ancora ad ottenere. Forza Italia si sta lentamente spegnendo come un moccolo di candela. Non si comprende perché Berlusconi dopo aver creato una formidabile apparato capta voti (non certo un partito democraticamente gestito ma una struttura finalizzata ai suoi interessi privati), dopo aver ricoperto per tre volte la carica di Presidente del Consiglio, si ostini ancora a non ritirarsi a vita privata. Ci saranno ancora motivazioni di interessi economici? Oppure nella sua ingenuità senile si vede Ministro degli Esteri in un prossimo governo Salvini? Del resto potrebbe giustamente pensare che se quel ruolo lo può ricoprire Di Maio…….Zingaretti è in difficoltà ,il suo sorriso stereotipato si è offuscato ma dalle dichiarazioni rilasciate appare evidente che cercherà di tenere il

governo al riparo da ogni difficoltà. Stessa cosa prospetta Di Maio anche se sul piano locale non è più convinto di realizzare una alleanza strutturale con il PD. Giuseppi nella foto di Narni ci ha messo non solo la faccia ma anche il ciuffo ben curato e verniciato e il fazzolettino a tre punte. Ora dice che questa elezione regionale e anche le prossime non conteranno nulla a livello di Governo. In realtà è il più preoccupato di tutti. La legislatura infatti potrebbe anche arrivare a conclusione per due ottime ragioni. La prima è quella di impedire a Salvini di metter bocca nella elezione del prossimo capo dello stato. La seconda e più importante è che molto probabilmente molti degli eletti che fanno parte della attuale alleanza non torneranno in Parlamento, e all’interno dei partiti sconfitti la attuale classe dirigente verrà travolta. Se altre regioni cadranno sotto i colpi di Salvini chi potrebbe essere sostituito è proprio l’attuale capo del Governo. Conte sa bene che nei dieci anni di governo della sinistra sono cambiati ben sei Presidenti del Consiglio (Prodi, D’Alema, Amato, Letta, Renzi , Gentiloni) e proprio D’Alema dovette dimettersi dopo una dura sconfitta alle elezioni regionali.

Per ora non sembra che le quattro gambe che sorreggono questo governo siano in grado di elaborare strategie capaci di ribaltare la situazione. Tutto però è possibile. Se è infatti difficile prevedere il passato, figuriamoci il futuro.

di Achille Lucio Gaspari

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‘Principio di residenzialità’, la Lega presenta un progetto di legge

Il Gruppo consiliare della Regione "Lega Abruzzo - Salvini", rappresentato dal capogruppo Pietro Quaresimale, ha presentato questa mattina il disegno di legge: "Disposizioni in materia di accesso agli interventi economici e di servizi alla persona. Introduzione del principio di residenzialità". "Si tratta di una legge di principio - si legge nella nota di Lega Abruzzo - che, partendo dalla ristrettezza delle risorse erogabili per servizi vari a carico del bilancio regionale, individua nella residenzialità in Abruzzo il criterio premiale cui informare l'azione di governo. La legge, composta di cinque articoli, stabilisce un criterio oggettivo, facilmente intellegibile, cui dovranno attenersi sia la stessa Regione che gli enti destinatari di risorse regionali nell'attribuzione di punteggi premiali per le graduatorie di beneficiari dei servizi erogati alla persona. In tal senso vengono attribuiti da cinque a venti punti in più per i residenti (ovvero per coloro che svolgono attività lavorativa in Abruzzo) da più di cinque anni". "Sarà compito della Giunta Regionale applicare la legge in tutti gli atti di propria competenza anche indiretta; al Consiglio Regionale spetta invece l'attività di controllo sulla corretta attuazione della normativa". "Per noi 'Prima gli abruzzesi' non è uno slogan da campagna elettorale, ma una regola aurea che la Regione deve applicare ogni qualvolta gliene si presenti la possibilità" – dichiara l'On. Luigi D'Eramo, commissario della Lega in Abruzzo. "Quello che conta per noi è soddisfare prioritariamente gli interessi dei nostri concittadini, il resto conta meno. Il principio di residenzialità è solo uno dei modi concreti – a breve ne seguiranno molti altri- per dimostrare il nostro attaccamento all'Abruzzo" conclude D'Eramo. Per il capogruppo Pietro Quaresimale, presentatore del disegno di Legge "la nostra intenzione è quella di incidere sull'azione di governo determinando un cambiamento di linea, rispetto al passato, in favore degli Abruzzesi." "Grazie all'art.4 della proposta, il principio di residenzialità – prosegue Quaresimale– deve essere applicato in ogni situazione possibile, non solo nel campo dei servizi alla persona." "Il Gruppo consiliare della Lega sarà vigile ed attento nel verificare la puntuale attuazione che, ne sono certo, la Giunta ed i dirigenti regionali daranno al principio di residenzialità sancito dalla legge" conclude il capogruppo. 

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Chieti, approvato il nuovo piano commercio

Il Consiglio comunale di Chieti oggi ha approvato all'unanimita' il nuovo Piano commercio, con l'effetto politico di ricompattare la maggioranza di centro destra dopo le frizioni dei mesi scorsi fra Forza Italia e l'allora assessore Carla Di Biase, che poi ha ceduto la delega al commercio al collega di Giunta Giuseppe Giampietro. E quest'ultimo oggi in aula ha illustrato uno strumento alla cui redazione ha lavorato l'architetto Vincenzo Perinelli. Un Piano che domani verra' illustrato nel corso di una conferenza stampa ma che, secondo quanto emerge, fra l'altro, prevede un intervento di riordino dei mercati ambulanti cittadini, stabilendo una ridefinizione e una riassegnazione dei posti che vengono assegnati agli ambulanti. Forza Italia sottolinea che il nuovo Piano commercio e' stato approvato dopo 18 anni e dovrebbe rilanciare un settore ormai profondamente in crisi. ''Fin da tempi non sospetti ci siamo sempre battuti affinche' questo benedetto documento venisse al piu' presto licenziato e oggi in sede di Consiglio comunale, attraverso la presentazione di alcuni emendamenti, abbiamo integrato il documento con indirizzi innovativi per la valorizzazione del commercio al dettaglio - si legge in una nota del gruppo consiliare di Forza Italia. Abbiamo sempre sostenuto questo strumento, cio' che abbiano sempre criticato e' la lentezza dell'istruttoria, anche quando il professionista incaricato aveva gia' da tempo redatto il piano. Se fosse stato approvato subito e non alla scadenza del mandato, avremmo potuto iniziare a dare seguito agli indirizzi previsti dallo stesso. Cio' non toglie, in ogni caso - concludono da Forza Italia - , che daremo seguito, facendoci promotore come gruppo consiliare, ad attivare da subito alcuni punti previsti con iniziative consiliari''. ''Grazie al lavoro fatto dall'architetto Vincenzo Perinelli - ha detto il consigliere di minoranza Stefano Rispoli del gruppo Chieti da capo - , che ha recepito tutte le istanze fatte dalle associazioni di categoria e da noi consiglieri comunali, la citta' di Chieti ha un nuovo piano commerciale. Un piano commerciale che da' una visione da protagonista alla nostra citta': adesso tocchera' alla prossima amministrazione seguire le buone indicazioni, perche' l'attuale non sara' in grado di adottarle per i continui litigi di questa maggioranza inconcludente''. 

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Maglie di squadre di calcio false, denunciato ambulante

Lotta al mercato del falso e della contraffazione da parte dei militari della Guardia di Finanza e in particolare degli uomini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara che hanno individuato nel comune di Scafa  un venditore ambulante, di nazionalita' italiana, intento alla vendita di capi di abbigliamento contraffatti, e in particolare completi sportivi di varie squadre di calcio di Italia, Brasile, Francia, Germania, Juventus, Inter e Barcellona, magliette di note griffes di abbigliamento sportivo. Nel corso dei controlli c'e' stato il sequestro di circa 1000 articoli contraffatti e la denuncia alla locale Procura della Repubblica dell'ambulante per i reati di commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione, che prevedono, nel complesso, la reclusione fino a otto anni e multe fino a ventimila euro. La merce, immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre 20mila euro. 

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