Redazione Notizie D'Abruzzo

Chieti, inaugurato il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura

 Si completa l’offerta della Clinica Universitaria Psichiatrica dell’ospedale di Chieti con l’attivazione dell’area di degenza, che approda al “SS. Annunziata” per la prima volta. I nuovi spazi, ubicati al VII livello corpo A, sono stati inaugurati questa mattina, a conclusione dei lavori di adeguamento necessari per garantire accoglienza e sicurezza di pazienti le cui condizioni richiedono caratteristiche strutturali e organizzative differenti. Alla cerimonia ha partecipato l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, insieme al direttore del Dipartimento Salute mentale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Massimo Di Giannantonio, al rettore dell’Università d’Annunzio, Sergio Caputi, all’arcivescovo Bruno Forte e al direttore generale f.f. della Asl, Giulietta Capocasa. Cinque i posti letto già attivi, destinati a diventare 15 a conclusione della seconda parte dei lavori che permetteranno l’ampliamento dell’unità operativa.

«L’attivazione di quest’area di degenza- ha sottolineato l'assessore Verì - rappresenta un momento importante che catalizza l’attenzione sul mondo della salute mentale, rispetto al quale è fondamentale il lavoro di tutte le figure coinvolte. Dobbiamo essere orgogliosi di tutto questo».

Dopo una permanenza ventennale a Guardiagrele, il “Servizio psichiatrico di diagnosi e cura”, come identificato dalla Legge Basaglia, approda dunque a Chieti a seguito della norma che dal 2015 lo colloca obbligatoriamente all’interno di un presidio ospedaliero dotato di una serie di specialistiche. 

Al reparto avranno accesso i pazienti ricoverati su proposta dei medici di medicina generale, dei servizi psichiatrici territoriali, pronto soccorso e 118, oltre a quelli sottoposti a trattamento sanitario obbligatorio secondo le indicazioni previste dalla legge 180.  

La funzione del ricovero è finalizzata alla diagnosi, impostazione della terapia e  stabilizzazione dei sintomi, per finire con l’attribuzione della presa in carico dei pazienti presso i Centri di salute mentale competenti per residenza oppure nelle  Strutture residenziali e riabilitative.

In reparto la presenza del personale medico è assicurata tutti i giorni dalle ore 8 alle 20 e in pronta disponibilità dalle ore 20 alle 8, compresi i giorni festivi.

L’unità operativa investe molto anche nell’attività terapeutica affidata a tecniche di neuromodulazione cerebrale non invasiva, come TMS (Transcranial Magnetic Stimulation) e tDCS (transcranial Direct Current Stimulation): si tratta di metodiche utili nel trattamento dei disturbi depressivi dell'umore e per l’ansia. A Chieti vengono utilizzate anche nell’ambito di studi sui poliabusi comprendenti alcol, cannabis, eroina, cocaina e gambling (tDCS) e riguardo l'abuso di cocaina e le dipendenze comportamentali (TMS). Numerosi sono, anche, gli interventi per il trattamento della depressione resistente, i disturbi della condotta alimentare e il disturbo ossessivo compulsivo. 

L’attivazione delle degenze va a integrare l’assistenza prestata ai pazienti psichiatrici in ambito territoriale, dove il Dipartimento di salute mentale è impegnato a contrastare il processo di marginalizzazione dei soggetti in condizione di fragilità. Gli obiettivi di cura per tali malati sono finalizzati al miglioramento delle relazioni sociali e lavorative, alla gestione dei sintomi e alla prevenzione del deterioramento cognitivo. Grande l’impegno sul fronte dei progetti di riabilitazione integrati con la comunità di appartenenza, strumenti preziosi per migliorare autonomia e qualità di vita dei pazienti, che vedono nelle borse lavoro uno snodo fondamentale per la ripresa dei ruoli sociali. 

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Fondovalle Sangro, Paolucci (Pd): opera importantissima grazie straordinario lavoro precedente Giunta regionale centrosinistra

Il consigliere regionale e capogruppo del PD, Silvio Paolucci, commenta la visita al cantiere della "Fondovalle Sangro" del Presidente della Regione Marco Marsilio e dichiara: "Il sopralluogo di oggi ha 1500 giorni di lavoro alle spalle. Circa 200 milioni di euro con zero euro a carico degli abruzzesi. Siamo soddisfatti che il Presidente Marsilio faccia visita al cantiere più grande d'Abruzzo (al netto di quelli del cratere sismico) nel quale operai specializzati sono all'opera per la realizzazione del tratto conclusivo della Fondovalle Sangro".

"E' possibile toccare con mano lo straordinario lavoro messo in campo dalla Giunta D'Alfonso – rileva Paolucci - che ha consentito e facilitato la realizzazione di un'opera strategica, attesa da mezzo secolo, per il rilancio del distretto produttivo della Val di Sangro e per lo strategico rafforzamento del l'asse Tirreno- Adriatico. In tanti in passato hanno rinunciato a provarci quando era più facile e le risorse erano di più. Ora si tratta di allineare il tempo dei lavori con gli impegni presi e le aspettative della comunità e di affrontare il tema della strada provinciale sangrina". "Abbiamo anche lasciato una montagna di finanziamenti per il potenziamento ferroviario e portuale abruzzese – dichiara in conclusione il capogruppo PD - ed ulteriori infrastrutture che saranno presto cantierizzate. Serve continuare a spingere nella stessa direzione. E che la Giunta di oggi possa definire con provvedimento tipico le opere strategiche e le risorse aggiuntive che intende attrarre dal Governo nazionale"

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San Giovanni Teatino: Progetto “#territorio? … CASA! Scopro il mio paese” – 2^ edizione

Progetto "#territorio? ... CASA! Scopro il mio paese" - 2^ edizione
Il laboratorio didattico per ragazzi di 10-13 anni si svolgerà da  
lunedì 1 a venerdì 12 luglio presso con escursioni e laboratori, alla  
scoperta dei calanchi e dell'utilizzo dell'argilla

"#territorio? ... CASA! Scopro il mio paese". E' il progetto didattico  
rivolto ai ragazzi dai 10 ai 13 anni, organizzato dall'assessorato  
alla pubblica istruzione e alla politiche giovanili del Comune di San  
Giovanni Teatino che, dopo l'ampio consenso dello scorso anno tra  
studenti e genitori, si ripete e si rinnova anche per l'estate 2019.
"Questa iniziativa offre alle famiglie un ulteriore punto di  
riferimento durante il periodo estivo - dichiara il Sindaco Luciano  
Marinucci - quando, con le scuole chiuse, c'è la necessità di trovare  
per i ragazzi luoghi di svago e momenti di aggregazione. Scoprire e  
conoscere la storia, il paesaggio, i luoghi del nostro territorio, i  
nostri modi dire e il nostro dialetto, inoltre, significa essere, un  
domani, cittadini consapevoli del mondo. Come Amministrazione siamo  
molto orgogliosi di questo progetto che regala un grande valore  
aggiunto a tutti coloro che parteciperanno: questo progetto permetterà  
di giocare, socializzare, acquisendo conoscenze e .. manualità".
"Si tratta di un laboratorio didattico - spiega l'assessore Simona  
Cinosi - progettato con l'intento di far acquisire ai nostri ragazzi  
la conoscenza dei luoghi e della storia del territorio in cui vivono,  
senza trascurare gli aspetti ambientali, paesaggistici, artigianali,  
tradizionali e folkloristici. Considerati i riscontri positivi dei  
partecipanti e delle loro famiglie nello scorso anno,  
l'Amministrazione Marinucci ha deciso di riproporre l'iniziativa con  
l'idea di offrire attività legate alla conoscenza, in particolare, dei  
nostri calanchi e dell'utilizzo, nel tempo,  dell'argilla nella vita  
quotidiana".
La seconda edizione del progetto, infatti, prevede l'attivazione di un  
laboratorio di manipolazione dell'argilla e di decorazione della  
ceramica, oltre che un laboratorio di teatro vernacolare per la  
valorizzazione e riscoperta del dialetto.
"Scoprire e conoscere la storia, il paesaggio, i luoghi del nostro  
territorio, i nostri modi dire, il nostro dialetto - dichiara il  
Sindaco Luciano Marinucci - significa essere, un domani, cittadini  
consapevoli del mondo. Come Amministrazione siamo molto orgogliosi di  
questo progetto che regala un grande valore aggiunto a tutti coloro  
che parteciperanno: questo progetto permetterà di giocare,  
socializzare, acquisendo conoscenze e .. manualità".
Il programma prevede escursioni e laboratori in sedi del territorio  
comunale, manipolazione e decorazione dell'argilla, la visita al Museo  
della ceramica di Pianella, il laboratorio teatrale ed altre attività.
Si parte lunedì 1 luglio per proseguire fino a venerdì 12 luglio 2019  
(esclusi sabato 6 e domenica 7 luglio). In base al numero delle  
iscrizioni (da un minimo di 15 ad un massimo di 30) la quota di  
partecipazione potrà variare da 65 a 48 euro.
Per iscriversi bisogna rivolgersi all'Ufficio Servizi Sociali, presso  
la sede comunale di piazza Municipio (tel. 085.44446205 / 085.4446235  
- mail affari.sociali@comunesgt.gov.it). Il modulo di iscrizione è  
scaricabile anche dal sito www.comunesgt.gov.it.
Il progetto didattico si concluderà con la pubblicazione di un  
giornalino dove tutti i partecipanti racconteranno le esperienze e le  
competenze acquisite con il laboratorio didattico.

 

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San Giovanni Teatino: Domenica in Musica 2019 presenta Fantasio

"Fantasio" è il nuovo evento musicale, domenica 9 giugno, allo ore 18,  
della "Domenica in Musica 2019" serie di appuntamenti con la formula  
delle lezioni/concerto.
L'Opéra-comique in tre atti, su libretto di Paul de Musset e Charles  
Nuitter, dà il titolo all'evento, organizzato dalla Scuola civica  
Musicale "Città di San Giovanni Teatino" e patrocinato  
dall'Amministrazione comunale. Un sorta di brindisi per celebrare il  
bicentenario della nascita di Jacques Offenbach. L'operetta sarà  
proposta in forma di concerto da camera, in collaborazione con  
l'associazione ARIA, dagli artisti: Antonella Trovarelli (soprano),  
Nara Montefusco (mezzosoprano), Irma Petitti (pianoforte), Alessandra  
Tenaglia (narratore).
"Siamo sempre molto attenti a offrire appuntamenti culturali di  
qualità - dichiara il Sindaco Luciano Marinucci - ed il calendario  
delle Lezioni-Concerto alla Scuola Civica rappresenta un punto di  
riferimento imperdibile per tutti gli amanti della buona musica".
Il concerto, ad ingresso libero, si terrà nell'Auditorium della Scuola  
Civica Musicale in piazza San Rocco.
La direzione artistica della "Domenica in Musica 2019" è del maestro  
Giacinto Sergiacomo.

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Tollo, il sindaco Radica: il servizio di pubblica illuminazione sarà ripristinato in tutto il territorio cittadino

“Ho provveduto a denunciare per interruzione di pubblico servizio e potenziale danni all’incolumità pubblica la ditta concessionaria dell’impianto di pubblica illuminazione in quanto da oltre tre mesi non sono funzionanti alcuni punti luce in Contrada Colle di Campli, periodicamente non funziona l’impianto in Via Casale Gervasio, Via Mazzini e Via Santa Marina". Lo afferma Angelo Radica, Sindaco di Tollo
"La goccia che ha fatto traboccare il vaso sta accadendo in questi giorni. Nonostante le mie giornaliere segnalazioni viene lasciata completamente al buio la parte inferiore di Contrada Collesecco dove insistono decine di famiglie.  La ditta nel rifiutarsi di intervenire motiva la scelta delle linee vetuste, la cui condizione diceva essere nota già al momento della sostituzione delle lampade e la successiva presa in carico dell’impianto stesso. Contestualmente, in considerazione del mancato intervento della ditta concessionaria ho invitato l’Ufficio Tecnico ad incaricate idonea ditta per il ripristino immediato dell’impianto”.

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Spoltore. La figura di Moro e le difficolta’ dell’Italia di oggi, Fioroni ospite della sala consiliare

"Aldo Moro è stato ucciso per quello che aveva fatto e per quello che doveva fare". Così Giuseppe Fioroni, presidente della Commissione d'inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro, ha iniziato la sua relazione a Spoltore. Nella sala consiliare ieri (6 giugno 2019) c'erano, come ha sottolineato l'assessore Roberta Rullo, persone di ogni orientamento politico o che non sono impegnate politicamente, tuttavia "interessate a capire perché" il leader della Democrazia Cristiana sia stato assassinato.

Il rapimento e la morte del politico pugliese sono state raccontate da Fioroni guardando al contesto internazionale, agli accordi di Yalta che Moro ed Enrico Berlinguer con la loro attività rischiavano di compromettere. Da qui i silenzi che hanno reso possibile l'operazione da parte delle Brigate Rosse, e le ricostruzioni dell'accaduto arricchite da elementi falsi, inutili, fuorvianti per capire la verità.

Ma la figura di Moro è stata utilizzata soprattutto per spiegare le difficoltà dell'italia di oggi, guardando ai migranti, all'istruzione, alle riforme istituzionali: "se il compromesso storico avesse avuto il suo sbocco negli anni '70" ha chiesto nei saluti il sindaco Luciano Di Lorito "quella classe politica sarebbe stata capace di affrontare le grandi riforme che ad ogni elezione vengono annunciate?" La conclusione di Fioroni è una risposta positiva: "la nostra società oggi non ha più valori condivisi di bene e male. Il boom economico nasce da un sacrificio dei diritti, che si è accettato di procrastinare in avanti nel tempo, per i figli". Moro aveva capito la crisi della politica guardando negli anni '60 il calo dei votanti dal 99% al 93%: "quel distacco minimo viene interpretato da Moro con due possibilità: o la politica non interessa, oppure viene considerata inutile o dannosa. Noi abbiamo aggiunto una terza spiegazione: gli italiani non capiscono, e accettiamo di governare con i voti rimasti". Ma, ha ammonito Fioroni, una una forza politica che non elabora ideologicamente "è solo gestione del potere: ci siamo illusi che la legge elettorale potesse sostituire la politica, chiedendo agli italiani di scegliere di credere in qualcuno e non più in qualcosa".

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Oltre un milione di famiglie famiglie senza lavoro né pensione

In Italia ci sono oltre 1,1 milioni di famiglie con due o piu' componenti dei quali almeno uno in eta' da lavoro che non hanno redditi da occupazione ne' possono contare su una pensione da lavoro: il dato emerge da un Report dell'Istat su famiglie e mercato del Lavoro riferito al 2018 secondo il quale le famiglie senza redditi si concentrano al Sud (778.000) mentre sono 213.000 al Nord e 161.000 al Centro. L'Istat fotografa un Paese nel quale sono prevalenti le famiglie monoreddito. Tra i nuclei con due o piu' componenti quelle con un solo occupato sono 5,7 milioni. Se si guarda solo alle coppie con figli la tipologia prevalente e' quella del solo padre occupato (32,7%) mentre quella con entrambi i genitori impegnati fuori casa a tempo pieno rappresenta il 27,5%. Le famiglie prive di redditi da lavoro e di pensione sono sempre piu' frequentemente quelle in cui e' presente un solo genitore con i figli con una percentuale in crescita dal 2004 da una su sette a una su cinque (circa 400.000 nuclei). Quasi l'80% delle famiglie senza redditi ha almeno un componente in cerca di lavoro o comunque disponibile anche se non impegnato in una ricerca attiva (quindi compreso nella forza di lavoro potenziale). Cresce il divario tra Nord e Sud nelle percentuali delle famiglie che hanno una doppia entrata. Le famiglie con due o piu' occupati al Nord sono il 54,3% del totale (recuperando i livelli del periodo pre crisi), al Centro il 48,9% mentre nelle Regioni del Mezzogiorno la media crolla al 29,3%. Nel complesso l'81,7% delle famiglie con almeno un 15-64enne ha almeno un occupato ma se in Trentino la percentuale e' del 90% in Calabria e' del 67,6% con un nucleo su tre con componenti in eta' da lavoro che non ha redditi da lavoro. Tra il 2004 e il 2018 e' aumentato il numero delle famiglie ed e' diminuito il numero medio di componenti. In particolare sono cresciuti i nuclei "unipersonali" (single, vedovi o separati) con un forte aumento sia per quelli di anziani sia per quelli con persone di meno di 65 anni. Su 25,9 milioni di famiglie totali quelle con un solo componente sono 8,66 milioni (oltre un terzo del totale). Le famiglie con un solo componente con meno di 65 anni sono 4,28 milioni con una prevalenza di uomini (2,47 milioni contro 1,81 di donne), dato in controtendenza rispetto a quello totale dove le donne sono la maggioranza grazie all'alto numero di anziane sole.

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Salvini annuncia l’arrivo di 147 elementi per le forze dell’ordine in Abruzzo

''"Felice di annunciare l'arrivo di nuove Forze dell'ordine in Abruzzo. Avevamo promesso assunzioni e particolare attenzione al territorio. Stiamo mantenendo la parola, dopo anni di tagli che hanno penalizzato le donne e uomini in divisa a discapito della sicurezza". Cosi' il ministro degli interni Matteo Salvini nel commentare l'invio di ''147 donne e uomini in divisa per i presi'di abruzzesi''. Salvini afferma che si tratta di ''operatori delle Forze dell'ordine che arriveranno nei prossimi mesi nelle province dell'Abruzzo. E presto saranno ancor piu' rafforzate dai 4.290 Allievi Carabinieri che verranno immessi in servizio entro il 2023 e in quota parte destinati anche in regione. In particolare un contingente interforze di 94 unita' sara' gia' operativo dal prossimo 1 luglio nell'ambito del potenziamento degli uffici delle Forze dell'ordine predisposto in vista della bella stagione e finalizzato a specifici progetti individuati dal Viminale. Di questi 10 a L'Aquila, 31 a Chieti, 25 a Pescara e 28 a Teramo''. Ulteriori 53 agenti della Polizia di Stato, assunti a seguito dei concorsi programmati, entro aprile 2020, saranno distribuiti nelle varie questure: 10 a L'Aquila, 18 a Chieti, 10 a Pescara e 15 a Teramo.

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Sblocca cantieri, Marsilio soddisfatto a metà dal Governo

"L'approvazione al Senato del decreto Sblocca cantieri fa registrare qualche passo in avanti sulla ricostruzione, ma e' molto lontano dalle aspettative che il premier Conte e il sottosegretario Crimi avevano generato". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, "Note positive - prosegue - sono la proroga del pagamento delle tasse e lo stanziamento dei fondi anche per il prossimo anno per la citta' dell'Aquila, anche se in questo caso si trattava di interventi doverosi e scontati. Sul fronte del nuovo personale necessario per far funzionare gli uffici speciali della ricostruzione ci siamo fermati a meta' di quanto era stato promesso e di quanto realmente e' necessario. E per quel poco personale concesso lo stesso non potra' essere reclutato nelle societa' in house e quindi ci vorra' molto tempo affinche' entri in servizio". Qualche nota positiva dentro il decreto - aggiunge Marsilio - si registra sulle procedure per le gare e gli appalti dei lavori, in linea con la riforma generale del Codice, "sono invece rimaste fuori tutte le norme elaborate dai Comuni e dalle Regioni per la semplificazione dei piani di ricostruzione, sia pubblica sia privata. Non e' neanche stata sanata la discriminazione di trattamento delle lievi difformita' edilizie degli edifici fuori cratere, cosi' come avviene per gli edifici dentro il cratere. In sostanza il sottosegretario Vito Crimi aveva promesso e illuso il territorio del fatto che questo sarebbe stato l'ultimo decreto della storia che avrebbe accolto le giuste esigenze del territorio. Invece, a essere generosi, abbiamo ottenuto meta' di quanto sperato. Ora solleciteremo i deputati della Camera a completare l'opera in seconda lettura, anche se il poco tempo a disposizione lascia pensare che la Camera non fara' modifiche e questo significa che bisognera' continuare a chiedere al governo di fare ulteriori atti per raggiungere gli obiettivi. Al di fuori del terremoto molto positivi sono gli emendamenti condivisi con la Regione per le nomine dei commissari per la messa in sicurezza dell'acquiferi del Gran Sasso e per i lavori al porto di Pescara". 

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Ancora una volta tutti si interrogano sulla durata di questo Governo

Dopo la conferenza stampa di Conte e il nulla di fatto nel tentativo di accordo sul decreto sblocca cantieri ,martedì tutti davano per finita l’esperienza di governo; io invece mantenevo la mia opinione contraria e i fatti mi stanno dando ragione.

Le ragioni di Di Maio

Luigino vuole che il governo vada avanti per una serie di buone ragioni. In caso di elezioni perderebbe più della metà degli eletti, difficilmente riuscirebbe a tornare al governo e in più, se la regola fosse confermata, tutti coloro che sono alla seconda legislatura, lui compreso, non sarebbero ricandidabili. Una opzione del tutto teorica che potrebbe spingere lui stesso o i suoi oppositori interni a far cadere il governo sarebbe la realizzazione di un nuovo governo con il Partito Democratico ;ho definito questa prospettiva teorica perché, anche ammesso che Zingaretti sia favorevole, il PD non sarebbe compatto e non fornirebbe abbastanza voti per garantire una maggioranza sicura.

E quelle di Salvini

Questa alleanza come risultato ha dimezzato la forza elettorale del suo alleato e competitore e ha moltiplicato quella della Lega. Se c’è quindi qualcuno de deve lamentarsi del contratto non è certo Salvini. Questo accadeva quando il vice presidente grillino gonfiava il petto, come nel caso Siri, sicuro della sua forza; figuriamoci ora che tremebondo per il pericolo di elezioni è disposto a fare molte concessioni sia pure mascherate. Le elezioni politiche non è certo che riproducano i risultati delle europee e chi causa elezioni anticipate paga spesso un prezzo e questo Salvini lo sa. Inoltre esiste una trattativa difficile con l’Europa che sarebbe resa più difficile da un governo dimissionario. L’onere della legge economica ricadrebbe tutta sulle sue spalle .Con il governo in carica coinvolge anche i 5 stelle, tutto quello che sarà possibile ottenere sarà merito suo ;la colpa di un eventuale fallimento la potrà attribuire a Conte e a Di Maio. Nel frattempo attende che si formi un nuovo governo europeo sperando che sia più malleabile. La attesa comunque logora il Movimento 5 stelle e Forza Italia.

Annibale , Scipione e i due nani

Prima della battaglia di Zama combattuta in nord Africa ,avendo Scipione sconfitto Siface l’alleato più importante di Annibale ,il Cartaginese in difficoltà chiese un incontro a Scipione e quando i due condottieri si videro pronunciò questo discorso” la pace conviene ad entrambi perchè è vero che tu ora sei in vantaggio ma la fortuna è mutevole . Io ti offro la Spagna, la Sardegna e la Sicilia e noi ce ne staremo in nord Africa; non mettere a rischio quanto oggi puoi ottenere senza fatica”” Scipione restò per un poco di tempo pensieroso e poi rispose. ”queste cose me le dovevi offrire quando eri in Italia e la devastavi ;ora tu vuoi concedermi quanto ho conquistato con la forza delle armi ed è già in mio possesso. Sei quindi tu che devi scegliere: o arrenderti senza condizioni o combattere”

Chiedo scusa ai miei lettori se mi sono permesso di paragonare due nani di cui non resterà traccia nei libri di storia a due grandi di imperitura memoria. Di Maio è dunque Annibale che dopo lo shock della sconfitta rialza la testa. Concede il ministero delle politiche comunitarie che era di Savona e quindi della Lega. Concede il ministero dell’Economia che non è certo dei Grillini perché Tria lo ha voluto Mattarella come garanzia verso le turbolenze dei mercati, si dice favorevole ad inviare a Bruxelles Giorgetti ,una classica manovra di promoveatur ut amoveatur, senza considerare che nell’accordo pre elettorale è previsto che chi vince sceglie mentre lui vuole scegliere in casa d’altri. Inoltre presenta come una concessione la sostituzione di Toninelli e Grillo con altri due del movimento mentre rimuovere questi ministri inefficienti gli torna a personale vantaggio. Vedremo se Salvini saprà calarsi nella parte di Scipione e pretendere di avere qualcosa che ora hanno i Grillini oppure che nulla si cambi nella compagine di governo

Quale futuro a medio termine?

Alla gente interessa la sicurezza ma molto di più la crescita dell’economia per poter sperare per se e per i propri figli in un futuro migliore. Altro che 2019 anno bellissimo come imprudentemente disse Conte. Stagnano l’economia e l’occupazione. Quota cento ha aumentato le spese ma non ha prodotto occupazione; il reddito di cittadinanza non ha aumentato la domanda interna perché il governo con una mano ha dato e con due mani ha tolto penalizzando milioni di pensionati che hanno lavorato fino a settanta anni. Per ora una opposizione credibile non esiste ma dove c’è un vuoto prima o poi si crea qualcosa che va ad occuparlo. Se le cose perdurassero come sono o addirittura peggiorassero questo governo potrebbe durare oltre la prossima primavera perché non solo Di Maio ma anche Salvini avrebbe timore di affrontare il vaglio di una elezione politica.

di Achille Lucio Gaspari

 

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