Redazione Notizie D'Abruzzo

Aeroporto d’Abruzzo: boom di passeggeri

In linea con il trend positivo dell’ultimo anno, continua a crescere all’Aeroporto d’Abruzzo il numero dei passeggeri.

Entusiasmo per il mese di settembre 2019, che ha fatto registrare un clamoroso più 10,2% rispetto allo stesso mese del precedente anno, con un movimento di passeggeri, italiani e stranieri, che si attesta a 68.696 unità.

Una crescita costante, con il 7,7% di aumento nel periodo gennaio – settembre 2019 (552.122 passeggeri), nonostante la perdita di circa 20 mila unità, causata dalla chiusura di tre mesi per lavori dello scalo di Linate, collegamento strategico per la regione Abruzzo, riattivato con l’Aeroporto di Pescara a partire da lunedì 28 ottobre.

Risultati raggiunti grazie al costante posizionamento di nuovi voli verso mete italiane ed estere, che offre ai passeggeri una scelta più articolata, ma anche grazie all’ammodernamento della struttura, con nuovi ed efficienti servizi rivolti agli utenti.

Un percorso, che “pone lo scalo abruzzese – ha spiegato il Presidente Saga Enrico Paolini – come punto di riferimento per tutto il territorio regionale ed extraregionale. Cresciamo non solo in numero di passeggeri, ma anche in reputazione, assumendo un ruolo strategico fondamentale per il turismo e l’economia della nostra regione e delle realtà limitrofe, come la provincia di Ascoli, il Molise e Foggia. Grazie alla nostra competitività, ritengo arrivato il momento di fare il punto sul futuro di questa importante infrastruttura e, per questo – ha concluso Paolini - entro il mese di novembre, vorrei proporre una tavola rotonda sulle prospettive dello scalo, di concerto con la Regione Abruzzo”.

 

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Fossacesia, iniziati gli interventi di sistemazione della palestra polivalente in via Primo Maggio

I danni causati dalla grandinata del 10 luglio scorso si sono fatti sentire anche sulla Palestra Polivalente in via I Maggio, di Fossacesia. A distanza di qualche giorno da quell’evento, infatti, nella struttura sono comparsi altri problemi per i quali è stato necessario intervenire con solerzia.

“Sono ora iniziati i lavori per l’impermeabilizzazione della copertura in corrispondenza dei locali spogliatoi. E’ un primo step – afferma il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio - ma fondamentale per poi procedere con gli altri interventi che ci restituiranno un impianto rimesso a nuovo sia sotto il profilo igienico, che strutturale” “Si tratta di un passaggio importante di miglioramento e riqualificazione complessiva della palestra – sottolinea l’Assessore allo Sport, Maura Sgrignuoili –. L’impianto è molto utilizzato per la pratica sportiva, e necessitava di una manutenzione straordinaria per migliorarne la sicurezza e la fruibilità". Nei prossimi mesi, inoltre, l'Amministrazione Comunale prevede di intervenire per rifare gli intonaci e sistemare infissi e consentire alle società sportive di poter svolgere regolarmente le loro attività agonistiche.

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Spoltore: partono i lavori per attraversamenti pedonali in via Mare Adriatico a Santa Teresa

Sono iniziati i lavori per la realizzazione di due attraversamenti pedonali, regolati da semafori attivabili a richiesta: il primo servirà  per mettere in sicurezza i pedoni in via Mare Adriatico, all'altezza della gelateria Franca e poco prima dello svincolo per l'asse attrezzato, a distanza di circa 100 metri l'uno dall'altro. I lavori sono iniziati e saranno conclusi entro la prima settimana di novembre, per un importo di circa 20 mila euro: l'attraversamento pedonale bianco, con perline che riflettono la luce per evidenziare ulteriormente il passaggio, sarà adeguatamente segnalato e illuminato. La Statale 602 è una strada dove transitano tra le 18 e le 20 mila auto al giorno e si verificano spesso incidenti, rallentamenti e altre difficoltà: l'intervento servirà dunque anche a scongiurare il ripetersi di situazioni spiacevoli e inviterà gli automobilisti a moderare la velocità. 
 
"Da anni segnaliamo questa ed altre criticità importanti sulle strade provinciali" ricorda il consigliere Giordano Fedele. "Spoltore è penalizzata dalla presenza di una parte importante della sua viabilità che poggia su strade per le quali non è competente". "Interveniamo al posto della provincia utilizzando i fondi comunali" aggiunge il consigliere Francesca Sborgia, che da aprile siede anche in consiglio provinciale "perché abbiamo capito che non c'è, nell'ente sovraordinato, la volontà politica per sanare queste situazioni". "Sono pericoli" conclude il consigliere Carlo Pietrangelo "che quotidianamente mettono a rischio la sicurezza dei nostri cittadini e di migliaia di pendolari".

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Barbara, l’orsa delle tre Aree Protette: la conservazione dell’orso marsicano passa attraverso l’espansione del suo areale


Era già stata chiamata Barbara ad una prima cattura nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM). È un’orsa che ora ha un radiocollare GPS che consentirà di monitorare i suoi spostamenti nei prossimi mesi. È stata ricatturata nei giorni scorsi nella Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio (RNRMGAG) dopo un attento monitoraggio che ne aveva rilevato la presenza nei boschi sopra Pettorano sul Gizio, nel periodo in cui l’iperfagia, la fase durante la quale gli orsi mangiano molto per accumulare grasso prima del letargo invernale, l’aveva evidentemente portata a mangiare negli abbondanti fruttiferi, presenti nella Riserva, confermando la grandissima importanza di quest’area per la popolazione di Orso bruno marsicano, insieme a quella del Parco Nazionale della Maiella (PNM), ad oggi, le principali aree di espansione dall’areale storico del PNALM.

Barbara è una femmina di 5 anni, pesa circa 120 chili e, da oggi, grazie ai dati raccolti dal radiocollare potrà aiutarci ad acquisire informazioni importanti anche sul processo di espansione della popolazione all’interno del suo areale potenziale e dove, in definitiva, si gioca la partita della conservazione di questa specie. Dati concreti, acquisiti dai tecnici delle tre aree protette in grado di mostrare spostamenti, abitudini, e anche le criticità che l’orsa incontrerà sul suo cammino prima di iniziare il letargo invernale, così come al suo risveglio fino al periodo riproduttivo primaverile, che potrebbe segnare l’avvio di una nuova fase e, magari, la nascita di cuccioli.

Per gli orsi, gli spostamenti, e con essi le esigenze di conservazione e di gestione, richiedono capacità di vedere e pensare oltre i confini amministrativi. Dentro e fuori Parco, quello o l’altro Parco, quel Parco e quella Riserva, tutti concetti superati dall’indole del plantigrado, abituato a muoversi in cerca di cibo e di luoghi sicuri, senza troppo chiedersi quali e quanti confini amministrativi debba attraversare. E chiedendo, invece, agli uomini, di organizzarsi affinché tra confini amministrativi diversi ci sia la stessa sinergia e la stessa capacità di gestione. La cattura di Barbara è il frutto, l’ennesimo, di una buona sinergia tra alcuni dei principali Enti preposti alla tutela ed alla conservazione dell’orso marsicano su scala vasta, pensata, organizzata, e realizzata tra i tecnici del PNALM, che avevano monitorato e catturato l’orsa già una prima volta, in un contesto di particolare difficoltà a Villetta Barrea, quelli della RNRMGAG, che hanno rilevato la presenza dell’orsa e l’hanno monitorata nelle scorse settimane, e quelli del PNM, che hanno gestito la cattura, e l’applicazione del radiocollare, in collaborazione con i tecnici della Riserva. Una sinergia che ha portato frutti e che rappresenta solo uno dei risultati dell’intensa e proficua attività di collaborazione tecnico-istituzionale che i tre Enti hanno messo in campo, dalla Rete di Monitoraggio dell’Orso bruno marsicano in Abruzzo e Molise alla diffusione capillare di sistemi di prevenzione dei danni, dai gruppi di intervento al coordinamento delle ricerche scientifiche, un sistema di supporto vicendevole e duraturo che mira a consolidare le condizioni migliori possibili per la sopravvivenza dell’orso in un areale che, finalmente, sembra essere in graduale espansione.

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In America crescono i dog cafè

Arrivano i dog cafè per gli amici a 4 zampe. A Los Angeles ce ne sono numerosi e così a New York e in altri stati. Esistono a Londra, Parigi e Seul. In Italia al momento non ancora ma arriveranno perchè ovunque nel mondo è fortissimo il trend della pet economy, il business legato all'amore per gli animali domestici che trattiamo come membri della famiglia e per i quali spendiamo come per i nostri figli. Secondo dati recenti la pet economy è alla pari e con caratteristiche simili alla baby care, alla cura dei bambini.

I dog cafè di Los Angeles, prevedono oltre ad una zona super fornita di ogni tipo di accessori e con servizio di toelettatura, anche un'area relax in cui trascorrere il tempo, consumando bevande e giocando con cuccioli di cane che volendo possono essere, seguendo determinate procedure, anche adottati. Sono oltre che dog cafè anche adopted house (anche molti cat cafè lo fanno) e spesso sono collegati ad associazioni no profit sui diritti degli animali e parte dei ricavati va al sostegno delle attività di queste organizzazioni.

Ed è esploso il settore food: si trova una varietà cibo di ogni tipo, spesso conservato anche in frigo come per il food destinato agli umani. La voglia di viziare i nostri pets è tale che il settore maggiormente in crescita sembra essere, a giudicare dalle file fuori e dal numero di negozi, quello delle pasticcerie per cani. In mostra, con forme che vanno dal classico osso al più raffinato cake, decine di dolcetti, glassati, con topping di ogni tipo, e ingredienti per accontentare i golosoni. Tra i tanti, la Bakery for dogs al Farmers Market di Los Angeles, è un'istituzione cittadina: esiste da 11 anni, è stata la prima in città ed è ad oggi la più frequentata oltre ad aver dato origine a varie succursali in California. Ovviamente, come per tutto qui ormai, si può ordinare via app e ritirare in negozio senza fare la coda oppure farsi consegnare a casa, torte di compleanno per cani incluse.

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Internet compie 50 anni

Internet compie 50 anni. La rete non si chiamava internet ma Arpanet, ed era un progetto voluto da un'agenzia del dipartimento della Difesa Usa, l'Arpa (Advanced research projects agency), quando il 29 ottobre del 1969 quando fu effettuata la trasmissione di un primo pacchetto di dati tra due computer, uno all'università di a Los Angeles - sotto la supervisione dell'informatico Leonard Kleinrock - e l'altro al Research Institute di Stanford.


A far decollare internet è stato, 20 anni dopo, il papà del Web Tim Berners-Lee: nel 1989 presentò un saggio al Cern di Ginevra che rappresentava la base teorica del World wide web, mentre nel 1991 fu online il primo sito web. Con la crescita del web e di servizi come la posta elettronica, internet è diventato la rete di telecomunicazioni globale che oggi connette miliardi di persone e oggetti, anche se quasi la metà della popolazione mondiale è ancora tagliata fuori.

Nonostante siano passati 50 anni dalla sua nascita, infatti, internet non è ancora alla portata di tutti. Secondo l'Unione internazionale delle telecomunicazioni (Itu), alla fine del 2018 gli utenti di internet erano 3,9 miliardi, pari al 51,2% della popolazione mondiale. In altre parole, poco meno della metà degli abitanti del pianeta non ha ancora accesso a internet.
   

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Controlli della Polizia stradale, identificate 65 persone e 44 veicoli fermati nel Teramano

La Polizia Stradale di Teramo ha organizzato nella nottata di domenica presidi di controllo nell'area nord della provincia, nei Comuni di Martinsicuro ed Alba Adriatica. Il servizio è stato pianificato soprattutto dopo i recenti episodi degli ultimi fine settimana in cui hanno perso la vita giovani di ritorno da locali notturni. Sono state identificate 65 persone e 44 sono i veicoli fermati. Oltre ad infrazioni contestate ai sensi del Codice della Strada, sono stati 6 gli automobilisti multati per ''guida in stato di ebrezza'' ai quali sono state ritirate le patenti di guida. Di questi, 4 avevano un tasso alcolemico tra lo 0,8 e 1,5 per cui sono stati anche denunciati. Sono 65 i punti decurtati complessivamente ai titolari di guida.

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Cresce il mercato delle aste immobiliari per comprare casa

Prezzi scontati del 35% rispetto al libero mercato, tempi dei tribunali più snelli, un'accessibilità agli annunci e alle offerte di gran lunga maggiore che in passato: sono questi gli elementi che stanno contribuendo a un crescente interesse degli italiani verso il mercato delle aste immobiliari. Secondo l'annuale Osservatorio di Immobiliare.it su questo settore, nel corso dell'ultimo anno l'offerta di immobili in asta è aumentata del 20% e, di pari passo, anche la domanda ha subito un'importante variazione positiva, pari al 29%. L'aumento delle richieste si traduce in segnali che fanno ben sperare per il settore: un anno fa, dall'analisi del portale, emergeva che un annuncio di asta rimaneva online quattro volte più a lungo rispetto alle inserzioni di compravendita tradizionale. Lo studio rivela ora che questo scarto è sceso a tre. Nonostante il bacino di utenza più ampio, grazie soprattutto alla pubblicazione degli annunci in rete al pari di quelli delle tradizionali compravendite, il settore rimane ancora appannaggio degli operatori. Lo dimostrano le analisi relative ai contatti generati dalle inserzioni: i potenziali acquirenti si mostrano tanto consapevoli che solo uno su cinque chiede informazioni in merito al funzionamento delle procedure di asta. L'identikit dell'immobile tipo misura 111 metri quadrati e ha un costo medio di 145mila euro.

Acquistare con questa formula consente di risparmiare, in media, il 35% rispetto al libero mercato ma ci sono città e regioni dove lo sconto è maggiore. A Napoli e Palermo, infatti, lo scarto rispetto ai prezzi degli immobili in vendita sul libero mercato raggiunge rispettivamente il 37% e il 35%. Nel capoluogo campano l'immobile tipo in asta misura mediamente 97 metri quadri per un costo medio di 183.000 euro. A Palermo gli immobili in asta hanno una superficie media maggiore, pari a 106 metri quadri, e si parte da un costo medio di 163mila euro. Al terzo posto per gli sconti più consistenti della base d'asta rispetto ai prezzi del libero mercato si trovano Bari e Genova, dove lo scarto è pari al 33%. Uno sguardo alle regioni rivela che sono l'Abruzzo, la Campania e la Liguria ad offrire le migliori occasioni di risparmio, con prezzi medi più bassi di circa il 40% rispetto al mercato libero.

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Freddo in arrivo, quasi dieci gradi sotto zero in Abruzzo

Assaggio d'inverno in Abruzzo, con temperature scese abbondantemente sotto lo zero questa mattina, secondo quando rilevato dalla rete di monitoraggio dell'associazione meteorologica 'Aq Caput Frigoris'. La piu' bassa - 9.8 gradi a Piano Aremogna, 1420 metri di quota (rilevata in collaborazione con meteo iserniaemolise), segue Piani di Pezza con - 9.6. Sull'Altopiano delle Cinquemiglia registrati - 7.7 gradi, a Campo Felice - 7.1, a Rocca di Mezzo - 4.6, e infine L'Aquila Ovest - 2.4, Navelli - 2.1. L'associazione ha da ieri a disposizione una nuova webcam installata a Campo di Giove (L'Aquila) con inquadratura su Monte Amaro, Tavola Rotonda e Guado di Coccia.

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Sole24Ore, Trento Mantova e Bolzano le citta’ piu’ ‘green’

Le citta' piu' 'green' d'Italia sono nell'ordine, Trento, Mantova, Bolzano, Pordenone e Parma, in testa alla classifica di "Ecosistema Urbano 2019", la ricerca di Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 Ore sulle performance ambientali dei capoluoghi di provincia pubblicata sul Sole 24 Ore di oggi. "Un tema particolarmente importante in questo momento storico - sottolineano gli autori - con il governo Conte bis che ha messo il 'Green new deal' tra le proprie priorita' e le nuove generazioni (chi in piazza durante i Fridays for future e chi iscrivendosi a facolta' come Agraria o Ingegneria ambientale) che dimostrano di essere molto sensibili al tema". Mantova, regina un anno fa, cede lo scettro a Trento che sale per la prima volta al vertice della hit grazie al miglioramento nella qualita' dell'aria, nell'utilizzo di trasporti pubblici e nell'attenzione alla mobilita' ciclabile. 

La classifica sull'Ecosistema Urbano, sesta tappa di avvicinamento all'indagine sulla Qualita' della vita 2019 del Sole 24 Ore, impiega 18 parametri divisi in cinque macro categorie: qualita' dell'aria, rete idrica, mobilita', ambiente e rifiuti. Gli indicatori spaziano dal numero di alberi all'offerta del trasporto pubblico, dalla concentrazione di Pm10 nell'aria alla dispersione della rete idrica, fino allo spazio occupato dalle piste ciclabili. Nella prima meta' della classifica si trovano citta' grandi come Bologna (13'), Firenze (24'), Perugia (26') e pure Milano, che pero' perde nove posizioni e occupa il 32esimo posto, oppure Comuni del Sud come Cosenza (14') e Teramo (28'), a confermare la regola che "l'Italia del buon ecosistema urbano e' principalmente l'Italia che fa bene e spende bene le sue risorse, che si evolve e pianifica le trasformazioni future". In coda alla classifica, chiusa da Catania, Siracusa e Vibo Valentia - queste ultime per mancanza di dati aggiornati - si trovano alcuni grandi centri urbani come Napoli (89'), Bari (87'), Torino (88'), Roma (89') e Palermo (100') sui quali pesano fattori come il traffico, i rifiuti, l'acqua. Dall'analisi dei dati emerge "un'Italia dinamica, attenta alle nuove scelte urbanistiche, ai servizi di mobilita', alla progressiva restituzione di vie e piazze ai cittadini, all'impegno contro lo spreco alimentare, alla crescita degli spazi naturali"; ma una lettura d'insieme delle aree urbane restituisce "emergenze, criticita' e troppe performance ambientali scadenti o pessime, a cominciare dall'allarme smog o dal ciclo dei rifiuti". Un'Italia in cui migliora la qualita' dell'aria, nel complesso, e si riducono i consumi d'acqua.

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