Redazione Notizie D'Abruzzo

Adiconsum, in Abruzzo si sprecano 43 euro di cibo al mese

Le tre regioni italiane che sprecano piu' cibo sono Abruzzo con una media di 43 euro di alimenti che ogni mese finiscono nella pattumiera, Liguria con 37 euro e Lazio con 35 euro. E' quanto emerge da una ricerca di Adiconsum, presentata in occasione della Giornata mondiale dell'alimentazione. Seguono nell'ordine Lombardia, Campania, Toscana, Veneto, Calabria, Umbria, Sicilia, Emilia Romagna, Piemonte, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Basilicata, Sardegna, mentre gli alimenti che le famiglie gettano piu' frequentemente sono i prodotti freschi e in busta, pane, frutta e verdura e affettati. "Non possiamo piu' permetterci di sprecare le risorse del nostro pianeta a cominciare dal cibo - fa sapere Adiconsum - ne va non solo delle nostre tasche, ma anche dell'ambiente in cui viviamo quale ha un impatto molto negativo". Secondo la ricerca i settori che sprecano di piu' sono agricoltura, industria, distribuzione e consumo, per un impatto complessivo di 14,3 milioni di tonnellate di CO2 prodotte l'anno che, per assorbirle. servirebbero 800 mila ettari di bosco. (

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I dati sull’uso dei contanti in Italia

Con il via libera del Documento programmatico di bilancio nasce il piano "Italia Cashless" che, senza penalizzare nessuno, incentiva l'uso della moneta elettronica e i pagamenti digitali per favorire l'emersione dell'economia sommersa. Ecco una piccola mappa con gli ultimi dati di Bankitalia su "L'utilizzo del contante in Italia: evidenze dall'indagine della Bce 'Study on the use of cash by households'" relativo all'anno 2016. Che mostra come il contante venga utilizzato in Italia soprattutto per i micro-pagamenti. E' inoltre il mezzo preferito al Centro-Sud piuttosto che al Nord e dalle donne, dai giovanissimi e dalle persone con il reddito piu' basso. Al contante fanno ricorso i consumatori per pagare circa l'86% delle transazioni nei punti vendita. Questo dato e' leggermente superiore, di circa sette punti, alla media dell'Eurozona (79%) e l'Italia e' tra i grandi Paesi europei quello con la percentuale piu' alta. Quanto ai luoghi di acquisto dei pagamenti in contante prevalgono i negozi per le compere giornaliere, ristoranti bar e caffe', mentre le carte vanno alla grande in hotel e campeggi e nei negozi di beni durevoli.

Nel 2016 il contante e' stato lo strumento piu' utilizzato per i pagamenti nei punti vendita: 85,9% delle transazioni totali (68,4% in valore), anche se carte e strumenti alternativi sarebbero preferiti nel caso in cui l'individuo possa scegliere il metodo di pagamento senza vincoli. - Gli strumenti alternativi al contante piu' usati sono state le carte di pagamento (di debito, di credito, prepagate) con le quali sono state regolate il 12,9% delle transazioni (28,6% in valore). - E' risultata invece ancora poco diffusa la tecnologia contactless: il 49% degli intervistati ha dichiarato di non possedere una carta o uno smartphone con cui poterla utilizzare; il 23,2% di possederla ma di non utilizzarla e solo il 20% di utilizzarla almeno una volta al mese. - Il valore medio delle transazioni e' stato di 13,57 euro in contanti, di 37,70 euro per le carte. Al crescere del valore delle transazioni diminuisce la quota di pagamenti effettuati in contanti. La circostanza che le transazioni considerate nel diario sono quelle presso i punti vendita, per cui gli importi risultano piuttosto ridotti (il 90 per cento e' inferiore a 40,00), potrebbe spiegare il dato sul maggiore utilizzo del contante rispetto agli altri strumenti di pagamento.  Il contante e' maggiormente utilizzato al Centro-Sud piuttosto che al Nord. Piu' in dettaglio, le percentuali piu' basse di transazioni in contante sono state registrate in Lombardia (80,7%), Sardegna (81,7%) e Toscana (82,2%), quelle piu' alte in Calabria (94,3%), Abruzzo e Molise (91,2 %) e Campania (90,8%). - Il contante e' piu' usato dalle donne, dai giovanissimi e da persone con reddito piu' basso. I maschi, pur avendo eseguito piu' transazioni delle femmine presso i punti vendita, hanno utilizzato meno il contante (84,6% del totale delle transazioni rispetto a 87,2%) ma con un valore medio leggermente piu' alto (14,26 euro rispetto a 12,89 euro). Il valore medio delle transazioni con strumenti alternativi e' invece stato piu' elevato per le femmine (39,19 euro rispetto a 36,51 euro per le carte; 68,03 euro rispetto a 22,46 euro per gli altri strumenti). - La ripartizione per occupazione mostra una maggiore propensione all'uso del contante da parte di lavoratori autonomi, casalinghe, studenti e persone in cerca di lavoro. A questi fattori socio-demografici potrebbe essere associata una minore autonomia nella scelta del metodo di pagamento: ad esclusione dei lavoratori autonomi, le categorie che hanno mostrato un maggiore utilizzo del contante potrebbero dipendere economicamente da altri, che decidono quindi il mezzo con cui sovvenzionarli.

L'utilizzo di strumenti alternativi, in particolare le carte, e' maggiore per: gli intervistati con piu' elevato grado di istruzione o che non hanno ancora completato gli studi; le persone con redditi medio-elevati; gli impiegati e i pensionati. Il minore utilizzo di contante per queste categorie e' probabilmente dovuto alla loro "bancarizzazione": essi tipicamente ricevono il loro stipendio tramite accredito su conto corrente e possono quindi esprimere la propria propensione all'utilizzo degli altri strumenti alternativi. Un altro fattore esaminato e' il luogo/tipo di acquisto. - Sono state regolate in contanti oltre il 90% delle transazioni peer to peer (es. carita' e volontariato, servizi domestici); quelle che avvengono tramite distributori automatici e chioschi (e' possibile che qui la scelta sia vincolata dalla indisponibilita' della tecnologia); in ristoranti, bar e caffe', dove invece sono accettati strumenti alternativi. A quest'ultimo riguardo l'indagine ha fatto emergere che gli "acquisti giornalieri" - quelli effettuati presso supermercati, fornai, farmacie, tabaccai, etc., che costituiscono la quota piu' rilevante delle operazioni registrate - sono stati prevalentemente effettuati in contanti, anche quando erano disponibili alternative, probabilmente per il piu' basso valore medio delle operazioni. La scelta dello strumento di pagamento e' quindi influenzata dalle caratteristiche della transazione, ancor piu' che dai fattori socio-demografici: il contante domina nei pagamenti quotidiani di importo ridotto (micro-pagamenti). 

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Settimana della Protezione Civile, gli appuntamenti in Abruzzo

Appuntamenti in Abruzzo nella Settimana nazionale della Protezione Civile, in corrispondenza del 13 ottobre, proclamata dall'Onu "Giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali". A Pescara, in piazza della Rinascita, con il coordinamento della Prefettura, tutta la mattina sono rimasti a disposizione gazebo di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Direzione Marittima, XI Reparto Volo della Polizia di Stato, Polizia Municipale, Vigili del Fuoco, Croce Rossa, Servizio 118, Cnsas, associazioni di Protezione civile convenzionate con il Comune. Negli stand disponibile informativo per far conoscere le azioni utili ad affrontare le emergenze. All'Aquila Cittadinanzattiva e 'Save the Children' hanno incontrato gli studenti nella sala Palazzetto dei Nobili. A Francavilla al Mare presentato il progetto 'Comunicare per proteggere', mirato a fornire strumenti da utilizzare nelle diverse fasi del ciclo emergenziale per migliorare comunicazione e informazione nel sistema di Protezione Civile.

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Crollo hotel Rigopiano, il giudice si riserva la decisione sulle archiviazioni

Si e' conclusa davanti al gip del tribunale di Pescara, Nicola Colantonio, la discussione sulle opposizioni alle richieste di archiviazione per 22 indagati nell'ambito del filone principale dell'inchiesta sul disastro dell'Hotel Rigopiano di Farindola. Il gip si e' riservato la decisione, che sara' resa nota nei prossimi giorni. La richiesta di archiviazione da parte della pubblica accusa, rappresentata dal procuratore capo Massimiliano Serpi e dal sostituto Andrea Papalia, ha incontrato l'opposizione dei legali di cinque parti offese. Nel corso dell'udienza hanno preso la parola i difensori degli indagati, i quali si sono associati alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, sottolineando alcuni aspetti tecnici e riportandosi alle memorie depositate nei mesi scorsi. Nella precedente udienza avevano preso la parola i legali che si sono opposti all'archiviazione, alcune delle persone offese e il procuratore capo Massimiliano Serpi. Oggi, in aula, c'erano una ventina di familiari delle vittime che indossavano magliette con le foto dei loro cari impresse su un lato e il numero 29, corrispondente al numero di persone decedute nella tragedia, sull'altro. 

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Confcommercio Chieti, Marisa Tiberio confermata presidente

Marisa Tiberio e' stata confermata presidente di Confcommercio Chieti per il quinquennio 2019-2024. L'elezioni e' arrivata durante l'assemblea ordinaria elettiva di Confcommercio che si e' svolta a Torino di Sangro alla presenza, tra gli altri, del presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli, del vescovo dell'arcidiocesi Teramo-Atri, Lorenzo Leuzzi, dell'assessore regionale al turismo Mauro Febbo e del presidente della Camera di commercio di Chieti Pescara, Gennaro Strever.

''Sono davvero orgogliosa per questa rielezione che arriva dopo cinque anni di grandi progetti e di grandi sacrifici spesi nel risanamento e nella riorganizzazione della Confcommercio - ha detto Tiberio. Altri progetti prestigiosi verranno messi in cantiere nei prossimi cinque anni che avranno come unico comun denominatore la presenza costante sul territorio al fianco dei nostri associati di cui ci prenderemo cura in quanto loro rappresentano il nostro patrimonio ed ai quali esprimo la mia gratitudine. Un grazie particolare, poi, ai consiglieri ed ai collaboratori che sono sempre al mio fianco. Parafrasando Gianni Rodari, se avessi una piccola bottega venderei la speranza''.

''Io sono venuto volentieri a questa assemblea - ha detto Sangalli. L'unico dispiacere che ho e' che non posso votare per Marisa Tiberio perche' se avessi potuto l'avrei fatto piu' che volentieri. Sono qui non soltanto per l'amicizia affettuosa che mi lega alla presidente Tiberio, l'amica Marisa, ma sono qui per testimoniare tutta la riconoscenza di Confcommercio nei confronti di questa donna valorosa che e' impegnata in prima linea per portare avanti il discorso del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti, in una realta' cosi' importante come quella dell'Abruzzo. Marisa e' un elemento importante, fondamentale per la Confcommercio, e la mia presenza vuole proprio significare questo: un riconoscimento ed una riconoscenza ad una donna che per la Confcommercio e' importante''.L'Assemblea ordinaria di Confcommercio ha quindi approvato anche il bilancio 2018 dell'associazione, chiuso in utile.

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Manifestazione Lega, in 1.250 dall’Abruzzo

 Il 19 ottobre dall'Abruzzo partiranno 25 autobus per sostenere Matteo Salvini in Piazza San Giovanni a Roma. E "sara' una delle partecipazioni piu' imponenti della storia dei movimenti politici abruzzesi: 1.250 i militanti che partiranno per dire 'no' a questo Governo delle poltrone". Ad annunciarlo e' il segretario regionale della Lega Abruzzo, il deputato Luigi D'Eramo. "Tutti gli abruzzesi liberi - aggiunge - saranno al fianco del segretario federale Matteo Salvini per protestare contro l'esecutivo piu' impopolare della storia repubblicana, sara' la giornata dell'Orgoglio Italiano contro il Governo dell'inciucio e degli sbarchi e per chiedere a gran voce il ritorno immediato alle urne. Sono orgoglioso che la Lega abruzzese abbia risposto in maniera cosi numerosa. Un successo a testimonianza di un entusiasmo e di un movimento che cresce giorno dopo giorno - conclude D'Eramo -, portando avanti la rivoluzione del buonsenso in tutte le amministrazioni, dai Comuni alla Regione, dove la Lega e' presente".

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Una legge per il Premio Di Venanzo e per il ricordo di Ivan Graziani

Il consigliere regionale e capogruppo Lega, Pietro Quaresimale, si dichiara soddisfatto per l’approvazione della norma che istituisce un sostegno economico agli eventi culturali “Premio internazionale della fotografia cinematografica Gianni Di Venanzo” e “Pigro -  Omaggio al cantante Ivan Graziani". “Era doveroso da parte della Regione riconoscere il valore di queste manifestazioni che da anni celebrano la vita e le opere di due personaggi che hanno dato lustro a Teramo e all’Abruzzo” sottolinea Quaresimale e aggiunge: “Il consenso quasi unanime espresso dall'Aula dimostra che su alcune tematiche fortemente identitarie è possibile, anche in breve tempo, dare risposte concrete”

"Oggi il consiglio regionale su mia proposta ha licenziato il progetto di legge che finanzia il Premio Pigro e il Premio Gianni Di Venanzo con una somma totale di circa 20 mila euro.  Siamo riusciti a dare un sostegno concreto a due importanti realtà culturali del teramano in particolare di Teramo città - afferma Dino Pepe primo firmatario del provvedimento – Sono particolarmente soddisfatto dell’approvazione in aula della legge che ha trovato un’ampia condivisione anche delle altre forze politiche che ringrazio.” Per quanto riguarda il Premio Di Venanzo il contributo verrà riconosciuto all’associazione “Teramo Nostra” che dal 1996 cura l’edizione del premio internazionale di fotografia cinematografica. Mentre per l’organizzazione del Premio “Pigro Omaggio  ad Ivan Graziani “ la Regione concederà un contributo all’Associazione culturale “Pigro” anch’essa impegnata da anni nella riscoperta e valorizzazione del cantautore teramano. “E’ ovvio che si tratta di contributi che andranno istituzionalizzati e confermati nei prossimi anni – aggiunge Pepe – il mio impegno sarà quello di lavorare ad una riforma organica della cultura regionale che tenga conto delle peculiarità del territorio regionale a partire da questi due importanti eventi per Teramo.”

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Consiglio regionale, approvato il Bilancio di previsione 2018-2020 dell’Agenzia Sanitaria Regionale

Approvato a maggioranza il progetto di legge sul "Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio per la fornitura del servizi di energia elettrica dell'anno 2016" e il "Bilancio di previsione 2018-2020 dell'Agenzia Sanitaria Regionale (ASR)". Approvato anche il progetto di legge che stanzia per l’anno 2019 dei contributi per l’organizzazione del  “Premio Pigro- Omaggio a Ivan Graziani” e del “Premio internazionale della fotografia cinematografica Gianni Di Venanzo” che si tengono nella città di Teramo e per la F.I.S.I. (Federazione italiana sport invernali). I lavori sono terminati con l’approvazione all’unanimità della risoluzione del consigliere Smargiassi per l'avvio dell'iter per la nomina dei componenti "dell'Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità"

Il Consiglio regionale ha approvato una proposta di legge che prevede uno stanziamento di 50 mila euro quale contributo alla Federazione Italiana Sport Invernali (comitato abruzzese). “Si tratta – spiega il Consigliere regionale Simone Angelosante - di un contributo mirato alla promozione delle attività sportive giovanili della Fisi, in quanto in Abruzzo lo sci è una gran bella realtà che vanta 2.000 tesserati e 40 sci club regionali. Inoltre, abbiamo oltre 20 atleti che sono “osservati” nazionali per i titoli conquistati, un atleta nella nazionale C, l'aquilana Giulia Di Francesco, Goffredo Mammarella del gruppo sportivo Carabinieri ed è abruzzese il vincitore della gara “Pinocchio sugli sci” che è la massima manifestazione per i giovanissimi italiani e si tratta di Andrea Piccone. Questo finanziamento – sottolinea Angelosante - consentirà ai nostri giovani di praticare lo sci, attraverso le scuole, gli sci club e a partecipare alle gare nazionali che si tengono normalmente sulle piste alpine. Si tratta di un investimento sul nostro futuro sportivo. Altre regioni del nord, da sempre, sostengono questa attività mentre per l'Abruzzo si tratta la prima volta. Lo sci, infine, è un formidabile motore economico del turismo regionale”. A commentare l'approvazione del provvedimento in Consiglio è intervenuto il presidente della Fisi Angelo Ciminelli: “Un doveroso ringraziamento va ai Consiglieri che hanno sostenuto l'attività della Federazione. Un sostegno importante per i nostri ragazzi in questo momento storico dove sono molti gli atleti in vista a livello nazionale. Finalmente, per la prima volta, i nostri ragazzi potranno praticare questo sport avvicinandosi all'agonismo vero, soprattutto a livello giovanile, dove le tante trasferte rappresentano un impegno economico sostanzioso per le famiglie”

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Approvata la nuova legge sull’assegnazione delle case popolari in Abruzzo

Approvata dal Consiglio regionale dell'Abruzzo la Legge all'assegnazione delle case popolari. Tra le principali novità il provvedimento introduce maggiore equità e controlli più efficaci e puntuali in ordine al rispetto dei requisiti di accesso all’alloggio popolare. Una legge che riporta a pari diritti per tutti, infatti, come già avviene per i cittadini italiani, anche gli stranieri dovranno dimostrare il possesso delle condizioni economiche, reddituali e patrimoniali.

La Legge regionale punta anche sull’onestà come requisito. Si propone, infatti, un inasprimento delle cause di esclusione e di decadenza dal beneficio per chi si macchia di reati di vario genere, tra cui quelli contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, l’ordine pubblico, il patrimonio e la persona. L’attuale limite di condanna, superiore a 5 anni di reclusione per l’assegnazione della casa popolare, viene abbassato a 2 anni. Tolleranza zero anche per chi si rende responsabile di allacci abusivi alle utenze domestiche.

Un altro elemento introdotto dalla nuova legge introduce il principio per cui chiunque non rispetti la Nazione, le sue istituzioni e i suoi emblemi, non ha diritto all’alloggio popolare; quindi viene escluso o decade chi si macchia del reato di vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate.

Molti gli aspetti di carattere sociale introdotti, tra questi la decadenza dall’assegnazione dell’alloggio per gli autori di delitti di violenza domestica, mantenendo però il diritto di abitazione per i conviventi. E proprio l'attenzione versi i più giovani il provvedimento garantisce la loro  formazione culturale, inserendo tra le cause di decadenza dal beneficio coloro che abbiano riportato denunce per inosservanza dell’obbligo scolastico per i figli minori.

Un nuovo aspetto della Legge garantisce i coniugi separati: l’iscrizione ai bandi viene aperta anche ai coniugi separati o divorziati, i quali, seppur nominalmente titolari di case di proprietà, non possono usufruirne in quanto assegnate dalla legge all’altro coniuge e si trovano pertanto in forte difficoltà economica e abitativa.

“La legge che ho voluto portare avanti sin dall’inizio di questa consiliatura oggi è diventata realtà – ha commentato il presidente Marsilio -  Un provvedimento legislativo che diventerà sicuramente traccia per le altre regioni d’Italia; con questo passaggio garantiamo più equità e più giustizia nell’assegnazione degli alloggi popolari e si riuscirà a far diminuire, fino all’azzeramento, gli aspetti delinquenziali che affliggono molti quartieri delle città abruzzesi”.

Esprime soddisfazione per l'approvazione del testo il gruppo consiliare della Lega, che con una nota stampa afferma : “Rientrerà da oggi, tra le motivazioni di esclusione, l'estensione, anche per l’estero, della non titolarità di ulteriori proprietà, comproprietà e usufrutto sugli alloggi. È stato inoltre fortemente voluto dalla Lega l'inserimento, come requisito per l'assegnazione della casa popolare, il non aver riportato una condanna definitiva per delitti non colposi per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore a 2 anni. Così come verrà prevista l’esclusione  dall'assegnazione anche per coloro che abbiano riportato una condanna definitiva per i reati contro la pubblica amministrazione, l'ordine pubblico, contro il patrimonio ed i delitti contro la persona. Grazie agli emendamenti presentati dai consiglieri leghisti Vincenzo D'Incecco e Manuele Marcovecchio la nuova legge rende più precisa la disciplina delle dichiarazioni in merito all'attestazione della proprietà, garantendo così maggiore equità e certezze nei controlli dei requisiti. Per quanto riguarda in particolar modo i cittadini stranieri, non basterà più un'autocertificazione su eventuali proprietà all'estero ma occorrerà  presentare una certificazione rilasciata secondo i criteri del regolamento di attuazione del testo unico in materia di immigrazione”. “Fra le altre sostanziali modifiche alla legge vi è l'assegnazione di un punto per ogni anno di residenza a partire dal decimo anno di residenza nei comuni della Regione Abruzzo e fino  ad un massimo di sei punti”. 
“Una legge- dichiarano i consiglieri regionali della Lega- che va incontro ai cittadini onesti, garantendo un maggior controllo nell'assegnazione degli alloggi e che assicurerà un equo trattamento ai suoi beneficiari. Per la Lega e per questo centrodestra vengono sempre e comunque prima gli abruzzesi!”

Opposizioni polemiche

“Abbiamo assistito a una vera e propria gara tra Lega e Fratelli d’Italia a chi manifestava il voto più di estrema destra oggi in Consiglio Regionale, spacciandolo per attenzione alle norme di sicurezza”, così il capogruppo Silvio Paolucci e i consiglieri del Gruppo PD Antonio Blasioli e Dino Pepe, sull’approvazione delle modifiche alla legge regionale n.96/1996 che regola la gestione e l’assegnazione delle case popolari in Abruzzo. “Passa un disegno di legge che non risolve i veri problemi della governance delle Ater – riprendono - ma era ancora una volta urgente dare un segnale di durezza agli alleati romani, intento subito chiaro nelle parole del Presidente Marsilio che si era svenduto alla Meloni a Roma questa legge, perché di fatto non va oltre la propaganda e non affronta i problemi di chi vive dentro una casa popolare”.

“Si tratta infatti di un testo difficilmente applicabile nel concreto, capace di generare caos senza garantire gli assegnatari – così il consigliere Antonio Blasioli, firmatario di tre emendamenti – E’ lontano dalle esigenze di chi vive nelle case popolari, lo dimostra la bocciatura della nostra richiesta di dare subito ristoro dai danni delle recenti ondate di grandine e pioggia a chi si trova a vivere con pesanti infiltrazioni in casa. Avevamo chiesto di stanziare 200.000 euro allo scopo, istanza che aveva sia copertura finanziaria che il parere positivo dalla Commissione Bilancio, ma la maggioranza ha deciso che si dovranno aspettare mesi per ottenerlo, incredibilmente argomentando circa la necessità di aspettare il bilancio, nel 2020”.  

 

 

 

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Facoltà di medicina, studenti vincono ricorso al Tar Abruzzo per l’iscrizione agli anni successivi

 Il Tar Abruzzo, dopo i giudici amministrativi del Lazio, ha accolto il ricorso di alcuni studenti universitari molisani che hanno avanzato richiesta di iscrizione agli anni successivi al primo nelle facolta' di Medicina e Chirurgia presso l'Universita' degli Studi "La Sapienza" di Roma e "G. D'Annunzio" di Chieti e Pescara. Intimata alle universita' la valutazione del piano di studi degli studenti per l'immatricolazione, senza l'obbligo di dover sostenere i relativi test di ingresso essendo questi provenienti da facolta' "sanitarie" (Farmacia, Biologia, Scienze infermieristiche ed altro). Soddisfazione dei ragazzi e delle famiglie che vedono la possibilita' di poter realizzare il loro sogno, grazie all'assistenza dell'avvocato Vincenzo Iacovino e avvocato Vincenzo Fiorini dello Studio Legale Iacovino & Associati, con il contributo del collega Giuseppe Fabbiano. "Si tratta di pronunce che stabiliscono principi di diritto innovativo in tema di immatricolazioni alla facolta' di medicina, che da speranza a diversi studenti cui viene negato il diritto allo studio e la libera scelta della facolta' - spiega Iacovino -. Il Tar Abruzzo oltre ad aver sposato le nostre tesi, ha stabilito un principio fondamentale secondo cui lo studente ha diritto, qualora ci siano i presupposti, di essere iscritto "fuori corso" se ha gia' ottenuto tutte le frequenze obbligatorie ma deve ancora superare gli esami necessari a completare il percorso formativo, o come "ripetente" se deve anche completare le frequenze obbligatorie". Il Tar Lazio, inoltre, ha sostenuto che i test d'ingresso debbano essere riservati solo agli studenti che si affacciano per la prima volta al mondo universitario perche' strutturati sulla scorta di quel bagaglio culturale". Tali pronunce aprono la strada alla concreta possibilita' di poter ottenere l'immatricolazione alla facolta' di medicina a studenti provenienti da facolta' sanitarie

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