Redazione Notizie D'Abruzzo

Fossacesia, bonificate dall’eternit quattro aree in val di Sangro.

Tubi, onduline, frammenti di parti di rivestimenti edili, abbandonati in quattro diversi punti in terreni a ridosso del fiume Sangro, nel territorio comunale di Fossacesia. Ancora una volta l’Amministrazione comunale di Fossacesia è dovuta intervenire e procedere alla bonifica delle aree da circa diversi quintali di eternit, classificato tra le sostanze più pericolose per la salute. Le polveri che si liberano se il materiale è friabile, stato in cui è stato trovato nella vallata del Sangro, una volta nell’aria o in corsi d’acqua può provocare danni alla salute e all’ambiente in generale. “In questi giorni si sono concluse le operazioni di recupero, iniziate nel giugno scorso, subito dopo il rinvenimento dei rifiuti, ed eseguite da una ditta specializzata – precisa il Sindaco, Enrico Di Giuseppantonio -. Interventi che hanno avuto un costo, che andrà ovviamente a gravare sull’intera comunità." E’ davvero incredibile- aggiunge Umberto Petrosemolo, delegato all'Ambiente, che qualcuno, pur nella consapevolezza del serio pericolo che l’amianto può provocare ad altri cittadini e alla natura, pratichi ancora l’abbandono di rifiuti di questo tipo di materiale per evitare di servirsi di aziende specializzate e autorizzate al ritiro a domicilio".

Nel maggio scorso - ricorda il primo cittadino Di Giuseppantonio-, in seguito ad una segnalazione giunta agli uffici del comando della Polizia Locale, in prossimità del bosco a confine con il Fiume Sangro, eravamo dovuti intervenire per recuperare altre sei lastre di cemento amianto, da scarti edili. Sono casi isolati che contrastano sulle buone abitudini della stragrande maggioranza dei nostro cittadini, che invece dimostrano quotidianamente sensibilità verso il decoro e la salvaguardia dell’ambiente di Fossacesia”. Gli uffici e gli enti competenti hanno avviato indagini per identificare coloro che hanno provocato i danni ambientali e se si riuscirà a risalire a loro saranno pesanti sanzioni amministrative previste per legge per chi abbandona eternit sul suolo pubblico. Nei prossimi giorni il sindaco Di Giuseppantonio e Il delegato Petrosemolo terrano una riunione per organizzare una più attenta e scrupolosa vigilanza sull'intero territorio fossacesiano.

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Fidapa Bpw Pescara Portanuova, Simona Corsello è la nuova presidente

Simona Corsello, funzionaria nella Fondazione dell'Ordine degli Avvocati di Pescara è la nuova presidente della Fidapa Bpw (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari - Business and professional women), sezione Pescara Portanuova.

Simona Corsello succede alla presidente uscente Miriam D'Ascenzo, docente di Economia all'Università D'Annunzio di Chieti Pescara.

La cerimonia di passaggio delle consegne si è svolta ieri sera, al Sea River di Pescara, alla presenza di tutte le socie, del sindaco di Pescara Carlo Masci, della presidente del distretto Sud- Est, Anna Elvira Musacchio e di Benedetta Giannella e Dina di Leonardo in rappresentanza della sezione di Teramo.

Dopo il saluto iniziale, la presidente uscente ha evidenziato l'incessante lavoro, svolto nel biennio da tutte le socie, che ha permesso alla sezione Pescara Portanuova di crescere qualitativamente e quantitativamente e di stimolare l'attenzione rispetto a tutte le tematiche basate sul benessere, la giustizia di genere, la cultura. All'interno dei temi discussi, sono stati organizzati diversi convegni-dibattito che hanno spaziato dalla “Violenza ambientale” (documentata dagli scatti fotografici di Stefano Schirato) alle “Possibili strategie per una nuova giovinezza” discusse con Massimo Di Giannantonio, ordinario di Psichiatria all'Università D'Annunzio.

 

La presidente uscente ha ringraziato tutte le Fidapine, e ha consegnato il testimone alla neo presidente Simona Corsello, che lo ha raccolto con entusiasmo ed emozione. “Il prossimo biennio – ha affermato Simona Corsello - sarà caratterizzato da continuità con le attività già svolte, quali ad esempio la carta dei diritti della bambina o i progetti lettura e salute, e con una particolare attenzione alle problematiche del territorio e della cultura, sempre sulla base delle linee-guida del distretto e della presidenza nazionale. La nostra società è caratterizzata da sempre meno giovani - ha aggiunto - ecco perché un importante impegno della Sezione nel prossimo biennio sarà rivolto proprio a coloro che sono i custodi di importanti valori del passato, gli anziani”.

 

La neo presidente ha poi presentato il nuovo direttivo che l'affiancherà, composto da Anna Maria Scarazza (vice presidente), Maria Concetta Di Cecco (tesoriera), Lucia Agata (segretaria), Teresa Laviola Cerimoniera, da Anna Tenti, Barbara BuzzelliMirella MoriconiNisla ForcucciRita Moriconi e Ina Marino (consigliere) e da Ivana CanaleRosaria Ciancarelli e Anna Cutilli (revisori).

 

La serata è stata arricchita anche dall'ingresso di due nuove socie: Claudia Di Nicola, medico anestesista e la professoressa Carla Tontodonati.

 

Nel corso della serata, la presidente del distretto Anna Elvira Musacchio, su incarico del Consiglio Nazionale, ha consegnato l'attestato con il riconoscimento della qualifica di socia onoraria ad Anna Maria Scarazza per la sua incessante opera di proselitismo, quale socia fondatrice della sezione di Pescara nel 2009 e madrina della sezione di Teramo, prima, e Pescara Portanuova nel 2017.

Simona Corsello resterà in carica per i prossimi 2 anni.

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Successo a tutto tondo a L’Aquila per la Giornata dello Sport Paralimpico

Lo sport che include e l’attività sportiva per tutti annullando le diversità nel segno dell’integrazione e della gioia di vivere: questo il messaggio lanciato dal Comitato Italiano Paralimpico che ha archiviato a L’Aquila con un bilancio più che positivo lo svolgimento della Giornata dello Sport Paralimpico all’interno degli impianti sportivi Centi Colella-Centro Universitario Sportivo che ospiteranno fino al prossimo 3 novembre i campionati europei di goalball.

Grazie al bel tempo e alla presenza di pubblico, è stata una rassegna concertata con il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e l’Inail che ha permesso di far conoscere a circa 500 studenti delle scuole elementari e medie il mondo della disabilità a 360 gradi alla presenza dell’assessore allo sport della Regione Abruzzo Guido Quintilo Liris insieme a quella di Mauro Sciulli (presidente regionale CIP Abruzzo), Monica Ciaramellano (vice presidente regionale CIP Abruzzo), Pierpaolo Addesi (azzurro del paraciclismo), Antonello Passacantando (coordinatore educazione motoria, fisica e sportiva per conto del MIUR), Elvia Rega e Daniele Tatonetti (componenti della giunta CIP Abruzzo), Francesco Bizzarri (presidente del CUS L’Aquila e docente universitario), Enzo Imbastaro (presidente regionale Coni Abruzzo), Luigi La Civita (presidente del Panathlon Club di Sulmona) e Maria Giulia Vinciguerra (docente universitario e responsabile del settore sport per conto dell’Università).

Tra gli sport praticati il ciclismo (handbike), il goalball, lo showdown, il judo, il calcio, la danza, l’atletica, il tennis e l’orientiring, più le discipline invernali quelle per non vedenti e sordi ed anche gli sport aderenti alla Fispes (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali). Tutti gli studenti hanno condiviso momenti di gioco e e di spensieratezza a fianco degli atleti paralimpici in rappresentanza di alcune società regolarmente affiliate alle federazioni paralimpiche riconosciute dal CIP.

 

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Pontiggia vince la 18/a edizione del premio ‘Laudomia Bonanni’

 E' Giancarlo Pontiggia con 'Il moto delle cose' (Mondadori Lo Specchio) il vincitore della 18/a edizione del premio Letterario Internazionale "Laudomia Bonanni - Bper Banca", fondato nel 2002. L'autore e' stato premiato oggi presso l'Auditorium del Parco progettato da Renzo Piano, alla presenza del poeta messicano Homero Aridjis, ospite d'onore della manifestazione. La Giuria Tecnica, composta tra l'altro da Renato Minore, Sergio Zavoli, Marco Santagata e Francesco Sabatini, unitamente a quella degli studenti degli istituti scolastici superiori della provincia dell'Aquila, lo ha preferito a Gilberto Isella, 'Arepo' (Book editore poesia) e a Giorgio Linguaglossa, 'Il Tedio di Dio. Viaggio nel paese delle ombre' (Edizioni Progetto Cultura).

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Sulmona, il sindaco Casini preoccupato per i tagli di personale al San Raffaele

"Ho appreso con preoccupazione e rammarico che la clinica San Raffaele di Sulmona ha di nuovo riattivato la procedura di licenziamento per 11 lavoratori (infermieri, operatori socio sanitari, ausiliari e fisioterapisti) per le problematiche inerenti le prestazioni sanitarie della riabilitazione spinale (codice 28), per le quali la Regione Abruzzo non ha ancora adeguato il budget economico per il 2019. Ho convocato un incontro urgente per il 5 novembre alle 10.30 a palazzo San Francesco con i rappresentanti regionali delle parti sociali, i rappresentati dell'azienda San Raffaele, gli assessori regionali Nicoletta Veri' e Piero Fioretti, le consigliere regionali Marianna Scoccia e Antonietta La Porta, il direttore del dipartimento Sanita' e Walfare della Regione Roberto Fagnano, gli assessori e consiglieri comunali, finalizzato ad individuare la soluzione migliore per scongiurare i licenziamenti paventati, che metterebbero a repentaglio la stabilita' economica di molte famiglie e arrecherebbero gravi disagi all'utenza, negando altresi' le indubbie potenzialita' di una struttura che si pone come complementare alla sanita' pubblica completandone l'offerta". E' quanto afferma il sindaco Annamaria Casini

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Cardinal Petrocchi: L’Aquila ha bisogno di ‘giorni nuovi’

"Ho scritto che L'Aquila non ha bisogno solo di giorni in piu', ma di giorni 'nuovi': carichi di 'fertili promesse'. Per sostenere questo processo, occorre tenere la mano al polso degli eventi, registrando il ritmo cardiaco della Comunità". Lo ha detto l'arcivescovo dell'Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi, intervenendo al convegno nazionale "Il terremoto dell'anima", promosso dalla Chiesa aquilana e dalla Caritas nazionale, in corso di svolgimento all'Aquila a dieci anni dal sisma. "La Ricostruzione, per essere autentica e permanente, deve essere integrata ed integrale. Integrata, perche' e' una impresa da condursi al plurale, cioe', come Noi-Aquilani. La ricostruzione di una Citta' e' impresa di popolo. E tutti gli organismi, a livello centrale e periferico, sono chiamati a coordinarsi a servizio del bene comune: che e' bene di tutti e di ciascuno. Nessun Soggetto Istituzionale, da solo, puo' dichiararsi abile a condurre in porto quest'opera immane''.

''Integrale, perche' si tratta non solo di ricostruire le strutture architettoniche, ma anche la comunita' civile ed ecclesiale. Per tutti gli Aquilani vale il motto: non solo ricostruire, ma ricostruirsi - ha spiegato ancora il prelato - In questa prospettiva, risulta fondamentale che tutti gli Attori istituzionali trovino forme di raccordo e di intesa, che consentano di scambiare idee e strategie capaci di favorire dinamiche sananti e processi migliorativi per la vita delle persone e della popolazione. Occorre mobilitare - in forme di buona sinergia - la dimensione religiosa, culturale, sociale e politica (nel senso piu' nobile del termine), sapendo che solo insieme (nessuno escluso) si puo' vincere la sfida che il terremoto ci ha lanciato. Si tratta di un'opera da mettere in cantiere, nel segno della coesione: lo dobbiamo non solo ai nostri compagni di viaggio, ma anche alle generazioni che verranno", ha concluso Petrocchi.

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Il Pescara travolge il Benevento 4-0

Il Pescara travolge la capolista Benevento e spazza le polemiche salvando la panchina del tecnico Luciano Zauri. Dopo un primo tempo giocato in maniera ordinata ma sotto ritmo, nella ripresa bastano i primi 8' per ribaltare la prestazione. Neanche il tempo di fare un giro di lancette, il Pescara scardina la difesa del Benevento. Azione tutta sullo stretto che Memushaj finalizza chirurgicamente alle spalle di Montipo'. Passano appena 7' e sale in cattedra Machin. Prima infila di testa il gol del raddoppio, assistito da Ciofani e poi cala il tris di potenza con una gran giocata. L'ex Roma e' stato molto caparbio nel rincorrere e sradicare una palla a centrocampo dai piedi di Tuia e involarsi a tu per tu con l'incolpevole Montipo'. Nei minuti di recupero c'e' gioia anche per Maniero che su calcio di rigore mette il punto esclamativo sul match.

PESCARA (4-3-2-1): Fiorillo 6 (1' st Kastrati 6); Ciofani 6, Bettella 6, Scognamiglio 6, Masciangelo 5.5; Busellato 6.5, Palmiero 6.5 (34' st Bruno sv), Memushaj 6.5; Galano 6, Machin 8; Borrelli 6 (25' st Maniero 6). In panchina: Campagnaro, Del Grosso, Brunori, Drudi, Pavone, Di Grazia, Zappa, Ingelsson, Bocic. Allenatore: Zauri 7 BENEVENTO (4-4-2): Montipo' 4.5; Maggio 5.5, Tuia 5, Caldirola 5, Letizia 5.5; Insigne 5.5 (31' st Vokic sv), Hetemaj 5.5, Viola 6, Improta 5 (13' st Schiattarella 5.5); Sau 5.5 (26' st Armenteros 5.5) Coda 5. In panchina: Manfredini, Gori, Del Pinto, Sanogo, Basit, Gyamfi, Di Serio. Allenatore: Inzaghi 5 ARBITRO: Baroni di Firenze 6 RETI: 1' st Memushaj, 8' st e 31' st Machin, 48' st Maniero (rig). NOTE: spettatori paganti 3.825, incasso 33.108 euro, abbonati 3.514, rateo 21.507 euro, totale spettatori 7.339, incasso totale 54.615, ospiti 1.332. Ammoniti Borrelli, Busellato, Maggio, Tuia, Machin. Calcio d'angolo 10-7 per il Benevento. Recupero: 1'; 4'.

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Premio Borsellino, consegnati i riconoscimenti dell’edizione 2019

Al momento di ricevere il 'Premio Nazionale Paolo Borsellino', il Capo della Polizia Stato Franco Gabrielli ha ricordato tutti gli uomini e le donne della Polizia che hanno perso la vita, con una menzione particolare. "Per me e' una grande emozione - ha detto - e la sorpresa perche' un premio che porta il nome di Paolo Borsellino, fa tremare i polsi. Se poi la giuria, presieduta da uno che considero uno dei piu' grandi poliziotti (Gianni Savina, ndr) si e' cosi' generosamente espressa nei miei confronti, questo ha un valore davvero significativo. Oggi ricordiamo Paolo Borsellino, davanti a Manfredi Borsellino, in una giornata che e' rivolta a voi giovani, e pensavo ad un messaggio. Il tema e' da che parte stare, ma poi ti tremano i polsi se i modelli sono personaggi straordinari come Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. Questi sono esempi inarrivabili, e allora questo potrebbe essere anche un alibi proprio perche' parliamo di persone incredibili. E allora io propongo un modello, e un esempio un po' piu' vicino a voi". "In quella scorta di Paolo Borsellino - ha sottolineato - morirono in quel luglio del 1992, anche cinque colleghi, e fra questi c'era una poliziotta, Emanuela Loi, che aveva 24 anni. Paolo Borsellino, aveva la sensazione, ci hanno poi detto, che sapeva di essere al centro di un bersaglio. Aveva l'anelito di fare in fretta perche' sapeva che l'orologio della vendetta mafiosa di una efferata organizzazione criminale, aveva deciso che doveva essere fatto fuori con la sua scorta. Quella ragazza di 24 anni, sarda, che aveva scelto di fare la poliziotta sulla scia del desiderio della sorella, che era stata destinata alla scorta del giudice Borsellino, lei cosi' minuta, ma piena di vita, ecco questa ragazza non marco' mai visita, non si tiro' mai indietro, non trovo' mai giustificazioni. Poteva essere destinata a servizi meno importanti, ma voleva esserci perche' aveva scelto da anche e parte stare. Ecco questa io credo sia l'eredita' per ognuno uno di noi e mi auguro e spero per ognuno di voi"

Tra i premiati questa mattina a Pescara, nel corso della 24/a edizione del Premio Nazionale "Paolo Borsellino" anche Pasquale Angelosanto generale dell'arma e comandante dei ROS, che ha voluto ricordare la figura del magistrato palermitano. "Oggi e' importante parlare di mafia - ha detto - e queste manifestazioni servono proprio per diffondere la conoscenza del fenomeno mafioso che va si contrastato con le attivita' investigative ma va anche contrastato con l'impegno della societa' civile che deve evitare questa contaminazione che e' pericolosissima e i giovani in questo sono fondamentali perche' rappresentano il futuro. Noi crediamo in quello che facciamo. Lo dobbiamo a quelli che ci hanno preceduto e hanno pagato anche con la vita il contrasto alle mafie. Questo riconoscimento mi gratifica perche' evoca un grande magistrato che ha pagato anche lui con la vita il grande lavoro investigativo che portava avanti con grande tenacia assieme al collega Giovanni Falcone".

Il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho ha partecipato alla cerimonia di premiazione del "Premio Nazionale Paolo Borsellino", giunto alla sua 24/a edizione, in merito al pronunciamento della Corte Europea dei diritti dell'uomo, seguita poi dalla Corte Costituzionale, secondo i quali l'ergastolo ostativo, cioe' il regime carcerario duro e' contro i diritti umani. "Quello che temiamo - ha aggiunto - e' che quella risposta sia via via dimenticata o si ritenga una risposta eccessiva rispetto alla mafia. La mafia al momento e' dormiente, continua a operare con una strategia della sommersione, ha rilevato che lo Stato ha operato con una reazione forte, ma non per questo dobbiamo credere che la mafia sia piu' buona o la mafia non sia piu' pericolosa come una volta. La mafia e' pericolosissima ed e' pronta a tirar fuori gli artigli se noi ci lasciamo andare ritenendo che essi sono al di fuori di un sistema criminale violento. La mafia tira fuori la violenza ogni qual volta pensa ci sia l'esigenza, e questo lo fa anche oggi perche' ancora oggi ci sono gli omicidi di mafia"

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Pubblica Amministrazione, 100 miliardi di spesa nel 2018 per consumi

L'Italia è la più spendacciona in Europa per i consumi intermedi della pubblica amministrazione, perché secondo l'ufficio studi della Cgia di Mestre per la manutenzione ordinaria, gli acquisti di cancelleria, le spese energetiche e di esercizio dei mezzi di trasporto, i servizi di ricerca-sviluppo e di formazione del personale acquistati all'esterno, la quota annuale per l'acquisto dei macchinari, etc., nel 2018 lo Stato centrale, le sue articolazioni periferiche, le Regioni e gli Enti locali hanno speso 100,2 miliardi di euro.Tra il 2010 e il 2014 la dinamica delle uscite relative a questa tipologia di spesa si era pressoché arrestata: tuttavia, con il superamento della fase più critica dei conti pubblici, tale aggregato di costo, è tornato ad aumentare. Negli ultimi 5 anni, ad esempio, avverte la Cgia, la crescita è stata del 9,2 per cento (+8,5 miliardi in valore assoluto), mentre l'inflazione, sempre nello stesso periodo di tempo, è aumentata solo del 2 per cento. "Malgrado il grande lavoro svolto dalla Consip per rendere più efficiente e trasparente l'utilizzo delle risorse pubbliche, il contenimento della spesa ha funzionato poco o, addirittura, non è stato conseguito", dichiara il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo. "Al netto degli effetti di quota 100 e del reddito di cittadinanza - continua - è chiaro a tutti che se le uscite di parte corrente torneranno ad aumentare, non sarà possibile ridurre in misura significativa il peso fiscale. Nel giro di qualche anno ci ritroveremo, nonostante le promesse che in questi ultimi anni molti politici ci hanno raccontato, con più tasse e una spesa pubblica incomprimibile".Dal confronto con i principali Paesi dell'Unione Europea emerge, inoltre, che siamo i più 'spendaccioni'. Nel 2017 (ultimo anno in cui è possibile la comparazione), per i consumi intermedi la nostra Pa ha speso il 5,5 per cento del Pil, contro il 5 per cento della Spagna, il 4,9 per cento della Francia e il 4,8 per cento della Germania. La media dell'area dell'euro si è attestata al 5,1 per cento del Pil. "Non è da escludere che la ripresa della spesa per consumi intermedi avvenuta in Italia negli ultimi anni sia riconducibile, almeno in parte, agli effetti restrittivi che gli uffici preposti agli acquisti hanno subito tra il 2010 e il 2014", afferma il segretario della Cgia Renato Mason. Non solo, spiega: "è altresì utile ricordare che dopo anni in cui le manutenzioni ordinarie e le riparazioni sono rimaste pressoché bloccate, una volta ridata la possibilità di riattivarle, si è tornati a spendere in misura copiosa, anche perché gli interventi lo richiedevano".Dalla disaggregazione per funzioni della spesa per consumi intermedi emerge come la quota più significativa spetti alla sanità con 33,7 miliardi di euro. Seguono i servizi generali della PA con 16,1 miliardi, la protezione dell'ambiente con 11,7 miliardi di euro, l'istruzione con 7 miliardi e le attività culturali/ricreative con 6,4 miliardi. Questi dati si riferiscono sempre al 2017 (ultimo anno in cui è possibile eseguire questa comparazione) e non tengono conto delle nuove revisioni dei conti pubblici avvenute nel 2019. Trattandosi di costi intermedi non includono, ovviamente, i costi del personale. Analizzando l'andamento delle principali 3 funzioni, osserviamo che nel decennio 2007-2017 la spesa sanitaria nominale, in particolar modo, ha subito un'impennata molto significativa, passando da 24,1 a 33,7 miliardi di euro (+39,8 per cento).In ultima analisi è stata evidenziata la spesa delle principali voci a cui fanno capo le funzioni citate in precedenza. Ebbene, i servizi ospedalieri registrano l'uscita più importante: nel 2017 è stata pari a 16,4 miliardi di euro. Tale voce include gli acquisti di beni e servizi per gestire il sistema sanitario ospedaliero (per il funzionamento, l'ispezione e l'amministrazione). Segue la gestione dei rifiuti con 10,1 miliardi di euro che comprende i costi di raccolta, trattamento, smaltimento e dei servizi di amministrazione, vigilanza, funzionamento o supporto a queste attività. La terza voce di spesa si riferisce ai servizi ambulatoriali che ci sono costati 8,9 miliardi di euro. Questa uscita è andata a copertura dell'acquisto di beni e servizi per gestire il sistema sanitario non ospedaliero (generici/specialisti/paramedici/di ambulanza diversa da ospedaliera) per il funzionamento, l'ispezione e l'amministrazione

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Coldiretti in piazza con gli agricoltori delle zone colpite dal terremoto

Centinaia di agricoltori, allevatori e pastori delle zone colpite dal terremoto della Coldiretti sono arrivati a Roma per offrire in piazza di Sant'Anastasia al Circo Massimo i propri prodotti nel piu' grande mercato delle specialita' contadine sopravvissute al sisma del centro Italia nel 2016. Un'occasione per aiutare la lenta ripresa dei territori colpiti a tre anni dalle scosse e per denunciare che nei paesi ancora svuotati le vendite dei prodotti locali sono crollate del 70%. In difficolta', fa sapere la Coldiretti, ci sono 25 mila aziende e stalle censite nei 131 Comuni terremotati di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, con oltre 100 mila animali tra mucche, pecore e maiali e un rilevante indotto agroindustriale con caseifici, salumifici e frantoi. Tra i settori piu' colpiti c'e' anche l'agriturismo dove e' ancora lenta la ripresa per le 444 strutture nell'area colpita. Una situazione che non ha scoraggiato tanti agricoltori e allevatori che sono riusciti a garantire le principali tipicita'. Basti pensare che la produzione della lenticchia di Castelluccio di Norcia Igp quest'anno e' stata tra i 3-4 mila quintali. Dal ciauscolo marchigiano alle lenticchie di Castelluccio di Norcia, dal pecorino laziale alla ventricina abruzzese, sono solo alcuni dei prodotti portati al maxi mercato dove si sta preparando la pasta all'amatriciana che sara' offerta ai cittadini per ricordare che e' ancora lontano il ritorno alla normalita'. 

 

Anche in Abruzzo nei paesi svuotati dal terremoto e con il turismo in lenta ripresa si registra ancora un crollo del 70% delle spesa che sta soffocando l’economia locale e il lavoro, a partire dagli agricoltori e dagli allevatori che sono rimasti nonostante le difficoltà.

I pesanti ritardi della ricostruzione con le difficoltà abitative delle popolazioni locali e i problemi a far tornare i turisti hanno determinato – sottolinea la Coldiretti - un crollo delle vendite dei prodotti locali che gli agricoltori, a prezzo di mille difficoltà, sono comunque riusciti a salvare dalla macerie garantendo la continuità produttiva e, con essa, una speranza di ripresa in un territorio a prevalente economia agricola che al terremoto ha pagato un conto salato.

 

In difficoltà ci sono 25mila aziende agricole e stalle censite nei 131 Comuni terremotati di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo dove – continua la Coldiretti – c’è una significativa presenza di allevamenti con oltre 100mila animali tra mucche, pecore e maiali, e un rilevante indotto agroindustriale con caseifici, salumifici e frantoi dai quali si ottengono specialità di pregio famose in tutto il mondo.

Tra i settori più colpiti c’è sicuramente – spiega Coldiretti – quello dell’allevamento ma in difficoltà si trovano anche le altre attività a partire dall’agriturismo dove è ancora lenta la ripresa per le 444 strutture che secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat operano nell’area dei quali 42 in Abruzzo, 40 nel Lazio, 247 nelle Marche e 115 in Umbria.

 

“L’Abruzzo è stata una regione doppiamente colpita, perché aveva subito anche il sisma del 2009 – dice Coldiretti Abruzzo – ma nonostante tutto la maggioranza di agricoltori e allevatori che, a prezzo di mille difficoltà e sacrifici, non hanno abbandonato il territorio ferito e sono riusciti a garantire la produzione della principali tipicità tra cui il Pecorino di Farindola e le mortadelle di Campotosto ma anche la ventricina e i salumi teramani fino ad arrivare alla patata turchesa  – ricorda Coldiretti Abruzzo  – Il terremoto ha colpito un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti che occorre sostenere concretamente per non rassegnarsi all’abbandono e allo spopolamento ed è per questo che Coldiretti ha scelto dedicare alle popolazioni colpite la ricorrenza del 75esimo anno dalla sua Fondazione, avvenuta proprio a fine ottobre del 1944. Ma ora è necessario accelerare sulla ricostruzione e garantire una piena ripresa dell’economia, che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo”.

 

Coldiretti Abruzzo ricorda che in Abruzzo le aziende zootecniche direttamente colpite dal sisma 2016/2019 riportando danni importanti alle strutture sono state oltre 400 con una perdita di oltre 40mila avicoli, oltre 8mila capi tra pecore e suini, oltre 200 bovini secondo una elaborazione effettuata sulla base dei dati dell’istituto zooprofilattico d’Abruzzo e Molise. “Ma le aziende in difficoltà che risentono ancora oggi delle conseguenze dirette ed indirette del sisma ancora migliaia – sottolinea Coldiretti Abruzzo – ed è importante affrontare con misure adeguate le conseguenze del terremoto per riportare alla normalità l’Abruzzo e tutte le regioni colpite”.

 

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