Redazione Notizie D'Abruzzo

Alessandrini da Mattarella per il Giorno della memoria delle vittime del terrorismo

Nella giornata di oggi il sindaco Marco Alessandrini ha partecipato alla celebrazione della Giorno della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi, che si è tenuta alla Camera dei Deputati alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con i Presidenti della Camera, Roberto Fico, e del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati e i familiari delle vittime.

La celebrazione odierna ha avuto per il sindaco una particolare valenza, in quanto ha legato a sé diverse circostanze che lo riguardano: si è svolta a pochi mesi dal quarantesimo anniversario dell'uccisione di Emilio Alessandrini, avvenuta a Milano il 29 gennaio del 1979 ed ha ricordato anche i 50 anni dalla strage di Piazza Fontana, di cui il giovane magistrato pescarese condusse l’istruttoria. Quale tributo alla sua memoria il giornalista e scrittore Carlo Lucarelli ha letto alcuni stralci della famosa requisitoria scritta da Alessandrini nel 1974. Un ulteriore tributo è stato poi reso alla memoria di Massimo D’Antona, la cui vedova Olga ha ricordato la figura del marito assassinato 20 anni fa.

 

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Ocse,sul digitale in Italia c’è carenza di competenze basilari

"La popolazione italiana manca delle competenze basilari per prosperare nel mondo digitale". Lacune che si notano "sia come individui che come lavoratori". Lo afferma il rapporto "Skills Outlook 2019 - Thriving in a digital world" dell'Ocse. L'Italia fa parte, assieme a Cile, Grecia, Lituania, Slovacchia e Turchia, del gruppo che accusa il ritardo digitale piu' consistente. E' lontano "il piccolo gruppo" di Stati che guidano la digitalizzazione: Belgio, Danimarca, Finlandia, Olanda, Norvegia e Svezia. L'Italia e' al di sotto della media Ocse in tutti i parametri presi in considerazione: dalla competenze tecniche a quelle necessarie per adattarsi a un mondo in evoluzione, dalla scarsa formazione dei lavoratori (specie tra gli insegnanti) alla capacita' di sfruttare le potenzialita' di Internet. Solo il 36% degli italiani tra i 16 e i 64 anni, afferma il rapporto, e' in grado di usare la Rete in modo "vario e complesso". E' la percentuale piu' bassa tra tutti i Paesi analizzati, la cui media supera il 58%.
"Vario e complesso" non vuol dire saper programmare, ma andare oltre la semplice navigazione. Ad esempio usando applicazioni finanziarie o creando un blog. In Olanda, Norvegia e Svezia, l'80% dei cittadini e' in grado di farlo. Mentre solo Grecia e Polonia avvicinano i risultati italiani.

"L'intensita'" con cui i lavoratori italiani utilizzano l'Ict e' minore rispetto alla maggior parte dei Paesi Ocse. In un punteggio che va da zero a uno, l'Italia e' ferma a 0,2. La media e' allo 0,5 e il vertice (l'Olanda) allo 0,7. Una mancanza che si aggrava nella scuola. Mentre "in diversi Paesi gli insegnanti usano informatica e strumenti digitali con la stessa intensita' di altri lavoratori con istruzione terziaria", in Italia c'e' una forte mancanza di competenze: tre insegnanti su quattro (contro una media Ocse del 58%) avrebbero bisogno di "formazione Ict". E' un punto, questo, su cui il rapporto si sofferma. Perche' "nelle scuola l'uso della tecnologia puo' aiutare gli studenti a sviluppare competenze per un futuro digitale, promuovere metodi innovativi di insegnamento e mitigare l'abbandono scolastico".

Ormai i pc nelle scuole non sono una novita', ma "il semplice accesso ai computer non e' sufficiente per migliorare le prestazioni degli studenti". Dipende da come e quanto il digitale "e' integrato con l'insegnamento". Ecco perche' "le competenze digitali degli insegnanti sono essenziali per sfruttare al meglio le nuove tecnologie". Molti Paesi dovrebbero quindi "rivedere il modo in cui sono integrate nell'insegnamento". Le pecche della formazione non si fermano tra i banchi. "La formazione dei lavoratori e' inferiore agli standard internazionali". Inoltre, "i piu' esposti ai rischi dell'automazione" (cioe' chi compie mansioni poco qualificate sostituibili dalle macchine) ha "meno probabilita'" di partecipare a percorsi che aggiornino le loro competenze per prepararli ai "cambiamenti sociali e lavorativi". Per mitigare i rischi, afferma l'Ocse, il 13,8% dei lavoratori italiani piu' esposti avrebbe bisogno di un periodo di formazione fino a un anno (contro una media del 10,9%), cui si aggiunge un 4,2% che avrebbe bisogno di un percorso fino a tre anni. Questa necessita' di formazione non trova riscontro nella realta': solo il 30% degli adulti italiani, infatti, ha affrontato un percorso di formazione negli ultimi 12 mesi, contro una media Ocse del 42%. Manca, in sostanza, la formazioni continua lungo la propria carriera, soprattutto tra i lavoratori che ne avrebbero piu' bisogno

Quando si parla di competenze, sottolinea l'Ocse, non ci sono solo in ballo quelle strettamente tecniche. Servono anche quelle "cognitive" (dall'alfabetizzazione alle conoscenze scientifiche di base) e "socio-emotive" (come la capacita' di lavorare in modo "collaborativo e flessibile"). Cosa c'entrino con il digitale lo spiega l'Ocse: "Un buon livello" di competenze come queste "consente di sfruttare tutti i vantaggi dell'uso di Internet. In Italia, tuttavia, solo il 21% degli individui di eta' compresa tra 16 e 65 anni ha un buon livello di alfabetizzazione e calcolo ("literacy and numeracy skills"). E' la terza percentuale piu' bassa tra i Paesi analizzati. Solo Cile e Turchia fanno peggio. Sulle competenze "cognitive e digitali", fanno male sia gli under 30 (il 3,2% ha un punteggio PISA basso, contro il 2,3% Ocse) che i 55-65enni (punteggio basso per uno su tre, contro il 17% Ocse). Per evitare diseguaglianze geografiche, conclude l'Ocse con un appello rivolto a tutti i Paesi (e in prima battuta a quelli in ritardo), e' "cruciale" che la trasformazione digitale sia sostenuta "da un forte allineamento tra politiche in materia di istruzione, mercato del lavoro, fiscalita', edilizia, protezione sociale, sviluppo, ricerca e innovazione". In particolare, "le competenze devono costituire la pietra angolare di questo pacchetto di politiche in modo che la digitalizzazione accresca il benessere e la produttivita'".

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Cicloturismo, 61% turisti in Italia viene dall’estero

Paesaggi da sogno, clima mite e un sistema di ciclovie turistiche nazionali di quasi 20 mila chilometri. L'Italia dovrebbe investire di piu' sul cicloturismo per attirare molti cicloturisti, specialmente stranieri. "I turisti stranieri amano visitare l'Italia dalla prospettiva della bici: i cicloturisti - commenta il direttore esecutivo dell'Enit Gianni Bastianelli - provenienti dall'estero battono quelli italiani 61 a 39%". A prediligere la visuale "dalla sella" sono tedeschi, austriaci, francesi, belgi, inglesi, svizzeri e americani che puntano sul turismo active. In crescita anche la vendita dei pacchetti turistici dedicati al bike in Italia da Canada e Corea". L'Agenzia nazionale del turismo italiana, annunciando che attivera' un monitoraggio del cicloturismo in Italia, sara' dal 12 maggio al 1 giugno al Giro d'Italia per promuovere il cicloturismo in sella alle bici elettriche del Giro E con una squadra composta da 33 tra operatori turistici, influencer, blogger e giornalisti selezionati dalle 30 sedi estere Enit in tutto il mondo e capitanata dal campione del ciclismo italiano Massimiliano Lelli. "Abbiamo elaborato attraverso le nostre sedi estere il profilo delcicloturista tipo, si tratta di un adulto tra i 40 e i 50 anni con un livello educativo e reddituale medio-alto. A scegliere il senso di liberta' della bici soprattutto donne e coppie" aggiunge Bastianelli. In 18 tappe verranno visitati sulle e-bike 36 Comuni in 12 regioni (Toscana, Lazio, Molise, Puglia, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto), un percorso attraverso cui l'Agenzia Nazionale del Turismo raccontera' le eccellenze italiane, promuovera' il turismo sostenibile ed esportera' la conoscenza anche dei territori meno noti. La E-Bike Giro Experience di tipo amatoriale partira' dall'Unione Comuni Val Bisenzio in Toscana e avra' un percorso simile a quello della Corsa Rosa mentre gli arrivi saranno gli stessi del Giro d'Italia per permettere cosi' ai team di vivere l'emozione di varcare lo storico arco dei professionisti. La tappa conclusiva del Giro d'Italia E sara' la Croce D'Aune-Monte Avena sulle Dolomiti. "Daro' l'anima del cinghialino dunque non sara' facile battermi" promette Max Lelli, capitano della squadra Enit al Giro E, richiamando il soprannome che gli diede Pier Bergonzi al Giro d'Italia del '91 quando si classifico' terzo, vincendo due tappe in Val Gardena e sul Monviso. "Dopo le esperienze classiche un Giro sulle elettriche e' una nuova sfida con uno sguardo sul futuro" conclude il capitano del Team Enit. Sui social attraverso gli hashtag #TeamEnit #ItalytoEnjoy sara' possibile seguire Enit. 

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Tirocini extracurriculari, via libera alla direttiva in Abruzzo

Via libera alla direttiva che regola l'attivita' del tirocinio extracurriculare in Abruzzo. Gli uffici regionali hanno pubblicato la disciplina che nel dettaglio regola e guida l'attivita' dei soggetti promotori e delle aziende che attivano un tirocinio extracurriculare. L'obiettivo principale della direttiva e' di descrivere le principali modalita' operative di attivazione, di gestione e di verifica in itinere dei tirocini extracurriculari, al fine di consentirne il regolare, efficace ed uniforme svolgimento sull'intero territorio regionale. La gestione e la verifica costante del processo di tirocinio avvengono principalmente attraverso l'attivita' di tutoraggio. 

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Arrestato per usura ad Avezzano dopo aver aggredito un debitore

Arrestato, in flagranza di reato, dalle fiamme gialle di Avezzano un usuraio mentre aggrediva, prima verbalmente e poi fisicamente, un commerciante. Dall'attività di indagine, risulterebbe che il commerciante avrebbe versato all'usuraio, di origine rom, ingenti somme di denaro, a titolo di interessi, che superano abbondantemente il prestito originariamente ricevuto.

Rimasto vittima dell'attività di usura, il commerciante non era più riuscito a far fronte alle richieste di pagamento pretese dai fornitori dell'azienda e a causa della gravissima esposizione economica, ha ritardato anche il pagamento degli interessi pretesi dall'usuraio, il quale, di fronte alla richiesta dilatoria del commerciante e temendo l'infruttuosità dei propri crediti, ha aggredito, anche fisicamente, l'imprenditore. I finanzieri, che stavano videosorvegliando il luogo dell'incontro tra l'usuraio e la vittima, hanno arrestato l'aggressore e condotto la vittima in ospedale

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Anaao contraria all’unificazione dei concorsi Asl in Abruzzo

"Siamo contrari all'accorpamento per una serie di motivi primo fra tutti l'accentramento della gestione concorsuale con conseguente riduzione delle autonomie locali. A noi sembra che nonostante le parole del Governatore Marsilio 'in Abruzzo non si fara' la Asl unica: la gestione della sanita' abruzzese rimarra', nei territori, affidata a quattro Asl provinciali anche tentando un percorso per la revisione del decreto Lorenzin' del 21 marzo scorso, le ASL verranno svuotate della propria 'decisionalita'' anche perche' con il centro unico degli acquisti ci sara' di fatto una unica azienda sotto mentite spoglie". Cosi' il dottor Loreto Lombardi, segretario del sindacato Anaao della ASL L'Aquila, sulla delibera della Giunta regionale che unifica i percorsi di assunzione delle asl abruzzesi. Lombardi, oltre al governatore, Marco Marsilio attacca anche l'assessore regionale alla Sanita' Nicoletta Veri': "Leggiamo in questi giorni che l'assessore vuole ripristinare l'accorpamento dei concorsi regionali cosa tentata anche dalla passata amministrazione che, pero', alla fine ha capito e ritirato la delibera - si legge nella nota -. La ministra Grillo ha sempre gridato ai quattro venti di voler togliere la sanita' dalle mani della politica, ma noi in Abruzzo andiamo sempre controcorrente - continua il medico e sindacalista -. La nostra organizzazione ha sempre creduto in due aree vaste, quella interna con L'Aquila e Teramo e quella costiera con Pescara e Chieti perche' siamo convinti, al pari di numerose Regioni italiane, che le aree vaste siano l'optimum per questo tipo di territorio"

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Rousseau City Lab con Di Maio e Casaleggio a Pescara

Sabato 11 e domenica 12 maggio sbarca a Pescara il Rousseau City Lab, il tour promosso dall'Associazione Rousseau per portare la democrazia diretta e la cittadinanza digitale nelle piazze delle principali città italiane. A Pescara si parlerà di città del futuro, di come cambieranno le nostre vite in ragione dei contesti urbani che andremo ad occupare. L'evento si terrà in Piazza I Maggio, sarà aperto a tutti e completamente gratuito. Il grande gonfiabile di Rousseau è pronto ad accogliere tutti coloro i quali vorranno partecipare e vedere dal vivo i tanti ospiti che prenderanno parte a questa tappa. Come il Vice Ministro dell'economia Laura Castelli, il sindaco di Roma Virginia Raggi, il presidente dell'Associazione Rousseau Davide Casaleggio, e molti altri. Sarà presente anche il vice Presidente del Consiglio, Luigi Di Maio, che interverrà anche la sera a partire dalle 20.30 con altri portavoce nell'ambito del tour #ContinuareXCambiare. Domenica mattina invece a intervenire saranno i tanti portavoce abruzzesi nel Parlamento nazionale, in Regione e nei consigli comunali, che hanno voluto contribuire a questa tappa intervenendo insieme ad alcuni candidati Sindaci, tra cui in particolare la candidata a Sindaco di Pescara, Erika Alessandrini. L'appuntamento è allora in Piazza I Maggio aPescara sabato 11 maggio alle 17 e domenica 12 maggio alle 10. 

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La ricchezza delle famiglie italiane è 9.743 miliardi di euro

A fine 2017 la ricchezza netta delle famiglie italiane è stata pari a 9.743 miliardi di euro, pari a 8,4 volte il reddito disponibile. Lo afferma un rapporto di Istat e Bankitalia. Le abitazioni hanno costituito la principale forma di investimento delle famiglie e, con un valore di 5.246 miliardi di euro, hanno rappresentato la metà della ricchezza lorda. Secondo i dati dell’Ocse, ricorda l'analisi, "questo rapporto è più alto di quello relativo alle famiglie francesi, inglesi e canadesi (intorno a 8), anche se nel periodo il divario si è notevolmente ridotto". Infatti, "negli ultimi anni l’indicatore è gradualmente sceso dal picco raggiunto nel 2013, con un andamento opposto a quello osservato per gli altri paesi" mentre "il livello elevato di quest’indicatore nel confronto internazionale è amplificato dal ristagno ventennale dei redditi delle famiglie italiane". 

Il totale delle passività delle famiglie è stato pari a 926 miliardi di euro, un ammontare inferiore, in rapporto al reddito, rispetto agli altri paesi. Le attività finanziarie hanno raggiunto 4.374 miliardi di euro, in crescita rispetto all’anno precedente, con la loro incidenza sulla ricchezza netta che è risultata tuttavia inferiore a quella registrata in altre economie.Tra fine 2016 e fine 2017 la ricchezza netta valutata ai valori correnti è aumentata di 98 miliardi di euro (+1%), dopo aver registrato riduzioni nel triennio precedente. L’incremento riflette l’aumento delle attività finanziarie pari a 156 miliardi di euro (+3,7%), che ha ampiamente compensato la riduzione di 45 miliardi di euro (-0,7%) delle attività reali, in diminuzione dal 2012, e l’aumento delle passività finanziarie di 13 miliardi di euro (+1,4%).La variazione delle attività finanziarie ha beneficiato prevalentemente dei guadagni in conto capitale, derivanti dalla dinamica positiva dei prezzi delle attività, specialmente degli strumenti azionari. Nel 2017 il contributo alla crescita delle attività finanziarie dei guadagni in conto capitale è stato pari al 2,6% mentre l’acquisizione di nuove attività finanziarie ha concorso per lo 1,1%. Negli ultimi anni la prevalenza dei guadagni in conto capitale rispetto ai flussi di risparmio finanziario si osserva anche in altri paesi avanzati. La diminuzione del valore dello stock di attività non finanziarie di proprietà del settore (-0,7%) va imputata essenzialmente al calo registrato alla fine dell’anno dal valore delle abitazioni (-0,6%) e degli immobili non residenziali (-1,9%), riconducibile alla discesa dei prezzi sul mercato immobiliare.Tra il 2005 e il 2011 il peso delle abitazioni sul totale delle attività è salito dal 47% al 54% per poi ridursi negli anni successivi sino al 49% nel 2017. La tendenza alla discesa dei prezzi sul mercato immobiliare residenziale, in atto dal 2012, ha determinato una riduzione del valore medio delle abitazioni e la conseguente contrazione del valore della ricchezza abitativa. 

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Ricostruzione, incontro per velocizzare le pratiche

Velocizzare la ricostruzione. Di questo si e' discusso nell'incontro istituzionale svoltosi a Roma tra il presidente della Regione, Marco Marsilio e il sottosegretario Vito Crimi. "Grazie al lavoro di coordinamento dei vari soggetti istituzionali fatto nei giorni scorsi dalla Regione, siamo arrivati oggi con un pacchetto definito di proposte da sottoporre al Governo- commenta Marsilio- L'obiettivo comune e' accelerare ricostruzione pubblica in Abruzzo per dare nuovo slancio ai territori colpiti dal terremoto del 2009 e del 2016/17". Le proposte avanzate sono quelle formulate nel corso della Conferenza delle Regioni riunitasi ad aprile e di quelle presentate a maggio durante il confronto che Marsilio ha avuto con i sindaci, gli ordini professionali e l'Ance

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Salvini in Abruzzo per le elezioni amministrative

Il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini sarà alle 19 in Piazza del Mare a Giulianova e alle 21 a Montesilvano, in largo Venezuela (zona grandi alberghi). "La presenza del ministro Salvini a Montesilvano - sottolinea il Commissario provinciale della Lega, Gianfranco Giuliante - va intesa come una visita nel distretto pescarese a sostegno di tutti i candidati di Pescara, Montesilvano e Citta' Sant'Angelo. E infatti saranno presenti tutti i candidati dei tre comuni territorialmente piu' grandi e piu' rilevanti del pescarese in cui si vota il prossimo 26 maggio". "Il vicepremier Salvini - continua Giuliante - ritiene l'Abruzzo intero una regione di assoluto rilievo in cui il centrodestra dovra' continuare a vincere per garantire una filiera istituzionale virtuosa. In tale ottica, in ciascuna provincia, e' stata scelta una piazza baricentrica rispetto a tutti i comuni interessati dal voto, e di qui la scelta di concentrare la visita sul territorio di Montesilvano, dove pero' saranno presenti tutti i candidati alle amministrative di Pescara, Montesilvano e Citta' Sant'Angelo i quali riceveranno il sostegno e il pieno appoggio del ministro".

"In citta' c'e' grande entusiasmo per l'arrivo di Salvini. Personalmente sono molto felice che abbia scelto di essere con noi ancora una volta, dimostrando l'attaccamento alla nostra regione". Il candidato sindaco della Lega per il Comune di Montesilvano, Ottavio De Martinis, commenta cosi' la presenza, domani, del vicepremier Matteo Salvini che sara' alle 21 a largo Venezuela e non al Pala Dean Martin come precedentemente indicato. Una presenza, quella di Salvini, rivolta al sostegno di tutti i candidati sindaci del pescarese alle prossime elezioni comunali. "La coalizione e' compatta e la vittoria del 26 maggio contribuira' a un'azione amministrativa importante per il territorio, grazie alla vicinanza dello Stato, della Regione e della Provincia per risolvere in sinergia le problematiche piu' difficili di una citta' per troppo tempo dimenticata dai precedenti governi regionali e provinciali- aggiunge De Martinis parlando della sua corsa alla poltrona di sindaco- Montesilvano conta circa 54mila abitanti ed e' la terza in Abruzzo: merita sicuramente maggiore attenzione e piu' rispetto. Abbiamo scelto di incontrare il nostro 'Capitano' in Largo Venezuela perche' rappresenta un'area moderna della citta', uno spazio verde, dinamico, luogo di incontro delle persone e del buon vivere. Questa e' la citta' che vorremmo con spazi urbani a misura d'uomo e ragionati per il benessere dei cittadini"

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