Redazione Notizie D'Abruzzo

Elezioni amministrative. A Salle (Pe) Davide Morante eletto sindaco.

A Salle (Pe), la lista Insieme Possiamo vince le elezioni amministrative di domenica 26 maggio. 


"Un clima di ottimismo, concretezza e entusiasmo ha accompagnato la nostra competizione elettorale e continuerà ad essere il tratto distintivo della nostra attività amministrativa. Siamo orgogliosi del risultato ottenuto, della fiducia che ci è stata accordata e di questo ringraziamo i nostri concittadini" afferma il neo eletto sindaco Davide Morante.

Morante, classe 1992 e sin da giovanissimo animato dalla passione per la politica e l'associazionismo, ribadisce così le linee guida del programma elettorale: “Abbiamo in mente un Comune trasparente, solidale, pulito e innovativo. Trasparente: che rispetta i principi di legalità, libertà, uguaglianza e democrazia. Solidale: che non lascia indietro nessuno e valorizza i bisogni e le qualità di tutti. Pulito: che non inquina e non si fa inquinare. Innovativo: che conosce il proprio passato, affronta con coraggio e dignità le sfide del presente e guarda fiducioso al futuro”.

Gli eletti con la lista Insieme Possiamo sono: Claudio Fonzo, Daniele Di Bartolomeo, Pierluigi Di Monte, Roberto Golini, Beniamo Toro, Domenica Accurso, Lorenzo Di Bartolomeo.

"Tutta la nostra squadra sarà impegnata in primo piano per il bene della comunità sallese - prosegue Morante e aggiunge – cosi come prezioso e fondamentale sarà il supporto di Mary Tortoreto, Moreno Passante e Vittorio Di Fulvio, consiglieri non eletti ma che sono a pieno titolo parte integrante del nostro progetto".

"Sono certo infine – conclude Morante - che con gli esponenti della minoranza ci sarà un dialogo aperto e costruttivo, che sia unicamente fondato ad avere il meglio per Salle, i nostri concittadini, il nostro territorio, le nostre tradizioni".




 

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Chieti protagonista dello sviluppo sostenibile

Passa per la citta' di Chieti una parte importante della politica di sviluppo sostenibile della Regione Abruzzo. Il capoluogo teatino, da domani e fino al 9 giugno, sara' infatti punto di riferimento regionale del Festival dello sviluppo sostenibile, manifestazione nazionale che vuole far emergere le politiche di sviluppo sostenibile che stanno portando avanti i territori in tutta Italia. In Abruzzo lo sviluppo sostenibile e' entrato nella programmazione del Por Fesr 2014-2020 con un progetto dell'ammontare complessivo di 23 milioni di euro che da' la possibilita' alle quattro citta' capoluogo della regione di mettere in atto politiche di compatibilita' ambientale e sviluppare il senso di sostenibilita' sociale, culturale ed economica. Le manifestazioni di Chieti nell'ambito del Festival dello sviluppo sostenibile sono state presentate dall'assessore allo Sviluppo economico, Mauro Febbo, dal sindaco Umberto Di Primio, dall'Autorita' di gestione dei fondi europei, Emanuela Grimaldi e dal dirigente della Regione Abruzzo Elena Sico. "Chieti e' una citta' che puo' dire molto in tema di sostenibilita' - ha ricordato l'assessore Febbo - non fosse altro per avere in stato di avanzamento il progetto della smartcity dal quale nasce l'iniziativa Sm@rteate inserita nel Festival dello sviluppo sostenibile. Per dieci giorni le strade del centro storico saranno animate da una mostra itinerante sui progetti piu' importanti in tema di sviluppo sostenibile: dal recupero di edifici storici all'acquisto di bus elettrici".

Lunedi' 3 giugno, dalle 16 al Palazzo della Provincia, la Regione Abruzzo ha organizzato una importante tavola rotonda sullo stato dei progetti sostenibili sul territorio alla presenza del Rapporteur della Commissione europea in tema di fondi Fesr, Luigi Nigri, e la professoressa Maria Lopez Lambas dell'Universita' di Madrid esperta di livello internazionale in tema di politiche di mobilita'. La parte politica istituzionale sara' affiancata anche da una parte ludico-sportiva: domani alle 10 dalla villa comunale partira' la corsa di 250 alunni delle scuole elementari di Chieti con la finalita' di promuovere lo sport come benessere, mentre venerdi' 31 dalle 19 e' prevista la Teatewalking, camminata sportiva di 8,6 chilometri per le strade del centro storico. 

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Sud in svantaggio nell’occupazione e nella partecipazione al lavoro

Le differenze territoriali vedono il Mezzogiorno in costante svantaggio rispetto al resto del Paese sia nell'occupazione che nella mancata partecipazione al lavoro, nonostante gli andamenti alterni registrati durante le recenti crisi economiche. Lo ha rilevato l'Istat nel suo ultimo rapporto relativo agli indicatori del Benessere equo e sostenibile dei territori, riferiti alle province e alle citta' metropolitane italiane, Bes. Le penalizzazioni, secondo l'istituto di statistica, sono risultate maggiori e piu' persistenti per i giovani e per le donne in tutte le aree del Paese, soprattutto nel Mezzogiorno. Il profilo del centro Italia invece e' risultato essere piu' eterogeneo ed evidenzia un sistematico svantaggio per le province laziali, eccetto Roma, che si trovano sempre su posizioni medio-basse, cui fa da contrappeso il vantaggio di alcune province toscane e di Roma, che gravitano su posizioni medio-alte. Riguardo agli infortuni mortali e alle inabilita' permanenti, il 2016 ha segnato un'ulteriore riduzione del tasso, che e' sceso a 11,6 punti per 10mila occupati in Italia contro i 15,4 del 2008. Nel 2016 le cinque province con i valori piu' bassi sono tutte nel Nord-ovest, tra Piemonte e Lombardia: Biella, 4,7 per 10mila, Milano, 5,1, Como, 5,3, Novara, 5,8, e Lecco, 5,9. Le cinque province piu' penalizzate sono al Centro-sud: Vibo Valentia, 32,2, Potenza, 29,8, Nuoro, 27,7, Ascoli Piceno, 27,4, e Arezzo, 25,1. Mediamente, nelle citta' metropolitane i tassi sono piu' contenuti che nelle alle altre province. La piu' penalizzata e' Reggio Calabria, dove gli infortuni sono stati 22,4 per 10mila, quasi 10 punti in meno che a Vibo Valentia.

Questo indicatore ha rivelato una certa eterogeneita' del centro-Italia: una provincia su due si posiziona nel gruppo delle piu' penalizzate, per la restante parte formato da numerose province meridionali, con valori compresi tra il 17,1 di Chieti e il 32,2 di Vibo Valentia, e da una sola provincia del Nord, La Spezia, 18,4 per 10mila. Per contro, Roma e Latina sono nel gruppo dei territori in assoluto meno penalizzati, rispettivamente 6,4 e 9,3 per 10mila. In linea con l'andamento nazionale, il tasso di infortuni mortali e invalidita' permanenti e' risultato essere in diminuzione per la maggioranza delle province italiane. Progressi piu' contenuti della media-Italia sono stati rilevati in quasi tutte le province del Veneto e della Liguria, con riduzioni che variano da -0,1 punti di Rovigo a -4,2 di Belluno, a fronte della contrazione media nazionale di 3,8 punti. In controtendenza, nello stesso periodo, sette province hanno registrato aumenti di diversa entita'. I piu' significativi hanno riguardato Vibo Valentia, 32,2 infortuni per 10mila nel 2016, Nuoro, 27,7, e Siena, 21,3, con incrementi rispettivamente di 5,8, 4,5 e 3,4 punti percentuali. 

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Ingente sequestro di ecstasy, in manette uno spagnolo

Novecento grammi di sostanza stupefacente di tipo ecstasy M.D.M.A. sono stati sequestrati dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Chieti nel tardo pomeriggio di domenica sera a Montesilvano nell'ambito dell'operazione "Cristallo". Arrestato in flagranza di reato un 33 enne di origine spagnola residente in Francia. Il risultato e' frutto di un'accurata attivita' che nasce da informazioni assunte tramite fonti informative dell'ambiente universitario e anche tramite il servizio del Sert Di Pescara, all'esterno del quale sono stati notati comportamenti sospetti. 

La sostanza era sicuramente destinata alla muovi da chietino-pescarese, zona nella quale di recente sono aumentati i controlli in vista di un Rave party in programma a breve.  Si tratta del terzo sequestro eseguito nell'ultimo anno e mezzo per un totale di 3 kg sequestrati: per questo motivo ora saranno condotti accertamenti dai CC del nucleo investigativo di Chieti per capire quali fossero i canali di approvvigionamento e a chi fosse destinata la droga di ottima qualita'. 

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Legge sui trabocchi, Paolucci e Blasioli rivendicano i meriti del Pd

 "La vera notizia e' che la nuova legge sui trabocchi andra' in Aula solo grazie alle opposizioni che hanno sbloccato i lavori in Commissione che altrimenti rischiavano di rimanere ingessati a causa della ripetuta assenza della maggioranza". Il commento arriva dai consiglieri DEM in commissione, Silvio Paolucci e Antonio Blasioli. Con 15 voti favorevoli e le 13 astensioni e' stato infatti possibile approvare la norma emendata. Il Pd sin dall'inizio dell'iter della proposta di legge ha dimostrato la volonta' di contribuire attivamente al miglioramento del testo. "Questa legge che a parole e' prioritaria per la maggioranza di governo ha in realta' smascherato una coalizione fragile e disinteressata, che troppe volte ha disertato le Commissioni rischiando di rendere vana l'azione legislativa. E' grazie ai consiglieri di centro sinistra che il percorso della legge sta andando avanti. L'audizione di associazioni ambientaliste, di rappresentanti del settore turistico-alberghiero, dell'ANCI e di altri portatori d'interesse sono avvenute solo grazie alla nostra insistenza e grazie al presidente della Commissione territorio, Manuele Marcovecchio, che ha accolto con favore le nostre istanze". Paolucci e Blasioli sottolineano inoltre il dato positivo legato all'accoglimento dei commissari di alcuni emendamenti che serviranno a valorizzare ulteriormente il "marchio trabocco". "Delle molte proposte fatte - spiega Paolucci - segnalo la modifica accolta che impone ai gestori dei trabocchi di aprire le strutture alla fruizione turistico-didattica nei 12 mesi dell'anno e la tutela delle caratteristiche storiche dei trabocchi. La maggioranza ha invece negato il confronto sul parametro del dimensionamento delle strutture. Questa presa di posizione rappresenta un segnale grave soprattutto per quei comuni che indicavano percorsi differenti e che sono rimasti totalmente inascoltati".

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Monitoraggio veloce sul territorio locale coi droni

La Giunta regionale abruzzese, su proposta del vice presidente con delega all'Agricoltura, Emanuele Imprudente, ha deliberato un accordo con l'Università degli Studi dell'Aquila per uno studio scientifico di monitoraggio veloce sul territorio locale attraverso l'utilizzo di droni. L'introduzione di sistemi GIS-APR (velivoli a pilotaggio remoto), secondo il progetto del Dipartimento di Ingegneria civile, Edile-Architettura e Ambientale dell'Università dell'Aquila, produce vantaggi notevoli nell'accuratezza della "stima" dei danni e nella riduzione dei tempi per l'acquisizione dei dati di campo. Oltre a raccogliere informazioni, utili a predisporre i piani di prevenzione, sarà anche attivato un gruppo di lavoro che collaborerà con il Dipartimento regionale delle Politiche dello sviluppo rurale e della pesca per elaborare prodotti scientifici utili ad accrescere conoscenze relative al controllo dell'ambiente.

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Opere di Michelangelo Pistoletto false, condannato gallerista pescarese 

Il Tribunale di Pescara ha condannato a 2 anni e 2 mesi di reclusione un gallerista pescarese , accusato di aver contraffatto opere del maestro Michelangelo Pistoletto della serie "Frattali". L'attivita' investigativa e' iniziata nel 2014 dopo la denuncia presentata da Pistoletto al Nucleo carabinieri Tutela patrimonio culturale di Torino, nella quale l'artiste biellese segnalava la presenza sul mercato di numerose opere, evidentemente false, che riproducevano i suoi "Frattali". Le successive indagini hanno consentito di accertare, a fronte di una produzione autentica di 166 frattali grafici e 9 numerici, la circolazione in commercio di oltre 500 opere. Per trarre in inganno i papabili acquirenti, il gallerista corredava le opere false con apocrife dichiarazioni di autenticita'. Proprio questo dettaglio ha permesso agli inquirenti di individuare il gallerista, noto in Abruzzo per avere organizzato negli anni '90 numerosi eventi promozionali delle opere di Pistoletto e, in particolare, per avere allestito, il 28 settembre 2000, la mostra dedicata alle opere della serie "Frattali". Proprio in quelle occasioni - come ricostruito dai carabinieri - approfittando della fiducia del maestro, il falsario aveva appreso alcune delle tecniche di creazione, realizzando le opere false. Complessivamente, sono state individuate 356 opere contraffatte, che in oltre un ventennio sono state acquistate attraverso varie gallerie, case d'asta e siti internet di settore, per un valore economico superiore a 1 milione e mezzo di euro. Nel corso dell'attivita' sono state sottoposte a sequestro 115 opere nonche' i timbri utilizzati per la realizzazione delle false dichiarazioni di autenticita'. Al maestro Pistoletto, che al processo tenutosi a Pescara si e' costituito parte civile per il danno morale e d'immagine, e' stato riconosciuto il diritto all'integrale risarcimento

"L'arte e' l'espressione alta e profonda della societa'. Il falso e' speculazione economica. Forse, a chi ha contraffatto le mie opere era successo qualcosa di grave: solo cosi' si piega una cosa cosi' tremenda". Lo ha detto oggi a Torino l'artista biellese Michelangelo Pistoletto, pittore e scultore, commentando l'operazione dei carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale (Tpc) che ha portato al sequestro di 115 sue opere contraffatte. Si tratta, in particolare, di 'Frattali', lavori caratterizzati da grafici e numeri impressi su vetro. Per aver falsificato e venduto le opere, un gallerista pescarese e' stato condannato dal Tribunale di Pescara a due anni e due mesi di carcere. L'inchiesta era partita nel 2014, dopo la denuncia dello stesso Pistoletto. "Mi avevano segnalato che, sul mercato, c'erano opere che non avevo mai firmato - spiega l'artista - Chi ha falsificato, ha approfittato della mia fiducia. Non mi era mai capitato". "Quel gallerista, con cui ho fatto anche cose interessanti, forse aveva dei debiti - conclude -. E' probabile che gli sia successo qualcosa di grave per aver fatto una cosa cosi' tremenda".

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Ultima serata per 2UEZ con Francesca Mannocchi e Riccardo Noury

Ultima serata per 2UEZ, il ciclo di incontri di maggio che anticipa l’edizione 2019 del Fla-Festival di libri e altre storie. Un appuntamento che accompagna verso temi di estrema attualità, anche alla luce dei risultati delle recenti elezioni europee, nonché delle politiche in tema di accoglienza. Storie, voci, testimonianze, fra Libia, guerra e flussi migratori. 

Intervistati come di consueto da Vincenzo D’Aquino, direttore del FLA, ecco Francesca Mannocchi e Riccardo Noury. Francesca Mannocchi è una giornalista che si occupa di migrazioni e conflitti e collabora con numerose testate italiane e internazionali (L'Espresso, Stern, Al Jazeera, The Guardian, The Observer). Ha vinto il Premio Giustolisi con l'inchiesta “Missione impossibile” (LA7) sul traffico di migranti e sulle carceri libiche. Nel 2018 il documentario diretto con il fotografo Alessio Romenzi è stato presentato alla 75esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Venezia. Ha da poco pubblicato il suo primo libro “Io Khaled vendo uomini e sono innocente” (2019, Einaudi), in cui la tragedia dei migranti viene raccontata dalla voce contraddittoria di un carnefice, vittima del ricatto di un Paese nel caos. Riccardo Noury è il portavoce di Amnesty International Italia, di cui fa parte dal 1980. È autore o coautore di libri sulle violazioni dei diritti umani, in particolare sulla pena di morte e la tortura e ha tradotto e pubblicato in Italia le poesie dei detenuti di Guantanamo. Nel suo blog su “Il Fatto Quotidiano” parla della primavera democratica in Medio Oriente e Africa del Nord, dei suoi protagonisti, delle rivolte e delle repressioni in corso.

Una serata per capire chi sono i trafficanti di uomini e chi “i migranti”, una collettività altrimenti senza volto né voce, che spesso finisce per diventare materiale umano indistinto e senz'anima. 

L’ultima serata di 2UEZ segue quelle con Vincenzo Maisto alias Il Signor Distruggere, Christian Rocca, Andrea Delogu ed Enrica Tesio, Carlo Gabardini e Giacomo Papi. Momenti con libri, musica, arte, gusto e show, con scrittori e giornalisti tra i più amati e affermati dello scenario nazionale. Per presentare i loro nuovi libri e analizzare insieme a Vincenzo d’Aquino, direttore del FLA, il mondo che ci circonda, i suoi problemi e le speranze, le contraddizioni e i sogni. 


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Pescara, quattro giovanissimi fermati con arnesi da scasso

Erano arrivati dal Foggiano a Pescara probabilmente per compiere furti. Ieri sera, nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio, i carabinieri della Compagnia di Pescara hanno denunciato quattro giovanissimi di eta' compresa tra i 16 e 19 anni, originari dalla provincia di Foggia, per possesso di arnesi atti allo scasso. I ragazzi, partiti dalla provincia di Foggia a bordo di autovettura, sono stati fermati per un controllo in via Nazionale Adriatica Nord, nei pressi del quartiere Zanni, e trovati in possesso di un grosso cacciavite, forbici da elettricista nonche' di una centralina elettrica per autovettura, priva di marca e matricola, di cui non ne hanno saputo giustificare la detenzione. Sono in corso ulteriori accertamenti. 

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