Al via la seconda edizione di ComuniCiclabili, progetto che ha già assegnato la bandiera gialla della ciclabilità a 69 Comuni, riconoscendo l'impegno in politiche e interventi concreti per lo sviluppo di una mobilità in bicicletta. In Abruzzo sono 10 le località insignite del riconoscimento, Tortoreto, Corropoli, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto (Teramo), Montesilvano e Pescara, Francavilla al Mare, Ortona e Rapino (Chieti). Primo obiettivo di ComuniCiclabili è incentivare i territori ad agevolare la scelta della bicicletta per spostamenti quotidiani e vacanze. Da quest'anno per candidarsi il comune deve possedere almeno 3 requisiti: uno nell'area infrastrutture urbane ('ciclabili urbane' e/o 'moderazione traffico e velocità'), due nelle aree di valutazione cicloturismo, governance e 'comunicazione & promozione'. Novità tra i parametri di valutazione di quest'anno, la presenza di un assessore con delega allo "Spazio pubblico bene comune". 'Comuniciclabili' propone anche la validità biennale del riconoscimento 'Comune Ciclabile', scelta che, se da un lato permette al Comune di utilizzare al meglio il riconoscimento assegnatogli anche in termini di comunicazione, dall'altro lo incentiva a mantenere e migliorare nel tempo gli standard di ciclabilità che hanno determinato il punteggio, da 1 a 5 bike smile, indicato sulla bandiera gialla. Quanto alla figura dell'assessore con delega apposita "lo spazio urbano - sottolinea Alessandro Tursi, vicepresidente Fiab e responsabile del progetto - è il bene comune per eccellenza delle nostre città e la bicicletta è l'unica vera soluzione per recuperarlo, tutelarlo e valorizzarlo". ComuniCiclabili ha stretto un partenariato con l'INU - Istituto Nazionale di Urbanistica. In Abruzzo le associazioni Fiab hanno contribuito alla pianificazione della mobilità ciclistica regionale, con la proposta di legge sulla mobilità ciclistica concretizzatasi nella LR 8/2013, antesignana della Legge Nazionale 2/2018; la battaglia per la gratuità del trasporto delle biciclette sui treni regionali; la realizzazione del tratto della Ciclovia Adriatica, con il progetto 'Bike to Coast'.
Leggi Tutto »Rapino (PD) su incompatibilità D’Alfonso
“Ancora una volta i grillini hanno dimostrato tutta la loro inconsistenza politica, nonché la loro scarsa conoscenza dei Codici e delle questioni amministrative. Come sempre hanno cavalcando l’onda populista cercando di gettare fango sul governatore d’Abruzzo che, invece, stava solo rispettando e seguendo ciò che sancisce la legge”. Con queste parole il segretario regionale del Pd Marco Rapino interviene sulla decisione presa oggi dal tribunale Civile dell’Aquila, che ha rigettato il ricorso presentato dal Movimento 5 Stelle circa l’incompatibilità fra la carica di presidente e quella di parlamentare di Luciano D’Alfonso.
“In questi mesi abbiamo assistito ad una bagarre indegna delle istituzioni politiche – continua Rapino -, durante la quale si è tentato di gettare fumo negli occhi dei cittadini con l’unico obiettivo di acquisire consenso elettorale. Oggi il tribunale dell’Aquila, però, ha certificato la correttezza dell’operato del Governatore D’Alfonso e ha stabilito che lui, e tutto il centrosinistra, non aveva torto nel dire che le dimissioni sarebbero state presentate nei termini di legge. Ma dopo questa decisione, invece di presentare delle scuse formali, il M5S continua a testa bassa ad ignorare ogni elementare forma di democrazia. E da meno non è Di Stefano, che non è dato sapere a nome di quale partito politico parli, che oggi lancia il suo grido di indignazione come in un teatrino degno della prima Repubblica. Eppure durante la scorsa legislatura regionale, durata sei mesi in più rispetto alla scadenza naturale, grazie a delle forzature, non mi sembra di aver sentito Di Stefano proferire parola. Oggi come allora vogliono usare la data del voto per finalità politiche e ancora come allora saranno gli elettori a sconfessare la loro brama di poltrone. Concludendo, è evidente che i 5 Stelle e Di Stefano stanno solo lavorando per il proprio tornaconto elettorale e che certo non è il rispetto delle regole che ispira il loro agire, ma la volontà di raccattare consensi anche a costo di mentire e smentire loro stessi. Poco importa, loro, se andare alle elezioni sarebbe un dispendio di risorse economiche enorme per gli abruzzesi, l’importante è sfruttare il vento che credono favorevole. Noi, dal canto nostro, possiamo solo affermare che la pazienza e la fiducia nella magistratura pagano sempre. Il PD continuerà a lavorare nel rispetto delle leggi per il futuro dell'Abruzzo e non per il consenso di breve termine”.
Leggi Tutto »Chiusura Iper di Ortona, Di Nardo: Garantire occupazione
Leggi Tutto »"Esprimo grande preoccupazione per le notizie circolate nelle ultime ore sugli organi di informazione, in merito alla possibile chiusura di tre ipermercati abruzzesi appartenenti al gruppo Iper, tra i quali quello di Ortona. Chiedo all'amministrazione comunale di attivarsi immediatamente, nel tentativo di scongiurare l'operazione e in subordine per garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali, eventualmente anche attraverso la ricollocazione dei lavoratori negli esercizi gestiti dalle imprese subentranti". Così Angelo Di Nardo, capogruppo di Fratelli d'Italia, Lega e Libertà e Bene Comune al Consiglio comunale di Ortona, dopo la notizia, diffusa in una nota dalla Federazione Italiana Lavoratori Commercio Alberghi Mense e Servizi, secondo la quale il gruppo Iper avrebbe deciso di lasciare l'Abruzzo, cedendo i punti vendita a Conad Adriatico, in affitto di ramo d’azienda, dandone anche comunicazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
"Invito il sindaco Leo Castiglione ad assumere al più presto dettagliate informazioni - prosegue Di Nardo - e a riferire sull'argomento già nel corso del prossimo Consiglio Comunale in calendario per il 31 luglio".
L'esponente del centrodestra ortonese chiede garanzie per i circa 600 dipendenti del gruppo Iper in Abruzzo. "Considerando che il gruppo Conad, che sembrerebbe interessato a subentrare, non ha più gestioni dirette sul nostro territorio, ma affida la conduzione dei punti vendita ad altre imprese - prosegue Di Nardo - sarebbe fondamentale, qualora l'operazione andasse in porto, verificare l'affidabilità delle imprese subentranti e assicurare le stesse condizioni di lavoro ai dipendenti".
Il capogruppo di opposizione, inoltre, mette in rilievo che, "se le notizie trovassero conferma, sarebbe l'ennesima dimostrazione del fallimento delle scelte strategiche compiute negli ultimi 20 anni in Abruzzo, finalizzate ad attrarre nella nostra regione quei grandi gruppi multinazionali, con le loro cattedrali del commercio, che non generano ricchezza nel territorio e tendono ad uccidere le attività locali".
Secondo Di Nardo, invece, "occorre invertire la marcia e puntare proprio sulle realtà del commercio locale, vero motore di sviluppo dell'economia regionale, oltre che garanzia di qualità per i consumatori abruzzesi".
Di Stefano: al di la’ della sentenza, l’incompatibilita’ di D’Alfonso resta tutta
Leggi Tutto »“La sentenza odierna sull’incompatibilità di D’Alfonso non sancisce la legittimità del suo doppio incarico , che resta assolutamente illegittimo, ma semplicemente, non entra nel merito e rimanda alla sede Parlamentare l’adempimento. Se nella forma i 5stelle hanno avuto torto, nella sostanza continuano ad avere ragione!", lo afferma Fabrizio Di Stefano. "D’altro canto dal 4 marzo ad oggi sono stati almeno 100 i casi di incompatibilità di neo-parlamentari che, senza le astruserie di D’Alfonso, hanno effettuato le loro scelte in ossequio all’art. 122 della Costituzione e senza tenere in ostaggio le istituzioni di provenienza. Per cui la situazione non muta di un millimetro e l’incompatibilita di D’Alfonso sarà risolta nei prossimi giorni dal l’imparziale senso delle istituzioni del Sen. Gasparri e di tutti i componenti della Commissione sulle Incompatibilità del Senato. La sola fortuna del Senatore/Presidente D’Alfonso sono le ferie di Striscia la notizia e delle Iene,altrimenti lo avremmo visto ancora splendido protagonista".
Ispra, 91% Comuni a rischio per dissesto idrogeologico
Sono piu' di 9 su 10 (91%) i comuni italiani a rischio per il dissesto idrogeologico. Percentuale che sale drammaticamente al 100% in nove Regioni, mentre sono oltre 3 milioni (e circa 7 milioni di persone) le famiglie residenti in zone a rischio. Questi dati principali che emergono dalla seconda edizione del rapporto "Dissesto idrogeologico in Italia" in cui l'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) aggiorna la mappa nazionale del rischio, presentato questa mattina in conferenza stampa alla Camera dei Deputati. Si aggiorna dunque lo scenario del dissesto idrogeologico in Italia: nel 2017 e' a rischio il 91% dei comuni italiani (88% nel 2015) ed oltre 3 milioni di nuclei familiari risiedono in queste aree ad alta vulnerabilita'. Aumenta la superficie potenzialmente soggetta a frane (+2,9% rispetto al 2015) e quella potenzialmente allagabile nello scenario medio (+4%); tali incrementi sono legati a un miglioramento del quadro conoscitivo effettuato dalle Autorita' di Bacino Distrettuali con studi di maggior dettaglio e mappatura di nuovi fenomeni franosi o di eventi alluvionali recenti. Complessivamente, il 16,6% del territorio nazionale e' mappato nelle classi a maggiore pericolosita' per frane e alluvioni (50 mila km2). Quasi il 4% degli edifici italiani (oltre 550 mila) si trova in aree a pericolosita' da frana elevata e molto elevata e piu' del 9% (oltre 1 milione) in zone alluvionabili nello scenario medio. Complessivamente, si legge nel rapporto Ispra, sono oltre 7 milioni le persone che risiedono nei territori vulnerabili: oltre 1 milione vive in aree a pericolosita' da frana elevata e molto elevata (Pai - Piani di Assetto Idrogeologico) e piu' di 6 in zone a pericolosita' idraulica nello scenario medio (ovvero alluvionabili per eventi che si verificano in media ogni 100-200 anni). I valori piu' elevati di popolazione a rischio si trovano in Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Lombardia, Veneto e Liguria. Le industrie e i servizi posizionati in aree a pericolosita' da frana elevata e molto elevata sono quasi 83 mila, con oltre 217 mila addetti esposti a rischio. Il numero maggiore di edifici a rischio si trova in Campania, Toscana, Emilia-Romagna e Lazio. Al pericolo inondazione, sempre nello scenario medio, si trovano invece esposte ben 600 mila unita' locali di impresa (12,4% del totale) con oltre 2 milioni di addetti ai lavori, in particolare nelle regioni Emilia-Romagna, Toscana, Veneto, Lombardia e Liguria dove il rischio e' maggiore. Minacciato anche il patrimonio culturale italiano. I dati dell'Ispra individuano nelle aree franabili quasi 38 mila beni culturali, dei quali oltre 11 mila ubicati in zone a pericolosita' da frana elevata e molto elevata, mentre sfiorano i 40 mila i monumenti a rischio inondazione nello scenario a scarsa probabilita' di accadimento o relativo a eventi estremi; di questi piu' di 31 mila si trovano in zone potenzialmente allagabili anche nello scenario a media probabilita'. Per la salvaguardia dei Beni culturali, e' importante stimare il rischio anche per lo scenario meno probabile, tenuto conto che, in caso di evento, i danni prodotti al patrimonio culturale sarebbero inestimabili e irreversibili. I comuni a rischio idrogeologico sono il 91% di quelli italianai, ma : in nove Regioni (Valle D'Aosta, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Molise, Basilicata e Calabria) abbiamo il 100% dei Comuni e' a rischio. L'Abruzzo, il Lazio, il Piemonte, la Campania, la Sicilia e la Provincia di Trento hanno percentuali di Comuni a rischio tra il 90% e il 100%.
Leggi Tutto »Acciano: presentato il progetto Village in a bottle, per la rinascita dei piccoli paesi
Tre paesi uniti per puntare sul rilancio e combattere lo spopolamento. A darsi la mano sono i comuni di Acciano, Castelvecchio Calvisio e San Benedetto In Perillis, tutti nella provincia dell’Aquila. Insieme per partecipare al progetto “Village in a bottle”. L’iniziativa prevede anche una raccolta fondi per la realizzazione di un documentario curato da Oliver Kyr, documentarista tedesco impegnato nelle tematiche ambientali. L’autore che a settembre sarà in Abruzzo per avviare le riprese, lavorerà con Martin Blake uno dei maggiori esperti mondiali di blu economy e insieme all’associazione Borghi in Comune, ispiratore del progetto. Quest’ultimo è stato presentato nel Comune di Acciano alla presenza di tante persone e amministratori del territorio.
“Il video che sarà girato a settembre e poi diffuso sul Web”, ha detto il sindaco di Acciano e consigliere Provinciale Fabio Camilli, “punta sul coinvolgimento emotivo delle persone, soprattutto di quelli che hanno dovuto lasciare il proprio paese per spingerli a sostenere politiche attive contro lo spopolamento e dare il loro contributo alla terra di origine”. Il video che rappresenta il punto di partenza del progetto, sfrutterà le potenzialità del Web proprio per arrivare alle tantissime persone che da questi paesi sono emigrate nel resto del mondo. Insieme al primo cittadino di Acciano anche i sindaci Luigina Antonacci e Gianfranco Sirolli, rispettivamente alla guida di Castelvecchio Calvisio e San Benedetto in Perillis. Al loro fianco l’associazione Borghi in Comune presieduta da Gianni Smarrelli. “Oltre ai comuni che hanno aderito siamo in contatto con altre amministrazioni interessate, auspichiamo che la partecipazione sia più corale possibile”, ha aggiunto Smarelli, “tanto più riusciamo a creare sinergia, tanto più forte sarà il messaggio che manderemo al mondo”. In particolare, le azioni del progetto, dovrebbero interessare anche le seconde e terze generazioni di emigranti che magari, proprio attraverso un loro coinvolgimento, possano arrivare a riscoprire la terra di origine. Alla presentazione ad Acciano hanno preso parte, tra gli altri, il commissario della comunità Montana Sirentina e Sindaco di Molina Aterno Luigi Fasciani e il consigliere Regionale Gianluca Ranieri. Per la raccolta fondi si può fare un versamento al numero di conto corrente postale 1039421381 intestato ad Associazione Borghi in Comune con causale donazione.
Fossacesia, entra in servizio il taxi sociale
Il progetto per il Taxi Sociale a Fossacesia, è diventato una realtà. Domenica sera, in piazza Fantini, il Taxi è stato presentato alla cittadinanza. “E’ un servizio essenziale per la comunità ed era tra i punti del nostro programma politico-amministrativo - ha dichiarato il sindaco Enrico Di Giuseppantonio -. Siamo riusciti a trovare i fondi necessari per dotarci di un veicolo attrezzato che potrà essere utilizzato nei prossimi giorni per offrire un servizio di trasporto per gli anziani e i soggetti più deboli e diversamente abili, favorendo l’inclusione e il miglioramento della qualità di vita dei cittadini con difficoltà motorie”.
Il Comune ha predisposto un regolamento che disciplina le modalità del servizio, che sarà svolto da personale formato. Le richieste dovranno pervenire allo Sportello di Segretariato Sociale. “Il Taxi Sociale – afferma l’Assessore alle Politiche Sociali, Maria Angela Galante - darà un aiuto concreto alle famiglie, che per motivi lavorativi non sono in grado di soddisfare le esigenze di mobilità dei propri anziani. Permetterà a tutti quei cittadini che ne avranno bisogno di usufruire di un servizio di accompagnamento dedicato e flessibile, effettuando viaggi individuali per recarsi presso strutture sanitarie, di riabilitazione o di utilità sociale”.
Calano gli incidenti stradali, ma si registrano più morti
Diminuiscono gli incidenti stradali, ma si incrementa il numero dei morti durante gli scontri tra auto e moto o gli investimenti di pedoni sulle strade italiane, dove c'è sempre più distrazione alla guida e velocità troppo elevata. Il mese di agosto è quello dove si registrano gli episodi più gravi. Non confortano i numeri dell'Istat relativi al 2017, anno che ha visto 174.933 incidenti stradali con feriti, in leggero calo rispetto al 2016, mentre il numero dei morti purtroppo sale al +2,9% dopo la riduzione registrata lo scorso anno. Tra le vittime sono in aumento i pedoni (+5,3%) e soprattutto i motociclisti (+11,9%) mentre risultano pressoché stabili gli automobilisti(1.464, -0,4%). In calo le vittime tra i ciclisti (-7,6%) e chi guida il motorino -(20,7%). Secondo l'Istat gli incidenti e i feriti registrano una lieve diminuzione (-0,5% e -1,0%). Stabile il numero dei feriti gravi: sulla base dei dati di dimissione ospedaliera nel 2017 sono stati 17.309, più o meno come nel 2016 (-0,1%). Il rapporto tra feriti gravi e deceduti è sceso a 5,1 da 5,3 dell'anno precedente. Il numero di morti è aumentato soprattutto sulle autostrade e sulle strade extraurbane (296 e 1.615 morti; +8,0% e +4,5% sull'anno precedente). Un aumento più contenuto si registra, invece, sulle strade urbane (1.467 morti; +0,3%). In base alle stime del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il costo sociale totale per gli incidenti stradali con lesioni a persone, è di circa 19,3 miliardi di euro, pari all'1,1% del Pil nazionale. "La carenza di sicurezza stradale è una piaga sociale, anche perché i costi sociali del fenomeno sfiorano ormai i 20 miliardi di euro, ben oltre un punto di Pil", ha osservato il ministro delle infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli. Il ministro oggi ha annunciato un pacchetto "strade sicure" che "innanzitutto protegge i ciclisti". "Siccome gli incidenti su strade urbane incidono enormemente sul totale, parliamo di oltre 130 mila casi su un totale di poco meno di 175 mila - ha spiegato - il Governo e questo ministero hanno messo a punto proprio partendo dalle città una serie di provvedimenti che ridurranno fortemente gli incidenti e le lesioni". Tra le prime cause degli incidenti, vi sono la distrazione alla guida, il mancato rispetto della precedenza o del semaforo e la velocità troppo elevata (nel complesso il 40,8% dei casi). I mesi estivi si confermano il periodo con il maggior numero di incidenti stradali e vittime, in particolare maggio, giugno e luglio, con picchi di oltre 16mila sinistri e 300 vittime per ogni mese. Agosto è il periodo in cui si verificano gli incidenti più gravi, con 2 morti ogni 100 incidenti. Le violazioni al Codice della Strada più sanzionate risultano l'eccesso di velocità, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza e l'uso di telefono cellulare alla guida. Nel 2017 le prime iscrizioni di veicoli aumentano del 7% rispetto all'anno precedente mentre il parco veicolare cresce dell'1,7%. Le percorrenze autostradali sulla rete in concessione crescono del 2,2% rispetto al 2016, con quasi 84 miliardi di km percorsi.
Leggi Tutto »Ferisce 5 carabinieri e minaccia di sgozzare figli, arrestato a Giulianova
I carabinieri di Giulianova hanno dovuto far ricorso allo spray al peperoncino per avere ragione su un operaio senegalese che ha anche minacciato di sgozzare i quattro figli minorenni. I carabinieri hanno faticato per bloccare un 40enne senegalese al termine di una mattinata movimentata iniziata prima all'interno del proprio appartamento poi al pronto soccorso. Tutto ha avuto inizio alle 5 quando l'uomo tornato a casa in evidente stato di ubriachezza, suscitando paura della moglie che ha subito avvertito i carabinieri. Alla vista dei militari dell'Arma l'uomo e' andato su tutte le furie tanto che il personale medico del 118 e' stato costretto a sedarlo. Al pronto soccorso, il senegalese ha avuto la forza di inveire contro il personale medico e gli stessi carabinieri prima che il sedativo facesse effetto. Il 40enne ha preteso di tornare a casa per "sgozzare i figli". Nel corso dei momenti concitati i militari feriti sono stati costretti ad utilizzare anche uno spray urticante. Le accuse per l'uomo arrestato sono di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale oltre a lesioni personali, nei riguardi di 5 carabinieri, finiti all'ospedale per contusioni varie, oltre a danni alle macchine di servizio dell'Arma.
Leggi Tutto »Fuggono dopo il tentato furto e finiscono fuori strada
Scoperti durante un tentativo di furto in un'azienda, fuggono in automobile e nella corsa si ribaltano con l'auto; a quel punto fanno perdere ogni traccia scappando a piedi. E' quanto accaduto nella notte a Montesilvano. I due hanno tentato il colpo in una carrozzeria di via Cavallotti, ma sono stati scoperti da un operaio dopo aver forzato gli accessi. Sono quindi risaliti sull'auto e si sono dati alla fuga. Nella corsa, all'altezza della rotatoria nei pressi del Bingo, il veicolo si è ribaltato e i due sono scappati a piedi, abbandonando il mezzo. E' stato accertato che l'auto, una Fiat 500, era stata presa a noleggio in Campania. Indagini sono in corso da parte dei militari che, tra l'altro, stanno visionando le immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza.
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