Quattro minori fra 13 e 17 anni sarebbero i responsabili del furto di sei computer portatili sottratti, lo scorso agosto, dalle aule della Scuola Elementare "Balbinio del Nunzio" in via di Marzio. Minorenni terribili e capaci di provvedere a rivendere i pc attraverso un noto sito di annunci. I quattro, denunciati, devono rispondere a vario titolo di furto aggravato e ricettazione. Due di loro sono ritenuti dagli investigatori gli autori materiali del furto, avvenuto la notte del 29 agosto scorso. Gli altri si ritiene si siano occupati di 'monetizzare' la refurtiva attraverso internet, dove hanno trovato ignari acquirenti che, nel corso dell'indagine dei carabinieri, si sono visti costretti a restituire quanto avevano acquistato. Quattro i pc finora recuperati e restituiti alla Scuola che, attraverso la dirigente scolastica, ha ringraziato i militari dell'Arma. I computer erano fondamentali per usare le lavagne elettroniche non piu' utilizzate dal giorno del furto.
Leggi Tutto »#AbruzzoUe, 27 milioni per reti transeuropee tlc
Dall'Unione Europea arrivano oltre 27 milioni di euro stanziati sul bando reti transeuropee di telecomunicazione, nell'ambito del programma Meccanismo per Collegare l'Europa (Mce). Si tratta di uno strumento fondamentale per promuovere crescita, occupazione e competitivita' attraverso investimenti infrastrutturali mirati a livello europeo. L'obiettivo e' sfruttare al meglio le sinergie tra i settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell'energia. Nel bando sono stati pubblicati quattro inviti a presentare proposte per sovvenzioni che riguardano: il Sistema d'interconnessione dei registri del commercio; l'Identificazione e firma elettroniche; lo Scambio elettronico di informazioni sulla sicurezza sociale; il Portale europeo della giustizia elettronica. I progetti dovranno essere conformi con le priorita' e gli obiettivi del programma di lavoro per il 2017 in materia di reti transeuropee di telecomunicazione nel quadro del meccanismo per collegare l'Europa (Connecting Europe Facility, CEF) per il periodo 2014-2020. Il termine ultimo per presentare le proposte e' il 18 maggio prossimo. La documentazione relativa agli inviti e' pubblicata sul sito web del CEF per le telecomunicazioni.
Leggi Tutto »Finanza, blitz anti contraffazione
Un'organizzazione, ispirata a criteri imprenditoriali, in grado di approvvigionare grosse quantita' sia di prodotti gia' confezionati, pronti per la vendita, sia di etichette ed accessori vari che poi dovevano essere assemblati in piccoli laboratori abusivi, anche casalinghi, dislocati sul territorio. Nell'operazione "Bazar", portata a termine all'alba dai finanzieri del Comando Provinciale di Pescara, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di L'Aquila, dieci persone sono state arrestati, quasi tutti con precedenti specifici (1 associata al carcere di Pescara e 9 poste ai domiciliari); due hanno avuto obblighi di dimora nei comuni di residenza; tre, senegalesi, sono ricercati. Dovranno rispondere, a vario titolo ed in associazione, di ricettazione, contraffazione e commercio di prodotti con segni falsi. Recuperati 65mila capi, accessori ex etichette contraffatti, che sul mercato avrebbero fruttato 2 milioni di euro. Sequestrata anche attrezzatura per produrre i capi di vestiario e scarpe. Le misure restrittive di oggi si inseriscono nel contesto di un'articolata indagine che ha portato complessivamente alla denuncia di 41 persone per reati legati alla contraffazione. Gli inquirenti, coordinati dal colonnello Francesco Mora, hanno scoperto che la gang che operava in diverse regioni italiane, con a capo cittadini italiani, aveva evidenti rapporti con la malavita campana, riconducibile ad un noto clan camorristico. La filiera dell'organizzazione malavitosa si muoveva su due livelli paralleli. Il primo composto da italiani che erano al vertice e che nei laboratori di Calabria e Campania producevano le griffe false, e il secondo riconducibile ai senegalesi che si occupavano della vendita al dettaglio della merce contraffatta. L'area di risulta della Stazione di Pescara fungeva da base logistica e dove si vendeva e si custodiva la merce. A due autisti di autobus di linea per Roma e Napoli, di una societa' pubblica, e che fungevano da corrieri per trasportare la merce in Abruzzo, e' stata riconosciuta l'appartenenza all'associazione per delinquere.
Leggi Tutto »Turismo, in Italia vale il 10,2% del Pil
Il ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha inaugurato i lavori presso lo stand Enit - Agenzia Nazionale del Turismo alla fiera ITB di Berlino. La presenza del ministro ha evidenziato ulteriormente l'importanza strategica del turismo in Italia e del mercato tedesco in particolare. Un settore, il turismo, che in Italia vale il 10,2% del Pil e l'11,6% dell'occupazione. Un'Italia che sta crescendo ed è diventata la prima destinazione turistica europea, fra i paesi appartenenti all'area Schengen, per presenze provenienti dai Paesi ExtraUe. Il sentiment dei viaggiatori stranieri che hanno visitato il nostro Paese è molto alto, pari all'82,4%. Questi dati trovano riscontro anche sui social media: l'Italia è il Paese più fotografato al mondo su Instagram, con ben 54,4 milioni di immagini taggate con l'hashtag #italy, Italia.it ha la pagina Facebook con l'engagement più alto in Europa con 31,3 mila interazioni totali a settimana. Volgendo lo sguardo alla Germania vengono rilevati dati estremamente interessanti e positivi a conferma di un amore verso il nostro Paese che dura nel tempo. La spesa turistica dei tedeschi in Italia nel 2016 ha visto un +5% rispetto al 2015; 8,6 è il lusinghiero voto dato dai visitatori tedeschi all'ultimo viaggio effettuato in Italia. Le regioni più visitate sono state Trentino Alto Adige, Veneto, Lombardia, Toscana e Emilia Romagna; quelle maggiormente apprezzate, con il sentiment più alto rielaborato attraverso le recensioni online, sono Basilicata, Umbria, Valle D'Aosta, Trentino Alto Adige e Sicilia. I principali Länder di provenienza dei turisti tedeschi in Italia sono Baviera (33,8%) e Baden-Württemberg (21,3%). L'Italia è saldamente la seconda meta turistica per i tedeschi con un market share del 7,9% ma è importante evidenziare il primato assoluto come meta enogastronomica. Enit ha individuato nella Germania e nel mercato tedesco un'area strategica. Consolidare i mercati maturi è una priorità ed è proprio con questo obiettivo che vanno lette due novità: una innovativa comunicazione digitale e social per intercettare il turismo disintermediato e l'apertura, a breve, di due nuove "antenne" a Monaco di Baviera e a Berlino. Il pubblico tedesco, storicamente profondo e raffinato conoscitore dell'Italia, manifesta un'attenzione crescente verso itinerari meno conosciuti e più sostenibili che consentano di sperimentare la più autentica unicità italiana. Accanto alla consolidata - e importantissima - domanda di turismo montano, culturale e balneare, si è sviluppata una domanda di prodotti turistici nuovi e di modalità nuove per vivere una vacanza. Enit ha quindi sviluppato, tra tradizione e innovazione, una specifica strategia promozionale per i borghi italiani proprio nell'"Anno dei Borghi" voluto dal ministro Franceschini. "L'Italia possiede un considerevole patrimonio culturale diffuso sul territorio - ha dichiarato Franceschini - è riconosciuta e apprezzata nel mondo per la moda, la cucina, il design e per il suo modo di vivere. Questo ci rende una delle mete turistiche più desiderate, un potenziale immenso che deve e può essere sfruttato attraverso una promozione condivisa del Paese, come dimostra il padiglione realizzato da Enit insieme alle Regioni con una visione unitaria che permette a tutte le realtà di mostrarsi sotto il segno dell'Italia". "Enitcontinua ad investire all'estero, dove la nostra presenza rappresenta davvero un asset fondamentale per la promozione del nostro Paese. Proprio in Germania verrà riaperta l'antenna di Berlino e, presso il Consolato, la sede di Monaco di Baviera, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri. Quando parliamo di turismo parliamo a tutti gli effetti di un ampio settore economico caratterizzato non solo dalle istituzioni, ma anche dal mondo dell'impresa. La Germania è il nostro principale cliente, è il paese che da solo ci porta 53 milioni di presenze" ha commentato Fabio Lazzerini, Consigliere Delegato Enit.
Leggi Tutto »Morte di Simone Daita, al via il processo
E' cominciato con l'audizione dei testimoni il processo in Corte d'Assise a Chieti - presidente Geremia Spiniello, giudice a latere Isabella Allieri - per la morte di Simone Daita, avvenuta il 15 marzo 2015 due settimane dopo che l'uomo, 53 anni, fu colpito al volto nella notte davanti a un bar in piazza Vico a Chieti. Per la morte di Daita, sopraggiunta dopo due settimane di coma, i famigliari si sono costituiti parte civile; sotto processo per omicidio preterintenzionale e' finito Emanuele D'Onofrio, 24enne di Chieti, che oggi era in aula, assistito dall'avvocato Roberto Di Loreto. D'Onofrio, che quella notte si fece a sua volta visitare al pronto soccorso ove gli venne riscontrata una contusione al mento, sentito dalla Squadra Mobile durante le indagini ha sostenuto di aver reagito con un solo pugno a un pugno che gli era stato sferrato da Daita. Secondo il medico legale e consulente della Procura di Chieti, Cristian D'Ovidio - che su Daita effettuo' un'ispezione cadaverica - furono invece due i colpi "scientificamente provati" sul viso della vittima; quando cadde a terra, ha ricostruito il medico, Daita aveva gia' perso i sensi. Un quadro emorragico esteso quello riscontrato. Prima della colluttazione con D'Onofrio, Daita quella notte si sarebbe rivolto a un amico dell'imputato. "Mi ha chiesto una sigaretta, ma non la avevo, ha detto che mi avrebbe aspettato fuori - ha riferito il testimone in aula - Mi ha minacciato. Ho deciso di ignorarlo perche' temevo una reazione". Ai giudici ha poi detto di non aver visto il momento in cui Daita fu colpito. "Dopo che e' caduto a terra si e' formato un capannello, ci siamo avvinati tutti per sincerarci delle sue condizioni". Una ragazza presente quella sera ha riferito che Daita era "alterato" e che rivolgendosi a D'Onofrio "parlava strano ed Emanuele era infastidito". "Daita ha colpito Emanuele - ha raccontato la ragazza - gli si e' buttato addosso e gli ha dato un pugno. Sono andata nel gazebo, ero di spalle, ho sentito un tonfo e Daita era per terra". La prossima udienza e' stata fissata al 12 giugno per ascoltare altri testimoni.
Leggi Tutto »Ovidio 2017, spiraglio per le risorse in arrivo dal Governo
Le celebrazioni per il bimillenario della morte di Ovidio entrano nell'agenda politica del governo. Il sottosegretario ai Beni culturali e al Turismo Antimo Cesaro ha assicurato che seguira' per conto del ministro Dario Franceschini l'iter legislativo per il finanziamento delle iniziative legate alla celebrazione del Bimillenario della morte di Ovidio. Le rassicurazioni sono arrivate durante l'incontro che l'assessore ai Grandi Eventi della Regione Abruzzo, Andrea Gerosolimo, e il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, hanno avuto con il rappresentante del Governo. "Quanto ci ha riferito il sottosegretario Cesaro e' per noi molto importante - ha dichiarato Gerosolimo - perche' mostra importanti aperture da parte del governo per un evento che potrebbe fungere da traino per l'intera economia del centro Abruzzo. C'e' poi un passaggio politico importante - prosegue l'assessore - perche' il sottosegretario Cesaro e' stato direttamente delegato dal ministro a seguire gli eventi legati a Ovidio 2017, a conferma di una rinnovata volonta' dell'esecutivo di stare vicino alle esigenze dell'Abruzzo". "Ho apprezzato molto la qualita' e la varieta' degli eventi previsti per le celebrazioni dell'anno ovidiano, alcune delle quali, come quella che coinvolgera' l'Universita' di Costanza, dal grande valore scientifico - ha affermato il sottosegretario Cesaro - Seguiro' personalmente le ultime tappe dell'iter legislativo della legge che attribuira' i finanziamenti a questo appuntamento che, sono certo, rappresentera' per Sulmona e tutto l'Abruzzo una grande occasione di rilancio turistico"
Leggi Tutto »Metanodotto esploso a Mutignano, nessuna responsabilità per i tecnici Enel
In merito al procedimento penale relativo all'esplosione del metanodotto in localita' Mutignano a Pineto nel marzo 2015, Enel precisa, in una nota, che per tutti i propri dipendenti inizialmente coinvolti nelle indagini il pubblico ministero ha formulato richiesta di archiviazione. Le indagini hanno infatti escluso ogni responsabilita' a carico dell'azienda.
Leggi Tutto »Hotel Rigopiano, esposto sull’inserimento di una vittima nell’elenco dei superstiti
I famigliari di Stefano Feniello, una delle 29 vittime della tragedia dell'hotel Rigopiano di Farindola travolto da una valanga il 18 gennaio scorso, hanno presentato un esposto in Procura nei confronti del Prefetto di Pescara, di una funzionaria della Protezione civile e del sottosegretario di Stato Federica Chiavaroli. Obiettivo e' fare luce sulla vicenda del nome di Stefano, inserito erroneamente in una lista contenente i nomi di cinque superstiti che avrebbero raggiunto l'ospedale a breve. Obiettivo della famiglia del giovane - originaria di Valva - assistita dall'avvocato Camillo Graziano, e' capire "se si sia trattato di un madornale errore di comunicazione o se vi sia qualcosa di poco chiaro che noi non conosciamo".
Nel pomeriggio di venerdi' 20 gennaio, durante una comunicazione ai famigliari dei dispersi da parte del Prefetto e di una funzionaria di Protezione civile, il nome di Stefano era stato inserito nella lista di cinque persone estratte vive dai resti dell'hotel, che sarebbero arrivate a breve in ospedale a Pescara. Il sabato mattina, riferisce l'avvocato Graziano, il sottosegretario Chiavaroli avrebbe tranquillizzato la madre di Stefano dicendole che avrebbe presto rivisto il figlio. Ma Feniello in ospedale non e' mai arrivato. Il suo corpo e' stato estratto quattro giorni dopo il ritrovamento della sua fidanzata, Francesca Bronzi, una degli undici superstiti. "Francesca - spiega il legale - ha raccontato che Stefano era vicino a lei, che aveva riconosciuto il suo orologio e che, pur non potendosi muovere, era riuscita a toccare la sua mano. Abbiamo chiesto anche ai soccorritori, ma ci hanno detto che Stefano non era nel punto indicato dalla ragazza. Successivamente abbiamo appreso dalla stampa che forse Stefano era a quattro o cinque metri da Francesca. Vogliamo capire perche' il nome di Stefano era in quella lista e che sia fatta luce su queste discordanze".
Leggi Tutto »Rapina le poste e ruba 50 euro
Ha rapinato l'Ufficio Postale di via Tirino a Pescara, ma si e' dovuto accontentare di appena cinquanta euro. E' accaduto nella tarda mattinata alle 13.30 quando nei locali dell'agenzia Postale si e' presentato un giovane, con il volto travisato e che, armato di un taglierino, si e' diretto ad una delle casse, facendosi consegnare da un dipendente cinquanta euro, prima di fuggire a piedi per le vie adiacenti. Non ci sono stati feriti. Le indagini sono affidate ai carabinieri che potrebbero trarre spunti per le indagini dalle immagini del circuito di video sorveglianza e dalle testimonianze dei presenti
Leggi Tutto »Agenti aggrediti al carcere di Pescara, Nardella (UIL PA) lancia l’allarme
"Risultano piu' gravi di quanto si pensasse le condizioni del Sovrintendente aggredito dall'ex pugile. Sottoposto a delicato intervento chirurgico per ricomporre la frattura alla mandibola il basco blu, con una prognosi che non e' ancora possibile conoscere, sara' costretto a restare immobile per moltissimo tempo". A commentare il fatto e' Mauro Nardella Vice Segretario regionale UIL PA polizia penitenziaria. "Ci spiace dover rimarcare la difficile condizione che si e' venuta a creare in un carcere che da tutti e' dichiarato istituto modello" - spiega il sindacalista-. "Due aggressioni in pochi giorni rappresentano, purtroppo, solo la punta di un iceberg per il carcere pescarese. La mancanza di personale comincia a far sentire i suoi effetti- continua Nardella- A tal proposito non aiutano gli esodi di massa di personale verso altri lidi ( 4 agenti risultano utilizzati per la tutela del sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli; un'altra unita' sarebbe stata definitivamente distaccata presso il tribunale cittadino mentre diversi altri o sono andati in quiescenza o ci stanno per andare). A peggiorare ancor piu' la situazione vi e' il sempre piu' venir meno del prezioso supporto di quella sorta di automazione che avrebbe dovuto alleviare il lavoro dei poliziotti penitenziari ma che, stante quanto riferito dai dirigenti sindacali locali, sta facendo acqua da tutte le parti".
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