Redazione Notizie D'Abruzzo

Nuovo filone di inchiesta per l’indagine sugli appalti nella Marsica

Nuovo filone di inchiesta della procura della Repubblica di Avezzano su presunte irregolarita' in numerosi appalti nella Marsica che vede coinvolti amministratori locali ma anche il livello politico regionale di centrosinistra.

I poliziotti della Squadra Mobile della questura dell'Aquila, diretti dal dirigente Gennaro Capasso, nel massimo riserbo hanno effettuato nei giorni scorsi quattro perquisizioni domiciliari ai danni di altrettante persone indagate: si tratta dell'ex vice sindaco con delega ai Lavori pubblici di Canistro, Paolo Di Pietro, attualmente consigliere comunale della maggioranza guidata dal sindaco Angelo Di Paolo, ex consigliere e assessore regionale ai Lavori pubblici, del quale Di Pietro e' stato collaboratore di staff; dell'amministratore delegato del Consorzio acquedottistico marsicano (Cam) Giuseppe Venturini; del sindaco di Casacanditella, Giuseppe D'Angelo; dell'imprenditore teramano Emiliano Pompa.

Le perquisizioni effettuate martedi' scorso, in particolare dal servizio criminalita' organizzata guidato dal sostituto commissario Sabatino Romano, hanno portato al sequestro di documenti e computer che sono gia' al vaglio di esperti nominati dai pm titolari dell'inchiesta, Roberto Savelli e Maurizio Maria Cerrato. Secondo quanto si e' appreso, nel caso di Canistro l'inchiesta riguarderebbe gli appalti per i lavori ai cimiteri ai tempi in cui Di Pietro era assessore ai Lavori pubblici con il sindaco Antonio Di Paolo, figlio di Angelo. Nel caso del comune chietino le indagini avrebbero fatto emergere irregolarita' in alcuni appalti.

Le ipotesi di reato sarebbero riferite alla turbativa d'asta, ma anche alla corruzione. Nei filoni gia' noti sono finiti nel mirino della procura marsicana appalti nei Comuni di Ovindoli (con le perquisizioni all'ex sindaco Pino Angelosante e al suo vice Marco Iacutone), Cappadocia (coinvolta l'ex sindaco Lucilla Lilli) e Cerchio, con il sindaco, Gianfranco Tedeschi, quest'ultimo ex presidente del Cam.

L'inchiesta, che conta gia' una decina di filoni, vede tra gli indagati nomi eccellenti come il consigliere regionale Lorenzo Berardinetti, sindaco di Sante Marie e l'assessore regionale ai Lavori pubblici Donato Di Matteo, raggiunti da un avviso di garanzia nel novembre 2016 per gli appalti legati al grande progetto relativo alla costruzione di un impianto sciistico che da Cappadocia collega Ovindoli e l'Altopiano. Qualche mese fa, la Squadra Mobile aquilana aveva gia' dato seguito a un decreto di acquisizione documentale al Comune di Canistro. All'epoca si parlo' dei fondi arrivati proprio dalla Regione per il dissesto idrogeologico. Le indagini sono in pieno svolgimento e ai attendono sviluppi.

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Rifiuti speciali e gattini gettati in sacchi in una discarica abusiva

Gettano rifiuti speciali e sei gattini nello spazio retrostante il canile di via Raiale, aPescara. E' intervenuta la Polizia Municipale che, dopo una segnalazione, ha sequestrato l'area, colma di materiale proveniente dalla dismissione di un capannone industriale, stipato in sacchi. Resti di amianto, pneumatici e altri inquinanti, tutti materiali che e' vietato immettere nel ciclo urbano dei rifiuti. Dall'interno di uno dei sacchi dei miagolii: una volta aperto sono stati trovati cinque gattini appena nati e un sesto ormai morto. Con la collaborazione dei volontari della Lega del Cane che gestisce il vicino canile, i cuccioli vivi sono stati trasferiti in un centro veterinario attrezzato. Nel frattempo, attraverso la targa del mezzo che ha scaricato il materiale, notato da alcuni cittadini, e' iniziata un'attivita' di ricerca degli esecutori che ha consentito di risalire alla proprieta' del furgone. Ora sono in corso le indagini per risalire agli utilizzatori del mezzo e, dunque, a coloro i quali hanno abbandonato i rifiuti e gli animali nella zona. 

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Bloccati dai carabinieri mentre preparavano una rapina

I carabinieri i Francavilla al Mare hanno arrestato in flagranza di reato D.L.V., 22 anni e N.I. 21 di 21, con l'accusa di tentata rapina, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. Entrambi sono stati rinchiusi nel carcere di Chieti. I due, poco prima delle 8 di questa mattina erano stati notati da una pattuglia dei Carabinieri mentre percorrevano le vie del centro rivierasco a bordo di uno scooter risultato rubato a Pescara un mese fa. A un certo punto hanno parcheggiato lo scooter e si sono nascosti nelle siepi in prossimita' di una banca indossando uno scaldacollo per nascondere il volto e guanti neri, pronti probabilmente a fare irruzione ella banca che di li' a poco avrebbe aperto al pubblico. E' quando hanno visto l'auto dei carabinieri avvicinarsi, pero', che i due sono fuggiti. Raggiunti dai militari, dopo una breve colluttazione sono stati arrestati. Lungo il percorso della fuga sono stati recuperati lo scaldacollo, una maschera di carnevale in gomma, i guanti ed una pistola da salve priva di tappo rosso.

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Lite in famiglia nel Pescarese finisce a coltellate, due persone in ospedale

Una lite in famiglia tra zio e nipote finisce a coltellate: il bilancio e' di due feriti. L'episodio e' avvenuto nella notte, a Loreto Aprutino, in un'abitazione di contrada Bufarale. In ospedale sono finiti un 49enne ed un 53enne, entrambi di origini romene. Il primo ha riportato ferite da arma da taglio ed e' ricoverato nel reparto di Chirurgia toracica dell'ospedale di Pescara. Secondo una prima ricostruzione, nipote e zio - il 59enne e' arrivato in Italia dalla Romania poco tempo fa - hanno iniziato a litigare per futili motivi al termine di una cena. Il primo avrebbe preso a pugni il secondo, che, per difendersi, avrebbe colpito il parente al fianco con un coltello. Entrambi hanno raggiunto l'ospedale autonomamente. Il 49enne e' ricoverato con una prognosi di 21 giorni. Ne avra' per tre settimane anche il 53enne, che e' stato dimesso.

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L’ex sindaco di Pescara Carlo Pace investito da una macchina

Investito da un'automobile, mentre attraversava la strada a Pescara, l'ex sindaco del capoluogo adriatico, Carlo Pace, primo cittadino dal 1994 al 2003. L'incidente e' avvenuto nel pomeriggio in via Silvio Pellico. Subito soccorso dal 118, Pace, 81 anni, ingegnere in pensione, e' stato trasportato in ospedale. Secondo una prima ricostruzione, l'ex sindaco stava attraversando via Pellico quando e' stato travolto da una Peugeot 106 guidata da un 65enne di Pescara che percorreva la strada in direzione Sud-Nord. Piuttosto violento l'impatto, tanto da provocare la rottura del parabrezza dell'auto. Al termine degli accertamenti i medici hanno riscontrato alcune fratture. Carlo Pace e' ricoverato nel reparto di Ortopedia dell'ospedale di Pescara, con una prognosi di 40 giorni. 

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Chiavaroli: l’Abruzzo risolva i problemi dei suoi porti

"Affinche' la Regione Abruzzo possa sfruttare tutte le potenzialita' che vengono dal mare, deve avere i suoi porti al 100% delle possibilita' e, quindi, risolvere anche i problemi che ne hanno compromesso la funzionalita'": cosi' il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli, intervenuta al convegno "Il Corridoio Est-Ovest nella portualita' della Marco Regione Adriatica". Presenti, tra gli altri, il presidente dell'Autorita' di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centrale, Rodolfo Giampiero, il consigliere regionale con delega ai Trasporti Camillo D'Alessandro e i presidenti delle Camere di Commercio di Pescara e Chieti Daniele Becci e Roberto Di Vincenzo. "Un convegno importante - ha aggiunto il sottosegretario - nel quale finalmente parliamo di prospettiva. Ma il tema piu' importante discusso oggi - ha dichiarato - e' stato come far diventare l'Abruzzo una piattaforma logistica che possa beneficiare della fortuna di essere al centro di corridoi importanti avendo il mare. La pianificazione deve essere fatta in una logica di sistema dove i porti dell'Adriatico costituiscono un sistema e non sono in concorrenza fra loro. L'Abruzzo ha questa grossa opportunita', ma deve lavorare ora per risolvere i problemi che affliggono i suoi porti".

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Lavoro, un piano straordinario per l’Abruzzo

Un Piano straordinario per l'occupazione in Abruzzo nel quale convogliare tutte le misure di politiche attive del lavoro. Lo ha annunciato l'assessore regionale alle Politiche del lavoro, Andrea Gerosolimo, nel corso della seduta del Cicas (Comitato Interventi per le Crisi Aziendali e di Settore). "Il Piano - ha detto Gerosolimo ai sindacati e ai rappresentanti degli imprenditori - potra' contare su risorse per 32 milioni di euro che sono aggiuntive a quelle del Fondo sociale europeo che gia' presenta un'impostazione votata ad un'apertura del mercato del lavoro. Nel Piano - ha proseguito - guardiamo con attenzione ai lavoratori maggiormente colpiti dalla crisi e agli over 30. A queste due linee di intervento si aggiunge poi quella che si riferisce ai giovani Neet sotto i 29 anni, quella generazione di Garanzia Giovani che in Abruzzo ha fatto registrare numeri straordinari, che sara' oggetto di un nuovo intervento specifico su tirocini e altro dopo che la Commissione europea ufficializzera' il rifinanziamento del programma".

Il Piano straordinario si muove su sei linee di intervento: l'assegno di ricollocazione, che in Abruzzo potra' contare su oltre 13 milioni di euro aggiuntivi rispetto ai finanziamenti nazionali, questo perche' e' in corso di definizione un'intesa con Anpal per allargare la platea dei soggetti coinvolti; i tirocini formativi per 6 mesi; percorsi formativi per la qualifica; riqualificazione dei lavoratori con 120 ore di modulo; il rifinanziamento di Garanzia Over che presenta numeri di altissimo livello e, infine, il coinvolgimento di 4500 disoccupati aderenti a Garanzia Over e iscritti a Borsalavoro Abruzzo che saranno chiamati a partecipare a corsi di orientamento e formazione attuati dagli organismi di formazione accreditati. "E' un Piano - ha detto Tommaso Di Rino capo dipartimento Lavoro ai membri del Cicas - che consentira' di raggiungere almeno 20 mila disoccupati abruzzesi, e siamo pronti a vigilare su concretezza ed efficacia delle azioni di politica attiva del lavoro finanziate". Il riparto delle risorse indicato nel Piano straordinario del lavoro "non e' un elemento immodificabile", ha concluso Gerosolimo, "nel senso che le risorse allocate in ogni singolo intervento possono essere spostate a seconda delle esigenze che presenta il mercato del lavoro. E' un'operazione che naturalmente fara' il Cicas in ossequio al quel principio di condivisione che stiamo portando avanti". 

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Corecom Abruzzo e sicurezza sulla rete, gli studenti si sentono protetti

Studenti abruzzesi informati, ma non troppo, su uso e rischi delle nuove tecnologie. Emerge da un'indagine conoscitiva condotta su oltre 5000 studenti delle scuole secondarie di secondo grado da abruzzesi condotta da Co.Re.Com. Abruzzo in collaborazione con l'Unicef, patrocinata dal Comune di Pescara e con la collaborazione della Polizia Postale, dell'Ufficio Regionale Scolastico e dell'Arit. La presentazione stamani, nella sala consiliare del Comune di Pescara. Nello specifico, dall'indagine si e' potuto constatare che i giovani "si sentono sicuri" quando navigano online, infatti oltre il 60% dichiara di conoscere i rischi della rete e di essere capace di starne lontano. Tale risultato e' sicuramente anche frutto di una "cultura della propria tutela online" che si e' diffusa grazie ai continui interventi formativi da parte degli adulti; infatti, oltre il 65% dei ragazzi intervistati ha dichiarato di aver ricevuto insegnamenti e suggerimenti in merito e, nella fattispecie, tali indicazioni sono state fornite da genitori (circa il 67%) - che, negli ultimi anni mostrano sempre una maggiore attenzione all'argomento - esperti del settore (35%) e dagli insegnanti (33%). Benche' i ragazzi, dicano di sentirsi sicuri mentre navigano online, risulta interessante il fatto che oltre il 48,5% dichiara, comunque, il desiderio di voler conoscere eventuali pericoli e insidie nascosti nella rete e che il 28,3% vorrebbe approfondire gli aspetti positivi di internet per sfruttarne al meglio le potenzialita'. Viene, pero', confermata anche la tendenza che negli ultimi mesi ha destato molto clamore sulle cronache locali e nazionali, quella legata all'hate speech (incitamento all'odio) in quanto oltre il 46% dei ragazzi dichiara che tra i contenuti negativi che visualizza maggiormente online vi sono gli insulti e l'istigazione alla violenza (46,6%), seguiti da giochi e scommesse (45%) e immagini pornografiche (40,3%); non sono da meno, purtroppo, anche contenuti legati alla discriminazione razziale (38%) e al consumo di droghe (32%). Un riscontro importante e' stato quello ottenuto analizzando le reazioni che i ragazzi hanno alla visione dei contenuti poco leciti: il 66,5% non ne parla con nessuno, mentre la restante parte si confronta principalmente con amici (80,8%) e con genitori (44,2%). Per quanto concerne attivita' piu' vicine alla sfera del cyberbullismo, gli episodi piu' diffusi tra i giovani sono per lo piu' legati alla ricezione di messaggi che hanno spaventato la vittima (38,3%), l'esclusione da parte di community e/o gruppi (36,3%) - ad esempio, gruppi di classe su whatsapp - e la pubblicazione online di pettegolezzi e cattiverie sul conto della vittima (33,9%). Per quanto riguarda, invece, l'utilizzo degli strumenti per connettersi alla rete, lo smartphone si attesta, con il suo 95%, lo strumento in assoluto piu' utilizzato; WhatsApp (99%) e Facebook Messenger (58%) si confermano le applicazioni di messaggistica piu' usate; Facebook e Instagram rimangono attualmente i social network piu' impiegati (84% il primo e 82% il secondo). "Navigare Sicuri - ha dichiarato il Presidente del Corecom Abruzzo Filippo Lucci - nasce con l'intento di investigare il comportamento online dei giovani studenti abruzzesi al fine di promuovere un utilizzo piu' responsabile e consapevole delle nuove tecnologie, dei dispositivi mobili, dei social network e di internet nel suo complesso".

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Porto di Pescara, Giampieri mira a trovare una soluzione per Snav

Il presidente dell'Autorita' di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centrale, Rodolfo Giampieri, ha parlato delle condizioni del porto di Pescara in merito ad una eventuale cancellazione dei collegamenti via mare con la Croazia. "La Snav ha fatto una scelta commerciale legata alle dinamiche che queste grandi compagnie mettono in piedi. Sicuramente - ha spiegato Rodolfo Giampieri - il fatto che il porto di Pescara non abbia un pescaggio adeguato puo' giustificare una decisione del genere. Credo per questo che si debba fare un discorso piu' approfondito con Snav e creare una serie di collegamenti razionali che possano essere produttivi per la Compagnia, e soprattutto che possano portare a Pescara, al territorio e alla Regione Abruzzo un interesse nel creare questo tipo di collegamento. Creare l'opportunita' economica anche per la Snav per fare questo collegamento".

Ai porti abruzzesi si chiede di uscire da una situazione in alcuni casi di marginalizzazione. Essere oggi all'interno di un unico distretto, un unico Sistema Portuale che parte da Pesaro per arrivare a Ortona, rafforza tutti, anche i porti abruzzesi". Lo ha detto il presidente dell'Autorita' di sistema portuale del mare Adriatico centrale Rodolfo Giampieri. "Possiamo - ha spiegato - con questa cerniera fra Marche e Abruzzo diventare un imbuto per tutto quello che arriva dall'Est del vecchio continente, visto che come posizione geografica siamo al centro dell'Adriatico ed a questo punto e' evidente che i collegamenti con l'altra sponda, con il Tirreno, diventano strategici e credo che questa sara' una delle operazioni sulle quali il nuovo comitato di gestione dovra' lavorare con decisione. A livello di prospettive e strategie - ha aggiunto -, penso che i collegamenti verso il Nord e l'Ovest siano una grande risorsa per tutto il territorio e, naturalmente utilizzando i porti maggiori, possiamo creare un'opportunita' che faccia capire agli armatori che questa fascia di territorio e di mare rappresenta uno sbocco e un imbuto naturale per Tirreno, Spagna e altri Paesi d'Europa". "Credo - ha concluso - che questa sia una grande opportunita' strategica che permetta di creare benefici economici e occupazionali importanti"

Prima di partecipare questo pomeriggio ad un convegno nella sede di Confindustria regionale a Pescara per parlare del "Corridoio Est-Ovest nella portualita' della Marco Regione Adriatica", il presidente dell'Autorita' di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centrale, Rodolfo Giampiero, accompagnato dal direttore marittimo Abruzzo-Molise Enrico Moretti, ha incontrato una delegazione di operatori commerciali del porto di Pescara per affrontare le problematiche relative allo Scalo pescarese praticamente quasi paralizzato a causa dei fondali bassi che impediscono l'ingresso di imbarcazioni di media, grossa stazza. "Gli operatori del porto hanno chiesto la cosa piu' imbarazzante: chiedono di lavorare ed e' una domanda che ci mette tutti in difficolta' perche' lavorare significa creare impresa e occupazione. Quello che abbiamo detto e' che entro un mese faremo il punto della situazione per poter essere leali e precisi nelle risposte, anche se ci saranno momenti in cui dovremo dire delle verita' scomode, vogliamo pero' parlare con chiarezza per cercare da parte nostra di risolvere tutte le problematiche, velocizzando i tempi - ha spiegato il presidente dell'Autorita' di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centrale - perche' oggi le imprese hanno un grande nemico che si chiama tempo". Giampieri ha poi aggiunto che nell'imminente "il tema fondamentale e' quello del dragaggio, e sul dragaggio noi dovremo mettere in moto tutti i meccanismi per velocizzare tutta la regolamentazione in questa fase transitoria, spingere sul Provveditorato Opere Pubbliche che ha in questo momento le risorse destinate al Porto di Pescara, perche' queste risorse siano spese nella maniera piu' veloce possibile e soprattutto passare nei limiti del possibile passare da una situazione di sempre massima e somma urgenza a una situazione dove ci sia una programmazione e dove questa crei le condizioni nel tempo affinche' si possa dragare continuamente, affinche' con un dragaggio del genere, il funzionamento del porto sia razionale e programmato".

 

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Rifondazione Comunista in Abruzzo è contraria alla riforma sui parchi

Rifondazione Comunista in Abruzzo si schiera apertamente contro la ''controriforma della Legge 394 sui parchi e sulle aree protette approvata dal Senato e attualmente in discussione alla commissione ambiente della Camera', perche' ''e' pericolosa e snatura completamente la funzione dei parchi' Silvano Di Pirro, segretario federazione L'Aquila Enrico Perilli, consigliere comunale L'Aquila Marco Fars, segretario regionale Abruzzo Maurizio Acerbo, segreteria nazionale PRC, scrivono che ''Dopo 25 anni dalla sua approvazione aspettavamo una riforma seria che incidesse sulle criticita' emerse nella applicazione della 394 e soprattutto che limitasse l'invasione dei partiti nelle strutture degli enti parco: una presenza ingombrante che ha condizionato in senso negativo la corretta applicazione della 394. Al contrario la controriforma in discussione introduce nella gestione degli enti parco e delle aree protette una visione "mercatista " dei parchi che ne depotenzia tutto il portato valoriale e storico. In nome dello sviluppo eco-compatibile e con la presenza ingombrante dei partiti, con questa controriforma, il mondo dei parchi e delle aree protette diventa sempre di piu' marginale e sempre di piu' terra di conquista.

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