Non e' piu' in prognosi riservata l'uomo di 84 anni, ricoverato dal 28 dicembre scorso all'ospedale di Sulmona, per una forma non contagiosa di meningite (pneumococco): dopo oltre un mese di permanenza nel reparto di rianimazione dell'ospedale il paziente, in seguito alle terapie farmacologiche, ha superato la fase critica e ora non e' piu' in pericolo di vita e quindi i medici hanno sciolto la prognosi. L'uomo e' cosciente, si autoalimenta e, sul piano neurologico, ha fatto registrare netti progressi. Uscito dalla fase piu' virulenta della malattia, il paziente e' stato trasferito questa mattina nel reparto malattie infettive dell'ospedale di Pescara dove proseguira' i trattamenti terapeutici.
Leggi Tutto »Processo Bussi, l’arringa dei difensori degli imputati
Potrebbe slittare a meta' febbraio la sentenza del processo in Corte d'Assise d'Appello a L'Aquila sulla cosiddetta mega discarica dei veleni di Bussi della Montedison. Il presidente del collegio, Luigi Catelli, ha fatto intendere che le udienze per le repliche potrebbero essere fissate per il 14 e il 15, poi la corte si riunirebbe in camera di consiglio il giorno seguente, il 16, per emettere la sentenza. Inizialmente, il verdetto era previsto per fine gennaio, slittato poi al 3 febbraio, ora il rinvio a meta' mese, il tutto causato dalla necessita' di recuperare le date saltate per il maltempo e la chiusura degli uffici pubblici. Domani, terza udienza per le difese dei 19 imputati.
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"L'avvelenamento doloso e' assimilabile alla strage come pena, mai in Italia c'e' stata una condanna per avvelenamento doloso in un contesto lecito come quello dell'industria". Cosi' l'avvocato Carlo Sassi del foro di Milano nell'arringa pronunciata nell'udienza di oggi nel processo in Corte d'Assise d'Appello all'Aquila sulla cosiddetta mega discarica dei veleni di Bussi della Montedison dov'e' difensore di 4 dei 18 imputati. Sassi difende dalle accuse di avvelenamento e disastro ambientale Nazzareno Santini, direttore dello stabilimento dal 1985 al 1992, Carlo Vassallo, direttore dello stabilimento di Bussi dal 1992 al 1997, Leonardo Capogrosso, coordinatore dei responsabili dei servizi Pas degli stabilimenti facenti capo alla Montedison-Ausimont di Milano, e Nicola Sabatini, 90 anni, vice direttore pro tempore della Montedison di Bussi dal 1963 al 1975.
"I prelievi dal 1992 sono stati nei parametri nonostante la normativa si fosse inasprita - ha continuato - i valori degli anni Novanta sono in linea persino alla normativa in vigore dieci anni dopo. E' difficile, percio', sostenere un'accusa cosi' grave. Tutte le analisi dopo il '92 solo in minima parte superano i valori. E quelli sballati rientrano nella fascia di errore analitico, quindi ammissibile".
L'avvocato Sassi ha sottolineato che si sta cercando di inserire nel dibattimento alcuni documenti che, pero', non figurano agli atti del processo. Il riferimento era allo studio svolto nell'estate 2015 dall' Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente (Arta) in seguito alla chiamata di alcuni privati cittadini che abitano a valle del sito Montedison, citato dalla Gerardis nel suo lungo intervento nelle udienze precedenti. Un report in cui dai controlli emergono valori delle sostanze tossiche e cancerogene nelle acque sotterranee vicina alla mega discarica di Bussi sul Tirino aumentati anche di 14 volte in un anno e la presenza di piante che contengono fino a cinque sostanze potenzialmente portatrici di cancro. Contestata anche dalle difese, che hanno di nuovo rigettato ogni accusa, anche la richiesta di accertamenti integrativi e di una maxi perizia chiesta nella requisitoria dalla procura generale. A questa fase del procedimento all'Aquila si e' arrivati dopo il pronunciamento dello scorso marzo della Cassazione che ha convertito in appello tutti i ricorsi presentati "per saltum" alla Suprema Corte.
In Corte d'Assise a Chieti, il 19 dicembre 2014, 19 imputati erano stati assolti dall'accusa di aver avvelenato le falde acquifere mentre il reato di disastro ambientale fu derubricato in colposo e quindi prescritto. L'indagine della procura di Pescara sulla mega discarica dei veleni prese il via nel 2007 con la scoperta da parte del Corpo Forestale dello Stato di circa 185 mila metri cubi di sostanze tossiche e pericolose in un'area di 4 ettari nei pressi del polo chimico di Bussi. L'esito della sentenza di primo grado ha provocato alcune inchieste giornalistiche che hanno prodotto indagini da parte della procura di Campobasso nei confronti del giudice Camillo Romandini, presidente del Collegio in Assise, per presunte pressioni sui giudici popolari. A seguito dell'indagine, il ministero della Giustizia ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti del giudice, mentre la procura generale della Cassazione sta svolgendo le indagini del caso.
Leggi Tutto »Maltempo, operai al lavoro per ripulire il lungomare a Montesilvano
Lavori in corso sul lungomare di Montesilvano, dopo che la durissima ondata di maltempo dei giorni scorsi, ha portato grandi quantitativi di sabbia anche sulla riviera.
Diverse squadre di operai sono al lavoro per ripulire i marciapiedi. Gli interventi sono stati assegnati alle ditte Cilli Leonardo e Cilli Roberto e proseguiranno per tutta la settimana.
«Già dai momenti subito successivi alla conclusione dell’emergenza maltempo - ha detto Paolo Cilli, assessore alle manutenzioni - abbiamo avviato tutte le attività necessarie per riportare la città e soprattutto la vita dei nostri concittadini alla normalità. Abbiamo dunque affidato gli interventi per la manutenzione delle strade e quelli per la rimozione dei grandissimi quantitativi di sabbia trasportati dal vento forte, che oltre a sporcare i marciapiedi, rappresentavano un pericolo per i ciclisti che percorrevano la pista ciclabile. Proseguiremo in un secondo momento anche alla rimozione di materiali, tronchi e altri detriti che si sono depositati sulla battigia».
I lavori sul lungomare hanno preso il via dalla zona dei Grandi Alberghi, fino a viale Europa, per procedere poi in direzione sud.
Leggi Tutto »Esposti del Forum H2O su blackout in Abruzzo
Il Forum H2O annuncia nuovi esposti per la gestione dell'emergenza maltempo e del blackout, "che hanno lasciato l'Abruzzo nel medioevo per una settimana", e il caos politico-istituzionale, "che ha certificato il totale fallimento della macchina organizzativa, sia sul piano della prevenzione che su quello della gestione dell'emergenza". Secondo Renato Di Nicola e Augusto De Sanctis, gli esponenti del Forum H2o che hanno tenuto una conferenza stampa a Pescara, "non e' possibile accettare che piu' di 400 mila persone siano lasciate al buio e senza riscaldamento per giorni". Nel mirino dell'associazione i vertici istituzionali, a partire dalla Regione e le aziende Enel e Terna.
De Sanctis annuncia l'invio di esposti alle procure di Pescara, Roma e Milano. "Vogliamo che siano accertate le responsabilita' delle aziende nel blackout e anche quelle dello Stato - afferma l'esponente del Forum H2o -. A Roma c'e' il ministero dello Sviluppo economico, che sovrintende alla rete elettrica e a Milano c'e' l'Authority per l'Energia, che proprio di recente ha premiato Terna con 19 milioni di euro".
La replica di Camillo D'Alessandro e Mario Mazzocca
“Finalmente il Forum H20 getta la maschera – afferma il coordinatore della maggioranza in Consiglio regionale Camillo D’Alessandro, in risposta alla conferenza stampa tenuta oggi dall’associazione ambientalista – e si rivela per quello che è: un'associazione collaterale ad una parte dell'opposizione, dedita alla propaganda politica contro la Giunta regionale. Ci chiediamo infatti se l’Augusto De Sanctis che oggi ha tenuto la conferenza stampa sia lo stesso che risulta essere collaboratore del Servizio Legislativo del Gruppo del Movimento Cinque stelle alla Camera dei deputati, perché se fosse la stessa persona avrebbe dovuto dirlo non solo nella conferenza stampa di oggi ma in ogni occasione in cui esprime giudizi”.
Interviene anche il Sottosegretario alla Presidenza Mario Mazzocca: “Cosa c'entra la Regione con i disservizi causati dai ritardi di grandi compagnie multinazionali della fornitura elettrica? Non solo la Regione non ha responsabilità di tali disservizi, ma è parte attiva e protagonista nel pretendere il ristoro dei danni subiti da cittadini e imprese, e nel sollecitare gli investimenti necessari affinché non accada di nuovo quanto è successo durante l’emergenza data dal maltempo. Così come è evidente che non c'è nessun rapporto tra questi disservizi e il Masterplan, che contiene al contrario interventi fondamentali per la messa in sicurezza del territorio e la modernizzazione dei collegamenti infrastrutturali della regione”.
Leggi Tutto »Chiodi: dopo l’emergenza ora serve una programmazione
L'ex presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, dopo le emergenze che hanno funestato l'Abruzzo in questi giorni è intervenuto con un comunicato su quelle che a suo modo di vedere sono al momento le linee di azione indispensabili: "Non ho voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali nei giorni scorsi per rispetto del lutto che ha colpito molte famiglie, alle quali esprimo oggi il mio cordoglio, e del grande impegno che i soccorritori stavano dispiegando per salvare quante più vite umane". Gianni Chiodi sull'emergenza che ha colpito la Regione ha aggiunto: "I tragici eventi accaduti in questi ultimi giorni, che hanno portato morte e disperazione, meritano un profonda riflessione, una forte presa di coscienza da partedi chi ha la responsabilità di amministrare la nostra Regione: qualcosa non ha funzionato! Non ha funzionato a livello comunicativo e operativo, a livello di organizzazione delle risorse anche umane messe in campo, e non parlo certamente dei volontari che ogni qual volta vengono chiamati mettono in campo un impegno encomiabile così come ricorda la nostra gente colpita dal tragico terremoto del 2009. I danni per la nostra regione sono stati ingenti, tanto che è in pericolo l'intero assetto economico abruzzese. Tante le imprese che sono state colpite pesantemente: imprese agricole, artigianali ed anche industriali; molti gli operatori turistici e commerciali che risentiranno inevitabilmente di quello che è accaduto e che rischia di mettere un velo sull'attrattiva turistica della nostra terra. Per superare questo terribile momento e sostenere la ripresa - continua Chiodi - occorrono misure urgenti, speciali e, principalmente, accelerare i processi già avviati nel tempo, proprio a partire dal 2009, cercando di riprogrammare risorse disponibili e riprogrammarne di nuove. Nello specifico credo sia necessario ultimare, anche con provvedimenti speciali, il piano "Scuole d'Abruzzo" che ha interessato oltre 100 Comuni della nostra regione, con una dotazione complessiva di quasi 230 milioni di euro che, per lungaggini burocratiche, è ancora irrealizzato per moltissimi casi. Basti pensare che le risorse sono ancora oggi sul conto corrente degli uffici speciali per la ricostruzione, infruttifere e inutilizzate".
Leggi Tutto »Rischio idrogeologico, la Regione Abruzzo finanzia 74 interventi
Presentati gli interventi economici della Regione Abruzzo per la riduzione del rischio idrogeologico, per un totale di 66 milioni che si aggiungono ai 25 milioni stanziati in precedenza. Gli interventi finanziati per le frane sono in totale 74. Per le frane 63 interventi per 57 milioni e 824 mila euro; per le valanghe 1 intervento per 1 milione e 250 mila euro; 3 interventi per alluvioni per 2 milioni e 25 mila euro; 7 interventi per la difesa della costa per 4 milioni e 900 mila euro.
Il Piano di 65 milioni di euro si aggiunge agli ultimi 25 milioni e descrive interventi su circa 40 comuni, situazioni idrauliche e fluviali puntuali e anche difesa della costa
"Siamo ad oggi a oltre 250 milioni di euro di investimenti in trenta mesi - ha detto il presidente della Regione Luciano D'Alfonso - a favore della stabilizzazione del suolo abruzzese. Parliamo di opere necessarie, di medicina del suolo e anche che servono in un certo a rimediare al consumo del suolo fatto dall'uomo. Noi continueremo su questo fronte anche con l'incoraggiamento dell'Europa, grazie anche alle risorse della UE, e continueremo anche sotto l'incoraggiamento della struttura tecnica di Palazzo Chigi. Noi di qui ad un mese metteremo in campo altre condizioni per altre procedure e altri finanziamenti. Entro i prossimi sessanta noi avremo di sicuro i vincitori delle gare ad evidenza pubblica che serviranno per dimostrare anche l'idoneita' giuridica"
Leggi Tutto »Hotel Rigopiano, per le indagini ascoltato il sindaco di Farindola
E' stato ascoltato dagli investigatori per oltre tre ore, oggi, il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta come persona informata dei fatti nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Pescara, per disastro colposo e omicidio plurimo colposo, alla presenza del tenente colonnello Annamaria Angelozzi, dei carabinieri forestali e del maggiore Massimiliano Di Pietro, del nucleo investigativo dei carabinieri. Sostanzialmente avrebbe confermato quanto gia' dichiarato nei giorni scorsi alla stampa: ha infatti ripetuto di non avere ricevuto il bollettino Meteomont che segnalava un rischio valanga 4 su un massimo di 5, e ha spiegato di avere fatto fronte all'emergenza con i mezzi che aveva a disposizione, attivando le forze di protezione civile nell'ambito del Piano neve comunale
Leggi Tutto »Rigopiano, D’Alfonso: dobbiamo far sì che emerga la verità al più presto
"Sulla tragedia di Rigopiano di Farindola siamo in attesa che si ricostruisca tutto l'accaduto dal punto di vista dei tempi, sapendo che si e' trattato di una vicenda dolorosissima, conseguenza di una tempesta perfetta epocale, che non riduce le responsabilita', e che chiama in causa anche condotte istituzionali che sono al vaglio della magistratura". Lo ha detto a Pescara, a margine di una conferenza stampa sugli interventi finanziari contro il rischio idrogeologico, il presidente della Regione Luciano D'Alfonso parlando della tragedia dello scorso 18 gennaio quando una valanga ha travolto l'Hotel di Rigopiano di Farindola provocando 29 vittime. "Dobbiamo concorrere tutti - ha aggiunto - per far si' che emerga la verita' al piu' presto. Voglio anche mettere in evidenza che in quelle ore della tragedia di Rigopiano, sono state decine le segnalazioni di eccezionalita'. Credo che tutto questo confluira' nel fascicolo che l'autorita' giudiziaria sta costruendo per la giusta valutazione e ricostruzione di quanto accaduto".
Leggi Tutto »Riapertura chiesa Santissima Assunta a Roseto
Il sindaco Sabatino Di Girolamo ha revocato l’ordinanza di chiusura della chiesa Santissima Maria Assunta, intervento resosi necessario in seguito al terremoto del 18 gennaio scorso che ha provocato alcuni danni all’intonaco dell’edificio.
Venerdì scorso, vista la nota con la quale il parroco, don Pietro Cappelli, chiedeva la riapertura, allegando il certificato di idoneità statica dell’edificio, firmata dall’ing. Tito Rocci, il primo cittadino ha disposto la riapertura della chiesa.
Ieri sera, domenica 29 gennaio, per l’occasione, è stata celebrata una messa dal vescovo di Teramo – Atri, monsignor Michele Seccia, che ha visto una folta partecipazione di fedeli, del sindaco Sabatino Di Girolamo, del vicesindaco Simone Tacchetti, dell’assessore alla Cultura Carmelita Bruscia e di alcuni consiglieri comunali.
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Via Salieri, Cozzi: “Dopo oltre 6 anni un’altra incompiuta si avvia a conclusione”
«Sono stati ufficialmente consegnati i lavori per il completamento delle case di via Salieri, dove gli operai hanno riattivato oggi il cantiere». Ad annunciarlo è l’assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi. I lavori, per un importo di circa 288.000 euro, sono stati affidati alla ditta Tenaglia srl di Casoli e avranno una durata di 120 giorni. «Riparte finalmente - dichiara l’assessore – un altro cantiere rimasto per anni abbandonato, il cui completamento arricchirà la città di un edificio che darà una risposta significativa alle politiche per la casa e alle esigenze di chi ne ha bisogno. Nei prossimi mesi inaugureremo un'altra opera attesa dalla città, ponendo un’ulteriore tessera del puzzle delle incompiute che abbiamo iniziato a ricomporre dal nostro insediamento».
Il progetto per la realizzazione dei 12 appartamenti di edilizia residenziale pubblica inizialmente previsto in via Spagnuolo, area a cessione del PUE 500, a causa della forte pendenza del terreno, nonché dell’inesistenza di alcuni requisiti necessari su quell'area, quale sede di alloggi PEEP, venne spostato in via Salieri, con un aumento di costo di circa 357.000 euro. A febbraio 2013 venne conferito l'incarico all’architetto Luca Ippoliti, per la redazione del progetto esecutivo dei lavori di completamento per un importo complessivo di circa 325.000 euro. L’edificio di tre piani, è suddiviso in 12 appartamenti tra i 60 e gli 80 metri quadri. Al piano terra sono collocati altrettanti box auto. Il progetto del valore di 1 milione e 400 mila euro circa, è finanziato dalla Regione Abruzzo e per 200.000 euro circa dal Comune.
«Sono trascorsi già sei anni - ricorda Cozzi - dalla posa della prima pietra che risaliva al 2011. Ancora una volta abbiamo assistito a lungaggini burocratiche che hanno privato Montesilvano e i suoi cittadini dell’utilizzo di un bene primario, come quello della casa. Siamo particolarmente fieri di essere riusciti a sbloccare anche questo altro cantiere e che entro qualche mese potremmo procedere alla sua consegna alla città».
«L’ultimazione delle case di via Salieri si aggiunge - conclude Cozzi - alle altre opere completate dalla nostra Amministrazione e restituite ai montesilvanesi, a cominciare dal mercatino ittico inaugurato il 18 aprile 2015, la scuola dell’infanzia di via Adda che dal 6 settembre ospita i suoi alunni o ancora il tratto montesilvanese di Bike to Coast, la pista ciclopedonale che una volta completata collegherà 131 km di costa abruzzese da San Salvo a Martinsicuro, che abbiamo reso fruibile alla cittadinanza lo scorso giugno, e per proseguire con la pista di atletica di via Senna, il cui taglio del nastro si è tenuto il 10 dicembre scorso. In via di completamento infine anche il distretto sanitario. Abbiamo dato il via libera alla procedura di appalto dei lavori relativi al completamento della parte esterna del distretto, che permetterà di aprire al pubblico ufficialmente la struttura, attesa da oltre 20 anni, entro il prossimo autunno».
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