Redazione Notizie D'Abruzzo

Via libera alla costruzione degli ospedali di Avezzano, Lanciano e Vasto

Il nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici in sanità, nella seduta del 17 febbraio 2017, ha espresso parere favorevole all'accordo di programma proposto dalla Regione Abruzzo per la costruzione di 3 nuovi ospedali (Avezzano, Lanciano e Vasto), il completamento della struttura sanitaria di Sulmona, la ristrutturazione del presidio ospedaliero "San Massimo" di Penne e la costruzione della nuova centrale operativa del 118 e dell'eliporto dell'Aquila. "Con questo parere - dice l'assessore alla sanità della Regione Abruzzo Silvio Paolucci - diamo concreto avvio al riordino della rete ospedaliera programmato nella nostra Regione, così come previsto dal decreto commissariale 79 del 21 luglio 2016". L'accordo approvato, prevede l'impiego di 102 milioni di euro quale prima parte del finanziamento complessivo di circa 228 milioni di euro erogato dallo Stato (in attuazione del comma 6 della legge 77/09) mentre una seconda parte, che a breve sarà erogata, pari a circa 126 milioni, sarà destinata alla Asl di Teramo. "L'importo complessivo degli investimenti, che si andranno a realizzare, secondo il terzo stralcio approvato, ammonta a 283.688.000 euro - sottolinea ancora Paolucci -. La struttura regionale continuerà il suo lavoro per giungere alla definizione di un ulteriore stralcio di accordo di programma, in attesa della programmazione della Asl di Teramo, che permetta l'utilizzo di tutte le somme per completare il piano di riordino della rete ospedaliera regionale". Ecco i progetti cantierabili: costruzione dei nuovi ospedali di Avezzano (83.676.000 euro), Lanciano (80.006.000) e Vasto (83.676.000), completamento del presidio di Sulmona (17.500.000), ristrutturazione del presidio ospedaliero "San Massimo" di Penne (12.500.000) e realizzazione della centrale operativa del 118 e eliporto dell'Aquila (6.330.000). 

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Nuovo sequestro nel Pescarese di false griffe

Ancora una centrale del falso smantella nel Pescarese, in questo caso dalla Polizia di Stato. Recuperati capi di abbigliamento contraffatti e, nell'ambito della stessa operazione, anche quattro computer risultati rubati. Indagati per la ricettazione dei computer un cittadino senegalese residente a Spoltore e un uomo di Lanciano residente a Montesilvano. I computer erano stati rubati in istituti scolastici di Pescara, Montesilvano e Pineto, rispettivamente il 7 marzo scorso, il 26 gennaio e lo scorso 24 febbraio.

Nell'operazione della Polizia di Stato e' stato effettuato un controllo all'interno del complesso edilizio "La Residenza", di via Ariosto a Montesilvano, occupato da numerosi cittadini africani, soprattutto senegalesi, che ha consentito di smantellare una vera e propria "centrale del falso", grazie al sequestrato, per il momento a carico di ignoti, di un migliaio di capi di abbigliamento contraffatti (tra felpe, t-shirt, pantaloni e borse di noti marchi di moda sia nazionali che esteri), per un valore stimato sul mercato nero di circa 40mila euro. Sequestrato anche materiale utilizzato per produrre falsi capi tra cui una macchina da cucire professionale, 29 matrici in ottone per contraffare i marchi e una pressa. Ieri, la Guardia di Finanza di Pescara, nell'operazione "Bazar", aveva smantellato una organizzazione Italo-senegalese dedita alla contraffazione in varie regioni italiane, con il recupero di 65mila capi di abbigliamento e accessori, che sul mercato avrebbero fruttato 2 milioni di euro. 

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Protesta dei vongolari abruzzesi a Pescara

Manifestazione questa mattina a Pescara, davanti la sede dell'assessorato regionale alle Politiche e alla Pesca da parte dei vongolari, aderenti al Consorzio CoGeVo. Fermi da fine agosto, i pescatori di vongole chiedono alla Regione di poter tornare in mare, e di poter pescare in condizioni idonee, dopo le restrizioni apportate in Abruzzo per il settore. "Oggi siamo qui per chiedere risposte alla Regione alla nostra condizione. Siamo fermi con le nostre vongolare dal 31 agosto scorso per mancanza di lavoro e senza sapere che faremo. Le cose poi sono ulteriormente peggiorate, con il divieto di navigazione nell'Area Marina Protetta di Cerrano, togliendoci anche la navigazione fuori dalle tre miglia. Abbiamo le barche ferme perche' di fatto non c'e' prodotto e poi con le nuove leggi comunitarie ci e' stato imposto e di montare a bordo uno strumento di identificazione molto costoso". "Chiediamo - ha detto Walter Squeo di CoGeVo e Federpesca - che la Regione ci ascolti e che preveda dei fondi per questo settore che sta morendo. Occorre trovare una soluzione anche per la questione del Parco Marino Protetto. Chi ci ha tolto il lavoro deve trovare le soluzioni per non far scomparire questo settore. Chi ha creato il Parco Marino deve darci delle risposte anche perche' ci sono giovani che hanno investito nelle imbarcazioni e oggi sono senza lavoro. Per tornare in mare occorre risolvere la situazione del Cerrano. Non abbiamo piu' spazio per andare a pesca visto che ci sono stati tolti 8 km di mare nell'immobilismo della Regione e crediamo che questo non sia giusto".

Salvatorino Puglia della Fai CISL Pesca Abruzzo-Molise ha puntato l'indice sul fatto che "si adottano oggi in Italia due pesi e due misure perche' per pagare le tasse i pescatori che operano in un settore come vediamo anche oggi, in crisi, sono italiani e poi per lavorare e andare in pensione non lo sono visto che un pescatore della Danimarca, Olanda o Germania puo' andare in pensione con trenta anni di contributi e prendere 1266 euro di pensione e invece un italiano deve lavorare 43 anni per avere 890 euro se gli va bene. Non e' giusto e per questo chiediamo che le regioni, e anche l'Abruzzo, e l'Italia si facciano sentire in Europa". In Abruzzo ci sono 84 vongolare in che ricadono nel tratto di mare fra il Teramano e il Pescarese. 

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Nuova gestione di Trsp, in video da Castelpetroso

Una televisione a servizio del popolo di Dio, tra cultura religiosa e programmi generalisti: con il beneplacito dei vescovi dell'Abruzzo e del Molise prende il via la nuova gestione di TRSP, emittente di ispirazione cristiana fondata 33 anni fa da don Stellerino D'Anniballe, sacerdote di Scerni, che ebbe l'intuizione di spendere la propria missionarieta' attraverso i mezzi di comunicazione sociale. L'eta' e alcuni problemi di salute hanno indotto il 'don' come e' affettuosamente chiamato, a cedere la proprieta' di TRSP ad una emittente molisana per continuare l'opera di diffusione della cultura religiosa attraverso l'etere, in Abruzzo canale 17 e Molise canale 15. Da dicembre a marzo le fasi operative che hanno permesso di mettere a punto la macchina organizzativa. Nella Basilica di Castelpetroso (Isernia), dalla quale ogni giorno dalle 15:00 alle 18:00 viene trasmessa la santa Messa e la Coroncina del Rosario meditato, e' stata installata una regia audio e video. Dalla seconda settimana di marzo, dunque, questo stupendo gioiello di devozione popolare e' nell'etere per trasmettere la Santa Messa quotidiana e programmi dedicati all'edificazione cristiana e alla cultura religiosa e mariana. Una serie di servizi distribuiti nell'arco della giornata saranno trasmessi e veicolati per arricchire la programmazione di TRSP, rivolta essenzialmente a chi cerca nel religioso la dimensione della propria vita. Per ricordare le tappe salienti dell'opera missionaria di don Stellerino domani, 11 marzo, dalle 16 alle 19.30 negli studi di Molise TV (che ha rilevato la proprieta') ci sara' una diretta televisiva con ospiti in studio e la messa alle 17.30. Nella serata si ricordera' la storia della televisione, cosi' amata da malati ed anziani, e ci sara' la possibilita' di intervenire telefonicamente.

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Convegno su “La comunicazione digitale e le implicazioni giuridiche, professionali e deontologiche”

Le opportunità comunicative offerte oggi dalla rete sono molteplici. I computer, i dispositivi mobile e i social network rappresentano il canale privilegiato per le interazioni personali e professionali. Tuttavia questo nuovo bisogno di comunicare non tiene conto a sufficienza delle numerose implicazioni di carattere giuridico, professionale e deontologico. I tanti articoli postati su internet con i quali si documentano momenti di vita professionale e lavorativa, talvolta con l'aggiunta di foto o video, spesso riguardano infermieri e pazienti. Ma qual è il limite tra vita professionale e vita privata? È sempre possibile pubblicare eventi, foto e situazioni che fanno riferimento alla vita professionale di un infermiere?
Oggi, sabato 11 marzo, se ne discute nella Sala Consiliare del Comune di Pescara durante il convegno “La comunicazione digitale e le implicazioni giuridiche, professionali e deontologiche” organizzato dal collegio provinciale IPASVI (Infermieri Professionali, Assistenti Sanitari, Vigilatrici d’Infanzia) presieduto da Irene Rosini. L’appuntamento per la registrazione dei partecipanti è a partire dalle ore 8, ma l’apertura dei lavori è fissata alle ore 9,45.
 
All’incontro interverranno Irene Rosini (presidente provinciale IPASVI di Pescara), Laurent Forcellese (responsabile della segreteria scientifica), Annalisa Silvestro (senatrice e consigliere della Federazione Nazionale IPASVI), Pietro Giurdanella (presidente collegio Ipasvi di Bologna e coordinatore infermieristico Ausl Sant’Orsola Malpighi), Claudio Torbinio (amministratore e fondatore del blog My Salute.biz e infermiere al Trauma Center, Ospedali riuniti di Ancona), Pio Lattarulo (professore di etica e bioetica e dirigente delle professioni sanitarie alla Asl di Taranto), Giuseppe Croari (avvocato del Foro di Bologna esperto in diritto dell’informatica e delle nuove tecnologie) e Rita Maricchio (responsabile social network FNC IPASVI e dirigente delle professioni sanitarie dell’azienda ospedaliera universitaria di Ferrara).

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In Abruzzo i Security Days di Forza Italia

Nel fine settimana le piazze di Pescara, L'Aquila, Vasto e San Salvo  - come altre in Italia - ospiteranno i gazebo di Forza Italia nell'ambito del "Security Days", Italia piu' Sicura, per parlare con i cittadini delle problematiche relative alla sicurezza del territorio. "Vogliamo spiegare cosa pensa Forza Italia e quali sono i suoi programmi e le proposte in tema di sicurezza - ha spiegato il coordinatore Abruzzo Nazario Pagano. Fra le priorita' che vogliamo mettere in campo c'e' quello della sicurezza nelle nostre citta' e dei cittadini che rappresenta uno dei temi per i quali la gente e' sensibile. Per questo abbiamo organizzato per sabato e domenica questa iniziativa nelle piazze di Pescara, L'Aquila, Vasto e San Salvo, dove ci saranno dei gazebo in cui spiegheremo ai cittadini quali sono le ragioni di questa iniziativa". "Illustreremo un programma sulla questione sicurezza e che e' legato a diverse iniziative soprattutto destinate a cercare di tenere sotto controllo lo sbarco degli immigrati nel nostro Paese, anche perche' - ha aggiunto il coordinatore regionale di Forza Italia - il Governo Berlusconi nel 2010 aveva dato risposte importanti sulle problematiche dello sbarco di clandestini e soprattutto nella lotta all'azione degli scafisti". Il coordinatore provinciale di Pescara di Forza Carlo Masci ha poi aggiunto che "gli ultimi sequestri di merce contraffatta operati in queste ore fra Pescara e Montesilvano rende urgente e indifferibile garantire maggiore sicurezza e combattere sempre piu' l'illegalita' che spesso e' di matrice straniera". Forza Italia ha fissato in 5 punti il programma per un'Italia piu' Sicura: Nuovi accordi internazionali con la Libia e gli altri Paesi dell'altra sponda del Mediterraneo per bloccare le partenze degli immigrati; maggiore utilizzo della Marina Militare e della Guardia Costiera contro scafisti e trafficanti di uomini; piu' poliziotti e carabinieri di quartiere e militari a presidio delle periferie; maggiori poteri ai sindaci e alla Polizia Locale e infine istituzione di un Albo delle Moschee e degli Imam autorizzati a predicare in Italia, e la revoca della cittadinanza ai fiancheggiatori del terrorismo islamista.

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Voragine in strada a Pescara, chiuso un tratto di via D’Avalos

Voragine in via D'Avalos a Pescara davanti all'Aurum. Il cedimento del manto stradale e' dovuto a una rottura della condotta fognaria sottostante. Strada chiusa al traffico dallo stadio alla rotatoria di via Luisa D'Annunzio per consentire l'intervento di riparazione. Sul posto hanno operato Polizia Municipale, personale del Comune e tecnici dell'Aca. L'azienda comprensoriale ha fatto anche intervenire un'impresa specializzata che si sta occupando dei lavori. Ieri in serata completata una parte dei lavori per consentire la riapertura del senso di marcia nord-sud in modo da rendere meno disagevole la mobilita'. Nella mattinata di oggi e' previsto il completamento di tutti i lavori con la riapertura totale dell'asse stradale.

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Tutela dell’ambiente e promozione turistica alla scuola media di Spoltore

Difendere l'ambiente per promuovere il turismo. E' l'obiettivo della
collaborazione tra l'amministrazione comunale e il WWF Chieti, emerso
nell'incontro con gli studenti della scuola media 'Dante Alighieri' di
Spoltore nell'ambito del progetto 'Spoltour'.

"Abbiamo voluto fortemente inserire un momento di riflessione sul tema
della tutela della natura e del rispetto dell'ambiente, all'interno
della scuola. Per costruire azioni sistemiche di valorizzazione del
turismo, non si può prescindere da un'opportuna azione di
sensibilizzazione e rafforzamento dell'amore che bisogna nutrire per il
proprio territorio", ha sottolineato l'assessore al turismo Chiara
Trulli.

L’iniziativa si propone di stimolare i più giovani, coinvolgendoli in
maniera diretta in un dibattito incentrato sulle strategie a difesa
dell’ambiente correlate al turismo.

Dopo i saluti del dirigente scolastico Bruno D’Anteo, sono intervenuti i
relatori Nicoletta Di Francesco, presidente WWF Chieti-Pescara e Adriano
De Ascentiis, direttore Oasi WWF Calanchi di Atri. Presente anche il
direttore regionale del WWF Luciano Di Tizio.

"Ringrazio l'amministrazione comunale per questo progetto che ci
consente di creare una sinergia finalizzata a sensibilizzare i nostri
ragazzi su un tema fondamentale, che è quello della tutela
dell'ambiente", ha affermato il preside D'Anteo. "La scuola è lieta di
porsi come partner e ospitare questi momenti di approfondimento".

Anche il sindaco Luciano Di Lorito conferma: "Puntiamo molto su questo
tipo di iniziative, con l'intento di promuovere il nostro splendido
territorio in maniera consapevole".

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Terremoto, la ricostruzione passa per l’agricoltura: creiamo i presupposti

Nelle Marche, in Abruzzo, in Umbria e nel Lazio le case sono distrutte, l’ambiente è sfregiato: restano in piedi la nostra agricoltura e i nostri animali, ed è da loro che bisogna ripartire! Questo l’appello lanciato oggi dagli agricoltori di Coldiretti riuniti a piazza Montecitorio perché siano sciolti al più presto tutti i nodi burocratici che bloccano la ricostruzione.
L’Italia migliore ha reagito alle ripetute scosse e al maltempo, con i volontari nei primi soccorsi, con la solidarietà di tanti (gente comune, associazioni, imprese). Ora è tempo che le Istituzioni facciano fino in fondo il loro dovere.

Quello che serve è una ripresa produttiva immediata, che sostenga al tempo stesso il reddito delle imprese. Per la rigenerazione delle aree colpite occorre creare una robusta “cintura di sicurezza” fondata sull’economia agricola e turistica delle zone immediatamente adiacenti a quelle colpite.
«Il rischio concreto che stiamo correndo – ha dichiarato il Presidente di Slow Food e Campagna Amica Carlo Petrini – è che oggi la burocrazia accresca a dismisura i danni del sisma. Il terremoto non può cancellare l’immensa ricchezza in termini di cultura del cibo che le aree colpite dal sisma hanno saputo tramandare nel corso del tempo e delle generazioni. Le produzioni tipiche di questi luoghi sono un patrimonio dell’intera Italia, che si deve concretamente stringere attorno a chi ancora vuole lavorare queste terre martoriate. Per riportarle alle tradizioni di accoglienza che da sempre le contraddistinguono».

Finora, in aiuto delle campagne c’è stata soprattutto la solidarietà della gente comune con una vera corsa all’acquisto dei prodotti terremotati che ha coinvolto quasi 1 italiano su 4 (24%) compreso il Santo Padre che ha incaricato espressamente l'Elemosineria Apostolica di comprare prodotti alimentari tipici delle aree colpite da distribuiti a diverse mense caritative della città di Roma per la preparazione dei pasti donati. Una opportunità resa possibile anche grazie ai mercati degli agricoltori di Campagna Amica che continuano ad ospitare, dalla Capitale a tutta la Penisola, gli agricoltori terremotati rimasti senza possibilità di vendita. Sono stati acquistati quasi diecimila cesti di Natale con i prodotti delle aree colpite dal sisma anche grazie all’enorme successo della vendita on line dal sito www.campagnamica.it mentre oltre 50mila italiani hanno assaggiato la caciotta della solidarietà, ottenuta con il latte raccolto dalle stalle terremotate di Norcia, Amatrice e Leonessa, e il “cacio amico” fatto con il latte degli allevamenti marchigiani.
Sotto il coordinamento di una apposita task force sono state avviate dalla Coldiretti numerose iniziative assieme all’Associazione Italiana Allevatori e ai Consorzi Agrari che hanno consentito anche la consegna di mangiatoie, mangimi, fieno, carrelli per la mungitura, refrigeratori e generatori di corrente oltre a roulotte, camper e moduli abitativi. Ma anche l’operazione “adotta una mucca” che ha già dato ospitalità ad almeno 2000 pecore e mucche sfollate a causa dei crolli delle stalle e “dona un ballone” di fieno per garantire l’alimentazione del bestiame. Per aiutare le aree rurali è anche attivo uno specifico conto corrente denominato “COLDIRETTI PRO-TERREMOTATI” (IBAN: IT 74 N 05704 03200 000000127000) dove indirizzare la raccolta di fondi.

“Quanta vita rimane a Norcia, Amatrice, Visso, Basciano, Arquata del Tronto, Camerino e in tutti i Comuni colpiti, e quanta vita si potrà suscitare in futuro, sono legate al destino che avranno i produttori agricoli che non hanno lasciato la terra, le decine di migliaia di animali che essi accudiscono, le migliaia di ettari che coltivano, le Dop e le Igp a cui danno vita” ha dichiarato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel sottolineare che “se vogliamo ripristinare l’intreccio fra storia/cultura, ambiente, agricoltura che ha consentito a queste zone di vivere e prosperare, bisogna sostenere il suo ‘cuore’ agricolo”.

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