Redazione Notizie D'Abruzzo

Legge stabilità, Cgil: no ai tagli al socale

La Cgil Abruzzo chiede al Consiglio Regionale nell'approvazione della Legge di stabilita' regionale per l'anno 2017 di non effettuare tagli sulle fasce della popolazione piu' debole, al contrario chiede che la Regione "intervenga proprio a sostegno di questa dal momento che, come riportato dall'Istat nel recente rapporto sul benessere dei cittadini, l'Abruzzo gia' sconta forti difficolta', con un aumento della condizione di poverta' e servizi offerti spesso carenti sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. Lo stesso profilo sociale redatto dalla Regione Abruzzo mostra gravi criticita' e proprio da tale condizione di partenza si sviluppa il piano sociale regionale approvato solo qualche mese fa".

La Cgil Abruzzo annuncia che "non accettera' tagli al sociale ed ai servizi pubblici ed e' pronta alla mobilitazione se la politica non sapra' dare risposte adeguate". 

"La Regione Abruzzo, che pure ha approvato in questa legislatura importanti norme a tutela della disabilita', degli anziani, dell'infanzia, rischia ora di vanificare tutto proprio per la carenza di risorse necessarie agli scopi preposti. Oltre cio' potrebbero essere insufficienti le risorse destinate ad aiutare i cittadini per la compartecipazione alla spesa socio sanitaria laddove, gia' nella legge finanziaria 2016, i sindacati sono intervenuti per scongiurare forti esborsi di denaro da parte delle famiglie con persone affette da disabilita' ed hanno sottoscritto un accordo con la Regione che per quanto riguarda l'accesso alle prestazioni residenziali e semi residenziali scadra' il prossimo 31 dicembre e ad oggi non e' dato sapere cosa accadra' nel 2017. E' a rischio la possibilita' concreta di attuazione delle politiche previste nel piano sociale regionale, nella legge regionale sull'invecchiamento attivo, per non parlare della forte contrazione di alcune spese sulla sanita' a partire da quelle relative al personale degli ospedali pubblici abruzzesi. La Cgil Abruzzo non accettera' tagli al sociale ed ai servizi pubblici ed e' pronta alla mobilitazione se la politica non sapra'  dare risposte adeguate. 

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Una rete di volontari per tutela dell’Orso bruno marsicano

 Dare esecuzione alla legge regionale "Interventi a favore della conservazione dell'Orso bruno marsicano" (L.R. 9 giugno 2016, n. 15), tramite la quale dovranno essere messi a disposizione dei fondi per pagare i danni causati dall'Orso alle attivita' rurali dell'Abruzzo montano; e alle misure previste dal PATOM, il "Patto per la tutela dell'Orso marsicano", strumento di concertazione e indirizzo nazionale voluto dal Ministero dell'Ambiente e di cui la Regione Abruzzo e' parte fondamentale. Sono alcune delle richieste rivolte alla Regione Abruzzo dalle Associazioni "Salviamo l'Orso", "Dalla parte dell'Orso" e WWF Abruzzo che hanno oggi presentato il report "Il contributo delle Associazioni ambientaliste per la salvaguardia dell'Orso bruno marsicano". 

Poi, le associazioni chiedono di aprire un tavolo di confronto con gli Enti gestori delle aree naturali protette, gli Istituti scientifici e le Associazioni ambientaliste "per verificare la compatibilita' di una serie di interventi programmati sulle montagne abruzzesi (a partire dal Master Plan) e la tutela dell'Orso e del suo habitat; di mettere da parte l'ennesima proposta di riperimetrazione del Parco regionale del Velino-Sirente e al contrario rilanciarlo con convinzione, facendone uno strumento concreto di tutela dell'Orso e del suo habitat; di ristabilire una presenza competente della Regione Abruzzo al tavolo del PATOM e garantire le necessarie sinergie tra i diversi Assessorati e gli Uffici regionali per evitare l'isolamento operativo del rappresentante regionale vanificando gli sforzi compiuti".

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Enrico Di Giuseppantonio e’ il nuovo Segretario Regionale dell’Udc

 Enrico Di Giuseppantonio e' il nuovo Segretario Regionale dell'Udc. L'elezione e' avvenuta per acclamazione e all'unanimita' nel corso dell'Assemblea Congressuale del partito che si e' svolta a Montesilvano, alla presenza del Segretario Nazionale, Lorenzo Cesa. Oltre a Di Giuseppantonio, l'assemblea ha eletto i 70 componenti del Comitato Regionale e i 19 delegati al Congresso Nazionale che, con molta probabilita', si svolgera' nel prossimo mese di febbraio. Inoltre, sono stati eletti i segretari provinciali di Chieti, Andrea Buracchio, e di Pescara, Valter Cozzi. Per L'Aquila e Teramo l'elezioni si terranno nelle prossime settimane. Nella affollata sala D'Annunzio dell'Hotel Promenade, dove si e' tenuto il congresso, sono intervenuti oltre a numerosi delegati e amministratori, i segretari provinciali del partito :Andrea Buracchio di Chieti, Lino Cipolloni de L' Aquila, Valter Cozzi di Pescara, il coordinatore regionale dei Giovani Riccardo Cicchetti.

Inoltre, hanno portato il loro saluto i responsabili regionali di Forza Italia, Nazario Pagano, del NCD, Federica Chiavaroli, del Partito Socialista Italiano, Giorgio D'Ambrosio, di Scelta Civica, Giulio Sottanelli. Il PD, a causa di impegni politici a Roma del suo segretario, Marco Rapino, ha inviato un messaggio.

"Ripartire e' un compito difficile, ma l'Udc deve riprendere il suo percorso, forte delle sue radici, della sua cultura riformista, cattolica, liberale, da sempre baluardo di democrazia, di quei valori che sono stati i pilastri dell'Italia e dell' Europa dei popoli, per i quali ci battiamo ogni giorno - ha esordito nel suo intervento Di Giuseppantonio -. L'Udc e' ancora una forza importante in Abruzzo e molti cittadini ci guardano con la convinta speranza di incontraci lungo quel percorso fatto di concretezza, di proposte, della nostra capacita' di ascoltare e tramutare in azione le problematiche e le esigenze della nostra comunità.L'assemblea congressuale di oggi si svolge in un clima di  serenita' e di condivisione su quelle che saranno le linee politiche e le proposte. Progetti che hanno incontrato il favore di tanti giovani, che ora abbiamo il compito di formare, soprattutto al coraggio da mettere in campo per portare avanti le loro e le nostre idee. Ne abbiamo visti molti candidarsi  nelle ultime amministrative a Lanciano ed in altri comuni abruzzesi . L'Udc e' un partito capace di mettere a disposizione di tutti il suo grande cuore per l'Abruzzo e per gli abruzzesi, una forza di contenuti in una regione che viaggia a due velocita', con ancora una marcata diversita' tra zone interne e quelle costiere . Al presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, in risposta a quanto affermato di recente all'indomani del referendum sulla riforma costituzionale, diciamo d'essere disposti a confrontarci sui temi concreti a cominciare dalla preannunciata riforma elettorale regionale, alla riduzione delle indennita' dei consiglieri, ma anche sulle politiche in tema di welfare, per la preoccupante disoccupazione giovanile, per una politica che punti alla crescita della nostra regione. Tutto cio' per far funzionare meglio l' Abruzzo .E' giunto il momento, quindi, di dare vita alla nostra rivoluzione, incentrata sulla verita'. Un partito delle idee, della speranza e della verita'. D'altro canto, quando si ha un cuore grande e' piu' facile farci capire ed essere vicini alla gente. Sia ben inteso: da noi si arriva specchiandosi nei nostri valori, per scelta e non dietro promesse - dice in conclusione e con fermezza Di Giuseppantonio, dando cosi' un netto taglio con il passato." 

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Oddo: conta solo vincere

"E' una partita fra due squadre che hanno qualche problema. Il Bologna ha piu' punti di noi ma non credo sara' tranquillissimo. Noi giocheremo in casa e cercheremo di prendere i tre punti. Quello che conta domani e' la vittoria". Il tecnico del Pescara, Massimo Oddo, legge cosi' la sfida di domani con i felsinei, d'importanza assoluta per i biancazzurri che tornano in campo dopo il ko di Crotone e le contestazioni di lunedi' scorso dei tifosi nella serata della cena di Natale. "Dobbiamo cercare di essere sereni. Ho lavorato molto sulla testa dei ragazzi per far capire loro che abbiamo fatto diverse volte bene e se cosi' e' stato e perche' c'e' un lavoro dietro", ha aggiunto l'allenatore. "La vittoria e' la cura migliore per sbloccarci. E per fare questo c'e' bisogno di gente che vada in campo determinata e che non abbia paura di qualche fischio. Dobbiamo reagire dare una risposta del campo alle giuste critiche arrivate. Ho cercato di far capire ai ragazzi - ha spiegato ancora - che questa e' la normalita' del calcio. Siamo professionisti e quando i risultati non arrivano si possono prendere insulti e fischi, ed e' normale che sia cosi'". Poi il messaggio di speranza e fiducia: "Nulla e' compromesso perche' dietro le altre fanno pochi punti. Sarebbe da pazzi mollare e pensare di non farcela. Io continuo a credere in questo gruppo e in questa squadra, pur sapendo che ci sono dei limiti". Il Bologna? "Squadra che ha sempre fatto il 4-3-3. Non credo giocheranno una gara arrembante. A loro potrebbe andar bene anche non perdere per mantenere le distanze inalterate. Parliamo di una squadra esperta costruita per una salvezza piu' che tranquilla, ma che oggi puo' avere qualche difficolta'". Per la sfida con i felsinei Oddo dovra' rinunciare agli infortunati Pepe, Bahebeck e Mitrita. Out anche lo squalificato Aquilani. I tifosi che lunedi' scorso avevano aspramente contestato la squadra, sosterranno i biancazzurri, almeno nell'arco dei novanta minuti. 

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Tribunali minori, il Ministero annuncia un vertice per fare chiarezza

"Diversi articoli di stampa hanno ripetutamente sostenuto che il Ministero di Giustizia avrebbe archiviato definitivamente la vicenda dei tribunali di Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano. Recentemente, il ministro Orlando, in occasione della campagna referendaria, a Teramo e all'Aquila ha ribadito che si deve tener conto di quello che e' successo in questi anni e valutare gli aggiustamenti da fare". A comunicarlo in una nota e' l'ufficio stampa del Ministero di Giustizia. "E nello stesso tempo che sarebbe sbagliato fare dell'Abruzzo un'eccezione a livello nazionale - si prosegue nella nota - con infinite proroghe di una condizione indefinita. Tra le disfunzioni che derivano da questa condizione ci sono, ad esempio, proprio quelle delle piante organiche: non si puo' procedere alla normale assegnazione di personale e magistrati a sedi che sulla carta sono chiuse anche se in regime di proroga. Il ministro Orlando convochera' a breve i vertici giudiziari dei distretti interessati per avviare la necessaria riflessione per contemperare al meglio tutte le necessità". 

Sulla questione dei tribunali minori era in programma proprio oggi un incontro a Pescara in Regione - promosso dal presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, e dal presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Di Pangrazio - con i parlamentari abruzzesi, con i sindaci delle citta' capoluogo e con i sindaci delle citta' sedi delle circoscrizioni giudiziarie interessate, Avezzano, Lanciano, Sulmona, e Vasto.

"Tutti i presenti hanno convenuto sull'esigenza di trovare un modello per tutelare i presidi della legalita' sul territorio regionale". E' quanto sostengono il presidente della Giunta regionale Luciano D'Alfonso e il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio in una nota congiunta diffusa al termine di un incontro organizzato a Pescara per la condivisione di iniziative volte a salvaguardare le circoscrizioni giudiziarie di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto che, secondo quanto disposto da una legge varata nel 2011 dal governo Monti, dovrebbero essere soppresse nel settembre del 2018. Alla riunione hanno preso parte deputati e senatori abruzzesi di tutte le forze politiche - compresa la senatrice Federica Chiavaroli, già sottosegretario alla giustizia - e i sindaci e i rappresentanti dell'avvocatura delle citta' interessate. "Vi e' la necessita' di analizzare il fabbisogno del settore - proseguono nella nota D'Alfonso e Di Pangrazio - ridisegnare la rete giudiziaria e far si' che l'Abruzzo si possa dotare di altre strutture. A tale scopo ciascuno al proprio livello lavorera' per ottenere una proroga del termine stabilito; successivamente sara' costruito un gruppo di lavoro per valorizzare i presidi di legalita' nella regione".

"Io ritengo molto difficile che si possano salvare tutti i quattro tribunali soppressi perche' come ha detto il Ministro della Giustizia Orlando nella sua visita nella nostra regione, abbiamo chiuso uffici in tutta Italia e la riforma ha funzionato". E' quanto sostiene il sottosegretario uscente alla Giustizia, la senatrice Federica Chiavaroli, a margine dell'incontro a PESCARA, alla presenza di alcuni parlamentari abruzzesi e amministratori locali, oltre che al presidente della Regione Luciano D'Alfonso e al presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, per affrontare la problematica relativa al salvataggio dei cosiddetti tribunali minori di Vasto, Lanciano, Sulmona e Avezzano.     

"L'obiettivo di questo incontro - spiega - e' quello di trovare la strada che possa servire a ripensare la riforma della geografia giudiziaria che ha interessato l'Abruzzo. Ricordo per chiarezza che nel 2012 il Parlamento aveva deciso di chiudere i quattro Tribunali abruzzesi: Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto. Decisione sospesa per il terremoto e sospensione che cessa nel settembre del 2018. Ora perche' il Parlamento possa tornare indietro rispetto ad una decisione gia' assunta, e' necessario che la comunita' abruzzese politica si metta d'accordo". "Se noi abbiamo a cuore il nostro Abruzzo e i nostri territori, dobbiamo metterci d'accordo - aggiunge - fare una proposta che magari proponga di salvarne uno, due, e sono certa che in questo modo questa proposta possa essere valutata dal Ministero della Giustizia, ma soprattutto dal ministro dell'Economia e delle Finanze che e' il vero osso duro in questo momento. Per questo ritengo questa una riunione utile per riuscire a trovare una convergenza rispetto ad una soluzione di questo tipo". Fra i parlamentari presenti c'erano Antonio Castricone (Pd), Maria Amato (Pd), Paola Pelino (Fi), Andrea Colletti (M5S), Gianni Melilla (Si), Gianluca Fusilli (Pd), Stefania Pezzopane  (Pd). 

"Quello di Vasto e' un tribunale di frontiera e ha dovuto affrontare l'ultimo processo che ha colpito un rete di criminalita' organizzata e camorra in particolare. Vasto si trova a ridosso della Puglia, e poi per altri fronti interni anche non lontano dalla Campania e dunque facilmente aggredibile al suo interno". Lo ha detto il deputato Maria Amato (Pd) al termine dell'incontro con parlamentari e amministratori abruzzesi. "Il tribunale per questo territorio e' sicuramente importante - ha sostenuto - e per questo urge il buon senso per ragionare nell'ottica di una spending review che viene da lontano, per riuscire ad ottenere il massimo possibile per la Regione Abruzzo in modo da non lasciare scoperta questa fascia di territorio impoverito distante chilometricamente in alcuni vasi dai grossi centri, e di una fascia che ha bisogno di presidi di legalità"

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Dino Carletti, primo classificato al Mundialito di Morro d’Oro

«Abbiamo voluto dare un segnale dell’apprezzamento ad un montesilvanese che con i suoi successi porta alto il nome di Montesilvano in Abruzzo e non solo». Così il consigliere Claudio Daventura commenta la consegna di una targa di riconoscimento, insieme al sindaco Francesco Maragno e all’assessore Ernesto De Vincentiis, a Dino Carletti che lo scorso agosto si è classificato primo a Mundialito, il campionato di ciclismo amatoriale, giunto alla sua ventunesima edizione, che si è svolto a Morro D'Oro. Carletti ha completato il percorso in un’ora e 18 minuti, laureandosi campione d’Italia nella categoria M8, quella dei corridori più anziani che vanno dai 65 anni in su. Solo nel 2016 sono ben 16 le gare tra Abruzzo e Marche che hanno visto Dino Carletti conquistare le prime posizioni. «Carletti - prosegue Daventura - è una eccellenza di Montesilvano, che con impegno asseconda la sua passione e ottiene importanti riconoscimenti. A lui abbiamo voluto consegnare un riconoscimento della nostra stima». «E’ un grande onore - ha commentato lo sportivo – essere premiati dall’Amministrazione Comunale della propria città, che mi rende fiero ed orgoglioso».

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Maragno: “Pronti a chiudere i centri di prima accoglienza per ridurre il numero dei profughi sul territorio”

«Vogliamo ridurre al minimo la presenza di profughi sul territorio di Montesilvano, ripristinando la sicurezza dei nostri concittadini e tutelando l'immagine turistica della città. Per farlo siamo pronti a chiudere i CAS, i due centri di prima accoglienza presso gli hotel Ariminum ed Excelsior». A dirlo è il sindaco Francesco Maragno che specifica: «Nel corso dell'ultima seduta di Giunta abbiamo deliberato l'adesione al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR). Aderire al sistema dello SPRAR, ossia la rete di centri di seconda accoglienza, ci permetterà di chiudere i centri di prima accoglienza, e ridurre quindi significativamente il numero dei profughi sul nostro territorio, portandolo ad un massimo di 135 persone, ossia meno della metà delle attuali presenze accolte nei due centri. A ciò si aggiunge - dice ancora il sindaco - che lo SPRAR rappresenta un modello di accoglienza diffuso su tutto il territorio comunale, dunque molto più adatto alle esigenze della città, evitando quelle pericolose concentrazioni che ad oggi spesso rendono molto difficile il percorso di integrazione dei profughi, oltre a dare luogo a problemi legati alla sicurezza». Con la delibera si stabilisce dunque l’adesione allo SPRAR, mediante la presentazione di una proposta progettuale che coinvolgerà al massimo 135 richiedenti asilo e/o rifugiati per il triennio 2017/2019, secondo quanto previsto dal decreto del Ministero dell’Interno del 10 agosto 2016. Il Comune e l’Azienda Sociale assumeranno il ruolo di capofila, in co-progettazione con il terzo settore di un progetto che verrà presentato a valere del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. Il Comune emanerà inoltre apposti avvisi pubblici per individuare gli immobili e i partner progettuali. Lo SPRAR andrebbe di fatto a sostituire gli attuali centri di prima accoglienza, aperti presso l'hotel Ariminum ed Excelsior, che per legge non possono essere allestiti sullo stesso territorio. «Le sedi che andranno a costituire questa rete diffusa - dice ancora il sindaco - non potranno essere strutture alberghiere della città o immobili in zone particolarmente turistiche e commerciali, al fine di tutelare i principali settori di sviluppo della nostra Montesilvano. Verranno inoltre privilegiati immobili confiscati alla criminalità organizzata e assegnati al nostro Ente. L'obiettivo – conclude il sindaco - è quello di ridurre il numero dei profughi, coniugare le esigenze dei cittadini, garantendo loro la sicurezza necessaria, assecondando la vocazione turistica della città e al tempo stesso accogliendo nel modo giusto queste persone costrette a fuggire da drammi e da un passato fatto di disperazione».

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Trasporto studenti disabili, la Consulta bacchetta la legge dell’Abruzzo

 La compartecipazione delle Regioni alle spese per importanti servizi sociali tutelati dall'art. 38 della Costituzione non puo' essere condizionata dalle disponibilita' finanziarie al punto tale che il contributo diventi incerto e aleatorio, mettendo a rischio il servizio stesso, magari a vantaggio di spese facoltative. La afferma una sentenza della Corte Costituzionale dichiarando illegittima una norma contenuta nella legge 78/1978 della Regione Abruzzo, che per il servizio di trasporto degli studenti portatori di handicap o di situazioni di svantaggio, prevede che la Giunta regionale garantisca un contributo del 50% della spesa necessaria e documentata dalle Province solo "nei limiti della disponibilita' finanziaria determinata dalle annuali leggi di bilancio e iscritta sul pertinente capitolo di spesa". Proprio quest'ultimo passaggio e' stato ritenuto incostituzionale dai giudici, che hanno esaminato la disposizione su richiesta del Tar Abruzzo, accogliendo i rilievi mossi. "Si deve ritenere - si legge nella sentenza, relatore il giudice Giulio Prosperetti - che l'indeterminata insufficienza del finanziamento condizioni, ed abbia gia' condizionato, l'effettiva esecuzione del servizio di assistenza e trasporto come conformato dal legislatore regionale". La disposizione rende "generico ed indefinito il finanziamento destinato a servizi afferenti a diritti meritevoli di particolare tutela, rendendo possibile che le risorse disponibili siano destinate a spese facoltative piuttosto che a garantire l'attuazione di tali diritti". E questo "determina un vulnus". La sentenza riporta i dati storici della contribuzione regionale, da cui emerge che nel 2008 le Province abruzzesi hanno ottenuto un cofinanziamento nella percentuale del 39% (invece che del 50%), nel 2009 del 18%, nel 2011 del 26%, nel 2012 del 22%. "Palese - afferma la sentenza - e' la lesione della effettivita' del servizio, non solo sotto il profilo quantitativo, ma anche per l'assoluta discontinuita' delle percentuali di copertura ammesse a finanziamento". 

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Vendita case popolari, bocciata la legge abruzzese

 Censurata la legge abruzzese che cambia destinazione ai proventi della vendita delle case popolari. La Corte costituzionale con la sentenza n. 273, depositata oggi, ha dichiarato l'illegittimita' dell'articolo 5, commi 3 e 5, della legge 10/2015 della Regione Abruzzo. La norma prevedeva che gli Ater potevano destinare una quota della vendita degli alloggi di edilizia residenziale al ripianamento dei loro deficit finanziari. Ma questa previsione era in contrasto con la legge nazionale che al contrario impone che tutte le risorse derivanti dall'alienazione di immobili pubblici devono essere destinate esclusivamente alla realizzazione di nuovi alloggi popolari o alla ristrutturazione di quelli esistenti. La Consulta precisa che il vincolo di destinazione esclusiva stabilito dalla norma statale va considerato come l'espressione di un principio fondamentale nella materia 'coordinamento della finanza pubblica' e quindi la norma regionale e' illegittima.

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Chieti solidale, il bilancio dell’attività dopo un anno nuovo Cda

 Numerosi progetti realizzati in favore della disabilita' e la non autosufficienza come ''Home Care Premium'', una piattaforma tecnologica per monitorare l'efficienza e l'appropriatezza delle attivita' svolte, corsi di formazione e aggiornamento sulla base dei bisogni del dipendente interno, campus invernali ed estivi che anno impegnato oltre 1000 bambini, incontri con le famiglie e gli assistenti specialistici scolastici sul tema dell'integrazione degli alunni con disabilita', campagne di marketing per rafforzare il brand ''Chieti Solidale'' ma soprattutto riorganizzazione del personale, delle spese e centralizzazione degli acquisti, superando un vecchio modo di gestire l'azienda. Il tutto portando avanti 42 servizi inseriti nel Piano Sociale di Zona. E' quanto emerge dal bilancio del primo anno di attivita' dell'Azienda speciale multiservizi ''Chieti Solidale'' dopo la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione presieduto da Alfiero Corbo, e del direttore amministrativo Angelo Romano. ''

''E' un'azienda con 200 dipendenti, che eroga servizi socio-assistenziali del valore di 3 milioni di euro e gestisce tre farmacie comunali che sviluppano 5 milioni di euro di utili che, nel giro di un anno, non solo ha continuato ad erogare servizi senza mai interromperne uno, e purtroppo sappiamo che non e' avvenuto altrettanto in molti Comuni italiani, ma ha accresciuto i ricavi provenienti dalle farmacie di circa 130mila euro (+2,5%) a fronte di una diminuzione media della spesa farmaceutica nazionale di -3,08% - ha detto il sindaco di Chieti Umberto Di Primio nel corso di una conferenza stampa. Un servizio importante e una gestione particolarmente attenta e competente, prestata a costo zero dall'intero Cda e con un compenso estremamente ridotto, rapportato alle responsabilita', del direttore che ringrazio per quanto fatto sino ad ora''. Per il presidente del Cda Alfiero Corbo ''l'Ente ha una situazione finanziaria stabile, che cresce di giorno in giorno e un report finanziario di tutto rispetto. Risultati - ha sottolineato - che devono far inorgoglire i cittadini, gli operatori e gli stessi dipendenti. L'obiettivo e' continuare ad investire, dando opportunita' anche a pazienti che attualmente non vengono intercettati dai servizi sociali di poter usufruire dei nostri servizi. Il nostro operato, infatti, deve contribuire ad alleviare le sofferenze anche di coloro che sono affetti da patologie lievi''

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