I carabinieri della stazione di Paganica hanno eseguito un’ordinanza di aggravamento di misura cautelare per il reato di maltrattamenti in famiglia di un uomo residente a L’Aquila. Circa un anno fa una giovane donna, stanca di subire vessazioni fisiche e psicologiche alle quali veniva sottoposta ormai da anni dal marito, ha deciso di denunciarlo. Ne è scaturito l’allontanamento del marito dalla casa familiare. L’uomo però, nel corso degli ultimi mesi, ha violato le prescrizioni imposte dal giudice continuando a molestare la moglie, che però ha chiamato il 112. I numerosi interventi eseguiti dai militari hanno consentito di documentare le violazioni commesse dall’uomo, che ora è stato portato in carcere.
Leggi Tutto »Emergenza Covid19, Meritocrazia Italia: non solo calcio e grandi eventi sportivi, ultimo grido catastrofe preannunciata.
"Mentre i professionisti dello sport attendono le disposizioni che permetteranno loro di riprendere a dare
spettacolo, centri minori (quali palestre, piscine, centri di aggregazione, nidi per l’infanzia, centri di socialità,
cultura ed arte e similari) dovranno fare i conti con un tracollo economico, derivante non solo dai mancati
guadagni (attuali e potenziali), ma anche dal fatto che sono luoghi in cui non sarà possibile non creare
assembramenti e/o garantire il distanziamento sociale". Lo affermano i responsabili di Meritocrazia Italia.
"Infatti, tra i requisiti probabili per poter riaprire, sarà sicuramente indispensabile mantenere il divieto delle
attività e delle lezioni di gruppo (ritenuto uno dei maggiori introiti), disporre igienizzazioni e pulizie costanti
dei locali, attrezzi e spogliatoi, prevedere l'utilizzo obbligatorio di mascherine e guanti monouso e,
soprattutto, garantire l’accesso a pochissime persone negli spazi comuni; tutto questo renderà
antieconomica la riapertura, in virtù anche delle ingenti spese che normalmente vengono sostenute, come
il pagamento dei canoni di locazione, personale, luce e gas, ecc.
A ciò, inoltre, si aggiunga la drastica considerazione per cui i mesi intercorrenti tra marzo e giugno,
coincidenti proprio con la chiusura forzata, sono notoriamente quelli con maggiore attività, mentre quelli
da luglio a settembre, periodo in cui probabilmente sarà consentita la riapertura, sono sempre risultati
quelli con minor affluenza.
Lo scenario che si prospetta, dunque, è di tracollo totale e gli eventuali incassi non consentiranno neanche
di coprire i costi di gestione, e quindi, la semplice sopravvivenza dell’attività. Per tutte queste realtà, una
vera ripartenza economica potrà essere prevista solo a conclusione di ogni ipotesi di contagio.
Questo è un problema di enorme rilevanza, che investe questa come altre numerose categorie che
svolgono attività prevalentemente di aggregazione come i nidi per l’infanzia, i centri di socialità, di cultura,
di apprendimento di arti, biblioteche, musei, attività artistiche e molte altre.
Meritocrazia ritiene, dunque, necessari alcuni interventi normativi immediati a tutela di tale comparto e di
tutti quelli fortemente penalizzati dalla inevitabile necessità di prolungare la chiusura fino alla data del
contagio zero e pertanto propone alcuni suggerimenti indispensabili se si vuole evitare il fallimento di tante
associazioni ed imprese.
In particolare, Meritocrazia Italia auspica:
che vengano rese detraibili, nella dichiarazione dei redditi, le spese per le suddette attività senza
limiti di età o di spesa;
che vengano estesi e potenziati, fino al momento della riapertura dei centri, gli ammortizzatori
sociali per i collaboratori delle aziende in ogni forma: dipendenti, partite IVA, contratti;
che vengano previsti contributi a “fondo perduto” (e non solo semplice prestiti), per far fronte alle
necessarie disposizioni sanitarie anti-contagio ed alle necessità di ripresa ed avviamento;
che vengano estese al settore finanziamenti/prestiti con un tasso quasi prossimo allo zero e con
ammortamenti per un periodo non inferiore ai 10 anni, al fine di consentire investimenti in
formazione dei collaboratori, in innovazione tecnologica ed in consulenza;
che venga disposto un forte intervento per aiutare tale settore in relazione al pagamento delle
utenze e dei canoni di locazione per i mesi di chiusura forzata, anche magari mediante concessione
ai proprietari degli immobili di poter beneficiare di una detassazione di tutti gli oneri fiscali relativi
alla propria proprietà;
In tale prospettiva, allora, Meritocrazia Italia chiede l'attuazione di adeguate politiche di sostegno in ambito
economico, fiscale e finanche organizzativo, trattandosi di attività di fondamentale importanza per la vita
del Paese che meritano attenzione e valorizzazione".
Tre comuni d’Abruzzo si accendono per ringraziare la Russia per gli aiuti ricevuti
Si è svolta la manifestazione denominata “luci della speranza nella lotta al coronavirus”: evento fortemente voluto ed organizzato dall’Associazione degli italiani amici della Russia per ringraziare, con un gesto simbolico, il Cremlino per l'intervento operato, nel nostro Paese, in occasione dell’emergenza Covid-19. Infatti la Russia ha trasportato oltre 120 medici militari attrezzati di tutto punto e, come ha ricordato il Presidented ell’Associazione degli Italiani amici della Russia, Lorenzo Valloreja: «Mosca non ha lesinato il proprio aiuto al nostro Paese, che, al di là di tutte le polemiche, rimane pur sempre il partner privilegiato all’interno del blocco occidentale. È sembrato quindi doveroso, da parte nostra, omaggiare il popolo russo con un piccolo gesto, altamente simbolico, per tutto quanto fin qui fatto nei confronti del popolo italiano: cioè l’illuminare, per una notte, nell’arco di tre giorni diversi, alcuni monumenti con i colori della bandiera russa, quindi con il bianco, il blu ed il rosso. Ad accettare il nostro invito sono state alcune Amministrazioni Comunali abruzzesi, vicine all’Associazione degli italiani amici della Russia, già da tempo legate, per motivi culturali e turistici, a Mosca, in particolare i Comuni di Silvi, Loreto Aprutino e Città Sant’Angelo». Sua Eccellenza Sergey Razov, Ambasciatore Plenipotenziario della Federazione Russa in Italia ha ringraziato a sua volta gli organizzatori della manifestazione: «Siamo sicuri che il lavoro congiunto dei nostri specialisti permetterà di salvare le vite di molte persone e contribuirà al rafforzamento dell’amicizia edella cooperazione tra la Russia e l’Italia. Vorrei pertanto ringraziare gli organizzatori per l’iniziativa che indubbiamente favorirà lo sviluppo delle proficue relazioni russo-italiane».
Leggi Tutto »La Provincia dell’Aquila chiede il rimborso degli abbonamenti Tua per gli studenti
La Provincia dell'Aquila chiede il rimborso degli abbonamenti Tua in favore degli studenti delle aree interne. Ad avanzare la proposta e' il consigliere Gianluca Alfonsi, che richiama l'attenzione dell'azienda a sostenere le famiglie attraverso una forma di rimborso del periodo non fruito o una riduzione a valere sui prossimi abbonamenti alla ripresa delle attivita' scolastiche. "Credo che le famiglie e gli studenti - dichiara Alfonsi - vadano aiutati in un momento di grande incertezza e di difficile congiuntura economica che, certamente, nei prossimi mesi sara' ancora piu' evidente. Per questi motivi, le istituzioni e le aziende devono adoperarsi e contribuire per attenuare tutte le circostanze negative che questa pandemia ha generato. Sui giovani e la loro grande capacita' di governare il futuro tutti noi facciamo affidamento e abbiamo il dovere di metterli nelle condizioni di rimenare nei nostri territori ed evitare lo spopolamento delle aree interne che rischiano, dopo questa catastrofe, di sparire dall'Abruzzo interno".
Leggi Tutto »Covid19: teatro, musica, cinema. A Pescara confronto in Commissione Cultura
Ricostruire il tessuto culturale del territorio, lacerato dallo stop a ogni tipo di manifestazione imposto dalle misure anticontagio. La Commissione Cultura del Comune di Pescara, presieduta da Manuela Peschi, ha effettuato un primo incontro con alcuni operatori culturali cittadini per ragionare sulle azioni possibili con cui sostenere la ripresa delle attività.
Da parte sua, Manuela Peschi ribadisce la necessità dell'istituzione di un tavolo di lavoro sulla Cultura che sia un punto di riferimento certo per tutte le associazioni cittadine e in raccordo con l’assessore Maria Rita Paoni Saccone un laboratorio per la ripartenza delle imprese culturali.
Il comune denominatore è quello della necessità di spazi, una necessità preesistente che l'ondata di Covid19 ha soltanto reso più evidente e più acuta. Lo ha sottolineato il direttore dell'Aurum Licio Di Biase, rilevando come i primi eventi che potranno trovare un margine di realizzazione saranno le mostre. Vuoi per la riapertura dei musei, già programmata per il prossimo 18 maggio, vuoi per la possibilità di programmare e gestire il flusso di ingressi e le distanze interpersonali tra i visitatori in modo non particolarmente complesso.
Il nodo fondamentale resta quello delle prospettive immediate, strettamente collegate alla stagione estiva ed è questo l'aspetto che hanno approfondito Giulia Basel, direttrice artistica del Florian e Cristiano Di Felice direttore della scuola di cinema Ifa. L'idea, sposata anche dalla commissione, è quella di arrivare a un maggior utilizzo degli spazi aperti, siano essi parchi o piazze, in centro e in periferia.
Spettacoli da un lato, lezioni dall'altro: un servizio alla città, al pubblico, ma anche ai lavoratori dello spettacolo che stanno pagando duramente il fermo dell'attività.
"La programmazione nel lungo periodo è senz'altro necessaria - sottolinea Manuela Peschi - ma in questo momento è fondamentale trovare soluzioni adeguate ai problemi immediati. Che sono quelli del lavoro, che sono quelli delle periferie. Sempre attendendo le direttive che ci verranno date dal Governo iniziamo a ragionare sulla possibilità di cinema all'aperto, spettacoli di musica e teatro nelle piazze con proposte di nicchia, che avvicinino un pubblico più limitato ma interessato o che incuriosiscano chi magari da un certo tipo di arte è più distante. Abbiamo fatto un primo passaggio ed abbiamo trovato un punto comune di partenza. Da parte delle associazioni, già in questa prima fase, c'è la disponibilità a lavorare su più repliche per rispettare il distanziamento, accontentando il maggior numero di spettatori. Questo impegno e questa fatica cercheremo di sostenerli anche con la nostra determinazione".
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L’Udc Abruzzo al Governo: Riaprire le chiese per pregare. Al presidente della regione chiede di far sentire la voce dell’Abruzzo.
“Pur considerata la gravità dell’epidemia e le necessarie misure di prevenzione e di cautela che la scienza impone è evidente come nell’ultimo Dpcm del 26 aprile scorso non sembra si siano ponderate le contrapposte fondamentali esigenze, costituzionalmente garantite, come la libertà di culto”. E’ quanto afferma in una nota il segretario Regionale dell’UDC, Enrico Di Giuseppantonio, a nome della Direzione abruzzese del partito , del capogruppo al Consiglio Regionale Marianna Scoccia e dei segretari provinciali Buracchio, Cozzi, Giolitto, De Simplicio, che chiede anche al Presidente della Regione , Marco Marsilio , di far sentire la voce dell’Abruzzo in proposito. “Come dimostra l’ultima comunicazione- afferma Di Giuseppantonio- diramata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Governo anche nel suo ultimo Dpcm non sembra aver dato giusto peso alla libertà di culto, da tempo fortemente ridotta. Per tale ragione si stigmatizza l’ulteriore proroga sine die dell’illogica e discriminatoria limitazione ai fondamentali diritti costituzionali volti a garantire la dignità ed il pieno sviluppo della persona. Ciò a difesa della nostra fede, ma anche della nostra democrazia e della Costituzione, che sulla dignità e il pieno riconoscimento della persona umana si fonda. Pertanto il Governo- aggiunge il segretario Enrico Di Giuseppantonio- ascolti l’appello della Conferenza Episcolare Italiana e garantisca il diritto delle persone di partecipare alle Sante Messe e di accostarsi alla preghiera ed ai ai Sacramenti. Nelle chiese si troverà una soluzione in sicurezza, nel rispetto vero delle misure di distanziamento tra le persone” .
Leggi Tutto »L’imprenditore teatino Manuel Pantalone alla guida dei Giovani Imprenditori italiani del Network Valore Impresa
La repressione nei conflitti politici. Teorie, discorsi e pratiche (XVI – XX secolo): convegno telematico dell’Università di Teramo
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Emergenza Covid-19. La Mazda Motor Italia in supporto della montagna abruzzese
I Sindaci dei Comuni della Comunità Montana Sirentina ed il Commissario Luigi Fasciani, ringraziano la Mazda Motor Italia nella persona dell’A.D. Roberto Pietrantonio, per aver concesso, in comodato gratuito, al proprio Gruppo Intercomunale Volontari di Protezione Civile, un crossover CX 30 Hybrid, sanificato, per agevolare le attività di protezione civile nella gestione dell’Emergenza Covid-19 nel territorio sirentino.
Le testate nazionali in questi giorni ne hanno già dato notizia, lanciata con un comunicato dalla manager P.R.& Press dr.ssa Erika Giandomenico della Casa automobilistica del Sol Levante. (*)
Il Gruppo Intercomunale Volontari di Protezione Civile della C.M. Sirentina, nato come progetto pilota ed innovativo con iscrizione all’Albo speciale Regionale nel 1994, costituisce una simbiosi possibile fra enti locali e cittadini ed è stato uno dei primi in Italia e l’unico sperimentato fra le comunità montane abruzzesi, attualmente commissariate, a seguito dello spending review ed in regime di proroga.
Tale iniziativa innovativa, nel corso del 1995 - 1996, presso il Dipartimento di Protezione Civile - Presidenza Consiglio dei Ministri, quando a Capo era il prof. Franco Barberi, è stata oggetto di discussione di una interessante tesi di fine corso, sulla “Gestione delle Emergenze-Disaster Management”, comparata con altre realtà settentrionali della Lombardia e del Veneto, da parte del proprio dipendente, dr. Giovanni Pizzocchia, che attualmente ancora ne cura il servizio.
Fra le attività rilevanti nell’emergenza attuale Covid-19, la Protezione Civile Sirentina provvede al ritiro dei dpi, presso la sede regionale della Protezione Civile ed alla consegna ai Sindaci, su richiesta degli stessi. I volontari già hanno provveduto alla fornitura di farmaci salvavita a pazienti che erano impossibilitati a recarsi presso la farmacia dell'ospedale di Sulmona. Con l’apertura del C.O.C. (Centro Operativo Comunale) di Castelvecchio Subequo, poiché un cittadino è risultato contagiato, di intesa col sindaco Pietro Salutari, il Gruppo è di supporto nelle funzioni di Volontariato ed Assistenza alla popolazione. Per giunta, a causa di qualche dissennato, perfino in questi giorni di quarantena, si è dovuto intervenire tempestivamente col caposquadra AIB Graziani Barnaba ed i VV.F di Sulmona, per spegnere tre principi di incendi boschivi in agro Secinaro-Castelvecchio Subequo, grazie al mezzo AIB, concesso in comodato dalla Regione Abruzzo con cui il Gruppo è convenzionato.
La Mazda, la cui denominazione è ispirata all’assonanza del nome del suo fondatore (Jujiro Matsuda) con quello di una divinità mediorientale Mazda, deve una singolare riconoscenza alla montagna. Difatti non tutti sanno che lo stabilimento ha i suoi impianti ad Hiroshima, città giapponese drammaticamente famosa per quell'agosto del 1945, quando subì la micidiale bomba atomica dagli americani. Lo stabilimento Mazda si salvò miracolosamente, grazie proprio alla montagna che fece da barriera dal punto di impatto dell’esplosione nucleare ed anzi lo stabilimento divenne perfino il punto logistico per i soccorsi e la successiva ricostruzione di Hiroshima.
Probabilmente sarà stato tale sentimento ad ispirare i vertici del prestigioso marchio giapponese, a scegliere di aiutare, offrendo in comodato gratuito il confortevole Crossover CX30 ibrido che rispetta l’ambiente, proprio ad una popolazione ai piedi di un Monte, il Sirente, nel cuore dell’Appenino abruzzese, unendo così due ambientazioni diverse in un'unica narrazione, che è proprio nel significato del termine inglese “crossover”.
Si costituisce così una formula innovativa, sinergica, fra industria ed istituzioni locali, coniugando marketing aziendale con sviluppo sostenibile e solidarietà.
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Emergenza idrica: a Guardiagrele polemica per i fondi
"In questi giorni abbiamo appreso dalla stampa che la Regione Abruzzo ha destinato circa 6 milioni di euro per l’emergenza idrica del Vastese. Il Sindaco di Guardiagrele grida ad uno scippo da parte della regione, ma non è così". Lo affermano Flora Bianco e Orlando Console, Consiglieri comunali del gruppo consiliare “Progetto per Guardiagrele” e Sandro Salvi, già sindaco di Guardiagrele.
"Il Sindaco confonde l’accordo ACA-SASI-ERSI dell’estate scorsa, che va avanti e sul quale non c’è nessuno scippo, con i fondi regionali del Ministero delle Infrastrutture per il comparto idrico del 2015. Stiamo parlando dei fondi che andavano a finanziare un progetto della SASI del 2014 di circa 8,5 milioni di euro. Avuti dalla Regione all’epoca della Giunta Chiodi, grazie all’interessamento dell’allora Sindaco Sandro Salvi, del Presidente della SASI Domenico Scutti, con la collaborazione dell’allora Sottosegretario Giovanni Legnini e del Presidente della Regione Gianni Chiodi. Però della somma, con l’avvento della Giunta D’Alfonso, vennero stanziati soltanto 1,6 milioni di €uro, lo stesso D’Alfonso, precisò in una successiva delibera regionale, che le economie di tutti i lavori del comparto idrico della Regione Abruzzo dovessero servire successivamente per finanziare la restante parte del Progetto Avello. Perché non ha protestato, quando D’Alfonso gli ha ridotto i fondi da 8,5 milioni a 1,6 milioni? La SASI ha appaltato i lavori per il rifacimento della rete idrica di Guardiagrele ed Orsogna, lavori affidati nel 2017, ma che ad oggi non ancora iniziano. A distanza di 3 anni, il Comune di Guardiagrele non ancora autorizza la SASI per eseguire i lavori per rifare la condotta di Via Roma, mentre per la parte che interessava il Comune di Orsogna i lavori sono quasi terminati. Questa è la realtà dei fatti, Dal Pozzo con i suoi metodi ha ritardato l’inizio dei lavori di 3 anni. Lo avevamo denunciato già agli inizi del 2019. La Regione Abruzzo adesso stava rischiando di ridare al Governo le economie dei lavori già eseguiti, solo lo scorso 10 febbraio è riuscita ad avere l’autorizzazione per utilizzare le somme residue. Le somme che il Governo ha messo a disposizione nel 2015 per il comparto idrico, secondo la delibera di Giunta Regionale n. 312/2015 erano di circa €. 70 milioni, le economie sono sufficienti sia per gli interventi nel Vastese che nel territorio di Guardiagrele che riguardano anche i Comuni di Orsogna, Pennapiedimonte, San Martino sulla Marrucina, Casacanditella, Filetto e Casoli (per Ascigno). Ma poi, ci sono stati i fondi del 2016 e del 2017, come mai il Sindaco di Guardiagrele in quegli anni non ha richiesto nulla? Ed adesso si grida allo scippo per una presunta somma che doveva essere recuperata nei finanziamenti del 2015. E’ un atteggiamento che nulla di buono porta a Guardiagrele e ai guardiesi. Noi, al posto di alzare inutili polveroni, ci siamo informati ed abbiamo chiesto una ridistribuzione delle somme. Infatti, notizia di oggi, per Guardiagrele ed i Comuni del comprensorio ci sarà circa 1 milione di Euro a disposizione oltre quanto già assegnato, sempre se i lavori già previsti vengano realizzati. Adesso abbiamo che, a causa dei ritardi del Sindaco Dal Pozzo, la Regione stava perdendo i fondi ed i Sindaci dei Comuni di Orsogna, Pennapiedimonte, San Martino sulla Marrucina, Casacanditella, Filetto e Casoli ne subiscono le conseguenze. Serve dialogare con la SASI e la Regione e confrontarsi anche con gli altri Sindaci del comprensorio per finanziare il resto del progetto".
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