Cerimonia della presa di possesso, oggi, per il nuovo presidente del Tribunale di Chieti, Guido Campli, che lo scorso 27 luglio è stato designato dal Consiglio superiore della magistratura al vertice dell'ufficio giudiziario teatino al posto di Geremia Spiniello. Campli, 56 anni, nato a Pescara, proviene dalla Corte d'Appello di Ancona e durante la sua carriera è stato, fra l'altro, giudice nei Tribunali di Vasto e di Pescara. Il nuovo presidente ha tenuto un breve intervento di saluto dinanzi al presidente della Corte d'Appello dell'Abruzzo, Fabrizia Francabandera, al procuratore generale Pietro Mennini, al presidente della Corte d'appello di Ancona, Luigi Catelli, al procuratore della Repubblica di Chieti, Francesco Testa, ai presidenti degli Ordini degli avvocati di Chieti, Pierluigi Tenaglia, di Lanciano, Silvana Vassalli, e di Vasto, Vittorio Melone, oltre che a giudici, magistrati e dipendenti del Tribunale. Con Campli oggi si è insediato anche un nuovo giudice: si tratta di Enrico Colagreco di Chieti.
Leggi Tutto »Asl Chieti sperimenta il ‘Cup specialist’ contro le liste d’attesa
La Asl Lanciano Vasto Chieti ha avviato la sperimentazione di un sistema di gestione delle prenotazioni attivando 'Cup specialist' e 'prelista' nell'ambito di una strategia, per ridurre i tempi d'attesa, che ha già prodotto buoni risultati. Il 'cup specialist' è un operatore aggiuntivo collocato nei Centri unici di prenotazione degli ospedali di Lanciano, Vasto e Chieti; un secondo, destinato al back office di 2/o livello, è a supporto di tutti i punti di prenotazione. Compito della figura è gestire le criticità agli sportelli e al call center. Lo 'specialist' interviene se non sono disponibili prestazioni richieste con 'classi di priorità' (l'accesso a visite ed esami con il criterio dell'urgenza) e quando gli operatori allo sportello non possono dare risposte efficaci all'utente. La sperimentazione è partita a giugno: da allora risolti 380 casi, evitando disagi e proteste dei cittadini. La 'pre-lista' è utilizzata per prestazioni molto richieste, come eco-colordoppler, ecocardio, ecografia addome superiore. Quando la disponibilità supera il tempo massimo stabilito dai decreti ministeriali, si effettua una presa in carico speciale, attraverso un elenco informatizzato che permette di ricontattare l'utente per proporre un appuntamento utile. Nei primi 4 mesi 611 prese in carico e 300 richieste evase: tutti gli assistiti inseriti in pre-lista sono stati contattati e la prestazione ai restanti 311 non è stata erogata per scelte differenti degli utenti stessi. Le richieste sono state evase ricorrendo a sedute aggiuntive, utilizzo di posti in classe di priorità non occupati quindi riconvertiti, rinunce da parte di prenotati ad appuntamenti presi. L'attività di pre-lista ha permesso di dare una prenotazione differita, nel rispetto dei tempi di garanzia, a 1.373 assistiti. "Per abbattere i tempi d'attesa la nostra Asl sta impiegando risorse economiche e organizzazione innovativa - dice il manager, Pasquale Flacco - L'accessibilità è un tema che siamo impegnati a migliorare con tutte le energie. Fondi per prestazioni aggiuntive, recupero posti disponibili, gestione della domanda in modo diversificato: sono i termini del nostro impegno per dare la giusta risposta ai cittadini"
Leggi Tutto »Il rettore Mastrocola presenta la sua squadra
''Raccolgo il testimone di Luciano D'Amico che ci lascia una università con un'anima rafforzata, risanata sotto il profilo finanziario e invito tutti a fare squadra, a lavorare insieme per 'continuare a innovare''. Ha presentato così il suo team di 25 delegati, guidato dal nuovo pro rettore vicario, la professoressa Angela Musumeci, il Rettore dell'Università di Teramo, Dino Mastrocola, in carica dal 1° novembre e per i prossimi sei anni. Con una squadra in larga parte rinnovata rispetto alla precedente del rettore emerito Luciano D'Amico, Mastrocola si appresta a proseguire, come ha confermato questa mattina in conferenza stampa, sulla scia tracciata dal predecessore, puntando al completamento dei progetti avviati da lui ma inserendo nella sua gestione anche quello che manca ancora da realizzare, come la trasformazione delle 5 facoltà in Dipartimenti, previa modifica dello statuto di UniTe.
Mastrocola nel rapporto con i docenti prevede l'istituzione di una piattaforma di scambio delle informazioni e degli aggiornamenti tra tutti i componenti del team di delegati, ciascuno individuati per le loro specifiche competenze, confermando una verifica di mandato a tre anni come previsto dalla Legge Gelmini. Sul fronte della formazione, il nuovo rettore, sottolineando che il 34 per cento degli iscritti ai 4 corsi di laurea in lingua inglese è costituito da studenti extracomunitari, si è impegnato a intensificare la vocazione internazionale dell'ateneo, indicando tra i progetti a breve l'istituzione di una scuola di dottorato. Quanto alle sinergie sul territorio abruzzese, Mastrocola pensa ''a una unità delle università abruzzesi salvaguardando le rispettive autonomie'' e sogna una Teramo città universitaria, ''obiettivo adesso più facilmente raggiungibile perché con la nuova amministrazione comunale si parla lo stesso linguaggio''. E a proposito di territorio, il nuovo Rettore ha annunciato che il prossimo 12 novembre si conoscerà il progetto esecutivo vincitore per l'appalto della 'cittadella della cultura' nell'area dell'ex manicomio, il cui cantiere dovrebbe aprire entro il 2019 e progetti di riutilizzo per la struttura dell'ex mensa a Coste Sant'Agostino
Leggi Tutto »Conferenza Programmatica del PD Abruzzo
Il Partito Democratico d’Abruzzo promuove la sua seconda Conferenza programmatica regionale Sabato 24 novembre a Pescara presso l’ ex Aurum, Sala D’Annunzio, Largo Gardone Riviera.
Una giornata intensa dedicata all’ascolto e al confronto con tutta la società civile. Sarà un momento importante per tutti noi e per le grandi sfide che ci attendono nei prossimi mesi. Dalle ore 10.00 alle ore 13:30 si svolgeranno i lavori dei tavoli. Nel pomeriggio si terrà la riunione plenaria.
Per registrasi alla conferenza compilare correttamente il form dal link: https://www.pdabruzzo.com/conferenza-programmatica-2018/ . Nel caso in cui vogliate una tematica di cui discutere potete scrivere a info@pdabruzzo.com
Francavilla al Mare, Finanziamenti al sociale: il punto col Vicesindaco Buttari
Potranno accedere al Catalogo, i seguenti soggetti operanti sul territorio regionale:
- organizzazioni senza scopo di lucro con esperienza almeno triennale nell’ inclusione sociale e lavorativa di persone svantaggiate;
- cooperative sociali;
- organizzazioni di volontariato;
- associazioni di promozione sociale;
- enti privati o pubblici che abbiano, nell'’oggetto sociale, servizi di conciliazione per minori e/o persone non autosufficienti;
- organismi di formazione, accreditati ai sensi della disciplina di accreditamento emanata dalla Regione Abruzzo con D.G.R del 20 luglio 2009, n. 363, come modificata dalla D.G.R. n. 247 del 31 Marzo 2015 e autorizzati al funzionamento ai sensi della legislazione nazionale e regionale vigente.
In occasione della scadenza prossima dell'avviso, il Comune di Francavilla fa il punto su tutti i servizi di conciliazione finanziati dall'amministrazione attraverso il Bilancio Comunale e il Piano Sociale Distrettuale. Si tratta di un sistema integrato di servizi, rivolti alla famiglie per supportarle nella gestione dei tempi di vita e di lavoro.
- per e post scuola che consente alle famiglie di allungare il tempo scuola di un'ora prima della campanella di entrata e un'ora dopo quella di uscita, nel quale comune investe 60.000 euro l'anno- (servizio a tariffa calmierata, con fascia di esenzione sotto i 6.000 euro di isee)
- Centro di Aggregazione giovanile, aperto da lunedì e il venerdì dalle 15.30 alle 18.30 e il sabato mattina dalle 10 alle 12, con educatrici che si occupano di ragazzi dai 6 ai 14 anni per il supporto ai compiti e alla socialità, nel quale il comune investe 26.000 euro l'anno; ( il servizio reso è gratuito)
- potenziamento del servizio nido con l'apertura anche il sabato mattina e nel mese di luglio, per un investimento di 55.000 euro (servizio a tariffa calmierata, con fascia di esenzione sotto i 3.000 euro di Isee).
L’Aquila, arrestato per spaccio e trovato con una bomba da fucile in casa
La polizia ha arrestato un aquilano, 52enne, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente: lo stesso è stato denunciato per la ricettazione di un ciclomotore rubato. Nell'udienza di convalida, il tribunale dell'Aquila ha disposto per il 52enne l'obbligo di firma fino sino udienza per direttissima fissata per il 28 novembre prossimo. Dopo l'arresto, nel corso della perquisizione, anche attraverso la collaborazione della Polizia Scientifica, in un magazzino adiacente all'abitazione che è nella disponibilità dell'uomo, è stata trovata una bomba da fucile che ha reso necessario l'intervento del gruppo artificieri della Polizia di Stato giunto da Pescara. L'ordigno, dichiarato inerte, è stato successivamente rimosso dall'abitazione. L'uomo, sorpreso alla guida del mezzo risultato rubato a Pescara, era stato trovato in possesso di circa 10 grammi di hashish, divisa in dosi nascoste all'interno di una borsa. Il possesso e gli specifici precedenti hanno indotto gli agenti della squadra mobile a perquisire il domicilio dell'uomo, dove è stato rinvenuto un bilancino di precisione utilizzato per la preparazione delle singole dosi.
Leggi Tutto »Maltempo: Coldiretti, cala anche in Abruzzo la produzione di olio extravergine
Con una produzione nazionale praticamente dimezzata per il crollo vicino al 40% dei raccolti, è l’olio extravergine di oliva Made in Italy a subire quest’anno gli effetti più pesanti del cambiamento climatico con l’ultima ondata di maltempo che, con il vento, ha spazzato via le olive dagli alberi anche in alcune zone d’Abruzzo, seppure limitate. E’ quanto emerge dal primo bilancio della Coldiretti che - in occasione dell’Assemblea elettiva della maggiore organizzazione degli agricoltori in Europa che questa mattina a Roma ha eletto Ettore Prandini quale presidente nazionale - ha convocato la task force sull’emergenza maltempo.
Il risultato delle condizioni climatiche e meteorologiche è il crollo dei raccolti a meno di 265 milioni di chili, un valore vicino ai minimi storici per la pianta simbolo della dieta mediterranea. La Puglia – continua la Coldiretti - si conferma essere la principale regione di produzione, con 87 milioni di chili, nonostante il calo del 58%, mentre al secondo posto si trova la Calabria, con 47 milioni di chili e una riduzione del 34%, e sul gradino più basso del podio c’è la Sicilia dove il taglio è del 25%, per una produzione di 39 milioni di chili, mentre in Campania il raccolto è di 11,5 milioni di chili, in riduzione del 30%. Al centro diminuisce a 11,6 milioni di chili la produzione in Abruzzo (-20%) e a 14,9 milioni di chili nel Lazio (-20%) mentre aumenta a 15 milioni di chili in Toscana (+20%) come nel nord dove complessivamente – precisa Coldiretti –si registra un aumento del 30%.
I danni agli ulivi comporteranno conseguenze pesanti anche nel lungo periodo, fermo restando il disastroso impatto a livello ambientale. In queste condizioni un piano olivicolo nazionale 2.0 deve diventare per il governo un'assoluta priorità, sostiene Coldiretti che insieme a Unaprol e FAI S.p.A. (Filiera Agricola Italiana) per calmierare gli effetti sul mercato ha sottoscritto con Federolio il più grande contratto di filiera per l’olio Made in Italy di sempre, per un quantitativo di 10 milioni di chili con l’obiettivo di assicurare la sicurezza e la diffusione dell’olio italiano al 100% stabilizzando le condizioni economiche della vendita con un prezzo minimo garantito e programmazione pluriennale. Il rischio per i consumatori – denuncia la Coldiretti - è che nelle bottiglie di olio, magari vendute sotto marchi italiani ceduti all’estero o con l’etichetta delle grande distribuzione – sottolinea Coldiretti – si trovi prodotto straniero (tunisino, spagnolo o greco), peraltro favorito da etichette dove l’indicazione della provenienza è spesso illeggibile.
Nel 2018 gli arrivi di olio dalla Tunisia sono tra l’altro quasi triplicati (+170%) e potrebbero crescere ulteriormente – aggiunge Coldiretti - se l’Unione Europea rinnoverà l’accordo per l’ingresso di contingenti d’esportazione di olio d’oliva a dazio zero verso l’Ue per 35mila tonnellate all’anno scaduto il 31 dicembre 2017, oltre alle 56.700 tonnellate previste dall’accordo di associazione Ue-Tunisia (in vigore dal 1998). Sulle confezioni – continua la Coldiretti – è praticamente impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva dal primo luglio 2009, in base al Regolamento comunitario N.182 del 6 marzo 2009.
“In attesa che vengano strette le maglie larghe della legislazione per non cadere nella trappola del mercato – dice Coldiretti Abruzzo - il consiglio è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, guardare con più attenzione le etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop che in Abruzzo sono ben tre o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive”. Coldiretti Abruzzo ricorda inoltre che in regione ci sono ben tre mercati coperti di Campagna Amica a Chieti (Via Arenazze), L’Aquila (Cda Torretta) e Pescara (Via Paolucci) e che il comparto olivicolo conta circa 6 milioni di piante su circa 46mila ettari che rappresentano circa il 50% della superficie agricola arborea utilizzata, un totale di circa 60mila aziende di cui 15mila che coltivano prevalentemente olivo, oltre 350 frantoi e tre Dop presenti nelle province di Chieti (Colline Teatine), Pescara (Aprutino Pescarese) e Teramo (Pretuziano delle colline teramane).
Leggi Tutto »Nel 2017 e’ stato avviato a riciclo il 67,5% dei rifiuti di imballaggio
E' stata presentata l'edizione 2018 del Rapporto di Sostenibilita' di CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), intitolato "Gli imballaggi nell'economia circolare", che ha analizzato i benefici derivanti dall'avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio - e del Sistema CONAI-Consorzi di Filiera in particolare - sul Sistema Paese e sull'ambiente. Nel 2017 e' stato avviato a riciclo il 67,5% dei rifiuti di imballaggio - in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro - immessi al consumo sull'intero territorio nazionale, per un totale di 8,8 milioni di tonnellate di rifiuti, valore in crescita del 3,7% rispetto al 2016. Considerando anche la quota di imballaggi destinata a recupero energetico, lo scorso anno 10,2 milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggio sono state valorizzate. Cio' significa che otto imballaggi su 10 sono oggi sottratti alla discarica, e trasformati in nuove materie prime ed energia da reimmettere nei cicli produttivi.
Di queste 8,8 milioni di tonnellate, poco piu' di 4 sono state gestite da CONAI e i Consorzi di Filiera, con la restante parte gestita dagli operatori indipendenti. Nel dettaglio, l'avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio ha permesso la generazione dei seguenti risultati a livello economico ed ambientale. I benefici diretti generati dalla filiera CONAI-Consorzi di Filiera hanno raggiunto nel 2017 quota 970 milioni di euro, un valore raddoppiato rispetto al 2005. Estendendo la prospettiva al periodo 2005-2017, il beneficio economico generato per il Sistema Paese e' stato pari a ben 9,8 miliardi di euro. CONAI ha erogato ai Comuni con cui ha stretto accordi per il ritiro dei rifiuti di imballaggio, sulla base dell'Accordo Quadro stipulato con ANCI, 500 milioni di euro di corrispettivi - dovuti ai maggiori oneri per lo svolgimento della raccolta differenziata - nel solo 2017. Prendendo in considerazione un orizzonte piu' ampio, dal 2005 il Sistema ha erogato alle Amministrazioni Locali di tutta Italia oltre 4,2 miliardi di euro. Il valore economico della materia prima prodotta da riciclo e' stato pari nel 2017 a 424 milioni di euro; dal 2005 e' stata invece prodotta nuova materia prima per 3,6 miliardi di euro
In 12 anni, il valore economico dell'energia prodotta dalla valorizzazione energetica dei rifiuti di imballaggio e' stata pari a 460 milioni di euro (32 milioni di euro nel 2017, +33% rispetto al 2005). L'indotto economico generato dal Sistema CONAI-Consorzi di Filiera e' stato pari a 514 milioni di euro (2017), a cui si aggiungono ulteriori 105 milioni di benefici indiretti (es. il valore economico delle emissioni di CO2 evitate). Dal 2005 al 2017, l'indotto economico generato e' stimato intorno a 5,7 miliardi di euro. Nel 2017, grazie al riciclo dei rifiuti di imballaggio, e' stato evitato il consumo di circa 3,8 milioni di tonnellate di materia prima, quasi il 50% in piu' rispetto al 2005. In particolare, e' stata generata nuova materia per 240.000 tonnellate di acciaio, pari al peso di 625 treni Frecciarossa ETR1000, 13.000 tonnellate di alluminio, equivalenti a 1 miliardo di lattine da 33 cl, 870.000 tonnellate di carta a cartone, valore corrispondente a 348 milioni di risme di fogli in formato A4, 848.000 tonnellate di legno, pari a 39 milioni di pallet, 400.000 tonnellate di plastica, equiparabili a 9 miliardi di flaconi PET da 1 litro di detersivo, 1,4 milioni di tonnellate di vetro, equivalenti a 4 miliardi di bottiglie di vino da 0,75 litri.
Dal 2005 al 2017 e' stato evitato il consumo di oltre 42 milioni di tonnellate di materia prima. Nello stesso periodo, il risparmio energetico generato dal Sistema CONAI e' stato pari a 203 terawattora (TWh) in energia primaria (19,4 terawattora nel 2017). Il valore 2005-2017 e' pari al consumo di 117 centrali termoelettriche, mentre l'energia elettrica e termica prodotta attraverso il recupero energetico degli imballaggi e' di 5,7 TWh (0,39 TWh nel 2017). A livello di emissioni di gas serra, il riciclo garantito dalla gestione consortile ha evitato il rilascio in atmosfera nel solo 2017 di 3,7 milioni di tonnellate di CO2eq, valore raddoppiato rispetto al 2005. Negli ultimi 12 anni, complessivamente, il risparmio ammonta a 36 milioni di tonnellate di CO2eq, pari ai quantitativi emessi in un anno da circa 11 milioni di autovetture con una percorrenza media annua di 20.000 chilometri
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Montesilvano colle, tornano le poiane per allontanare i piccioni
Tornano le poiane a Montesilvano colle. A due settimane dal primo intervento, i falconieri della Hawk Sevice Bird Control di Sulmona hanno riportato nel borgo i rapaci del loro allevamento per allontanare i piccioni presenti nel centro storico. La presenza di falchi e poiane, infatti, crea una situazione di stress per i piccioni, rendendo l'ambiente inospitale.
«Abbiamo individuato questa progettualità - sostiene l'assessore Valter Cozzi - per risolvere un problema che crea fastidio oltre che causa rischi igienico sanitari. La presenza di poiane e falchi ammaestrati rappresenta una soluzione ecosostenibile e non cruenta allo stanziamento dei piccioni il cui guano danneggia anche le superfici di monumenti e palazzi storici di cui peraltro il colle è particolarmente ricco. L'obiettivo è quello di usare questa pratica, ovviamente, anche in altre zone di Montesilvano. La Hawk Service Bird Control – annuncia Cozzi - si è resa disponibile anche per fare incontri didattici nelle scuole su questi splendidi rapaci».
Come già accaduto nella prima uscita, i due falconieri, Alessandra Giampaolo e Gabriele Simonelli, hanno perlustrato le vie del borgo portando con sé delle poiane. Attraverso una specie di simulazione di caccia, che risulta molto realistica per la colonia da allontanare, i piccioni, posti sotto stress dalla presenza dei rapaci predatori, percepiscono il luogo dove fino a quel momento si sono stanziati come inospitale, scegliendo così di allontanarsi. I passaggi con i rapaci sono stati preceduti da una fase di chiusura di tutti i varchi e i nascondigli nei quali i piccioni si sarebbero potuti rintanare.
Leggi Tutto »Vasto, sequestrati 180 kg di vongole senza documentazione
Sequestrati 180 kg di vongole prive della idonea documentazione di provenienza dal personale della Guardia Costiera di Vasto in un ingrosso ittico. Il proprietario è stato sanzionato per 1.500 euro per violazione alle normative comunitarie e nazionali in materia di tracciabilità. I molluschi sono stati verificati dal veterinario dell'Asl che li ha ritenuti non commestibili destinandoli alla distruzione. I controlli nell'ambito della filiera della pesca della Guardia Costiera di Vasto sono stati effettuati sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Pescara.
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