Cronaca

Udienza in Cassazione per il processo per la discarica di Bussi

Udienza in Cassazione per il processo sulla cosiddetta mega discarica dei veleni di Bussi sul Tirino della Montedison ma il Wwf Abruzzo, pur dicendosi in attesa, "fiducioso per la sentenza e la bonifica", afferma che "l'udienza e' a rischio, e incombe la prescrizione, per lo sciopero proclamato dagli avvocati". "In verita' - afferma il Wwf - il codice deontologico dei legali stabilisce che non debba esserci astensione dalle udienze qualora sia imminente la data di prescrizione del reato e nel caso di Bussi il disastro ambientale sarebbe prescritto tra appena un mese. In ogni caso lo sciopero, qualora fosse confermato dai legali interessati al caso a dispetto di quanto previsto dalla deontologia professionale, determinerebbe un allungamento dei tempi: il termine per la prescrizione potrebbe e anzi dovrebbe essere spostato per consentire il recupero dell'udienza eventualmente saltata".

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Omicidio Alessandro Neri, gli investigatori fanno il punto in Procura

Incontro in Procura sulle indagini relative all'omicidio di Alessandro Neri, il 29enne di Spoltore ucciso a colpi di arma da fuoco e trovato morto giovedi', a Fosso Vallelunga, alla periferia di Pescara. All'incontro hanno preso parte il procuratore capo della Repubblica, il sostituto procuratore titolare delle indagini e il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Marco Riscaldati. Le indagini dei carabinieri proseguono a ritmo serrato per fare luce sul giallo e per appurare cosa sia accaduto da quando la vittima ha lasciato la sua abitazione, lunedi', fino al ritrovamento dell'automobile nel centro cittadino di Pescara, mercoledi' mattina. Gli inquirenti continuano ad ascoltare parenti, amici e conoscenti del ragazzo per ricostruire le ultime ore di vita di Alessandro. Intanto, ieri e' stata ascoltata di nuovo e per circa tre ore la madre del giovane, Laura Lamaletto. Si e' trattato di una normale audizione, durante la quale la donna avrebbe riferito agli inquirenti ulteriori dettagli su abitudini e frequentazioni del figlio. Sempre ieri, e' arrivato il nulla osta della procura pescarese per la riconsegna ai familiari della salma di Alessandro. 

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Carte di identita’ e codici fiscali falsi, arrestato a Pescara

E' stato trovato con 14 carte di identita' di nazionalita' romena valide per l'espatrio, diverse nel numero di serie e nelle generalita', ma tutte con la foto della stessa persona, e poi ancora 5 carte d'identita' italiane falsificate, 15 tesserini del Codice Fiscale, 35 sim card integre e 1720 euro in contanti, di cui non e' riuscito a spiegare e giustificare la provenienza. Tutto questo era nella camera d'albergo di un 34enne romeno, dove si sono presentati gli agenti della Squadra Volante della Questura di Pescara, i poliziotti hanno anche rinvenuto un elaboratore portatile e 3 telefoni mobili, posti sotto sequestro cosi' come i documenti e le carte di identita' rinvenute. L'uomo, coinvolto in precedenti indagini per falso documentale, e' stato cosi' arrestato in flagranza di reato e associato alla casa Circondariale San Donato per possesso e fabbricazione di documenti falsi validi per l'espatrio. Il 34enne e' stato inoltre denunciato per ricettazione. 

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Impennata di casi di ludopatia nel 2017 all’Aquila 

Impennata dei casi nel gioco d'azzardo: dai 10 del 2011 si e' passati ai 46 dello scorso anno. Piu' in generale, oltre alla ludopatia, sono in aumento i fenomeni della dipendenza dalle droghe e dall'alcol. Dai dati forniti dal Sert della Asl di L'AQUILA 94 persone in piu', rispetto al 2017, sono state in cura nella struttura che segue complessivamente 700 casi. In riferimento al gioco d'azzardo, le piu' colpite sono le persone tra 34-39 anni: il paziente piu' giovane ha 28 anni, il piu' anziano 71. Sono 403 i pazienti coinvolti nella droga, 251 per l'alcol e 46 appunto per ludopatia. "Si tratta di un incremento che e' il piu' alto degli ultimi nove anni e che da' la misura della portata di un disagio sempre piu' diffuso - si legge in una nota della asl. La droga preferita dai pazienti (prevalentemente di sesso maschile) e' l'eroina, seguita dai cannabinoidi e cocaina (spesso assunta come crack). L'incremento dei casi di dipendenze patologiche ha prodotto, inoltre, un aumento degli utenti del Centro diurno terapeutico del Sert, struttura riabilitativa a carattere semiresidenziale, passati da 132 del 2016 ai 136 dell'anno successivo, con netta prevalenza di maschi (94) rispetto all'altro sesso (42). Invece il totale complessivo del 2017, riguardante tutti i pazienti dipendenti in trattamento presso il Sert aquilano, ha toccato quota 700, il picco piu' alto dal 2008. Il grafico degli anni presi in considerazione dal servizio della Asl, diretto da Daniela Spaziani, psichiatra, indica che le richieste di trattamento hanno ripreso a salire in modo progressivo dal 2012, quando erano 459. Nel gioco d'azzardo patologico il 'dossier' del Sert indica un marcato incremento della patologia negli ultimi 6 anni.  In alcuni casi, al gioco d'azzardo, e' risultato associato il consumo di alcol o droga. La maggior parte degli utenti predilige le slot machine oltre a scommesse on-line, lotterie e gratta e vinci. Si registra un abbassamento dell'eta' dei giocatori rispetto agli anni 2015-2016 in cui il picco si e' registrato nella fascia d'eta' 45-59 anni. 

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Sulmona, 4 bimbi fuori da scuola perché non in regola con l’obbligo della vaccinazione

Quattro bimbi fuori da scuola, alla materna di Sulmona, perche' non in regola con l'obbligo della vaccinazione. Per due di loro il caso e' presto risolto, si tratta solo una dimenticanza. Per gli altri due casi, i genitori passano all'attacco annunciando ricorso ma la dirigente scolastica dell'Istituto 'Serafini-Di Stefano' e' ferma sulla sua decisione.

Da parte delle famiglie, uno dei genitori fa valere le sue ragioni rendendo nota la richiesta inviata alla Asl a fine agosto "tramite raccomandata con ricevuta di ritorno per l'appuntamento per la vaccinazione. Raccomandata - racconta il genitore - giunta a scuola il primo settembre, presa in carico da un bidello. Aspetto tuttora che la Asl mi convochi per l'appuntamento per effettuare la vaccinazione. La scuola ha tutta la documentazione, anche la richiesta di appuntamento". Sempre secondo lo stesso genitore il provvedimento di esclusione, e' dunque "ingiusto ed e' avvenuto in maniera molto discutibile, in quanto - dice il genitore - non mi e' stata fatta nessuna comunicazione formale a casa. Mi e' arrivata una telefonata sul cellulare da una maestra che mi avvertiva di non andare".

Secondo la dirigente scolastica, invece, i genitori in questione, dopo aver spedito la raccomandata, non avrebbero fatto nulla per ottenere dalla Asl l'appuntamento previsto per il colloquio limitandosi a restare in attesa della ricevuta di ritorno della raccomandata inviata. "A questo punto questi signori non possono far altro che fare i conti con loro stessi visto che non hanno fatto quello che dovevano fare. Io invece vengo ora contestata perche' rispetto la legge", conclude la dirigente scolastica. Ma la vicenda non finisce qui. "I bambini devono essere riammessi perche' entro la scadenza del 10 settembre 2017 - spiega l'avvocato Emidio Grumelli del Foro di Pescara, annunciando ricorso - i genitori hanno optato per il deposito formale di richiesta di vaccinazione alla Asl territorialmente competente".

Su una popolazione scolastica di 2.800 ragazzi a Lanciano e' risultata oggi una media di 3 studenti non in regola con le vaccinazioni in ognuno dei quattro istituti comprensivi della citta', per un totale di 12 unita'. D'intesa con le dirigenze scolastiche, la ricognizione e' stata resa nota nel tardo pomeriggio dall'assessore all' Istruzione, Giacinto Verna, il quale lo scorso 16 febbraio aveva lanciato l'appello alle famiglie alla vaccinazione obbligatoria dei propri figli come atto di responsabilita' in vista della scadenza del 10 marzo. "Fortunatamente sono numeri irrisori - dice Verna, che riveste anche la carica di vicesindaco - a dimostrazione della sensibilita' dimostrata dai genitori". Da domani gli scolari non vaccinati delle scuole dell' Infanzia non potranno accedere, mentre per quelli delle scuole Primarie e' prevista la multa ai genitori, in attesa della comunicazione della messa in regola

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Omicidio Alessandro Neri, investigatori a caccia del possibile movente

Continuano le indagini sull'omicidio di Alessandro Neri, il ventinovenne di Spoltore ucciso a colpi di arma da fuoco e trovato morto giovedi' scorso, dopo tre giorni di ricerche, in un canale alla periferia sud di Pescara. Gli investigatori stanno cercando di capire cosa è accaduto nelle ultime ore di vita del giovane e capire cosa sia accaduto da quando ha lasciato la sua abitazione, lunedi' 5 marzo, fino al ritrovamento dell'automobile in una via del centro di Pescara, la mattina di mercoledi' 7. Si cerca di individuare anche un possibile movente. Intanto in via Londra, a Spoltore, dove vive la famiglia Neri, continua il viavai di parenti e amici. Sul cancello c'e' un cartello con la scritta "Questa e' casa di Ale!", all'ingresso della villetta i genitori hanno appeso una foto gigante del ragazzo. 

I Carabinieri hanno ascoltato nuovamente la madre: una "normale audizione", precisano i militari, durata circa tre ore. Elementi importanti per ricostruire i fatti sono emersi dall'autopsia sul corpo del giovane. Eseguita ieri dal medico legale Cristian D'Ovidio, vi ha preso parte anche un ufficiale dei carabinieri del Ris di Roma, esperto di balistica. Sul caso vige il massimo riserbo, ma l'esame autoptico, secondo quanto appreso, avrebbe chiarito diversi aspetti. I militari, d'altronde, si aspettavano di sapere, oltre ai tempi della morte, anche da quale distanza e' stato esploso l'unico colpo che avrebbe ucciso il 29enne. La distanza, infatti, potrebbe rivelare il tipo di luogo in cui si e' consumato il delitto, magari un'automobile o comunque un ambiente piccolo. Dall'autopsia e' emerso, tra l'altro, che sul corpo del giovane, probabilmente ucciso 48 ore prima del ritrovamento, non vi sarebbero segni di colluttazione.

Al termine e' giunto dalla Procura di Pescara il nulla osta per la riconsegna ai familiari della salma di Alessandro, i cui funerali dovrebbero essere celebrati nei prossimi giorni. Importanti, per ricostruire le ultime ore di vita di Alessandro, anche i tabulati telefonici, per capire chi siano le persone con cui e' entrato in contatto. Il telefono, che ha consentito di individuare la zona e poi di trovare il corpo con l'intervento dei cani molecolari, e' stato acceso fino a lunedi' sera. Indicazioni utili alle indagini sono arrivate dai familiari del ragazzo, ascoltati piu' volte dai Carabinieri, che stanno sentendo anche amici e conoscenti. Proseguono gli accertamenti sulla macchina del 29enne, trovata mercoledi' mattina parcheggiata in pieno centro a Pescara, anche se al momento non risultano elementi per poter dire che non sia stato lui a lasciarla li'. 

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Stroncato traffico di droga che toccava anche l’Abruzzo

Maxi operazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Napoli a carico di 29 indagati accusati a vario titolo di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata da finalita' mafiose. Durante indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea i militari del Nucleo investigativo di Napoli hanno scoperto l'esistenza e l'operativita' di un'organizzazione criminale dedita al traffico di droga con base a Marano, nell'hinterland a nord di Napoli. I promotori del gruppo di trafficanti, agevolando l'organizzazione camorristica degli 'Orlando' comprendente anche elementi dei clan 'Nuvoletta' e 'Polverino', rappresentavano il punto di congiunzione tra fornitori di droga inseriti in contesti criminali piu' vasti e gli spacciatori al dettaglio di Campania e Lazio, loro stabili acquirenti.

Il giro d'affari connesso alla commercializzazione della droga scoperto dai Carabinieri si aggirava sui 100 mila euro a settimana. I militari hanno eseguito l'ordinanza di misura cautelare nei confronti di 31 indagati. Ad operare a Napoli e provincia, Terni, Montesilvano, Aversa e Frosinone, i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, collaborati da quelli competenti per territorio, per dare esecuzione ad una misura cautelare - emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia - nei confronti di 31 indagati (20 in carcere ed 11 ai domiciliari), accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, con l'aggravante dell'appartenenza all'associazione mafiosa.

L'indagine, iniziata a ottobre del 2015, ha permesso di individuare un'articolata associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti, del tipo hashish e marijuana, documentare i molteplici canali di distribuzione del narcotico sul territorio nazionale, principalmente in Campania e nel Lazio. Sequestrate complessivamente 80 chili circa di hashish e 1 chilo circa di marijuana.

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Muore travolto da una quercia mentre taglia legna in un terreno

 Un uomo di 49 anni, D.Z., e' morto questa mattina a Roccascalegna travolto da una quercia mentre tagliava legna nel bosco. La tragedia e' avvenuta in localita' Collebuono intorno alle 11. L'uomo, che stava lavorando in un terreno di sua proprieta', aveva tagliato parte del tronco di una grossa quercia con una motosega, poi ha legato l'albero al trattore per sradicarlo, ma, salito sul mezzo, non ha avuto il tempo di allontanarsi: l'albero e' caduto e il 49enne non ha avuto scampo. Sul posto, allertati da un parente, sono arrivati i sanitari del 118 in ambulanza.

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Tentata rapina al Bingo di Montesilvano, un arresto

Armato di pistola giocattolo, la notte del 10 febbraio scorso, avrebbe tentato una rapina al bingo di Montesilvano, ma era fuggito a mani vuote dopo che la vittima, un giocatore, aveva reagito. A distanza di quasi un mese, grazie alle indagini dei Carabinieri, il responsabile e' stato individuato ed arrestato: si tratta di un 38enne nato a Torremaggiore e residente a San Benedetto del Tronto. L'arresto e' stato effettuato dai militari, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il 38enne era gia' rinchiuso all'istituto penitenziario di Pescara per altri reati. 

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Omicidio Neri, carabinieri al lavoro sui tabulati telefonici

In attesa dei primi risultati dell'autopsia sul corpo di Alessandro Neri, emergono nuove indiscrezioni sulle indagini. Elementi utili all'attivita' investigativa potrebbero arrivare dai tabulati telefonici del giovane e dalle ultime persone con cui il ragazzo e' entrato in contatto. Intanto, si e' appreso, il telefono, che ha consentito di individuare la zona e poi di trovare il corpo con l'intervento dei cani molecolari, e' stato acceso fino a lunedi' sera e poi si e' spento. E' stato accertato anche che il ragazzo non usasse un regolare portafoglio e che quindi l'oggetto non e' ricercato. I Carabinieri hanno anche eseguito una perquisizione nell'abitazione di Neri, acquisendo vario materiale, tra cui dei vecchi telefoni. Gli inquirenti hanno anche ascoltato piu' volte i familiari del ragazzo, che hanno fornito indicazioni utili alle indagini. Proseguono gli accertamenti anche sulla macchina del 29enne, trovata mercoledi' mattina nel centro di Pescara, perche' al momento, secondo quanto appreso, non e' ancora chiaro quando e da chi sia stata parcheggiata li'. In tal senso potrebbe essere utile l'intervento dei Carabinieri del Ris di Roma, che arriveranno a Pescara nelle prossime ore, per eseguire accertamenti sul veicolo. Intanto un ufficiale del Ris esperto di balistica ha preso parte all'autopsia. Dall'esame autoptico i militari dell'Arma si aspettano di sapere, oltre ai tempi della morte, da quale distanza e' stato esploso l'unico colpo che, apparentemente, avrebbe ucciso il 20enne. Un colpo al torace, con foro di entrata anteriore. Capire la distanza potrebbe chiarire il tipo di luogo in cui si e' consumato il delitto, magari un'automobile o un ambiente piccolo. Le indagini proseguono senza sosta e, al momento, nessuna pista e' esclusa. Gli inquirenti stanno raccogliendo il materiale e le informazioni disponibili per arrivare ad ipotesi piu' concrete. 

"Mio figlio era un bravo ragazzo". Lo afferma Paolo Neri, papa' di Alessandro, il 29enne di Spoltore ucciso a colpi di arma da fuoco, uscendo dall'abitazione di famiglia,  a Spoltore. Sul cancello della villetta e' stato posizionato un cartello con la scritta "Questa e' casa di Ale!". La casa del giovane e' un continuo viavai di amici e parenti. Nessuno riesce a farsi capace di quanto accaduto al 29enne, di cui si erano perse le tracce da lunedi' e che giovedi' e' stato trovato morto alla periferia di Pescara.

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