Cronaca

Arrestati dalla Polizia due fratelli albanesi con 21 chilogrammi di marijuana

Due fratelli albanesi di 24 e 32 anni sono stati arrestati dalla Squadra Mobile delle Questure di Chieti e di Pescara per detenzione di stupefacenti. I due sono stati fermati a Montesilvano e sulla loro auto, e nascosti nel bagagliaio i poliziotti hanno trovato 21 chilogrammi di marijuana avvolti da cellophane ed assicurati da una corda molto spessa. L'attenzione degli investigatori si era concentrata proprio su quell'auto, di piccola cilindrata, che veniva monitorata. E che ieri sera i poliziotti hanno visto procedere ad alta velocita' sulla variante alla Statale 16 nella direzione Montesilvano.

L'attivita' di indagine ha preso spunto da alcune notizie acquisite dagli uomini della Mobile teatina nell'ambito dei servizi di prevenzione effettuati a Chieti Scalo e dallo scambio di informazioni con la Squadra Mobile di Pescara.

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Inchiesta in Regione Abruzzo, sale il numero degli indagati

Prosegue il lavoro della procura della Repubblica dell'Aquila che indaga su una serie di appalti gestiti dalla Regione Abruzzo, tra cui quello per la ristrutturazione di Palazzo Centi, sede della giunta all'Aquila danneggiato dal sisma del 2009. Un'inchiesta che coinvolge anche il governatore, Luciano D'Alfonso. Tre i filoni. Uno e' relativo alla ricostruzione del palazzo storico, sede della Regione Abruzzo fino al sisma del 2009. In questo filone non c'e' il governatore. Oggi, all'atto della proroga delle indagini, i carabinieri del Noe hanno notificato altri quattro avvisi di garanzia sulla gara di Palazzo Centi del valore di 13 milioni di euro, caratterizzata da ritardi e cambi di commissione di gara: gli indagati, dopo i sette comunicati ieri, salgono a 11, tra funzionari regionali, professionisti esterni e imprenditori. L'accusa per i quattro nuovi avvisi e' di induzione indebita a dare o promettere utilita', la cosiddetta 'concussione depotenziata'. Coinvolti l'ex segretario generale abruzzese del ministero dei Beni Culturali, Berardino Di Vincenzo, ora in pensione, consulente della Regione Abruzzo, il figlio Giancarlo, tecnico progettista, e gli imprenditori Giancarlo Di Persio e Mauro Pellegrini, titolari della impresa Dipe. Secondo l'accusa, Di Vincenzo padre avrebbe indotto i due imprenditori a stipulare una consulenza con il figlio, incaricato di stilare il progetto con il quale la Dipe ha partecipato al bando di gara che si e' aggiudicato la ditta General Costruzioni di Venafro con un ribasso del 35%. In cambio, sempre secondo la procura dell'Aquila, Di Vincenzo avrebbe assicurato un interessamento per la gara alla luce dei suoi buoni rapporti con il governatore. Intanto, dal dispositivo dei sequestri di ieri, si legge di "pressioni indebite" su ditte concorrenti "manifestando forti 'entrature' nell'ente Regione Abruzzo al fine di condizionare la composizione della commissione tecnica, con conseguente 'raccomandazione' verso commissari ritenuti compiacenti". Oggi e' emerso anche che l'inchiesta della procura della repubblica dell'Aquila sull'appalto per palazzo Centi, e' partita da intercettazioni telefoniche nell'ambito di indagini su presunte mazzette nelle commesse private nella ricostruzione post terremoto all'Aquila, risalenti ad alcuni anni fa. Oggi il pm titolare delle indagini Antonietta Picardi ha nominato una serie di consulenti tecnici per esaminare il voluminoso materiale, anche informatico, sequestrato. Sempre oggi sono state sentite diverse persone nella posizione di informate sui fatti. La prossima settimana sono stati programmati interrogatori di numerosi indagati

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Penna S.Andrea, chiusa piazza Vittorio Veneto per il rischio di crollo della torre campanaria

A Penna Sant'Andrea interdetta al traffico veicolare e pedonale piazza Vittorio Veneto a causa del rischio di crollo della torre campanaria della chiesa di Santa Maria del Soccorso. Il rischio di crollo e' stato certificato sia dalla scheda di rilevamento del danno ai beni culturali, redatta dal gruppo di lavoro del Dipartimento della Protezione Civile e Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, sia a seguito delle verifiche effettuate dai Vigili del Fuoco. E' stato poi necessario procedere allo sgombero delle famiglie residenti nel raggio di 30 metri dalla torre campanaria. "Il campanile, risalente al 1600, e' un simbolo importantissimo per il paese - commenta il sindaco, Severino Serrani - proprio come la piazza antistante, sede del Municipio. Ci stiamo adoperando per poter tornare alla normalita' nel piu' breve tempo possibile, nonostante i danni si stiano rivelando sempre piu' consistenti, e proprio per questo motivo auspichiamo l'entrata di Penna nel Cratere Sismico". "Abbiamo gia' interessato gli organi preposti - continua il sindaco - ma la situazione resta drammatica e confidiamo in un impegno concreto e urgente da parte delle Istituzioni".

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Cede costone a Campli, evacuati in 30

Si aggrava la situazione del movimento franoso che da alcuni giorni interessa a Campli la frazione di Castelnuovo dove ha ceduto una scarpata profonda circa 80 metri sul torrente Siccagno. Ieri sera lo smottamento ha provocato il crollo di una cabina della media tensione dell'Enel alta circa 6 metri, un tratto di recinzione del cortile di un'attivita' produttiva, due rimesse e un tratto di circa 25 metri della strada comunale a due corsie. I vigili del fuoco hanno evacuato tre edifici per un totale di 30 persone. Il materiale franato sul fondo del dirupo ha ostruito il corso del torrente creando un piccolo invaso che si sta progressivamente alzando di livello. Un ulteriore smottamento questa mattina ha reso ancora piu' rischiosa la posizione di una delle abitazioni prossime al precipizio, adesso a soltanto un metro dal baratro e a rischio di crollo imminente. 

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Imprenditore denuncia due usurai e li fa arrestare nel Teramano

Aveva chiesto un prestito di 10mila euro a un amico commerciante che in cambio, aveva preteso il pagamento di 1.500 euro al mese fin alla restituzione dell'intera somma: non potendo far fronte a questo impegno, l'imprenditore teramano aveva chiesto aiuto a un giovane di etnia rom che per 20mila euro ne aveva preteso addirittura 6mila mensili. Terrorizzato dalle minacce di entrambi e' riuscito a chiedere aiuto ai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Alba Adriatica che hanno stroncato gli affari dei due usurai, che sono finiti in cella. Si tratta di un commerciante di origini napoletane di 52 anni residente a Villa Rosa di Martinsicuro e di un nomade originario di Mosciano che si trovava agli arresti domiciliari all'epoca dei fatti.

L'imprenditore teramano che si era rivolto ai due soggetti, e' stato riferito in una conferenza stampa, era stato costretto a rifondere i prestiti a tassi del 211 per cento nel primo caso e di circa 500 nel secondo. La sua vita era diventata un calvario, sottoposto alle pressioni e minacce dei due usurai, il primo dei quali lo ha piu' volte minacciato di morte, sostenendo di poter contare su amicizie criminali negli ambienti di Scampia. Uno dei due arrestati, oltre che per usura, e' accusato anche di tentativo di estorsione per aver provato a entrare in possesso della macchina di grossa cilindrata della vittima dietro minacce, come aveva gia' fatto con lo scooter, del valore di circa 15mila ero ma 'pagato' appena 2mila. Nell'inchiesta coordinata dal pm Stefano Giovagnoni, con le ordinanze di custodia cautelare in carcere firmate dal gip Giovanni de Rensis, c'e' anche una terza persona coinvolta, conoscente del commerciante napoletano, la cui posizione e' in corso di valutazione e al momento denunciato a piede libero per usura. 

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Serra di marijuana in una mansarda, un arresto a Vasto

Aveva trasformato la sua mansarda in una serra per coltivare cannabis sativa con lampada a led, impianti di irrigazione e ventilazione. La scoperta e' stata fatta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto ed ha portato all'arresto di un tunisino 31enne, per detenzione e coltivazione di una piantagione di marijuana. Nel corso della perquisizione domiciliare i carabinieri, all'interno di un gazebo, hanno trovato 20 vasi con altrettante piante di cannabis sativa gia' in fioritura e materiale per confezionare le dosi. Il tunisino e' stato rinchiuso nella casa circondariale di Torre Sinello mentre la piantagione e' stata posta sotto sequestro.

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Crac Latterie Abruzzesi srl, condannato a 4 anni Angelo Allegrino

Con le accuse di sottrazione di scritture contabili e distrazione dalla massa fallimentare di beni, anche strumentali, per 422.588 mila euro, il Tribunale collegiale di Lanciano ha condannato a 4 anni di reclusione il noto imprenditore lattiero-caseario Angelo Allegrino (74 anni), di Lanciano, ex presidente di Confcommercio Chieti e presidente di Ascom Abruzzo, mentre per il figlio Luciano Allegrino(44) la pena e' stata a 3 anni e 8 mesi. I reati contestati erano inglobati nella bancarotta fraudolenta, in veste di amministratori di fatto, della societa' Latterie Abruzzesi. Il pm Andrea Papalia aveva chiesto 4 anni per Angelo Allegrino e 3,4 anni per il figlio. I difensori, gli avvocati Consuelo Di Martino e Antonella Fantini, preannunciano ricorso in Appello sostenendo l'estraneita' degli imputati alle accuse. "Gli Allegrino non erano i reali amministratori di fatto della societa'", dice la difesa. Per lo stesso procedimento, in sede gup, il 12 febbraio 2013, patteggio' 2 anni di reclusione, pena sospesa, Giuseppe Spadano, altro legale rappresentante, e venne ampiamente prosciolta un socio unico. Per la procura gli imputati avrebbero sottratto, con nocumento per i creditori, libro giornale, inventari, registri Iva acquisti-vendite dal 2007-2010, impendendo alla Curatela la ricostruzione del patrimonio e del movimento affari della fallita societa'. Inoltre distrazione dalla massa fallimentare di macchinari e altri impianti specifici, per 39.300 euro, distrazione dall'attivo fallimentare di merce per 383.288 euro dichiarati nel bilancio 2008 e ulteriore distrazione di cassa per 1.081 euro

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Cocaina venduta nel parcheggio dell’ospedale a Sant’Omero, 4 arresti

Dietro la frase "viene papà", pronunciata al telefono, si celava il via libera alla fornitura di cocaina o hashish, a seconda dell'ordine, che veniva gestita da padre e due figli di nazionalita' albanese, con la complicita' di un quarto soggetto, un 42enne di Sant'Omero. Tutti molto ben inseriti sul mercato se e' vero che il traffico scoperto dai carabinieri del Nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Teramo, diretti dal capitano Roberto Petroli e coordinati dal procuratore Antonio Guerriero, avrebbe fruttato nel corso dell'ultimo anno qualcosa come 300mila euro di ricavi. I quattro sono stati arrestati nella notte, nell'operazione condotta dai militari teramani e da quelli della Tenenza di Borgomanero dove il padre e uno dei due figli si erano nel frattempo trasferiti, da San Nicolo' a Tordino, nel comune di Teramo, dove il nucleo risiedeva da tempo.

Il 42enne e' stato immortalato mentre cedeva la droga nel parcheggio dell'ospedale Val Vibrata di Sant'Omero.

L'inchiesta, partita sulle tracce dei tre albanesi ha portato all'individuazione del santomerese, al quale vengono attribuite attivita' di spaccio in zona: le riprese delle telecamere di sorveglianza, ma soprattutto le intercettazioni ambientali dei carabinieri e le testimonianze dei clienti, lo hanno immortalato mentre cedeva lo stupefacente nel parcheggio dell'ospedale Val Vibrata di Sant'Omero e spesso a diversi minorenni. 

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Trasporto disabili, aperti i termini per ottenere i rimborsi delle spese a Montesilvano

«C’è tempo fino al 3 marzo per presentare le domande per ottenere il rimborso delle spese sostenute per il servizio di trasporto disabili». Lo dichiara l’assessore alle Politiche Sociali, Ottavio De Martinis che specifica: «Abbiamo pubblicato il nuovo avviso relativo ai contributi per supportare coloro che, non avendo potuto usufruire del servizio di trasporto disabili erogato dal Comune, grazie alle convenzioni sottoscritte con la fondazione Papa Paolo VI e con l’ente ecclesiale Don Orione, hanno sostenuto delle spese di viaggio per raggiungere i centri riabilitativi. I rimborsi saranno erogati per il secondo semestre 2016».

I rimborsi vengono stanziati secondo i parametri previsti per la compartecipazione al costo del trasporto da parte degli utenti che usufruiscono del servizio comunale. Il rimborso viene calcolato sulla base di 11 fasce reddituali. A coloro con un reddito ISEE entro i 7500 euro spetterà un rimborso di 6.25 € a trasporto (andata e ritorno). Il rimborso minimo, invece, è pari a 1.75 € a trasporto per quanti hanno un reddito ISEE superiore ai 14.250 euro. Per il primo semestre sono stati erogati 5000 euro, ad un totale di 14 utenti, in proporzione alla situazione economica di ciascuno.

I soggetti che intendono beneficiare del contributo devono inoltrare la domanda al Comune, compilando il modulo scaricabile anche dal sito istituzionale, allegando motivata dichiarazione del richiedente che attesi l’impossibilità di fruizione del servizio erogato dal Comune; la certificazione relativa alla sussistenza dell’handicap grave ai sensi della legge 104; la certificazione rilasciata dal centro di riabilitazione attestante il numero delle sedute effettuate; l’attestazione ISEE del nucleo familiare; un documento di identità; il codice fiscale e il codice IBAN. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio DisAbili dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11 o chiamando lo 0854481364.

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Pescara calcio, rateizzato il pagamento dell’IVA

Si e' tenuta questa mattina, davanti al tribunale monocratico di Pescara, la prima udienza del procedimento a carico di Daniele Sebastiani, presidente del Pescara, per omesso pagamento di tre milioni di euro di Iva da parte della societa' adriatica. Sebastiani, difeso dall'avvocato Nicola Lotti, ha rateizzato il pagamento del debito, che ha iniziato ad estinguere a partire dal marzo del 2014: il dibattimento dunque non si e' aperto, in quanto l'articolo 13 della legge 74 del 2000 offre a chi ha rateizzato un debito tributario la possibilita' di estinguerlo, senza che si apra il processo. La prossima udienza, per verificare lo stato di avanzamento dell'estinzione del debito, e' stata fissata al prossimo 21 settembre.

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