Fu picchiato e gravemente ferito alla testa con una mazza da baseball, subito dopo la sua scarcerazione, per ritorsione a una rissa avvenuta a Castel Frentano, in cui il 25 giugno scorso erano stati arrestati in tre. Per il brutale episodio di vendetta, avvenuto il giorno successivo, 26 giugno, il gip di Lanciano Massimo Canosa ha disposto oggi gli arresti domiciliari nei confronti dei lancianesi F.D.R.,36 anni, e P.D.R. (38), e di M.C. (26) di Castel Frentano, imparentato con loro. L'accusa formulata dal procuratore Mirvana Di Serio e' quella di lesioni personali gravi con l'aggravante della premeditazione e dell'uso delle armi. I tre autori della spedizione punitiva, identificati anche attraverso video delle telecamere di sicurezza, hanno aggredito A.C. (25), di Castel Frentano, all'esterno di un bar del posto. Poche ore prima la vittima era stata scarcerata dopo la convalida dell'arresto per la precedente rissa in cui furono coinvolti un altro rom di Lanciano e il genero M.C., arrestato di nuovo oggi dai carabinieri per la spedizione punitiva. La vittima fu accerchiata dai tre arrestati e colpito con la mazza alla nuca. Caduto stordito a terra e' stato nuovamente colpito altre due volte alla testa. Nonostante fosse ferito il giovane e' riuscito a fuggire, poi e' stato soccorso dal 118. Portato al pronto soccorso dell'ospedale di Lanciano i sanitari gli hanno apposto punti di sutura e disposto il ricovero in Neurologia con prognosi di 25 giorni per la frattura dell'osso parietale. Nella rissa iniziale del 25 giugno, scaturita per futili motivi, i primi tre arrestati finirono anch'essi in ospedale con ferite prodotte da colpi sferrati col machete e un forcone, armi che furono sequestrate.
Leggi Tutto »Weekend all’insegna de “La Montesilvanesità”
Tre giorni dedicati ai cittadini che hanno fatto la storia di Montesilvano. Prenderà il via sabato 8 luglio, nel piazzale antistante Palazzo Baldoni, la “1^ Festa della Montesilvanesità”, la manifestazione organizzata nell’ambito di FestEstiva 2017, il cartellone eventi dell’estate, da Sergio Agostinone e Renato Petra.
Stand gastronomici, musica, animazione, sorprese per bambini, ma soprattutto il viaggio attraverso la storia di Montesilvano. Questi gli ingredienti dell’iniziativa.
«Voglio ringraziare Sergio Agostinone e Renato Petra - ha affermato il sindaco Francesco Maragno - per aver organizzato questa speciale mostra, che è la dimostrazione di quanto sia importante e apprezzato non dimenticare le nostre origini e l’impegno dei cittadini che hanno contribuito a far crescere la nostra città. “La Montesilvanesità” permette ai cittadini originari di Montesilvano e a quelli di adozione di conoscere uno spaccato della nostra comunità».
La manifestazione si articolerà in 3 giorni. Nella prima serata, verrà inaugurata la seconda mostra fotografica dedicata alla “Montesilvanesità”. Alle 19:30 apriranno al pubblico gli stand gastronomici e il mercatino dei bambini. Dalle 21:30 animazione con Nico il Rosso. Domenica 9 luglio, a partire dalle 19 verrà allestita la mostra grafica Avis, “E tu che scusa hai per non donare”; alle 19.30 apriranno al pubblico stand gastronomici e il mercatino dei bambini e poi dalle 21:30 musica anni ’70 - ’80 - ’90 con la band “Secondo Senso”. La Festa proseguirà anche lunedì 10 luglio con il concerto Ensemble Musicale Bandistico “AVIS Provinciale di Pescara”. La manifestazione sarà inoltre arricchita dalle artiste di Rosadonna, il festival delle eccellenze femminili. Nella tre giorni sarà presente anche un carrettino dei gelati siciliano.
«Sarà una vera festa culturale - ha detto Sergio Agostinone -. Dopo il successo di una piccolissima mostra fotografica, nata per caso lo scorso anno e che ha registrato oltre 4000 presenze, abbiamo voluto continuare in questo progetto che risponde al bisogno delle persone di ricordare il passato. La mostra fotografica sarà questa volta incentrata su due temi: il matrimonio e uno storico torneo di calcio ideato da Vitaliano Patricelli. Vogliamo inoltre premiare anche alcuni montesilvanesi doc. Si tratta del prof. Giampiero Di Giacomo, dell’idraulico Salvatore Della Valle e Luigi Dell'Aquila, donatore di sangue». A presentare le tre serate, durante le quali verranno proiettate le foto anche della prima mostra fotografica e saranno in esposizione macchine cinematografiche e radiofoniche, sarà l’attrice Tiziana Di Tonno che ha sottolineato: «Questa manifestazione è ricca di emozioni. Il lavoro fatto dagli organizzatori va oltre la riscoperta della memoria: è uno studio sociologico, che consente di ripercorrere tempi e relazioni differenti e antichi mestieri. Anche l’utilizzo dei termini dialettali ormai in disuso valorizza ulteriormente questo progetto».
«Vogliamo ringraziare l’Amministrazione Comunale e tutti gli sponsor che hanno reso possibile l’organizzazione – ha aggiunto Renato Petra -. Credo sia molto importante lavorare per creare nella collettività un senso di appartenenza. Replicheremo la mostra - annuncia Petra – anche sul lungomare il prossimo 18 e 19 agosto».
Accanto alla mostra è stato realizzato anche un album fotografico che verrà distribuito nella tre giorni, contenente foto de “Li spus”, “Gli indimenticabili”, “Li bell giovanetti di na vot”, “li Piazzittar”, “Li stazziunir”, “Le figure storiche”, “Lu mastrangel”, “Lu mastrangel - i personaggi”.
Leggi Tutto »Omicidio Jennifer, rito abbreviato e perizia per l’ex fidanzato
Rito abbreviato per Davide Troilo, il 33enne accusato di omicidio volontario pluriaggravato per avere ucciso a coltellate, il 2 dicembre 2016 a Pescara, la sua ex fidanzata Jennifer Sterlecchini di 26 anni, e perizia psichiatrica per lo stesso imputato, che sulla base di una perizia di parte, gia' depositata, sarebbe risultato "parzialmente capace di intendere e di volere al momento del fatto". E' quanto ha deciso, nel tribunale di Pescara, il gup Nicola Colantonio, che ha anche ammesso in qualita' di parti civili la madre e il fratello della vittima, oggi presenti in aula e assistiti dai legali Rossella Gasbarri e Roberto Serino, insieme alla Regione Abruzzo, al Comune di Pescara e all'associazione Ananke, attiva nella lotta contro la violenza sulle donne. Questa mattina, alla prima udienza del processo, ha preso parte anche l'imputato, difeso dall'avvocato Giancarlo De Marco: vestito con una giacca blu e circondato per tutto il tempo dagli agenti della polizia penitenziaria, Troilo ha tenuto la testa bassa durante le oltre due ore di udienza e non ha mai incrociato lo sguardo della madre e del fratello della vittima. Presenti anche la nonna di Jennifer e un folto gruppo di amiche e amici della ragazza uccisa. L'udienza e' stata aggiornata al prossimo 28 settembre, in quell'occasione si procedera' alla nomina del perito che effettuera' la perizia psichiatrica.
Leggi Tutto »Sventato colpo a compro oro a San Giovanni Teatino
La segnalazione tempestiva fatta da un cittadino ai carabinieri ha permesso di sventare la scorsa notte intorno alle e un furto con spaccata ai danni di un compro oro a San Giovanni Teatino. L'uomo ha notato tre persone armeggiare su una Fiat Panda al cui interno c'era ancora il cacciavite utilizzato per forzarla ma nel frattempo il terzetto con il coperchio di un tombino aveva mandato in frantumi la vetrina del compro oro, portando via alcuni oggetti e fuggendo. Senza esito le ricerche dei tre malviventi condotte dai carabinieri mentre la refurtiva e' stata recuperata dai militari e restituita ai legittimi proprietari. Il colpo, se portato a termine, avrebbe fruttato circa 30.000 euro.
Leggi Tutto »Muore a 38 anni in ospedale ad Avezzano, disposta l’autopsia
Il sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Maurizio Maria Cerato, ha disposto per domani pomeriggio l'autopsia sul corpo di Piergiuseppe Leonio, trentottenne di Avezzano, morto ieri dopo essere stato dimesso dall'ospedale. L'ipotesi di reato e' quella di omicidio colposo e le accuse sono state mosse contro ignoti. I familiari dell'uomo, stamane, avevano presentato un esposto chiedendo di accertare le cause della morte dell'uomo, dimesso il giorno prima dai medici in seguito ad un forte dolore al capo. L'uomo - secondo la denuncia - si era ripresentato in Pronto soccorso dopo le dimissioni accusando lo stesso dolore ma e' deceduto prima dell'intervento medico.
Leggi Tutto »Auto blu, slitta a dicembre processo per sindaco Avezzano
Slitta al prossimo 7 dicembre il processo a carico dell'ex sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio e di altri quattro imputati nell'inchiesta sull'uso di auto blu per scopi personali. A Di Pangrazio viene contestato l'indebito utilizzo della vettura di servizio, di proprieta' della Provincia dell'Aquila, di cui e' dirigente, data in comodato al Comune marsicano che ha amministrato negli ultimi cinque anni. Insieme all'ex primo cittadino sono sotto processo gli autisti Patrizia Zazzara e Mario Scimia, la dirigente della Provincia Paola Contestabile e la dipendente Anna Maceroni. Un altro autista, Ercole Bianchini, ha patteggiato mesi fa. Lo slittamento e' dovuto alla necessita' della nomina di un nuovo collegio giudicante, non ancora avvenuta. Lo scorso febbraio, infatti, il giudice ha rilevato la propria incompatibilita' poiche' aveva precedentemente firmato un atto relativo al processo. I reati contestati a vario titolo sono l'illecito utilizzo delle autovetture di servizio (peculato aggravato), truffa aggravata ai danni dello Stato, falso e favoreggiamento. Secondo i pm tre auto, due Alfa Romeo e una Fiat Panda, venivano utilizzate per fini personali, viaggi o semplicemente per andare a fare la spesa. Accuse respinte dal primo cittadino, assistito dai legali Antonio Milo e Claudio Verini, che si e' detto sicuro di aver agito sempre nel rispetto delle regole.
Leggi Tutto »Rapina con arma giocattolo in farmacia comunale a Giulianova
Un uomo incappucciato, vestito con pantaloni mimetici, e che impugnava una pistola molto probabilmente giocattolo, ha rapinato poco prima della chiusura, all'ora di pranzo, la farmacia comunale a Giulianova, in via Trieste. La rapina e' stata veloce: senza che l'uomo proferisse parola, ha mostrato l'arma al direttore e alle farmaciste collaboratrici e, davanti ad altri clienti, si e' fatto consegnare il denaro che c'era nella cassa, poco piu' di 300 euro, prima di fuggire a piedi per le vie circostanti. Sono in corso ricerche da parte dei carabinieri della locale compagnia per individuare e identificare l'autore del colpo
Leggi Tutto »Per società di e-commerce evasione sull’Iva da 50 mln euro
La Polizia di Stato e l'Ufficio delle Dogane di Roma stanno eseguendo diverse misure cautelari per i reati di associazione per delinquere finalizzata all'evasione fiscale da parte di un'azienda specializzata nella vendita di prodotti tecnologici nel settore dell'E-commerce. Le indagini sono state svolte dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Lazio e dall'Ufficio delle Dogane di Roma 2 della Direzione Interregionale per il Lazio e l'Abruzzoche hanno agito per contrastare l'evasione fiscale, con particolare riferimento alle attività commerciali che si svolgono nel web. La società incriminata gestiva la compravendita on line di prodotti tecnologici di largo consumo come cellulari, TV, console, videogiochi etc. ed è stata riscontrata una evasione dell'iva, non versata nelle casse dello stato, per un importo superiore a cinquantamilioni di euro. Il complesso sistema creato dagli "stockisti" consentiva di porre in vendita, proprio grazie all'evasione fiscale, prodotti fortemente scontati.
Leggi Tutto »Operazione antidroga Italia-Spagna, oltre 30 arresti
Quindici fermi in Italia per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, altre 18 arrestate tra Spagna, Germania e Italia con l'accusa di traffico e riciclaggio, sequestrati beni e societa' per 5 milioni: e' il bilancio dell'operazione antidroga congiunta tra Italia e Spagna nella quale, per la prima volta, sono state utilizzate le squadre investigative comuni, introdotte nel nostro ordinamento con il recepimento di una decisione del consiglio dell'Unione Europea. All'indagine hanno partecipato i nuclei di polizia tributaria della Gdf di Napoli e Pisa per l'Italia, la Guardia Civil e i Mossos d'Esquadra per la Spagna. "Si tratta di un'importante operazione - ha spiegato il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti - perche' per la prima volta sono state utilizzate squadre investigative comuni. Uno strumento che si rivelera' fondamentale anche per il contrasto al terrorismo internazionale: potremmo rispondere ai terroristi con l'unitarieta' delle indagini e con la cooperazione costante tra le procure per lo scambio di informazioni". In Italia i provvedimenti di arresto e una ventina di perquisizioni sono stati eseguiti a Napoli, Giugliano, Castel Volturno, Roma e nelle province di Avellino, Bologna, Milano e Pescara. Nella citta' abruzzese sono state inoltre sequestrate 3 aziende. L'Indagine nasce a dicembre 2015 quando a Civitavecchia, grazie alla segnalazione degli organi di polizia spagnoli, vengono sequestrati quasi 400 chili di hashish diretti in Campania. Secondo le indagini spagnole la droga apparteneva ad un'organizzazione criminale riconducibile a Francesco D'Argenio, residente in Spagna, e dedita al traffico di droga e al reimpiego dei capitali nei settori della ristorazione, dell'import-export e del commercio di autoveicoli. Le indagini congiunte hanno poi consentito di accertare il coinvolgimento di due diverse organizzazioni criminali operanti in Italia e Spagna, legate ai clan camorristici. "L'indagine - ha sottolineato il direttore della direzione antidroga, Pino Colone - ha confermato un elemento assolutamente significativo: il traffico di droga e' ancora una volta il principale motore di tutte le attivita' delle organizzazioni criminali". Complessivamente, nel corso dell'inchiesta, sono stati sequestrati quasi mille chili di droga, 500 di cocaina, il resto di marijuana e amnesia. Le indagini della Gdf hanno hanno anche permesso di accertate il ruolo di Angelo Antonio Toriello, soggetto accreditato presso l'Onu quale vice ambasciatore di Sao Tome' e Principe, e del suo assistente Sebastiano Lauritano i quali, millantando il loro status di presunti diplomatici, si erano dimostrati disponibili a facilitare l'ingresso della droga in Italia.
Leggi Tutto »Crollo hotel Rigopiano, stop all’audizione del dirigente della Regione Abruzzo
E' stata interrotta l'audizione di Carlo Giovani, all'epoca dei fatti responsabile dell'Ufficio Rischio Neve e Valanghe della Regione Abruzzo, che questa mattina e' comparso in Procura a Pescara, nell'ambito dell'inchiesta sul disastro dell'Hotel Rigopiano di Farindola, su richiesta dei legali Cristiana Valentini, Massimo Manieri e Goffredo Tatozzi, difensori del sindaco di Farindola Ilario Lacchetta, del tecnico comunale Enrico Colangeli e del Comune di Farindola. L'interruzione e' avvenuta su segnalazione dei tre legali, in quanto a loro giudizio sarebbero emersi "precisi indizi di reita' a carico del funzionario, per i reati di concorso in disastro e omicidio colposo plurimo. A questo punto - rimarcano gli avvocati - Giovani e' passibile d'indagine e potra' essere ascoltato solo alla presenza del difensore".
Sul punto il pm Andrea Papalia, titolare delle indagini, si e' riservato di compiere le proprie valutazioni e dunque al momento Giovani non risulta ancora iscritto nel registro degli indagati. Per i difensori del sindaco e del Comune di Farindola, invece, si tratterebbe di un atto dovuto, in quanto nel corso dell'audizione "Giovani ha riferito come la Carta Storica delle Valanghe, al suo arrivo in Protezione Civile nel 2013, giacesse 'in uno scatolone', assieme a tutta la documentazione sulle valanghe in Abruzzo, 'con quattro dita di polvere sopra". La Carta Storica delle Valanghe e' propedeutica alla realizzazione della Carta di Localizzazione dei Pericoli da valanga (Clpv), che secondo i tre legali "la Regione Abruzzo era tenuta a realizzare sulla base della legge 170 del marzo 2014" e che, sempre a loro giudizio, "se fosse stata realizzata, avrebbe evitato il disastro costato la vita a 29 persone".
In tal senso Giovani questa mattina avrebbe inoltre confermato di avere ricevuto l'ordine di giunta, nel 2014, per redarre la Clpv, che poi non sarebbe stata realizzata per mancanza di soldi e che con l'arrivo della nuova giunta regionale sarebbe finita nel dimenticato". Elementi che inducono Valentini, Manieri e Tatozzi a ritenere che Giovani, "consapevole dell'importanza della Carta", non possa non essere indagato. La difesa di Lacchetta e del Comune di Farindola contesta anche il rigetto dell'istanza di accesso alle intercettazioni telefoniche realizzate dalla Procura dell'Aquila e inviate a quella di Pescara per competenza, nelle quali e' "possibile ascoltare soggetti Regionali, intercettati immediatamente dopo il disastro di Rigopiano, che parlano in merito al disastro e alla posizione regionale". A giudizio degli avvocati il rigetto della Procura, "e' non solo contra legame, ma anche gravemente lesivo del diritto alla prova, e per di piu' costituisce un vero ostacolo al diritto all'accertamento della verita', degli indagati come delle vittime, nell'ambito dell'indagine difensiva".
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