Iniziati i lavori finalizzati alla chiusura dei varchi di accesso della Stella Maris, ex colonia che si trova sul lungomare di Montesilvano, spesso usata come ricovero di fortuna da senzatetto e tossicodipendenti. L'edificio, "da tempo inutilizzato, rappresenta una situazione di degrado e pericolo", scrive il sindaco nella relativa ordinanza. Nel complesso, infatti, solo poche settimane fa e' stato trovato il cadavere di un giovane del posto, morto per overdose, mentre ieri un cane non legato ha attaccato un agente di Polizia municipale, costringendolo a sparare. I lavori di muratura degli accessi hanno preso il via oggi e dovrebbero essere conclusi entro un paio di giorni dalla ditta incaricata dal Comune. Nell'ordinanza del sindaco, firmata ieri, si ricordano il "persistente degrado dello stabile", l'"occupazione da parte di persone senza fissa dimora", l'episodio della morte del giovane e quello di ieri. "La frequentazione dell'edificio da parte di persone senza fissa dimora, unitamente alle scarse condizioni igieniche e di sicurezza all'interno dello stesso", si legge nel provvedimento, possono essere "di pregiudizio per le persone e per la zona circostante". "Non si poteva aspettare piu' neanche un giorno", afferma l'assessore ai Lavori pubblici e Polizia locale, Valter Cozzi. Fino alla conclusione dei lavori, Polizia municipale e Polizia provinciale effettueranno dei pattugliamenti nell'area
Leggi Tutto »Montesilvano, le forze dell’ordine sgomberano via Ariosto
Maxi blitz interforze dall'alba a Montesilvano, nella zona di via Ariosto, dove vivono stranieri e, in particolare, senegalesi. Oltre 300, tra Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Polizia municipale, gli uomini impegnato nello sgombero dei palazzi conosciuti come il 'ghetto' di via Ariosto. Le forze dell'ordine stanno dando esecuzione ad un'ordinanza del sindaco per questioni igienico sanitarie, firmata ormai da diversi mesi. Almeno un centinaio gli stranieri che sono stati fatti uscire. Poi il Comune provvedera' a murare la struttura. Durante le operazioni e' stata anche trovata della droga e del materiale contraffatto. Sul posto ci sono anche il sindaco Francesco Maragno, l'assessore ai Lavori pubblici e polizia locale, Valter Cozzi, ed i tecnici comunali.
Ventisette persone fermate, quattro quelle denunciate, di cui due per possesso di stupefacenti e due per resistenza a pubblico ufficiale: e' il bilancio dell'operazione interforze condotta stamani a Montesilvano per lo sgombero del cosiddetto 'ghetto' di via Ariosto. Delle 27 persone fermate, fa sapere la Questura di Pescara, undici sono state accompagnate al Comando Compagnia Carabinieri di Montesilvano e 16 in questura. La posizione dei fermati e' al vaglio del locale Ufficio Immigrazione. Le quattro persone sono state denunciate dalla squadra Mobile. Nel corso dell'attivita' sono state rinvenute una ventina di dosi di droga, tra hashish, marijuana e cocaina, oltre a diversi bilancini e attrezzi per il taglio dello stupefacente. L'Arma dei Carabinieri ha proceduto al sequestro di 139 grammi di marijuana, 67 grammi di hashish e sei grammi di cocaina. La Guardia di Finanza ha sequestrato 20mila articoli contraffatti tra capi di abbigliamento ed etichette, oltre a 1.500 cd. Nel frattempo proseguono le operazioni di muratura degli accessi di quattro palazzine, disposte dal Comune. Duecento le persone, soprattutto senegalesi, che vivevano negli edifici.
«Con la maxi operazione di sgombero delle due palazzine di via Ariosto condotta sin dalle prime luci dell’alba si pone fine ad una situazione rimasta irrisolta per oltre 20 anni, con residenti e turisti esasperati e ripetute denunce e tentativi falliti di eseguire gli sfratti da parte dei proprietari degli appartamenti». A parlare è il sindaco di Montesilvano Francesco Maragno, che questa mattina ha seguito in prima persona il blitz di sgombero delle palazzine “Tillia” e “Viola” di via Ariosto che ha visto impegnate circa 300 persone tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Polizia Locale.
«Lo scorso novembre – ricorda il sindaco Maragno - ho emesso un’ordinanza di sgombero delle palazzine alla luce del grave pericolo per l’incolumità pubblica e privata, soprattutto degli occupanti degli edifici, sia da un punto di vista igienico - sanitario che strutturale. Le palazzine erano divenute peraltro una vera centrale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti e alla contraffazione. Queste ultime settimane sono state connotate da una lunga serie di tavoli tecnici in Prefettura, incontri con i proprietari degli immobili e con la comunità dei senegalesi che risulta la principale presenza all’interno delle Palazzine sgomberate. L’operazione di questa mattina dà esecuzione a quella ordinanza e agli oltre 6 mesi di lavoro costante, condotto in silenzio proprio per ottenere la maggiore efficacia della operazione. In questo periodo abbiamo inoltre lavorato per preparare al meglio gli occupanti degli appartamenti, dando loro anche il tempo necessario per individuare sistemazioni alternative».
Ad affiancare le forze dell’Ordine anche la struttura comunale con tecnici e operai. «Abbiamo messo a disposizione - spiega ancora il primo cittadino – ditte di traslochi per rimuovere i materiali. Abbiamo coinvolto Formula Ambiente/Sapi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti generati nel corso dell’intervento. Subito dopo lo sgombero abbiamo avviato gli interventi di disinfestazione, sanificazione e muratura degli appartamenti per impedire occupazioni abusive. Via Ariosto – conclude il sindaco Maragno - è uno dei luoghi nevralgici del territorio poiché a ridosso della zona turistica di Montesilvano. Questo sgombero, atteso da moltissimi anni, è stato possibile grazie all’ordinanza che abbiamo emesso alcuni mesi fa e all’intenso lavoro svolto in sinergia con la Prefettura e il comitato tecnico di sicurezza e ordine pubblico. A tal proposito voglio ringraziare il Prefetto dott. Francesco Provolo e tutte le forze dell’Ordine intervenute, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, nonché la Polizia Locale, che hanno gestito le operazioni di questa mattina e la fase organizzativa propedeutica ad essi, con la massima dedizione e professionalità».
Un durissimo colpo alla contraffazione, alla prostituzione, allo spaccio di droga e alla criminalita', fenomeni che danneggiano non solo i cittadini, ma anche la nostra economia, gia' messa a dura prova dalla crisi e da un inverno difficilissimo". Cosi' il presidente di Confartigianato Pescara e quello della categoria Commercio, Giancarlo Di Blasio e Massimiliano Pisani, commentano l'operazione interforze condotta a Montesilvano per lo sgombero del cosiddetto 'ghetto' di via Ariosto. L'associazione di categoria, che piu' volte ha lanciato l'allarme sull'abusivismo e sul degrado, esprime un plauso per il lavoro delle forze dell'ordine e invita tutti a "far si' che il loro impegno non sia vano". "Le forze dell'ordine - aggiungono Di Blasio e Pisani - adesso non devono essere lasciate da sole: lanciamo quindi un appello al sindaco di Montesilvano e a quello di Pescara affinche' vengano immediatamente predisposte delibere per impedire che, nel giro di poche settimane, si rinnovino fenomeni di questo tipo. Chiediamo inoltre maggiore comunicazione e intesa tra le Polizie municipali delle due citta', che, di fatto, rappresentano un unico centro urbano, cosi' da rendere le attivita' di contrasto all'illegalita' piu' efficaci". "Faremo di tutto per evitare che il lungomare, piazza della Rinascita e tutti i luoghi piu' turistici della citta' vengano invasi da abusivi e da finti mendicanti, che, spesso, fanno parte di precise organizzazioni criminali. Serve subito un tavolo di emergenza, con Confartigianato e tutte le altre associazioni di categoria. Se i nostri appelli resteranno inascoltati, soprattutto considerando l'estate alle porte, siamo pronti a iniziative di protesta, anche fino allo sciopero in piena stagione. Non resteremo in silenzio a guardare - concludono i presidenti - lo dobbiamo ai cittadini, ai commercianti e alle forze dell'ordine".
"Il sindaco di Montesilvano ha dimostrato il coraggio di cui ogni Primo Cittadino dovrebbe essere portatore nell'interesse della sua comunita', e l'azione compiuta rappresenta un valido deterrente per chiunque pensi di muoversi in citta' fuori dall'alveo di legalita', oltre che la garanzia che sul delicato tema dell'accoglienza degli extra-comunitari il Comune ha le idee chiare e si muove senza fare sconti a nessuno". Cosi' Carlo Masci, coordinatore provinciale FI e Armando Foschi, coordinatore provinciale FDI. "Anche coloro che nei mesi scorsi hanno strillato strumentalmente accusando il sindaco di immobilismo su questo argomento delicato dovranno ricredersi e riconoscere che il lavoro compiuto ha dato i suoi frutti e che oggi Montesilvano, grazie a un'amministrazione efficiente e lungimirante, di pochi annunci ma di grande sostanza, ha conseguito un risultato storico che certamente portera' vantaggi indiscussi all'intera area metropolitana". "Adesso - concludono -, il prossimo passaggio altrettanto fondamentale, sara' quello di liberare gli alberghi della Riviera dai richiedenti asilo in modo da permettere agli operatori turistici di svolgere la propria attivita' con rinnovato slancio e con la certezza di avere un'amministrazione attenta alle loro esigenze. Avanti cosi', complimenti e buon lavoro!"
Leggi Tutto »Scoperti 24 lavoratori in nero a Chieti, Vasto e San Salvo
Scoperti 24 lavoratori in nero, in seguito agli accertamenti condotti dall'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Chieti-Pescara, che hanno riguardato 17 attivita' commerciali operanti nelle zone di Vasto, San Salvo e Chieti. Al termine dei controlli sono stati deferiti all'autorita' giudiziaria sei datori di lavoro, mentre per nove aziende e' scattato il provvedimento di sospensione dell'attivita' imprenditoriale, in quanto occupavano in nero piu' del 20 per cento della forza lavoro. Sono state inoltre comminate sanzioni amministrative che complessivamente ammontano a 66mila euro. Nell'insieme sono state passate al vaglio 67 posizioni lavorative e dunque piu' di un lavoratore su tre e' risultato privo di regolare contratto. In un ristorante-pub di Chieti, in particolare, gli ispettori del lavoro hanno trovato intenti al lavoro 9 dipendenti, di cui 7 sono risultati occupati in nero. Si e' quindi proceduto al provvedimento di sospensione dell'attivita' imprenditoriale e per queste irregolarita' riscontrate sono state comminate sanzioni per 21mila euro. Per quanto riguarda invece la zona di Vasto e San Salvo, i datori di lavoro deferiti all'autorita' giudiziaria sono stati 6. Nello specifico, in un'azienda di ristorazione sono stati trovati al lavoro 2 lavoratori privi di permesso di soggiorno e in cinque locali sono state riscontrate violazioni in materia di controllo a distanza dei lavoratori. La maggior parte delle aziende ha immediatamente provveduto a regolarizzare la propria posizione al fine di garantire la pronta riapertura dei locali. L'iniziativa rientra nei programmi speciali di vigilanza eseguiti dal Gruppo Carabinieri per la tutela del lavoro di Roma, insieme ai Nuclei Carabinieri e ai funzionari ispettivi operanti preso le sedi dell'Ispettorato del Lavoro di Chieti e Pescara.
Leggi Tutto »Pescara, uomo muore un mese dopo incidente stradale
Morto nel reparto di Rianimazione dell'ospedale del capoluogo adriatico, a distanza di un mese dall'incidente stradale in cui era rimasto gravemente ferito, un 51enne di Pescara, Massimiliano Scuderi. L'uomo, membro del Corpo militare della Croce Rossa Italiana, lo scorso 29 aprile era sul suo scooter che si era scontrato con un'automobile all'incrocio tra via Rigopiano e via Paolini. Nell'ultimo mese e' stato ricoverato in Rianimazione, ma le sue condizioni non sono mai migliorate, fino al decesso, avvenuto nel primo pomeriggio di oggi. Dei rilievi dell'incidente si era occupata la Polizia municipale di Pescara.
Leggi Tutto »Tribunale di Lanciano, insediata nuovo procuratore Di Serio
Il nuovo procuratore di Lanciano Mirvana Di Serio, la prima donna a capo dell'ufficio inquirente frentano, si e' ufficialmente insediata oggi prendendo possesso dell'ufficio dinanzi al tribunale collegiale, presieduto da Maria Gilda Brindesi, presidente del Tribunale, e i giudici a latere Cleonice Cordisco e Cristina Di Stefano (pm Valentina D'Agostino). La Di Serio, 53 anni, di Alanno, che sostituisce Francesco Menditto, passato a Tivoli, giunge dalla procura di Pescara dove ha svolto per otto anni le funzioni di sostituto e dove e' giunta proprio da Lanciano dove aveva svolto le analoghe funzioni di sostituto per circa 11 anni, da giugno 1998 a luglio 2009. All'epoca la Di Serio arrivo' dalla procura di Vibo Valentia. Al termine della cerimonia d' insediamento la Di Serio ha detto "Torno volentieri un posto dove sono stata per anni e sono stata bene. Oggi torno e ritrovo collaboratori, colleghi e anche amici. Conosco i problemi della procura e del territorio e li affronteremo piano piano. Spero di soddisfare le esigenze di Giustizia dei cittadini. Cio' che mi e' maggiormente a cuore e' fare della procura una casa aperta. Gia' domani incontrero' le forze dell'ordine". La presidente Brindesi ha augurato buon lavoro al procuratore e auspicato "Il mantenimento degli ottimi rapporti di dialogo, collaborazione ed intesa tra tribunale e procura". Il presidente dell'ordine degli avvocati Silvana Vassalli ha rimarcato "Lanciano e' un caso unico in Italia dove in un Tribunale tutti gli organismi giudiziari sono rappresentati da donne. Continueremo in un percorso unito con obiettivi comuni ma con criteri diversi". Oltre che dal marito Lucio Luciotti, consigliere di Cassazione a Roma, il procuratore Di Serio e' stata accompagnata da Pescara delle sostitute Anna Rita Mantini e Anna Benigni.
Leggi Tutto »Rogo doloso in palazzina a Pescara, sei intossicati
E' di sei persone leggermente intossicate il bilancio di un incendio doloso che la notte scorsa, intorno alle tre, ha interessato il vano ascensore di uno stabile di via Rio Sparto 15, nel quartiere S. Donato a Pescara. Una volta scattato l'allarme, sul posto sono arrivati i vigili del fuoco del vicino Comando di viale Pindaro che, unitamente agli agenti della Polizia di Stato hanno prontamente provveduto a domare il rogo e a far uscire le persone dalle case, e in particolare alcuni anziani con problemi di deambulazione. Anche quattro agenti sono stati medicati sul posto per una leggera intossicazione, mentre un vigile del fuoco ha riportato un trauma ad un ginocchio. Personale della Misericordia ha poi allestito un tendone di primo soccorso. Secondo le prime indagini l'incendio sarebbe di origine dolosa. Due settimane fa in via Lago Di Capestrano il black out della cabina elettrica aveva provocato, sempre a Pescara, un incendio in una palazzina dove rimasero leggermente intossicati alcuni inquilini
Leggi Tutto »Celebrato il compleanno di Pineto con la piantumazione di un pino
Un pino dedicato alla piccola Asia, la prima nata nel comune di Pineto nel 2017. È stato celebrato così compleanno numero 87 della città, alla presenza del sindaco Robert Verrocchio, dell’assessora all’Ambiente Laura Traini e di più di cento bambini della scuola primaria dell’Istituto “Giovanni XXIII”. “Anche quest’anno abbiamo voluto celebrare la ricorrenza della nascita della nostra città con una piantumazione, dedicata al primo nato di Pineto, che quest’anno è stata la piccola Asia”, ha dichiarato l’assessora Traini.
Il pino è stato piantato presso il Parco giochi di Corfù, e nel corso della cerimonia è stata ricordata la figura di Luigi Corrado Filiani. “Dobbiamo sempre ricordarci della bellezza che è stato capace di donare alla nostra città, ed ognuno di noi deve proseguire nello spirito della sua opera”, ha aggiunto l’assessora.
Oltre alla piantumazione simbolica del pino, prosegue sul territorio la messa a dimora di numerose piante, in base alla delibera di giunta che prevede la sistemazione di una nuova pianta per ogni nuovo nato di Pineto.
Cepagatti: incontro con gli autori di Terra di libertà.
Cepagatti: il 1 giugno incontro con gli autori di “Terra di libertà.
Storie di uomini e donne nell’Abruzzo della seconda guerra mondiale”.
Il sindaco Rapattoni: “Un'iniziativa organizzataper dare un senso alla Festa della Repubblica”.
Testimonianze di vita di persone che hanno segnato la storia dell’Abruzzo e del Paese, accogliendo i prigionieri in fuga dai campi di concentramento. Si ritrovano nelle pagine di "Terra di libertà. Storie di uomini e donne nell’Abruzzo della seconda guerra mondiale”, il libro scritto da Maria Rosaria La Morgia e Mario Setta, che sarà presentato giovedì 1 giugno, alle ore 10, nella sala consiliare del Comune di Cepagatti, su iniziativa dell’Amministrazione comunale. Parteciperanno gli autori, il sindaco Sirena Rapattoni e gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Cepagatti. “Il libro cerca di presentare storie di uomini e donne che hanno lasciato impronte indelebili sulla terra d’Abruzzo - spiegano gli autori - Terra di libertà perché aspirazione e traguardo di ogni protagonista, in un tempo in cui la libertà era perseguitata, martoriata, assassinata”. Attraverso numerose testimonianze, il libro racconta della straordinaria generosità mostrata dalle gente abruzzese nel 1943, al momento dell’Armistizio, quando più di 40mila prigionieri riuscirono a fuggire dai campi di concentramento. I tedeschi ne ripresero circa la metà. Molti si rifugiarono tra la popolazione, dove trovarono persone che li aiutarono a varcare le linee nemiche o a nascondersi.
"Con questo incontro culturale ho voluto dare senso alla giornata del 2 giugno, che non è solo l’anniversario di una scelta, monarchia o repubblica, ma rappresenta tanti fatti legati indissolubilmente: la Repubblica, il voto alle donne, la Costituente - aggiunge il sindaco Rapattoni - Tutto, poi, è riconducibile a un’unica matrice, la Resistenza, e alla volontà di riscatto del popolo italiano. Alla presenza degli alunni, dei docenti, delle associazioni e dei cittadini che vorranno partecipare, la giornalista Maria Rosaria La Morgia e il professor Mario Letta, daranno un contributo alla conoscenza di fatti di storia locale e uno spunto di riflessione per capire meglio chi siamo e da dove veniamo. Con i giovani, che devono conoscere la storia per migliorare la società, gli autori del libro parleranno di Resistenza Umanitaria, quella fatta in modo semplice e spontaneo, da uomini e donne della nostra terra, che accolsero, con amore fraterno, fuggiaschi italiani e stranieri, e divisero con loro 'il pane che non c’era'. Spero che l'iniziativa possa aiutare a restituire la dovuta importanza ai principi di giustizia, libertà, solidarietà e dignità, affinché possano essere il faro che guiderà i nostri giovani a diventare cittadini attivi e responsabili".
Aggressione neofascista a Pescara, denunciati due giovani
Individuati e denunciati dalla Digos di Pescara i due giovani ritenuti responsabili dell'aggressione a sfondo neofascista avvenuta nella notte tra il 20 e il 21 maggio davanti ad un circolo Arci di Pescara Vecchia: si tratta di un 24enne ed un 25enne che vivono rispettivamente nel capoluogo adriatico e a Silvi . I due, che al momento sono indagati per lesioni, secondo gli accertamenti appartengono all'area di estrema destra. A loro gli uomini della Digos di Pescara, diretti da Leila Di Giulio, sono arrivati dopo le indagini del caso. Quanto accaduto e' stato ricostruito non solo grazie alla visione delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della zona, ma anche attraverso l'ascolto delle due vittime e dei testimoni presenti.
Stamani, su delega del procuratore aggiunto Gennaro Varone, la Digos ha eseguito una perquisizione domiciliare in casa dei due giovani, a Pescara e a Silvi. Si e' proceduto al sequestro di materiale d'area e di una mazza. I due giovani, uno studente e un lavoratore, nella notte tra il 20 e il 21 maggio, secondo la ricostruzione, erano entrati nel circolo Arci definendosi razzisti e fascisti. Invitati ad uscire, all'esterno del locale avrebbero aggredito due persone, entrambe finite in ospedale, una con prognosi di 20 giorni. Sull'episodio proseguono gli accertamenti della Digos.
Leggi Tutto »A San Valentino raccolta fondi per Amatrice
Prosegue l'attività della Pro Loco di San Valentino in Abruzzo Citeriore nelle inziative benefiche. In questa occasione, grazie al contatto diretto dettato da una continua e duratura frequentazione con la Pro Loco di Amatrice, l'iniziativa promossa è indirizzata a fare ripartire la Sagra degli spaghetti all'amatriciana. In seguito al terremoto che ha colpito lo scorso agosto Amatrice, molte delle attrezzature utilizzate per la rinomata sagra sono andate distrutte.
Per questo motivo la Pro Loco di San Valentino, coordinata dal Presidente Dino D'Alessandro, e coadiuvata da diverse associazioni cittadine, ha indetto una raccolta fondi per permettere di acquistare nuovamente le attrezzature necessarie affinchè possa ripartire una delle iniziative cardine di tutta la zona colpita dal sisma.
Le donazioni possono essere effettuate contattando la Pro Loco, le associazini aderenti oppure le apposite cassette predisposte presso le attività commerciali di San Valentino.