Cronaca

Scopre un ladro in casa di parenti e lo fa arrestare

Dei provenienti dall'appartamento vicino, dove vivono suoi parenti, lo hanno svegliato e una volta effettuato un controllo ha notato uno sconosciuto che tentava di disattivare il quadro elettrico dell'abitazione. A quel punto ha cominciato a urlare e dopo aver chiamato la Polizia ha fatto bloccare il ladro, un 36enne di nazionalita' romena. L'uomo è stato fermato e arrestato dagli agenti della Squadra Volante di Pescara, intercettato e bloccato all'uscita dell'abitazione, in via Forca di Penne. Era in possesso di due coltelli, nonche' di due chiavi di auto e di un telecomando della proprietaria dell'appartamento. Il 36enne ha tentato di fuggire, ma invano. Ora l'Autorita' Giudiziaria gli contesta il reato di rapina aggravata. 

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Sanità, per terapia sub intensiva pediatrica mancano solo gli arredi

Mancano solo gli arredi e la soluzione del problema relativo all'assunzione di infermieri pediatrici, poi il reparto di Terapia sub intensiva pediatrica, all'interno della Uoc di Pediatria Medica nella Asl di Pescara, potra' partire. "Nell'ultimo tavolo tecnico regionale ci eravamo offerti di comprare gli arredi, ma la Asl ci ha fatto sapere che potra' provvedere, quindi come Onlus restiamo disponibili a interventi a sostegno della formazione dei medici e dell'assistenza alle famiglie". A parlare e' Andrea Sciarretta, presidente della Onlus "Progetto Noemi", associazione in prima linea per ottenere cure migliori e assistenza per bimbi come la piccola Noemi, 4 anni e mezzo, affetta da Atrofia muscolare spinale (Sma1). Il reparto di Pescara, istituto dalla Regione Abruzzo nell'agosto 2015, sara' il primo del genere nel territorio regionale. Locali di 60 metri quadri, due posti letto - quasi tutte le macchine sono gia' state acquistate - sara' riservato a piccoli pazienti con patologie neuromuscolari a carattere degenerativo e quindi grave insufficienza respiratoria; pazienti dimessi dalla terapia intensiva; lattanti con grave insufficienza respiratoria; bambini con patologie respiratorie croniche; stato di male epilettico, grave stato settico, scompenso in patologie metaboliche, intossicazione anche accidentale da farmaci o sostanze chimiche tossiche. A promuoverne la creazione e' stata proprio l'Associazione presieduta da Andrea, papa' di Noemi. I lavori per realizzarlo sono cominciati a luglio dell'anno scorso. Il personale medico e infermieristico (11 unita') ha gia' effettuato venti giorni di formazione nel reparto malattie neuromuscolari dell'Istituto Gaslini di Genova. 

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Multa all’ex questore, il giudice annulla la sanzione a un altro vigile

Il Giudice del lavoro del Tribunale di Pescara, con la sentenza n. 164/17, ha accolto il ricorso contro una sanzione disciplinare comminata dall'amministrazione comunale del capoluogo adriatico nei confronti di uno degli agenti della Polizia municipale coinvolti nella vicenda della 'multa fantasma', relativa al mancato pagamento di una multa per divieto di sosta da parte dell'allora questore di Pescara Paolo Passamonti, al quale era stato restituito il veicolo rimosso dal carro attrezzi. Ne da' notizia il coordinamento provinciale del Coordinamento sindacale autonomo (Csa) esprimendo "grande soddisfazione". L'agente era stato sottoposto a sanzione disciplinare per le dichiarazioni rilasciate al programma televisivo 'Le Iene'. La sentenza fa seguito a due simili pronunciate dallo stesso Tribunale in relazione ad altri due vigili sottoposti a provvedimento disciplinare perche' ritenuti responsabili di danni all'immagine dell'amministrazione comunale con le dichiarazioni rilasciate. La sentenza condanna il Comune a risarcire, con gli interessi, le retribuzioni ingiustamente trattenute, oltre al pagamento delle spese di giudizio. Tanto che il sindacato si chiede "perche' si continua a sperperare risorse pubbliche, sottraendole ad usi che portano beneficio alla cittadinanza e magari redimere eventuali contrasti usando il buon senso". "Questo sindacato - recita la nota - ritenendo ingiuste le accuse mosse nei confronti dei tre vigili, ha subito attivato le iniziative atte alla loro tutela e, in sede di contraddittorio davanti alla Commissione disciplinare, unitamente ai legali, ha riaffermato la loro correttezza comportamentale. Nonostante in quella sede sia stata ampiamente dimostrata l'insussistenza delle accuse imputate, si e' voluto procedere a comminare una pesante sanzione disciplinare arrecando danni economici e morali ai soggetti e alle loro famiglie".

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Incendio di sterpaglie nel Pescarese

Un incendio di sterpaglie sta interessando dal pomeriggio una zona mediamente estesa, ricadente nei comuni di S. Valentino in Abruzzo Citeriore e Piano d'Orta di Bolognano. Dopo l'allarme arrivato presso la sala operativa del Comando Provinciale di Pescara, la zona dove si e' sviluppato il rogo e' stata raggiunta dai vigili del fuoco dei Distaccamenti di Popoli e Alanno che stanno operando con uomini e mezzi. Le fiamme potrebbero essere state favorite dalle temperature elevate e dal vento. Non lontano dalle fiamme si trovano un paio di aziende agricole.

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Operazione di verifica amianto in nove comuni da parte dei carabinieri

I carabinieri della compagnia di Lanciano hanno effettuato un'operazione ambientale alla ricerca di amianto. I militari, coordinati dal capitano Massimo Capobianco, sono intervenuti in nove comuni frentani dove sono stati identificati 15 fabbricati tra opifici, capannoni e strutture industriali coperti con onduline di eternit. Scattate anche le prime multe per l'assenza di certificazioni sul rischio lavoro. Il massiccio monitoraggio ha accertato la presenza di costruzioni in eternit a Lanciano, con tre casi, di cui un'azienda con operai al lavoro, multata di duemila euro, quindi tre strutture anche a Palena, due a Gessopalena, Lama dei Peligni e Taranta Peligna e uno ciascuno a Castel Frentano, Pizzoferrato e Civitella Messer Raimondo. Costruzioni segnalate tempestivamente all'Arta e alla Asl per l'effettuazione delle campionature e analisi. I carabinieri hanno in questo modo effettuato una prima importante mappatura preventiva sulla presenza di eternit per evitare in futuro anche la dispersione incontrollata.

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Lavori di sistemazione per la frana sulla Provinciale a Castiglione

In via di sistemazione, sara' percorribile fra pochi giorni, la provinciale di San Giorgio di Castiglione Messer Raimondo, fra le strade simbolo dei gravi fenomeni di dissesto idrogeologico che si registrano nella fascia pedemontana. La Provincia sta intervenendo con una soluzione provvisoria che pero' consentira' il transito ai mezzi e ed evitera' ai residenti di dover attraversare il territorio di due Comuni per raggiungere case e aziende. "E' una zona ricca di agricoltori messi in ginocchio dalla neve, in molti casi con i capannoni danneggiati e gli animali morti - spiega il consigliere provinciale delegato alla viabilita' - senza la strada non possono far ripartire l'attivita'. Con gli uffici tecnici e' stata studiata una soluzione provvisoria e la strada sara' aperta solo per i residenti in attesa del finanziamento del progetto che prevede il risanamento del versante franoso e quindi la sistemazione definitiva del tratto di provinciale danneggiato". L'intervento prevede la ricostruzione della fondazione stradale con una copertura di materiale "stabilizzato" e la pulizia e la sistemazione delle cunette per il deflusso delle acque.

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Bottino di 65 mila euro per una rapina a Monteodorisio

Bottino di 65 mila euro per una rapina, stamani, nell'ufficio postale di Monteodorisio. Poco dopo l'orario di apertura un uomo con il volto coperto e armato di pistola e' entrato nell'agenzia di via Monaco ed ha minacciato il direttore e un impiegato facendosi consegnare tutto il denaro contenuto nella cassa e nella cassaforte. Una somma ingente considerato che sono giorni dedicati al pagamento delle pensioni. Il rapinatore si e' poi allontanato a piedi; non si esclude che ad attenderlo ci fosse un complice in auto in una strada laterale.

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Inchieste sulla Regione Abruzzo, si dimette il Rup della gara di bonifica della discarica di Bussi

Il funzionario della Regione Abruzzo Silverio Salvi, tra gli indagati nell'ambito dell'inchiesta della Procura della Repubblica di L'Aquila su una serie di appalti gestiti dalla Regione, nei giorni scorsi si e' dimesso dall'incarico di responsabile unico del procedimento (Rup) della gara di appalto per la bonifica e la reindustrializzazione di parte della cosiddetta discarica dei veleni di Bussi sul Tirino della Montedison, una commessa da circa 50 milioni di euro.

Le dimissioni, "per motivi personali", sono arrivate dopo l'iscrizione nel registro degli indagati, in qualita' di componente della commissione di gara per l'affidamento dei lavori di ristrutturazione post-terremoto di palazzo Centi, sede storica della Giunta regionale nel centro storico dell'Aquila. In questo filone sono indagati funzionari regionali e tecnici esterni, oltre ad imprenditori. Si tratta del terzo Rup della gara di appalto: proprio per l'assenza di un Rup operativo l'appalto, bandito alla fine del 2015 dall'allora commissario governativo, Adriano Goio, scomparso nel marzo dello scorso anno, e' ferma al palo in attesa dell'apertura delle offerte economiche, fase per la quale e' necessaria la presenza di un Rup.

E questa gara, che alcuni vorrebbero revocare, e' l' unica iniziativa in atto per sanare lo spazio inquinato, scoperto nel 2006. Come detto, sono tre i Rup che sono saltati: prima di lui, infatti, si era dimesso il funzionario della Provincia dell'Aquila Massimo Di Battista e, prima ancora, era saltato l'affidamento dell'incarico all'ingegnere aquilano Mario Dari Salisburgo, braccio destro del commissario Adriano Goio, scomparso nel marzo 2016 ma che avrebbe cessato dalle funzioni il 30 giugno. Salvi era stato nominato prima di Natale dalla dirigente del Ministero dell'Ambiente Laura D'Aprile, dall'agosto scorso incaricata dal governo di gestire la delicata vicenda pur senza poteri commissariali.

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Operazione antidroga nella Marsica, arrestato anche un agente di Polizia

Avrebbe chiesto soldi agli spacciatori in cambio di protezione: cosi', un poliziotto di Luco dei Marsi in servizio alla Questura di Roma, e' stato arrestato dai suoi colleghi di Avezzano con l'accusa di induzione indebita nell'ambito di un'inchiesta coordinata dal procuratore della Repubblica, Maurizio Maria Cerrato. L'arresto e' avvenuto durante un'operazione antidroga, denominata All-in.  Le indagini sono scaturite dall'incendio di quattro auto avvenuto l'anno scorso ad Avezzano, mezzi di proprieta' di un uomo del posto risultato estraneo al traffico di droga.

Oltre all'agente sono state arrestate altre tre persone, tra cui un dipendente del Consorzio acquedottistico marsicano, tutti per reati legati alla detenzione e allo spaccio di droga. Due delle quattro persone, entrambe di Avezzano, hanno ottenuto gli arresti domiciliari. Il giudice per le indagini preliminari ha emesso anche 3 obblighi di firma per persone residenti ad Avezzano ed un divieto di dimora, in citta', per un teramano.

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Discarica di Bussi, parte l’indagine epidemiologica su migliaia di famiglie

 "Una finestra temporale, presumibile, dal 1995 al 2014; incrocio dei dati dell'elenco delle utenze che hanno usato l'acqua proveniente dai pozzi dell'area di Bussi con degli indicatori di salute su ricoveri ospedalieri e cause mortalita' registrati in regione, per avere una misura della possibile maggiore diffusione di malattie legate al consumo dell'acqua e capire se esiste un nesso tra le due circostanze". E' l'approccio indicato dal direttore di Epidemiologia ambientale dell'Istituto superiore della Sanita', Pietro Comba, per l'indagine epidemiologica voluta dalla Direzione generale della Regione Abruzzo in seguito all' inquinamento del sito di Bussi per la cosiddetta mega-discarica dei veleni della Montedison scoperta nel 2007. A Pescara, il direttore generale della Regione, Cristina Gerardis, ha riunito quelli che saranno gli attori principali chiamati a lavorare all'indagine: Iss, Agenzia regionale della Sanita', Asl, Zooprofilattico e Arta.

Verranno creati due tavoli operativi che alla fine incroceranno i dati raccolti. "Sappiamo benissimo di intraprendere un cammino che non sara' agevole - ha detto il direttore generale della Regione Abruzzo Cristina Gerardis, avvocato dello stato nel processo sull'inquinamento del sito di Bussi sul Tirino -, ma mi sembra che sia forte anche la volonta' politica di capire quanto ha inciso sulle nostre vite la vicenda dell'inquinamento dell'area industriale di Bussi. Mi sembra che questa sia l'unica strada percorribile in grado di dare risposte ai cittadini sullo stato della salute pubblica". "La presenza dell'Istituto superiore della Sanita' nella figura del direttore del reparto di Epidemiologia ambientale Pietro Comba - ha aggiunto il direttore generale - e' la conferma che vogliamo portare avanti un discorso serio dal punto di vista scientifico per dare risposte certe e autorevoli ai cittadini abruzzesi, chiaramente frastornati per non dire impauriti dopo i fatti emersi nella vicenda della discarica di Bussi". Il prossimo incontro e' stato fissato in aprile. La mega discarica fu scoperta nel 2007: circa 185 mila metri cubi di sostanze tossiche e pericolose in un'area di 4 ettari nei pressi del polo chimico di Bussi.

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