Cronaca

Inchiesta nel teramano sull’affidamento del servizio di raccolta rifiuti, chiesto processo per sei

A poco piu' di due mesi dall'avviso di conclusione delle indagini nella maxi inchiesta sull'affidamento del servizio rifiuti alla ditta Diodoro ecologia nei Comuni di Giulianova, Roseto, Silvi e Mosciano S.Angelo la Procura arriva la richiesta di rinvio a giudizio per sei persone: il legale rappresentante della Diodoro ecologia Ercole Diodoro, il dipendente della societa' Alessandro Di Marzio, l'allora dirigente del Comune di Roseto Maria Angela Mastropietro (oggi in servizio al Comune di Giulianova dove e' indagata in un'altra inchiesta relativa ad appalti di opere pubbliche), l'ex vice sindaco di Silvi Enrico Marini, il funzionario del Comune di Silvi Carlo Durante, tutti accusati di turbata liberta' degli incanti e il consulente Alberto Rao accusato di falso ideologico.

Chiesta l'archiviazione, invece, per gli altri sette indagati la cui posizione era gia' stata stralciata in sede di avviso di conclusione delle indagini tra cui gli ex sindaci di Roseto e Mosciano. Nella richiesta di rinvio a giudizio per i sei indagati restano dentro gli appalti di Roseto e Silvi aggiudicati alla Diodoro per quel che concerne il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti nei comuni interessati. I fatti contestati ai sei risalgono ad un periodo che va dal 2011 al 2014 quando, in concorso tra loro e ognuno per il proprio ruolo, avrebbero messo in atto tutta una serie di irregolarita' volte a favorire l'aggiudicazione delle relative gare alla societa' Diodoro. Accuse che adesso vedranno il primo banco di prova nell'udienza preliminare.

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Spaccio di droga, smantellata un’organizzazione a L’Aquila che aveva come base un appartamento inagibile

Smantellata dalla Polizia a L'Aquila un'associazione a delinquere, composta da cittadini italiani e stranieri, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il gruppo - e' scritto in una nota - aveva quale base logistica per il confezionamento e lo stoccaggio della droga un appartamento che, a seguito del sisma del 2009, era stato dichiarato totalmente inagibile. 

La Polizia di Stato ha eseguito 14 ordinanze di custodia cautelare (9 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 2 obblighi di dimora), nei confronti di altrettanti soggetti aquilani e stranieri per spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini, avviate nel giugno 2015 e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, sono state condotte dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di L'Aquila, a seguito della morte di un giovane avvenuta per overdose. Sono stati individuati due gruppi di persone: uno dedito allo smercio di eroina di altissima qualita' e metadone, l'altro attivo sulla cessione di cocaina ed hashish. Il primo gruppo si occupava di smerciare al dettaglio sulla piazza aquilana eroina proveniente da Roma, rifornendo i numerosi tossicodipendenti e concordando di volta in volta il luogo di incontro attraverso un linguaggio criptato. Il secondo gruppo invece era una vera e propria associazione composta da 4 soggetti, i quali, nel periodo dal settembre 2015 ed il gennaio 2016, hanno immesso nella piazza aquilana importanti quantitativi di hashish e cocaina, avvalendosi nella circostanza di altri complici per lo smercio al dettaglio delle sostanze stupefacenti. Gli associati provvedevano ad effettuare le operazioni di taglio e confezionamento delle singole dosi in un appartamento utilizzato come base logistica, dichiarato totalmente inagibile a seguito del terremoto del 2009. Mesi di intercettazioni telefoniche ed ambientali, appostamenti, foto e filmati, hanno consentito alla Polizia di Stato di ricostruire nel dettaglio tutti i movimenti degli indagati, anche le operazioni di taglio e confezionamento della sostanza, che sono state costantemente video-riprese da una telecamera installata nella casa. 

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Muore il pensionato investito lo scorso novembre a Pescara

E' deceduto per complicazioni, sabato sera all'ospedale S. Liberatore di Atri  Paolo Mucci, il pensionato 81enne che era stato investito lo scorso 30 novembre a Pescara in via Tirino, mentre era sulla sua bicicletta da una Fiat Panda condotta da una 67enne pescarese. Il pensionato, ricoverato inizialmente all'ospedale di Pescara in prognosi riservata, era stato trasferito, dopo il miglioramento delle sue condizioni, nel nosocomio atriano per effettuare la riabilitazione. La notizia del decesso del pensionato e' stata comunicata al Comando di Polizia Municipale di Pescara, i cui agenti si erano occupati dei rilievi dell'incidente. I familiari dell'uomo deceduto hanno chiesto l'effettuazione dell'autopsia. Del caso si sta occupando il Pm Paolo Pompa.

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Il Comune di Farindola querela Charlie Hebdo

E' stata depositata alla procura del tribunale di Rieti la denuncia querela del sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, nei confronti "di ignoti autori della vignetta e dei direttori responsabili della testata" del periodico francese Charlie Hebdo, in riferimento alla rappresentazione della tragedia dell'hotel Rigopiano: nel disegno si vedeva la morte in sci con due falci al posto delle racchette; il testo recitava "Italia: la neve e' arrivata. Non ce ne sara' per tutti". La decisione di presentare querela era stata presa in linea con la decisione dei mesi scorsi presa dopo la tragedia di Amatrice. Il periodico satirico si rese autore, anche in quella occasione, di una vignetta ritenuta offensiva. Pertanto era stato convenuto di procedere alla querela nelle stesse modalita' decise allora dal sindaco Sergio Pirozzi, "per intraprendere un percorso che vede unite le due comunita' in un momento di difficolta', cordoglio e speranza".

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Chieti, voragine si apre in piazza Garibaldi

Una voragine si è aperta in piazza Garibaldi a Chieti a causa della rottura improvvisa della condotta fognaria a 5 metri di profondità. Come fa sapere il sindaco Umberto Di Primio, in un post su Facebook, "per ragioni di tutela della pubblica e privata incolumità" è stato adottato "un provvedimento temporaneo urgente di divieti di transito veicolare in piazza Garibaldi nel tratto compreso tra l'intersezione con via Padre Alessandro Valignani e via Federico Salomone". In deroga al divieto ivi vigente, il traffico privato proveniente da via Padre A. Valignani, è autorizzato a procedere diritto per via Arniense all'intersezione con piazza Garibaldi. I mezzi del trasporto pubblico sono autorizzati a percorrere via Arniense in deroga al divieto ivi istituito. Il traffico privato proveniente da via Federico Salomone diretto verso via Camarra è autorizzato a procedere dritto all'intersezione con piazza Garibaldi. Il traffico veicolare privato proveniente da zona S. Anna viene deviato verso via Nicolino. L'accessibilità del parcheggio di piazza Garibaldi viene garantita con l'apertura di un varco d'ingresso nei pressi della Cassa di Risparmio. Il primo cittadino ha disposto la sospensione del mercato settimanale di piazza Garibaldi per la giornata di domani.

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Scossa di terremoto di magnitudo 2.6, scuole evacuate a Castel di Sangro

Paura questa mattina a Castel di Sangro per una scossa di terremoto valutata dall'Ingv di magnitudo 2.6 e avvertita alle 8.53 con epicentro tra i comuni di Castel di Sangro e Roccaraso. Nel capoluogo sangrino e' scattato il protocollo previsto con l'evacuazione degli edifici scolastici. Subito dopo il sindaco, Angelo Caruso, ha firmato un'ordinanza con cui ha disposto la chiusura per un giorno di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Non sono stati rilevati danni a persone o cose

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Pescara, nel 2016 elevati 71 mila verbali dalla Polizia Municipale

Sono stati 71906 i verbali elevati dalla Polizia Municipale di Pescara con una entrata per le casse comunali di 3 milioni e 753mila euro, rispetto ad una previsione di 3,2 milioni, e 8069 punti decurtati dalle patenti. Sono stati invece 2milioni e 276mila euro i pagamenti effettuati per i verbali elevati sempre nel 2016. Lo hanno comunicato in conferenza stampa questa mattina, presso il Comando di via del Circuito il colonnello Carlo Maggitti, il sindaco Marco Alessandrini, con il vice Enzo Del Vecchio e gli ufficiali del Corpo. Le richieste alla sala operativa dei Vigili Urbani sono state ben 40.893. Il Noss, Servizio Sicurezza Stradale, ha elevato nel 2016 dei 71906 verbali totali, 42188 per violazioni ordinanze sindacali e Ztl, 13818 per sosta errata e gli 9587 su marciapiede e posti riservati ad invalidi e bus. Ben 1182 le multe elevate ad automobilisti alla guida con telefonini cellulari all'orecchio. Le rimozioni sono state 4717 con multe per 553mila euro. I sinistri rilevati nello scorso anno sono stati 572 con il mese di luglio che ha visto il maggior numero di incidenti. Tre le persone decedute, rispetto ad un solo decesso del 2015. Questi gli altri dati di rilievo degli altri settori della P.M. Sono stati 118 gli accertamenti su discariche abusive, 198 gli interventi antiaccattonaggio e 15 per parcheggiatori abusivi; contrassegni invalidi sono 5632, di cui 627 nuove autorizzazioni. Il Servizio Tutela Territorio del Consumatore ha effettuato 265 ispezioni, con l'elevazione di 325 verbali elevati. Il Nucleo di Polizia Edilizia ha ricevuto 103 denunce ed effettuato 142 sopralluoghi. Infine il Nucleo di Polizia Giudiziaria ha constatato 29 abusi edilizi. Effettuate 47 comunicazioni di reato, 1 comunicazione al Tribunale dei Minori, 11 interrogatori e 56 sequestri giudiziari.  Il colonnello Carlo Maggitti ha spiegato che "abbiamo avuto ancora tanti, troppi incidenti (572) che hanno provocato tre decessi".

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Petizione online per bloccare serie tv su Rigopiano

Una petizione online per chiedere di bloccare la serie tv sulla tragedia della valanga che lo scorso 18 gennaio ha distrutto l'hotel Rigopiano, provocando la morte di 29 persone, annunciata per il 2018 dalla Taodue film. L'iniziativa, ospitata su Change.org, piattaforma per le petizioni online, ha raggiunto circa 730 firme. Sono soprattutto le tempistiche, con l'annuncio a meno di un mese dal disastro, a non convincere i sottoscrittori della petizione, molti dei quali motivano la loro firma con dei commenti sul portale. Contro la realizzazione della serie tv, nei giorni scorsi, si erano espressi anche i familiari delle vittime della tragedia.

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Bimba di 9 giorni rischia di morire soffocata, salvata dal 118

Una bambina di nove giorni ha rischiato di morire soffocata a Pescara, probabilmente a causa di un rigurgito, ma e' stata salvata dal personale del 118, subito intervenuto. L'episodio e' avvenuto in via Savonarola. A lanciare l'allarme sono stati i genitori della piccola, appena si sono resi conto che la figlia non respirava piu'. Quando il personale sanitario, intervenuto con l'ambulanza medicalizzata, e' arrivato nell'abitazione, la bimba era cianotica. Sono state subito eseguite le manovre di disostruzione e quelle rianimatorie. La piccola e' stata poi trasportata in ospedale. 

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Omicidio di Penne, Giancaterino si dichiara innocente

Ha proclamato la sua innocenza, Mirko Giancaterino, il 37enne di Penne accusato di omicidio volontario aggravato dalla crudelta' e di incendio per la morte di Gabriele Giammarino, l'80enne ex maresciallo dell'Aeronautica ucciso in casa a Penne il 13 settembre del 2015 con pugni e 26 coltellate.

Giancaterino oggi si e' sottoposto ad interrogatorio nel processo in corso davanti alla Corte d'Assise di Chieti e che e' giunto alle battute finali: il 27 marzo infatti e' stata fissata l'udienza di discussione. Quanto alla sua presenza nei pressi dell'abitazione di Giammarino, il mattino dell'omicidio, Giancaterino ha detto ai giudici che era uscito di casa per recuperare l'auto che la notte precedente lo aveva lasciato a piedi e per acquistare sigarette e che in quel periodo che ricaduto nella droga: aveva dunque scelto un luogo apparato, una specie di giardino nei pressi dell'abitazione della vittima, per iniettarsi eroina e cocaina. Quanto ad una macchia di sangue trovata su una sua scarpa, l'uomo ha invece sostenuto di essersi sporcato quando si e' inginocchiato per drogarsi: ''Li' ci sara' passato chi ha commesso il reato'', si e' difeso Giancaterino, alludendo evidentemente ad un'altra persona. La Corte al termine dell'udienza ha rigettato alcune richieste della difesa, rappresentata dall'avv. Melania Navelli di Pescara. La quale aveva chiesto la comparazione fra il materiale trovato sotto le unghie di Giammarino e il dna dell'imputato poiche' la vittima si sarebbe difesa. Ma anche che venisse sentito un vicino di casa e di risentire i carabinieri che effettuarono il sopralluogo.

Prima di Giancaterino la Corte aveva esaurito l'esame dei testimoni sentendo la badante rumena che abitava al piano di sotto dell'abitazione della vittima: la donna il giorno dell'omicidio, dopo aver sentiti alcuni rumori provenire dal piano di sopra, attraverso la spioncino della porta di casa vide allontanarsi un uomo che successivamente riconobbe come la persona ripresa da una telecamera di sorveglianza e che i carabinieri di Penne identificarono in Giancaterino. E le tre parti civili costituite assistite dall'avv. Federico Squartecchia: la sorella della vittima Pasqualina Giammarino e i figli di quest'ultima, Giancarlo e Daniela Di Teodoro. Il pubblico ministero che rappresenta l'accusa e' Mirvana Di Serio.

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