Cronaca

Coronavirus, le storie di due pazienti dimessi

Un uomo di 56 anni, residente in un Comune del Pescarese, e una donna di 82 anni contagiata in Ortopedia a Lanciano, sono stai dimessi rispettivamente dalla Pneumologia dell'ospedale di Chieti e dall'unita' operativa Malattie infettive dell'ospedale di Vasto. L'uomo, risultato positivo al test del coronavirus, era arrivato a Chieti dal Pronto soccorso di Pescara e ricoverato nella Medicina Covid. A distanza di qualche giorno le sue condizioni erano peggiorate, tanto da rendere necessario un trattamento di tipo sub intensivo in Pneumologia. Il paziente e' stato quindi sottoposto a trattamento Cpap con casco per alcuni giorni e poi, appena la respirazione si e' fatta meno faticosa, e' stato avviato alla fase di 'svezzamento', con graduale riduzione dell'ossigenoterapia. "Le condizioni dell'uomo sono nettamente migliorate - spiega Stefano Marinari, responsabile della Pneumologia - e a casa seguira' solo la terapia farmacologica, in affidamento fiduciario all'Usca, l'Unita' speciale di continuita' assistenziale che insiste sulla sua citta' di residenza. Altri pazienti ricoverati nel nostro reparto sono in netto miglioramento e pronti per passare a un regime assistenziale a piu' bassa complessita' nel Covid Hospital di Atessa". La donna guarita a Vasto "era arrivata da noi in barella - mette in evidenza la responsabile Maria Pina Sciotti - ma piano piano ha recuperato e, sotto il profilo ortopedico, ha cominciato a riacquistare anche la mobilita'. E' andata via, sottobraccio a un nipote, camminando appoggiata a un bastone".

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Coronavirus, dall’Izs una app per tracciare i pazienti positivi

L'IZS dell'Abruzzo e del Molise di Teramo ha sviluppato una App per i dispositivi mobili, in grado di tracciare e controllare i casi di contagio da Covid19. Il 25 marzo l'IZSAM, che gia' lavora all'analisi dei tamponi provenienti dalle ASL della Regione Abruzzo, ha risposto alla call "Scheda Tecnica Tracciamento Contagio" di Innova per l'Italia , l'iniziativa del Ministero per l'Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, del Ministero per lo sviluppo Economico e del Ministero per l'Universita' e la ricerca - presentando EPIC (EPIdemic Control), una App per dispositivi mobili per il contact tracking che pone massima attenzione alla protezione dei dati personali e alla semplicita' di utilizzo. Attraverso il sensore Bluetooth, EPIC registra in maniera automatica qualsiasi contatto ravvicinato con dispositivi dotati della stessa App nel range di alcuni metri. Un codice cifrato degli altri dispositivi e il periodo di contatto sono gli unici dati memorizzati nello smartphone, per 21 giorni e poi eliminati. EPIC mette inoltre a disposizione dell'Autorita' sanitaria un'applicazione centralizzata per l'analisi dei dati che, in caso di positivita' confermata, consente di fornire all'utente un codice di sblocco per trasferire i dati dallo smartphone alle Autorita' stesse che potranno analizzare i contatti avuti dall'utente negli ultimi 21 giorni, senza informazioni personali riguardanti i possessori dei dispositivi coinvolti, e notificare a tutti un messaggio che gli utenti riceveranno sulla App per seguire le indicazioni suggerite. Il gruppo di lavoro che ha sviluppato la App e' guidato dall'Ing. Luigi Possenti, responsabile del Centro Servizi Nazionale Anagrafi degli Animali dell'IZSAM. App simili sono gia' utilizzate dalle Autorita' cinesi, della Corea del Sud e di Singapore dove stanno dando ottimi risultati in termini di tracciamento e quindi contenimento dell'epidemia.

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Coronavirus, 33.200 pasti donati in tutta Italia da Sodexo

Un totale di 33.200 di pasti donati da Sodexo Italia dal momento dell'emergenza coronavirus per un totale di oltre 17 tonnellate di derrate alimentari. La campagna charity dell'azienda operante nei servizi che migliorano la qualita' della vita e' stata finalizzata all'aiuto di persone, enti ed associazioni in difficolta' e al sostegno di operatori sanitari e volontari. L'aiuto ha riguardato le aree piu' colpite di Lombardia, Lazio, Veneto, Toscana, Campania, Piemonte e Abruzzo. "Visto il carattere di emergenza sanitaria a livello nazionale- ha detto l'amministratore delegato di Sodexo Italia Stefano Biaggi- ci siamo sentiti in dovere di sostenere e far sentire la nostra vicinanza a chi sta affrontando un momento difficile e di grande impegno". "Oggi piu' che mai per le organizzazioni e' fondamentale - ha aggiunto - agire in maniera responsabile per il bene di tutti, creando del valore reale. Per questo motivo abbiamo deciso di dare il nostro contributo, con l'auspicio che il tutto possa terminare il prima possibile"

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Controlli del Nas in tutta Italia per le mascherine

Sequestrati dal Nas 23.000 articoli tra mascherine e prodotti igienizzanti irregolari, in diverse operazioni condotte in varie citta' italiane nel quadro dei controlli ispettivi disposta dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute mediante verifiche incrociate su flussi commerciali import/export. Nel corso delle attivita' degli ultimi giorni, i Nas hanno sequestrato 8.100 mascherine di varie categorie, dalle semplici antipolvere, a quelle chirurgiche fino ai dispositivi di protezione individuale (come FFP2), risultate irregolari, prive delle caratteristiche dichiarate da produttori e venditori e oggetto di importazione con modalita' non consentite. Bloccate anche 14.800 confezioni di prodotti vantanti qualita' antimicrobiche e disinfettanti non possedute e peraltro in assenza di qualsiasi registrazione come biocidi o presidi medico-chirurgici. Sono stati deferiti all'autorita' giudiziaria 6 titolari di esercizi produttivi e commerciali e altri 16 dovranno pagare sanzioni amministrative per complessivi 25 mila euro.

Il Nas di Pescara, in un'azienda all'ingrosso, ha sequestrato 70 mascherine poste in vendita ad un prezzo unitario superiore di circa il 400% rispetto a quello di fornitura, tanto da configurarsi una manovra speculativa punita dal Codice Penale. Il Nas di Palermo, presso una ditta importatrice, ha sequestrato 100 mascherine protettive DPI, accompagnate da certificato di conformita' rilasciato ad un produttore cinese diverso da quello che le ha materialmente realizzate. Sempre a Palermo, presso due distinte officine di produzione di cosmetici, e' stato eseguito il sequestro di oltre mille litri di gel igienizzante e di sapone, in flaconi da 200 ml e in taniche da 4 litri, pronti per l'immissione in commercio, sebbene in assenza di notifica e registrazione. Il Nas di Reggio Calabria ha sequestrato 1.140 confezioni di liquido igienizzante commercializzato in assenza della prescritta autorizzazione ministeriale. Il Nas di Padova, presso un fornitore di prodotti sanitari per farmacie, ha sequestrato: - 4.650 mascherine chirurgiche marcate CE, immesse in commercio prima della registrazione quale dispositivo medico e senza le indicazioni previste dalla normativa di settore; - 3.334 confezioni di gel igienizzante per le mani, immesse in commercio prive di registrazione e di indicazioni in lingua italiana.

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Scuola, D’Aprile (Uil): l’organico non puo’ subire tagli

"In una situazione straordinaria occorrono comportamenti straordinari: l'organico non puo' subire tagli. Abbiamo appreso che, per il prossimo anno scolastico, non ci saranno i tagli annunciati. Gli oltre 200 posti in meno previsti per l'Abruzzo 'non ci saranno'. Di questo ne prendiamo atto in modo positivo in quanto, ridurre gli organici per il prossimo anno scolastico, non avrebbe rappresentato l'inversione di tendenza richiesta bensi' una soluzione insopportabile e irricevibile". E' il commento di Giuseppe D'Aprile, segretario regionale Uil Scuola Abruzzo, in merito alle ultime decisioni annunciate dalla ministra Lucia Azzolina. Uil Scuola Abruzzo "chiedera' anche a livello regionale di garantire al massimo la continuita' didattica attraverso la conferma delle attuali consistenze organiche e, ove possibile, se non in presenza di significativi scostamenti di alunni, anche a livello di istituzione scolastica. Una richiesta che se accolta, nei territori quali l'Abruzzo con particolare conformita' orografica, rappresenterebbe una necessaria inversione di tendenza per la tutela di tutto il personale, per gli alunni e per il buon funzionamento delle scuole".

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Approvati due provvedimenti in materia di emergenza idrica

La Giunta regionale abruzzese ha approvato due provvedimenti in materia di emergenza idrica, su proposta del vice presidente con delega all'Agricoltura e al ciclo idrico integrato, Emanuele Imprudente. Il primo riguarda il comprensorio del Vastese per il quale saranno impiegate economie derivanti dai ribassi d'asta ed eventuali ulteriori economie provenienti da altri programmi di intervento sul servizio idrico e i sistemi fognari. I comuni che ne beneficeranno sono: Vasto, San Salvo, Monteodorisio, Cupello, Casalbordino, Lentella, Gissi, San Buono, Furci, Liscia, Castiglione Messer Marino, Guilmi, Roccaspinalveti, Torrebruna, Celenza sul Trigno, Montazzoli, Casalanguida, Palmoli, Castelguidone, Scerni, Fresagrandinara, Fraine, San Giovanni Lipioni, Dogliola, Carpineto Sinello, Tufillo, Pollutri e Carunchio. Si tratta di economie che sarebbero state destinate a ulteriori interventi relativi ai comuni di Guardiagrele, Orsogna, San Martino alla Marrucina, Filetto, Casacanditella, Pennapiedimonte e Palombaro, per l'ottimizzazione delle reti idriche comunali che invece serviranno alla riduzione della criticita' idrica del vastese, vista l'assoluta priorita' di intervento. Il secondo provvedimento consente l'approvvigionamento idrico in condizioni di emergenza per l'ambito pescarese attraverso l'utilizzo di fonti idriche aggiuntive presenti nel campo Pozzi che si trova a Bussi sul Tirino, in via della Repubblica. Viene consentito il prelievo di acqua necessario a garantire i volumi sufficienti per la popolazione per l'uso idrico potabile del comprensorio pescarese per quantita' e periodo minimi necessari a far fronte a contingenti esigenze locali.

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Coronavirus, M5S: tecnologia e digitale per rintracciare contagi

 "L'utilizzo della tecnologia, attraverso supporti telematici e digitali può rappresentare senz'altro una chiave di svolta per rintracciare la catena di contagi e contatti al fine di prevenire la diffusione del Coronavirus", spiega Davide Serritella, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Commissione Trasporti. "Ma nel corso dell'audizione del Garante della Privacy Antonello Soro sono intervenuto per sottolineare l'importanza di una viva partecipazione di questa autorità amministrativa a tutte le fasi di reclutamento dei dati sensibili al fine di far fronte all'emergenza epidemiologica. Occorre infatti sgombrare il campo da ogni criticità e definire in modo chiaro l'importanza del Garante della Privacy in questa delicata fase. E' stato utile rilevare inoltre come l'AGCOM abbia istituito un tavolo tecnico telecomunicazioni e consumatori", continua Serritella "Relativamente allo sviluppo della rete a banda ultralarga si è appreso che in questi giorni si sta avviando l'iniziativa con Infratel per accelerare l'infrastrutturazione e l'accensione delle reti a banda ultralarga nelle aree bianche. Si arriverà a 310 comuni rispetto agli attuali 241. Oltre ad Abruzzo, Sardegna, Toscana, Puglia, Calabria, Lazio, Lombardia e Marche, ma abbiamo sollecitato affinché le altre regioni non siano escluse", prosegue il deputato pentastellato. "Riguardo l'audizione della ministra per l'Innovazione, Paola Pisano ho voluto sottolineare l'importanza di rendere pubblici i risultati del gruppo di lavoro istituito per far fronte a questa emergenza sanitaria, economica, sociale. Ci auspichiamo di conoscere i risultati del lavoro di questa task force che in questo momento oltre ad essere determinante per affrontare il Virus permette di fare un grosso passo in avanti al nostro Paese. Si dovrebbe cominciare dal rendere gratuiti i giga agli studenti impegnati della didattica online, o almeno fare in modo che questo possa avvenire il prima possibile per garantire a tutti i nostri ragazzi un vero diritto all'istruzione", conclude Davide Serritella

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Appello di Confartigianato per la riapertura delle pasticcerie

Confartigianato lancia la campagna 'Liberiamo le colombe' e scrive ai Prefetti di Chieti e dell'Aquila per chiedere la riapertura immediata delle pasticcerie artigianali che, con il Dpcm dell'11 marzo, sono state inquadrate sotto il codice Ateco della ristorazione, "pur trattandosi di attivita' artigiane di produzione e che invece sono state ingiustamente assimilate agli esercenti attivita' di bar e, quindi, obbligate alla chiusura". Una chiusura che, secondo un recente studio dell'associazione, in Abruzzo, in vista della Pasqua, comporta un danno stimato in 14 milioni di euro, 12 dei quali di perdite di fatturato e due legati al deperimento di parte delle materie prime acquistate prima del lockdown in previsione della produzione per le festivita'. Si tratta di un settore che a livello regionale coinvolge 587 imprese di pasticceria e gelateria, in cui lavorano 1.878 addetti. Un settore caratterizzato da un'elevata vocazione artigianale, con oltre 360 imprese artigiane che si stima rappresentino il 62,6% del comparto. "Abbiamo sempre sostenuto - si legge nella lettera - che si e' trattato di una errata interpretazione della ratio del provvedimento volto ad impedire eventuali assembramenti nei locali dove si svolge l'attivita', ma solo nel caso in cui vi fosse un consumo sul posto o una somministrazione di prodotto e non laddove vi sia il semplice asporto, come nella maggioranza delle attivita' in questione". "Nel contempo, infatti, lo stesso Dpcm consente ad altri esercizi commerciali di vendita al dettaglio, nel rispetto delle misure di prevenzione, di proseguire l'attivita' anche con possibilita' di asporto dei prodotti analoghi, prevalentemente industriali, a quelli realizzati dalle imprese artigiane. Si tratta di una palese discriminazione che avvantaggia alcuni operatori a sfavore delle imprese da noi rappresentate - scrivono i presidenti di Confartigianato Chieti L'Aquila, Francesco Angelozzi e Christian Corrado, ai Prefetti - determinando in questa situazione, che e' gia' di estrema difficolta', un forte danno economico in uno dei periodi dell'anno nel quale viene realizzata buona parte del fatturato annuo".

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I panificatori di Abruzzo e Molise vicini agli operatori sanitari

I panificatori di Abruzzo e Molise hanno consegnato ai presidi ospedalieri dei loro territori, i prodotti da forno tipici della tradizione pasquale: un segno di solidarieta' e di vicinanza a medici ed infermieri, che piu' di tutti in questi mesi si sono spesi a loro rischio e pericolo per salvare vite umane e debellare questo terribile virus che sta mettendo in ginocchio tutto il mondo.

"In queste settimane drammatiche - si legge in una nota della Presidenza di Fiesa Assopanificatori Confesercenti Abruzzo e Molise - abbiamo sperimentato sulla nostra pelle la dura fatica di tenere aperti i nostri panifici, con tanti problemi economici, e garantire un servizio tra mille difficolta' legate alla sicurezza sanitaria dei nostri dipendenti e dei nostri consumatori. Con la paura viva del contagio, e allo stesso tempo con l'attenzione rivolta alle persone coinvolte e contagiate e ai tanti tantissimi concittadini che non sono piu' tra noi, non possiamo non pensare di manifestare un segno di solidarieta' e di vicinanza a medici, agli infermieri e a tutti gli altri operatori della sanita', che piu' di tutti si stanno spendendo a loro rischio e pericolo per salvare vite umane e debellare questo terribile virus che sta mettendo in ginocchio tutto il mondo. A queste persone che anche nel giorno di Pasqua saranno al lavoro in ospedale volgiamo dare il segno del nostro ringraziamento e affetto".

Questi sono i Panificatori che hanno deciso di condividere questo momento di solidarieta': Maria Rosa e Vinceslao Ruccolo, di San Vito Chietino, che hanno donato, all'Ospedale di Lanciano, "Cuori di Pasqua al cioccolato della tradizione frentana; Anna e Giulia Cirone, di Silvi Marina, che all'Ospedale di Pescara hanno donato "Colombe pasquali"; Giuseppe e Corrado Ciavalini, di Ortona, che hanno donato "Cuori di pasta mandorla pasquali" all'Ospedale di Ortona; Michele Raspa, di Vasto, ha donato "Cuori di pasta nera" all'Ospedale di Vasto; Claudio D'Angelo, Gianfranco e Luciano Fallucchi, Camillo De Cristofaro e Mario Porrone, del Molise, hanno donato "Colombe pasquali e Pigne" alla Croce Rossa di Larino; Leonardo Buccilli, di San Benedetto dei Marsi, all'ospedale di Pescina ha donato "Pizze dolci di Pasqua"; Claudio Nucci, Gabriele Cipriani, Donato Colaiacovo, Gino Biocca e Federico De Luca, della Marsica, all'ospedale di Avezzano hanno donato "Pizze dolci di Pasqua"; Americo Baiocco, di Montereale, ha donato "Pizze dolci di Pasqua" all'Ospedale dell'Aquila.

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Coronavirus, Bluserena dona 50mila euro

Bluserena, leader in Italia del segmento vacanze mare, lancia una raccolta fondi in favore dell'Istituto Mario Negri di Bergamo per la ricerca anti Covid-19. La compagnia alberghiera verserà un primo contributo da 50mila euro sul conto corrente dedicato. A questo si aggiungeranno le donazioni dei clienti e partner Bluserena (1,2 milioni le presenze la scorsa estate), che saranno informati e sensibilizzati a contribuire tramite una campagna di comunicazione mirata. ''Avviamo la raccolta fondi da Bergamo e dalla Lombardia - spiega l'amministratore Bluserena SpA, Silvio Maresca - perché per decenni la città e la regione sono state una comunità elettiva, affezionata e amica di Bluserena. Questa volta vogliamo essere noi ad andare da loro per esprimere con un gesto concreto tutta la nostra solidarietà per quello che sta succedendo''. Concentrare la solidarietà in favore della ricerca ''è una scelta - aggiunge Maresca - fatta nella consapevolezza che un presidio di eccellenza come l'istituto Mario Negri saprà certamente dare valore alle donazioni''. E già si registrano le prime adesioni tra i partner che lavorano per le 13 strutture del gruppo dislocate in Sardegna, Sicilia, Calabria, Puglia, Abruzzo e Piemonte.

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