Cronaca

Enel ha donato 1600 mascherine al Comune dell’Aquila

Enel ha donato 1600 mascherine al Comune dell'Aquila che li ha destinati al centro servizi anziani ex Onpi. Lo rende noto il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, il quale ringrazia "Enel per le mascherine di tipo FFP2 donate al Comune che ha deciso che saranno consegnate agli operatori dell'ex Onpi. "Abbiamo deciso di dirottare al Centro servizio anziani la generosa donazione di Enel perche' le residenze assistenziali e, piu' in generale, quelle socio sanitarie sono quelle in cui sono presenti i soggetti piu' a rischio - spiega il sindaco - Grazie a questo gesto di solidarieta' incrementiamo la dotazione di dispositivi di protezione individuale della struttura". "E' un'ulteriore dimostrazione per le famiglie che in questo particolare momento non possono recarsi a far visita ai propri cari. Il mio ringraziamento va ad Enel e a tutti coloro che quotidianamente fanno piccoli e grandi gesti di sostegno nei confronti della nostra comunita' e del personale sanitario in prima linea nella lotta al coronavirus" conclude il sindaco

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Scuola, in Abruzzo non ci saranno tagli all’organico del personale docente

A conclusione del confronto tra organizzazioni sindacali e Amministrazione sull’organico dei docenti per l'anno scolastico 2020-2021, svoltosi con collegamento a distanza nei giorni 7 e 8 aprile, il Ministero dell'Istruzione ha accettato la richiesta avanzata dalla FLC CGIL e dagli altri sindacati rappresentativi della scuola, di confermare la pianta organica dell'anno in corso.

Non ci saranno tagli, secondo quanto riferisce una nota del sindacato, di oltre 200 docenti in Abruzzo, come pure era stato paventato a conclusione della prima giornata di confronto.

"La conferma dell’organico dell'anno in corso, che avverrà a livello regionale, consentirà di evitare per quanto possibile lo spostamento di insegnanti da un istituto all'altro. Ora occorre un ulteriore importante passo in avanti: la conferma dell'organico istituto per istituto, anche prevedendo posti aggiuntivi laddove ci sarà un aumento di classi.  Questa ulteriore misura garantirebbe la continuità didattica ed evita le situazioni di soprannumero, e potrà rendere la gestione del personale più agevole alle segreterie scolastiche e alla Dirigenza che, alla ripresa delle attività nel settembre 2020, saranno gravate da una notevole mole di lavoro", conclude la nota.

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Il Ministero dell'Istruzione ha informato le organizzazioni sindacali che in Abruzzo verranno tagliati 201 posti dall'organico del personale docente. "Il taglio ipotizzato non tiene in alcun conto della situazione abruzzese. Innanzitutto non rispetta un criterio di proporzionalità, infatti in Abruzzo abbiamo una percentuale di circa il 2,3% degli alunni italiani (intorno ai 171000 su 7 milioni e 600 mila totali), dei docenti (intorno ai 14270 docenti su 615 mila totali) e delle classi (8617 su un totale di quasi 370 mila), mentre verrebbe attuato un taglio superiore al 4% (201 docenti su un totale di 5008)". Poi "non si tiene in alcun conto della particolare situazione orografica della nostra Regione e della distribuzione della popolazione: abbiamo un terzo dei comuni sotto i 1000 abitanti e quasi un terzo tra i 1000 ed i 2000 abitanti, con una densità abitativa regionale molto bassa (14° secondo l'ordine delle regioni per abitanti/km quadrato). Non si tiene in alcun conto della situazione disastrosa dell'edilizia scolastica, degli effetti dei terremoti, dei ritardi nella ricostruzione delle scuole, dei limiti strutturali delle scuole esistenti". La Cisl Scuola Abruzzo-Molise "ha subito rappresentato all'USR Abruzzo ed alla Regione Abruzzo che il nostro sistema scolastico non è assolutamente in grado di sostenere un simile taglio di personale, se non innalzando il numero medio di alunni per classe oppure chiudendo le scuole dei piccoli comuni. È assolutamente incomprensibile ogni ulteriore penalizzazione della scuola abruzzese, motivata tra l'altro da ipotetici risparmi economici assolutamente irrisori e, soprattutto, nel momento in cui la scuola ha bisogno di tutto il sostegno possibile". 

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Coronavirus, da Bankitalia donazioni per 9,5 milioni di euro

La Banca d'Italia ha deciso oggi nuove donazioni del valore complessivo di 9,5 milioni di euro per contribuire al contrasto dell'emergenza da COVID-19 nelle regioni Umbria, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Basilicata. I progetti da sostenere, - spiega una nota - individuati grazie alla collaborazione tra le Direzioni locali della Banca e le Presidenze delle Regioni, sono: in Umbria, l'allestimento di un ospedale da campo dotato di strumentazione sanitaria idonea alla gestione di pazienti affetti da covid-19. In Friuli Venezia Giulia, la realizzazione di 39 posti letto presso la torre medica dell'Ospedale di Cattinara; in Abruzzo, la realizzazione di una nuova struttura dedicata al covid-19 a Pescara. In Basilicata, il potenziamento della dotazione di posti letto per la terapia intensiva e l'acquisto di dispositivi di protezione (DPI) per il personale sanitario. Con questo intervento sale a 64,5 milioni di euro il contributo complessivo che la Banca ha messo a disposizione delle strutture sanitarie che fronteggiano l'emergenza da covid19 in Italia.

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Coronavirus, 5 Usca saranno attivate nella Asl di Teramo

Alla Asl di Teramo partono le Usca, le cosiddette unita' speciali di continuita' assistenziale. Le cinque unita', attivate a Teramo, Tortoreto, Bisenti, Roseto degli Abruzzi e Silvi, si dedicheranno a monitoraggio e cura dei pazienti Covid positivi, ma non ricoverati, sull'intero territorio provinciale e saranno operative da domani mattina a Teramo e Tortoreto, nei giorni seguenti anche nelle altre realta' dalle 8 alle 20, sette giorni su sette. I pazienti che saranno presi in carico dalle Usca per le visite mediche necessarie, che saranno definite in collaborazione con i medici di medicina generale e i pediatri, sono i pazienti positivi con sintomi respiratori lievi, ma con eta' superiore a 70 anni, presenza di comorbilita' o rischio di aumentata mortalita' (febbre superuiore a 37,5, tosse da lieve a moderata o incremento progressivo della tosse); pazienti affetti di Covid-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero o dimessi con patologia Covid 19 diagnosticata e sintomatici; pazienti con sintomi respiratori anche modesti, ma febbre che perdura oltre 4 giorni o presenza di dispnea con positivita' Covid-19.

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L’Aquila ricorda le vittime del terremoto del 2009

Breve e intensa cerimonia per l'undicesima commemorazione delle vittime del sisma 2009 in piazza Duomo a L'Aquila. Un momento inevitabilmente condizionato dalla restrizioni legate all'emergenza coronavirus, che non ha consentito lo svolgimento della fiaccolata come accaduto negli anni scorsi. Come 11 anni fa, si ripete la circostanza per cui il 5 aprile cade nella domenica delle Palme, e il 6 di lunedi'. Il Comune dell'Aquila ha inteso sostituire il rito collettivo della fiaccolata attraverso l'illuminazione del centro storico con installazioni posizionate in alcuni luoghi simbolo della tragedia del 2009 - via XX Settembre, Casa dello Studente, Piazzale Paoli, via D'Annunzio e Convitto - resi tristemente noti dalla furia distruttrice del sisma. Un fascio di luce azzurra, inoltre, simbolo di speranza, e' proiettato verso il cielo e illumina piazza Duomo, luogo di svolgimento della breve celebrazione. Alle 19 il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, che nel 2009 era sindaco del piccolo Comune di Villa Sant'Angelo, martoriato dalle perdite, e l'arcivescovo metropolita, cardinale Giuseppe Petrocchi, hanno deposto un ramoscello d'ulivo benedetto sul luogo dove sorgeva la Casa dello Studente e dove persero la vita 8 studenti.

Alle 23.30 un vigile del fuoco ha acceso un braciere posizionato nei pressi della Chiesa di Santa Maria del Suffragio. Presenti il prefetto della provincia dell'Aquila, Cinzia Torraco, il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, e il sindaco di Barisciano, Francesco Di Paolo, in rappresentanza dei comuni del cratere del terremoto 2009. Le tre autorita', su mandato dei Comitati dei familiari delle vittime, stanno rappresentando il sentimento della popolazione colpita dal drammatico evento del 2009. Dopo l'accensione, le autorita' sono entrate in chiesa. Il prefetto ha reso omaggio alle lapidi commemorative delle vittime del terremoto nella Cappella della Memoria della Chiesa di S. Maria del Suffragio, mentre il primo cittadino Biondi ha pronunciato, alle 23.50, una breve allocuzione a ricordo delle vittime del terremoto nella contingenza dell'epidemia da Covid-19. Successivamente il sindaco dara' lettura del messaggio con cui il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto testimoniare i sentimenti di sostegno e vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma. Al termine, il cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo metropolita della Citta' dell'Aquila, ha celebato la funzione religiosa rigorosamente a porte chiuse.

 Alle 3.32, orario del tragico terremoto del 6 aprile 2009 sono stati suonati 309 rintocchi dal campanile della chiesa in memoria delle vittime. Nei giorni scorsi e' stato lanciato l'appello (accolto da numerosi Comuni italiani, Anci, e associazioni) sottoscritto dai Comitati familiari delle vittime e dal sindaco Biondi, di accendere un lume o il proprio cellulare alla finestra, nella notte tra il 5 e il 6 aprile per commemorare le vittime del sisma e tutti coloro che in questi giorni stanno perdendo la vita in solitudine a causa del coronavirus.

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Coronavirus, Adricesta pronta a consegnare i primi fondi raccolti per l’ospedale di Pescara

L’appello di ADRICESTA (Associazione Donazione Ricerca Italiana Cellule Staminali Trapianto e Assistenza) ha colto nel segno e sta moltiplicando le partnership per aiutare concretamente l’ospedale di Pescara attraverso l’acquisto di respiratori, ventilatori e monitor. Si allunga sempre di più l’elenco di personaggi e associazioni che hanno raccolto l’invito a dare un contributo fiscalmente detraibile attraverso l’IBAN o il sito www.retedeldono.it e stanno inviando un video sul canale youtube dell’associazione per invitare a donare. Questa settimana sarà consegnato il primo assegno da 12.000 euro e saranno donate delle uova di Pasqua di cioccolato a medici e infermieri messe a disposizione dalla Pescara calcio.

Lo slogan scelto “È ora di donare” è stato rilanciato in questi giorni da società sportive, come appunto Pescara calcio, Acqua e Sapone calcio a 5, Pescara basket e Amatori basket, da moltissime associazioni come Will Clown, Gruppo Abruzzese Linfomi, Abruzzo Nomade. Insieme a loro personaggi del mondo dello spettacolo da Antonello Angiolillo a Giò Di Tonno, da Tiziana Di Tonno a Sebastiano Somma, Vincenzo Olivieri e Marco Papa, per arrivare a Dario Ricchizzi, Arianna Ciampoli, Michele Di Toro cui si sono aggiunti Jennifer Di Vincenzo, conduttrice di "Chef in cucina", Milo Vallone, la giornalista Mila Cantagallo, senza dimenticare l’assessore del Comune di Montesilvano, Anthony Aliano e l’azienda Maico.

«Abbiamo trovato la generosità di tanti benefattori – spiega Carla Panzino, presidente di ADRICESTA e motore di questa nuova iniziativa – alcuni dei quali hanno voluto dare il loro contributo in maniera del tutto anonima ma importante. Voglio ringraziare tutte le persone che ci stanno sostenendo in questo momento, in una battaglia epocale che saremo in grado di vincere solo se riusciremo a restare uniti. Abbiamo già raggiunto un primo obiettivo in pochi giorni. Man mano che raggiungeremo le cifre necessarie a comprare i macchinari andremo immediatamente a girare i fondi alla ASL per acquistare gli strumenti che possono salvare delle vite umane».

Per donare si potrà fare un versamento con questo IBAN:  IT65S0200815412000102632085
UNCRITM1RM2 intestato ad ADRICESTA Onlus con la causale: aiutiamo l'ospedale
. La donazione è fiscalmente detraibile e rappresenta un modo concreto per aumentare la dotazione strutturale del nosocomio di Pescara, centro di riferimento per l’emergenza Coronavirus. In alternativa si può andare sul sito www.retedeldono.it e donare con carta di credito.

«Nei prossimi giorni andremo a realizzare nuove iniziative di sostegno a tutto lo splendido personale medico e infermieristico dell’Ospedale Santo Spirito di Pescara che sta lottando con tutte le sue forze contro questo virus – spiega ancora Carla Panzino – ma occorre uno sforzo ulteriore di generosità da parte del nostro territorio. Solo con più respiratori, più monitor, più mascherine, più dispositivi di protezione individuale riusciremo a salvare più vite umane. Il nostro obiettivo è quello di fornire ai medici ciò di cui c’è maggior bisogno istante per istante, per questo è importante mantenere un flusso costante di donazioni».

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Fiesa Assopanificatori: a Pasqua colombe in ospedali

A Pasqua colombe e uova negli ospedali. A lanciare l'appello a tutti i fornai sono Fiesa Assopanificatori Confesercenti e l'Associazione Fornai Milano, impegnate ad organizzare le adesioni sul territorio. All'iniziativa hanno già garantito la partecipazione i panificatori della Lombardia, del Piemonte, della Val d'Aosta, della Liguria, del Veneto, dell'Emilia-Romagna, della Toscana, dell'Abruzzo, del Molise, della Puglia, del Lazio, della Campania, delle Marche, della Calabria, della Sicilia. Contribuiscono all'iniziativa anche AIBI, l'Associazione Italiana Bakery Ingredients, e ASSITOL, l'Associazione Italiana dell'Industria olearia. "Intendiamo sostenere i panificatori in questa straordinaria operazione di solidarietà - spiegano dalle due associazioni - fornendo gli ingredienti di base per la produzione del pane e dei dolci, insieme all'olio d'oliva". "In queste settimane drammatiche - si legge in una nota della Presidenza nazionale Fiesa Assopanificatori Confesercenti - abbiamo sperimentato sulla nostra pelle la dura fatica di tenere aperti i nostri panifici, con tanti problemi economici, e garantire un servizio tra mille difficoltà legate alla sicurezza sanitaria dei nostri dipendenti e dei nostri consumatori. Con la paura viva del contagio, e allo stesso tempo con l'attenzione rivolta alle persone coinvolte e contagiate e ai tanti tantissimi concittadini che non sono più tra noi, non possiamo non pensare di manifestare un segno di solidarietà e di vicinanza a medici ed infermieri, che più di tutti in questi mesi si sono spesi a loro rischio e pericolo per salvare vite umane e debellare questo terribile virus che sta mettendo in ginocchio tutto il mondo. A queste persone che anche nel giorno di Pasqua saranno al lavoro in ospedale non faremo mancare il segno del nostro ringraziamento e affetto, simboleggiato dalla colomba".

 

immagine di repertorio

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Bussi, Blasioli su pronunciamento Consiglio di Stato: sentenza storica, Edison dovrà bonificare le aree 2A e 2B

“Il Consiglio di Stato ha confermato che Edison dovrà provvedere alla bonifica delle aree inquinate 2A e 2B e zone limitrofe situate a ridosso del centro abitato di Bussi sul Tirino, una sentenza storica per l’Abruzzo e per quei territori che finalmente dopo anni di attesa possono sperare nel futuro”, annuncia il consigliere regionale PD e membro della Commissione regionale d’Inchiesta su Bussi Antonio Blasioli.

 

“Questo pronunciamento era nell’aria dall’inizio di Marzo, quando la sentenza era stata presa in carico dal collegio giurisdizionale, oggi sappiamo con certezza che il Consiglio attribuisce a Edison la responsabilità di agire ed è una notizia importante per il futuro delle discariche e del territorio – sottolinea Blasioli - La sentenza lo dice a chiare lettere e finalmente scioglie dubbi e controversie fra Edison e la decisione della Provincia che aveva individuato proprio nella multinazionale il soggetto inquinatore delle aree e dunque anche quello che avrebbe dovuto accollarsi il ripristino dello stato naturale dei luoghi.  Un pronunciamento atteso, anche perché preceduto da una sentenza del Tar che andava in tal senso, quella a cui Edison aveva opposto ricorso. 

Mi preme fare arrivare un grazie alla Provincia di Pescara a guida dell’ex Presidente Antonio Di Marco, il quale ai sensi dell’art 244 del Codice dell’Ambiente aveva chiesto alla Spa di adottare le misure di messa in sicurezza delle aree delle due discariche, la 2°A e 2B e aree limitrofe, appunto.

Già la sentenza del Tar Abruzzo aveva riconosciuto cose importanti anche nella giurisprudenza nazionale in tema di individuazione del soggetto responsabile, in questo caso Edison e sulla competenza della Provincia quale Ente capace di esprimersi anche nelle aeree del SIN (Sito di interesse nazionale). Edison della sentenza del Tar non aveva chiesto la sospensiva, ma neanche aveva proceduto a mettere in sicurezza i teli del capping squarciati e divelti, il cui stato avevo denunciato già a fine novembre. 

La sentenza del Consiglio di Stato è oggi una pietra miliare per il nostro Abruzzo, perché individua in Edison in soggetto inquinatore anche di queste aree, oltre che delle aree Tre Monti (su cui la giustizia penale aveva già deciso) e lo obbliga alle misure di sicurezza, le MISE e alla bonifica. E’ questo un risultato importantissimo per tutti i Comuni ricompresi nel Sin, il perché va ricercato nella possibilità di utilizzo dei 50 milioni di fondi inizialmente stanziati dalla legge per il terremoto dell’Aquila, di cui proprio oggi ricorre l’undicesimo anniversario. Fondi destinati alla bonifica proprio di quest’area e che ora potranno essere utilizzati per ripristinare anche altre zone dello stesso Sin. Questa sentenza, inoltre, costituisce un precedente rilevante anche per il sito ex Montecatini di Piano d’Orta, anche questo oggetto di una specifica ordinanza della Provincia di Pescara, come pure per le aree industriali che sorgono fra la discarica 2A e 2B e la Tre Monti. 

E’ un passo avanti per l’Abruzzo Regione Verde d’Europa, per tutta la vallata dei fiumi Tirino e Aterno che l’aspettava e anche per l’area di Pescara e il nostro mare, ed è un risultato di cui voglio ringraziare un giovane ed esperto avvocato, Matteo Di Tonno, il quale, incaricato dalla Provincia di Pescara, si è battuto come un leone per avere questo riscontro contro un colosso come la Edison. Questo fatto ci induce a guardare con speranza anche all’esito della causa di risarcimento civile che la Regione Abruzzo ha intentato contro Edison, condotta dall’avvocato Cristina Gerardis, mentre noi, come Commissione d’inchiesta regionale, dovremo ora essere bravi a fare in modo che i circa 50 milioni di fondi stanziati restino nell’area Sin di Bussi.  Un pensiero va ai tanti cittadini di Bussi che per anni hanno atteso questa importante sentenza, che contribuisce a restituire loro speranza nella giustizia e nel futuro, è un inizio da cui ripartire”.

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Coronavirus: Coldiretti, basta fake news su stalle italiane

Mentre nelle stalle italiane ed abruzzesi si lavora a pieno regime per garantire le forniture di latte e carne alle famiglie italiane, il crollo dei livelli di inquinamento nella pianura padana per il blocco della circolazione delle auto e la limitata operatività delle industrie smentisce una delle piu’ diffuse fake news sull’impatto ambientale dell’allevamento nazionale. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che l’emergenza Coronavirus ha fatto emergere la centralità dell’attività di allevamento italiano per non far mancare le necessarie forniture alimentare alla popolazione, in un momento di difficoltà per i trasporti e per i transiti alle frontiere.

I livelli di inquinamento sono fortemente abbassati con le fabbriche chiuse e le stalle aperte e dopo oltre un mese di restrizioni, zone rosse e chiusura di attività industriali imposte dal Coronavirus – spiega la Coldiretti - i livelli di biossido di azoto, un marcatore dell’inquinamento, si sono ridotti chiaramente come mostrano le immagini del satellite Sentinel 5 del programma europeo Copernicus, gestito da Commissione Europea e Agenzia Spaziale Europea (Esa).

Smascherata la fake news sulle reali responsabilità reali dell’inquinamento dell’aria, vanno anche condannati - sottolinea la Coldiretti - i fantasiosi tentativi fuori dalla realtà di far immaginare un collegamento, del tutto inesistente, tra l’attività di allevamento nazionale e l’epidemia coronavirus, come purtroppo ipotizzato anche da qualche trasmissione televisiva pseudo scientifica, con il pericoloso effetto di screditare e depotenziare la capacità produttiva dell’allevamento nazionale e di favorire le speculazioni.

Un settore che al contrario alimenta economie circolari con la produzione di letame e liquami indispensabili per fertilizzare i terreni e alla base dell’agricoltura biologica con l’Italia che – riferisce la Coldiretti – detiene la leadership europea in termini di numero di aziende ma anche la produzione di energie rinnovabili come il biogas.

La carne e il latte italiani nascono da un sistema di allevamento che per sicurezza e qualità non ha eguali al mondo, consolidato anche grazie a iniziative di valorizzazione messe in campo dagli allevatori, con l’adozione di forme di alimentazione controllata, disciplinari di allevamento restrittivi, sistemi di rintracciabilità elettronica e forme di vendita diretta della carne attraverso le fattorie e i mercati di Campagna Amica” ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “scegliere carne Made in Italy significa anche sostenere un sistema fatto di animali, di prati per il foraggio e soprattutto di persone impegnate a combattere lo spopolamento e il degrado ambientale spesso da intere generazioni, anche in aree difficili”.

 

L’emergenza coronavirus ha fatto emergere tutta la centralità delle filiera nazionale di latte e carne dopo che stalle, ricoveri e ovili che si sono svuotati e la Fattoria Italia che nell’ultimo decennio ha perso – sottolinea la Coldiretti – solo tra gli animali più grandi, circa un milione di pecore e agnelli, oltre a quasi 800mila maiali e 200mila bovini e bufale. In Abruzzo, negli ultimi dieci anni, sono scomparsi quasi 150mila capi tra bovini e ovini con una diminuzione rispettiva del 25% per i bovini e del 40% per gli ovini. Insomma, a conti fatti, sono scomparse una mucca su 4 e 4 pecore su dieci. 

 

Un addio che – precisa la Coldiretti – ha riguardato soprattutto la montagna e le aree interne più difficili dove mancano condizioni economiche e sociali minime per garantire la permanenza di pastori e allevatori, spesso a causa dei bassi prezzi pagati per il latte e per la concorrenza sleale dei prodotti di dubbia qualità importati dall’estero. Ogni giorno 5,7 milioni di litri di latte straniero attraversano le frontiere e invadono l’Italia con cisterna o cagliate congelate low cost in piena emergenza coronavirus, proprio mentre alcune aziende di trasformazione cercano di tagliare i compensi riconosciuti agli allevatori italiani, con la scusa della sovrapproduzione, secondo una analisi della Coldiretti sulla base dei dati del Ministero della salute relativi ai primi quindici giorni del mese di marzo 2020 sui flussi commerciali dall’estero in latte equivalente.

 

Una tendenza preoccupate che va combattuta – conclude la Coldiretti - con un adeguato riconoscimento economico e sociale di quanti hanno la responsabilità in questo momento di garantire alimenti essenziali al giusto prezzo di fronte alla difficile esperienza della limitazione delle movimentazioni e del blocco di molte attività funzionali all’allevamento come la meccanica agricola.

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Coronavirus: a Montesilvano oggi un decesso e tre nuovi casi positivi

La Asl ha comunicato il decesso, per Covid-19 all’ospedale dell’Aquila, di una donna di 79 anni, residente a Montesilvano. Le vittime dall’inizio dell’emergenza salgono a 15. Sono stati inoltre comunicati 3 nuovi casi positivi al Coronavirus, attualmente i contagi salgono a 96. Al Centro operativo comunale sono arrivate circa 100 chiamate, quasi tutte per informazioni sui buoni spesa. 40 sono state le consegne di farmaci e spesa a domicilio da parte dei volontari di Protezione civile e Croce rossa. In occasione delle festività pasquali, in seguito al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto, a cui ha preso parte anche il sindaco De Martinis, come comunicato dalla prefettura di Pescara, a Montesilvano, i Carabinieri e la Polizia Municipale presidieranno le vie cittadine ed il lungomare. I controlli, già in atto, saranno maggiori e più incisivi nelle giornate venerdì, sabato, domenica di Pasqua e lunedì di Pasquetta.

La polizia locale oggi ha effettuato 50 controlli, rilevando 1 contravvenzione per aver violato il DPCM. Da domani l’amministrazione comunale inizierà la consegna dei buoni spesa ai cittadini, che hanno risposto all’avviso comunale e che hanno diritto alle somme stanziate dal governo. Ricordiamo che per Montesilvano sono stati erogati 408mila euro per le famiglie più in difficoltà. Dalle 2.060 domande arrivate, entro le 24,00 del 4 aprile scorso, dopo il messaggio del sindaco De Martinis numerosi utenti hanno annullato le richieste per l’assenza di requisiti. Al momento sono circa 1.700 quelle valide, solo alcune sono al vaglio dei dirigenti comunali, che stanno controllando la veridicità dei dati. La consegna dei buoni proseguirà anche nei prossimi giorni.

Il Comune, tramite i volontari della Protezione civile, da domani inizierà la consegna a 400 famiglie dei primi pacchi alimentari confezionati dal Coc (Centro operativo comunale). Grazie alle donazioni dei giorni scorsi, le derrate alimentari saranno distribuite a tutte le famiglie residenti negli alloggi popolari del territorio e ad altre segnalate dal Coc, che vivono uno stato di indigenza, a causa dell’emergenza sanitaria.

Prosegue la gara di solidarietà da parte delle aziende locali, che anche oggi hanno donato generi alimentari e sostegni economici all’Iban IT87U0311177340000000001492, del conto corrente bancario gestito dal Centro operativo comunale. Oltre alla Cosmo Srl, hanno donato generi alimentari: Sma, MD, Decò, Conchiglia Azzurra, Guido Serafini Snc e Area Tenda Srl. L’azienda Le More invece ha prodotto e donato 100 mascherine. Questa mattina la Ciccolateria Belacco ha donato al Centro operativo comunale 19 cartoni di uova di Pasqua, che il vice sindaco Paolo Cilli e i volontari del Corpo della Protezione civile di Montesilvano hanno consegnato al personale dell’ospedale di Pescara, in prima linea in questo periodo.

 

“In questo momento così difficile mi preme far sentire la solidarietà e la vicinanza di tutta l’Amministrazione Comunale – dice il sindaco De Martinis -. Stiamo lavorando per alleviare, con ogni mezzo, i disagi di ciascun singolo cittadino che necessiti aiuto per superare le difficoltà del particolare periodo che stiamo vivendo. Grazie al generoso contributo di aziende e concittadini sensibili abbiamo potuto consegnare i pacchi ad alcuni concittadini in difficoltà. Chiedo di rimanere a case: sappiamo benissimo che non è affatto semplice, ma è un sacrificio che certamente vale la pena fare per la nostra salute e per la vita dei nostri cari più deboli e anziani. Ringrazio infinitamente le aziende e i cittadini che stanno contribuendo in questo periodo - dice il sindaco De Martinis -. Grazie alla loro generosità stiamo fornendo servizi aggiuntivi a coloro che in questo momento vivono in difficoltà”.

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