Cronaca

Terrorismo, preso militante Isis ‘pronto a colpire’

Da addetto alle pulizie del Mc Donald's a Colonnella e operaio in un'azienda per l'asfalto delle strade a Milano, dove ha cambiato casa quattro volte, a 'lupo solitario' dell'Isis. Arrestato all'alba, nel capoluogo lombardo, Issam Elsayed Elsayed Abouelamayem Shalabi, egiziano di 22 anni. Il giovane è accusato di associazione con finalità di terrorismo internazionale e istigazione e apologia per delitti di terrorismo, perché ritenuto organico allo Stato islamico, intenzionato ad andare a combattere per Daesh e attivo nella macchina della propaganda.

"Io voglio che la legge di Allah copra tutta la Terra", le sue parole in un'intercettazione.A mettere a segno il colpo è stata la polizia. Nell'ambito di quest'operazione, che ha coinvolto agenti di diverse città italiano, a Teramo, è stato denunciato e indagato per il reato di terrorismo internazionale un 21enne egiziano, che viveva a Colonnella: per lui il Viminale ha firmato l'espulsione dall'Italia, perché lo ha ritenuto pericoloso per la sicurezza dello Stato. Una denuncia è scattata anche con la stessa accusa per un 23enne egiziano, che vive a Piacenza, ma al momento si trova all'estero ed è ricercato dagli inquirenti.Le indagini, coordinate dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, sono partite nel dicembre 2017 e hanno fatto luce su un gruppetto di tre giovani egiziani, "fortemente radicalizzati, con dichiarati sentimenti di odio nei confronti dell'Occidente, che ha in Shalabi la sua figura carismatica". Anche le intercettazioni telefoniche hanno aiutato gli inquirenti. A chi gli chiedeva se andasse "a fare la guerra con loro", ovvero con lo Stato islamico, lo stesso Shalabi rispondeva con risolutezza: "Sì, arriverà il momento in cui andrò a fare la guerra insieme a loro". Il giovane arrestato all'alba dagli agenti fa riferimento poi alla possibilità di compiere azioni violente per colpire l'Occidente e diffondere la Sharia. In particolare, il 1° luglio scorso, il 22enne 'lupo solitario' dell'Isis diceva: "Ognuno di noi (dello Stato islamico) si muove per conto proprio, ognuno di noi ha capito il concetto di battaglia il significato del bene e del male, ognuno percorre la via più conveniente".

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Un monumento e una piazza per il Venezuela a Montesilvano

 

Il Venezuela è stato uno dei grandi Paesi dove gli emigrati italiani, e abruzzesi in particolare, si sono particolarmente distinti per laboriosità e serietà, dando moltissimo alla nazione ospitante e ricevendo stima e benessere. Purtroppo la situazione economica venezuelana, da anni ormai, è particolarmente difficile e molti italiani sono tornati in patria non trovando più le condizioni per rimanere.

A fronte di questa situazione, e mossi dal sentimento di riconoscenza verso il Comune di Montesilvano e la sua comunità, è stato costituito in città il comitato Monumento - Largo Venezuela, presieduta Antonio Locantore, Alessio Sarra e Giovanni Campagna. Il comitato nasce con lo scopo di donare alla cittadinanza una scultura da collocare in una porzione della piazza da cui prende il nome. Per tale motivo ha intrapreso una campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi, nominando come direttore artistico del progetto Massimiliano Scuderi, direttore della Fondazione Zimei di Montesilvano ed esperto di arte negli spazi pubblici.

«Il Comune di Montesilvano è onorato di questa iniziativa», spiega il sindaco Francesco Maragno, «ospitare un monumento dedicato al grande Paese sudamericano è una testimonianza di riconoscenza nei confronti dei tanti concittadini che si sono distinti con il proprio lavoro all’estero e un omaggio al Venezuela martoriato da una crisi senza precedenti. L’intitolazione dello spazio verde di fronte al mare, incluso tra il complesso  residenziale Libra e il comparto dei grandi alberghi, e la possibilità di installarvi un monumento, sono anche un messaggio beneaugurante con la speranza che, presto, il Venezuela torni a essere il grande Paese che abbiamo conosciuto nel secondo dopoguerra, anche da un punto di vista economico».

 

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Due nuovi collegamenti col Frecciarossa da Pescara

Arriva il Frecciarossa a Lecce. Il simbolo dell'Alta Velocita' made in Italy, dal prossimo 9 dicembre unira' il capoluogo salentino a Milano e Torino. Altri due Frecciargento no stop Bari-Roma circoleranno nel week-end. Dal prossimo 20 gennaio, 2 FRECCIAlink, avvicineranno Bari e Matera, Capitale europea della Cultura 2019. Un'offerta complessiva quella della Puglia che prevede piu' Frecce, piu' collegamenti nazionali e regionali insieme a una piu' efficace integrazione con le altre modalita' di trasporto e un consolidarsi della vocazione turistica del treno. Il tutto con le persone, e i loro bisogni, di nuovo centrali nel trasporto ferroviario. Si partira' dal capoluogo salentino alle 12.06 con fermate a Brindisi (p. 12.29), Bari (p. 13.32), Barletta (p. 14.06), Foggia (p. 14.39), Termoli (p. 15.25), Pescara (p. 16.14), Ancona (p.17.25), Pesaro (p. 17.56), Rimini (p. 18.20) e arrivo a Bologna alle 19.15, Reggio Emilia AV Mediopadana alle 19.42, Milano Rogoredo alle 20.22, Milano Porta Garibaldi alle 20.42, Torino Porta Susa alle 21.30 e Torino Porta Nuova alle 21.40. 

La partenza da Torino Porta Nuova e' prevista alle 9.20 con fermate a Torino Porta Susa (p. 9.30), Milano Porta Garibaldi (p. 10.20) - Milano Rogoredo (p.10.38) - Reggio Emilia AV Mediopadana (p. 11.16) - Bologna (p.11.45) -), Rimini (p.12.40) - Pesaro (p. 12.59) - Ancona (p. 13.36) - Pescara (p.14.47) - Termoli (p. 15.35) e arrivo a Foggia alle 16.19 , Barletta alle 16.49, Bari alle 17.25, Brindisi alle 18.21 e Lecce alle 18.52. Previste riduzioni dei tempi di viaggio fino a un'ora: sara' di sei ore e 47 minuti la percorrenza Frecciarossa tra Milano e Bari ei di otto ore e cinque minuti quella tra Torino e Bari. Confermati i Frecciarossa Bari - Milano e Taranto - Milano (via Potenza). 

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963 chiamate al centro antiviolenza Ananke

Novecentosessantatrè chiamate, 183 donne seguite, di cui 138 nuove prese in carico. Sono i numeri, in crescita, riferiti al periodo novembre 2017 - ottobre 2018, registrati dal centro antiviolenza Ananke di Pescara, che li ha diffusi alla vigilia della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il prossimo 25 novembre. I dati sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa a Pescara. Presenti, tra gli altri, la presidente di Ananke, Doriana Gagliardone, l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Pescara, Antonella Allegrino, e referenti della rete antiviolenza. Nel corso dell'incontro sono state annunciate anche le iniziative previste in vista del 25 novembre. Le donne arrivano al centro antiviolenza su indicazione di amici e parenti (30,4%); il 25% circa arriva su invio da parte degli altri nodi di rete, come servizi sociali, forze dell'ordine o servizi sanitari. Registrato, inoltre, un aumento di giovani donne, su invio da parte di scuole, accolte allo sportello dedicato alle adolescenti. Punto di riferimento anche il 1522, numero nazionale antiviolenza e stalking attivo 24 ore su 24. Delle 138 donne prese in carico, 112 sono italiane - non solo di Pescarae provincia, ma anche provenienti da altre regioni - e 26 straniere. I dati indicano che "la violenza rimane un fenomeno trasversale rispetto a classe sociale, età, livello culturale". Del totale, 39 donne hanno età compresa tra i 40 e i 49 anni, 33 tra i 30 e i 39, 29 tra i 50 e i 59, 19 tra i 18 e i 29 anni, 10 oltre i 60 e 3 tra i 14 e i 17 anni. In 121 casi all'origine della richiesta ci sono violenze psicologiche, in 104 casi violenze fisiche, in 57 violenza economica, in 28 stalking e in 22 violenza sessuale. In 69 casi l'autore delle violenze è il partner attuale, in 44 l'ex partner, in 11 un familiare, in 10 un conoscente e in 3 uno sconosciuto.  La campagna prenderà il via domani e si concluderà domenica con un evento in piazza Sacro Cuore a Pescara. Previsti, tra l'altro, la consegna di sacchetti di pane per mostrare vicinanza alle vittime, perché "per troppe donne la violenza è ancora pane quotidiano", e il lancio di palloncini con i nomi di donne vittime di femminicidio. 

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Blitz contro lo spaccio di droga nel Teramano

 I carabinieri del Comando Provinciale di Teramo, Roma, Ascoli Piceno e Fermo hanno smantellato un fiorente giro di spaccio di eroina e cocaina che si svolgeva sul litorale della provincia, con baricentro la città di Giulianova. Sono stati eseguiti numerosi arresti, con l'accusa di, a vario titolo, concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, ed effettuate diverse perquisizioni e sequestri. La misura di custodia cautelare è stata emessa dal GIP del Tribunale di Teramosu richiesta della locale Procura. Le indagini hanno permesso di fare luce su una fitta rete di spacciatori, in particolare annidati nei quartieri "Annunziata" e "la Rocca" di Giulianova, con gli acquirenti che giungevano dai diversi Comuni vicini. 

Eroina e cocaina arrivavano dall'Albania per poi essere spacciate in provincia di Teramo e soprattutto lungo la costa, con i proventi dell'attività utilizzati dai principali protagonisti della compagine criminale per godere di un tenore di vita altissimo. Cene da migliaia di euro, acquisto di case, decine di migliaia di euro sempre a disposizione, come dimostrato dal sequestro, nel forno di un appartamento, di 40mila euro in contanti. Sono alcuni dei dettagli dell'operazione "Fort-Apache", messa in campo dai carabinieri della Compagnia di Giulianova, con il coordinamento del pm Silvia Scamurra, e che questa mattina ha portato all'esecuzione di 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse del gip Domenico Canosa, a carico di altrettante persone tra rom ed albanesi. Nel corso delle indagini, che hanno consentito anche l'individuazione del deposito dove venivano stoccate le sostanze stupefacenti ed utilizzato dai fornitori albanesi, sono stati sequestrati in una sola operazione 7 chili di eroina ed 1 chili di cocaina

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Positivi i primi test per il 5G

Il 5G e' finalmente realta'. La prima chiamata completa con collegamento Internet e connessione WeChat e' stata effettuata con successo nel centro di ricerca e sviluppo di Shanghai di ZTE Corporation. L'annuncio della compagnia cinese, uno dei principali players mondiali per soluzioni di telecomunicazioni, enterprise e consumer technology per Internet mobile, segna una nuova pietra miliare nel percorso che portera' all'uso commerciale del 5G, che ZTE Mobile Devices prevede possa arrivare in tempi rapidi attraverso il lancio del suo primo smartphone 5G commerciale entro la prima meta' del 2019. Nello scorso mese di aprile ZTE ha effettuato la prima chiamata 5G utilizzando lo standard globale 3GPP R15. Alla fine di ottobre, ZTE Mobile Devices ha completato la chiamata 5G con uno smartphone ZTE e un dispositivo CPE ZTE tramite un sistema di simulazione nel suo centro di ricerca e sviluppo di Shanghai. ZTE Mobile Devices ha realizzato la connessione Internet 5G e WeChat su uno smartphone ZTE tramite il medesimo sistema di simulazione. Una notizia importante per L'Aquila, divenuta hub europeo grazie al Tecnopolo d'Abruzzo, dove Zte ha inaugurato, a febbraio scorso, il piu' importante centro di ricerca, che sta lavorando sulle applicazioni del 5G nella prevenzione sismica, nella realta' virtuale, nell'assistenza sanitaria e nel monitoraggio del territorio. Al momento, la banda di frequenza supportata dagli smartphone 5G e' principalmente sub6G, mentre la soluzione integrata nell'antenna di ZTE Mobile Devices supporta la copertura completa dal sub6G alle onde millimetriche, comprese le ricche combinazioni di CA e EN-DC, che soddisfano i requisiti dei principali operatori mondiali. Per quanto riguarda lo smartphone ZTE 5G, il test del servizio dati 5G continua a fare progressi. Altri test di ricerca e sviluppo su piu' scenari saranno condotti a dicembre

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Diritti della Bambina. Flash mob a San Giovanni Teatino

Evento conclusivo del progetto formativo/educativo proposto da FIDAPA e condiviso dall'amministrazione Comunale i l'Istituto Comprensivo G.Galilei

Una grande festa, con striscioni e slogan sulle magliette bianche, per lanciare l'improntante messaggio "Ho diritto di essere tutelata" enunciata dalla Carta dei diritti della Bambina. Questa mattina, in Piazza San Rocco a San Giovanni Teatino, c'è stato il Flash mob a cura degli alunni di alcune classi dell'Istituto Comprensivo "G. Galilei", in occasione della Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza ed il 29° anniversario dell'applicazione della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia. Lo spettacolare evento, realizzato in collaborazione con Fidapa-BPW Italy, è stato fortemente voluto dall’Amministrazione Marinucci e dall’Assessore alla Pubblica Istruzione Simona Cinosi.

"Essere bambini è un diritto - dichiarato l'assessore Cinosi - Ogni società civile dovrebbe adottare principi a tutela della libertà e del rispetto dei più piccoli. L'amministrazione Marinucci ha sostenuto con convinzione 'Ho diritto di essere tutelata', il progetto in cui hanno creduto le docenti Rita Braccia, Teresa Paganetti, Marida De Menna e Vincenzina Pace del nostro Istituto Scolastico Galileo Galilei. Un ringraziamento a tutte loro e ai ragazzi che hanno partecipato. Negli ultimi giorni hanno studiato e approfondito La Carta dei diritti della Bambina, realizzando ricerche, disegnando striscioni e slogan riprodotti su delle maglie bianche fino al flash mob di questa mattina sulle note di Freedom di Beyoncé e preceduta da una suggestiva la lettura della 'Nuova carta dei diritti della bambina'. Ringrazio la partecipazione della dott.ssa Miriam D'Ascenzo presidente della Fidapa Pescara Portanuova per i riconoscimenti, una targa ed una pergamena, consegnati alla nostra scuole. Con lei continueremo questo percorso di sensibilizzazione nella scuola e nella nostra Comunità".

All'evento è intervenuto anche il Sindaco Luciano Marinucci che ha apprezzato particolarmente il flash mob che coinvolto circa un centinaio di ragazzi. "Questo flash mob - ha dichiarato Marinucci - dimostra la responsabilità e la sensibilità dei nostri ragazzi e contribuisce alla costruzione di una comunità culturalmente attenta al bambino, rispettosa della sua dignità e dei suoi diritti".

 

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Sicurezza nelle scuole, Abruzzo Resiliente manifesta a Pescara

Resilienza, conoscenza del rischio del territorio e comportamento in caso di emergenza. Le mamme del Patto per l'Abruzzo Resiliente (Par), partendo dall'attenzione sul lavoro del noto Street Artist Millo sulla facciata della Scuola di Borgomarino a Pescara (con 700 visitatori), si sono riunite a piazza Salotto a Pescara per divulgare informazioni utili al cittadino, parlare di pianificazione del territorio e della necessità di mettere in sicurezza gli edifici scolastici. Testimonianze nel corso del sit-in da parte delle Associazioni e dei Comitati della rete nazionale. Presenti a Pescara gli aderenti dei vari comitati da San Giuliano di Puglia (Campobasso), Amatrice (Rieti), L'Aquila, le madri della terra dei fuochi, Soccorso Alpino e Coordinamento Unità di Crisi di Civitavecchia (Roma). Presenti anche i parenti delle vittime della valanga di Rigopiano di Farindola (Pescara), alunni della scuola Borgomarino, oltre allo stesso street artist Millo. Ilaria Carosi, sorella di Claudia morta nel sisma dell'Aquila. "La sicurezza - spiega - passa anche per la memoria. Non si può dimenticare quello che è accaduto in tante tragedie e per questo è importante investire e lavorare nella prevenzione. Io come psicologa volontaria ho lavorato anche nel terremoto di Amatrice e a Rigopiano (Pescara), e ho vissuto anche nel mio lavoro il dolore di queste tragedie". Antonio Morelli arriva da San Giuliano di Puglia (Campobasso) dove nel terremoto del 2002 in Molise crollò una scuola dove morirono 27 bambini e una maestra, fra cui la figlia Morena di 6 anni. "In questo Paese ci sono stati tanti drammi, ma c'è anche una classe politica che non ha fatto nulla. Il mio è un dolore indicibile, ma lotto perché non accada più. Dobbiamo fare tanto perché purtroppo quello che è successo recentemente a Genova ci dice che c'è ancora molto da fare".

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Pon sull’inclusione con il corso tecnico dello sport all’Aterno-Manthoné

Ottimi i risultati raggiunti dagli studenti e dai docenti del corso Tecnico dello sport dell’Istituto tecnico Aterno-Manthonè di Pescara, diretto dalla preside Antonella Sanvitale.

La scorsa settimana, infatti, si sono conclusi due moduli del Pon (Programma Operativo Nazionale) sull’inclusione "Non muri ma ponti”.

Il modulo “La bellezza dinamica e disarmata dello sport" è stato coordinato da Giuseppe Toletti, docente di economia aziendale e dall’esperto esterno Marco Lauria, responsabile regionale del Csen, Centro sportivo educativo nazionale, specializzato in marketing e management dello sport.

Si è trattato del primo corso di formazione per istruttori di ginnastica preventiva e formativa del genere su scala nazionale. Al termine del corso gli studenti delle classi 4A e 4B hanno ricevuto gli attestati di partecipazione direttamente dal Csen, avviando il percorso di qualifica come “Istruttori di ginnastica preventiva e formativa”. Gli argomenti trattati sono stati: tecniche motivazionali, anatomia di base, tecniche posturali, nutrizione e alimentazione, applicazioni di tecnica di istruzione alla ginnastica preventiva e formativa in palestra.

L’altro modulo “Lo sport per tutti”, curato dai docenti di scienze motorie Serafino Guardiani e Simonetta Sfarra, ha visto protagonisti ventitré studenti che hanno conseguito, grazie al corso attivato nell’Istituto, il titolo di giudice provinciale Fidal e sono stati inseriti nell'organico dei giudici provinciali. Gli studenti formati hanno già messo a frutto la loro professionalità arbitrando ai campionati nazionali di atletica svoltisi a Pescara nel mese di settembre

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Sociale, pubblicati due bandi per valorizzare e formare la figura dell’assistente familiare

Creare un catalogo dell’offerta sociale tra i territori compresi tra Montesilvano e gli enti d’ambito Montagna Pescarese e Vestina, comprendente associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, aziende pubbliche e organizzazioni no profit e individuare i destinatari di voucher di servizio a supporto dei caregiver familiari. Sono questi gli obiettivi di due distinti avvisi pubblici che rientrano nell’ambito del progetto Abruzzo Carefamily per il quale il Comune di Montesilvano insieme ai due enti d’ambito ha ottenuto un finanziamento regionale di oltre 318.000 euro.

Il progetto si sviluppa secondo due linee di intervento: la prima consiste nel potenziamento della rete dei servizi e delle prestazioni in favore delle famiglie a basso reddito con gravi problematiche socio assistenziali dovute alla cura di un componente affetto da patologie fortemente invalidanti. La seconda linea consiste invece nella valorizzazione della figura del caregiver, soprattutto le donne, dando un riconoscimento professionale e sociale attraverso un piano formativo.

«Il principio di questo progetto -  sottolinea l’assessore alle politiche per la disabilità, Ottavio De Martinis – è quello di affiancare quei nuclei familiari nei quali una situazione di disabilità grave viene gestita da un caregiver, ossia l’assistente familiare, quella figura che aiuta, h24, in maniera gratuita e amorevole un proprio parente non autosufficiente sia fisicamente che affettivamente. L’idea è quella di supportare economicamente queste famiglie, ma anche di valorizzare la figura dell’assistente familiare in maniera professionale e cioè fornendole una opportunità di formazione. Ciò significa che le famiglie beneficiarie del progetto, che verranno individuate per mezzo del bando appena pubblicato, potranno attingere al catalogo, redatto attraverso il secondo bando, per individuare figure che potranno sostituirli nel momento di svolgimento della formazione che avrà durata di 400 ore con il conseguimento della qualifica professionale di assistente familiare».

Nell’ambito della prima linea è stato emanato un avviso pubblico rivolto proprio a redigere questo catalogo ai quali gli utenti potranno attingere per l’acquisto di servizi di assistenza, cura e accompagnamento ai minori, diversamente abili, anziani non autosufficienti; servizi di assistenza socio psico educativa domiciliare; servizi di doposcuola con supporto didattico specializzati e percorsi per minori con bisogni educativi speciali o disturbi dell’apprendimento; sostegno per le rette di nidi o scuole dell’infanzia e servizi di trasporto e accompagnamento. Il secondo avviso è invece rivolto ai residenti in uno dei comuni appartenenti ai tre ambiti territoriali che siano utenti dei servizi sociali, che siano in stato di disoccupazione o inoccupazione, che siano in stato di povertà certificata da ISEE inferiore a 6.000 euro e che appartengono a tipologie di svantaggio indicate nell’avviso. Verranno individuati 34 nuclei familiari nel territorio di Montesilvano, 18 nell’ambito Vestina e 18 in Montagna Pescarese ai quali verranno erogati voucher di servizio per un ammontare di 2.857 euro circa per nucleo familiare. Entrambi gli avvisi sono aperti fino all’11 dicembre. I modelli di domanda e i bandi sono scaricabili dal sito istituzionale.

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