Cronaca

Non si ferma all’alt dei finanzieri, arrestato nel pescarese 

I baschi verdi hanno inseguito, bloccato con la droga, e arrestato in un rocambolesco inseguimento di uno scooter condotto da un giovane italiano 30enne che non si è fermato l'alt, tentando la fuga percorrendo le strade di Marina di Città Sant'Angelo. Nel tentativo di sottrarsi al controllo dei militari l'uomo ha perso il controllo del mezzo, cadendo a terra e proseguendo la fuga a piedi prima di essere raggiunto e fermato dai finanzieri. Da un primo sommario controllo è risultato che l'uomo era alla guida del mezzo senza aver mai conseguito la patente e senza la necessaria copertura assicurativa RC auto. Ma l'atteggiamento del fuggitivo ha poi insospettito i militari al punto da convincerli a perquisire l'uomo che aveva addosso oltre 5 grammi di cocaina, 4 di hashish, uno di marijuana oltre che di 1.200 euro in contanti, probabile provento della vendita di droga. Tutto il materiale sequestrato era stato occultato all'interno della biancheria intima che il soggetto indossava. Il 30enne è stato cosi arrestato per possesso di sostanze stupefacenti e per resistenza a pubblico ufficiale

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Stop al cibo anonimo, Coldiretti lancia la petizione anche in Abruzzo

“Il cibo è espressione di vita e, come tale, è sacro. Per questo va prodotto in modo etico, responsabile, sano e rivolto alla tutela del consumatore e delle nuove generazioni”. E’ il senso emerso dalla tavola rotonda “Il valore etico del made in Italy” promossa questa mattina nell’ambito della premiazione degli Oscar green 2018 da Coldiretti Abruzzo nella Sala Capozucco di Palazzo de’ Mayo alla presenza dell’arcivescovo Bruno Forte e del sindaco Umberto Di Primio, del presidente di Coldiretti Abruzzo Silvano Di Primio, del direttore Giulio Federici e del presidente nazionale di Coldiretti Senior Giorgio Grenzi, oltre ai dirigenti dell’organizzazione e altre autorità.

Un confronto di idee e prospettive nell’ambito del quale è stata illustrata dal presidente Silvano Di Primio e lanciata ufficialmente anche in Abruzzo la petizione “Eat original: unmask your food” (stop al cibo anonimo). Si tratta di una Iniziativa dei cittadini europei (ICE) promossa da Coldiretti a Bruxelles insieme ad altre nove associazioni con lo scopo di convincere l’Europa ad estendere l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti.

L’etichettatura di origine obbligatoria degli alimenti è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione Europea nel 2001 dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare un clima di fiducia. Da allora molti passi in avanti sono stati compiuti ma resta l’atteggiamento incerto e contradditorio dell’Unione Europea che obbliga a indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per i salumi, per la frutta fresca ma non per i succhi e le marmellate, per il miele ma non per lo zucchero. Per spingere l’Unione Europea a completare il percorso nasce – spiega la Coldiretti – un fronte europeo per la trasparenza in etichetta con la raccolta di un milione di firme in almeno 7 Paesi dell’Unione. L’obiettivo è dare la possibilità a livello europeo di estendere l’obbligo di indicare l’origine in etichetta a tutti gli alimenti dopo che l’Italia, affiancata anche da Francia, Portogallo, Grecia, Finlandia, Lituania, Romania e Spagna, ha già adottato decreti nazionali per disciplinarlo in alcuni prodotti come latte e derivati, grano nella pasta e riso.

Una scelta che – evidenzia la Coldiretti – rafforza la richiesta dei cittadini alla Commissione Europea perché imponga “dichiarazioni di origine obbligatorie per tutti i prodotti alimentari al fine di prevenire le frodi, proteggere la salute pubblica e garantire il diritto all’informazione dei consumatori”. Nello specifico – sottolinea la Coldiretti – questa proposta d’iniziativa dei cittadini si prefigge di rendere obbligatoria l’indicazione del paese di origine per tutti gli alimenti trasformati e non trasformati in circolazione nell’UE. La petizione chiede infine di migliorare la coerenza delle etichette, inserendo informazioni comuni nell’intera Unione circa la produzione e i metodi di trasformazione, al fine di garantire la trasparenza in tutta la catena alimentare.

Il sito per sottoscrivere l’iniziativa è: www.eatoriginal.eu.

In Abruzzo inoltre è possibile firmare nei mercati di Campagna Amica, negli uffici Coldiretti e in diversi punti di raccolta previsti settimanalmente.

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Sevel condannata in Corte d’Appello sul caso dei rappresentanti di lista

Fare il rappresentante di lista alle consultazioni elettorali è un diritto, non si tratta di assenteismo. Questa la decisione della Corte d' Appello dell'Aquila che, confermando la precedente decisione del tribunale di Lanciano, ha dato ragione a sette lavoratori della Sevel di Atessa, aderenti al sindacato Slai Cobas. La Sevel è stata condannata a riconoscere i diritti previsti dalla normativa vigente in materia elettorale per tutti dipendenti impegnati come rappresentanti di lista nelle consultazioni elettorali del 24, 25 e 26 maggio 2014. Rigettando il ricorso la stessa Corte d' Appello ha condannato la Sevel alle spese di giudizio pari a 5.124 euro e ad altre spese generali. In merito alla sentenza lo Slai Cobas esprime "Enorme soddisfazione per l'ennesima vittoria giudiziale ottenuta da parte dei dipendenti Sevel, difesi dagli avvocati Pierpaolo Passarelli e Vincenzo Iacovino. A detta della Corte i rappresentanti di Lista sono equiparati ai presidenti, segretari e scrutinatori di seggio, sicché l'accordo sindacale stipulato dalla Sevel con alcune organizzazioni sindacali ha avuto come scopo quello di modificare la legge, nella parte in cui si è stabilito un trattamento deteriore e discriminatorio per i primi".

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Inaugurata la nuova stazione ferroviaria di Sulmona

Nuovo look per la stazione di Sulmona. Un importante intervento di riqualificazione, sia strutturale sia funzionale, con utilizzo di nuove soluzioni architettoniche e tecnologie innovative. E' quanto realizzato da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) in circa sei mesi e con un investimento di 7 milioni di euro. La stazione rinnovata e' stata presentata questa mattina al Sindaco di Sulmona Annamaria Casini dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale di RFI Maurizio Gentile e dal Direttore Territoriale Giulio Del Vasto. Elemento portante l'eliminazione delle barriere architettoniche, con l'innalzamento dei marciapiedi (55 cm - standard europeo) per un piu' agevole accesso ai treni, l'installazione di tre nuovi ascensori controllati a distanza e videosorvegliati, la realizzazione di rampe esterne e di percorsi tattili per non vedenti.

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Crac Merker, chiesta la condanna per cinque imputati

"Scellerata gestione da parte del gruppo di imprese". Lo ha detto il pm Rosangela Di Stefano al Tribunale collegiale di Pescara, nel corso della sua requisitoria nell'ambito del processo sulla bancarotta della Merker Spa di Tocco Casauria. Il pm ha chiesto condanne a 4 anni per Marino Alessandrini, ex amministratore della Merker ed ex figura di vertice di altre società controllate dalla capofila; 3 anni a testa per Alfred Zahlaus e Marcello De Niederhausern, ex amministratori unici di Fisher e Merker Rent, e per Guido Leone, ex presidente del collegio sindacale della Fisher; 2 anni per Maria Cristina Dragani, all'epoca dei fatti procuratrice speciale della Merker. I fatti risalgono ad un periodo compreso tra il 1999 e il 2003. I cinque imputati sono accusati di bancarotta fraudolenta e documentale. Il pm ha chiesto invece il non doversi procedere, a causa dell'intervento della prescrizione, per altri sei imputati. L'ipotesi accusatoria è che gli imputati abbiano distratto direttamente beni e somme di danaro, o tramite operazioni infragruppo, ovvero attraverso la cessione di quote e finanziamenti senza corrispettivi, fino a provocare la bancarotta delle società capofila e delle sue controllate, per una cifra superiore ai 250 milioni di euro. L'udienza è stata aggiornata al prossimo 14 gennaio, quando sarà completata la discussione e sarà emessa la sentenza.

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Teramo, acquisiti gli atti su Palazzo Pompetti

Acquisizione di atti negli uffici comunali, nell'ambito dell'inchiesta aperta dalla Procura di Teramo su palazzo Pompetti. Nel corso dell'attività di indagine, delegata a polizia stradale e guardia di finanza, gli investigatori hanno acquisito tutta una serie di documenti sia nell'ufficio del primo cittadino che negli uffici tecnici del settore lavori pubblici ospitati attualmente al Parco della Scienza, visionando anche alcuni computer. Attività che è andata avanti per tutta la mattinata, in contemporanea con un secondo sopralluogo su Palazzo Pompetti da parte dell'ingegnere nominato dalla Procura come consulente. L'inchiesta, a firma del pm Davide Rosati, mira a fare chiarezza su quanto avvenuto dal terremoto in poi, con il palazzo dichiarato inagibile in classe E a due anni dal sisma e dopo una revisione della scheda Aedes. Il fascicolo era stato aperto all'indomani dei controlli della polizia municipale sul mancato rispetto, da parte dei commercianti i cui negozi si trovano al piano terra, dell'ordinanza di sgombero firmata a settembre dal sindaco Gianguido D'Alberto dopo che il palazzo era stato dichiarato inagibile, ma ha successivamente interessato anche l'iter che ha portato alla valutazione dei danni e alla classificazione in E. Intanto, nei giorni scorsi, dopo la realizzazione della prima parte dei lavori di messa in sicurezza sull'immobile, realizzati dal Comune di pari passo con la parte privata, il sindaco ha firmato la revoca parziale delle ordinanze di sgombero per i negozi. 

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Appalti a Tagliacozzo, l’ex sindaco a giudizio per concussione 

L'ex sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa, è stato rinviato a giudizio per concussione, turbata libertà degli incanti e turbativa d'asta in relazione ad un'inchiesta della Procura della repubblica di Avezzano, scattata nel marzo del 2016, relativa ad una serie di appalti pubblici. L'indagine ha coinvolto anche altri soggetti tra politici ed imprenditori del luogo. Di Marco Testa, rappresentato dal legale Roberto Verdecchia, inoltre, durante l'udienza è stato prosciolto dall'accusa di concussione nei confronti di un tecnico comunale che lo aveva accusato. "L'accusa di concussione a carico di Di Marco Testa nei confronti del suo accusatore - ha dichiarato il legale Verdecchia - dovrà essere dimostrata in giudizio che si terrà il 12 settembre del 2019 dove assisteremo alle presunte verità già parzialmente smentite nel corso dell'udienza preliminare". Nell'ambito dell'udienza preliminare è stata emessa una condanna, secondo il rito abbreviato, a carico dell'architetto Carlo Tellone che dovrà scontare una pena di 2 anni e 8 mesi e 20 giorni di reclusione con le accuse di concussione e di un tentativo di turbativa. Tellone, rappresentato dal legale Antonio Milo, è stato prosciolto invece dalle altre accuse di turbativa d'asta relativa ai lavori di Villa San Sebastiano e Marsia. Rinviato a giudizio sempre per turbativa d'asta anche Gianpaolo Torrelli, difeso dal legale Vittoriano Frigioni, che è stato invece prosciolto dalle accuse di concussione, frode nelle pubbliche forniture e falso materiale. Coinvolti nella vicenda, con un ruolo marginale e sempre rinviati a giudizio a vario titolo anche altri imputati. Escono completamente dalla vicenda giudiziaria l'ex assessore Gabriele Venturini, difeso dai legali Franco Colucci e Alessandro Fanelli, il grafico Alessandro Di Michele, difeso dall'avvocato Herbert Simone, e l'imprenditore Mauro Volpe, che sono stati prosciolti da tutte le accuse. L'inchiesta che ruota attorno a presunti illeciti legati alla concessione di appalti, prevalentemente del settore dei lavori pubblici, assegnati con la modalità dell'urgenza, aveva portato nel 2016 a 16 provvedimenti cautelari. "L'accusa di concussione a carico di Di Marco Testa nei confronti del suo accusatore - ha dichiarato il legale Verdecchia - dovrà essere dimostrata in giudizio che si terrà il 12 settembre del 2019 dove assisteremo alle presunte verità già parzialmente smentite nel corso dell'udienza preliminare".

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Controlli del Nas nelle aziende vinicole Abruzzo, riscontrate irregolarità

Controlli dei Carabinieri del Nas di Pescara nelle aziende vitivinicole abruzzesi, nell'ambito delle attività ispettive disposte dal Comando Carabinieri per la tutela della salute, d'intesa con il ministero della Salute, nel settore della produzione e commercializzazione dei vini. In due casi, in due attività della provincia di Chieti, sono state accertate irregolarità, con conseguenti provvedimenti. In particolare, in una cantina il legale responsabile è stato segnalato alle autorità amministrativa e sanitaria per aver mantenuto i locali con inadeguatezze igienico sanitarie e strutturali ed in assenza di rintracciabilità dei prodotti detenuti nei vari vasi vinari e in parte già imbottigliati. Nel corso del controllo sono state elevate sanzioni amministrative per 8mila euro; 85.800 litri di prodotti vinosi e 84 bottiglie di 'vino cotto', per un valore di euro 80mila euro, che sono stati sottoposti a sequestro amministrativo. In un'altra cantina del Chietino, il NAS di Pescara ha sottoposto a sequestro di 3.300 litri di prodotti vinosi risultati alterati e privi di procedure di rintracciabilità dei prodotti in vasi vinari. Elevate sanzioni amministrative per circa 4.000 euro. 

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Carabinieri smantellano baby gang di spacciatori a Montesilvano

Smantellata dai Carabinieri della Compagnia di Montesilvano una banda di minorenni dediti allo spaccio di droga. Cinque gli indagati, nei cui confronti sono state eseguite perquisizioni domiciliari. Uno dei cinque è stato sottoposto agli arresti domiciliari: avrebbe minacciato e picchiato un coetaneo con l'obiettivo di fargli ritrattare le dichiarazioni rese ai militari nel corso delle indagini. Dagli accertamenti sulla baby gang è emerso anche un caso di violenza sessuale nei confronti di una minorenne, per cui un altro degli indagati odierni, a settembre scorso, era stato arrestato.  L'operazione e le perquisizioni, condotte ieri, hanno consentito di sequestrare circa 300 grammi di marijuana. I decreti di perquisizione sono stati firmati dal pm Anna Benigni; l'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip Antonella Di Carlo. 

Tutti e cinque sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; il giovane finito ai domiciliari è accusato deve rispondere anche delle minacce e delle percosse nei confronti del coetaneo. L'operazione, denominata 'Baby Drugstore', ha avuto origine a marzo scorso, quando gli odierni indagati erano tutti minorenni ed i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano hanno acquisito la notizia di un ragazzo che aveva minacciato e maltrattato i propri genitori per avere i soldi per la droga e per l'attività di spaccio. Dall'arresto di quel giovane sono partiti ulteriori accertamenti, che hanno permesso di ricostruire una lunga serie di cessioni di droga da parte dell'arrestato e, soprattutto, da parte di altri giovani del posto. 

E' stato accertato che lo spaccio avveniva in ogni luogo della città. Identificati, gli acquirenti, tutti coetanei poi segnalati alla Prefettura, sono stati interrogati. A conferma delle attività illecite anche un altro arresto, eseguito a giugno scorso, nei confronti di un ragazzo trovato in possesso di dieci dosi di cocaina e 190 grammi di marijuana. Dalle indagini è emerso che l'attività di spaccio risale almeno al gennaio 2017, quando i Carabinieri denunciarono uno degli indagati odierni perché trovato in possesso di marijuana e hashish. Dall'attività investigativa sarebbero emersi gravi indizi di colpevolezza a carico di uno degli indagati in relazione ad episodi di violenza sessuale aggravata ai danni di una minorenne; nei confronti del giovane, a settembre, è stata eseguita un'ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Tribunale per i Minorenni dell'Aquila. Proprio in seguito a quell'arresto il ragazzo finito oggi ai domiciliari aveva minacciato e picchiato un coetaneo sperando che ritrattasse la testimonianza resa agli investigatori.

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Pentola d’acqua bollente addosso, bimba di un anno e mezzo grave

Si è rovesciata addosso una pentola con acqua bollente, riportando gravi ustioni. E' accaduto ieri a Pescara; la bimba, un anno e mezzo, è ora ricoverata all'ospedale 'Gemelli' di Roma in prognosi riservata. La madre della piccola stava cucinando, nella stanza con lei i figli, quando la piccola si è rovesciata addosso la pentola. Lanciato l'allarme, sul posto sono intervenuti i soccorritori. Dopo essere stata stabilizzata al Pronto soccorso di Pescara, la bimba, che ha riportato ustioni di secondo grado al volto e al torace, è stata trasferita in elicottero nella capitale. Nell'abitazione sono poi intervenuti gli agenti della Squadra Volante della Questura che hanno ascoltato il padre della bambina, non presente al momento dell'incidente, e ricostruito l'accaduto. 

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