Economia

Nessun licenziamento per i 55 dipendenti della Pilkington

Nessun licenziamento per i 55 dipendenti a rischio della Pilkington di San Salvo. Per loro fino al 10 novembre sara' cassa integrazione in attesa della riorganizzazione e, subito dopo, arrivera' un ulteriore finanziamento attraverso il decreto Ilva cosi' da proseguire il piano di risanamento e stabilizzarli. La buona notizia arriva dagli assessori regionali abruzzesi Mauro Febbo e Piero Fioretti che oggi, a Roma, hanno partecipato all'incontro svoltosi al ministero del Lavoro cui hanno preso parte anche i rappresentanti sindacali. "La Regione Abruzzo- sottolinea Febbo- ha seguito costantemente la vertenza e ha dato la disponibilita' a intervenire, sottoscrivendo il provvedimento propedeutico e riconoscendo il ruolo strategico per il territorio dell'azienda. L'intervento regionale e' condizionato al proseguimento del piano quinquennale degli investimenti 2018-2023 e alla prosecuzione del piano di ristrutturazione. Il sostegno da parte del Mise- aggiunge- e' importante e strategico e insieme a quello della Regione riusciremo a dare una risposta concreta alle esigenze della Pilkington di San Salvo che per il territorio e' uno stabilimento strategico con i suoi oltre 1.700 dipendenti, che arrivano a 2.300 con le societa' controllate".

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Il fatturato alimentare vola

 Il fatturato alimentare vola in controtendenza rispetto all'andamento generale con una crescita del 4,9% a luglio rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat sul fatturato dell'industria che a luglio registrano un calo generale dello 0,6% su base tendenziale. "Un risultato ottenuto soprattutto grazie alle esportazioni che fanno registrare nei primi sei mesi dell'anno un balzo del 5,5% mentre gli acquisti domestici per gli alimentari restano stagnanti nello stesso periodo con una crescita di appena l'1,1%, rispetto allo stesso periodo dello scorso", spiega la Coldiretti. "La spesa alimentare - continua - e' la principale voce del budget delle famiglie dopo l'abitazione con un importo complessivo di 244 miliardi ed e' quindi un sensore sensibile dello stato di salute dell'economia". "Ora e' importante - conclude la Coldiretti - che i segnali di ripresa si trasferiscano dall'industria alle campagne dove per molte referenze si registrano prezzi all'origine inferiori ai costi di produzione".

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Campioni di innovazioni: arriva la sesta edizione

C'e' tempo fino al 7 ottobre per candidarsi a diventare 'Campioni di innovazioni' con la VI edizione del premio promosso da Confindustria Chieti Pescara per Pmi (Pmi) e Start-up/Spin-off universitari con sede in Italia. Un'iniziativa che negli anni ha consentito di dare visibilita' ad aziende, spesso guidate da giovani, nate da fortunate intuizioni e cresciute proprio grazie all'innovazione di prodotto, di processo o organizzativa.

"Abbiamo inserito nuovi parametri di valutazione dei progetti - spiega Cristiano Fino, presidente Sezione Servizi Innovativi Confindustria Chieti Pescara - Ad esempio un prodotto brevettato avra' punteggio piu' alto; importante anche la comunicazione, tanto che chiediamo di inviare un video che racconti l'idea imprenditoriale". I documenti si potranno caricare dal modulo di iscrizione su www.innovazioni.camp. Sei saranno i vincitori, tre aziende e tre startup; nella categoria start-up/spin-off universitari il primo premio verra' attribuito dal Title Sponsor Metamer; il secondo dal Golden Sponsor Maico, per il miglior progetto presentato in ambito medicale. Il terzo premio sara' attribuito al miglior progetto presentato in ambito ICT dal Comitato di valutazione. Tutti i vincitori parteciperanno alla finale del Premio Best Practices per l'Innovazione organizzato da Confindustria Salerno. Tra i premiati nelle precedenti edizioni Fino ha ricordato la 'LF System Italia' di Avezzano (L'Aquila), per il sistema 'Quake Saver' anti-incastro studiato per far aprire porte e infissi bloccati in caso di cedimento strutturale conseguente a terremoto o altra calamita'; o la 'Smart Beach' di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), per un sistema che automatizza via wireless apertura e chiusura degli ombrelloni sulla spiaggia. La premiazione avverra' a Pescara nei giorni 15 e 16 novembre 2019. In quell'occasione racconteranno le loro esperienze Enio Barbarossa, presidente di Cesar Srl che controlla il marchio Acqua & Sapone, e Francesco Casoli, presidente di Elica Spa.




 

 

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Confindustria, incontro per l’orientamento dei giovani

Il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Chieti Pescara e Randstad Italia SpA hanno presentato la V edizione del percorso di formazione per le competenze trasversali e per l'orientamento "Fare Rete = Fare Goal".

All'incontro erano presenti numerosi Dirigenti scolastici e Docenti referenti per l'orientamento in rappresentanza di ventisei Istituti Superiori delle due provincie.
Federico De Cesare, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Chieti Pescara, ha aperto i lavori ricordando la mission del Gruppo in tema di education e diffusione di cultura d'impresa. Sempre più i Giovani Imprenditori interpretano il loro ruolo sociale in maniera responsabile, cercando di andare incontro alle nuove generazioni e alle loro esigenze.
Claudia Pelagatti, Responsabile Education di Confindustria Chieti Pescara, ha messo a confronto le quattro edizioni realizzate dal 2015 presso gli Istituti Secondari Superiori. I numeri sono in grande ascesa. L'edizione 2018 ha registrato il coinvolgimento di 40 aziende associate, 30 Istituti Secondari Superiori, per un totale di 1200 studenti formati per 1200 ore, raddoppiando l'edizione precedente. L'edizione 2019-2020 si arricchisce di nuovi temi, quelli dell'informatica, della sicurezza e della conoscenza delle lingue.

Luciana La Verghetta, Sales Manager Randstad HR Solutions, ha riconfermato la possibilità di concludere i percorsi con campus formativi e ha introdotto la novità del 2020: i Laboratori dei sogni rivolti non solo agli studenti ma anche ai loro genitori, che rivestono un ruolo determinante nell'orientamento dei giovani.

Le conclusioni sono state affidate a Luigi Di Giosaffatte, Direttore Generale di Confindustria Chieti Pescara, il quale ha evidenziato l'importanza delle metacompetenze nella formazione degli studenti. La capacità di risolvere i problemi, il lavoro di squadra, l'ascolto, il "Saper Essere": queste le competenze richieste dalle aziende. "I nostri studenti – ha affermato - saranno chiamati a confrontarsi con competitor internazionali e ad affrontare lavori e ruoli professionali che oggi non esistono. La sinergia con il mondo del lavoro e delle imprese è una grande opportunità per la formazione dei giovani verso la conoscenza diretta dello scenario economico-lavorativo e delle professioni del futuro".

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Boom di palestre e circoli sportivi in Italia

Boom di palestre e circoli sportivi in Italia, ma sono in forte crescita anche le società che organizzano eventi legati allo sport. In questo settore La Lombardia è la regione più 'in forma' con oltre 4.000 attività registrate e con incrementi di rilievo nel periodo considerato, sia tra le palestre, sia tra i club sportivi. Seguono a distanza Lazio (quasi 3.000 attività) ed Emilia-Romagna (oltre 2.000). In termini di variazione percentuale nei cinque anni considerati, però, al primo posto si colloca il Lazio (+30,4%), seguito dalle Marche (+30,2%) e dal Veneto (+30%).

Gli italiani, come mostrano i dati Unioncamere-InfoCamere al 30 giugno, confrontati con lo stesso periodo del 2014, sembrano sempre più attenti alla forma e appassionati di manifestazioni sportive: in cinque anni le imprese che operano nel settore sono aumentate di 5 mila unità(+23,9%), raggiungendo oggi quota 23.000. 

Lo 'zoccolo duro' del comparto è rappresentato dalle organizzazioni sportive e di promozione di eventi legati allo sport, ambito nel quale al 30 giugno scorso operavano 8.127 imprese, pari al 35% del totale. Pari rilevanza (intorno al 22%) hanno le altre componenti dell'offerta imprenditoriale sportiva nazionale: gestione degli impianti (5.167 attività), gestione di palestre (5.100) e club sportivi (4.986)

A livello provinciale, Roma è davanti a tutti in termini di numerosità delle imprese del settore, con oltre 2.500 attività, seguita da Milano (quasi 1.500) e Torino, che sfiora quota mille. La coppia Roma-Milano è al vertice della classifica anche in termini di aumento delle attività appartenenti a questo comparto tra il 2014 e il 2019: +574 a Roma e +378 Milano, grazie soprattutto alla crescente diffusione delle palestre (+113).Anche nelle realtà provinciali più piccole, però, i cittadini possono oggi contare su una rete crescente di attività specializzate nel fitness. A Biella, ad esempio, sono più che raddoppiate le strutture sportive rispetto a giugno 2014, tanto che a fine giugno 2019 la provincia registra un incremento di imprese del settore del 64%.Alta la crescita anche a Imperia (+48,9%) e a Vercelli (+47,7%).Aumenti oltre il 40% contraddistinguono anche le province di Trieste, Catanzaro, Savona, Ravenna, Lodi, Caserta e Pescara. C

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Innovazione e internazionalizzazione al centro del vertice a Confindustria

Innovazione e internazionalizzazione sono i veri driver di crescita per il futuro delle imprese. Lo ha detto il presidente di Confindustria Chieti Pescara, Silvano Pagliuca, aprendo i lavori del convegno "Confindustria nello scenario Internazionale", svoltosi nei giorni scorsi nella sede di via Raiale a Pescara dove imprenditori sono arrivati da tutto l'Abruzzo per conoscere prospettive e opportunita' di formazione per proiettare le aziende sui mercati internazionali. L'assessore alle Attivita' Produttive della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, ha espresso la sua vicinanza al sistema delle imprese dichiarando il massimo impegno perche' le infrastrutture siano sempre piu' al servizio del mondo produttivo. Rafforzare il brand all'estero e' un obiettivo per accompagnare le imprese nei progetti con gli interlocutori istituzionali secondo il direttore generale di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, Pierluigi D'Agata, che ha testimoniato come le rappresentanze all'estero siano un'esigenza destinata a durare nei prossimi anni. Ilaria Vescovi, presidente del Gruppo Tecnico Internazionalizzazione dei Territori di Confindustria, ha definito Confindustria "una potenza di fuoco": immenso il bacino di opportunita' formative, relazioni istituzionali, fiere, missioni, progetti operativi da cui lei stessa, come imprenditrice, ha tratto beneficio In videoconferenza il presidente di Confindustria Russia, Ernesto Ferlenghi, ha illustrato il mercato russo sottolineando il radicale cambiamento dal 2012, da quando il Pil della Russia e' calato, ma ora cresce gradualmente. Il mercato russo e' ora molto selettivo e competitivo, ha sottolineato, e privilegia strategie di lungo termine, un mercato da studiare e conoscere, investendo in competenze; la Cina e' il grande attore che si affaccia sul mercato russo. "Dal Made in Italy al Made with Italy, non dobbiamo aver paura di condividere le nostre competenze per crescere all'estero". Nella seconda parte del convegno sono stati illustrati gli strumenti per l'internazionalizzazione integrata di ICE, SACE e SIMEST. 

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Confindustria nello Scenario Internazionale, convegno a Pescara

Sono giunti a Pescara da tutto l'Abruzzo per conoscere le prospettive e le opportunità di crescita e di formazione per proiettare le imprese sui mercati internazionali. Gli imprenditori hanno partecipato numerosi al convegno "Confindustria nello Scenario Internazionale" nella sede di Via Raiale 110 bis, a Pescara. Il presidente di Confindustria Chieti - Pescara Silvano Pagliuca ha ricordato che "l'innovazione e l'internazionalizzazione sono i veri driver di crescita per il futuro delle nostre imprese e ringraziando tutti i relatori presenti che rappresentano una rete fenomenale per accompagnare le imprese all'estero".

L'Assessore Regionale alle Attività Produttive Mauro Febbo, ha espresso la sua vicinanza al sistema delle imprese dichiarando il massimo impegno perché le infrastrutture siano sempre più al servizio del mondo produttivo.

Ilaria Vescovi, Presidente del Gruppo Tecnico Internazionalizzazione dei Territori di Confindustria ha definito Confindustria una potenza di fuoco: immenso il bacino di opportunità formative, relazioni istituzionali, fiere, missioni, progetti operativi da cui lei stessa come imprenditrice ha tratto beneficio e che la più grande associazione di categoria d'Italia rinnova e adatta continuamente all'evoluzione delle imprese e del mercato.

Pierluigi D'Agata, Direttore Generale di Confindustria Assafrica & Mediterraneo ha testimoniato che le rappresentanze all'estero sono un'esigenza delle imprese che durerà nei prossimi anni, pertanto rafforzare il brand all'estero è un obiettivo per accompagnare sempre meglio le imprese all'estero e sostenerle nei loro progetti con gli interlocutori istituzionali.

In videoconferenza il Presidente di Confindustria Russia Ernesto Ferlenghi ha illustrato il mercato russo sottolineato il radicale cambiamento dal 2012, da quando il PIL della Russia è calato, ma ora cresce gradualmente. È un Paese che comincia a scommettere sulla strategia industriale, vuole riconquistare la propria indipendenza dopo essere stato per 50 anni un paese importatore di tecnologia. La Russa esporta molte materie prime, 35% delle importazioni italiane di gas proviene dalla Russia. È un paese ancora non allineato alle regole di mercato e in questo modo ne risente l'industria stessa. Le sanzioni finanziarie hanno avuto un impatto drammatico: il sistema delle banche russe ancora controllate dallo stato, paga alti livelli di tassi di interesse che si riversano sulle imprese. In questo quadro hanno perso tutte le imprese europee, ma i tedeschi e i francesi hanno puntato sulla localizzazioni tramite jointventure. Il mercato russo è molto selettivo e competitivo e privilegia strategie di lungo termine. Il mercato va studiato e conosciuto, investendo in competenze. La Cina è il grande attore che si affaccia sul mercato russo.

Le PMI chiedono quindi un sostegno finanziario. "Servono", ha concluso, "servizi di altissima qualità e una approfondita conoscenza del mercato". "Dal Made in Italy al Made with Italy, non dobbiamo aver paura di condividere le nostre competenze per crescere all'estero".

Il Direttore della Delegazione Confindustria presso l'UE, Matteo Carlo Borsani ha illustrato le tensioni tra Stati Uniti e Cina nonché la situazione complicata in atto con l'Iran. "L'Unione Europea ha davanti quindi delle sfide ma molte possono essere vinte. In passato ha già raggiunto accordi commerciali importanti che sono dei veri polmoni per la nostra economia e per le nostre associate". Si pensi al Ceta e agli accordi di scambio con Giappone, con Singapore e con Vietnam. Sono in prospettiva molto interessanti i vantaggi dell'intesa in lavorazione con il Mercosur, che aprirà un mercato enorme su un'area ancora commercialmente chiusa, dove le nostre imprese avrebbero ottime opportunità di rapporti commerciali di vantaggio. La delegazione Confindustria di Bruxelles segue l'evoluzione degli accordi commerciali UE informando tempestivamente delle opportunità e dei rischi le imprese associate.
 

Presente anche Rodolfo D'Angelantonio Consigliere, Incaricato per l'Internazionalizzazione di Confindustria Abruzzo.

Nella seconda parte del convegno dal titolo "Accrescere le Competenze per far Crescere la tua impresa all'Estero", sono stati illustrati gli strumenti per l'internazionalizzazione integrata di ICE SACE e SIMEST. Sono intervenute Adele Massi, dirigente dell'Ufficio Sistemi Formativi dell'ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, che ha relazionato sulle opportunità offerte alle imprese e ai giovani e Mariangela Siciliano, Responsabile Education to Export Area Marketing & Innovation SACE Spa.
 

Le conclusioni e il coordinamento sono stati affidati ad Alessandro Addari, consigliere di Presidenza, delegato per l'Internazionalizzazione di Confindustria Chieti Pescara che ha sottolineato l'importanza della sinergia tra associazioni ed istituzioni per ottenere i migliori servizi alle imprese che vogliono affrontare in sicurezza i mercati esteri.

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Pomodoro d’Abruzzo, meno 40% nella produzione di bottiglie

La produzione del pomodoro abruzzese, con particolare riferimento alla prelibata varietà "a pera". Coldiretti Abruzzo stima un calo produttivo del 35% con punte anche del 40% con particolare riferimento alla provincia pescarese e alle zone costiere (colpite dalle grandinate) in cui la produzione di pomodoro è particolarmente diffusa. "La diminuzione della produzione di pomodoro ha riguardato tutta la penisola, ma in Abruzzo il fenomeno è stato particolarmente sentito. Ad avere sofferto sono state principalmente le coltivazioni di pomodoro tipico, primo fra tutti il pomodoro a pera d'Abruzzo che è molto delicato e risente maggiormente delle variazioni climatiche - dice Gianni Fragassi, vicepresidente di Coldiretti Pescara e titolare dell'omonima azienda agricola di produzione di conserve a Città Sant'Angelo "Ovviamente questo ha comportato un leggero aumento dei prezzi, circa il 20%, con una qualità comunque garantita. Quest'annata ce la ricorderemo, cinque anni fa ci fu una situazione simile e questo fatto ha determinato una diffusa preoccupazione e una sorta di "caccia" al prodotto locale anche da parte del consumatore privato". "A determinare la diminuzione della produzione ha influito sicuramente l'andamento climatico bizzarro e le improvvise grandinate che hanno compromesso gran parte dei raccolti - aggiunge Giuseppe Scorrano, produttore di pomodoro a pera con azienda agricola a Pianella e delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa Abruzzo - si consiglia di fare quindi attenzione a ciò che si acquista controllando bene l'origine in etichetta della provenienza del pomodoro, anche in considerazione della grande concorrenza dei paesi esteri. Ricordiamo che dal 2018, grazie alla nuova normativa nazionale non è più possibile spacciare per Made in Italy i derivati del pomodoro importati dall'estero preservando maggiormente quindi la produzione nazionale e quindi regionale". 

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Vertice in Regione sulla vertenza Cbi

Procedura di licenziamento avviata dalla società Industria Cbi per lo stabilimento di Gissi. La conferma è arrivata questa mattina dai vertici dell'azienda lombarda nel corso dell'incontro presso la sede della Regione Abruzzo. All'incontro erano presenti gli assessori Mauro Febbo (Sviluppo economico) e Piero Fioretti (Lavoro) che hanno ascoltato le motivazioni sia di parte aziendale sia di parte sindacale.

"Da quello che è emerso - hanno sottolineato i due assessori - la situazione della Cbi di Gissi è molto delicata a causa della pesante contrazione delle commesse che ha portato negli ultimi mesi ad una consistente riduzione dei ricavi. Questo incide sui costi di mantenimento dello stabilimento di Gissi che per la Cbi sono diventati insostenibili. Noi come Regione Abruzzo, con la riunione di oggi, abbiamo accolto la richiesta di sindacati e lavoratori e avviato la procedura. Contiamo - hanno aggiunto Febbo e Fioretti - che tale confronto vada avanti, con l'auspicio di individuare ulteriori soluzioni alternative diverse dal licenziamento collettivo che rappresenta una pesante penalizzazione per il territorio del comprensorio vastese".

La Cbi di Gissi conta 31 dipendenti considerati, alla luce delle ultime evoluzioni, tutti in esubero rispetto alle esigenze aziendali. Da qui la richiesta di licenziamento collettivo. A nulla dunque sono valsi i tentativi dei vertici aziendali di riportare in regime di sostenibilità i costi dello stabilimento di Gissi in modo da evitarne la chiusura. Sul fronte commesse, inoltre, Cbi paga a caro prezzo la crisi economica e finanziaria a livello mondiale con la perdita di clienti nell'area Oil/Gas che ha ridotto l'ambito di azione dell'azienda lombarda. Le parti torneranno ad incontrarsi il prossimo 24 settembre presso la sede di Confindustria di Vasto

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Sace Simest, sostegno a 125 imprese

 Sace Simest, il polo dell'export e dell'internazionalizzazione del Gruppo Cdp, attraverso lo strumento dei finanziamenti agevolati, ha sostenuto nel bimestre luglio-agosto l'espansione nel mondo di 125 Pmi italiane. "Sono stati stanziati - riferisce una nota - circa 52 milioni di euro che permetteranno alle aziende di fare il loro ingresso e rafforzarsi sui mercati internazionali, promuovendo il Made in Italy. Le risorse provengono dal Fondo pubblico che Simest gestisce per conto del Mise. Ventiquattro i Paesi su cui hanno puntato le imprese nazionali: Albania, Algeria, Argentina, Brasile, Canada, Cina, Repubblica Dominicana, Emirati Arabi, Giappone, Indonesia, Kenya, Libia, Malaysia, Marocco, Messico, Oman, Peru', Qatar, Russia, Serbia, Singapore, Stati Uniti, Svizzera e Turchia. Delle 125 imprese finanziate: 28 sono venete (e hanno beneficiato di 12,8 milioni di finanziamenti), 26 lombarde (7,7 milioni), 12 marchigiane (3,1 mln), 10 laziali (5,4 mln), 9 emiliano-romagnole (5,7 mln), 9 piemontesi (5 mln), 9 toscane (3,4 mln), 5 abruzzesi (4,3 mln), 4 pugliesi, 3 campane, 3 friulane, 3 siciliane, 2 umbre, 1 trentina e 1 calabrese. Tra le imprese finanziate, Rustichella d'Abruzzo di Penne, in provincia di Pescara, attiva dal 1924 nella produzione e commercializzazione di pasta di semola di grano duro e all'uovo, che ha aperto uno stabilimento in India; e Arte di murano, che grazie ai finanziamenti esporra' i propri prodotti - oggettistica, illuminazione, bigiotteria, bomboniere e specchi - alle fiere di Dubai e dell'Oman.

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