Sono 1.500, a oggi, le domande giunte agli sportelli Cna del patronato Epasa-Itaco, per ottenere l'indennita' di 600 euro assegnata dallo Stato come forma di sostegno 'una tantum' destinata ad autonomi e partite Iva piegati dall'emergenza Coronavirus. Dopo il blocco del sito Inps, e' arrivata la decisione dell'associazione di fare dei patronati "una corsia preferenziale". "Con i nostri operatori della rete ex Epasa, ovvero della rete Cna sparsi nelle quattro province della nostra regione- spiega Letizia Scastiglia, direttore della Cna di Chieti- possiamo gia' tracciare un primo bilancio. Non hanno smesso in questo momento di difficolta' di prestare la loro assistenza a cittadini e imprese: quasi quotidianamente si formano e informano, confrontandosi con i vertici nazionali, per non essere impreparati a dare risposte precise e puntuali". In attesa di capire se diverra' operativa anche la concessione di 200 euro aggiuntivi di contributo e, se ci saranno, quali saranno "i criteri per l'erogazione", aggiunge Scastiglia, l'attivita' prosegue a Chieti, L'Aquila, Pescara e Teramo. Importante, conclude la Cna, sara' comprendere anche quale atteggiamento assumera' l'Inps.
Leggi Tutto »Agricoltura, le cooperative abruzzesi propongono manodopera da reddito di cittadinanza e voucher
“Dobbiamo evitare che i prodotti agricoli rimangano nei campi in un periodo in cui tante persone sono senza lavoro o ferme per via del lockdown. Per questo, si attinga dalle liste dei percettori di reddito di cittadinanza e si attivino almeno temporaneamente strumenti come i voucher”. È quanto afferma Massimiliano Monetti, presidente di Confcooperative Abruzzo, a nome dell’Alleanza delle Cooperative che, oltre alla stessa Confcooperative, mette insieme Legacoop e Agci Associazione generale cooperative italiane.
“Con l’avvicinarsi del raccolto – prosegue Monetti – i prodotti nei campi iniziano ad essere pronti. Per via dell’emergenza sanitaria, però, c’è il rischio enorme che i nostri prodotti ortofrutticoli vadano persi. E i numeri sono impressionanti: come già emerso, nella sola Marsica mancano all’appello tra i 3500 e i 4000 lavoratori che provenivano in buona parte dall’estero”. Tutto questo mentre nella nostra regione l’Inps ha censito 18282 famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza, che possono contare su una media mensile di 484 euro: “Se considerassimo per ogni nucleo un potenziale lavoratore e volessimo reimmettere nel mercato del lavoro il 10 per cento di queste persone, avremmo una disponibilità di circa 1800 lavoratori: sarebbe già un ottimo risultato. Come rappresentanti delle cooperative possiamo assicurare che c’è la disponibilità ad integrare questi redditi, ma chiediamo di reintrodurre almeno temporaneamente uno strumento agile e legale come i voucher, che proprio in agricoltura hanno funzionato bene quando utilizzati correttamente. È quanto stiamo chiedendo a livello nazionale alla ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova. Ma i tempi sono stretti: i prodotti agricoli non attendo lungaggini burocratiche, e chi ha bisogno di lavorare si trova ora di fronte ad un’opportunità che non andrebbe sottovalutata. Il rischio, paradossalmente, è che ci si debba approvvigionare dall’estero penalizzando i prodotti locali”.
Leggi Tutto »Pasqua, la tradizione in scatola con Campagna Amica
Non ci saranno le tavolate lunghissime con parenti e amici, né i pranzi al ristorante o i banchetti numerosi in occasione della Pasqua del 2020. Ma il senso della rinascita, forse, sarà più forte di prima. Ed è con questo auspicio che dai mercati di Campagna Amica d’Abruzzo partirà l’iniziativa “La Pasqua con i contadini” che verrà proposta a tutti in tutti mercati di Chieti, Pescara e Teramo in vista del giorno della resurrezione. I produttori agricoli di Coldiretti hanno lanciato un appello ai consumatori. Restate in casa ma mangiate italiano, anzi abruzzese. Come? Nei giorni di apertura settimanale, all’ingresso dei mercati di Campagna Amica, verrà proposta una scatola con ingredienti, già dosati, per realizzare, a casa, le più tipiche ricette della tradizione pasquale regionale: arrosticini e agnello cacio e uovo, lasagne e fiadoni dolci e salati. “Sarà un modo semplice per festeggiare la pasqua della tradizione – spiega Giuseppe Scorrano, presidente dell’Associazione agrimercato d’Abruzzo – nei mercati i produttori metteranno a disposizione 4 scatole di diversa dimensione per una tavola da 2, 4, 6 o 8 persone per chi vuole prepararsi anche alla Pasquetta. E per chi non vuole uscire di casa, sarà possibile anche la consegna a domicilio”. Nel pacco, oltre agli ingredienti, ci saranno le ricette della tradizione contadina elaborate dagli agrichef di campagna amica. “Ricette semplici o più elaborate in base al piatto – aggiunge Scorrano – si va dagli arrosticini che verranno cotti tal quali fino ad arrivare al più complesso timballo o alla pizza dolce”. E per chi ha difficoltà, i produttori del mercato – aiutati dalle donne contadine - forniranno telefonicamente supporto e aiuto per la preparazione. Sarà un modo per stare insieme anche a distanza ma soprattutto per incentivare il consumo di prodotti regionali in un momento in cui, a causa dell’emergenza, il settore deve affrontare nuove ed improvvise difficoltà soprattutto logistiche. Questa iniziativa è un modo per rilanciare l’appello a mangiare italiano ma soprattutto inviare il forte messaggio degli agricoltori che si stanno reinventando per fronteggiare una situazione inattesa”.
Coldiretti Abruzzo ricorda che la necessità di passare il tempo fra le mura domestiche ha spinto anche in Abruzzo al ritorno della cucina casalinga fai da te con la riscoperta di ricette e i dolci della tradizione. Da qui l'impennata a livello nazionale degli acquisti di farina (+100%), lievito di birra (+73%), zucchero (+43%) e uova fresche (+40%). In Abruzzo i mercati di Campagna Amica sono tre: a Chieti in via Arniense (apertura: martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 8.00 alle 14.00), a Pescara in via Paolucci (aperto il giovedì, venerdì e sabato dalle 8.30 alle 18.00) e a Teramo in via Roma (mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle 8.00 alle 14.00 e il giovedì dalle 16.00 alle 19.00).
Leggi Tutto »Coronavirus, supermercati chiusi di domenica e nei festivi
Pronta l'ordinanza per la chiusura domenicale e nei festivi dei supermercati abruzzesi. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, in conferenza stampa annuncia il provvedimento che sara' preso nelle prossime ore e che accoglie le richieste dei sindacati. "I nostri uffici- spiega- stanno scrivendo in questi momenti un'ordinanza che spero di poter emettere gia' oggi. Pasqua e Pasquetta saranno santificate anche per i lavoratori dei supermercati. Non nei prefestivi- aggiunge Marsilio- per evitare che la troppa contrazione aumenti la presenza delle persone. E' giusto e corretto dare tregua a chi lavora tutti i giorni. Una posizione condivisa dalle associazioni del commercio".
Leggi Tutto »Coronavirus, consegnate le prime mascherine prodotte da Fater
"Forse si tratta di un record mondiale rispetto ai tempi e ai modi delle burocrazie: siamo riusciti in poche ore ad avere le autorizzazioni che mancavano. Dimostrazione che, quando c'e' la volonta', anche nella patria della burocrazia le cose si possono fare". Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, annunciando la consegna alle Asl delle prime 50 mila delle 250 mila mascherine realizzate e donate dalla Fater, azienda leader in Italia nei prodotti assorbenti per la persona che si e' riconvertita per l'emergenza. Le altre 200 mila mascherine arriveranno mercoledi'. La produzione delle mascherine proseguira' e queste poi verranno vendute alla Protezione civile nazionale senza margini di guadagno per la Fater.
"Venerdi' - ha aggiunto Marsilio - c'era stato un momento di scoramento, dopo che il dirigente Fater mi ha raccontato una tipica storia della burocrazia. Poi l'Istituto Superiore di Sanita' (Iss) ha acconsentito ad accorciare alcuni passaggi. Venerdi' ho contattato tutti quelli che potevo sentire: il ministro Speranza, il presidente dell'Iss Brusaferro e il commissario Arcuri. E' partito un grande gioco di squadra per mobilitare tutte le energie. Sabato erano gia' arrivate le autorizzazioni. Oggi e' lunedi' ed ecco le mascherine. Sono un prodotto di altissimo livello". "Il tema dell'approvvigionamento di materiale per il personale sanitario - ha proseguito Marsilio - comincia a vedere maggiore tranquillita'. Stiamo reperendo anche mascherine Ffp2 ed Ffp3. Stiamo poi acquistando dei monitor e sono in arrivo altri ventilatori. Dopo tanta fatica - ha concluso il governatore - abbiamo un po' di armi in piu' per combattere e vincere questa battaglia"
Leggi Tutto »Coronavirus, calo del fatturato delle Pmi
Un quadro allarmante per il sistema delle Pmi, quello che emerge dal sondaggio dell'Ufficio studi di Api, l'Assocazione piccole e medie imprese aderente a Confartigianato, che ha fotografato il sentiment di circa 400 imprenditori associati. "A oggi abbiamo già richieste di cassa integrazione da oltre 400 imprese per circa 8.300 lavoratori. E siamo solo ai primi di aprile", spiega il presidente Paolo Galassi che ricorda come l'80% delle imprese meccaniche, che rappresentano il 30% delle 2mila imprese Api, sia chiuso, mentre sono attivi i settori alimentare e logistica. Il 73,9% delle aziende che importano o utilizzano materie prime provenienti dai Paesi Ue (oltre il 57% del campione), nell'ultimo mese, ha, infatti, subito ritardi o disservizi nelle consegne. Disservizi che hanno inciso sulla produzione, per il 18,5% delle PMI tra lo 0 e il 5%, per il 21,5% tra il 6 e il 10%, per il 12,3% delle aziende si è superato il 40%, mentre per oltre il 24% è ancora troppo presto per quantificare. Tra le aziende esportatrici (il 55% del campione), oltre l'81% ha subito un calo o uno stop degli ordini o ha avuto dei problemi nel consegnare le merci. I disservizi hanno inciso sul fatturato tra l'11 e il 15% per l'11,8% delle aziende, tra il 16 e il 20% per il 9,8%, tra il 21 e il 30% per il 15,7%, oltre il 40% per il 23,5% delle PMI. Tra i Paesi con i quali si registra una maggiore diminuzione degli ordini si trovano Asia (27,4%) e Europa Orientale (16,8%).
Leggi Tutto »Coronavirus, il 60% delle industrie dell’Aquilano ha fermato l’attività
Il 60% delle industrie che operano in provincia dell'Aquila ha fermato l'attivita' e sono oltre tremila i lavoratori in cassa integrazione. Sono i primi dati del report di Confindustria L'Aquila Abruzzo Interno sull'emergenza economica legata al Covid-19. "Nei prossimi mesi si prevede un drastico peggioramento dell'economia provinciale - dichiara il presidente, Riccardo Podda - con la diffusione del virus abbiamo registrato uno shock congiunto di offerta e di domanda: al progressivo e necessario blocco di molte attivita' economiche sul territorio provinciale ha fatto seguito un crollo della domanda di beni e servizi, sia dall'interno sia dall'Estero". "Le previsioni per il nostro territorio sono peggiori rispetto al quadro nazionale - spiega il direttore di Confindustria L'Aquila, Francesco De Bartolomeis - Stanno venendo al pettine i nodi strutturali legati alla situazione delle aree interne. Anche nella fase di emergenza a farne le spese sono soprattutto i comprensori in ritardo di sviluppo, l'Abruzzo interno e la provincia dell'Aquila in particolare, con tassi di disoccupazione e inattivita' molto elevati". Il presidente Podda rimarca la necessita' "di un sostegno alla liquidita' delle imprese, con linee di credito a tasso zero e tempi di restituzione molto lunghi, a 30 anni, come piu' volte ha proposto Confindustria a diversi livelli. In questo momento occorre mettere in condizione le imprese di pagare lavoratori e fornitori. In caso contrario, lo scenario socio-economico subira' effetti devastanti". Sara' fondamentale, conclude Podda, "garantire il flusso dei pagamenti per i crediti vantati dal sistema delle imprese nei confronti della Pubblica amministrazione, a partire da quelle che svolgono servizi essenziali per la collettivita', rilanciare gli investimenti pubblici in infrastrutture e servizi per i territori, mettendo a sistema le risorse gia' programmate e assegnate per definire, insieme al Governo, il percorso per traguardare l'apertura dei cantieri".
Leggi Tutto »Mancano oltre 3.000 lavoratori agricoli nel Fucino
Nella Marsica, dove si produce un terzo del raccolto italiano di patate e carote, il coronavirus sta mettendo in seria difficolta' il comparto agricolo: secondo una previsione di Confragricoltura Abruzzo mancano dai 3500 ai 4000 lavoratori, carenza grave visto che tra 20 giorni i raccolti di ortaggi da foglia entreranno nel vivo. Il presidente regionale Fabrizio Lobene rimarca che "il 90% della manodopera nel Fucino e nella Marsica e' d'origine magrebina o dell'est Europa e non tornera' in Italia per lavorare. Quindi dovremo chiedere alla ministra Bellanova dei corridoi sotto controllo sanitario, se no nei prossimi 2/3 mesi non sapremo come fare. Secondo me saro' necessario ricorrere agli italiani: lo so, sembra un paradosso, ma le condizioni non sono cosi' facili da spiegare, ecco perche' dovremo ipotizzare percorsi per chi percepisce reddito di cittadinanza o cassa integrazione". Nella provincia dell'Aquila, secondo Lobene, si contano l'80% delle giornate agricole annuali d'Abruzzo "e il 99% lavora a contratto provinciale che e' migliorativo di quello nazionale. Nel chiedere percorsi diversi di accesso alla manodopera non chiediamo soldi alla regione, o ad altri soggetti pubblici, per esempio, ma volonta' politica. Norme che ci autorizzino ad assumere italiani ora in difficolta'. Se no si rischia il 'ricatto' da parte di altre categorie di lavoratori stagionali che potrebbero chiedere di piu' rispetto al contratto nazionale di lavoro. Il contratto noi lo rispettiamo, qui nella Marsica. Lavoro in nero? No, noi al 90% paghiamo regolare".
immagine di repertorio
Leggi Tutto »Settore alberghiero, perdita di 7,7 miliardi di euro
Il comparto produttivo della ricettivita' alberghiera "e' colpito da una perdita di 7,7 miliardi di euro, pari a -54%, mentre il settore della ristorazione subisce una contrazione di 8,3 miliardi, pari a -37%", uno scenario di crisi, scrivono Consiglio e Fondazione nazionale dei commercialisti, generato dallo stop alle attivita' a causa del Covid-19, che avviene in maniera "improvvisa" per un settore che manifestava una crescita: nel 2018 in Italia, viene ricordato dai professionisti, "gli addetti e i ricavi aumentavano rispettivamente del +5,9% e del +5,7% rispetto all'anno precedente, seguendo una tendenza positiva dell'ultimo periodo". Tra i singoli segmenti produttivi spiccava la performance di ristoranti e attivita' di ristorazione mobile, mentre l'andamento per macroaree territoriali "registrava la piu' alta crescita di fatturato nel Sud (+6,4%) e nel Nord Ovest, per quanto riguarda il valore aggiunto (+7,9%)". A livello regionale, poi, "sul podio si posizionava la Basilicata", complice l'assegnazione del titolo di capitale europea della cultura a Matera, "con la crescita piu' elevata del fatturato del settore ristoranti e alberghi nel 2018 (+9,4%), seguita dalla Sicilia (+7,1%), dall'Emilia Romagna (7%) e dalla Campania (+7%)", mentre le regioni che invece mostravano le flessioni piu' significative dei tassi di crescita del fatturato nel 2018 rispetto al 2017 erano "l'Abruzzo (-5,7%), il Molise (-3,7%), la Lombardia (-3,2%) e la Sardegna (-3,2%), pur rimanendo comunque in territorio positivo. Tra tutte, si segnalava il Molise, unica regione a presentare una decrescita del fatturato nel 2018 rispetto al 2017 (-0,4%)", sottolineano oggi i commercialisti.
Leggi Tutto »Coronavirus, Confartigianato: pasticcerie artigianali chiuse a Pasqua, in Abruzzo perdite per 14 milioni di euro
Niente uova, colombe e specialità di pasticceria artigiana sulle tavole pasquali abruzzesi. La chiusura delle pasticcerie durante le feste pasquali, dovuta al Dpcm dell'11 marzo per l'emergenza coronavirus, determina Anche in Abruzzi un pesante danno economico e pesa sulla competitività del sistema delle micro e piccole che realizzano un prodotto di pasticceria artigianale di elevata qualità. Un danno stimato in 14 milioni di euro. Lo rileva uno studio di Confartigianato Chieti L'Aquila.
A differenza di quanto avviene per la distribuzione commerciale, la vendita diretta della pasticceria artigianale è colpita dal lockdown. Si tratta di un settore che in Abruzzo coinvolge 587 imprese di pasticceria e gelateria, in cui lavorano 1.878 addetti. Un settore caratterizzato da un'elevata vocazione artigianale, con oltre 360 imprese artigiane che si stima rappresentino il 62,6% del comparto.
L’incrocio dei dati strutturali di fatturato per addetto del settore, dell’occupazione del settore e della distribuzione delle vendite mensili rilevata dalle imprese del sistema Confartigianato, in Abruzzo consente di stimare in 12 milioni di euro la perdita di fatturato nel mese di aprile, concentrato nelle mancate vendite dei dolci legati alla ricorrenza di Pasqua.
Ai mancati ricavi si aggiunge la perdita, valutabile in 2 milioni di euro, determinata dal deperimento di parte delle materie prime acquistate prima del lockdown in previsione della produzione per il periodo pasquale e dal parziale utilizzo legato all’imprevista chiusura resa necessaria per limitare i contagi da Covid-19. Con la somma dei due effetti si scarica sulle 587 imprese della pasticceria abruzzese un danno economico di 14 milioni di euro.
In Italia le imprese sono 24.427 e il danno è pari a 652 milioni di euro. In testa, per mancati ricavi, ci sono Lombardia (106 mln), Veneto (69 mln) e Lazio (63 mln). Confartigianato nazionale nei giorni scorsi si è rivolta al Governo per segnalare come lo stop alla produzione e vendita delle pasticcerie rappresenti una "assurda discriminazione".
"Stiamo facendo il possibile per sensibilizzare i nostri associati affinché rispettino le regole per difendere la salute di tutti - afferma il direttore generale di Confartigianato Chieti L'Aquila, Daniele Giangiulli - ma l'interpretazione del Dpcm che si traduce in una assurda penalizzazione delle produzioni artigianali e di qualità è inaccettabile. Rivolgiamo un appello a tutti i parlamentari locali. Un altro appello, in vista della Pasqua, lo rivolgiamo a tutti i cittadini delle province di Chieti e L'Aquila e a tutti gli abruzzesi: scegliete di acquistare i prodotti locali, preferendo i tanti pasticceri e panificatori che cercano di resistere alla crisi e si sono organizzati e riconvertiti - conclude Giangiulli - per offrire le consegne a domicilio".
Leggi Tutto »