Economia

Vertenza Dg Capital Service di Castelnuovo, gli esuberi scendono a 32

Accordo raggiunto per la vertenza Dg Capital Service di Castelnuovo dove, dopo mesi di trattative, gli esuberi scendono a 32 unita' che, a fronte del licenziamento, riceveranno un incentivo di 14mila euro a testa. L'accordo e' stato raggiunto stamani al tavolo delle relazioni industriali della Provincia di Teramo. La vertenza si era aperta nel settembre del 2017 con la comunicazione, da parte dell'azienda, del licenziamento collettivo di tutti e 79 i lavoratori. L'accordo raggiunto oggi prevede il licenziamento, concordato, di 32 unita' alle quali, oltre alle somme dovute per legge, verranno riconosciuti 14 mila euro a titolo di incentivo all'esodo.

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Honeywell, intesa su incentivi e immobile

 "Oggi al Ministero dello Sviluppo economico e' stato raggiunto un accordo di massima per Honeywell, che verte sostanzialmente su due elementi: un incentivo per i lavoratori e la disponibilita' dello stabilimento per favorire la reindustrializzazione". Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario della Uilm nazionale responsabile del settore auto, e Nicola Manzi, segretario della Uilm di Chieti-Pescara, dopo l'incontro, a Roma, sulla vertenza scaturita dalla decisone della multinazionale americana di delocalizzare la produzione da Atessa alla Slovacchia. "L'incentivo che verra' riconosciuto ai lavoratori che andranno via subito - spiegano i sindacalisti - sara' pari a 50.000 euro piu' 1.000 per ogni anno di anzianita' o, a scelta, 22 mensilita'; per chi restera' in forza e posto in cassa integrazione per i prossimi 10 mesi ci sara' una riduzione progressiva di 1.000 euro al mese".

"Speriamo che la disponibilita' a dare a titolo gratuito lo stabile a soggetti che vorranno reindustrializzarlo, offrendo occupazione ad almeno il 30% dei lavoratori colpiti dalla decisione di Honeywell di cessare la produzione, possa davvero costituire una opportunita' per il futuro. Del resto Ministero dello Sviluppo economico e Regione Abruzzo si sono anch'essi impegnati a favorire i potenziali progetti di investimento".

Lo stabilimento di Atessa occupa 420 lavoratori.

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Casartigiani, spiragli di ripresa nel settore pelletteria in provincia di Teram

Spiragli di ripresa nel settore pelletteria in provincia di Teramo arrivano dallo studio di Casartigiani la cui indagine conoscitiva sui dati di Unioncamere e Istat ha censito, in tema di fabbricazione e confezione di articoli in pelle, 1.317 imprese, poco al di sotto dell'ultimo riferimento positivo, 1.354, che risale al 2012, anno di inizio della fortissima crisi che in due anni le dimezzo'. Un ruolo decisivo in questa rinascita, oltre a grandi e piccole aziende, e' segnato dalle 566 imprese artigiane, il 43% del totale. Attualmente gli addetti alla pelletteria nel Teramano sono 6.425 e la Val Vibrata torna a guidare l'uscita dalla crisi. Sono a Sant'Egidio alla Vibrata le aziende piu' numerose (137), poi ad Alba Adriatica (123), Corropoli (105), Martinsicuro (82), Campli (80), Sant'Omero (79) e Tortoreto (78). La qualita' accompagna questa crescita. I mercati internazionali sembrano apprezzare le produzioni teramane: nel 2017 l'export si attesta a 170 milioni di euro, rispetto ai 115 dell'anno precedente.

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La Maresca costruisce centrale solare in Iran

Trentamila pannelli solari, dislocati sull'isola iraniana di Qeshm, per un parco fotovoltaico da dieci megawatt, che a regime produrra' 17 milioni di kwh annui: l'equivalente del fabbisogno medio di 5mila abitazioni, con un risparmio di emissioni di CO2 di circa 45.000 tonnellate all'anno. Sono questi alcuni numeri del primo parco fotovoltaico a firma italiana in Iran, che verra' inaugurato nella prima meta' di marzo dalla Carlo Maresca spa di Pescara, che lo ha realizzato in due anni. Il parco fotovoltaico e' installato su un terreno di 20 ettari, dove trovano posto oltre 30mila pannelli fotovoltaici, posizionati su strutture in ferro zincato ancorate a terra mediante oltre 11mila puntelli. Per il completamento dell'opera, che ha impiegato per circa sei mesi e ottanta lavoratori del posto, sono stati utilizzati oltre 25mila metri di cavi elettrici di media tensione e oltre 200Km di cavo solare. L'inaugurazione dell'impianto, prevista per la prima meta' di marzo, si svolgera' alla presenza dei vertici del Ministero dell'Energia iraniano e di esponenti del governo di Teheran. "Nel 2016 - spiega l'amministratore delegato dell'azienda, Fabio Maresca - abbiamo raccolto questa sfida con entusiasmo e coraggio, ed oggi compiamo un primo importante passo per concretizzare quanto avviato due anni fa. Si tratta di un mercato certamente non semplice, ma sicuramente molto interessante in prospettiva". Dopo l'inaugurazione di marzo, l'impianto sara' immediatamente funzionante. E' gia' in fase finale l'iter autorizzativo per altri 200mwp di fotovoltaico.

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Confermati gli sgravi per la pesca

Con una nota ufficiale del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e del ministero del Lavoro sono stati confermati gli sgravi contributivi per il settore della pesca. Si rende cosi' pienamente operativo, per tutti i pescatori, lo sgravio che la legge di bilancio 2018 fissa al 45,07 per cento. 

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Ceo Zte Italia: L’Aquila per noi e’ strategica 

"L'inaugurazione del nostro Centro e' solo il primo passo. L'Aquila diventera' ancora piu' strategica per Zte in Italia". Cosi' Hu Kun, Ceo di Zte Italia e Presidente Western Europe della multinazionale cinese che a L'Aquila ha aperto un centro di Ricerca e Innovazione. Il manager annuncia che "nei prossimi mesi, affronteremo nuove affascinanti ed emozionanti sfide che daranno il via a nuove opportunita' di lavoro ai talenti Italiani." "Zte - spiega - e' molto soddisfatta dell'apertura del Centro, che e' la testimonianza della nostra volonta' di rimanere in Italia a lungo termine. La nostra ambizione e' di dimostrare alla comunita' che cosa significa il 5G per le persone e per le industrie. Un cambiamento storico, direi epocale, di cui noi siamo orgogliosi di essere il portatore e il realizzatore". "Come pianificato - sottolinea ancora Hu Kun - Zte lavorera' fianco a fianco con i suoi partner, incluse le universita', i produttori di chipset, le istituzioni per la ricerca e per i test sui differenti casi di utilizzo del 5G. Essendo uno dei principali provider nel settore delle comunicazioni del mondo, organizzeremo un laboratorio con l'equipaggiamento completo per l'end-to-end del 5G, tra cui la Ran, Core network, Backhaul e i terminali". "La nostra nuova tecnologia - spiega ancora il top manager - e' ancora piu' sicura di quella attualmente esistente. Con i nostri partner, miglioreremo anche la sicurezza delle reti, a tutto vantaggio confronti del possessore finale. Siamo dunque ben disposti nei confronti di qualsiasi contributo da parte degli stakeholder Italiani su questo progetto a L'Aquila e siamo orgogliosi di avere avviato la sperimentazione voluta dal Ministero dello Sviluppo Economico". Per Hu Kun, "l'Italia e' un Paese strategico per Zte e per questo dovra', giorno dopo giorno, diventare l'hub Europeo. Un paese dove le soluzioni di connessione offerte sono completamente in linea con i piu' alti standard". 

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Guide turistiche, le Regioni chiedono la legge quadro

Una legge organica nazionale di riferimento per tutte le Regioni in grado di riformare il settore delle Guide turistiche. Lo chiedono gli assessori al Turismo delle Regioni in una lettera inviata al ministro dei Beni Culturali e del Turismo. La commissione Turismo della Conferenza delle Regioni ritiene "necessaria e improcrastinabile la definizione di una legge organica della materia con un passaggio legislativo ad hoc". La necessita' di una regolamentazione definitiva viene posta come priorita' per il prossimo Parlamento e per il Governo, dopo che in tutti questi anni le Regioni hanno garantito sul tema "la piena collaborazione con un lavoro intenso e di approfondimento". Sugli strumenti che il Governo vorra' adottare, le Regioni si dicono "pronte a qualsiasi confronto: dall'intesa istituzionale da approvare in Conferenza Stato-Regioni (strada che e' stata seguita finora ma non perfezionata, ndr) fino all'emanazione di una legge quadro di riferimento"

Sulla scia della Direttiva europea sulle qualifiche professionali e la conseguente necessita' di un'abilitazione valida su tutto il territorio nazionale "e' stato avviato un gruppo di lavoro tra il ministero dei Beni e delle Attivita' culturali del Turismo e la commissione Turismo, di concerto con la commissione Professioni, per la preparazione di un provvedimento di intesa Stato Regioni". La mancata approvazione dell'intesa di fatto ha lasciato in sospeso il problema: da qui la "ferma richiesta" delle Regioni al prossimo Governo e Parlamento. 

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Il Montepulciano d’Abruzzo festeggia 50 anni a Roma

Proseguono le celebrazioni per il cinquantesimo della denominazione Montepulciano d'Abruzzo, con un nuovo appuntamento organizzato dal Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo, in collaborazione con la Fondazione Italiana Sommelier il 16 febbraio a Roma. Saranno protagoniste nei banchi d'assaggio all'Hotel Rome Cavalieri 60 cantine e 120 etichette, per raccontare una delle piu' importanti e antiche realta' vitivinicole italiane. Un'occasione per conoscere da vicino vigneron, terroir e vini autentici, come il Montepulciano d'Abruzzo, il Trebbiano d'Abruzzo, ma anche il Pecorino, la Passerina, la Cococciola e il Montonico. In programma anche un seminario di degustazione dedicato a "Il Montepulciano tra cielo e mare", condotto da Daniele Maestri, docente della Fondazione Italiana Sommelier, insieme al presidente del Consorzio, Valentino Di Campli. L'incontro costituira' un'anticipazione di quello che l'Abruzzo portera' ai prossimi appuntamenti fieristici di Prowein e Vinitaly, dove il Consorzio sara' presente con una serie degustazioni inedite dedicate al grande rosso abruzzese. Fari puntati dunque sul vitigno principe di questa regione anche in occasione della edizione 2018 del premio giornalistico Words of Wine, che si terra' come ogni anno a meta' maggio. 

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Unioncamere, a Pescara master per l’internazionalizzazione d’impresa

Uno short master intensivo di 60 ore, che si sviluppa su 11 aree tematiche, per comprendere e gestire i processi di internazionalizzazione d'impresa. A lanciarlo e' la Camera di Commercio di Chieti Pescara, con il supporto e la collaborazione del Nuovo Istituto di Business Internazionale, Centro di Alta Formazione manageriale, creato dalla Camera di Commercio di Milano, e di Promos, Azienda Speciale della Cciaa di Milano. Il master si terra' a Pescara e avra' inizio il 9 marzo prossimo. Sara' possibile iscriversi fino al 28 febbraio. Si tratta di un percorso formativo rivolto principalmente a imprenditori e manager che stanno per intraprendere o hanno gia' iniziato attivita' legate allo sviluppo internazionale; a professionisti e consulenti che desiderano ampliare le proprie competenze, valorizzando il percorso di crescita professionale; a funzionari di istituti di credito e istituzioni che intendono intraprendere un proficuo percorso di internazionalizzazione. 

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Hubruzzo, una Fondazione per promuovere le eccellenze d’Abruzzo

Con la riunione costitutiva che si è tenuta lunedì 5 febbraio nella cantina Marramiero a Rosciano (Pescara) è nata “Hubruzzo”, la fondazione per l’industria responsabile che intende promuovere le eccellenze d’Abruzzo, unica realtà – probabilmente - nel suo genere in Italia.

“Hubruzzo” nasce dal sogno di 7 grandi imprenditori abruzzesi di coniugare sviluppo, crescita economica, rispetto per l’ambiente, per l’uomo e per la qualità del lavoro. Sette “big” dell’imprenditoria abruzzese che hanno a cuore il binomio uomo-sviluppo del territorio, ricerca dei talenti e delle eccellenze e che hanno portato nel mondo il brand “Abruzzo”.

Sono loro i soci fondatori di Hubruzzo: Sergio Galbiati (L-foundry), Ottorino La Rocca (Valagro), Umberto Sgambati (Proger), Enrico Marramiero (Almacis), Marcello Vinciguerra (Honda Italia), Giuseppe Ranalli (Tecnomatic), Gennaro Zecca (Zecca Energia). Alla società Carsa nella persona di Roberto Di Vincenzo, che ha innescato la rete virtuosa di imprenditori, il compito della segreteria generale.

Nella tenuta Marramiero anche un incontro conviviale e molto informale con i giornalisti arrivati ospiti un po’ da tutte le province d’Abruzzo per conoscere e “saggiare” la nuova realtà. Il ruolo del mondo dell’informazione sarà infatti fondamentale per far conoscere e per sensibilizzare verso i temi della fondazione, alimentando un positivo “think-thank” che coinvolga, prima di tutto, i cittadini.

Un percorso avviato circa un anno fa e ora diventato realtà, che nasce dall’incontro di otto imprenditori accomunati dall’amore per l’Abruzzo e dalla convinzione che insieme si può costruire qualcosa di importante per la nostra regione e per il Paese.

Le priorità della Fondazione sono quelle di valorizzare il sistema imprenditoriale di eccellenza e ispirato dai principi di responsabilità, sostenibilità e umanesimo, parole chiave dell’impresa del futuro. Ma anche narrare il comparto industriale attraverso gli imprenditori che hanno saputo interpretare il territorio, sfruttando le sue vocazioni al meglio; promuovere l’industria responsabile abruzzese in Italia e nel mondo. Come? Creando una rete di rapporti culturali, scientifici, istituzionali, territoriali ed economici. E poi, ancora, sviluppare alleanze a livello nazionale e internazionale per alimentare una rete di scambio di conoscenze, competenze e buone pratiche, con l’obiettivo di mettere al centro l’uomo, l’individuo e il contesto in cui vive e opera, attirando talenti ed eccellenze per sviluppare e accompagnare la nascita di nuove imprese.

Una squadra eterogenea, ma che ha dato la sensazione di essere già molto coesa: c’è chi si occupa di elettronica, di biotecnologia, di automotive, o di agroalimentare e di energia. Ce ne saranno altri che si uniranno cammin facendo. L’interlocuzione con la politica, hanno spiegato i fondatori, intesa come istituzione, sarà continuo per contribuire a creare sviluppo.

Tante le domande a cui provare a dare delle risposte. Come creare nuovi posti di lavoro buoni per il futuro? Quali sono i settori giusti per crearlo? E quali le condizioni da porre come basi affinché questo possa accadere? Tutti quesiti da valutare con attenzione. L’ambizione è quella di attrarre talenti e da immettere in un nuovo circuito virtuoso. Attrarre gente di valore che possa fare impresa sul territorio, e finanziare o facilitare un contesto in cui possano nascere nuove imprese.

Uno degli obiettivi è quello di provare ad anticipare gli eventi e gli scenari. Nei prossimi anni emergeranno lavori che oggi non esistono: occorre essere in grado di intercettare questo cambiamento

oppure si sarà costretti a rincorrere. Questi i temi principali di cui hanno parlato i sette imprenditori, entusiasti di essersi trovati accomunati in valori e principi sinora coltivati separatamente.

“Uno stimolo arrivato un anno fa da Roberto Di Vincenzo, diventa oggi realtà che muove i primi passi sulla strada del pensiero più squisitamente olivettiano”, ha detto Sergio Galbiati di LFoundry. Galbiati ha ricordato la Fondazione Mirror, creata 15 anni fa con l’obiettivo di provare a colloquiare con il territorio e decidere insieme quali erano gli ingredienti del territorio per attrarre investimenti e talenti. Nel citare John Nash (“Il miglior equilibrio si ottiene quando ognuno ricerca ciò che è meglio per sé e per il gruppo”), Galbiati ha parlato della necessità di rifondare una “industria responsabile, sostenibile e umana per non dire umanistica. Noi sette non siamo perfetti, il nostro primo obiettivo è fare un censimento degli imprenditori che si riconoscono nei valori della Fondazione. Non necessariamente la parola d’ordine deve essere il profitto. Ci tassiamo con una quota di 25mila euro a testa per avviare le attività, l’obiettivo è riuscire ad organizzare due o tre attività importanti ogni anno”.

Marcello Vinciguerra ha ricordato che Honda Italia “è un’azienda che ha un profondo rispetto per il territorio in cui vive e pone “l’idea di mettere le persone al centro da sempre, per cui con questo progetto abbiamo subito sentito una forte vicinanza. Mi stimola stare in questo contesto e stare insieme a persone diverse, una diversità che può creare un valore nuovo”, e rivolgendosi ai giornalisti, “Dateci un sostegno in questo progetto-avventura”.

Per Ottorino La Rocca di Valagro, “L’aspettativa ulteriore è riuscire ad abbattere il pregiudizio della ‘anti-impresa’, quell’idea d’impresa come inquinatore e approfittatrice; invece l’impesa italiana è anche di eccellenza. Sono felice di essere in questo contesto, realizzeremo progetti in favore del territorio”.

Un’impresa il cui 80% del fatturato è fuori Italia ma dalle radici profondamente abruzzesi la Proger di Umberto Sgambati. “Noi abbiamo tante realtà di grande qualità ed eccellenza che non hanno però la capacità di vendere le loro idee al mercato internazionale. Fa male non riuscire a mettere a sistema queste eccellenze. Fare rete è importantissimo, nessuno di noi da solo andrebbe da nessuna parte”, ha detto Sgambati. “Con la Fondazione andremo a scovare le eccellenze di cui il nostro territorio è capace, aiuteremo talenti e studenti con borse di studio e azioni di tutoraggio della nuova imprenditoria. Investire sul territorio vuol dire investire anche per le nostre aziende: questa non è una fondazione che nasce per essere autoreferenziale o per fare un’azione meramente culturale, ma per tirare fuori dal territorio delle capacità, metterle a sistema e ‘servirsene’ in modo corretto”.

Per il padrone di casa, Enrico Marramiero, “sostenibilità, umanesimo e responsabilità generano valore a lungo termine e questo genera attrattività. Ad esempio: come posso mettere un’azienda alimentare in un territorio inquinato? Facendo bene al territorio faccio bena anche alla mia azienda. La sostenibilità va intesa come un valore e non come un costo, dunque mettere al centro la persona, il lavoratore, è una piccola rivoluzione culturale. Questa è la sfida”. Marramiero ha poi sottolineato l’importanza di riempire di contenuti concreti le infrastrutture, citando come esempio la sperimentazione del 5G avviato all’Aquila.

A Giuseppe Ranalli di Tecnomatic sta a cuore che si capisca che “per essere un’azienda nel mercato di domani non bisogna più soltanto concentrarsi sulla qualità del prodotto di oggi, ma avere una visione di qualità del futuro e di domani. Non bisogna essere egoisti, occorre essere ‘generativi’, generare impresa. Coincidenza ha voluto che tutti noi (sette) pensavamo questo nel silenzio di noi stessi, poi per magia o casualità è capitato di parlarne, un progetto che mi emoziona e mi entusiasma”.

Come entusiasma anche Gennaro Zecca di Zecca Energia: “Dove sono le nostre eccellenze? Dove dobbiamo cercarle? Quali sono le idee giuste e le nuove imprese? Mi piace questa squadra che lancia la sfida di realizzare progetti in grado di riportare i talenti in Abruzzo, con progetti e idee concreti. L’Abruzzo ha tanti vantaggi rispetto ad altre regioni. Sicurezza, ambiente salubre, bellezze naturali, qualità della vita: su tutto questo dobbiamo investire. Serve un progetto di sistema, metterci insieme significa proprio questo: creare una squadra, ragionare insieme e cercare insieme delle soluzioni. Abbiamo tantissimi potenziali inesplorate.”

La Fondazione “Hubruzzo”, nel cui logo la “U” è una A rovesciata, sintesi della parola anglosassone “hub” intesa come “centro” (uomo al centro dell’impresa ma anche “centro propulsore” di idee e di sviluppo in un contesto di economia circolare ormai imprescindibile) e di Abruzzo, ha anche presentato il manifesto dei valori con cui viene sinteticamente ripercorsa tutta la mission, (disponibile interamente sul sito www.hubruzzo.net). Manifesto che ripercorre le radici della Fondazione.

 

“Rovesciare i luoghi comuni sulla nostra industria”, si spiega nel documento, “per generare nuova credibilità. Mappare e valorizzare le eccellenze industriali per costruire una brand reputation, riportare investimenti nel territorio e rendere la comunità consapevole del proprio valore. Attrarre talenti dal mondo, per non scomparire dal mondo. Fra dieci anni gran parte delle imprese più competitive del nostro territorio potrebbero non esistere più, a causa di un salto tecnologico o per la mancata capacità di anticipare il cambiamento. Bisogna ricreare un humus imprenditoriale, favorendo un ricambio generazionale che passi anche attraverso una nuova lettura degli scenari. Occorre includere l’altro, ad esempio attraverso il sostegno di bandi internazionali, dottorati industriali, ricerche di settore, scambi di buone pratiche, alimentando una cultura d’impresa glocal”. Fondamentale per “Hubruzzo” è “mettere le persone al centro, per fare la differenza. L’umanesimo industriale ci ha consegnato personaggi come Cristoforo Benigno Crespi, Guido Ucelli, Luisa Spagnoli, Camillo e Adriano Olivetti: donne e uomini che hanno saputo conquistare il successo senza dimenticare le necessità di ogni singola persona. Collaborare per competere: se ognuno di noi fa quello che è meglio per sé, incurante degli interessi altrui, nel lungo periodo perde anche i vantaggi che crede di aver ottenuto nel breve”, chiarisce il manifesto fondativo. La sfida è “trasformare la prima persona singolare in prima persona plurale: l’Io in Noi, il personalismo in comunità integrata”. Dialogare, infine, con la politica, senza sostituirsi ad essa.

Progetti concreti: a questo punta “Hubruzzo”. Il primo che la Fondazione sostiene è la realizzazione di uno studio, commissionato alla Fondazione Symbola, sulle qualità abruzzesi. Si tratta della “banca delle qualità abruzzesi”, uno dei principali filoni di analisi della qualità di Symbola, per raccogliere, analizzare e dare un volto a tutti coloro che lavorano alla trasformazione qualitativa del nostro sistema produttivo.

Si tratta ora di selezionare le attività prioritarie da portare avanti, tenendo presente i vincoli di budget.

Tra le ulteriori attività possibili, prevedendo l’adesione di altri soci, che da 7 dovrebbero diventare – questo è l’auspicio dei fondatori – almeno 11, ci sono: un premio internazionale; un forum delle imprese eccellenti selezionate dalla ricerca; un dottorato di ricerca e borse di studio; il sostegno alla nuova imprenditoria (start up) e altre attività che saranno valutate in corso d’opera.

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