Economia

I professionisti del digitale e i lavori del futuro

I big data sono sempre più importanti per le aziende e questo spiega perché nella classifica delle figure più ricercate dalle aziende italiane si piazzino data scientist, data architect e insight analyst. Una grande opportunità dal punto di vista occupazionale che, secondo i consulenti di Hays, una delle società leader nel recruiting specializzato, nei prossimi mesi si concretizzerà in un incremento della richiesta di professionisti capaci di analizzare e gestire grandi quantità di dati. “Sono sempre di più - spiegano gli esperti di Hays Italia - le aziende in Italia che investono in tecnologie avanzate e personale qualificato per sfruttare al massimo il potenziale dei big data. Le professioni digitali saranno sempre più valorizzate e ricercate dalle imprese e, già nel 2017, la domanda di talenti digitali aumenterà notevolmente, crescendo esponenzialmente entro il 2020”.

Per coloro che desiderano intraprendere la carriera in ambito digital, gli esperti di Hays hanno stilato una classifica delle 10 figure professionali sui cui si concentreranno le attenzioni dei recruiter nel 2017. Data Scientist in America è già considerato il lavoro numero uno e ci sono varie scuole di pensiero su quale sia la vera definizione. Sicuramente è un professionista con un background accademico molto forte (master o dottorato di ricerca) in discipline quali Statistica, Matematica, Fisica o Economia e profonde conoscenze di Data Mining e Machine Learning. Un bravo data scientist è in grado di identificare e risolvere problemi altamente complessi legati al business, utilizzando tool di analisi avanzati tra cui programmi di statistica come Python, R o Spark. Quest’analisi gioca infatti un ruolo centrale nel processo decisionale fornendo alle aziende gli strumenti necessari per affrontare con successo sfide sempre più complesse. Un'altra figura richiesta è il data architect, che è capace di dare vita a soluzioni di successo per affrontare al meglio lo scenario dei big data. C'è poi l'insight analyst che utilizza strumenti di analisi statistica per ricavare, da grandi quantità di dati, informazioni a supporto delle strategie di acquisizione e fidelizzazione dei clienti. Dal punto di vista tecnico, gli insight analyst hanno competenze su uno o più strumenti di analisi statistica come sql, sas e spss. Tuttavia, molte aziende sono sempre più interessate al contributo che i linguaggi di programmazione Phyton e R possono fornire in tema di profondità dell’analisi. Altra figura richiesta è il data engineer, che possiede le competenze per raccogliere, archiviare e lavorare i dati di un’azienda per facilitarne l’analisi.

Lo sviluppatore Business Intelligence, nella sua forma più semplice, costruisce strutture di dati complesse, partendo dal data storage e arrivando a produrre report e dashboard. Un tempo prerogativa delle divisioni finance e commerciale, la business intelligence costituisce oggi un comparto a sé con sviluppatori che hanno come obiettivo principale proprio la realizzazione di dashboard pronte all’uso per facilitare il compito dei manager che, in questo modo, possono ottenere informazioni chiave sulle performance aziendali al fine di rivederle e migliorarle. Nel mondo dei Big Data, per poter procedere con l’analisi, la priorità è sicuramente l’organizzazione del flusso di dati. La business intelligence e la data science non possono prescindere dall’avere a disposizione strutture di dati ben organizzate e pronte all’uso ottenute anche attraverso l’impiego di tool di gestione come SQL Server, Oracle e database SAP. Un professionista esperto nella gestione di dati e processi ETL (Estrazione, Trasformazione e Caricamento) rappresenta un must per molte aziende. Programmi fedeltà, strumenti di web analytics, Internet of things hanno portato a un consistente flusso di dati sui comportamenti dei consumatori online che le aziende utilizzano sempre di più a sostegno delle loro strategie di crescita.

Le divisioni marketing, in particolare, sono chiamate ad elaborare campagne sempre più mirate che tengano conto di questi dati. I campaign analysts sfruttano le loro competenze nell’utilizzo di Excel e di strumenti per l’analisi di dati come SQL per fornire una fotografia dettagliata dei consumatori, permettendo così alle campagne di digital marketing di raggiungere il corretto target audience. Se a ciò si aggiunge poi l’utilizzo di software per la gestione delle campagne come Adobe Campaigns, le aziende possono assicurarsi che le loro strategie marketing colpiscano nel segno andando a soddisfare i bisogni reali del mercato di riferimento. Per tutte le società che mirano a ottenere il massimo rendimento dal potenziale dei big data, nominare un chief data officer è fondamentale.

Il numero di questi professionisti è passato da soli 400 nel 2014 a oltre 1.000 nel 2015 e si stima che per il 2019 il 90% delle grandi aziende avrà un chief data officer. Il ruolo del cdo Lavoro è variegato e complesso e comprende un ventaglio di competenze tra cui data infrastructure, data governance, data security, business intelligence, analisi degli insight e analisi avanzata. Questa figura professionale non solo deve essere tecnicamente competente, ma deve anche essere in grado di capire e guidare gli obiettivi aziendali e i processi di cambiamento a livello manageriale per allinearsi al business plan della compagnia.

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Abruzzo del cibo in partenza per Tuttofood di Milano

L'Abruzzo del cibo e dell'alimentazione con il Centro Regionale per il Commercio Interno delle Cciaa d'Abruzzo sara' presente a Milano, dall'8 all'11 maggio, al Tuttofood, salone dell'alimentazione, del dolciario, delle bevande e del prodotto a marca, manifestazione aperta al pubblico professionale.. Il Centro Regionale per il Commercio Interno delle Camere di Commercio d'Abruzzo ha opzionato un'area espositiva di mq. 180 per la partecipazione di 11 aziende abruzzesi, dalla pasta ai liquori, dal miele all'olio extra vergine di oliva. "Tuttofood e' la piu' grande fiera professionale del cibo - afferma Roberto Di Vincenzo presidente del Centro Regionale per il Commercio Interno delle Camere di Commercio d'Abruzzo - e rappresenta per noi un'occasione irrinunciabile per far conoscere il prodotto agroalimentare abruzzese nel mondo. Quest'anno le minori risorse finanziarie a disposizione non ci hanno fatto desistere dall'impegno di sostenere le imprese nei loro programmi di internazionalizzazione. Grazie alla preziosa collaborazione della Agenzia di Sviluppo della Camera di Commercio di Chieti, partner della rete Een - Enterprise Europe Network - continua Di Vincenzo - durante il Tuttofood sono previsti degli eventi di brokeraggio a Milano per imprese abruzzesi con buyers esteri, per un totale di 62 incontri d'affari.

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Stop alle tasse universitarie per i residenti nel cratere

La Regione Abruzzo ha approvato l'esenzione dal pagamento della tassa regionale per il diritto allo studio universitario per gli studenti residenti non solo nei 14 Comuni del cratere sismico dell'Abruzzo, ma anche negli 82 centri di Marche, Umbria e Lazio. Il provvedimento riguarda la tassa dovuta per l'anno accademico 2016-2017 (che viene versata alle Adsu) e riguarda gli iscritti agli atenei di Chieti-Pescara, L'Aquila e Teramo, nonché quelli che frequentano le istituzioni per l'alta formazione artistica e musicale. Le università abruzzesi, per lo stesso periodo, hanno già disposto l'esonero dal pagamento delle tasse e contributi di loro competenza. "E' un atto concreto - commenta l'assessore all'istruzione Marinella Sclocco - che risponde alle legittime aspettative di tanti ragazzi e delle loro famiglie, già provati dalle drammatiche conseguenze del sisma dei mesi scorsi. La Regione ha voluto, con questa scelta, incoraggiarli a proseguire il loro percorso di studi, che rappresenta un patrimonio di conoscenze che è nostro dovere tutelare per il futuro e la rinascita dei territori colpiti dal terremoto".

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Microsoft a L’Aquila con l’Edu Day lancia Skype in the Classroom

Aiutare oltre 8 milioni di studenti italiani e 750mila docenti ad accedere a contenuti innovativi e a sviluppare competenze digitali e tecnologiche contribuendo così a a formare i professionisti del domani e ad alimentare l'innovazione nel nostro Paese. Questo è l'obiettivo che si prefigge Microsoft con il lancio in Italia di Skype in the Classroom, il progetto di condivisione partecipativa della conoscenza promosso dall'azienda in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca che si inserisce nel più ampio progetto di una Digital Class virtuale, sulla scia del successo del format di Digital Class fisica inaugurata lo scorso febbraio all'interno della Microsoft House, nuova sede milanese della multinazionale. Il progetto è stato presentato oggi in occasione dell'Edu Day 2017, il più grande evento Microsoft dedicato al mondo della Scuola, dell'Università e della Ricerca che quest'anno si è svolto a L'Aquila, presso il Polo di Ingegneria dell'Università, per esplorare le nuove frontiere della didattica abilitate e facilitate dalla tecnologia e dalle soluzioni Microsoft. Una giornata di informazione e formazione dedicata a docenti, secondo quanto riporta un comunicato, dirigenti scolastici, ricercatori, professori universitari e studenti, organizzata in collaborazione con il Comune dell'Aquila, l'Università e il Miur e grazie al sostegno dei Partner Acer, De Agostini Scuola, C2, Media Direct e Softjam, con un ricco palinsesto di attività parallele: grandi annunci, incontri e workshop, hackaton, laboratori di coding e progetti in collaborazione con le scuole locali.

Grazie a questa iniziativa gli studenti italiani, a partire proprio da quelli del centro Italia colpito dal terremoto, potranno sperimentare nuove esperienze didattiche erogate da grandi esperti di ogni campo del sapere, in partnership con Microsoft. Le lezioni verranno tenute da esperti di tutto il mondo utilizzando una piattaforma innovativa e interattiva di insegnamento che utilizza le potenzialità di Skype al servizio del mondo della scuola grazie al programma educativo gratuito Skype in the classroom. Skype in the Classroom, si legge, si concretizza in una piattaforma digitale che, facendo leva sullo strumento della videochiamata, è in grado di mettere in contatto esperti di tutto mondo con studenti e professori italiani. In questo modo sarà possibile sperimentare nuove esperienze didattiche e seguire lezioni tenute da grandi esperti di ogni campo del sapere. Con una semplice connessione internet ed un account Skype, le classi potranno collegarsi in videoconferenza con un esperto per imparare, interagire e condividere contenuti e attività didattiche quali visite guidate virtuali di realtà lontane ma anche vere e proprie lezioni su specifici argomenti e tematiche collegate al mondo della tecnologia, vivendo un'esperienza di edutainment all'avanguardia. Zoomarine, parco zoologico marino alle porte di Roma con un programma educativo dedicato alle scuole, Politecnico di Milano, Luiss Business School ed Explora, il museo dei bambini di Roma sono i primi partner italiani che si aggiungono ad altre realtà internazionali quali ad esempio British Council e Penguin Books. Obiettivo per Microsoft Italia è quello di coinvolgere un numero sempre maggiore di partner locali quali Istituti di ricerca, Università, Musei, Parchi naturali, scientifici e tecnologici, per costruire insieme alle scuole e le università del territorio il panorama didattico del futuro.

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Nasce la Rete Confidi Cna, per credito alle PMI

Nasce Rete Confidi Cna, il piu' grande Confidi dell'Italia centro-meridionale, con lo scopo di facilitare a micro, piccole e medie imprese l'accesso al credito in questa perdurante fase di difficolta'. Ne da' notizia un comunicato della Cna. Due gli obiettivi strategici di Rete Confidi Cna: rafforzare la capacita' delle strutture aderenti a sostenere le micro, piccole e medie imprese associate in materia di credito e potenziare il ruolo del sistema Cna e dei suoi strumenti. Il nuovo organismo riunisce sette Confidi, tutte strutture appartenenti al sistema Cna, attive in cinque regioni: Lazio, Umbria, Campania, Abruzzo e Molise. Con quasi cento punti distributivi sul territorio, questi organismi associano complessivamente circa 43mila piccole imprese alle quali garantiscono 565 milioni di finanziamenti bancari. Nel 2016 hanno garantito oltre 160 milioni di finanziamenti.

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Partito il wine tour 2017 “Taste & Tour Abruzzo”

Partito il wine tour 2017 "Taste & Tour Abruzzo", organizzato dal Centro Estero Abruzzo, che vede coinvolti 45 buyer esteri (provenienti da Germania, Danimarca, Austria, Svizzera, Polonia, Regno Unito, Canada, Cina, Indonesia, Thailandia, Malesia e Singapore) e ben 50 aziende abruzzesi del settore vitivinicolo ed alimentare. Una fitta agenda d'affari, fino a venerdi' 5, alla scoperta dei vini d'Abruzzo, tra visite aziendali, degustazioni, tavoli di lavoro ed incontri b2b. E proprio per venerdi', giornata conclusiva, e' in programma l'atteso "Words of Wine- Parole di Vino", il premio giornalistico internazionale giunto quest'anno alla sua quarta edizione. "Vogliamo promuovere e valorizzare l'immagine della regione Abruzzo a livello internazionale attraverso la comunicazione multimediale del vino". Cosi' Valentino Di Campli, presidente del Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo, commenta l'edizione di quest'anno del Premio giornalistico organizzato in collaborazione con il Centro Estero delle Camere di Commercio d'Abruzzo. "Un appuntamento - ha aggiunto il presidente del Centro Estero, Daniele Becci - che va al di la' del marketing, perche' vuole mostrare al mondo quanto hanno da offrire il nostro Abruzzo ed i nostri produttori, capaci di grandi salti di qualita' permettendo al prodotto vitivinicolo di raggiungere risultati sempre piu' elevati". Il premio sara' preceduto da due tavole rotonde: "Il ruolo del comparto vitivinicolo nell'economia della regione Abruzzo" e "Come comunichiamo il vino che produciamo?". La prima tavola rotonda, moderata dal giornalista Antonio De Frenza, avra' come relatori Dino Pepe, assessore regionale alle Politiche Agricole, Valentino Di Campli, Daniele Becci, presidente Centro Estero Camere di Commercio d'Abruzzo, Paolo Castelletti, segretario generale Unione Italiana Vini, Emilio Chiodo, professore di "Economia e gestione delle imprese vitivinicole" presso l'Universita' di Teramo. La seconda, moderata dalla giornalista Francesca Piccioli, avra' come ospiti Giuseppe Cavaliere, responsabile Ufficio Politiche di Sviluppo della Regione Abruzzo, Valentina Di Camillo, Cda Consorzio Tutela Vini D'Abruzzo, Nicola D'Auria, presidente del Movimento Turismo Vino Abruzzo, Francesco D'Agostino, direttore responsabile "Cucina&Vini" e Fabio Piccoli, esperto di comunicazione "Wine Meridian". Al termine dei lavori, si procedera' con le premiazioni (suddivide nelle seguenti sezioni: carta stampa, tv, radio e web) e sono previsti quest'anno anche due premi speciali. "Words of Wine" avra' inizio alle ore 9.30 (padiglione espositivo porto turistico Marina di Pescara), alla presenza di numerose autorita' e dei giornalisti ed autori del settore.

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Associazioni di categoria chiedono di aprire la vertenza Abruzzo

"L'Abruzzo continua a soffrire fortemente il persistere di una crisi strutturale complessa e perdurante, conseguenza anche di trasformazioni e situazioni di carattere globale e nazionale, che ha determinato e ancora sta determinando effetti devastanti sul tessuto sociale ed economico regionale". A lanciare l'allarme sono le associazioni di categoria abruzzesi che, parlando di problemi "non risolvibili solo con interventi di politica locale", chiedono alla Regione di avviare un confronto con il Governo nazionale volto ad aprire una "vertenza Abruzzo". Un'iniziativa finalizzata ad "affrontare la complessita' della situazione del nostro territorio anche con l'ausilio di risorse aggiuntive specifiche".

Il punto della situazione, a Pescara, in una conferenza stampa nella sede di Confindustria, nel corso della quale e' stato illustrato un documento unitario sottoscritto da Ance, Confapi, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Confindustria. Esprimendo "grande preoccupazione e forte senso di disagio per l'insufficienza di azioni politiche e amministrative finora messe in campo", le associazioni chiedono una "maggiore responsabilizzazione e un deciso cambio di passo per cogliere gli obiettivi contenuti nel 'Patto per lo Sviluppo' del 9 luglio 2016".

Se da un lato serve una "piu' puntuale riflessione" su questioni quali Masterplan e fondi strutturali europei, dall'altro "restano ancora irrisolte e non affrontate una serie di problematiche", tra cui fiscalita', semplificazione amministrativa, infrastrutture materiali e immateriali, servizi di qualita'. Aspetti su cui "la Regione e' assolutamente in ritardo rispetto agli standard delle regioni piu' avanzate". 

Tasso di disoccupazione elevatissimo, raddoppiato rispetto al 2008, drammatico andamento dei numeri sulla cessazione delle attivita' economiche, soprattutto per quanto riguarda piccole e medie imprese, contrazione degli investimenti e rischio reale di deindustrializzazione in alcuni territori. A scattare la fotografia dell'economia abruzzese sono le associazioni di categoria del territorio, nel documento unitario sottoscritto per richiedere l'apertura della 'vertenza Abruzzo'. Situazione drammatica, nonostante una leggera ripresa negli ultimi anni del Pil regionale, permessa essenzialmente dal positivo andamento delle esportazioni da parte di alcuni precisi comparti produttivi. Sul fronte della natimortalita' delle imprese, nel periodo 2010-2016 c'e' stato un saldo negativo tra iscrizioni e cancellazioni di 5.834 unita' nel settore dell'agricoltura, di 2.528 nel settore manifatturiero, di 3.338 nel settore delle costruzioni, di 5.191 nell'artigianato, di 6.041 nel commercio e di 2.200 nel turismo. A compromettere il quadro, secondo le associazioni, hanno contribuito anche ulteriori fattori ed emergenze di carattere locale, quali la questione sanita', con le relative conseguenze sul piano fiscale e di bilancio, il sisma del 2009, il terremoto del centro Italia e il maltempo dei mesi scorsi. "A cio' - dicono i firmatari del documento - si accompagna anche una azione politica ed amministrativa carente rispetto alle difficili situazioni da affrontare". I rappresentanti delle imprese abruzzesi denunciano inoltre "la non giustificabile carenza di personale in settori strategici della macchina amministrativa e la farraginosita' delle procedure burocratiche che spesso finiscono con l'ostacolare anziche' incentivare gli investimenti e l'attivita' stessa delle imprese" e citano uno studio che vede l'Abruzzo quale "fanalino di coda nella spesa dei fondi strutturali europei nella programmazione 2014-2020".

Al Governo regionale viene chiesto di avviare un confronto con quello nazionale "per avere rassicurazioni e decisioni su alcuni temi di assoluta emergenza", tra cui: erogazione fondi nazionali per piani di investimento e contrattazione programmata; investimenti per servizi reali; infrastrutture e grandi assi di comunicazione; sisma, maltempo e dissesto idrogeologico e attivazione strumenti conseguenti; ammortizzatori sociali. La Regione, invece, "dovra' mettere in campo tutti i necessari provvedimenti, piu' volte sollecitati, in quelle materie che possono agevolare la tenuta del tessuto sociale ed economico in tutte le sue componenti e articolazioni settoriali: agricoltura, artigianato, commercio, industria, turismo". Tra le priorita' vi sono le politiche per l'internazionalizzazione, quelle attive del lavoro, la riorganizzazione degli enti strumentali, l'accesso al credito, la riduzione della fiscalita' aggiuntiva, la liberalizzazione dei servizi pubblici locali ed un piano speciale per il turismo. Priorita' che, secondo le associazioni, "restano sempre le stesse e non solo non trovano soluzione, ma, in alcuni casi, registrano preoccupanti arretramenti". Lanciando un appello anche ai sindacati, affinche' condividano "spirito e proposte del documento", i rappresentanti degli imprenditori auspicano una "risposta immediata" dalle istituzioni e sottolineano che "la societa' civile, il mondo produttivo e che lavora, hanno bisogno di risposte immediate e concrete, di un contesto amministrativo, infrastrutturale e di servizi e che possa garantire stabilita' e certezze nel lavoro e nella produzione e che, soprattutto, accompagni gli sforzi che in questo momento le imprese stanno sostenendo". "Abbiamo distinto i due livelli politici, regionale e nazionale - afferma il presidente di Confindustria Abruzzo, Agostino Ballone - consapevoli che tutte le cose che chiediamo non sono di esclusiva competenza e responsabilita' regionale e quindi chiamiamo in campo anche il nazionale. Evidentemente il momento decisionale risiede nella politica e noi la sensibilizziamo sui problemi dell'economia, che riguardano in maniera trasversale tutto il sistema abruzzese".

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Gerosolimo: intesa con Anpal sull’assegno di ricollocazione

E' stato siglato un protocollo d'intesa tra Anpal e Regione Abruzzo, per condividere un modello di governance delle politiche attive del lavoro, nel rispetto delle reciproche competenze. L'accordo, firmato dal presidente Anpal Maurizio Del Conte e dall'assessore Lavoro e Formazione Andrea Gerosolimo, ha come obiettivo quello di ampliare il raggio della sperimentazione dell'Assegno di Ricollocazione (AdR) in Abruzzo, sia coinvolgendo una platea piu' estesa di disoccupati sia incrementando il ventaglio delle politiche attive disponibili. Grazie alla sinergia con Anpal, la Regione Abruzzo intende implementare, in linea con quanto previsto nel Patto per lo sviluppo con le parti sociali del luglio 2016, la misura denominata AdR-Plus, mutuando e integrando metodologie, strumenti e modalita' realizzative dell'Assegno di ricollocazione. "L'intesa di oggi - spiega l'assessore Gerosolimo - eleva l'Abruzzo a laboratorio nazionale per la sperimentazione dell'assegno di ricollocazione. In Abruzzo, insomma, ci saranno piu' disoccupati che avranno modo di fruire di piu' strumenti per rientrare nel mondo del lavoro". "L'intesa - afferma Del Conte - e' un passo importante nella cooperazione tra Stato e Regioni sulle politiche attive del lavoro, che aiuta a massimizzare l'efficacia e l'efficienza degli interventi messi in campo". In questo senso, la Regione ha gia' predisposto un finanziamento aggiuntivo, rispetto alle risorse previste per l' AdR, pari a oltre 7 milioni di euro del Fondo sociale europeo. In questa fase sperimentale il campione dei beneficiari dell'Assegno di Ricollocazione, che in Abruzzo e' pari a quasi 1.500 persone, verra' esteso ai lavoratori in mobilita' e ai disoccupati over 30. Anpal mettera' a disposizione il sistema di profilazione dei beneficiari, i costi standard definiti a livello nazionale e gli strumenti e le funzionalita' del sistema informativo. Inoltre la Regione potra' avvalersi del supporto di Anpal Servizi. 

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Glm Srl acquisisce il capitale residuo della Glm-Fisher Mexico

GLM Srl, societa' abruzzese con sede a Castellalto, leader mondiale nella produzione e commercializzazione di componenti metallici e accessori per il comparto automotive, in particolare di supporti per impianti di scarico, partecipata da Star Capital SGR, ha completato un importante add-on perfezionando l'acquisto del 50% residuo del capitale sociale di GLM-Fischer Mexico, societa' produttiva operante nel medesimo settore della capogruppo, con sede in Messico, portando la partecipazione detenuta al 100%. L'operazione consentira' a GLM di consolidare la sua leadership in mercati in fase di forte sviluppo, quali Messico e Stati Uniti. GLM opera con le maggiori case automobilistiche del mondo e negli ultimi anni ha messo a segno un trend di crescita costante chiudendo il 2016 con un monte ricavi pari a 60 milioni di euro (58,4 milioni nel 2015), un Ebitda pari a 7,5 milioni e con oltre 400 dipendenti.

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Approvata dalla Commissione Europea la vendita delle tre good bank a Ubi

*Commissione Ue approva vendita di tre banche "ponte" a Ubi Banca Nuova Banca Marche, Nuova Banca Etruria e Nuova Carichieti Bruxelles, 2 mag. (askanews) - La Commissione europea ha approvato oggi, in applicazione delle regole Ue sugli aiuti di Stato, la vendita a Ubi Banca delle tre banche "ponte" Nuova Banca Marche, Nuova Banca Etruria e Nuova Carichieti. Le tre banche ponte erano state create nel novembre 2015, quando furono messi in risoluzione i tre istituti di credito da cui sono derivate (Banca delle Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti). L'Esecutivo Ue ha esaminato il piano di Ubi Banca per la piena integrazione nel proprio gruppo delle tre banche ponte, oggi in perdita, con l'obiettivo di farle ritornare sostenibili. Il piano eviterà distorsioni indebite della concorrenza, osserva la Commissione in una nota. "La Commissione ha concluso - si legge nella nota - che il processo di vendita delle tre banche ponte condotto dalle autorità italiane è stato aperto e competitivo e ha selezionato l'offerta migliore". L'acquisto da parte di Ubi Banca dipendeva dalla vendita a soggetti terzi dei crediti deteriorati detenuti dalle tre banche ponte. In questo quadro, il fondo di risoluzione ha iniettato capitale aggiuntivo per 810 milioni di euro nelle tre banche ponte e ha fornito una serie di garanzie per i rischi connessi agli istituti acquisiti. La Commissione ha concluso che le misure prese sono in linea con le regole Ue sugli aiuti di Stato.

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