Economia

Legambiente, da acque in bottiglia giro d’affari di 10 miliardi

Il settore dell'acqua in bottiglia in Italia non conosce crisi: un giro d'affari stimato in 10 miliardi euro all'anno, con un fatturato per le sole aziende imbottigliatrici che i rapporti di settore stimano in 2,8 miliardi di euro, di cui pero' solo lo 0,6% arriva nelle casse dello Stato. Lo scrivono Legambiente e Altraeconomia in un dossier, diffuso in occasione della Giornata mondiale dell'acqua che ricorre il 22 marzo, in cui puntano il dito contro i canoni concessionari "irrisori". Le aziende, dicono le due associazioni nel dossier "Acque in bottiglia. Un'anomalia tutta italiana", pagano canoni che raggiungono al massimo i 2 millesimi di euro al litro, un costo di 250 volte inferiore rispetto al prezzo medio di vendita dell'acqua in bottiglia. Il report denuncia la non sostenibilita' dell'attuale modello di gestione dell'acqua e propone di applicare un canone minimo a livello nazionale di almeno 20 euro al metro cubico, cioe' 2 centesimi di euro al litro imbottigliato. L'aumento permetterebbe alle Regioni di incrementare gli introiti di oltre 200 milioni di euro l'anno, da reinvestire in politiche e interventi in favore dell'acqua di rubinetto e per la tutela di della risorsa idrica. I dati inseriti nel dossier mostrano che ad esempio la Lombardia, con 53 concessioni, potrebbe portare gli introiti da poco meno di 4 milioni a 65,9 milioni di euro; il Piemonte (27 concessioni) da 2,8 a 55,3 milioni; la Campania (10 concessioni) da 1,8 a 37 milioni; l'Umbria (16 concessioni) da 1,1 a 22,6 milioni; l'Abruzzo (3 concessioni) da 167mila euro a 11,1 milioni; il Lazio (34 concessioni) da 913mila euro a 8 milioni.

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Delegazione del ministero dell’agricoltura albanese in visita in Abruzzo

Una delegazione albanese, composta di funzionari e dirigenti del Ministero dell'Agricoltura (e di Comuni della regione di Tirana), in visita istituzionale in Abruzzo, ha incontrato l'assessore alle politiche agricole della Regione Abruzzo Dino Pepe per approfondire e studiare la gestione dei sistemi di irrigazione e i servizi erogati al mondo agricolo. La delegazione, in particolare, si è soffermata sul funzionamento dei Consorzi di Bonifica. L'incontro si è svolto questa mattina a Pescara nella sede del Dipartimento regionale delle politiche agricole. "Abbiamo affrontato il tema della risorsa idrica in agricoltura dove è maturato un confronto interessante che ha fatto emergere come il problema sia molto sentito - ha esordito l'assessore Dino Pepe -. Voglio ricordare che ci aspetta una sfida forte anche in Abruzzo per la gestione di questo settore: l'inserimento dei contatori, la diminuzione degli sprechi e soprattutto l'utilizzo di dispositivi innovativi e tecnologici mirati a migliorare il servizio di irrigazione rappresenta oggi la sfida da vincere". La delegazione albanese proseguirà la sua visita in Abruzzo anche domani, per visitare la diga di Campotosto, gli impianti irrigui del Consorzio di Bonifica Nord, a Villa Vomano, e infine è previsto l'incontro con alcuni imprenditori agricoli del Teramano. 

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Naiadi, Progetto sport chiede una proroga triennale

Una proroga di tre anni della convenzione di gestione delle piscine 'Le Naiadi' di Pescara con un ulteriore investimento di 500 mila euro per ammodernare le strutture: a chiederla e' il presidente della Progetto Sport Impianti Srl, Vincenzo Serraiocco, che gestisce l'impianto dal febbraio 2017, in una conferenza stampa convocata dopo alcuni problemi di fruibilita' avvenuti negli ultimi mesi che hanno visto le proteste di molti utenti. Serraiocco ha voluto fare chiarezza su quanto accaduto all'interno della struttura - di proprieta' della Regione - puntualizzando soprattutto i rapporti con l'ente, in vista della scadenza della convenzione fissata per febbraio 2019. "Ho voluto incontrare la stampa - ha spiegato Serraiocco - per puntualizzare dei punti che ritengo prioritari dopo alcune notizie riportate negli ultimi tempi sull'acqua fredda in piscina. Cosa non vera perche' il regolamento Fin prevede una temperatura minima di 24 gradi e le nostre piscine hanno sempre avuto temperature fra i 26 e 28 gradi, dunque superiori ai regolamenti. E' vero invece che c'e' stato qualche problema per le docce che stiamo risolvendo. La verita' e' che abbiamo un impianto vecchio, con due caldaie ultradecennali che richiederebbero la sostituzione. Una e' oggi guasta e l'altra caldaia regge ancora, ma abbiamo chiesto alla Regione la sostituzione, ma alle nostre richieste l'ente ci ha risposto con delle pec evasive". "L'unica volta che ho visto la Regione - ha sottolineato - e' stato in occasione di una visita fatta da una societa' di ingegneria che vorrebbe investire in questa piscina, attraverso un project financing che e' stato presentato alla Regione da un gruppo rappresentato da Amedeo Pomilio. Ma per il resto la collaborazione con l'ente lascia a desiderare visto che ho chiesto alla Regione, prima di fare un nuovo bando, una proroga tecnica di gestione di altri tre anni, con la volonta' di fare ulteriori investimenti per mezzo milione di euro e poi alla scadenza dei tre anni partecipare anche noi ad un nuovo bando, senza pero' ricevere risposta".

"Abbiamo difficolta' di interlocuzione con la Regione - ha sottolineato il consigliere di amministrazione della Progetto Sport Impianti, Livio Di Bartolomeo - con un rimpallo di responsabilita' da un dipartimento all'altro, e con l'allungamento delle pratiche. Vorrei poi precisare che, in base all'articolo 13 della Convenzione, chiediamo il riconoscimento di somme che la nostra societa' ha anticipato (per due milioni di euro) e per questo abbiamo proposto la proroga tecnica di tre anni con l'impegno di un ulteriore investimento di 500 mila euro". Il giudice, dopo un ricorso della Progetto Sport Impianti alla Regione, ha gia' riconosciuto il pagamento di 870 mila euro all'ente di gestione per le spese di migliorie sostenute nell'impianto. Vincenzo Serraiocco ha poi precisato, in merito alla questione della piscina comunale di Francavilla al Mare, che l'interessamento per la struttura non e' della Progetto Sport, ma dello stesso Serraiocco e del socio Daniele D'Orazio, come semplici imprenditori: nei giorni scorsi i due avevano presentato un'offerta per l'acquisto. 

La replica di Enzo Del Vecchio

"Avendo il sottoscritto, su incarico del presidente D'Alfonso, incontrato e promosso piu' riunioni con la societa' Progetto Sport da quando la stessa ha assunto la gestione del complesso Le Naiadi, mi meraviglia non poco il tenore della conferenza stampa tenuta oggi, nel corso della quale si e' rimproverata alla Regione Abruzzo una mancata disponibilita' a colloquiare con la societa' stessa". Lo scrive in una nota Enzo Del Vecchio, segretario particolare del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso. "Il futuro del complesso Le Naiadi, per la storia che racconta e per quella che deve ancora raccontare, ha trovato e trova il piu' ampio interesse e la piu' elevata sensibilita' dell'amministrazione regionale. Rappresento per conto del presidente della Regione Abruzzo la piu' completa disponibilita' a incontrare la societa' per valutare l'ipotesi oggi prospettata alla stampa in un confronto sereno e partecipato con le strutture regionali competenti a valutare ogni singola proposta, compresa quella di un soggetto terzo che ha avanzato un progetto innovativo in una prospettiva che va ben oltre il triennio ipotizzato dalla Progetto Sport". "Sul delicato argomento non siamo stati mai dormienti, ma sempre disponibili, ritenendo il valore del compendio estremamente importante per la comunita' che lo frequenta, e per questo ci rendiamo ancora disponibili all'ennesima riunione con la consapevolezza - conclude Del Vecchio - di voler restituire decoro e prestigio a Le Naiadi ed evitare soluzioni pasticciate e di breve respiro che nulla possono aggiungere in termini positivi alla situazione attuale".

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Cerved Credit Management cerca loan manager

Cerved Credit Management, società del gruppo Cerved specializzata nella valutazione e nella gestione di crediti e beni problematici, cerca 300 talenti. Si tratta in prevalenza di loan manager, più una trentina tra analisti e specialisti Real Estate, per arricchire l'organico che da un migliaio di unità deve raggiungere le 1.400 entro la fine del 2018, così da affrontare al meglio un business in continuo sviluppo destinato in breve tempo a espandersi anche alla gestione degli immobili. Da qui l'esigenza di investire, in risorse e innovazione. La figura maggiormente ricercata è appunto quella del loan manager, esperto nel recupero di crediti bancari, il cui mercato in Italia è in fortissima crescita. I requisiti richiesti ai candidati sono la laurea in Economia o in Giurisprudenza, meglio se accompagnata da alcuni anni di esperienza in studi legali o in istituti bancari e finanziari, nelle aree commerciale o del credito, perché occorrono competenze in ambiti specifici come i procedimenti del diritto, la comprensione dei bilanci, la conoscenza dei piani di rientro del debito, la valutazione delle garanzie immobiliari. Le caratteristiche umane ricercate sono generosità nei rapporti con i colleghi, etica della performance, coraggio nell'affrontare le sfide. Questo è ciò che ha portato Cerved Credit Management a diventare il 'campione italiano' del settore, passando da 13 miliardi di crediti in gestione a fine 2016 a circa 30 miliardi nel 2017 e con una previsione di 50 miliardi a fine 2018

Le posizioni aperte saranno coperte da assunzioni a tempo indeterminato, ma anche da contratti di collaborazione continuativa per figure di consulenti. L'età preferita, ma non vincolante, è tra i 30 e i 45 anni. Le sedi degli uffici sono distribuite in tutta Italia, le principali sono: Milano, Roma, Sondrio, Bolzano, Padova, Bologna, Pisa, Siena, Pescara, Bari, Lecce, Napoli, Palermo e Catania.

Cerved Credit Management fa parte di Cerved, primario operatore italiano nell'analisi del rischio del credito e una delle principali agenzie di rating in Europa, con circa 2.000 dipendenti e 30.000 clienti tra imprese e istituti finanziari che si avvalgono dei suoi servizi per valutare la solvibilità e il merito creditizio dei propri interlocutori, monitorare e gestire il rischio di credito e definire con accuratezza le strategie di marketing. Cerved Information Solutions Spa - la holding di partecipazione a cui fa capo Cerved - è quotata sull'Mta, il mercato principale di Borsa Italiana, configurandosi come una delle poche società completamente indipendenti del mercato

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Coldiretti, per l’Abruzzo nuove opportunità dal testo unico forestale

 'Fino a 35 mila nuovi posti di lavoro potrebbero nascere da una migliore gestione dei boschi che oggi coprono una superficie record di 10,9 milioni di ettari praticamente raddoppiata rispetto all'Unità d'Italia quando era pari ad appena 5,6 milioni di ettari'. È quanto emerge da un'analisi Coldiretti-Federforeste nel commentare positivamente l'approvazione del Testo Unico Forestale da parte del Consiglio dei Ministri che potrebbe avere ricadute importanti anche per l'Abruzzo in cui la superficie boschiva ricopre il 41% della superficie regionale - pari a 400mila ettari - con un potenziale indotto che potrebbe avere importanti e positive prospettive sull'economia di tutta la regione. 

 "Il nostro Paese non è mai stato così ricco di boschi, ma a differenza del passato si tratta di aree senza alcun controllo e del tutto impenetrabili ai necessari interventi di manutenzione e difesa mettendo a rischio la vita delle popolazioni locali, per degrado, valanghe o incendi" dice Coldiretti Abruzzo "è un fatto, purtroppo, che in Italia nel 2017 sono andati a fuoco ben 141mila ettari di boschi (con un drammatico balzo del 316% rispetto alla media dei nove anni precedenti, secondo una analisi Coldiretti su dati dell'European Forest Fire Information System della Commissione Ue) e che l'Abruzzo purtroppo non ha fatto eccezione". 

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L’Aquila, apre la filiale della Banca del Gran Sasso

"Oggi scriviamo una nuova pagina di storia della citta' dell'Aquila, il capoluogo torna ad avere una sua banca locale nata grazie al contributo dei tanti soci aquilani, da oggi c'e' una forza in citta' a sostegno dell'economia e della ricostruzione". Cosi' presidente della Banca del Gran Sasso d'Italia, Giulio Cesare Sottanelli, inaugurando all'Aquila la filiale della banca di credito cooperativo del Gran Sasso d'Italia. La sede, circa 130 metri quadri, si trova all'incrocio tra via XX Settembre e viale Persichetti su una delle arterie principali nel perimetro del centro storico: sara' aperta al pubblico a partire dal 19 marzo prossimo. L'apertura della filiale e' stata possibile grazie all'accordo varato con il Comitato promotore della Costituenda Banca dell'Aquila, un progetto di sviluppo territoriale che non e' sfociato, come era nelle intenzioni, nella costituzione di un istituto di credito, realizzandosi con il conferimento del capitale raccolto dal Comitato promotore, circa 1 milione di euro di oltre 500 soci sottoscrittori, in quello del cooperativo ridenominato appunto "Banca del Gran Sasso d'Italia". La Banca del Gran Sasso oggi puo' contare su 2.381 soci, tre filiali, Pineto (Teramo), Montorio al Vomano e L'Aquila, con fondi propri pari a 5 milioni 565 mila euro, impieghi per 21 milioni 250 mila euro e una raccolta diretta e indiretta di oltre 53 milioni di euro. "Vogliamo mettere a disposizione della citta' questa istituzione: siamo piccoli e vicini al territorio, ma abbiamo le spalle coperte dalla solidita' della holding Cassa Centrale Banca di Trento, uno dei primi 7 gruppi bancari in Italia, alla quale abbiamo aderito e che ci protegge e garantisce stabilita'". All'evento, tra gli altri, e' intervenuto il presidente della holding, Giorgio Fracalossi.

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Cisl sollecita la Regione nel rinnovare le concessioni per l’acqua

Franco Pescara segretario generale Fai Cisl AbruzzoMolise sottolinea come in due territori, quello pescarese e quello aquilano ben oltre 300 lavoratori e relative famiglie, tra diretti e indiretti sarebbero a rischio per il ritardo con cui la Regione Abruzzo starebbe affrontando la questione del rinnovo delle concessioni e del rilascio delle nuove.

"L'Abruzzo ha un'importante risorsa naturale che e' l'acqua e un polo importante di aziende che l'utilizzano per produrre acqua minerale e bibite. Ad oggi, purtroppo, questa risorsa che ha una notevole ricaduta economica e occupazionale sul territorio, non da' alcuna certezza per colpa di una burocrazia parolaia, attaccata solo alle poltrone", ha detto Pescara. 

"Nessuno ha certezze su queste situazioni che ormai si trascinano da almeno due anni - prosegue Pescara - e dalla Regione, invece di snellire le pratiche per la definizione delle stesse, colpevolmente le tengono ad arrugginire nei cassetti. A chi ha il compito di dare opportunita' al nostro territorio - conclude il responsabile per l'Abruzzo e per il Molise della Fai Cisl - chiediamo piu' fatti e meno proclami: fate partire chi ha forti intenzioni di investire in Abruzzo, ne va del bene di tutti". 

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Lolli: moratoria per i grandi centri commerciali 

Uno strumento che semplifica la vita delle attivita' commerciali abrogando 21 leggi regionali, un titolo e 42 articoli. Questo il Testo Unico sul commercio, recentemente approvato dalla Giunta regionale, le cui novita' sono state illustrate in una conferenza stampa alla sede della Regione a Pescara, dal vicepresidente della Giunta regionale e assessore allo Sviluppo economico, Giovanni Lolli, insieme al presidente della Commissione consiliare Attivita' produttive, Lorenzo Berardinetti, e il presidente del Comitato per la legislazione, Lucrezio Paolini. All'incontro con la stampa hanno preso parte anche i rappresentanti regionali delle principali associazioni di categoria. "La normativa rappresenta una evoluzione rispetto alle legge regionale 45/2013 che gia' aveva compiuto un primo riordino legislativo in materia di commercio", ha spiegato Lolli che ha tenuto a evidenziare come l'Abruzzo sia "la prima regione in Italia a recepire la normativa sulla semplificazione amministrativa per cui per una qualsiasi pratica burocratica legata al commercio il cittadino potra' rivolgersi semplicemente al Suap comunale". Punto qualificante "la moratoria sui nuovi centri commerciali fino al 31 dicembre del 2021".

Nel Testo Unico sul commercio entrano anche le edicole. Il recepimento di una normativa nazionale permette di allargare le tipologie dei prodotti in vendita. Questo nella direzione per cui "al di la' della crisi nelle vendite dei giornali, l'edicola - ha sottolineato Lolli - rappresenta da sempre un presidio di relazioni con il pubblico e quindi anche con il turista ed e' sostanzialmente un presidio insostituibile di rappresentazione del territorio". Altro passaggio importante e' la definizione di 'negozio storico' da tutelare in quanto depositario della storia di un centro cittadino. 

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Automotive, aziende abruzzesi incontrano 11 operatori esteri 

Aziende abruzzesi in cerca di partner stranieri. Nell'ambito del Piano export Sud 2 promosso da Ice (Agenzia per il commercio estero) e da Regione Abruzzo, undici operatori economici stranieri operanti nel settore della Meccanica e Automotive hanno incontrato aziende abruzzesi per avviare forme di collaborazione in chiave commerciale e di export. Gli operatori economici che lavorano sui mercati esteri di Svezia, Finlandia, Polonia, Austria, Repubblica Ceca, Germania, Russia e Ungheria sono interessati al prodotto dell'industria regionale in settore, quell'Automotive nel quale l'Abruzzo ricopre un ruolo centrale in Europa. Le potenzialita' per allargare i mercati ci sono tutte, soprattutto perche' la piccola e media impresa ha avuto modo di lavorare con i grandi colossi dell'Automotive della Val di Sangro proponendo al mercato un prodotto di qualita'. La ricerca di nuovi mercati, in modo da incrementare il valore dell'export, vuole rispondere all'esigenza della Pmi abruzzesi di non legarsi a doppio filo alle sorti della grande industria metalmeccanica della Val di Sangro, ma di cercare nuovi approdi di commercio in modo da attingere a nuova domanda. L'azione di internazionalizzazione messa su da Ice con Piano Export Sud 2 vuole accompagnare le regioni in transizione alla ricerca di mercati nuovi, ma soprattutto vuole venire incontro alle Pmi che hanno tutti i numeri per trasformarsi da esportatrici occasionali ad abituali.

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Incontro sulla vertenza Travaglini Logistic in Regione

Vertice in Regione per discutere della vertenza dei lavoratori della Travaglini Logistic di Atessa che si occupava di logistica e trasportistica per conto della Honeywell e ha annunciato 33 esuberi. "La chiusura della Honeywell - ha detto Davide Labbrozzi, segretario provinciale Fiom Cgil Chieti - sta mietendo vittime, tutte quelle imprese che lavoravano a stretto contatto con la stessa Honeywell si troveranno a chiudere o ridimensionare fortemente i livelli occupazionali". Pur avendo una diversificazione del prodotto, per Travaglini Honeywell ricopriva oltre il 50% del lavoro affidato. "Noi siamo chiamati a gestire la partita dei licenziamenti. Il nostro obiettivo - ha aggiunto Labbrozzi - e' mettere, insieme alla Regione, la Travaglini nelle condizioni di cercare una nuova commessa, stabilendo un percorso di diritto di prelazione per tutte le persone oggi impegnate e tenerle dentro attraverso lo strumento della Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego), che e' un ammortizzatore sociale, in attesa che arrivi altro lavoro". "Vogliamo capire se e quali soluzioni ci siano - ha aggiunto il rappresentante della segreteria Uilm Pescara -Chieti, Achille Di Sciullo - e chiederemo all'azienda un diritto di prelazione casomai dovessero tornare un domani muove commesse. Ma oggi il dramma Honeywell continua, ed e' un dramma che viene da lontano perche' dell'indotto Honeywell sono stati persi altri 500 posti dal 2006. Ci auguriamo oggi di trovare con la Regione e l'azienda nuove opportunità". 

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