Incredibile ma vero

Tenta suicidio in mare, i carabinieri lo raggiungono col pattino e lo salvano

Ha tentato il suicidio in mare, su una barca, lasciandosi andare alla deriva, ma è stato salvato dai Carabinieri, che lo hanno raggiunto utilizzando un pattino. Protagonista dell'episodio, avvenuto nella tarda serata di ieri a Montesilvano, è un 39enne del posto.

L'uomo - con problemi di depressione - ha preso una barca dalla spiaggia, all'interno di uno stabilimento di via Aldo Moro, lungo la riviera della cittadina adriatica. Il suo intento era quello di lasciarsi andare alla deriva, per farla finita. Ricevuto l'allarme, sul posto è subito intervenuto un equipaggio del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia Carabinieri di Montesilvano. I due militari, vedendo l'imbarcazione dell'uomo che si allontanava sempre di più, hanno deciso di utilizzare un pattino che era sulla battigia e di raggiungere a remi il 39enne, che nel frattempo si era allontanato di oltre cento metri dalla riva. Raggiunta ed agganciata la barca, i carabinieri l'hanno riportata fino alla spiaggia.

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Facebook punta al mercato dei siti di incontri romantici

Facebook potrebbe entrare nel mercato dei siti di incontri. Lo ha annunciato il patron Mark Zuckerberg, aprendo la conferenza annuale degli sviluppatori di software a San Jose, California. La nuova funzione di 'dating', ha spiegato, "è destinata a costruire relazioni autentiche e durevoli, non solo di una serata", ha assicurato, ricordando che circa 200 milioni dei 2 miliardi di utenti sono celibi o nubili. Zuckerberg non ha precisato se il nuovo servizio sarà a pagamento ma ha sottolineato che gli utilizzatori potranno creare un "profilo di incontro" distinto dal profilo della loro pagina Facebook e che i partner potenziali saranno suggeriti sulla base dei dati di questo nuovo profilo. Gli utenti potranno creare un profilo di appuntamenti separato dal loro profilo Facebook e le potenziali corrispondenze saranno raccomandate in base alle preferenze, alle cose in comune e agli amici comuni.

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Un utente social su tre non distingue spot da contenuti

Un utente italiano su tre non distingue sui social media la pubblicità dai contenuti. E il 75% di quelli che visita YouTube considera gli spot fastidiosi. Sono dei dati contenuti nella ricerca di Blogmeter 'Italiani e social media' condotta su un campione di 1500 persone tra i 15 e i 64 anni. La società di analisi identifica due tipologie di social, quelli di cittadinanza che usiamo più volte a settimana e quelli funzionali che vengono usati per esigenze specifiche.

Nella prima categoria Facebook è il più usato con l'84%, seguito da YouTube e Instagram. WhatsApp non viene considerato una chat ma un social a tutti gli effetti ed è usato dal 94%. I principali social funzionali risultano Tripadvisor e Messenger.

Dalla ricerca emerge che il 42% degli intervistati si limita a leggere i contenuti altrui, il 13% scrive propri post senza attenzione a quelli di altre persone. Per quanto riguarda la fascia di età tra i 15 e i 24 anni il 95% usa WhatsApp tutti i giorni.

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Condannato a tre anni per la rapina da 30 euro

A novembre era stato arrestato dopo aver minacciato e rapinato, armato di coltello, un ragazzo che si era fermato ad effettuare un prelievo ad un bancomat a Castellalto. Una 'magra' rapina, con un bottino di appena 30 euro, che al termine del rito abbreviato davanti al gup Roberto Veneziano, ha condannato un 41enne a tre anni per rapina e porto abusivo di armi. Secondo quanto ricostruito dalle indagini lo scorso novembre l'uomo, con il volto coperto da uno scaldacollo, avrebbe avvicinato un ragazzo che stava effettuando un prelievo ad uno sportello bancomat e minacciandolo con un coltello si sarebbe fatto consegnare i 30 euro che il giovane aveva nel portafogli. A chiamare i carabinieri fu la stessa vittima della rapina, con il 41nne rintracciato poco dopo a Giulianova a bordo della sua auto. Nel corso della perquisizione del veicolo i militari avevano trovato sia i 30 euro che il coltello, nascosto sotto il tappetino del conducente.
   

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Più facile vincere la lotteria che veder cadere la stazione spaziale in Italia

È quasi 100 volte più probabile vincere alla Lotteria Italia che veder cadere sulle nostre teste la stazione spaziale cinese Tiangong-1. A calcolare le probabilità è il Centro di eccellenza in Telerilevamento e Modellistica previsionale di eventi severi (Cetemps) dell'Aquila, che  apre con l' immagine della mappa dell'Agenzia spaziale europea dove, con il colore verde, viene evidenziata la fascia del Pianeta dove si presume possa cadere la stazione spaziale cinese, che si trova in rientro incontrollato. Il Cetemps invita a non fare allarmismi. E risponde alla domanda sul rischio che cada proprio in Italia. "La superficie dell'Italia è di 300.000 km2. La superficie del Pianeta considerata a rischio è di 160.000.000 km2. Quindi l'Italia rappresenta lo 0.18% della superficie in questa fascia. Se la percentuale in questa banda è tale, significa - afferma il Cetemps - che c'è una possibilità su 300.000 che la stazione spaziale cinese cada sul nostro territorio. Considerando una densità di circa 200 persone per km2, questa probabilità scende a circa una possibilità su 1.000.000.000. Per capirci, la probabilità che vinciate la prossima Lotteria Nazionale - dice il Cetemps - è 1 su 10.000.000. Quasi 100 volte più probabile, e lo sapete - concludono gli esperti del Cetemps in un dialogo virtuale con l'utente - quanto sia probabile che ciò capiti a voi".

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Professore si accende un sigaro all’università, multato

Al termine della lezione, appena uscito dall'aula, si accende un sigaro nei locali dell'universita', davanti agli occhi increduli di decine di studenti e professori, ma viene scoperto e multato dai Carabinieri del Nas. Il fatto e' avvenuto ieri in uno dei plessi dell'universita' 'd'Annunzio' di Chieti. Protagonista dell'episodio un docente di una delle facolta' dell'ateneo. Richiamati dal forte odore del sigaro, i militari per la tutela della salute sono intervenuti ed hanno contravvenzionato il prof: dovra' pagare 55 euro di multa. La prevenzione nell'ambito della lotta al tabagismo e al fumo passivo rientra tra i compiti dei Carabinieri del Nas, che sono stati incaricati dal ministero della Salute per svolgere attivita' di controllo in ospedali, scuole, universita' e luoghi pubblici

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Bocciato dai prof, i giudici lo ammettono e lui si diploma

Era stato bocciato dai professori, che gli avevano negato l'ammissione agli esami di Stato, si rivolge al Tar che lo ammette alla maturita', ottenendo poi il diploma: protagonista della vicenda, raccontata dall'edizione abruzzese de 'Il Messaggero', e' uno studente del Liceo Scientifico 'Masci' di Chieti; per i giudici del tribunale amministrativo il buon esito dell'esame finale conferma "l'erroneita' del giudizio di non ammissione". La vicenda risale al giugno 2017 quando i docenti di una quinta classe decidono di non ammettere lo studente all'esame di Stato perche' ritengono che "non disponga di una preparazione che gli permetta di affrontare le prove". Il ragazzo ha due insufficienze gravi (4 in Latino e in Fisica) e due lievi (5 in Matematica e Italiano): dopo la decisione del consiglio di classe si rivolge ad un legale, Michele Di Toro, che presenta ricorso al Tar impugnando il provvedimento della scuola. Nel ricorso si contesta la carenza della motivazione di non ammissione, oltre all'omissione della valutazione degli "esiti delle attivita' di recupero, poste in essere dopo il primo quadrimestre, che lo studente aveva svolto con profitto". Il Tar decide di ammettere il giovane all'esame di maturita' con riserva, decidendo poi nel merito che il diploma conseguito dallo studente e' valido a tutti gli effetti. 

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Ritrovato il messaggio in bottiglia più vecchio al mondo, ha 132 anni 

Facendo una passeggiata su una remota spiaggia dell'Australia occidentale, una famiglia di Perth ha scoperto quello che si ritiene sia il piu' antico messaggio in una bottiglia: un messaggio rimasto tra le onde dell'oceano per ben 132 anni. Si tratta di un foglio datato 12 giugno 1886 e affidato al mare da una nave tedesca, la Paula. "Incredibilmente, una ricerca d'archivio in Germania ha trovato il Giornale di bordo originale della nave Paula, nel quale c'e' una nota del 12 giugno 1886 scritta dal capitano che registra il fatto che una bottiglia era stata gettata in mare, alla deriva. La data e le coordinate corrispondono esattamente a quelle sul messaggio della bottiglia", ha affermato il dottor Ross Anderson, del Western Australian Museum. Finora, il record di anzianita' di un messaggio in una bottiglia era di 108 anni, tra l'invio e il ritrovamento. All'inizio, la famiglia Illman non aveva capito cosa gli fosse capitato tra le mani. Erano solo incuriositi dalla bottigliadalla forma strana. Poi hanno visto il messaggio, che era anche bagnato. Per asciugarlo lo hanno messo nel forno, per cinque minuti.

Cosi' si e' poi potuto ricostruire che il messaggio faceva parte di un esperimento sulle rotte oceaniche e marittime dell'Osservatorio Navale Tedesco. La famiglia Illman ha ora prestato il messaggio al Western Australian Museum, dove restera' esposto al pubblico per i prossimi due anni assieme alla sua bottiglia. 

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Condannato per il furto in chiesa di una corona in chiesa rivenduta al ‘compro oro’

Dopo aver rubato la corona della Madonna della Valle dalla chiesa di San Vincenzo ad Atessa la smonto' e la rivendette a un Compro Oro. Con l'accusa di furto, aggravato dall'esposizione alla pubblica fede, il giudice di Lanciano Andrea Belli ha condannato, con rito abbreviato, un 29enne del posto a un anno e 4 mesi di reclusione e a 300 euro di multa. Pena non sospesa. Il pm Delfina Conventi aveva chiesto due anni di reclusione. Il furto sacrilego della corona, in argento placcato oro, indossata dalla statua della Madonna della Valle, venerata in tutta la Val di Sangro, avvenne il 22 ottobre 2015 nella chiesa di San Vincenzo nella frazione Montemarcone di Atessa. Prima di venderla, l'imputato l'aveva tagliata a pezzi per nasconderne la provenienza. 

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Dirottano l’aereo per il maltempo, arrestato dopo 6 anni di latitanza

Ricercato dai sei anni, e' stato arrestato grazie a Burian: l'aereo su cui viaggiava, infatti, e' stato dirottato su un altro aeroporto a causa della neve e, una volta a terra, la Polizia di frontiera ha appurato che nei suoi confronti pendeva un ordine di custodia cautelare per furto aggravato emesso nel 2012 dalla Corte d'Appello di Roma. I fatti sono avvenuti stamani a Pescara. Protagonista dell'episodio e' un romeno di 33 anni. L'uomo viaggiava a bordo di un volo partito dalla Romania e diretto a Ciampino, che pero' e' stato dirottato sull'aeroporto di Pescara a causa del maltempo. Una volta atterrato, nel corso dei controlli, gli uomini della Polizia di frontiera, coordinati dal dirigente Dino Petitti, hanno accertato che il 33enne era di fatto ricercato da tempo. Il giovane era insieme alla cugina con cui doveva raggiungere la Capitale. Al termine delle formalita' di rito e' finito in carcere. Agli agenti che hanno eseguito l'ordine di custodia cautelare ha detto che dopo tanti anni non credeva che sarebbe stato arrestato.

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