Incredibile ma vero

Ritrovata la bottiglia di Vodka più costosa al mondo rubata a Copenaghen

È stata ritrovata vuota in un cantiere di Copenaghen la bottiglia di vodka definita "la più cara del mondo", che era stata rubata in un bar della città danese questa settimana. "Non so cosa sia successo alla vodka, ma la bottiglia era vuota", ha dichiarato il portavoce della polizia di Copenaghen, Riad Tooba. Si stima che la bottiglia, decorata con oro giallo e bianco e con una replica dell'aquila imperiale russa tempestata di diamanti, valga 1,3 milioni di dollari. Era stata rubata nella notte fra lunedì e martedì dal bar Cafe 33. La polizia ha fatto sapere su Twitter che è stata ritrovata intatta e che al momento sono in corso controlli.

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La polizia danese sta indagando sul furto di quella che è considerata la "bottiglia più costosa del mondo" di vodka sottratta ad un bar di Copenhagen, il cui proprietario pensa che sia "un lavoro interno". La bottiglia, realizzata in oro bianco e giallo e contenente una replica di diamanti dell'Aquila imperiale russa incastonata sul tappo, è stimata a un milione di euro. Una registrazione delle telecamere a circuito chiuso inviata alla France Presse, mostra un uomo col voto coperto che afferra la bottiglia di vodka "Russo-Baltique" prima di fuggire dal Cafe 33, un bar di Copenagahen, nelle prime ore di martedì scorso. "Qualcuno deve aver ricevuto la chiave da chi in precedenza ha lavorato qui", ha dichiarato ad Afp Brian Ingberg, proprietario del bar. La bottiglia, presente nel thriller "House of Cards", non è assicurata ed è stata prestata da un uomo d'affari russo, ha aggiunto. La stessa bottiglia è stata servita al presidente americano, interpretato dall'attore Kevin Spacey, nella terza stagione dello show di Netflix. 

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Trasportatore ‘furbetto’ scoperto dalla Polizia

E' stato identificato e denunciato un 'furbetto delle pere e delle banane'. Tutto nasce dalla denuncia del titolare di una Cooperativa agricola di Troia, che si era insospettito per la condotta di un autotrasportatore dipendente al quale 'mancavano' negli ultimi giorni un consistente quantitativo di frutta (pere, banane e mele), sottratte da carichi destinati a negozi del nord Italia, della cui mancanza lo stesso non riusciva a dare alcuna contezza. L'autotrasportatore in piu' di un viaggio nel periodo natalizio avrebbe "deviato" sul percorso sud/nord in direzione cittadine del Veneto e della Lombardia, per raggiungere Teramo. I poliziotti dell'ufficio investigativo sono riusciti a ricostruire in poco tempo il percorso realmente effettuato dal camion condotto dall'autotrasportatore negli scorsi giorni, avendo conferma della presenza a Teramo proprio poche ore prima della segnalazione ricevuta dal titolare della Cooperativa. E' stato cosi' che i poliziotti hanno potuto individuare l'esercente a cui P.D., quarantenne di Tortorteto, aveva scaricato, per un prezzo assai minore rispetto a quello previsto, la frutta "sottratta". Alla richiesta di documentazione circa la giacenza nel suo negozio della frutta " segnalata", S.A., trentenne cittadino extracomunitario, in realta' non è riuscito a rispondere. Sono risultati quindi privi di regolare bolle e fatture 225 kg. di pere ("Angelys"), 360 kg. di banane ("Chiquita") e 700 kg. di mele (" Fuji") che l'esercente doveva ammettere essere state pagate all'autotrasportatore "un terzo" del normale prezzo di mercato, cosa che consentiva conseguentemente di vendere al minuto a "prezzo piu' che concorrenziale". Gli Agenti della Squadra Mobile, dopo aver sequestrato e restituito la merce illecitamente sottratta alla Cooperativa produttrice, hanno segnalato alla Procura della Repubblica l'autotrasportatore per appropriazione indebita e l'esercente della rivendita di frutta per ricettazione.

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Doxa, la felicità abita alle Fiji e gli italiani sono sotto la media mondiale 

La felicità abita alle isole Fiji, un sentimento che pervade il 95% della popolazione dell'arcipelago del Pacifico. Seguono i colombiani 87%, la medaglia di bronzo ai filippini 84%. Sono alcuni dei numeri del sondaggio di fine anno condotto da Doxa per conto di Gallup International e Win (Worldwide Independent Network of Market Research and Opinion Polls. La maggioranza della popolazione è felice in tutti i 55 paesi coinvolti nella ricerca,nonostante 32 paesi siano pessimisti sulle loro prospettive economiche. Sono i numeri sondaggio di fine anno condotto da Doxa per conto di Gallup International e Win(Worldwide Independent Network of Market Research and Opinion Polls. Il 59% della popolazione mondiale dichiara di essere felice della propria vita (in calo rispetto al 68% dell'anno scorso); il 28% è né felice né infelice e l'11% non è felice. Il dato italiano della felicità è pari al 50%, in lieve rialzo rispetto al 2016 (+4%) La media mondiale dell'indice Net Happiness, dato dalla differenza tra i felici e gli infelici, viaggi al 48%, Italia sotto la media con il 42%. Su scala mondiale i giovani under 35 sono mediamente il 15% più felici degli over 55. Lo stesso si può dire per i più istruiti: i laureati sono il 13% più felici di coloro che hanno un livello d'istruzione base (scuola primaria).

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Gli italiani mentono sul Cv per la conoscenza delle lingue

Secondo il recente sondaggio Employment Screening Benchmark Report, l'85% dei datori di lavoro ha scovato bugie nel curriculum vitae dei candidati. Il dato è cresciuto di quasi 20 punti percentuali negli ultimi 5 anni, nonostante millantare abilità mai possedute comporti rischi elevati, anche a livello legale. Per questa ragione, l'accademia di inglese online ABA English spiega perché mentire sul proprio CV non è una buona idea per il 2018. Il 14% degli italiani riconosce di esagerare sulle proprie abilità o competenze in un colloquio di lavoro, secondo uno studio recente di ABA English; inoltre, un quarto dei candidati ha ammesso di aver mentito intenzionalmente sul proprio CV, come riporta uno studio di CareerBuilder. Ma su quali aspetti si mente di più? Al primo posto troviamo le abilità (62%); seguono le responsabilità (54%), la durata dell'impiego (39%), gli incarichi lavorativi (31%) e i titoli di studio (28%). Alcuni candidati mentono in grande stile: c'è chi vanta un premio Nobel, chi si è laureato in università mai esistite e chi ha sostenuto di aver lavorato in un carcere quando vi era in realtà detenuto.

In Italia, mentire sulle proprie competenze linguistiche, soprattutto in inglese, è quanto mai diffuso. Non c'è da stupirsi, dal momento che l'inglese è la lingua più richiesta in ambito lavorativo per il 76% degli italiani, come attesta un altro studio di ABA English. Inoltre, il 54% dei giovani intervistati di età compresa tra i 20 e i 45 anni ha dichiarato di aver perso un'opportunità lavorativa (nuovo impiego o promozione) a causa della scarsa conoscenza della lingua. Spesso le bugie nel curriculum hanno le gambe corte. Per esempio, il 39% degli italiani ha dichiarato che il proprio livello di inglese è stato valutato in sede di colloquio, secondo gli ultimi dati ABA English. Esistono anche software creati appositamente per individuare incongruenze nei curricula dei candidati, e non è raro che si contattino i precedenti datori di lavoro per verificare la veridicità di alcune informazioni. In molti casi si esagera la conoscenza di una lingua perché il livello è visto come un dato soggettivo. Per esempio, cosa significa in concreto avere una "buona conoscenza dell'inglese"? Per le aziende e i recruiters, esiste un modo quanto mai semplice di averne prova, attraverso le certificazioni rilasciate da enti autorevoli quali il Cambridge English Language Assessment, che attestano in modo oggettivo, misurabile e ufficiale la conoscenza dell'inglese di chi cerca lavoro. È possibile anche certificare le competenze linguistiche necessarie in settori specifici. Per esempio, il BULATS (Business Language Testing Service) di Cambridge English attesta il livello di inglese per l'ambito lavorativo. A questo riguardo, dal 2016 ABA English è la prima accademia completamente digitale autorizzata a rilasciare certificazioni ufficiali di Cambridge English, e centinaia di studenti in tutto il mondo aggiungono il certificato ABA English sul proprio profilo LinkedIn come prova del loro livello d'inglese. Spesso i candidati sono spinti a mentire nel CV dalla convinzione che il datore di lavoro cerchi persone con superpoteri e anni di esperienza. In realtà, in molti casi le aziende sono più interessate alle potenzialità di crescita personale di un candidato che alle competenze già acquisite. È quindi importante che il proprio curriculum vitae metta in risalto la volontà di crescere e imparare. Per esempio, aver seguito corsi di perfezionamento linguistico o aggiornamento in ambito tecnologico dimostra il desiderio di apprendimento e crescita professionale di chi è alla ricerca di lavoro. 

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A Londra nasce il bar col selfieccino, il cappuccino col selfie

Arriva da Londra il selfieccino, ossia un cappuccino con un selfie sopra. Lo ha ideato il barista della Tea Terrace nel department store House of Fraser a Londra. 

Il cliente della sala da te, tra scones, sandwich, biscottini vari, si fa un selfie e con lo smartphone lo manda al barista che, con una macchina 3d lo riproduce su una tazza di cappuccino. Ecco così stampata con il volto dell'avventore una cialdina che diventa topping e va sopra il cappuccino.

 

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Solo 54% degli italiani si sente cittadino dell’Unione Europea

Solo il 54% degli italiani, cittadini di uno dei Paesi fondatori della Cee, si sente cittadino dell'Unione Europea. Il senso di appartenenza all'Ue è più debole solo in Grecia, vittima di una crisi economica profondissima e oggetto di durissime politiche di austerity, dove riguarda appena il 48% dei cittadini. Persino i britannici, che stanno negoziando la Brexit per andarsene, si sentono cittadini Ue più degli abitanti del Bel Paese (55% contro 54%). E' uno dei dati che emergono dal sondaggio Eurobarometro, pubblicato oggi dalla Commissione Europea. Ben il 43% degli italiani non sente di essere un cittadino dell'Ue (il 3% non sa o non risponde), contro il 52% dei greci. In Gran Bretagna il 44% non si sente cittadino Ue (l'1% non sa o non risponde). I cittadini Ue con l'identità più europea sono i lussemburghesi (90% si considera cittadino Ue e il 9% no), seguiti dagli spagnoli (88% e 12%), dai maltesi (85% e 14%) e dai tedeschi (82% e 17%)

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Ricercatrice del GSSI tra le persone più influenti dell’anno secondo Nature

Marica Branchesi è tra i personaggi scientifici dell'anno nella classifica di Nature. Nata a Urbino 40 anni fa, e' professore associato del Gran Sasso Science Institute (Gssi) a L'Aquila, lavora nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), collabora con l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) ed e' membro della collaborazione Virgo, il rivelatore europeo di onde gravitazionali che si trova in Italia, a Cascina (Pisa). "Sono estremamente onorata ed emozionata per questo riconoscimento - ha detto Branchesi - e ringrazio tutti i colleghi per quello che hanno detto di me. Lo considero un riconoscimento anche al risultato bellissimo del lavoro fatto nell'estate scorsa", ha aggiunto riferendosi al primo segnale delle onde gravitazionali generato da due stelle di neutroni. Dopo mesi di lavoro, "nei quali ogni giorno ci svegliavamo con dati nuovi", l'annuncio di quel risultato straordinario e' stato dato a tutto il mondo il 16 ottobre scorso. Quel giorno Marica Branchesi ha rappresentato l'Italia e l'Europa a Washington e oggi dedica il posto d'onore nella Top Ten di Nature al papa' di Virgo, il fisico Adalberto Giazotto, morto appena un mese dopo lo storico annuncio del 16 ottobre: "senza di lui Virgo non ci sarebbe stato", ha detto. "Sono entrata nella collaborazione Virgo nel 2009, quando la ricerca sulle onde gravitazione era vista in modo scettico dagli astronomi". Alla fine "si e' capito che era la nuova frontiera e o oggi - ha rilevato - stiamo vedendo l'alba della nuova astronomia". Da una settimana i telescopi sono di nuovo puntati sulla galassia in cui era avvenuta la collisione delle stelle di neutroni: "stanno ricominciando le osservazioni, nei prossimi mesi avremo nuove sorprese", ha detto Branchesi, in attesa che nell'autunno 2018 tornino in attivita' Ligo e Virgo, dopo la pausa tecnica. Da allora il compito di 'sentinella' di Branchesi potrebbe diventare ancora piu' intenso: "sappiamo che la frequenza delle allerta sara' molto alta e stiamo lavorando alle infrastrutture". Sara' un lavoro a ritmo serrato anche perche', ha concluso, "in autunno si prevede di lanciare l'allerta all'intera comunita' astronomica internazionale e non solo ai 100 gruppi finora coinvolti". 

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Google, ecco i termini più cercati in Italia nel 2017

Scoprire quali sono stati i termini piu' cercati su Google in Italia e' un po' fare il riassunto dell'anno appena trascorso. Come di consueto, anche nel 2017 Big G ha diffuso le sue classifiche, divise per modalita' di ricerca. Alla voce "Parole", cioe' dei termini che in assoluto sono stati immessi piu' spesso nella banda bianca di Google, primeggia "Nadia Toffa". La Iena ha fatto parlare di se' per le sue inchieste, ma le ricerche sono decollate dopo il malore accusato all'inizio di dicembre. Il dato, quindi, impressiona. Perche' le ricerche si concentrano in meno di 10 giorni. E superano altri eventi di grande impatto. Al secondo posto c'e' "Hotel Rigopiano", la struttura travolta da una valanga lo scorso gennaio nella quale hanno perso la vita 29 persone. "Italia-Svezia", il playoff che ha sancito l'addio della nazionale di calcio ai mondiali di Russia 2018 e' terza. Seguono "Sanremo" (il Festival, evento televisivo per eccellenza, dimostra grande vitalita' anche sul web) e "Terremoto". Le ricerche sul sisma hanno una coda piu' lunga, anche se sono legate soprattutto alle scosse piu' intense (con un picco tra il 15 e il 21 gennaio). Ed sono ancora piu' numerose proprio nelle regioni colpite (Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio), a conferma che anche la ricerca di informazioni "sul campo" passa da Google.

Oltre a questa cinquina, che rappresenta la classifica generale delle ricerche, Google indica anche alcune sottosezioni. Tra i personaggi, alle spalle di Nadia Toffa, ci sono Gianluigi Donnarumma (al centro della querelle di calciomercato dell'estate) e Nicky Hayden, l'ex campione di motociclismo scomparso in un incidente stradale. Tra gli eventi, oltre a Italia-Svezia, Sanremo e al Terremoto del centro Italia, ci sono due corse ciclistiche: il Giro d'Italia e il Tour de France. I biglietti piu' cercati sono invece stati quelli dell'Eicma (l'Esposizione Mondiale del Motociclismo) e per i concerti di Vasco Rossi. Chi ha usato Google per decidere la meta delle vacanze ha digitato "Sicilia", "Grecia" e "Sardegna". Google pero' non e' solo un motore di ricerca. E' un generatore di risposte. Ecco perche' si cercano spesso i "come fare". Cioe' tutorial online, dalla cucina all'informatica. I piu' gettonati sono "Le olive in salamoia", "Il back up" e "la marmellata di albicocche". Le ricette piu' cercate sono quelle del Migliaccio napoletano, della carbonara e della pastiera. Gli utenti chiedono a Google anche i "Perche'". E qui si va dalla sete di informazioni alle curiosita' zoologiche. Nel 2017 "Perche' la Catologna vuole l'indipendenza" batte tutti. Seguita da "perche' fischiano le orecchie" e "perche' le cicale cantano". Nella versione vocabolario, i termini di cui si e' cercato piu' spesso il significato sono "Ipocondriaco", "Mannaggia" e "Despacito"

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Libri, 15,1% di italiani frequenta le biblioteche

Sono oltre 8 milioni gli italiani che frequentano le biblioteche, il 15,1% delle persone con più di 6 anni. È quanto emerge dall’ultima indagine Istat presentata oggi a 'Più libri più liberi', la Fiera nazionale della piccola e media editoria, in programma fino a domani al Roma Convention Center La Nuvola. La ricerca evidenza come i frequentatori di biblioteche in tutte le fasce d’età siano aumentati rispetto al 2006, con una crescita particolare tra i 20 e i 24 anni; negli ultimi dieci anni hanno dunque conquistato attenzione, senza diventare prevalenti. Sono le donne a frequentarle di più: sono il 17,2%, rispetto al 12,9% dei maschi, e vanno in biblioteca soprattutto nel tempo libero (il 40,1%). Le differenze di genere diventano minime tra i bambini tra i 6 e i 10 anni e oltre i 65 anni. Oltre alle attività tradizionali, come prendere in prestito un libro (60,1%), leggere e studiare (39,8%) o raccogliere informazioni (27,8%), c’è anche chi sceglie la biblioteca per incontrare gli amici (8,5%). Ad andare in biblioteca sono soprattutto i più giovani: tra i 6-24 anni ci sono i maggiori frequentatori, con un picco tra gli 11-14 anni, che si attesa sul 41,5% di frequentatori nel 2015 (erano il 38,4% nel 2006). A partire dai 25 anni in poi l’utilizzo delle biblioteche diminuisce, fino a toccare i livelli più bassi. Nel Nord-Est la frequentazione è più alta (il 22,1%), seguito dal Nord-Ovest con il 20%, mentre il Centro si attesta al 13,3%. Al Sud è il 7,6%, mentre nelle isole al 10,4%: in Sicilia la quota è dell’8%, in Sardegna è più del doppio, il 18,1%. A Bolzano il 35% dei cittadini frequenta le biblioteche, che sono anche molto diffuse: 43,5 ogni 100.000 abitanti. Al contrario in Campania, dove c’è una più bassa percentuale di frequentatori, il 6,6%, e meno biblioteche, 16,6 ogni 100.000 abitanti.Il 42% frequenta le biblioteche per motivi di studio e/o lavoro (45,4% degli uomini, rispetto al 39,6% delle femmine) e il 39,2% nel tempo libero (40,1% delle donne, contro il 37,8% dei maschi). Anche i bambini tra i 6-10 anni scelgono la biblioteca per il tempo libero. Con il crescere dell’età, dagli 11 anni in poi, aumenta invece l’utilizzo per motivi di studio e lavoro. Dai 25 anni in avanti, al contrario, è prevalente l’utilizzo per il tempo libero. Il 60,1% delle persone va a prendere in prestito i libri, che diventa il 67,4% nel Nord Italia. Il 38,9% la sceglie per leggere e studiare, nel Sud la quota diventa una persona su due (ovvero il 49,6%). Il 27,8% la sceglie per raccogliere informazioni. Sono inferiori le scelte per consultare quotidiani e riviste (9,8%), prendere in prestito materiale audiovisivo (9,3%) e consultare i cataloghi (9,2%), mentre per l’8,5% delle persone è una meta per incontrare gli amici, percentuale che sale al 15,7% dei ragazzi tra i 15 e 19 anni. I giovani tra i 20 e i 24 anni, invece, la utilizzano per leggere e studiare (75,9%) o per raccogliere informazioni (40,4%).La maggior parte delle persone, il 55,9%, va in biblioteca 1-5 volte all'anno, mentre uno su tre (il 32,3%) ci è andato 10 o più volte. Le donne sono più assidue: in particolare nella fascia di età tra i 20-24 anni, una su due (il 54,4%) è andata in biblioteca 10 o più volte. Anche l'età influenza le visite: un giovane su due tra i 20 e i 24 anni (il 52,3%) è andato in biblioteca 10 o più volte, mentre tra i 6-10 anni la quota è più che dimezzata (ovvero il 19,1%). Gli utenti più assidui (10 o più frequentazioni) sono il 36,6% nel Nord-Est, con un picco del 44,2% in Trentino Alto Adige. Le percentuali crollano al 26,1% nel Sud, mentre in Sicilia e Puglia si scende sotto il 23%.

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Aruta torna in campo a 46 anni per arrivare a 400 gol

Da Campioni a Uomini e donne, passando per una carriera lunghissima fra Serie B e Lega Pro: a 46 anni Sossio Aruta torna a calcare i campi di calcio. L'ex attaccante del Cervia in Campioni, del Benevento in Lega Pro, tronista del reality su Canale 5, ha firmato un contratto con la Torrese. E' stata la stessa compagine campana di Prima Categoria ad annunciare il "regalo di Natale" per i propri tifosi con un post su Facebook. Nel post, il Re Leone Aruta ha lanciato così la sua sfida a quasi 47 anni: "Arrivo a 400 gol e poi smetto, vorrei vincere il mio ultimo campionato in questa lunga carriera calcistica. Sono orgoglioso di essere l’unico calciatore in attività a 46 anni. Ho ancora voglia di rincorrere un pallone e di dare il mio contributo al gruppo". In carriera, Aruta ha vestito fra le altre le maglie di Benevento, Foggia, Frosinone, Pescara, Taranto, Ascoli e Cosenza.

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