Girare per la città in costume da bagno lontano dalle spiagge costerà fino a 500 euro: in una nota il comune di Giulianova fa sapere che ''la lotta ai turisti (ma anche ai residenti) "indecorosi" è fissata nell'ordinanza n. 367 del 23 agosto firmata dalla vicesindaco Nausicaa Cameli e che ricalca analoghe ordinanze già adottate dai comuni di note località marittime, da Riccione a Sorrento, da Rapallo a Ventotene a Capri, che nel corso degli anni hanno deciso di limitare un fenomeno sul quale da sempre si discute. L'ordinanza vieta sul territorio comunale giuliese di circolare o sostare su tutte le strade, vie, viali e piazze cittadine e in tutti gli altri luoghi pubblici, esercizi pubblici o mezzi pubblici in costume da bagno o a torso nudo, con la sola esclusione delle aree adibite alla balneazione. I trasgressori saranno soggetti al pagamento di una sanzione pecuniaria da 25 a 500 euro''.
Leggi Tutto »Facebook rimuove 650 profili in vista del voto negli Stati Uniti
Facebook ha individuato e rimosso centinaia di nuovi profili considerati falsi e implicati in comportamenti considerati di 'disturbo' in vista delle elezioni di midterm negli Stati Uniti il prossimo novembre. Sono in tutto 652 fra pagine, gruppi e profili, ha fatto sapere il social network, e alcuni di questi sono originati in Iran e Russia. La loro attivita' sospetta e' legata ad una "condotta non autentica coordinata" che comprende la condivisione di materiale a sfondo politico.
Il social network ha infatti affermato di non aver ancora concluso appieno le analisi e le verifiche del materiale considerato sospetto e non ha fornito dettagli sulle eventuali motivazioni individuate alla base dei comportamenti giudicati a rischio.
Ha pero' rivelato di aver informato il governo degli Stati Uniti e quello britannico, oltre a contattare nello specifico il dipartimento Usa del Tesoro e il dipartimento di Stato alla luce delle sanzioni al momento imposte all'Iran. "C'e' molto che ancora non sappiamo", ha detto il Ceo di Facebook, Mark Zuckerberg. Si sa pero' che la decisione di rimuovere pagine e account presa nelle scorse ore e' frutto di quattro inchieste, tre riguardanti l'Iran e una la Russia. In un caso ha riguardato un gruppo denominato 'Liberty Front Press' cui fanno capo diversi account su Facebook e Instagram con circa 155mila follower.
Il gruppo - ha affermato Facebook - stando alle registrazioni del sito e agli indirizzi IP e degli amministratori risultava legato a media di Stato iraniani, con i primi account creati nel 2013 e con contenuti su Medio Oriente, Regno Unito e Usa. Dalle analisi condotte non sembra che l'obiettivo del gruppo fosse influenzare le elezioni di midterm, sebbene "non si esclude che tentativi in questo senso possano essere stati fatti". Altri due gruppi sono stati segnalati con legami all'Iran, mentre un quarto - che avrebbe tentato di influenzare su Siria e Ucraina - era legato a fonti che secondo Facebook gli Usa considerano legati all'intelligence militare russa.
Leggi Tutto »Studio MIT Boston,gli smartphone degi automobilisti per monitorare i ponti
I telefonini degli automobilisti possono contribuire alla sicurezza dei ponti fornendo preziose informazioni sullo stato di salute delle strutture. Lo sostiene una ricerca condotta da un team del MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston, pubblicata qualche mese fa su una delle principali riviste scientifiche internazionali, i "proceedings" dell'IEEE. La ricerca condotta da Thomas Matarazzo e firmata fra gli altri dagli italiani Carlo Ratti e Paolo Santi, dimostra come usando gli accelerometri presenti nei telefoni cellulari piu' evoluti e ormai diffusissimi, gli smartphone, si possano misurare le vibrazioni dei ponti, e da queste capire il loro stato di "salute strutturale". Secondo i ricercatori, si intravede "una grande opportunita'" nella coincidenza di tre fattori: le infrastrutture delle citta' invecchiano; aumenta il bisogno di innovazione dei sistemi di monitoraggio; e nel settore delle tecnologie di consumo, in particolare i telefonini, e' in atto una evoluzione tecnologica rapidissima. Gli smartphone infatti sono dotati di tre accelerometri, ovvero sistemi micro elettro meccanici, in grado di misurare lo spostamento del telefonino sui tre assi, altezza, lunghezza e profondita', e di registrare una serie di altri dati piu' o meno importanti.
Leggi Tutto »Minacciavano il ‘cliente’ di pubblicare video in rete, due arresti
Sono stati arrestati per estorsione due transessuali, che da mesi avrebbero ricattato un cliente. L'uomo, credendo di incontrare una giovane e bella escort, contattata on line, si era recato in un appartamento a La Spezia. Ad aprirgli la porta però era stato un transessuale. Rifiutatosi di consumare la prestazione, il cliente, visto l'equivoco, se ne era andato. Ma poco dopo sarebbero iniziate le minacce che, in buona sostanza, erano le seguenti: "Abbiamo il video del tuo ingresso in casa, se non ci dai 200 euro mettiamo tutto sul web e ti sputt...mo". Decine i messaggi di minacce, ricatti e insulti, che sarebbero arrivati nonostante il malcapitato bloccasse i numeri da cui veniva contattato. Il cliente si è sempre rifiutato di cedere all'estorsione, fino a denunciare tutto ai carabinieri di Massa. Una volta rintracciati i numeri di telefono da cui provenivano le chiamate, i carabinieri sono risaliti a due transessuali che sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, che stanno scontando in provincia di Pescara. I due hanno 29 e 25 anni, e secondo gli inquirenti non sarebbero nuovi a questo tipo di comportamento. Il modus operandi era sempre lo stesso: il cliente veniva adescato e loro lo filmavano per poi chiedergli una somma di denaro in cambio del 'silenzio'. Su richiesta del pm Marco Mansi, il gip Alessandro Trinci di Massa ha emesso un'ordinanza con la misura cautelare degli arresti domiciliari. Nel frattempo i carabinieri hanno appurato che i due si erano spostati a Verona, così con la collaborazione dei colleghi della città veneta li hanno intercettati e li hanno arrestati.
Leggi Tutto »Obesità, un farmaco contro il glaucoma bloccherebbe l’aumento di peso
Un farmaco usato per trattare il glaucoma, una malattia che porta alla cecita', potrebbe avverare il sogno di molti golosi: mangiare i cibi grassi senza mettere su chili. Lo ha scoperto un gruppo di scienziati dell'Universita' di Yale in uno studio pubblicato sulla rivista Science. Gli studiosi hanno trovato un modo per manipolare le "porte" che permettono al grasso di essere assorbito dal corpo, appiattendole e limitando significativamente la capacita' delle particelle di grasso di passare. In particolare, sono stati identificati due geni chiave nelle cellule intestinali che, una volta rimossi, trasformano le cellule da "bottoni", da cui puo' passare piu' facilmente il grasso, a "cerniere". Per dimostrarlo i ricercatori hanno fatto seguire a un gruppo di topi senza i due geni una dieta ricca di grassi per otto settimane. Hanno cosi' visto che gli animali non aumentavano di peso, mentre i topi usati come gruppo di controllo sono diventati rapidamente obesi
"Abbiamo creato un topo che mangia grassi ma non ingrassa", spiega Feng Zhang, l'autore principale dello studio. "Il grasso viene assorbito nel corpo dall'intestino attraverso le 'porte' dei vasi linfatici chiamati chiliferi ... Nei topi che abbiamo creato - continua - i chiliferi diventano una 'cerniera' e le particelle di grasso non possono piu' penetrarli. I grassi vengono espulsi piuttosto che assorbiti e il topo non guadagna molto peso anche se viene alimentato con una dieta ricca di grassi". Questa ricerca e' la prima a dimostrare che i chiliferi hanno un ruolo chiave nel passaggio del grasso dall'intestino al flusso sanguigno. Sebbene possano essere chiusi geneticamente, questa non sarebbe un'opzione valida per gli esseri umani. Quindi il team ha esaminato l'effetto di molecole chiamate inibitori della chinasi-Rho (Rock), usate gia' per trattare il glaucoma.
Leggi Tutto »Istat, in Italia i depressi superano i 2,8 milioni
La depressione e' il disturbo mentale piu' diffuso, stando alle stime diffuse dall'Istat. In Italia sarebbero oltre 2,8 milioni (5,4% delle persone di 15 anni e piu') coloro che ne hanno sofferto nel corso del 2015 e siano 1,3 milioni (2,5%) coloro che hanno presentato i sintomi della depressione maggiore nelle due settimane precedenti l'intervista. Rispetto alla media dei paesi europei, in Italia la depressione e' meno diffusa tra gli adulti e tra i 15-44enni (1,7% contro 5,2% media Ue28) mentre per gli anziani lo svantaggio e' di 3 punti percentuali. La depressione e' spesso associata con l'ansia cronica grave. Si stima che il 7% della popolazione oltre i 14 anni (3,7 milioni di persone) abbia sofferto nell'anno di disturbi ansioso-depressivi. Al crescere dell'eta' aumenta la prevalenza dei disturbi di depressione e ansia cronica grave (dal 5,8% tra i 35-64 anni al 14,9% dopo i 65 anni). Rispetto agli uomini, lo svantaggio delle donne emerge in eta' adulta e si acuisce oltre i 65 anni di eta'. I disturbi ansioso-depressivi si associano a condizioni di svantaggio sociale ed economico: rispetto ai coetanei piu' istruiti, raddoppiano negli adulti con basso livello di istruzione e triplicano (16,6% rispetto a 6,3%) tra gli anziani, fra i quali risultano pero' meno evidenti i differenziali rispetto al reddito.
In Italia nell'anno scolastico 2016/2017 i due terzi degli alunni con disabilita' nelle scuole di ogni ordine e grado presenta una disabilita' di tipo intellettivo (oltre 170mila alunni). Si stima che i minori con disturbi mentali dell'eta' evolutiva ospiti dei presidi residenziali siano 11 su 100mila minori residenti. Per la salute mentale e' rilevante la condizione lavorativa: inattivi e disoccupati tra i 35-64 anni riferiscono piu' spesso disturbi di depressione o ansia cronica grave (10,8% e 8,9%) rispetto ai coetanei occupati (3,5%). Il numero medio di giornate di assenza dal lavoro e' tre volte superiore tra gli occupati se affetti da depressione o ansia (18 giorni contro 5 giorni nell'anno). Con riferimento alle dipendenze, nel 2016 i ricoveri per diagnosi droga-correlata sono 108 ogni milione di residenti (pari a 6.575, +10% rispetto al 2015), in aumento nell'ultimo triennio soprattutto tra i giovani di 15-34 anni. Con l'invecchiamento della popolazione, la malattia di Alzheimer e le demenze sono diventate patologie rilevanti per la salute pubblica. Si stima che circa il 4,7% della popolazione anziana ne sia affetta, in particolare le donne ultraottantenni (14,2%). Queste due malattie figurano tra le cause di morte in oltre 52 mila casi all'anno di decessi di anziani. Il tasso di mortalita' per suicidio in Italia e' pari a 6 per 100 mila residenti (piu' basso della media europea, pari a 11 per 100 mila)
Tale quota aumenta con l'eta', passando da 0,7 nei giovanissimi (fino a 19 anni) a 10,5 negli anziani, con valori 4 volte maggiori nei maschi rispetto alle femmine. Nella classe di eta' tra i 20 e i 34 anni, il suicidio rappresenta una rilevante causa di morte (12% dei decessi). Nel 2016 circa 800 mila persone di 18 anni e piu' (161 per 10mila residenti) hanno ricevuto trattamenti nei servizi dei Dipartimenti di salute mentale (Dsm). Tra gli uomini adulti il principale disturbo e' la schizofrenia e altre psicosi funzionali; nelle donne le sindromi nevrotiche e somatoformi e, dopo i 35 anni, la depressione; tra gli anziani la depressione.
Leggi Tutto »Ladro tenta la fuga dal balcone viene soccorso dai carabinieri
Sorpreso dai carabinieri mentre stava rubando un computer e un televisore a Casalbordino, ha tentato la fuga e ferendosi gravemente calandosi dal balcone. E' la disavventura vissuta da un ladro che la notte tra mercoledì e giovedì scorsi si è introdotto nel palazzo Magnarapa dove ha sede la Scuola Nuova Arcadia; vistosi scoperto ha cercato di fuggire dal balcone sito al primo piano dello stabile in corso Garibaldi. Sono stati gli stessi militari a chiedere i soccorsi sanitari, l'uomo, che ha riportato diverse fratture, è stato dapprima trasportato in ambulanza all'ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto, ma, in considerazione dell'aggravarsi delle sue condizioni, è stato quindi trasferito in eliambulanza al Santo Spirito a Pescara.
Leggi Tutto »A tavola gli uomini sono più attenti delle donne
Secondo un'indagine Doxa/Unaitalia su stili di vita dei maschi italiani in fatto di alimentazione e abitudini a tavola condotta su un campione compreso dai 20 ai 54 anni emerge una figura maschile completamente diversa dai padri e dai nonni e quasi un azzeramento nei comportamenti sociali tra sesso maschile e femminile: l'11% dei maschi - secondo lo studio - sarebbe più attento sul controllo del cibo contro un 4% delle donne che si dicono anche rilassate a tavola per un 42% contro il 36% degli uomini. L'analisi in particolare dipinge un uomo che fa la spesa, ama cucinare ed è attento a quello che mangia tanto da aumentare negli ultimi cinque anni i consumi di pollo per un 34%, tacchino (22%), pesce (38%) che insieme ai leguni arriva al 40% del campione analizzato. Dalla ricerca si mette in evidenza inoltre che solo il 3% degli uomini pensa che non ci siano differenze tra lo stile di vita di oggi e quello delle generazioni precedenti, mentre 7 uomini su 10 (70%) affermano di fare la spesa e di occuparsi degli acquisti della casa, il 66% ammette di curare maggiormente la propria alimentazione e il proprio benessere. Viene segnalato inoltre che oltre il 90% si dedica alla cucina e solo l'8% dichiara di non farlo mai. Nello specifico, secondo il sondaggio, il 41% degli uomini di oggi dichiara di cucinare sempre, il 47% qualche volta e precisamente quando si sente ispirato, mentre solo il 4% afferma di cucinare solo quando deve. La cucina è una necessità per il 28%. Per il resto del campione cucinare è un piacere con un 27% che lo fa per divertimento, mentre un 25% cucinare è un'evasione e per un 15% è una vera e propria passione. Infine pasta come primo piatto e il pollo per secondo rappresentano il menu preferito degli uomini italiani. In particolare petto di pollo in padella è la ricetta che vince nelle preferenze degli uomini
Leggi Tutto »Lotterie, dal 2002 non sono stati riscossi premi per oltre 27,2 milioni di euro
Sono stati tutti riscossi i 6 premi di prima categoria dell'ultima Lotteria Italia edizione, tra cui il primo premio da 5 milioni finito ad Anagni. Nessuna distrazione quindi da parte dei giocatori, che hanno ritirato le vincite entro i 180 giorni di tempo previsti dal regolamento. Ma non è andata sempre così. Come ricorda Agimeg, infatti, dal 2002 non sono infatti stati riscossi premi per oltre 27,2 milioni di euro. Il record in termini assoluti spetta al 2008-2009, quando un giocatore di Roma non passò a riscuotere il primo premio da 5 milioni di euro, poi rimesso in palio l'anno successivo. Quell'edizione va ricordata anche per il record negativo di premi non incassati, il cui totale toccò addirittura i 7 milioni di euro. Nell'edizione 2015-2016, sono stati lasciati per strada oltre 2,9 milioni di euro. In particolare, non è stato incassato il secondo premio da 2 milioni di euro vinto a San Nicola La Strada, in provincia di Caserta. Ma anche nel 2012 ci fu un clamoroso caso di vincita dimenticata. Non venne infatti mai riscosso il secondo premio da 2 milioni di euro e in totale furono quasi 3 i milioni lasciati nelle casse dello Stato, mentre nel 2014 furono scordati 1,7 milioni, tra cui il quarto premio finito a L'Aquila. Nelle edizioni ancora precedenti spiccano anche gli oltre 5 milioni non incassati nel biennio 2003-2004. Ammontarono invece a oltre 800 mila euro le vincite non riscosse nell'edizione 2014-2015: per legge, i premi non ritirati entro i 180 giorni dalla data di pubblicazione dei biglietti vincenti in Gazzetta Ufficiale vengono incamerati dallo Stato.
Leggi Tutto »Aumenta il consumo di farmaci per aumentare intelligenza
Sta aumentando in tutto il mondo l'uso delle cosiddette smart-drug, dei farmaci che servono a migliorare e a potenziare le capacita' mentali. Lo rivela uno degli studi piu' ampi che siano stati effettuati su questo tema i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista International Journal of Drug Policy ed e' basato sul Global Drug Survey - un questionario anonimo online sull'uso di droghe in tutto il mondo. Il sondaggio ha avuto 79.640 risposte nel 2015 e 29.758 nel 2017.L'uso non medico di sostanze - spesso soprannominate droghe intelligenti (smart-drug) - per aumentare la memoria o la concentrazione e' noto come potenziamento cognitivo farmacologico (PCE), ed e' aumentato in tutte le 15 nazioni incluse nel sondaggio. Lo studio ha esaminato farmaci prescritti per trattare il disturbo da deficit di attenzione e iperattivita' (ADHD) - cosi' come i farmaci per la cura dei disturbi del sonno e stimolanti illegali come la cocaina. Nel 2017, il 14 per cento ha riferito di utilizzare stimolanti almeno una volta nei precedenti 12 mesi, rispetto al 5 per cento del 2015. Gli intervistati statunitensi hanno riportato il piu' alto tasso di utilizzo: nel 2017 circa il 30 per cento ha dichiarato di aver usato farmaci per PCE almeno una volta nei 12 mesi precedenti, rispetto al 20 per cento del 2015. Ma i maggiori aumenti sono stati in Europa: l'uso in Francia e' salito dal 3 per cento nel 2015 al 16 per cento nel 2017; e dal 5 per cento al 23 per cento nel Regno Unito.
immagine di repertorio
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