Incredibile ma vero

Tenta di introdurre droga in carcere, denunciato a Teramo

Tenta di introdurre droga di carcere, ma viene scoperto dagli agenti di polizia penitenziaria e denunciato per detenzione ai fini di spaccio. Protagonista della vicenda un ex detenuto di 51 anni di Napoli, che ieri, approfittando della visita alla compagna, attualmente detenuta nel carcere teramano di Castrogno, ha cercato di introdurre nel penitenziario teramano alcuni grammi di eroina e cocaina. Ma non è riuscito a sfuggire ai controlli, e così per lui è scattata la denuncia. A rendere noti i fatti il Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria

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Clima, più contenute le anomalie delle precipitazioni

 Nel periodo 2002-2016, i giorni piovosi sono stati 82 all'anno, in linea con il valore climatico. Le anomalie dell'indice rispetto alla media climatologica sono comprese tra +8 giorni di Palermo e -5 di Venezia. I capoluoghi che presentano il maggior numero di giorni piovosi sono Trento (113) seguito da Potenza (96) e Catanzaro (94). Cagliari, invece, registra il minor numero di giorni (57) ed anche il valore più basso di intensità media giornaliera di precipitazione (6,7 mm). L'intensità media giornaliera di precipitazione calcolata per le stazioni esaminate risulta in media pari a circa 9,5 mm negli ultimi quindici anni, in linea con il valore climatico. La stazione con la più alta intensità media giornaliera di pioggia è quella di Genova (14 mm), seguita da Torino (12,8 mm). Lo si legge in un focus dell'Istat. I giorni di precipitazione superiore a 20 mm (Indice R20) identificano eventi di precipitazione molto intensa che nel periodo 2002-2016 sono stati in media 10 - in linea con il valore climatico - oscillando fra i 4 giorni di Cagliari e i 17 giorni di Genova. Lo scostamento più elevato dalla media 1971-2000 è stato pari a 3 giorni, in meno per Milano e Genova e in più per Campobasso, Catanzaro, Palermo e Trento. A partire dal 2008, l'indice, pur in presenza di oscillazioni, evidenzia un aumento del numero di giorni con precipitazione molto intensa. In corrispondenza degli anni 2010, 2014 e 2013 il valore dell'indice ha superato sempre il valore medio del periodo 2002-2016. I giorni con precipitazione superiore a 50 mm (Indice R50) sono in media 1 giorno all'anno, in linea con il valore climatico. Le città che presentano i valori più elevati dell'indice sono Genova (4 giorni), Catanzaro (3) e Torino (2). Nel capoluogo ligure, in particolare, nel 2014 si sono verificati 11 giorni di precipitazione estremamente intensa, il valore più alto dal 1971. Il fenomeno ha avuto una frequenza simile a Genova anche negli anni 1977 (9 giorni), 1990 (10), 1992 (9) e 1997 (8).

Nel periodo 2002-2016 entrambi gli indici di durata giorni consecutivi con pioggia (Indice CWD) e giorni consecutivi senza pioggia (Indice CDD) presentano variazioni molto modeste rispetto alla media climatologica. I giorni consecutivi con pioggia sono stati mediamente 6, con i valori più alti a Trento (8), Napoli e Firenze (7). I giorni consecutivi senza pioggia sono stati mediamente 25, con un massimo a Cagliari e Palermo (30), seguite da Catanzaro, Bolzano e Roma (27). L'indice di precipitazione nei giorni molto piovosi (Indice R95P) rappresenta il totale annuale delle precipitazioni nei giorni piovosi superiori al 95° percentile del periodo climatologico. Negli anni 2002-2016, il 24,7% della precipitazione totale media annua delle stazioni esaminate (corrispondente ad un valore medio di 192 mm) si è concentrata nei giorni molto piovosi, con un massimo a Catanzaro (28,8%), seguito da Torino (28,7%) e Genova (25,1%) ed un minimo a Cagliari (27,1%). Confrontando il valore medio del periodo 2002-2016 col valore climatico (185,5 mm), le più alte anomalie positive si registrano a Campobasso (+97,2 mm), Torino (+72,1 mm) e Palermo (+68,6 mm). Diminuzioni si hanno invece a Genova (-99,6 mm) e Milano (-54,9 mm). L'indice ha registrato nel 2010 e 2014 i valori più elevati del periodo osservato, raggiungendo rispettivamente il 26,1% e 24,2%. Nel 2016, il valore medio dell'indice è in linea con il dato climatologico e si attesta sul 24,1% della precipitazione totale media annua con una significativa variabilità tra le città. Gli indici, secondo i valori più alti delle anomalie medie registrate, evidenziano variazioni contenute nelle città osservate.

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Assistevano anziani e coltivavano cannabis, arrestati

Coltivavano cannabis in casa di anziani che assistevano a domicilio ma sono stati scoperti dai carabinieri. Così, a Penne, una badante ed il suo convivente, di 50 e 57 anni, sono stati denunciati per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Della coltivazione, realizzata riutilizzando dei contenitori di plastica per vernici edili, facevano parte sette piante di cannabis - di altezza variabile tra i 70 ed i 20 centimetri - trovate dai carabinieri in parte sul balcone di casa e in parte nel cortile dell'abitazione di un anziano di Penne che aveva assunto la donna per assistere un parente non autosufficiente, fornendo allo stesso tempo ospitalità anche al compagno convivente di quest'ultima. Le piante sono state sequestrate

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Carabinieri si fingono podisti per arrestare uno spacciatore a Lanciano

Si fingono podisti per poter arrestare uno spacciatore subito dopo la consegna di una dose di cocaina ad un cliente. Così i Carabinieri di Lanciano hanno bloccato un 22enne, originario di Napoli ma residente in città, trovando nella sua abitazione 500 euro in un marsupio e altri 10 mila nascosti sotto un tappetino della sua auto, una Smart. I carabinieri ritengono che la somma sia provento dello spaccio di un solo mese. L'operazione dei carabinieri, coordinati dal capitano Vincenzo Orlando, è scattata questa mattina alle 7. L'uomo stava spacciando in pieno centro a Lanciano ma i carabinieri lo tenevano sotto controllo da diverso tempo. Il Pm Francesco Carusi ha disposto gli arresti domiciliari. 

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Enea, a Portici il supercomputer più potente del Sud

Inaugurato nel Centro ricerche ENEA di Portici, vicino Napoli, il supercomputer CRESCO6, l'infrastruttura di calcolo più potente del Mezzogiorno e di assoluta rilevanza nell'intero panorama scientifico italiano grazie ad una capacità computazionale di 700mila miliardi di operazioni matematiche al secondo (700TeraFlops). All'inaugurazione ha partecipato al professor Jack Dongarra dell'Università del Tennessee, tra i maggiori esperti mondiali di supercalcolo, oltre a primarie aziende italiane come Eni e Avio. "Con CRESCO6 miriamo a diventare un punto di riferimento nazionale per enti pubblici, università e imprese ad alto contenuto tecnologico, fornendo strumenti di simulazione e modellistica di ultima generazione a supporto delle attività di ricerca e sviluppo", sottolinea Silvio Migliori, responsabile della divisione ENEA "Sviluppo Sistemi per Informatica e ICT". "Grazie a una potenza di calcolo 7 volte superiore alle precedenti versioni, saremo in grado di effettuare in poche settimane elaborazioni dati che prima richiedevano un anno di lavoro, come creare modelli predittivi per lo studio del cambiamento climatico e previsioni dell'inquinamento dell'aria con un dettaglio territoriale molto accurato", prosegue Giovanni Bracco, responsabile del laboratorio ENEA "Infrastrutture per il Calcolo Scientifico". Oltre a clima e qualità dell'aria, sono molti i settori di applicazione del supercomputer ENEA: dallo studio di nuovi materiali per la produzione di energia pulita alle simulazioni per la gestione delle infrastrutture critiche, dalle biotecnologie alla chimica computazionale, dalla fluidodinamica per il settore aerospaziale allo sviluppo di codici per la fusione nucleare. Frutto della partnership tra ENEA e CINECA, il maggiore centro di calcolo in Italia, CRESCO6 andrà ad affiancarsi ad altri due supercomputer dell'Agenzia (da circa 125 TeraFLOPS complessivi) già istallati e operativi nel Centro ricerche ENEA di Portici. Il nuovo sistema di supercalcolo rientra tra le azioni strategiche previste dal piano di sviluppo 2018-2020 dell'ENEA per confermarsi tra i maggiori attori nazionali dell'High Performance Computing (HPC).

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Chiamano la bimba Blu, la Procura fa ricorso ma poi rinuncia

Hanno elencato anche i "dati ufficiali Istat" per dimostrare che il nome Blu in Italia "è senz'altro più utilizzato per le bimbe che per i bimbi", ma poi per una coppia di genitori di una piccola di 5 mesi, da loro chiamata Blu, non c'è stato nemmeno bisogno di convincere il giudice.

La Procura di Milano, infatti, che inizialmente, su segnalazione degli uffici del Comune, aveva chiesto al Tribunale di rettificare il nome, mettendone davanti almeno uno femminile, ha rinunciato a coltivare il ricorso. E, tra l'altro, non è questo l'unico caso pendente al Palagiustizia milanese di nomi bizzarri di genere maschile usati per bambine. Un'altra udienza è attesa, ad esempio, per giovedì prossimo sempre alla sezione nona bis civile, davanti alla quale sono stati citati i genitori di un'altra Blu che ormai ha quasi un anno e mezzo. Il meccanismo con tanto di inghippi e solerzie burocratiche è lo stesso, in sostanza, della vicenda che si è definita oggi.

Malgrado, infatti, quel nome fosse stato registrato all'anagrafe al momento della nascita della piccola nel febbraio 2017, in Procura è arrivata poi la "segnalazione dell'Ufficiale dello Stato Civile del Comune di Milano". E il pm Luisa Baima Bollone - richiamando una norma che recita che "il nome imposto al bambino deve corrispondere al sesso" e specificando che il "nome moderno" Blu, derivante dall'inglese Blue, non può essere attribuito "in modo inequivoco a persona di sesso femminile" - ha chiesto al Tribunale la rettifica dell'atto di nascita. In particolare, chiarendo che si dovrà "anteporre" a Blu un nome stavolta femminile, scelto dai genitori, se vorranno. In realtà, pare che la Procura anche giovedì, come accaduto già oggi, possa rinunciare poi in udienza al ricorso. Stamani, infatti, per l'altro caso 'Blu' il giudice tutelare Maria Rita Cordova, preso atto della rinuncia, ha confermato il nome e archiviato la pratica. Nel frattempo, i legali dei genitori della piccola nata a fine dicembre scorso, gli avvocati Rosalia Terrei e Matteo Casucci, avevano scritto anche una memoria per difendere la scelta del nome, spiegando tra le altre cose che "dai dati ufficiali Istat si ricava che dal 1999 al 2016 il numero di bambine" alle quali "è stato attribuito il nome 'Blu' è decisamente superiore al numero di bambini". E che ci sono state più di cinque Blu iscritte all'anagrafe nel 2007, nel 2012 e poi ancora nel 2015 e nel 2016. Inoltre, hanno concluso i legali, il nome della neonata era già stato "registrato come nome femminile in precedenza senza contestazioni di sorta da parte delle autorità preposte ai controlli e verifiche anagrafiche". 

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Tenta suicidio in mare, i carabinieri lo raggiungono col pattino e lo salvano

Ha tentato il suicidio in mare, su una barca, lasciandosi andare alla deriva, ma è stato salvato dai Carabinieri, che lo hanno raggiunto utilizzando un pattino. Protagonista dell'episodio, avvenuto nella tarda serata di ieri a Montesilvano, è un 39enne del posto.

L'uomo - con problemi di depressione - ha preso una barca dalla spiaggia, all'interno di uno stabilimento di via Aldo Moro, lungo la riviera della cittadina adriatica. Il suo intento era quello di lasciarsi andare alla deriva, per farla finita. Ricevuto l'allarme, sul posto è subito intervenuto un equipaggio del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia Carabinieri di Montesilvano. I due militari, vedendo l'imbarcazione dell'uomo che si allontanava sempre di più, hanno deciso di utilizzare un pattino che era sulla battigia e di raggiungere a remi il 39enne, che nel frattempo si era allontanato di oltre cento metri dalla riva. Raggiunta ed agganciata la barca, i carabinieri l'hanno riportata fino alla spiaggia.

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Facebook punta al mercato dei siti di incontri romantici

Facebook potrebbe entrare nel mercato dei siti di incontri. Lo ha annunciato il patron Mark Zuckerberg, aprendo la conferenza annuale degli sviluppatori di software a San Jose, California. La nuova funzione di 'dating', ha spiegato, "è destinata a costruire relazioni autentiche e durevoli, non solo di una serata", ha assicurato, ricordando che circa 200 milioni dei 2 miliardi di utenti sono celibi o nubili. Zuckerberg non ha precisato se il nuovo servizio sarà a pagamento ma ha sottolineato che gli utilizzatori potranno creare un "profilo di incontro" distinto dal profilo della loro pagina Facebook e che i partner potenziali saranno suggeriti sulla base dei dati di questo nuovo profilo. Gli utenti potranno creare un profilo di appuntamenti separato dal loro profilo Facebook e le potenziali corrispondenze saranno raccomandate in base alle preferenze, alle cose in comune e agli amici comuni.

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Un utente social su tre non distingue spot da contenuti

Un utente italiano su tre non distingue sui social media la pubblicità dai contenuti. E il 75% di quelli che visita YouTube considera gli spot fastidiosi. Sono dei dati contenuti nella ricerca di Blogmeter 'Italiani e social media' condotta su un campione di 1500 persone tra i 15 e i 64 anni. La società di analisi identifica due tipologie di social, quelli di cittadinanza che usiamo più volte a settimana e quelli funzionali che vengono usati per esigenze specifiche.

Nella prima categoria Facebook è il più usato con l'84%, seguito da YouTube e Instagram. WhatsApp non viene considerato una chat ma un social a tutti gli effetti ed è usato dal 94%. I principali social funzionali risultano Tripadvisor e Messenger.

Dalla ricerca emerge che il 42% degli intervistati si limita a leggere i contenuti altrui, il 13% scrive propri post senza attenzione a quelli di altre persone. Per quanto riguarda la fascia di età tra i 15 e i 24 anni il 95% usa WhatsApp tutti i giorni.

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Condannato a tre anni per la rapina da 30 euro

A novembre era stato arrestato dopo aver minacciato e rapinato, armato di coltello, un ragazzo che si era fermato ad effettuare un prelievo ad un bancomat a Castellalto. Una 'magra' rapina, con un bottino di appena 30 euro, che al termine del rito abbreviato davanti al gup Roberto Veneziano, ha condannato un 41enne a tre anni per rapina e porto abusivo di armi. Secondo quanto ricostruito dalle indagini lo scorso novembre l'uomo, con il volto coperto da uno scaldacollo, avrebbe avvicinato un ragazzo che stava effettuando un prelievo ad uno sportello bancomat e minacciandolo con un coltello si sarebbe fatto consegnare i 30 euro che il giovane aveva nel portafogli. A chiamare i carabinieri fu la stessa vittima della rapina, con il 41nne rintracciato poco dopo a Giulianova a bordo della sua auto. Nel corso della perquisizione del veicolo i militari avevano trovato sia i 30 euro che il coltello, nascosto sotto il tappetino del conducente.
   

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