Politica

Consiglio regionale a Pescara, approvati i debiti fuori bilancio durante i lavori

Il Consiglio regionale riunito in seduta ordinaria a Pescara nella prima parte dei lavori ha esaminato come da ordine del giorno i documenti politici. Sono state svolte le seguenti interpellanze e interrogazioni: Interrogazione a firma del consigliere Pettinari (M5S) recante: "Servizio Territoriale Emergenza: 118 Montesilvano"; Interpellanza a firma del consigliere Stella (M5S) recante: "Balneabilità della ex zona antistante via Balilla in seguito denominata "zona antistante Via Leopardi" Pescara; Interpellanza a firma del consigliere Pettinari (M5S) recante: "Affidamenti servizi di consulenza effettuati dalla Società Unica Abruzzese di Trasporto (TUA) S.p.A."; Interpellanza a firma del consigliere Blasioli (PD) recante: "Interventi sulle infrastrutture funzionali alla valorizzazione turistica delle stazioni invernali Passolanciano-Maielletta previsti dal Masterplan"; Interpellanza a firma del consigliere Blasioli (PD) recante: "Nuova sede Regione Abruzzo a Pescara e riorganizzazione uffici regionali"; Interpellanza a firma del consigliere Paolucci (PD) recante: "Procedure illegittime per nomina Direttore Amministrativo e Direttore Sanitario delle Aziende Sanitarie Locali della Regione Abruzzo"; Interpellanza a firma dei consiglieri Taglieri, Fedele, Marcozzi, Cipolletti, Smargiassi, Pettinari e Stella (M5S) recante: "Coronavirus e Piano Pandemico Regionale"; Interpellanza a firma del consigliere Fedele (M5S) recante: "Commissariamento Parco Naturale Regionale Sirente-Velino"

Approvato il progetto di legge che apporta delle modifiche alla Legge regionale 3 marzo 1999 n.11 (Attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112: Individuazione delle funzioni amministrativa che richiedono l’unitario esercizio a livello regionale e conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli enti locali ed alle autonomie funzionali), in particolare attraverso la sostituzione dell’art. 46-bis in materia di valutazione d’incidenza. A fronte delle criticità emerse dal frazionamento degli Enti rispetto all’effettuazione delle valutazioni di incidenza ambientale (VINCA), con la modifica legislativa s’intende la Regione, nella persona del Direttore Generale, come unica autorità competente per la Valutazione d’incidenza sugli atti di pianificazione e programmazione. L’esigenza nasce dalla mancanza di un’autorità unica che sappia valutare in maniera obiettiva e organica gli atti della pianificazione e programmazione territoriale, urbanistica e di settore e le loro varianti, compresi i piani agricoli, forestali e faunistico venatori, nonché gli interventi e altri progetti di competenza regionale, provinciale o comunale che interessino in tutto o in parte pSIC (proposte di siti di importanza comunitaria), SIC (siti interesse comunitario) e ZSC (zona speciale di conservazione), o che possano avere incidenze significative sugli stessi siti, singolarmente o congiuntamente ad altri interventi. Oltremodo, specie per i Comuni con numero di abitanti inferiore ai 20.000, sorge la difficoltà, visto le poche risorse degli Enti locali, di non avere le appropriate competenze rispetto alla Valutazione d’incidenza, quindi di trovarsi nella costrizione per la quale è necessario affidare l’incarico a consulenti esterni alla struttura, rappresentando, dunque, un onere a carico dell’Ente stesso. L’articolo 2 del progetto di legge dà disposizioni alla Giunta, che entro novanta giorni dall’entrata in vigore dalla presente legge dovrà adottare le linee guida e gli indirizzi per la procedura di Valutazione, le modalità di presentazione dello studio d’incidenza e le eventuali misura di mitigazione e compensazione. Dovrà, inoltre individuare le forme di monitoraggio e aggiornamento dell’elenco SIC e delle ZPS e potrà individuare i casi di esclusione della procedura nonché le modalità semplificate di predisposizione e presentazione degli studi di incidenza. Il secondo provvedimento approvato riguarda il "Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti dalla sentenza del T.A.R. Abruzzo n. 166/2018. Dipartimento Sviluppo Economico – Turismo (DPH)". Il testo originario è stato emendato con una modifica a diverse leggi regionali. Con una modifica alla legge regionale di istituzione dell'Agenzia regionale di Protezione civile si è precisato il ruolo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco nell'intervento in situazioni di emergenza. Altra modifica riguarda la rotazione dei dirigenti regionali prevedendo che si possano delegare funzioni a maggior rischio ad enti diversi o ad articolazioni della giunta regionale. Ulteriore modifica riguarda la legge regionale 96 del 1996 che aggiunge tra i requisiti per la partecipazione al bando di concorso per l'assegnazione degli alloggi popolari la previsione di non aver riportato negli ultimi cinque anni una condanna per il reato di vilipendio, nonché per i reati di gioco d'azzardo, detenzione e/o porto abusivo di armi, che diventano causa di esclusione per l'assegnazione. Inoltre è inserita una nuova norma con il fine di contrastare il fenomeno del degrado urbano e l'ordine pubblico: le Ater e i soggetti gestori degli alloggi popolari approvano programmi di riqualificazione e rigenerazione urbana delle predette aree dando priorità a quelle zone nelle quali si sono registrati ripetuti episodi di criminalità. La priorità viene data anche in caso di perduranti situazioni di inutilizzabilità o occupazione illegali non sanabili ovvero in stato di degrado e abbandono. Modificata la legge regionale sull'istituzione del Corecom che prevede la possibilità di istituire nei comuni capoluogo di provincia, sportelli decentrati del Corecom, con un massimo di due sportelli per provincia nelle aree di maggiore estensione territoriale. Altra modifica normativa è la previsione del rimborso spese per i componenti del comitato tecnico per il sistema di concessione e controllo del marchio collettivo “Ristorante tipico d'Abruzzo”. Altro progetto di legge approvato quello per il "Riconoscimento di debito fuori bilancio derivante da definizione stragiudiziale di contenzioso per ingiustificato arricchimento della Regione". In coda erano previste le seguenti nomine che sono state rinviate al prossimo Consiglio regionale: elezione componenti del Collegio regionale per le Garanzie Statutarie; elezione del Garante per l'infanzia e l'adolescenza; designazione del componente Sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti; designazione del componente dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale"

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Legnini: mi dimetto ma continuerò a seguire le cause importanti della nostra regione

 "Mi dimetto dal Consiglio regionale, non mi dimetto dalla sfera pubblica della nostra regione, non solo in virtu' dell'incarico, ma anche perche' la passione civile, politica, l'amore per i cittadini e le istituzioni mi portera', con la riservatezza che voglio cercare di imprimere al mio percorso futuro, a continuare a servire le cause importanti della nostra regione". Saluta cosi' il Consiglio regionale abruzzese Giovanni Legnini che ha scelto, seppur non obbligato, di lasciare i banchi dell'opposizione per dedicarsi completamente all'incarico datogli dal premier Giuseppe Conte, quello di Commissario alla Ricostruzione per il sisma 2016. "Il mio primo compito - ha aggiunto - sara' quello di determinare la cessazione del mio incarico, cioe' di fare in modo che l'emergenza venga superata al piu' presto. Il commissariamento va superato. Va individuata una governance ordinaria, efficiente che dia risposte che devono essere date nell'arco di un tempo non breve. Occorreranno anni", ha detto ancora

 

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha apprezzato la decisione di Giovanni Legnini di lasciare il ruolo di consigliere d'opposizione per "non inquinare l'attivita' di commissario". Marsilio ha pero' anche ribadito che si tratta del quarto commissario in meno di quattro anni "e questo- ha aggiunto- dimostra gia' la difficolta' e la tragedia che si e' aggiunta alla tragedia del sisma 2016-2017". Una sequela di nomi che poco ha potuto, ha detto ancora il presidente, a causa dell'assenza "degli strumenti giusti per affrontare la ricostruzione. E' stato adottato il metodo sbagliato- ha detto ancora- Avendo collaborato e lavorato con il commissario Farabollini, e' evidente che con il quadro normativo attuale qualunque commissario rischia di sbattere la testa. Spero che il profilo politico istituzionale che ha voluto conferire al nuovo commissario- ha concluso rivolgendosi a Legnini- ci aiuti a far capire ai Governi quello che fino ad oggi non hanno capito fino in fondo: accogliere le richieste che arrivano dai territori". 

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Protesta dei lavoratori del Ciapi in Consiglio regionale a Pescara

Momenti di tensione nel primo pomeriggio nella sala Commissioni del Comune di Pescara dove si stava tenendo un incontro tra una rappresentanza dei lavoratori del Ciapi e l'assessore alle Politiche del Lavoro della Regione Abruzzo, nel corso di lavori del Consiglio regionale. Dopo circa mezz'ora di discussione, l'assessore Fioretti e' uscito dalla stanza. L'incontro e' poi proseguito, alla presenza di alcuni consiglieri di centrodestra, centrosinistra e Cinque Stelle. Come emerso successivamente, ai lavoratori, che chiedono da mesi il pagamento di quattro anni di stipendi arretrati, e' stato assicurato che, una volta chiuse le procedure di liquidazione entro quindici giorni, nel prossimo Consiglio regionale verra' avviata la procedura stessa di avvio di liquidazione delle spettanze arretrate. Il Consiglio regionale si e' chiuso poco dopo le 14, con il rinvio della discussione degli altri punti all'Ordine del Giorno alla prossima seduta. 

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Protesta dei lavoratori del Ciapi nell'aula consiliare del Municipio di Pescara che oggi ospita la seduta del Consiglio regionale d'Abruzzo. Le maestranze sono ancora in attesa delle spettanze arretrate, quattro anni, dopo la chiusura del centro di formazione e dopo che il giudice delegato ha firmato i decreti ingiuntivi alla Regione per il pagamenti dei lavoratori. Esposti striscioni contro i vertici regionali. Una rappresentanza dei lavoratori ha poi incontrato consiglieri e assessori. "Purtroppo - ha spiegato il direttore del Ciapi, Paolo Cacciagrano - e' una situazione atavica che sta precipitando perche' quando non si rispettano norme, leggi, succede quello che vedete. Purtroppo gia' nel Consiglio regionale scorso questa maggioranza ha deciso di liquidare un ente con 52 anni di storia, il fiore all'occhiello della Regione; perche' non dobbiamo dimenticare che il Ciapi e' proprieta' della Regione Abruzzo, ha fatto formazione per 40mila abruzzesi e oggi si sta chiudendo come si stesse chiudendo un circolo bocciofilo".

Non essendovi stati piu' contributi annui per il Ciapi, ha ricordato Cacciagrano, si sono accumulati debiti "in particolare nel confronti dei dipendenti che vantano quattro anni di mancate retribuzioni, e questo nonostante ci siano state due leggi regionali emanate dal Consiglio regionale uscente in cui si stabilivano i fondi da utilizzare per il Ciapi e per il pagamento dei lavoratori. La Regione Abruzzo ad oggi non li ha liquidati e, nonostante l'ordinanza esecutiva del giudice, sono cinque mesi - ha concluso Cacciagrano - che i lavoratori attendono il pagamento di quattro anni di stipendi".

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Sospiri: il ferro di cavallo a Pescara sarà abbattuto

"Il Ferro di Cavallo, nel rione Rancitelli-Villa del Fuoco, a Pescara, verra' buttato a terra. Lo abbiamo ribadito stamane in Consiglio regionale approvando le modifiche alla nuova legge per disciplinare l'assegnazione delle case popolari, comma 7, che hanno ulteriormente potenziato e rafforzato il cammino intrapreso in tal senso, congiuntamente, da Regione Abruzzo, Comune di Pescara e Ater. Modifiche che, al di la' delle interpretazioni di retorica, danno alle Aziende territoriali uno strumento normativo in piu' per contrastare i fenomeni di degrado urbano che da troppi anni affliggono alcuni quartieri popolari, fenomeni contro i quali, per la prima volta, il nostro Governo sta assumendo una posizione dura e rigorosa". E' il commento del Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri all'esito della votazione in aula.

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Chieti, Tavani (Fratelli d’Italia) smorza le polemiche

Sulle elezioni amministrative di Chieti intervengono il Coordinatore Provinciale di Fratelli d'Italia Antonio Tavani e il Commissario Cittadino Luca Faccenda che hanno sottolineato il lavoro portato avanti in questi ultimi due mesi con una nota nella quale viene ribadito l'impegno per "rafforzare e definire una lista che sia il più rappresentativa possibile, delle categorie, delle esigenze e delle aspettative della città".

"E' innegabile che le voci sulla possibile adesione al partito di Umberto Di Primio, per il ruolo e per la storia politica dell’uomo, abbiano causato non tanto quelle definite fibrillazioni, ma un profondo ragionamento all’interno di un partito dove merito, ruoli e storia hanno sempre avuto la massima considerazione", si legge ancora nella nota.

“Sono momenti intensi, ma la politica è bella anche per questo spirito di confronto. In queste ore con Luca Faccenda siamo assiduamente impegnati a ricompattare il gruppo politico, di amministratori, consiglieri e dirigenti cittadini, frettolosamente definiti ‘ribelli’, ma con i quali il partito a Chieti è cresciuto tantissimo in questi ultimi 9 mesi. Certamente l’incontro con Marsilio e Sigismondi è stato molto positivo e nei prossimi giorni saremo in grado anche di annunziare il candidato Sindaco di FdI”, dichiara Tavani che annuncia che per domani pomeriggio è previsto un nuovo incontro di Tavani, Faccenda, Giampietro e Di Biase, questa volta con il Sindaco Umberto Di Primio.

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Asl Chieti, Paolucci (Pd): Ennesimo taglio sciagurato ai servizi

“Porta la data del 14 febbraio, ma non è affatto una missiva d’amore la Delibera 148 del 14/2 con cui il direttore generale della Asl Lanciano-Vasto Thomas Schael dispone la soppressione delle Direzioni di presidio delle due strutture”, così il capogruppo Pd in Consiglio Regionale Silvio Paolucci.

 

“La Delibera di San Valentino modifica il modello organizzativo previsto nell’Atto Aziendale, sopprimendo di fatto l’autonomia gestionale degli Ospedali di Lanciano e Vasto, questo attraverso l’accorpamento delle direzioni di presidio - illustra Paolucci -  Il precedente atto aziendale prevedeva, infatti, che i due nosocomi fossero diretti in modo autonomo da due Direzioni di presidio, per meglio rispondere a vocazione e istanze territoriali; ora invece viene previsto un unico Direttore di presidio per i due ospedali, una scelta calata dall’alto, senza condivisione.  Un processo verso, dunque, l’unificazione dei due presidi ospedalieri, che nell’analisi fra costi e benefici comporta solo costi a Lanciano e Vasto: ora le due direzioni, ma a breve le strutture perderanno anche il Laboratorio Analisi, Anatomia Patologica e il Centro trasfusionale che saranno centralizzati a Chieti. Tutto questo nel più assoluto e incredibile silenzio sulla questione dei nuovi ospedali di Lanciano e Vasto, che lascia intendere come il malcelato proposito, nonostante le smentite di rito della politica regionale per bocca di Lega e Fratelli di Italia, sia quello di lavorare alla creazione di un unico presidio, fuori dalle Città di Lanciano e Vasto che continuano a perdere servizi e autonomia gestionale. La nuova rete ospedaliera è ferma al palo, la costruzione dei nuovi ospedali è bloccata e per la comunità si contano solo perdite”.

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Quaresimale resta nella Lega

La fiducia nei confronti della Lega, del commissario regionale Luigi D'Eramo e del segretario federale Matteo Salvini non e' mai venuta meno. Pertanto ho deciso, all'esito del positivo confronto con i vertici regionali, di restare nel partito, convintamente". Lo ha dichiarato il capogruppo in consiglio regionale della Lega, Pietro Quaresimale, che nel pomeriggio di domenica scorsa con una nota improvvisa e dai toni molto duri aveva annunciato l'addio al partito con il passaggio al gruppo misto. Da quel momento e' partita una lunga trattativa che ha coinvolto anche i vertici nazionali del partito, al termine della quale Quaresimale e' tornato sui suoi passi. "Ci sono state delle incomprensioni - dichiara Quaresimale - che, pero', abbiamo chiarito insieme al commissario regionale D'Eramo durante il colloquio avuto nel pomeriggio. Non esiste piu', pertanto, alcuna ragione per abbandonare il partito ne' tantomeno il ruolo di capogruppo". "Accolgo con soddisfazione - dice Luigi D'Eramo - la posizione del nostro capogruppo. La Lega e' un partito aperto al confronto: raccogliamo con prontezza gli stimoli di Quaresimale e riprendiamo il cammino politico ed amministrativo svolto in questo primo anno di Regione". 

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Oss della Asl Chieti chiedono la stabilizzazione

In Consiglio Regionale a Pescara una rappresentanza degli oltre 300 operatori socio sanitari delle cooperative che da quasi tre lustri lavorano come esterni per conto della Asl Lanciano-Vasto-Chieti ha manifestato per chiedere certezze sul futuro occupazionale. Alcuni operatori sono stati ascoltati dall'assessore Regionale alla Sanita' Nicoletta Veri', nell'incontro richiesto dal vicepresidente del Consiglio Domenico Pettinari (M5s), e a cui ha partecipato anche il vice presidente della V Commissione Sanita' Francesco Taglieri. A preoccupare la delibera del 18 dicembre 2019 con cui si e' deciso un nuovo concorso pubblico. Il vice presidente della V Commissione Sanita' Taglieri ha poi spiegato che "gli operatori hanno segnalato al tavolo, alla presenza dell'assessore regionale alla Sanita', la delibera di dicembre scorso e che porta la Regione e la ASL di Chieti, all'apertura di un concorso pubblico. Queste persone che hanno lavorato per anni nelle strutture pubbliche, attraverso le cooperative, hanno secondo noi gli stessi diritti dei lavoratori dipendenti a livello di quella che e' la struttura pubblica, pero' questo non avviene. Parliamo di un problema annoso che va avanti da oltre 15 anni e che ora deve trovare una soluzione che puo' essere quella della procedura concorsuale, ma bisogna tutelarli, e non bisogna fare in modo che dopo tanti anni, queste persone restino fuori. E' a questo tavolo abbiamo cercato di inserire all'interno della procedura concorsuale le accortezze a sostegno di chi per tanti anni come esternalizzato ha reso servizi pubblici all'interno di una struttura sanitaria".

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Boschi: noi coerenti con le nostre idee

"Va forte il ritornello dei 'responsabili', con tanti articoli di giornale che parlano di parlamentari pronti a sostenere la maggioranza sostituendo Italia Viva. Essere responsabili in politica, significa dopo il lavoro svolto, tornare a casa la sera, guardarti allo specchio, e riconoscerti perche' sei stato coerente con le tue idee". Lo afferma la capogruppo di Italia Viva alla Camera dei Deputati, Maria Elena Boschi, nella conferenza convocata all'Aquila per presentare la nascita del gruppo politico in Comune. Il riferimento della deputata e' al leader dem e membro della direzione nazionale del partito, Goffredo Bettini.

"Quello che dice Bettini lascia il tempo che trova: a noi stanno a cuore i problemi concreti dei cittadini, io credo che siano anche stanchi di leggere continuamente sui giornali i botta e risposta di questo tipo". Cosi' la capogruppo di Italia Viva alla Camera dei deputati, Maria Elena Boschi a margine di un evento, ha replicato alle dichiarazioni di Goffredo Bettini (Pd) che, riferendosi al partito di Italia Viva, ha parlato di "uno strumento della destra" e per questo va "sostituito". "Quello che importa e' sapere se ci sono risorse per terminare le opere di ricostruzione", ha aggiunto Boschi, "se ci sono risorse per aiutare le famiglie in difficolta' se si riesce a dare una mano ai tanti piccoli commercianti e artigiani che spesso sono con l'acqua alla gola sul resto grande tranquillita', lavoriamo per il Paese".

 "Salvini non e' il salvatore dei confini nazionali assolutamente di niente, io credo che la tutela dei confini che sono europei e non soltanto nazionali spetti a tutti, insieme, spetti anche, ovviamente, al Governo italiano. Salvini ha semplicemente fatto una campagna elettorale e mediatica spesso approfittandosi della disperazione della difficolta' di poche persone bloccandole su delle navi nei nostri porti ma certo diciamo che non e' il salvatore della patria. Questo fa piacere dirlo a lui, raccontarlo". Cosi' il capogruppo di Italia Viva alla Camera dei Deputati, Maria Elena Boschi

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Ferrovie, il 3 marzo la firma del protocollo tra le regioni Abruzzo e Lazio

Il 3 marzo il ministero delle Infrastrutture firmera' il protocollo che la Regione Abruzzo ha condiviso con la Regione Lazio "per prendere quei finanziamenti per poter progettare quel passo concreto che va verso il potenziamento della ferrovia Pescara-Roma". A renderlo noto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nel corso del suo intervento a Villa Filiani dove il ministro dei Trasporti Paola De Micheli ha incontrato i sindaci del territorio per fare il punto sulla A14 dopo i disagi vissuti per oltre un mese a seguito della chiusura del traffico ai mezzi pesanti deciso dal Gip di Avellino che poche settimane fa ne ha deciso la riapertura accogliendo l'istanza di Aspi.

"Si parla, in merito ai fondi per il sud, in modo generico di ammodernamento della SS 16, della SS 17 e della Pedemontana. Credo che sia un po' poco e quindi sotto questo punto di vista c'e' molto piu' da fare. Devo dare pero' al ministro di aver raccolto subito il nostro appello riguardo il protocollo che abbiamo sottoposto al presidente della Regione Lazio Zingaretti sul collegamento ferroviario Roma-Pescara - ha concluso - che ha subito accolto la nostra iniziativa, cosi' come il ministro"

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