Politica

Migranti, Forza Italia chiede chiarezza sull’uso di un edificio a Pescara

Forza Italia, alla Regione e al Comune di Pescara, chiede chiarezza al sindaco del capoluogo adriatico sull'uso di strutture di proprieta' dell'amministrazione per ospitare migranti. In particolare, con una 'istanza ufficiale' al primo cittadino e al dirigente del patrimonio immobiliare, Lorenzo Sospiri (capogruppo alla Regione), Marcello Antonelli e Vincenzo D'Incecco (Capogruppo e Vice capogruppo al Comune) vogliono capire "se il sindaco fosse consapevole dell'impiego che la Caritas, evidentemente, avrebbe fatto di un immobile nato e costruito dal Comune, giunta Albore Mascia, con fondi pubblici per ospitare donne italiane vittime di maltrattamenti, con o senza minori, e che oggi invece, stando al bando della Prefettura, sara' invaso, a giorni, dai migranti per i quali lo Stato paghera' alla Caritas 35 euro al giorno oltre Iva. Soprattutto ci preoccupa la situazione dei residenti della zona che a oggi sono completamente all'oscuro di quanto sta per accadere accanto alle loro case, cittadini che invece hanno diritto a essere informati". "Con l'apertura delle buste per affidare la gestione di 1.114 presunti profughi su Pescara e provincia abbiamo ripreso il monitoraggio di quella che e' una vera emergenza per il nostro territorio - dicono i tre esponenti di Fi. E ieri abbiamo appreso che anche una struttura comunale di Pescara verra' utilizzata per accogliere un numero imprecisato di migranti. Una noticia che ci ha colti di sorpresa visto che mai il sindaco Alessandrini aveva paventato una simile possibilita', ne' ha mai messo a bando la gestione dei propri immobili eventualmente sfitti per questi o altri scopi". Il fabbricato in questione e' denominato 'La Volpe', situato in via Valle Furci, un immobile inaugurato nella primavera del 2014 dal governo di centro-destra, insieme all'edificio-gemello, 'La Rosa', per ospitare, in entrambi i casi, donne che vivono una condizione di disagio, vittime anche di abusi e maltrattamenti.

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Differenziata, Maragno: ‘Prende il via la nuova fase di ampliamento della raccolta porta a porta’

Settimana piena di novità quella che sta per iniziare a Montesilvano Colle. A partire da lunedì 3 luglio verrà avviata la distribuzione dei kit per effettuare la raccolta dei rifiuti con sistema porta a porta.

«Dopo l’introduzione del sistema di raccolta porta a porta -  ha dichiarato il sindaco, Francesco Maragno -  per 300 utenze di Montesilvano Colle, d’accordo con la ditta di gestione del servizio, abbiamo ritenuto maturi i tempi per estendere tale sistema a tutta Montesilvano Colle. Entro la metà di luglio quindi ben 2100 utenze conferiranno i loro rifiuti utilizzando tale sistema, affiancandosi così alle 300 già attive dallo scorso marzo». Ieri pomeriggio è iniziata la fase di formazione dei cittadini attraverso un incontro organizzato in piazza Luigi Calabresi, a cui hanno partecipato più di 50 cittadini. All’incontro sono intervenuti, oltre al sindaco Francesco Maragno, anche  l’assessore Valter Cozzi e Nicola della Corina, responsabile Formula Ambiente che hanno informato i cittadini su tempi, modalità e caratteristiche del servizio. Molte anche le domande in merito alle tipologie di contenitori e al sistema del compostaggio poste dai cittadini presenti.

A partire da lunedì alle famiglie residenti in case singole verranno distribuiti 5 mastelli da 40 litri cadauno. I residenti delle zone condominiali utilizzeranno invece contenitori da 120 litri posti nelle aree comuni. A tutti gli utenti, di entrambe le tipologie residenziali, verrà consegnato un sesto contenitore, ossia un sottolavello da 10 litri, traforato, dove conferire, all’interno del sacchetto biodegradabile, i rifiuti organici prodotti.

L’umido dovrà essere conferito, all’interno di un sacco biodegradabile, nel mastello di colore marrone. La  raccolta avverrà il lunedì, il mercoledì e il venerdì. La plastica e il metallo, da conferire nel mastello giallo, senza sacchetto, verranno raccolti il martedì; il vetro, all’interno del contenitore verde (senza sacchetto) verrà ritirato il mercoledì; la carta e il cartone (senza sacchetto), da conferire nel mastello azzurro, verranno raccolti il giovedì; il residuo indifferenziato (senza sacchetto) nel contenitore grigio, verrà ritirato il sabato. Gli utenti dovranno esporre il mastello corretto nel giorno antecedente a quello di raccolta a partire dalle 20. Per le concentrazioni urbane più rade è stato predisposto un calendario differente. Nei prossimi giorni saranno predisposti dei gazebo informativi e distributivi sempre in piazza Calabresi dove si potranno reperire materiali e sarà possibile porre domande al personale presente.

«La partecipazione dimostrata nell’incontro di ieri -  dice ancora il sindaco -  è il primo ottimo passo per iniziare questa nuova fase nel percorso verso una Montesilvano più bella e sostenibile. Siamo sicuri che, così come i primi cittadini interessati da questo grande cambiamento, anche gli utenti che in questo mese inizieranno questo cammino lo faranno con impegno e scrupolosità, contribuendo a mantenere gli eccellenti risultati di raccolta differenziata, che hanno sfiorato il 90%, che stiamo ottenendo in questi mesi».

A partire dal prossimo autunno, verrà avviata un’ulteriore fase di ampliamento che porterà il sistema di raccolta porta a porta anche nei quartieri Le Naiadi e PP1, ovvero le zone sud e nord della città, per un totale di altre 2500 utenze. Intanto anche sul lungomare prosegue la fase di rimozione dei cassonetti, possibile grazie al sistema di porta a porta per gli stabilimenti balneari e le strutture alberghiere ai quali è stato distribuito il calendario di conferimento.  

Per ulteriori informazioni sono attivi i contatti: 0858620522, fax 0858620741 e mail montesilvano@formulambiente.it. Per programmare la raccolta di rifiuti ingombranti è necessario prendere un appuntamento, telefonando al numero verde 800195315.

Sul sito istituzionale è attivo un banner dove consultare il calendario di raccolta, consigli sul conferimento e ulteriori informazioni.

 

 

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Progetto SPRAR, Maragno: ‘Con la clausola di salvaguardia Montesilvano non sarà più penalizzata’

«Alla luce della situazione emergenziale che sta interessando tutto il Paese che ha visto in soli 4 giorni sulle nostre coste ben 10.000 sbarchi, per l’ultima volta la città di Montesilvano è stata utilizzata per sole 24 ore come centro di smistamento. 50 migranti, 25 dei quali donne, sono stati distribuiti in uno dei due CAS di Montesilvano, ma sono stati già trasferiti presso centri di accoglienza anche di altre regioni. Da domani, sabato 1 luglio, l’avvio ufficiale del progetto SPRAR, (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), che il Comune di Montesilvano ha presentato al Ministero e risultato il più importante rispetto a tutti quelli ammessi a finanziamento, non consentirà più l’invio di nuovi migranti all’interno dei CAS». E’ quanto spiega il sindaco Francesco Maragno. Ad oggi sul territorio di Montesilvano vi sono 200 migranti. L’adesione alla progettualità SPRAR, un modello di accoglienza diffuso sul territorio, che non si riduce a mero dormitorio, ma è un progetto molto articolato, portato avanti con Azienda Speciale e con l'Ati Arci Pescara, Polis, Caritas diocesana e Cooperativa Sociale Ausiliatrice, che con fondi di natura statale, elaboreranno una serie di iniziative per integrare socialmente ma anche culturalmente i migranti, ha consentito di garantire a Montesilvano il rispetto della clausola di salvaguardia, che impedisce l’arrivo di nuovi migranti sul territorio e porta alla chiusura dei due CAS, i centri di prima accoglienza che ad oggi sono presenti negli hotel Excelsior e Ariminum. Di questi 200 migranti quindi, 39 al massimo resteranno in uno dei due CAS, fino al 31 dicembre, mentre gli altri, se in possesso dei requisiti necessari, sulla base dell’individuazione da parte della Prefettura, andranno a confluire nello SPRAR per il numero massimo destinato a Montesilvano. Il progetto prevede infatti l’accoglienza di 161 migranti che l’Amministrazione Comunale distribuirà tra diversi immobili diffusi su tutto il territorio.

«Se Montesilvano fino ad oggi è stata penalizzata con l’invio indiscriminato nei centri di prima accoglienza di profughi - spiega ancora Maragno -, grazie alla lungimiranza dell’adesione alla progettualità SPRAR questo non accadrà più. Noi sindaci abbiamo un dovere nei confronti dei concittadini e delle città che amministriamo: garantire la sicurezza e favorire lo sviluppo del territorio. Subire passivamente l’arrivo di migranti come accaduto fino ad oracon i CAS, non ce lo consente. Ecco perché a Montesilvano - conclude il primo cittadino -abbiamo aderito allo SPRAR, che permetterà di tutelare la vocazione turistica del territorio, di ridurre l’impatto dell’arrivo dei migranti in città, di evitare situazioni ghettizzanti e di garantire percorsi di integrazione dei migranti coinvolgendoli in attività formative e lavorativegratuite a favore del Comune, che possano agevolare il loro inserimento culturale, sociale e lavorativo».

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Ospedale di Penne, Paolucci incontra i cittadini

Dopo la protesta di ieri pomeriggio a Pescara di amministratori e cittadini dell'area Vestina in difesa dell'ospedale S. Massimo di Penne, oggi e' arrivata la risposta dell'assessore regionale alla Sanita' Silvio Paolucci. "Intanto - spiega - dobbiamo dire che la Regione ha portato a casa una deroga specifica, utilizzando una norma Nazionale che prevedeva per le aree disagiate la possibilita' che i presidi rimanessero anche se sotto dimensionati rispetto ai numeri che la norma stessa prevedeva e che rimanessero presidi con pronto soccorso, e questo risultato lo abbiamo portato a casa. Se si vuole ottenere di piu', poiche' gli atti aziendali previsti dalla Asl di Pescara sono molto oltre quanto gia' programmato dalla Regione e a livello nazionale, bisognera' rivolgersi allo Stato, ai Ministri e ai parlamentari perche' sono loro che hanno competenza sugli interventi delle leggi nazionali, e la programmazione regionale deve stare nel quadro e all'interno dei vincoli della norma nazionale. Se poi si vuole strumentalizzare la Sanita' ben vengano le manifestazioni, ma su questo punto la Regione ha gia' ottenuto il massimo - aggiunge - se poi si vuole oltre il massimo allora bisogna cambiare l'interlocutore che non puo' essere piu' la Regione, ma deve essere lo Stato".

L'assessore regionale alla Sanita' ha poi parlato anche della rete di emergenza. "Noi abbiamo rafforzato la rete tempo dipendente e inserito nella nostra regione tante postazioni in piu' di ambulanze e postazioni sulla rete cardiovascolare degli infarti e per gli ictus. Sulla rete dei salvavita abbiamo investito tanto, realizzando una rete ancora piu' radicata di quella di prima per offrire ancora una maggiore presenza nella rete di emergenza-urgenza".

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Mancini (Asl Pescara): l’ospedale di Penne non sara’ smantellato

"Rispetto a com'era Penne prima del Decreto Lorenzin, manca in pratica solo l'U.O. di Cardiologia. Per legge - sottolinea il direttore generale - non potevamo mantenerla per una questione di numeri, ma verra' comunque mantenuto il servizio. I reparti che abbiamo aggiunto rispetto a quanto previsto dal decreto Lorenzin, essendo il numero totale di Uo della Asl non modificabile per legge, sono stati sottratti a quelli attribuibili all'ospedale di Pescara. E' stata una precisa scelta, finalizzata a far si' che quello di Penne resti il secondo ospedale della Asl di Pescara". Mancini aggiunge che "investiremo 12,5 milioni di euro per la messa in sicurezza sismica e per il rifacimento dei Reparti, che vanno ovviamente rimodulati sul Decreto Lorenzin" e che e' stata inoltrata alla Regione la richiesta "di localizzare nell'ospedale di Penne un 'ospedale di comunita'', la cui gestione vedra' integrati i medici di Medicina generale". "Il Decreto Lorenzin e' figlio della ristrettezza economica e della spending review. Spero che un domani questo Paese vivra' condizioni migliori. In ogni caso non e' pensabile per alcuno che l'area Vestina possa essere priva di un presidio ospedaliero. Il nostro impegno e' mantenere in Penne lo 'spoke' dell''hub' di Pescara, con sempre maggiori collegamenti, anche attraverso la telemedicina".

"Rispetto a com'era Penne prima del Decreto Lorenzin, manca in pratica solo l'U.O. di Cardiologia. Per legge - sottolinea il direttore generale - non potevamo mantenerla per una questione di numeri, ma verra' comunque mantenuto il servizio. I reparti che abbiamo aggiunto rispetto a quanto previsto dal decreto Lorenzin, essendo il numero totale di Uo della Asl non modificabile per legge, sono stati sottratti a quelli attribuibili all'ospedale di Pescara. E' stata una precisa scelta, finalizzata a far si' che quello di Penne resti il secondo ospedale della Asl di Pescara". Mancini aggiunge che "investiremo 12,5 milioni di euro per la messa in sicurezza sismica e per il rifacimento dei Reparti, che vanno ovviamente rimodulati sul Decreto Lorenzin" e che e' stata inoltrata alla Regione la richiesta "di localizzare nell'ospedale di Penne un 'ospedale di comunita'', la cui gestione vedra' integrati i medici di Medicina generale". "Il Decreto Lorenzin e' figlio della ristrettezza economica e della spending review. Spero che un domani questo Paese vivra' condizioni migliori. In ogni caso non e' pensabile per alcuno che l'area Vestina possa essere priva di un presidio ospedaliero. Il nostro impegno e' mantenere in Penne lo 'spoke' dell''hub' di Pescara, con sempre maggiori collegamenti, anche attraverso la telemedicina"

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Pescara, variazione del bilancio del Comune per 1,5 milioni

La giunta del Comune di Pescara ha dato il via libera ad una variazione al al Bilancio di previsione 2017-2019 da 1,5 milioni di euro: "La maggior parte delle risorse - dice l'assessore alle Finanze Giuliano Diodati - andra' al sociale". Non solo sociale perche', la variazione interessa anche mobilita', eventi e manutenzione. "Questa importante variazione di bilancio ci consentira' di attivare sul territorio comunale una serie di progetti con fondi ottenuti attraverso la partecipazione a bandi regionali e nazionali - spiega l'assessore alle Politiche Sociali, Antonella Allegrino - Si tratta, in particolare, dell'attivazione del Centro Servizi Famiglia, dei progetti Listen, destinato agli immigrati, Sibilla, riguardante i centri antiviolenza, Libero Tempo, che prevede attivita' sportive e ludiche per minori di famiglie disagiate, e Pippi, teso a prevenire l'istituzionalizzazione nelle strutture di minori con disagio. Si tratta di attivita' che partiranno in tempi molto rapidi e che si concluderanno nel giro di 18 mesi. Abbiamo anche prorogato l'efficacia delle disposizioni del Piano di Zona dei servizi sociali 2011-2013 , proroga prevista, al momento, fino al 31 ottobre prossimo, e attuata in attesa di procede all'approvazione del nuovo Piano sociale. In ogni caso, l'Amministrazione Comunale garantira' la copertura dei servizi del Piano di Zona in proroga anche nei mesi successivi. Le attivita' per la redazione del nuovo Piano Sociale dell'Ecad 15, che riguarda l'intero territorio comunale, stanno procedendo, con grande impulso e all'insegna dell'approfondita consultazione di tutte le componenti sociali, secondo un fitto calendario di incontri. Intendo portarlo all'approvazione della giunta e del consiglio comunale entro il mese di luglio. Per diventare efficace, dovra' poi essere approvato dalla Regione. Da quel momento, sara' avviato un nuovo percorso delle Politiche Sociali grazie a uno strumento che rappresenta un vero e proprio piano regolatore dei servizi sociali. Questi ultimi dovranno tendere sempre meno all'assistenzialismo e sempre di piu' a sviluppare processi di autonomia delle persone della nostra comunita' costrette ad affrontare situazioni di disagio e fragilita'".

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Stabile nell’ultimo mese al 34% la fiducia nel premier Paolo Gentiloni

Stabile nell'ultimo mese al 34% la fiducia nel premier Paolo Gentiloni mentre Matteo Renzi scende, tra prima e dopo le amministrative, dal 30% al 28%. Secondo l'Istituto Ixe' - che ha fatto un sondaggio per Agora' (Raitre) - il governo raccoglie il 30% di fiducia. Tra gli altri leader politici: Salvini 23%, Di Maio 20%, Meloni e Berlusconi 17%, Grillo 15%.

 Pd primo partito, con un margine dello 0,6% sul Movimento 5 Stelle. E' quanto emerge dalle prime intenzioni di voto dell'Istituto Ixe', in onda oggi ad Agora' (Raitre), dopo i ballottaggi delle amministrative. In confronto alla situazione prima del voto (fine maggio), il Pd ha perso l'1,9% e il movimento di Grillo l'1,2%. Nel centrodestra, Lega al 14% e Forza Italia al 13,7%. 30 giugno 26 maggio PD 27,4% 29,3% -1,9% M5S 26,8% 28,0% -1,2% LEGA 14,0% 12,6% +1,4% FI 13,7% 13,0% +0,7% FDI 4,4% 4,3% +0,1% MDP 3,4% 2,7% +0,7% AP 2,9% 2,6% +0,3% SI 2,8% 2,4% +0,4% Per quanto riguarda la fiducia nei leader e' stabile nell'ultimo mese al 34% la fiducia nel premier Paolo Gentiloni mentre Matteo Renzi scende, tra prima e dopo le amministrative, dal 30% al 28%. Secondo l'Istituto Ixe' - che ha fatto un sondaggio per Agora' (Raitre) - il governo raccoglie il 30% di fiducia. Tra gli altri leader politici: Salvini 23%, Di Maio 20%, Meloni e Berlusconi 17%, Grillo 15%. NOTA INFORMATIVA : Titolo del sondaggio: situazione politica - 30/6 Tema del sondaggio: politica Soggetto realizzatore: Istituto Ixe' Committente e acquirente: Agora'-RAI 3 Data di esecuzione: 28/6/2017 Metodologia di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI su un campione casuale probabilistico stratificato di 1.000 soggetti maggiorenni (su 9.375 contatti complessivi), di eta' superiore ai 18 anni. Tutti i parametri sono uniformati ai piu' recenti dati forniti dall'ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentativita' rispetto ai parametri di sesso, eta' e macro area di residenza. Margine d'errore massimo: 3,1 %

 

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Cisl L’Aquila chiede al sindaco Biondi piu’ opportunità per i giovani

"Affrontare subito, con rigore politico e impegno programmatico, le tante emergenze che affliggono L'Aquila. Una citta' che deve offrire maggiori opportunita' ai giovani, dal punto di vista occupazione e sociale". E' il primo messaggio del segretario provinciale Cisl L'Aquila, Paolo Sangermano, al neo sindaco del capoluogo abruzzese, Pierluigi Biondi. Il sindacalista chiede l'attivazione di un tavolo di confronto. "A Biondi rivolgo i migliori auguri di buon lavoro", dichiara Sangermano, "in una citta' dove le emergenze sociali e occupazionali sono ancora molte e dove occorrono provvedimenti mirati a rilanciare il tessuto produttivo e a dare una spinta economica importante, per sostenere le realta' locali, con particolare riferimento alle giovani generazioni, troppo spesso costrette a guardare altrove per costruire il proprio futuro". Cio' che chiede la Cisl e' "affrontare con tempestivita' i problemi concreti. Intervenire su cio' che e' realmente modificabile, in un quadro socio-economico ancora difficile", spiega Sangermano, "partendo dalla diminuzione della tassazione e dall'aumento dei servizi ai cittadini e alle imprese. Siamo disponibili ad aprire un confronto e ad essere di supporto all'amministrazione per individuare e risolvere le criticita' del territorio, in relazione al problema occupazionale, alla carenza di investimenti, ad una tassazione troppo onerosa che pesa sul bilancio delle famiglie". Altro punto sta nella rivitalizzazione del centro storico e della ricollocazione delle attivita' produttive.

"Stando ai primi numeri", fa notare il segretario Cisl della provincia dell'Aquila, "il bando Fare Centro rischia di non produrre gli effetti sperati. E' necessario individuare strumenti di accompagnamento immediato e sostanziale alle imprese aquilane che decidono di restare e di investire sul territorio". Altri temi sul tavolo della discussione, sono la sanita' e la riorganizzazione della rete regionale e i trasporti "che devono vedere un collegamento piu' fluido e veloce dell'Aquila con l'Abruzzo interno e con Roma". "L'Aquila, in sostanza", conclude Sangermano, "deve riacquistare il suo ruolo guida di capoluogo di provincia e di regione". 

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Wwf e Legambiente plaudono al piano regionale dei rifiuti

"Bene un piano che punta alla prospettiva dell'economia circolare come una grande opportunita' per la nostra regione per la risoluzione di annosi problemi legati alla gestione dei rifiuti e piu' in generale per un uso efficiente delle risorse, favorendo lo sviluppo occupazionale ed economico. Ma non si possono piu' tollerare i ritardi". Lo affermano Legambiente e Wwf Abruzzo a proposito del Piano regionale di gestione dei rifiuti. Un piano che, secondo le associazioni, "rappresenta una grande opportunita' per armonizzare la gestione dei rifiuti con la tutela della salute e dell'ambiente ma anche per favorire una migliore sostenibilita' economica dell'intero sistema a vantaggio dei cittadini. Dalla lettura si evince che la prevenzione cosi' come la preparazione al riutilizzo e al riciclaggio assumono un valore determinante ai fini della riduzione dello smaltimento a discarica e dell'esclusione del recupero energetico per contrastare il 'decreto inceneritori'".

Gli ambientalisti si dicono d'accordo sull'idea di "massimizzare le politiche di riduzione del rifiuto, di potenziare ed agevolare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani che nell'ultimo anno (2016) si e' assestata intorno al 52,69%, con la provincia di Pescara in coda al 38,28%".

Citando i comuni con un elevato numero di abitanti nei quali si ha una produzione di rifiuti urbani, nel 2015, e' pari a 311.387,21 tonnellate, cioe' il 53% dei rifiuti complessivamente prodotti nella regione, Wwf e Legambiente sottolineano che "l'obiettivo previsto dal nuovo piano di raccolta differenziata al 70% di media regionale al 2022, puo' essere raggiunto solo se su questi comuni si spinge sulle raccolte porta a porta, con una riorganizzazione dei servizi estesi alla totalita' degli abitanti e con il raggiungimento di buone performance. Si deve inoltre puntare con maggior forza al conseguimento di produzione di rifiuti urbani indifferenziati al di sotto dei 130 chilogrammi annui per abitante previsti dal piano sempre al 2022, anche se nel 2016 si e' registrato un leggero aumento". Gli ambientalisti si concentrano anche sul concetto di 'rifiuti free', sul ruolo "centrale" dell'impiantistica e l'utilizzo delle discariche regionali, con "progressiva chiusura di quelle non strategiche", e sulla tariffazione.

 

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Avezzano, passaggio di consegne tra Di Pangrazio e De Angelis

Il passaggio di consegne tra l'ex sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, ed il nuovo sindaco, Gabriele De Angelis, e' avvenuto stamane negli uffici del municipio. La proclamazione c'e' stata dopo la decisione del presidente del tribunale, Eugenio Forgillo, che ha attribuito la piena governabilita' ed il relativo premio di maggioranza a De Angelis che porta in consiglio comunale 15 consiglieri. La coalizione di Di Pangrazio elegge in consiglio 7 consiglieri d'opposizione. Sederanno in consiglio comunale anche i due candidati sindaci Francesco Eligi (M5stelle) e Leonardo Casciere (lista civica). "Sento il peso della responsabilita' che mi ha attribuito una citta' dopo una competizione incredibile - ha detto De Angelis - ora bisogna lavorare insieme con chi ha provato a guidare la citta' al posto nostro, senza parlare piu' di avversari, sono sicuro - ha concluso - che con Giovanni Di Pangrazio riusciremo a collaborare come abbiamo fatto in passato".

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