Primo Piano

Sospiri: mettiamo in circolo 100 milioni per l’economia dell’Abruzzo

“Quello approvato dal Consiglio regionale è un vero e proprio documento anti-crisi, mai approvato, che mette in circolo 100 milioni di euro complessivamente nell’economia regionale. Abbiamo messo in campo ogni possibile azione legislativa, amministrativa e tecnica a disposizione della Regione Abruzzo per combattere una pandemia mondiale” è quanto dichiara il Presidente Lorenzo Sospiri al termine del Consiglio regionale odierno. “Abbiamo lavorato con tenacia a questo provvedimento cercando di dare risposte a tutti i settori più sensibili dell’economia regionale che sono state interessati dall’emergenza coronavirus. Tra le misure più importanti spiccano i 20 milioni di euro in collaborazione con la Cassa depositi e prestiti per l’immediato pagamento degli stati di avanzamento lavori gestiti dalla regione, province e comuni; 13 milioni per la costituzione di un fondo perduto per le micro, piccole e medie imprese; 10 milioni per la sospensione dei canoni dei consorzi di bonifica;  6,3 milioni di euro per sostenere le micro, piccole e medie imprese per investimenti fatti o da fare a seguito della riconversione dell’attività per l’emergenza; 5 milioni per la sospensione dei canoni consortili delle imprese (Arap), 5,5 milioni per finanziamenti di progetti di sviluppo per le graduatorie gia in essere.  Ma sono molti altri gli ambiti in cui interveniamo – aggiunge Sospiri – dalla pace fiscale con le imprese sino alla semplificazione amministrativa. E’ un primo atto che servirà a dare risposte ad un’economia regionale che dopo un mese di fermo esce con numeri da bollettino di guerra. La regione ha fatto e farà tutto il possibile - conclude Sospiri – e cercheremo di farlo ascoltando tutti. Ringrazio infine i consiglieri di maggioranza ed anche quelli di minoranza che hanno collaborato a rendere migliore il documento con propri contributi, rinunciando a fare un’opposizione strumentale"

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La curva di progressione del contagio si sta mantenendo su una previsione mediana

La curva di progressione del contagio si sta mantenendo su una previsione mediana, quella dei 1.500 Covid positivi: "Un numero elevato ma che il nostro sistema sanitario regionale e' in grado di assorbire, pur sottolineando che la partita non si vince a livello ospedaliero ma territoriale e adottando comportamenti corretti, per spezzare la linea di trasmissione del virus". Lo ha spiegato Alberto Albani, indicato dalla Giunta regionale a capo della maxi emergenza alla redazione di "Sos Coronavirus". Albani ha aggiunto che tutta la rete di "emergenza ed urgenza si e' trasformata per rispondere alle esigenze della pandemia, e gli ospedali si sono dotati di un piano che prevede la riconversione dei reparti di medicina e geriatria, dando ampio spazio ai Covid positivi. Gli altri pazienti vengono trasferiti, di volta in volta, nelle aree mediche degli ospedali piu' piccoli o nelle case di cura private. Tutto questo consente di aumentare i posti di terapia intensiva e sub intensiva". Inoltre, secondo Albani, la rete ospedaliera abruzzese ha "mostrato una grande capacita' di integrazione consentendo a tutti di essere curati". Alle Asl sono stati consegnati trecento monitor e gia' oggi ulteriori 12 ventilatori sono stati distribuiti in base ai posti letto e ai pazienti, in attesa che un numero piu' adeguato possa essere sbloccato sul mercato. Va aumentando anche il numero dei tamponi per la individuazione dei Covid positivi, grazie alle attivita' combinate dell'ospedale di Pescara, Chieti e dell'Istituto Zooprofilattico di Teramo. Albani si sofferma anche a delineare la potenza del Coronavirus che in Abruzzo si attesta su una capacita' di contagio di 2-2,5: ovvero un Covid positivo puo' infettare a sua volta due/due pazienti e mezzo. "Pur essendo elevato il rischio - ha aggiunto Albani - si tenga conto che il morbillo ha una capacita' di contagio di uno a 18. Purtroppo il coronavirus presenta una capacita' di peggioramento che puo' portare alla mortalita'". 

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Coronavirus, la Regione Abruzzo attiva Unita’ speciali di continuita’ assistenziale

La Regione Abruzzo crea delle apposite unita', denominate Unita' speciali di continuita' assistenziale (Usca), 16 in totale, che gestiranno i pazienti Covid-19 in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl, liberando cosi' i medici di base, che continueranno a svolgere l'attivita' regolare, anche in considerazione del fatto che negli ospedali sono state sospese tutte le prestazioni non urgenti. L'istituzione delle Usca - una ogni 50mila abitanti - e' prevista in un'ordinanza firmata in serata dal governatore Marco Marsilio. Il Medico U.S.C.A. viene attivato direttamente dal medico di medicina generale, di assistenza primaria o continuita' assistenziale o dal pediatra e dopo che questi abbiano fatto attivita' di triage, per evitare che i pazienti con sintomatologia, si rechino presso gli ambulatori dei medici, dei pediatri, dei medici di continuita' assistenziale o nei Pronto Soccorso

Il provvedimento in questione stabilisce "che le aziende Usl avviino immediatamente, dall'adozione del presente atto, procedure per acquisire la disponibilita' di personale medico interessato, provvedano alla pianificazione e attivazione delle Usca; che ogni Usca e' costituita di norma da un numero di medici pari a quelli gia' attivi nella sede di continuita' assistenziale prescelta o da un numero congruo rispetto alla casistica del territorio interessato, e che pertanto le Aziende Usl devono provvedere alla dotazione di personale necessaria alle Usca attive tenendo conto che le stesse devono garantire il servizio attivo sette giorni su sette dalle ore 8:00 alle ore 20:00". Entro tre giorni le Asl dovranno definire le Usca da attivare nel territorio di competenza e la logistica.

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Abruzzo. Appello di due medici: formiamo una task force di medici e infermieri “riservisti”. Aiutiamo chi ha urgente bisogno


Sono pronti a dare un prezioso aiuto, determinati a unirsi a quanti tra medici e infermieri sono in prima linea nella lotta contro il coronavirus. A lanciarsi con determinazione nel progetto/appello chiamato “i riservisti”, sono due esponenti di lungo corso della medicina abruzzese, il dottor Walter Palumbo e il professor Raffaele Tenaglia che scrivono al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio che in questi giorni ha lanciato un allarme sulla necessità di più medici per dare sostegno in corsia a chi da giorni si sottopone a turni lunghi e massacranti.
“Egregio Presidente
siamo un gruppo di operatori sanitari tra medici e infermieri”, spiegano Palumbo e Tenaglia, “e di operatori socio-sanitari, per lo più pensionati abituati a vivere in Ospedale, in sala Operatoria e in Rianimazione., che hanno deciso di organizzare fra di loro una task force volta a condividere un percorso comune per dare una mano a coloro che in questo momento di emergenza sanitaria sono in prima linea negli ospedali della nostra Regione.
Abbiamo deciso di chiamarci “I riservisti” perché nel passato in periodo di guerra, e questa lotta contro il Coronavirus è una guerra, il Paese per aumentare la sua forza combattiva richiamava in servizio coloro i quali avevano lasciato il servizio militare attivo”. Nel merito Walter Palumbo e Raffaele Tenaglia, chiariscono come intendono raccogliere, unire e gestire il gruppo di supporto tra chi ha già aderito e a quanti risponderanno all’iniziativa. Un progetto di coinvolgimento che per ora unico in Italia.
“Abbiamo voglia, anticipando anche le richieste dei Presidenti delle Regioni Lombardia e Puglia in particolare, di far trovare pronto questo ‘gruppo di supporto’. Come?”, spiegano i due medici, “Facendo e selezionando chi può fare cosa, con la guida determinante di rianimatori che potrebbero avere sostituti e soprattutto, aprendo nuovi spazi (un reparto di almeno 50 posti di Intensiva, Sub-intensiva e di Medicina Generale) avrebbero quei giusti rapporti professionali per farlo. Non spetta a noi indicare dove, ma cominciare a fare delle prove di preparazione, sarebbe opportuno e potrebbe dimostrarsi determinante per affrontare questa terribile fase.
Le chiediamo quindi di utilizzare queste competenze e di far presto a trovare le soluzioni logistiche per l’aumento di posti letto, specialmente quelli per la terapia intensiva, per non doverci trovare impreparati a un aumento spropositato di richieste di ricovero come purtroppo sta avvenendo nelle Regioni del nord Italia.
Crediamo che la cosa migliore che possiamo aspettarci noi che viviamo in Abruzzo e Molise, è saper che si sta allestendo un nuovo reparto di 100-150 posti letto di Terapia Intensiva, Sub-intensiva e di ricovero cautelare.
Ci permettiamo”, continua la lettera dei due medici, “di suggerire che ci sono strutture sanitarie, per lo più Ospedali riconvertiti per altre esigenze assistenziali pronti per questa esigenza, in pochi giorni, dove potremmo cominciare subito una fase di simulazione.
Fra questi gli Ospedali di Atessa, Casoli, Gissi, Guardiagrele, Pescina e Tagliacozzo che, unitamente agli Ospedali di Atri, Penne e Popoli potrebbero essere destinati al ricovero di pazienti non affetti da Coronavirus lasciando agli ospedali di Avezzano, Chieti, Giulianova, Lanciano, L’Aquila, Pescara, Penne, Sant’Omero, Sulmona, Teramo e Vasto la cura dei pazienti affetti da Coronavirus.
Ascolti al riguardo anche gli appelli dei Sindaci che le hanno fatto già richieste, specie il Sindaco di Guardiagrele e quello di Atessa”. Infine la richiesta di un incontro urgente,
“In attesa di ricevere Sue notizie”, concludono Walter Palumbo e Raffaele Tenaglia, “e, magari di incontrarla per condividere il nostro progetto, La salutiamo caldamente”.

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Coronavirus, Marsilio: la curva dei contagi cresce ancora e crescera’

Sono 347 gli ospedalizzati affetti da Covid 19 in Abruzzo. Il 64% di questi pesa sulla Asl di Pescara che ne ha in carico 170 nell'ospedale della citta' e 24 in quello di Penne individuato nella Asl di Pescara come Covid Hospital. Venti sono quelli intubati allo Spirito Santo, quattro quelli intubati nell'ospedale della provincia. Questi i numeri dati da Alberto Albani, primario del Pronto Soccorso di Pescara e responsabile dell'emergenza sanitaria dell'Unita' di Crisi creata dalla Regione Abruzzo, durante la conferenza stampa nella Sala Consiliare di Pescara e convocata dal presidente della Regione Marco Marsilio. Albani, parlando anche delle forniture e della rete ospedaliera organizzata per far fronte all'emergenza ha annunciato di avere a disposizione ad oggi per il personale ospedaliero 50mila mascherine (20mila sono appena arrivate) che come tute, guanti e occhiali si stanno distribuendo nelle Asl. A scarseggiare, ha spiegato, sono le Ffp3, che "non si trovano". Le scorte, limitate, ha comunicato, si stanno distribuendo al personale maggiormente esposto a rischi essendo queste utili soprattutto a chi compie manovre invasive sui pazienti.  "Lancio un appello agli abruzzesi nel mondo, che sono tanti, sia per mandarci medici che volessero lavorare in Italia sia per reperire macchinari".

"State a casa. Piu' passano i giorni piu' si comprende la serieta' e la gravita' della situazione. Se qualcuno fino a un po' di giorni fa poteva ancora pensare di prendere con leggerezza o considerare esagerazione le misure imposte dalle autorita', i dati e i numeri, nonostante siano giorni che stiamo bloccando l'Italia, dimostrano che la curva dei contagi cresce ancora e crescera' nei prossimi giorni". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nel corso della conferenza stampa appena conclusasi nella Sala Consiliare del Comune di Pescara. Il governatore ha ricordato che ormai scarseggiano i ventilatori negli ospedali abruzzesi. "Non lo voglio dire con tono da uccello del malaugurio- ha spiegato- ma e' bene che la gente sappia la verita'. Se queste misure non saranno rispettate- ha sottolineato- avremo non solo le gia' evidenti conseguenze sanitarie, ma inevitabilmente le autorita' saranno costrette ad assumere ulteriori misure restrittive della mobilita' personale, dei movimenti e per l'economia, aggravando una situazione gia' difficile. Siamo gia' in piena emergenza oltre che sanitaria, economia e occupazionale. Siamo pervasi dall'angoscia di quello che sara' il nostro futuro al termine di questo fermo".

"Arriveranno da Roma due ventilatori con due monitor cosi' che si potranno attrezzare altre due postazioni di terapia intensiva. Quasi un miracolo. Speriamo attraverso lo stesso canale, l'azienda Altea, di riuscire ad averne altri nei prossimi giorni in attesa che il Governo possa trovare e incrementare la produzione nazionale e reperire sul mercato estero i quantitativi che abbiamo richiesto ma che fatichiamo ad ottenere". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. Un annuncio fatto nel corso di un intervento in cui ha illustrato le difficolta' di reperire i dispositivi medici e in particolare monitor, ventilatori e personale. "Una difficolta' oggettiva", quella di reperirli, ha aggiunto sottolineando che "sarebbe troppo facile fare polemica". Marsilio ha quindi annunciato di essere gia' a lavoro per reperire i dispositivi e le attrezzature tramite privati "esponendoci anche al rischio di truffe e speculazioni come sempre avviene in tempo di guerra". 

 "Stanotte ci sono stati 70 positivi". Il dato emerge nel corso della conferenza stampa in corso nella Sala Consiliare di Pescara convocata dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. A darlo, rispondendo alle domande dei giornalisti, e' lo stesso Marsilio insieme a Alberto Albani, primario del Pronto Soccorso di Pescara e responsabile dell'emergenza sanitaria dell'Unita' di Crisi creata dalla Regione Abruzzo. Con loro, quindi, il numero totale salirebbe a 333 il totale dei positivi al Covid 19 (ieri erano 263). Annuncio arrivato subito dopo il ringraziamento rivolto da Marco Marsilio al presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri per il progetto di legge gia' presentato per affrontare l'emergenza del Coronavirus e che ha auspicato venga presto approvato. Progetto di legge che prevede la riprogrammazione delle risorse statali ed europee gia' disponibili nelle casse regionali, le agevolazioni per l'accesso al microcredito, le misure di sostegno per le micro, piccole e medie imprese del territorio e l'istituzione di un Comitato Tecnico Scientifico.

"Spero che il Governo non voglia contrastare questa nostra decisione", ma se dal Governo non arriveranno indicazioni ai Prefetti, "l'ordinanza rischia di essere piu' un atto morale che di fatto efficace. Lo dico senza alcuna intenzione di fare polemica". Cosi' nel corso della conferenza stampa il presidente della Regione Marco Marsilio dell'ordinanza emanata ieri con cui ha dichiarato zona rossa 5 Comuni della Val Fino (Castiglione Messer Raimondo, Montefino, Arsita, Bisenti e Castilenti) e un Comune del pescarese (Elice). Il "si'" del Governo non c'e' stato, ma "al momento non abbiamo notizie contrarie alla sua entrata in vigore. I sindaci sono impegnati nel farla rispettare". La speranza, ha concluso, e' che la misura aiuti a non aumentare la diffusione del focolaio di origine incerta aggravando le situazioni urbane a cominciare da Montesilvano e Pescara, quest'ultima " gia' gravemente colpita nel suo ospedale".

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Coronavirus, sale il conto delle vittime in Abruzzo

Ancora decessi di persone risultate positive al Covid-19 in Abruzzo. Il bilancio dei morti, nel giro di 24 ore, raddoppia e sale a quota 14. Nuovo decesso a Castiglione Messer Raimondo  dove si contano 23 casi positivi e tre vittime su duemila abitanti, divenuto zona rossa, insieme ad altri cinque Comuni, dopo l'ordinanza del governatore Marsilio. Altri due decessi sono avvenuti all'ospedale di Pescara. Le altre persone morte e risultate positive al Covid-19 sono due uomini di Crecchio, un uomo e una donna di Ortona, un uomo di Pianella, una donna di Casoli, due uomini di Castiglione Messer Raimondo, un uomo di Chieti, un uomo di Citta' Sant'Angelo e una donna di Guglionesi, in Molise, che era ricoverata a Chieti. Al momento in Abruzzo si registrano 385 casi di Covid-19. 

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Coronavirus, gli ultimi dati dei contagiati in Abruzzo

Dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi 3 nuovi casi positivi al Covid 19. Si tratta di 3 donne, di 60, 49 e 30 anni. Le prime 2 fanno riferimento alla Asl di Pescara, l'ultima alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti. Salgono cosi' a 84 i casi positivi registrati in Abruzzo dall'inizio dell'emergenza. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.

Quarantasette pazienti sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva, 12 in terapia intensiva, mentre gli altri sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl, riferisce il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione. Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, il laboratorio di Pescara ha eseguito 867 test, di cui 429 sono risultati negativi. La differenza tra il numero totale e quello degli esiti è legato al fatto che alcuni test sono stati eseguiti più volte sullo stesso paziente. Dei casi positivi, 8 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, 20 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 48 alla Asl di Pescara e 8 alla Asl di Teramo. Va precisato che il numero elevato di casi registrati a Pescara è anche legato al fatto che al Santo Spirito accedono pazienti provenienti anche da altre aree della regione. 

E' stato disposto il trasferimento di sette pazienti all'ospedale di Penne perché quello di Pescara, tra le Malattie Infettive e la Rianimazione, ha raggiunto la capienza massima relativamente ai ricoveri in terapia intensiva. All'ospedale di Penne si sta quindi riattivando la Rianimazione, chiusa dopo il declassamento. Tutto cio' in attesa della riapertura della vecchia Rianimazione di Pescara, che consentira' di avere altri nove posti letto disponibili.

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Dai test eseguiti la scorsa notte nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi 7 nuovi casi positivi al Covid 19. Si tratta di un 66enne di Vasto, un 64enne di Civitella Casanova, una donna di 43 anni di Citta' Sant'Angelo, un 65enne di Nocciano, un 56enne di Montesilvano e due uomini di Pescara, uno di 55 e l'altro di 80 anni. Con gli ultimi casi, sale a 81 il numero dei positivi al virus in Abruzzo. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione. 

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Coronavirus, l’aggiornamento dei dati in Abruzzo

In Abruzzo, dall'inizio dell'emergenza, sono stati registrati 74 casi positivi al Covid-19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara. Per un conteggio errato (un doppio test era stato riferito invece a un nuovo caso), questa mattina era stato comunicato che i positivi erano 75. 49 pazienti sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva, 10 in terapia intensiva, mentre gli altri sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, il laboratorio di Pescara ha eseguito 401 test, di cui 327 sono risultati negativi. Dei casi positivi, 8 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, 15 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 43 alla Asl di Pescara e 8 alla Asl di Teramo. Va precisato che il numero elevato di casi registrati a Pescara e' anche legato al fatto che al Santo Spirito accedono pazienti provenienti anche da altre aree della regione. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.

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Dai test eseguiti la scorsa notte nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi 21 nuovi casi positivi al Covid 19. Due riguardano la Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila. Nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti si registrano 4 casi e 13 in quella di Pescara. Una donna, infine, e' risultata positiva nella Asl di Teramo. Con gli ultimi positivi, salgono a 75 casi i casi di Covid 19 in Abruzzo. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.

"Comincia un'altra giornata campale in Abruzzo, purtroppo l'onda lunga dell'epidemia e' arrivata, da quattro giorni il ritmo dei contagi e dei ricoveri raddoppia quotidianamente, siamo gia' al limite della capacita' di ricovero, con alcuni reparti chiusi o ridimensionati perche' sono stati contagiati medici e paramedici, in prima linea come sempre". Lo scrive il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio in un lungo post su Facebook in cui annuncia pure che il suo tampone e' risultato negativo al coronavirus. "La collaborazione dei cittadini e' essenziale: restate a casa! - continua - Tutti quelli che possono farlo, restino nelle loro abitazioni, evitino spostamenti e contatti non necessari, mantengano le distanze di sicurezza quando costretti a uscire e incontrare persone. Ce la faremo solo lottando tutti insieme, con senso di responsabilita'!"

I pazienti positivi al Covid-19 a Teramo sono otto. Tra questi, uno e' in isolamento domiciliare, uno e' ricoverato in rianimazione e gli altri sei sono ricoverati in Malattie Infettive. E' quanto comunica la Asl di Teramo attraverso l'odierno bollettino medico, precisando che le condizioni cliniche della paziente in rianimazione sono stabili pur nella loro criticita'. "Dei sei ricoverati in malattie infettive, quattro sono in buone condizioni di salute, mentre due hanno la polmonite senza necessita', al momento, di ventilazione assistita - spiega il bollettino - nel territorio della provincia di Teramo ci sono, ad ora, circa 50 persone sottoposte a sorveglianza attiva da parte dei medici del servizio di Igiene e sanita' pubblica, ma il numero e' destinato ad aumentare a breve, poiche' si sta procedendo alla mappatura dei contatti dei nuovi casi risultati positivi al virus".

 

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Dalle analisi concluse in serata nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi 15 nuovi casi positivi al Covid 19.

2 casi fanno riferimento a positività registrate nel presidio ospedaliero di Pescara. Riguardano un uomo e una donna, posti in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte della Asl.

Un tampone è stato eseguito, sempre all’ospedale di Pescara, sul cadavere di un uomo di 68 anni deceduto improvvisamente.

Altri 6 casi fanno riferimento al caso dei giorni scorsi registrato a Penne: si tratta di 5 donne e un uomo, tutti in isolamento domiciliare.

A Teramo altri 2 positivi: si tratta di due uomini, uno ricoverato e l’altro in isolamento.

A Chieti è stato invece ricoverato un uomo di Ortona.

Gli ultimi 3 casi, presi in carico dal 118, riguardano una donna e due uomini. Sono tutti in isolamento.

Con questi casi, salgono a 54 i contagiati in Abruzzo dal Covid 19.

Ci sono anche pazienti giovani tra quelli ricoverati in terapia intensiva in Abruzzo perche' risultati positivi al Covid-19. A Pescara, ad esempio, per tre persone l'eta' va dai 38 ai 42 anni. Le localita' di provenienza, si apprende da fonti sanitarie, sono Citta' Sant'Angelo, Penne e Pianella. Tutti hanno una grave insufficienza respiratoria e sono sottoposti a ventilazione meccanica.

Nel frattempo, dall’ospedale di Pescara è stato dimesso l’uomo risultato positivo al test e ricoverato dallo scorso 29 febbraio , dopo essere rientrato da un viaggio di lavoro tra Lombardia e Veneto.

 

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I test eseguiti nel corso della notte nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, hanno stabilito la positività al Covid 19 per 6 pazienti. 

Se fino a ieri in Abruzzo non si registravano pazienti in gravi condizioni per il Covid-19, ora sono nove le persone ricoverate in terapia intensiva. Diciassette, invece, quelle ricoverate in ospedale in terapia non intensiva e tredici quelle in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte della Asl. I casi complessivi sono 39. Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus - fa sapere il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione - il laboratorio di Pescara ha eseguito 310 test, di cui 217 sono risultati negativi. La differenza tra il numero totale e quello degli esiti e' legato al fatto che alcuni test sono stati eseguiti piu' volte sullo stesso paziente. Complessivamente, infatti, i pazienti sottoposti a test nella nostra regione sono stati 297: 37 nella Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, 35 nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 192 nella Asl di Pescara e 33 nella Asl di Teramo

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Si tratta di un uomo di 70 anni e di una donna di 65 di Città Sant'Angelo (ricoverati a Pescara); di una donna di 49 anni di Arielli, familiare dell'uomo deceduto a Ortona nei giorni scorsi (ricoverata a Chieti); di un uomo di 65 anni di Francavilla al Mare (ricoverato a Chieti); di una donna di 44 anni di Rosciano; di un uomo di 52 di Pescara (in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva della Asl).
Salgono a 39 i casi positivi al Covid 19 in Abruzzo.
Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.

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Coronavirus, Conte annuncia la chiusura delle attività commerciali – VIDEO

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato le nuove misure del Governo per il contrasto e la prevenzione della diffusione del virus COVID-19.

"Vorrei cominciare ringraziando prima di tutto, ancora una volta, i medici, gli operatori sanitari, i ricercatori che mentre vi parlo stanno lavorando senza sosta negli ospedali per combattere l’emergenza sanitaria, per curare i nostri malati. 

Il mio grazie va anche a tutti voi, che state rispettando le misure che il Governo ha adottato per contrastare la diffusione del virus.

Vi ringrazio perché so che state cambiando le abitudini di vita, state compiendo dei sacrifici, so che non è facile, ma sappiate che con questa vostre rinunce – piccole o grandi – stanno offrendo grande contributo prezioso al Paese.

L'Italia, possiamo dirlo forte, con orgoglio, sta dando prova di essere una grande nazione, una grande comunità, unita e responsabile.
In questo momento tutto il mondo ci guarda: certamente ci guardano per i numeri del contagio, vedono un Paese in difficoltà. Ma ci apprezzano anche perché stiamo dando prova di grande vigore, di grande resistenza.

E io ho una profonda convinzione – e vorrei condividerla con voi – domani non solo ci guarderanno ancora, e ci ammireranno, ci prenderanno come esempio positivo di un Paese che, grazie al proprio senso di comunità è riuscito a vincere la sua battaglia contro questa pandemia.

Siamo, lo ricordo, il Paese che per primo, in Europa, è stato colpito più duramente dal coronavirus, ma siamo anche quelli che stanno reagendo con la maggior forza e con la massima precauzione, diventando giorno dopo giorno un modello anche per tutti gli altri.

Governare significa avere una visione a 360 gradi: questa sfida, ormai lo sappiamo bene,
riguarda la salute dei cittadini, è una sfida che mette a dura prova il nostro sistema sanitario nazionale, ma riguarda anche la tenuta della nostra economia, del nostro tessuto produttivo fatto di piccole e medie imprese. Nelle scelte che ho fin qui assunto abbiamo tenuto conto, insieme a tutti i ministri, di tutti gli interessi, di tutti i valori in gioco.

 

Ho fatto un patto con la mia coscienza. Al primo posto c’è e ci sarà sempre la salute degli italiani. 

Soli pochi giorni fa vi ho chiesto di cambiare le vostre radicate abitudini di vita, rimanendo a casa il più possibile, uscendo solo lo stretto necessario.

La stragrande maggioranza di voi italiani ha risposto in modo straordinario. 

Quando ho adottato queste misure – che limitano anche alcune delle nostre amate libertà - ero consapevole che si trattava di un primo passo e ragionevolmente non sarebbe stato l'ultimo.
che a breve sarebbe stato necessario un passo ulteriore. 

Oggi, è chiaro, siamo consapevoli che in un Paese grande, moderno, complesso, come il nostro, bisogna procedere gradualmente affinché tutti possano comprendere il difficile momento che stiamo vivendo e anche predisporsi per accettare i cambiamenti richiesti.

Ora, questo è il momento di compiere un passo in più. 
Quello più importante. 
L’Italia rimarrà sempre una zona unica. L’Italia protetta. 

Ma ora disponiamo anche la chiusura di tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio, ad eccezione dei negozi di generi alimentari, di prima necessità, delle farmacie e delle parafarmacie.

Nessuna corsa, attenzione, non è necessario fare nessuna corsa quindi per acquistare cibo nei supermercati. Chiudiamo però negozi, bar, pub, ristoranti, lasciando la possibilità di fare consegne a domicilio.

Chiudono anche parrucchieri, centri estetici, chiudono i servizi di mensa che non garantiscono la distanza di 1 metro di sicurezza.

Per quanto riguarda le attività produttive e professionali, va attuata il più possibile la modalità del lavoro agile, vanno incentivate le ferie, i congedi retribuiti per i dipendenti.

Restano chiusi i reparti aziendali non sono indispensabili per la produzione. Industrie, fabbriche, potranno ovviamente continuare a svolgere la propria attività produttive a condizione che assumano protocolli di sicurezza adeguati a proteggere i propri lavoratori al fine di evitare il contagio. Sono incentivate le fabbriche e le industrie a predisporre misure che siano adeguate per reggere questo momento. Quindi regolazione dei turni di lavoro, ferie anticipate, chiusura dei reparti non indispensabili.

Resta ovviamente garantito lo svolgimento dei servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti, dei servizi di pubblica utilità dei servizi bancari, postali, finanziari, assicurativi nonché di tutte quelle attività necessarie, comunque accessorie, rispetto al corretto funzionamento dei settori rimasti in attività.

Saranno garantite le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare, comprese le filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività, quindi continueranno le loro attività nel rispetto ovviamente della normativa igienico-sanitaria.

La regola madre rimane la stessa: dobbiamo limitare gli spostamenti alle attività lavorative, per motivi di salute, o per motivi di necessità come il caso di fare la spesa.

È importante essere consapevoli che abbiamo cominciato da poco a cambiare le nostre abitudini, l’effetto di questo nostro grande sforzo potremo vederlo solo tra poche settimane, un paio di settimane.

Nessuno quindi deve pensare che già domani, nei prossimi giorni, potremo misurare l'impatto di queste misure. Per avere un riscontro dovremo attendere un paio di settimane. E questo è molto importante, quindi lo voglio dire: se i numeri dovessero continueranno a crescere – cosa niente affatto improbabile - non significa che dovremo affrettarci a varare subito nuove misure. Non dobbiamo fare una corsa cieca verso il baratro, dobbiamo essere lucidi, misurati, rigorosi, responsabili.

A breve nominerò un commissario delegato per potenziare la risposta delle strutture ospedaliere a quest'emergenza sanitaria. Sarà un commissario che avrà ampi poteri di deroga, che lavorerà
per rafforzare soprattutto la produzione, la distribuzione di attrezzature per terapie intensive e sub-intensive, avrà anche il potere di creare nuovi stabilimenti, di impiantare nuovi stabilimenti per la produzione di queste attrezzature e per sopperire alle carenze fin qui riscontrate.

La persona che nominerò sarà il Dott. Domenico Arcuri, che è amministratore delegato di Invitalia, e si avverrà di questa struttura già consolidata, già esperta nel settore industriale.

Si coordinerà con il dott. Borrelli e con la struttura attuale della Protezione Civile. Permettetemi di aprire una parentesi e di ringraziare tutte le donne e gli uomini della Protezione Civile, il dott. Borrelli per l'incredibile lavoro che stanno fin qui facendo.

E voglio dirvi un’ultima cosa: se saremo tutti a rispettare queste regole, usciremo più in fretta da questa emergenza.

Il Paese ha bisogno della responsabilità di ciascuno di noi, della responsabilità  di 60 milioni di italiani che quotidianamente compiono piccoli grandi sacrifici. Per tutta la durata di questa emergenza. Siamo parte di una medesima comunità.

Ogni individuo si sta giovando dei propri ma anche degli altrui sacrifici. Questa è la forza del nostro Paese, una "comunità  di individui" come direbbe Norbert Elias.

Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore, per correre più veloci domani. Tutti insieme ce la faremo".

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Coronavirus, nuovi casi in Abruzzo

Il laboratorio di riferimento regionale di Pescara ha diagnosticato questa sera altri 3 nuovi casi positivi al Covid 19. Si tratta di 3 donne: una di un centro della provincia di Teramo, che si trova ricoverata nel reparto di malattie infettive di Teramo. Le altre 2 sono di Pescara e sono ricoverate nel reparto di malattie infettive dell'ospedale Santo Spirito. Salgono a 33 i casi positivi nella regione, di cui 16 registrati nella giornata di oggi.

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In Abruzzo, dall'inizio dell'emergenza, sono stati registrati 30 casi positivi al Covid 19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara. Sono 24 i pazienti ricoverati in ospedale, non in terapia intensiva, mentre gli altri sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva delle Asl. Dall'inizio dell'emergenza coronavirus, il laboratorio di Pescara ha eseguito 237 test, di cui 179 sono risultati negativi. La differenza tra il numero totale e quello degli esiti dipende dal fatto che alcuni test sono stati eseguiti piu' volte sullo stesso paziente. Complessivamente, infatti, i pazienti sottoposti a test in Abruzzo sono stati 227: trenta nella Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, 25 nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 144 nella Asl di Pescara e 28 nella Asl di Teramo. Lo comunica il Servizio prevenzione e tutela della salute della Regione.

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Dalle analisi eseguite nelle scorse ore nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi altri 5 nuovi casi positivi al Covid 19, che si aggiungono ai 7 gia' comunicati questa mattina. I primi due riguardano 2 uomini di Ortona, entrati in contatto con l'uomo deceduto la scorsa settimana. Uno si trova in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte della Asl, l'altro e' ricoverato nel reparto di malattie infettive del policlinico di Chieti. Altri 3 casi riguardano altrettante donne entrate in contatto con l'uomo ricoverato all'ospedale di Penne (Pescara) e risultato positivo. Due sono ricoverate, mentre una e' in isolamento domiciliare. E' risultato invece negativo il tampone eseguito sull'uomo deceduto sabato pomeriggio all'ospedale di Penne. Con gli ultimi casi, sale a 29 il numero dei pazienti positivi al virus in Abruzzo, di cui 12 accertati nella giornata di oggi. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.

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Dalle analisi eseguite la scorsa notte nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi 7 nuovi casi positivi al Covid-19. Tutti si trovano in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte della Asl. I primi due casi riguardano due medici in servizio all'ospedale di Penne. C'e' poi un medico dell'ospedale di Pescara e un altro in servizio al punto di primo intervento del presidio di Pescina, che attualmente e' chiuso per la sanificazione dei locali. All'Aquila e' risultato positivo un uomo entrato in contatto con un altro paziente risultato positivo nei giorni scorsi al test. Positivi al test pure due familiari dell'uomo di Ortona deceduto la scorsa settimana. Con gli ultimi casi, sale a 24 il numero dei pazienti positivi al virus in Abruzzo. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.

Positivo il sindaco di Penne Mario Semproni e due medici dell'ospedale del centro pescarese S.Massimo: e' questo il risultato dei tamponi effettuati nei giorni scorsi nel nosocomio dopo che un anziano paziente ricoverato era stato trovato affetto da coronavirus. Con Semproni e' positivo anche l'altro medico del reparto di geriatria. Nei giorni scorsi l'intera ala del S.Massimo che contiene il reparto di medicina generale e geriatria e il pronto soccorso erano state isolate. Intanto dalle analisi eseguite la scorsa notte nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi in totale 7 nuovi casi positivi al Covid 19.  All'Aquila e' risultato positivo un uomo entrato in contatto con un altro paziente risultato positivo nei giorni scorsi al test. 

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