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Coronavirus, Marsilio: il paziente ricoverato in Abruzzo non ha più la febbre

 "Il paziente ricoverato a Teramo, dalle informazioni che ho, non ha piu' la febbre, continua ad avere una tosse persistente, quindi, e' continuamente monitorato, ma non presenta condizioni particolarmente preoccupanti o gravi. Non e' piu' grave di come e' entrato,anzi, credo che abbia fatto anche qualche progresso". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, parlando con i giornalisti, dopo un vertice in Regione, a proposito del caso del 50enne della bassa Brianza in vacanza a Roseto degli Abruzzi  risultato positivo al Coronavirus. Presenti all'incontro l'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Veri', i parlamentari abruzzesi, i consiglieri regionali, i Prefetti, i sindaci e i rappresentanti della Protezione civile.

"Sono gravi le ripercussioni economiche su tutta l'Italia e l'Abruzzo naturalmente non si sottrae a questo flagello. Per questo e' importante gestire le cose con la dovuta fermezza ma anche con una certa serenita' perche' l'immagine di un Paese allo sbando o di citta' ridotte a lazzaretti allontanerebbe per mesi il turismo, l'economia, le attivita'". Lo ha detto il governatore abruzzese, Marco Marsilio. "Gia' sono molte le attivita' che si stanno procrastinando nel tempo o rinviando. Chiunque puo' sta rinviando le occasioni di presenza in Abruzzo e/o di partecipazione e organizzazione degli eventi e questo - ha evidenziato - creera' per alcuni mesi una prima fase di stallo. Per questo ho fatto appello anche ai parlamentari presenti oggi: dopo il primo decreto legge che riguarda la parte sanitaria, ci saranno adesso decreti che riguardano le misure economiche e di sostegno all'economia che saranno altrettanto importanti".

"Lo stato dei fatti e' quello di una regione che e' pronta con tutti i protocolli, a seconda delle situazioni. Ad oggi non abbiamo una emergenza, non siamo un cluster e non abbiamo focolai, per cui dobbiamo continuare a vivere con tutte le precauzioni e le prudenze necessarie, ma non distruggere l'intera economia di una regione, con una esplosione di panico che non e' giustificata". Cosi' il presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri al termine della riunione tecnico-operativa convocata dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, in seguito alla conferma della positivita' del primo caso di Coronavirus per un paziente ricoverato all'ospedale Mazzini di Teramo. "Abbiamo scuole aperte, uffici aperti, fabbriche aperte e andiamo avanti. Nel caso in cui la situazione dovrebbe allargarsi e cambiare, a quel punto interverremo con protocolli piu' ristretti. A livello di Pil quello che sta accadendo puo' costare per noi una enormità"

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Coronavirus, Marsilio: l’Abruzzo non è regione cluster

''Nonostante il caso accertato a Roseto, l'Abruzzo non vedrà mutata la sua classificazione di 'regione senza cluster', in quanto il contagio è stato esterno e non c'è alcun focolaio del virus sul nostro territorio regionale''. Lo ha detto il presidente della Regione, Marco Marsilio, aprendo con l'assessore alla Salute, Nicoletta Verì, la riunione convocata questa mattina a Pescara, a cui hanno partecipato i consiglieri regionali, alcuni sindaci e parlamentari, rappresentanti delle prefetture, delle Asl e della Protezione Civile. ''La nostra Regione - ha aggiunto il presidente - non adotterà alcuna iniziativa difforme da quanto previsto dalle linee guida nazionali e proprio per questo non ci sarà, al momento, alcun provvedimento di chiusura di scuole o di uffici pubblici, in linea con le indicazioni del Ministero della Salute e del Commissario di Governo. E' nostro dovere combattere sì il contagio dall'infezione, ma anche e soprattutto il contagio dalla psicosi''. L'assessore Verì ha confermato che c'è massima attenzione sulla gestione di ogni singola segnalazione, ricordando, però, che fino ai risultati delle controanalisi dell'Istituto Spallanzani di Roma, non si può parlare di caso accertato. ''Per la diagnosi certa - ha sottolineato - ci atteniamo a tutti i protocolli nazionali, ma per far fronte a un possibile aumento delle richieste di test nel laboratorio regionale di riferimento a Pescara, abbiamo aumentato la capacità di analisi dei campioni a 80 tamponi al giorno, a fronte dei 25 che potevano essere processati nei primi giorni dell'emergenza''

L'assessore ha poi annunciato che per domani è fissata una riunione del Crea, il comitato regionale emergenze, per coordinare le attività dei pronti soccorso e soprattutto per individuare il presidio ospedaliero che si farà carico - eventualmente dovesse insorgere una necessità di questo tipo - dei casi di pazienti contagiati che avessero bisogno del ricovero in rianimazione. Ha inoltre spiegato che sono in corso le procedure per l'attivazione di un numero unico regionale per l'emergenza, da affiancare al numero nazionale 1500. Dai dati trasmessi questa mattina dalla Regione alla Protezione Civile, emerge che in Abruzzo sono stati eseguiti finora 37 test per il Covid: di questi 33 sono risultati negativi, 1 positivo, mentre 3 sono in corso

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Coronavirus, positivo un turista giunto in Abruzzo dalla Lombardia

Un uomo, ricoverato nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Teramo, è risultato positivo al primo test per il Covid 19. La conferma definitiva del contagio arriverà solo con gli esiti del secondo esame, che sarà eseguito all'Istituto Spallanzani di Roma. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione. Il paziente, residente nella bassa Brianza, era arrivato a Roseto degli Abruzzi insieme alla famiglia, per trascorrere qualche giorno nella loro abitazione di villeggiatura. Al presentarsi dei sintomi della malattia, ieri è stato subito ricoverato e sottoposto al primo test che, eseguito a Pescara, è risultato appunto positivo. In accordo con la Protezione Civile sono già state messe in atto tutte le procedure previste e la famiglia messa in isolamento.

 Il caso di Roseto degli Abruzzi e' "circoscritto e tracciato nelle serie di contatti, stretti, che il contagiato ha avuto e lui stesso ha indicato": lo hanno riferito l'assessore alla Salute della Regione Abruzzo, Nicoletta Veri', e il sindaco di Roseto, Sabatino Di Girolamo, al termine della riunione del tavolo tecnico convocato dal prefetto di Teramo, Graziella Patrizi, al quale hanno partecipato i 47 sindaci della provincia di Teramo, oltre all'assessore Veri' con i tecnici sanitari e della Protezione civile regionale. La riunione si e' conclusa dopo oltre due ore e mezza di discussione sui provvedimenti da adottare. I contatti indicati dal cinquantenne di Brugherio sono una decina di persone che si sono intrattenute con lui in un ristorante e in un bar; saranno monitorate dalla Asl di Teramo in regime di isolamento domiciliare fiduciario, lo stesso in cui si trovano i familiari dell'uomo, la moglie e due bambini, che non presentano sintomi. In tarda serata e' atteso il risultato del secondo test di verifica sul tampone eseguito sul cinquantenne, il 'paziente 1 abruzzese', che migliora e non ha piu' febbre: in base a questo risultato, i vertici sanitari regionali decideranno se mantenere il paziente in degenza all'ospedale di Teramo oppure se trasferirlo al reparto infettivi dell'ospedale di Pescara, centro di riferimento per questa emergenza.

 "E' stata avviata una fase di osservazione e screening di tutti i contatti, il cosiddetto tracciamento dei contatti. In massima sicurezza e in coordinamento con la Asl di provenienza del paziente saranno rintracciati tutti quanti i contatti attuali e pregressi. Una volta rintracciati devono essere posti sotto sorveglianza ed eventualmente valutati quando sviluppino dei sintomi clinici". Lo ha detto Giustino Parruti, dirigente dell'Unita' operativa complessa di Malattie infettive di Pescara, parlando con i cronisti al termine di un vertice in Regione, relativamente al caso del 50enne della bassa Brianza in vacanza a Roseto degli Abruzzi, risultato positivo al Coronavirus.

 

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"Debbo purtroppo comunicare che la Asl mi ha appena informato di un caso di paziente positivo al corona virus ricoverato in ospedale a Teramo. E' componente di una famiglia che è a Roseto da Venerdì. Attualmente è ricoverato, nel mentre i familiari sono isolati a casa. Per cautela sto disponendo la chiusura delle attività didattiche , in attesa di confrontarmi con l'autorità sanitaria e la Regione". A scriverlo e' il sindaco di Roseto Sabatino Di Girolamo dopo la notizia del primo paziente positivo ricoverato nell'ospedale di Teramo.

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha seguito da questa mattina presto, in strettissimo contatto con tutte le autorita' competenti, la vicenda legata al paziente ricoverato all'ospedale di Teramo. Il governatore Marsilio ha sentito il sindaco di Roseto, Sabatino Di Girolamo ed e' in continuo contatto con l'assessore alla salute, Nicoletta Veri', e il dirigente della Protezione civile regionale che stanno seguendo con la Asl di Teramo la ricostruzione di tutti i movimenti del paziente ricoverato per decidere le misure da adottare. Il presidente Marsilio, inoltre, e' a strettissimo contatto anche con il ministro Speranza e con il commissario Borrelli, con loro la Regione sta condividendo e condividera' tutte le azioni del caso per affrontare nella maniera migliore questa emergenza. "L'Abruzzo continua a rimanere regione fuori cluster - ha confermato il presidente Marsilio - stiamo lavorando e lavoreremo per mettere in quarantena le persone che sono state a stretto contatto con questo paziente".

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Coronavirus, scuole aperte in Abruzzo

Riunione a Palazzo Silone, a L'Aquila, del comitato ristretto dei sindaci, per valutare gli atti, i poteri e le comunicazioni da mettere in campo a proposito del Coronavirus. Presenti anche direttori delle Asl e rappresentanti delle Prefetture convocati dal presidente della giunta regionale, alla presenza degli assessori alla sanità, bilancio e agricoltura. "Abbiamo incontrato i sindaci per coordinare le attività per la gestione di questa emergenza in maniera uniforme - ha commentato il presidente Marco Marsilio - per evitare che ci siano interpretazioni singolari o particolari su come si affronta l'emergenza. Nella giornata di oggi siamo stati impegnati con il governo nazionale nell'individuare linee comuni. E' appena finita una riunione in video conferenza con tutte le Regioni italiane per condividere uno schema di ordinanza che il governo sta mettendo a punto per uniformare i comportamenti delle regioni fuori dall'area del contagio da coronavirus che dovrebbe essere emanata in serata, le cosiddette Regioni senza cluster, ovvero che non hanno focolai interni di Coronavirus e tra queste rientra l'Abruzzo. Si sta definendo una serie di misure per fare in modo che non ci siano difformità sul territorio". Non esiste alcuna disposizione di chiusura delle scuole

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Coronavirus, Verì: nessun caso sinora ma la Regione è pronta

"La Regione Abruzzo, anche se si dovesse presentare un caso positivo, e' pronta perche' siamo in grado di capire l'iter e la provenienza del paziente grazie al triage che e' stato attivato e questo e' importante". Lo ha detto l'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Veri', lasciando la Prefettura di Pescara, dove ha partecipato al Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato dal Prefetto, Gerardina Basilicata, per fare il punto sull'emergenza Coronavirus. L'assessore ha poi ribadito che in Abruzzo non ci sono casi positivi. Per i cittadini che presentano sintomi o hanno sospetti l'invito e' di "non andare in pronto soccorso, ma contattare il 118 o i numeri dedicati cosi' da poter seguire il percorso dedicato previsto dal protocollo". Veri' infine ha detto che si sta lavorando per arrivare a un numero unico regionale dedicato al Coronavirus, che potrebbe essere attivo gia' nelle prossime ore. 

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Coronavirus, 12 tamponi negativi in Abruzzo

Sono risultate tutte negative al Coronavirus 12 persone sulle quali nelle ultime ore in Abruzzo sono stati eseguiti tamponi per i successivi accertamenti. I soggetti in questione, tutti con sintomi specifici piu' o meno acuti, provenienti da aree a rischio, cioe' le 'zone rosse' del Nord Italia o quelle all'estero, non sono stati dunque contagiati dal Covid-19. Oltre alle 12 odierne, altre 6 persone erano risultate negative lunedi': tutti avevano avuto contatti con soggetti risultati positivi o erano stati nelle zone rosse del Nord Italia. I tamponi, come da protocollo regionale, sono confluiti al laboratorio dell'ospedale di Pescara, individuato quale centro di riferimento in Abruzzo. Numerosi i test eseguiti negli ultimi giorni in Abruzzo. 

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Coronavirus, test negativi in Abruzzo

Sei persone sono state sottoposte a tampone nelle ultime ore in Abruzzo e sono risultate tutte negative al Coronavirus. In particolare, tre tamponi sono stati effettuati a Pescara, due a Teramo e uno all'Aquila. Tra queste sei persone anche un minorenne. In alcuni casi erano persone rientrate dalle zone del Nord Italia considerate a rischio e che avevano sintomi compatibili con quelli del Covid-19. Ad eseguire gli esami il laboratorio dell'ospedale di Pescara, individuato quale centro di riferimento regionale. Gli accertamenti eseguiti e terminati poco fa hanno dato esito negativo. In Abruzzo pertanto non ci sono casi accertati di Coronavirus. 

 "A seguito di confronti svolti in queste ore con le Autorità competenti ministeriali e di Protezione civile nazionale, si è reso opportuno annullare la disposizione, precedentemente annunciata, circa l'uso delle mascherine per l'utenza che accede all'interno degli uffici della Regione, in attesa di specifiche comunicazioni ministeriali. Restano, nel frattempo, valide tutte quelle misure e raccomandazioni in materia di contagio, diramate dal Ministero della Salute, soprattutto riferite ai luoghi pubblici particolarmente a rischio". Lo comunica in una nota la Regione Abruzzo

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Coronavirus, i numeri dell’emergenza

Sul nuovo Coronavirus, la Regione Abruzzo ha attivato tutte le misure stabilite dal Ministero della Salute, in stretto raccordo con le Aziende sanitarie. È attivo su questo un Gruppo di coordinamento con le Aziende sanitarie per il monitoraggio della situazione, la condivisione delle informazioni con il dicastero e gli interventi necessari. Il Ministero della Salute ha attivato il numero verde nazionale 1500, funzionante 24 ore su 24 e ha pubblicato sul proprio sito una sezione informativa con approfondimenti e tutti gli aggiornamenti, oltre a una pagina con le risposte alle domande più frequenti. Per l'emergenza sanitaria sono attivi i seguenti numeri: numeri da chiamare, n. 1 L'Aquil 118; Asl numero 2 Chieti-Lanciano-Vasto 0871 358 833; Asl n. 3 Pescara 333 616 2872; Asl n. 4 Teramo 800 090 147 - 392 410 3290. 

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Coronavirus, test negativi per i pazienti ricoverati negli ospedali di Pescara e Chieti

"Sono risultati negativi al Covid 19 i test eseguiti sui due pazienti ricoverati negli ospedali di Pescara e Chieti per patologie respiratorie gravi. Gli uomini, di età intorno ai 50 anni, provenivano entrambi da Francoforte e avevano viaggiato per lavoro in diverse zone. Al momento, dunque, in Abruzzo non si registrano casi positivi di Coronavirus". Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione che precisa: "Pur non rientrando tra i casi presi in carico dal sistema ospedaliero, ma avendo avuto una certa rilevanza mediatica negli ultimi giorni, si precisa che il paziente di Sambuceto che aveva riferito di aver avuto contatti con il primo caso positivo registrato a Codogno, si trova attualmente in isolamento fiduciario domiciliare ed è sottoposto a sorveglianza sanitaria attiva da parte della Asl. E' in ottime condizioni di salute e non presenta alcuna sintomatologia. Come previsto dall'ultimo Decreto, non sarà sottoposto a test a meno di un significativo cambiamento del quadro clinico"

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Coronavirus, al momento nessun caso in Abruzzo

Al momento in Abruzzo non c'e' alcuna evidenza di circolazione locale del Covid 19, fanno sapere dalla Regione, ma per far fronte a eventuali emergenze che potessero verificarsi nei prossimi giorni, sono stati stabiliti dei protocolli operativi nel rispetto di quanto previsto dal nuovo Decreto. E' quanto emerge dopo l'incontro, convocato dal presidente Marco Marsilio e dall'assessore alla Salute Nicoletta Veri', hanno partecipato - oltre ai dirigenti e funzionari del Dipartimento - i rappresentanti della Protezione civile regionale, delle Asl, dei medici di medicina generale, dell'Anci e delle Prefetture. Al termine della riunione la Regione fa il punto: "Per coloro che provengono dalle aree del Nord Italia non rientranti nelle zone rosse, si distinguono due tipologie di casi: gli asintomatici che non hanno avuto contatti significativi con persone a rischio (per essere considerato contatto significativo non basta essere stati su un vagone ferroviario o in un centro commerciale) non vengono presi in carico; per coloro che accusano invece stati febbrili o altre sintomatologie, viene attivata la sorveglianza sanitaria passiva, vale a dire che il soggetto dovra' prendere contatti con la propria Asl di competenza, comunicare i propri dati e successivamente informare la stessa Asl di eventuali improvvisi peggioramenti". "Per coloro - sempre asintomatici - che hanno avuto invece contatti significativi con persone provenienti dalle zone rosse (o che siano partiti dalle zone rosse prima del divieto di lasciare le stesse aree), c'e' l'obbligo dell'isolamento fiduciario domiciliare con sorveglianza sanitaria attiva. Vale a dire che sara' la Asl a contattare, a intervalli regolari, il soggetto e verificare eventuali mutamenti del quadro clinico. Su queste categorie di soggetti non viene eseguito il test per il Covid 19, a meno di un mutamento significativo del quadro clinico. Per tutti gli altri casi, restano ferme le indicazioni gia' introdotte nei giorni scorsi, vale a dire il non recarsi autonomamente nei pronti soccorso (per evitare la potenziale diffusione di un eventuale contagio), ma rivolgersi sempre prima telefonicamente al proprio medico di famiglia o alle guardie mediche, che attueranno un triage telefonico e solo eventualmente attiveranno il protocollo di presa in carico ospedaliera, che verra' gestito dal 118 in sicurezza".

"E' importante - commenta l'assessore Veri' - coniugare l'esigenza di non sottovalutare casi potenziali con la necessita' di operare un filtro su criteri ben precisi, perche' un accesso indiscriminato e incontrollato ai protocolli rischia di mettere in crisi l'intero sistema, che invece deve essere pienamente operativo per eventuali reali necessita'". Nel corso della riunione si e' parlato anche dell'approvvigionamento dei dispositivi di sicurezza, i cui quantitativi saranno aumentati, sia delle assunzioni straordinarie aggiuntive di personale sanitario dedicato esclusivamente alle strutture coinvolte nella gestione dell'emergenza. La Regione e' pronta a mettere in campo tutte le misure previste dal Decreto, a partire dal divieto all'effettuazione delle gite scolastiche. Verra' infine attivata una task force per il reperimento e la distribuzione di materiale sanitario, grazie anche alla collaborazione con l'Anci.

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