Primo Piano

Spesa per interessi in calo di 900 milioni

La spesa per interessi passivi, quelli pagati sul debito, scende nel terzo trimestre del 2019 a 15 miliardi e 199 milioni, da 16 miliardi e 86 milioni dello stesso periodo del 2018, con un risparmio quindi di quasi 900 milioni, precisamente 887 milioni di euro. E' quanto rileva l'Istat diffondendo i dati sui conti trimestrali delle amministrazioni pubbliche.

In termini percentuali la riduzione annua della spesa per interessi passivi e' stata del 5,5%. Sempre nel terzo trimestre, quello estivo, il saldo primario delle amministrazioni pubbliche (ovvero l'indebitamento al netto degli interessi passivi) e' risultato positivo, con un'incidenza sul Pil dell'1,6% (era 1,9% nel terzo trimestre del 2018). Nel complesso, tra luglio e settembre, le uscite sono aumentate dell'1,5% rispetto al corrispondente periodo del 2018. A riguardo l'Istituto di statistica segnala la "forte crescita delle prestazioni sociali in denaro (+3,8%). Invece le uscite in conto capitale sono diminuite del 2,1%. Sul fronte opposto, le entrate sono salite dell'1,3% su base annua.

Nel mese di dicembre 2019 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettivita' (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e dello 0,5% su base annua (da +0,2% del mese precedente). Lo stima l'Istat precisando che, in media, nel 2019, i prezzi al consumo registrano una crescita dello 0,6%, dimezzando quella del 2018 (+1,2%). Al netto degli energetici e degli alimentari freschi (l'inflazione di fondo), la crescita dei prezzi al consumo e' stata dello 0,5% (da +0,7% dell'anno precedente). L'istituto evidenza come la leggera ripresa dell'inflazione osservata a dicembre e' imputabile principalmente all'accelerazione dei prezzi dei carburanti (una componente molto volatile del paniere), che hanno registrato un'inversione di tendenza rispetto agli ultimi mesi. La crescita in media d'anno dei prezzi al consumo del paniere nel suo complesso (dimezzata rispetto al 2018), cosi' come quella della componente di fondo, confermano la debolezza dell'inflazione che ha caratterizzato l'intero 2019. 

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Dieci milioni per la manutenzione delle strade dei piccoli Comuni

Dieci milioni di euro saranno destinati dalla Regione Abruzzo alla manutenzione delle strade dei piccoli Comuni abruzzesi delle aree interne che hanno una popolazione inferiore a duemila abitanti. È quanto stabilito dalla convenzione sottoscritta dal Presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, e dal Ministro per il Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano; i fondi sono erogati da una delibera Cipe del 4 aprile 2019 di cui 9.993.736,90 euro sono risorse FSC 2014-2020 e 185.800 euro cofinanziamento degli enti comunali. "Abbiamo deciso di sostenere i piccoli Comuni delle aree interne attraverso un piano straordinario rivolto alla manutenzione delle strade comunali - ha detto il Presidente Marco Marsilio - Come è noto, i piccoli Comuni hanno difficoltà a reperire risorse economiche da investire nella manutenzione delle strade e questo intervento rappresenta quindi un sostegno concreto per mettere in sicurezza la viabilità colpita nella maggior parte dei casi dagli effetti del dissesto idrogeologico". I dieci milioni di euro si aggiungono, quindi, ai fondi già finanziati dal Masterplan Abruzzo, secondo l'accordo sottoscritto il 17 maggio 2016

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Code chilometriche sull’autostrada A14 per le varie limitazioni

Chilometri di coda sull'autostrada A14 in direzione Nord, in uscita al casello di Citta' Sant'Angelo - Pescara Nord a causa dell'interdizione ai mezzi pesanti del tratto compreso tra Pescara Nord e Atri Pineto, su disposizione del gip del Tribunale di Avellino. Ma i disagi si sono estesi anche alla SS16, a Montesilvano, Città Sant'Angelo e Silvi. 

 "Nella giornata di oggi - afferma il sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis - si sono registrati su corso Umberto ingorghi e lunghe file di auto e camion. Il Tribunale del Riesame si dovrebbe pronunciarsi in questi giorni sul dissequestro del cavalcavia del Cerrano. Attendiamo la decisione del magistrato della Procura di Avellino per il dissequestro e la revoca, sul tratto interessato dell'autostrada, dell'interdizione del transito ai mezzi pesanti. Le forze dell'ordine - aggiunge -, con le quali sono in contatto costantemente, hanno intensificato la vigilanza e i controlli sul territorio cittadino della SS 16. Per regolamentare il deflusso del traffico e' stato necessario spegnere i semafori su tutto il territorio. Chiederemo una riunione urgente in Prefettura - conclude - per avere delucidazioni su come muoverci e per alleviare questo problema gravissimo". Appello lanciato anche da Scordella che nel pomeriggio di oggi e' tornato sulla questione. Il sindaco di Silvi ha fatto infatti sapere di attendere anche lui la pronuncia del Tribunale del Riesame. "Tra il 9 e il 10 - ha aggiunto - ci sara' un vertice fra Autostrade e il Mit, per il 10 abbiamo chiesto un tavolo alla Regione, con Autostrade, i Comuni attraversati dall'A14, Asl e Arta". Sulla questione e' intervenuto anche il presidente della Regione Marco Marsilio che ha scritto al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti chiedendo un intervento tempestivo e urgente

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha inviato una lettera al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, all'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Roberto Tomasi e per conoscenza alla Procura di Avellino, per denunciare la grave situazione della viabilita' lungo la tratta adriatica. "La ripresa delle normali attivita' lavorative ha moltiplicato i passaggi e i relativi disagi - ha scritto il presidente Marsilio - In particolare, il divieto di transito rivolto ai mezzi pesanti nella tratta Pescara Nord-Atri Pineto, sulla autostrada A14, sta congestionando la Strada Statale 16 (unica alternativa percorribile), con punte di oltre 2000 Tir al giorno. Le conseguenze per la sicurezza, la vivibilita' e la stessa salute dei cittadini sono facili da immaginare". Il presidente Marsilio ha messo in evidenza che "e' da prima di Natale che questa Regione e le amministrazioni comunali interessate attendono con pazienza e senso di responsabilita' istituzionale che chi dovere adotti tempestivamente e urgentemente ogni provvedimento utile per risolvere il problema, o comunque alleviare la situazione. Il parziale e farraginoso 'ristoro' dei pedaggi finora previsti in tal senso, non lenisce minimamente il disagio e i danni subiti".

L'incolonnamento, dovuto alle operazioni in uscita e alla viabilita' ordinaria in tilt all'esterno del casello, sta comportando code e rallentamenti anche in carreggiata, in tutto il tratto a partire da Pescara Ovest. Code si registrano anche negli altri tratti abruzzesi interessati dai restringimenti di carreggiata conseguenti al sequestro dei viadotti. Sempre come conseguenza dei provvedimenti dell'autorita' giudiziaria resta chiusa la stazione di Roseto degli Abruzzi in uscita per chi proviene da nord e in entrata per chi e' diretto verso nord. Il casello e' bloccato dal 7 dicembre scorso.

  "Situazione insostenibile quella che la popolazione di Marina di Citta' Sant'Angelo sta vivendo in questo momento, un'enorme mole di traffico che sta provocando danni al territorio angolano. Citta' Sant'Angelo e gli angolani non meritano di vivere questo disagio". Lo afferma il sindaco di Citta' Sant'Angelo, Matteo Perazzetti, a proposito della situazione che si e' venuta a creare sulla strada statale 16. Il sindaco stamani ha scritto all'Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta), facendo una "richiesta immediata di installazione di una centralina di rilevamento delle polveri sottili, per valutare, se oltre al danno economico che si sta causando alle attivita' locali, si stia perpetrando anche un danno alla salute degli angolani. Con gli altri sindaci - conclude - faremo fronte comune per tutelare le nostre comunita'"

immagine di repertorio

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Fondi europei, corsa alla spesa delle somme disponibili

Corsa alla spesa dei fondi dei programmi regionali e nazionali (Por e Pon) finanziati dai fondi strutturali, Fesr e Fondo sociale. Stando a quanto riportato dal quotidiano Il Sole 24 ore, «Agli ultimi posti, oltre all'Abruzzo con entrambi i fondi, e le Marche per il Fesr, si piazzano tré programmi gestiti da ministeri: il Pon Imprese e competitivita (Mise), che a fine 2019 aveva speso un quinto dei 3,06 miliardi disponibili; il Pon Inclusione (ministerodel Lavoro)  e, ultimo, il Pon Legalità, gestito dal ministero dell'Interno, fermo al 14,7% di spesa certificata e ancora più di mezzo miliardo di spesa da realizzare». Dati non positivi, con l'Abruzzo che per Fesr e Fse ha speso rispettivamente il 22,79 e il 21,47.

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Bankitalia: 426 miliardi per prestiti alle famiglie, 350 per mutui casa

Ammontano a 426,138 miliardi di euro i prestiti (escluse le sofferenze) disposti a favore delle famiglie consumatrici italiane dagli istituti di credito. Di questi 350,822 miliardi sono in mutui concessi alle famiglie per l'acquisto delle abitazioni, in leggero aumento rispetto all'anno precedente quando la cifra complessiva ammontava a 341,031 miliardi. In rapporto con i dati del settembre 2018 si evidenzia, in tutte le macroaree del Paese, un aumento dell'ammontare della cifra destinata ai mutui per l'acquisto delle abitazioni. Nel dettaglio: nel Nord Ovest si e' passati da 118,562 a 121,331 miliardi; nel Nord Est si e' passati da 75,634 a 78,065 miliardi; nel Centro da 80,067 a 82,021 miliardi; nel Sud e Isole da 67,668 a 69,405 miliardi. Significativo l'andamento dei tassi di interesse praticati alle famiglie per i mutui destinati all'acquisto delle abitazioni. La tabella evidenzia un aumento dell'interesse man mano che si scende al Sud. Gli interessi piu' bassi vengono praticati in Lombardia (1,76%), gli interessi piu' alti si pagano in Sardegna (2,10%). Nel dettaglio dopo la Lombardia, i tassi di interesse piu' bassi si pagano in Liguria (1,77%), seguono Trentino Alto Adige, Piemonte e Valle d'Aosta (1,80%); Veneto, Toscana e Emilia-Romagna (1,81%); Friuli Venezia-Giulia (1,85%), Marche e Basilicata (1,90%), Campania (1,98%), Umbria (2,01%), Sicilia 2,02%), Lazio e Calabria (2,03%), Puglia (2,04%), Abruzzo e Molise (2,08%), Sardegna (2,10%). 

I dati si riferiscono allo scorso 30 settembre. E' quanto emerge elaborando i dati dei due studi pubblicati da Bankitalia: "Banche e istituzioni finanziarie: condizioni e rischiosita' del credito per settori e territori" e "Banche e istituzioni finanziarie: finanziamenti e raccolta per settori e territori". Alle famiglie del Nord Ovest sono stati erogati prestiti per 140,810 miliardi di euro di cui 121,331 miliardi in mutui per l'acquisto dell'abitazione. Alle famiglie del Nord Est sono stati erogati prestiti per 92,903 miliardi, di cui 78,065 miliardi in mutui per l'acquisto delle abitazioni. Alle famiglie nel Centro i prestiti erogati sono stati 96,439 miliardi di cui 82,021 per i mutui per l'acquisto dell'abitazione. Al Sud e nelle Isole la cifra erogata in prestiti e' stata di 95,986 miliardi di euro di cui 69,405 in mutui per l'acquisto della casa. Dai dati di Bankitalia emerge poi che la maggioranza dei prestiti sono cointestati (il 46,0%), seguono i prestiti intestati a titolari maschi (34,3%), alle titolari di sesso femminile sono intestati il 19,7% dei prestiti. 

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Multe, incassi bassi per i Comuni

Le multe, prima di tutto quelle stradali, valgono oltre 1,6 miliardi all'anno solo per i capoluoghi di Provincia ma guardando i numeri resi disponibili dalle banche dati del ministero dell'Interno (quelli del 2019 devon oessere approvati da ogni Comune entro il 30 aprile prossimo, e pubblicati dal Viminale nei mesi successivi) e pubblicati dal quotidiano Il Sole 24 ore, le percentuali non sono proprio alte.

A Pescara ad esempio la percentuale di riscossione sugli accertamenti è del 32,9 per cento, a Chieti del 42,3 per cento, a Teramo del 53,8 per cento mentre per L'Aquila non viene fornito un dato. A Massa la percentuale è del 99 per cento (città leader) mentre a Catania si tocca solo il 5,3 per cento.

 

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Cgia, per le Pmi carico fiscale doppio rispetto alle multinazionali del web

Se le nostre Pmi hanno un carico fiscale complessivo che si attesta al 59,1 per cento dei profitti le multinazionali del web presenti in Italia, o meglio le controllate di questi giganti economici ubicate nel nostro Paese, registrano un tax rate del 33,1 per cento. Lo afferma la Cgia di Mestre, spiegando che entrambi i dati si riferiscono al 2018. Tra i Paesi dell'Area dell'euro, infatti, i dati della Banca Mondiale ci dicono che solo la Francia (con il 60,7 per cento) registra una pressione fiscale sui profitti delle imprese superiore alla nostra, contro una media dei 19 Paesi che utilizzano la moneta unica pari al 42,8 per cento. Un dato, quest'ultimo, di oltre 16 punti percentuali inferiore al dato medio presente in Italia.

Tornando alla comparazione iniziale, quali sono le ragioni per cui le controllate italiane delle principali multinazionali del web possono beneficiare di un tax rate del 33,1 per cento ? Per il semplice motivo che la meta' dell'utile ante imposte e' tassato in Paesi a fiscalita' agevolata che procura un risparmio fiscale che, nel periodo 2014-2018, ha sfiorato complessivamente i 50 miliardi di euro. Poi oltre ad avere la pressione fiscale sulle imprese tra le piu' elevate d'Europa, l'Italia e' il Paese, assieme al Portogallo, dove pagare le tasse e' piu' difficile. Sempre dai dati presentati recentemente dalla Banca Mondiale (Doing Business 2020), da noi sono necessari 30 giorni all'anno (pari a 238 ore) per raccogliere tutte le informazioni necessarie per calcolare le imposte dovute; per completare tutte le dichiarazioni dei redditi e per presentarle all'Amministrazione finanziaria; per effettuare il pagamento on line o presso le autorita' preposte. Il coordinatore dell'Uffici studi Paolo Zabeo sottolinea che "e' comunque verosimile ritenere che sulle piccole imprese il carico fiscale sia quasi doppio rispetto a quello che grava sui giganti tecnologici presenti in Italia. Un'ingiustizia che grida vendetta, non tanto perche' su questi ultimi grava un peso fiscale relativamente contenuto, ma per il fatto che sulle nostre Pmi il peso delle tasse e dei contributi e' tra i piu' elevati d'Europa".

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Masci: bilancio positivo per i primi 6 mesi alla guida di Pescara

Il sindaco di Pescara Carlo Masci traccia un bilancio positivo dei primi sei mesi di consiliatura e mette il lavoro sulla sicurezza e l'approvazione recente del Bilancio, tra gli obiettivi prioritari raggiunti. "Abbiamo lavorato in maniera intensa in questi sei mesi, e per questo oggi voglio ringraziare gli assessori e i consiglieri comunali. Tante cose sono state fatte e tante ne faremo in seguito, ma credo che come Giunta abbiamo dato risposte immediate ai cittadini e alle loro esigenze. Sul bilancio approvato entro il 31 dicembre, credo si tratti di un grande successo, perche' negli ultimi anni non era mai accaduto e questo anche grazie ad una interlocuzione anche con l'opposizione". "Sul fronte dell'ordine pubblico - ha spiegato il sindaco - ai risultati raggiunti nella lotta all'abusivismo, con numerosi sgomberi fatti fino ad oggi (22) e altri che faremo in questo nuovo anno, riassegnando gli alloggi a chi ne ha diritto. Nel 2020 poi diventera' effettivo il nuovo sistema di controllo della citta' attraverso un nuovo e modernissimo sistema di telecamere intelligenti, dopo aver aperto il posto fisso della Polizia Municipale nelle aree di risulta, e aver deciso di mandare piu' uomini in strada perche' riteniamo prioritario avere un occhio vigile sulle periferie che vogliamo risanare e su cui abbiamo voluto accendere un faro". Tra le priorita' anche quella dell'ambiente. "Partiremo a breve per i lavori per la costruzione delle vasche di prima pioggia per 22 milioni di euro, e altri 8 milioni li utilizzeremo per aumentare la capienza del depuratore e questo perche' vogliamo arrivare ad avere la bandiera blu e un mare pulito, ma anche una citta' piu' verde. Abbiamo pulito diecimila tombini su trentatremila in totale, cosa che in questa citta' non era mai stato fatto, e che ha portato a disagi inesistenti sul fronte degli allagamenti. Sul fronte della viabilita' stiamo ridefinendo il sistema delle Ztl e della viabilita', tenendo presente che installeremo 27 nuovi semafori intelligenti". Fra le spine future, la destinazione dell'area ex Cofa e le vasche di colmata. "Sull'ex Cofa vorremmo continuare ad avere una interlocuzione con l'Universita', ma al di la' di questo definire il futuro di questa area di proprieta' della Regione che da troppo tempo sono in questo stato. Sulle vasche di colmata - ha chiuso il primo cittadino di Pescara - marchero' il Provveditorato alle Opere Pubbliche perche' non e' possibile che questi fanghi continuino a restare a Pescara dopo cosi' tanto tempo".

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Manovra, tutte le novità che scattano col nuovo anno

Tante le novità contenute nella manovra 2020 che scattano con l'avvio del nuovo anno. Si va dai sostegni per la famiglia, in particolare per le spese degli asili nido, al bonus per le ristrutturazioni edilizie. Di seguito un elenco sintetico. 1) LA FAMIGLIA: Si parte dagli asili nido. La manovra stanzia 2 miliardi e mezzo per aumentare i posti al nido, dando priorita' alle aree piu' disagiate e alle periferie. Ma soprattutto, dal primo gennaio si potra' richiedere il contributo rafforzato per la retta dell'asilo nido. Il nuovo voucher prevede tre fasce in base all'Isee: fino a 25mila euro il voucher arrivera' a 3mila euro, si fermera' a 2.500 euro per quelle tra 25mila e 40mila euro di Isee, e restera' come e' ora, a 1.500 euro, per tutte le altre. Sul fronte scolastico, e' prevista una nuova detrazione, al 19%, per l'iscrizione dei figli a corsi di musica e canto per le famiglie meno ricche. Per i neonati cambia invece il cosiddetto bonus bebe': nel 2020 andra' a tutti i nuovi nati e l'Isee continuera' a contare ma solo per il calcolo dell'assegno. In questo caso le famiglie entro i 7mila euro di Isee avranno 160 euro al mese, quelle tra 7mila e 40mila euro ne avranno 120, mentre chi supera questa soglia potra' comunque contare, per la prima volta, su 80 euro al mese. L'assegno, esentasse, sara' erogato per 12 mesi per ciascun figlio, e salira' del 20% dal secondo figlio. Un nuovo bonus di massimo 400 euro viene introdotto per il latte artificiale per aiutare anche le mamme che, per specifiche condizioni patologiche, non riescono ad allattare al seno. Novita' poi per i neo-papa': potranno stare a casa, dopo la nascita, per una intera settimana, 7 giorni. Per le detrazioni veterinarie viene invece posto un tetto di 500 euro. 2) LA CASA: Arriva quest'anno l'accorpamento della Tasi nell'Imu, senza cambiare le aliquote. I sindaci potranno pero' azzerare l'imposta e avranno maggiori poteri di accertamento, mentre i ritardatari potranno, per la prima volta, sfruttare il ravvedimento operoso anche sui tributi locali. Accanto al consueto pacchetto di proroghe degli sconti sui lavori di casa la novita' quest'anno e' rappresentata dal bonus facciate. E' un super sconto, che vale il 90% di quanto speso per il rifacimento delle facciate. Si applica alle spese sostenute nel 2020, anche solo per ripulitura e tinteggiatura. Ci sono pero' importanti paletti. Le spese dovranno riguardare aree ad alta densita' di urbanizzazione e sono esclusi gli interventi sugli infissi, i cavi, le grondaie e i pluviali. Per il resto, sul fronte dei bonus immobiliari, sono confermati nel 2020 l'ecobonus (con due scaglioni di sconti al 65 e al 50%, con percentuali ridotte per infissi e schermature solari), gli sconti sulle ristrutturazioni e quello sui mobili a questi collegati (anche ai grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+), il sismabonus e anche il bonus giardini. Gli interventi sulla casa non guardano solo alle tasse. Per le famiglie in difficolta' arriva anche il bonus sociale per la Tari. Poi chi si e' visto pignorare l'abitazione negli anni della crisi puo' chiedere un nuovo mutuo per riscattarla, con obbligo di concederlo da parte dell'istituto di credito a determinate condizioni. Con la manovra si istituisce inoltre un fondo 'salva-prima casa' che consente a chi non riesce a pagare le rate del mutuo di continuare ad abitarci, pagando l'affitto a una societa' veicolo. 3) L'AUTO: Tra tira e molla parlamentari alla fine la norma sulle auto aziendali non portera' maggior gettito, ma rivoluziona la tassazione, pesando sulle auto piu' inquinanti e alleggerendo le green. La norma scatta a meta' anno e prevede che l'impatto delle auto ecologiche sugli stipendi scenda dal 30% al 25%, e che quello delle auto piu' inquinanti salga fino al 60%. 4) I 'VIZI', DAL FUMO ALLE BIBITE GASSATE: Giochi, fumo, plastica e bibite zuccherate: le tasse puntano a cambiare le nostre abitudini. Da luglio scattano le due tasse su plastica e bibite gassate, chiaro che si ripercuoteranno sui consumatori. Ma un'altra tassa che potrebbe avere impatto diretto sui portafogli riguarda i fumatori, che usano il fai da te: arriva una micro-tassa su cartine e filtri e 50 cartine costeranno 18 centesimi in piu'. Maggior prelievo poi su chi vince ai giochi: dal 15 gennaio il prelievo sulle vincite alle slot oltre i 200 euro sale dal 12 a 20%. Stesso aumento per le lotterie istantanee, ma dal primo marzo. 

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L’aeroporto d’Abruzzo ha superato i 700mila passeggeri

L'aeroporto d'Abruzzo ha raggiunto i settecentomila viaggiatori nel 2019, per la precisione 703386, infatti, è il numero dei passeggeri registrati al 1 gennaio 2020. 'Una crescita - si legge in una nota dell'aeroporto d'Abruzzo - raggiunta nonostante la chiusura di Linate per tre mesi, che faceva prevedere un calo di almeno 25000 passeggeri sui 670000 dell'anno precedente. E invece sono quasi 60mila passeggeri in più i passeggeri rispetto al 2018: "La mia soddisfazione è davvero enorme - ha detto il presidente della Saga Enrico Paolini, che aggiunge - ringrazio il personale Saga per il lavoro e la abnegazione, se solo si pensa che con 38 dipendenti , numero insufficiente, abbiamo fatto miracoli. La nuova stagione dell' Aeroporto d' Abruzzo, va avanti con grande forza e con una reputazione guadagnata sul campo e mai avuta prima. Adesso partiremo con gli investimenti del Master Plan di quasi 17 milioni di euro e con le nuove rotte 2020 che verranno dall' esito del bando regionale in via di pubblicazione".

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